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MISSIONE IN LOMBARDIA 1/8 10 febbraio 2011 PRESIDENZA PROVVISORIA DEL SENATORE GENNARO CORONELLA La seduta inizia alle 11.10. PRESIDENTE. Buongiorno e grazie per essere qui. Sono il senatore Coronella e coordino i lavori di questa Commissione per delega del presidente, l onorevole Pecorella, che si è dovuto assentare. Con me ci sono i colleghi, il senatore De Toni, l onorevole Bratti, l onorevole Giovanni Fava e la senatrice Daniela Mazzuconi. L audizione odierna si svolge in forma libera. In ogni caso, resta fermo il dovere per tutti i soggetti auditi, quindi anche per lei, trattandosi di un audizione svolta innanzi a una Commissione parlamentare d inchiesta, di riferire con lealtà e completezza le informazioni in loro possesso concernenti le questioni di interesse della Commissione. Avverto il nostro ospite che della presente audizione sarà redatto un resoconto stenografico, che sarà pubblicato on line, e che, se nel corso dell audizione riterrà di dover riferire aspetti riservati, ci può avvertire e segreteremo la seduta. Lei sa che noi siamo in questa sede per un approfondimento che riguarda tutta la Lombardia, nonché questo segmento della provincia di Mantova. Ieri siamo stati alla raffineria della IES e, quindi, le chiedo se ha alcuni dati da riferirci. Stiviere, Marcaria e San Martino dell Argine. Come professionista mi sono occupato di alcuni interventi ambientali in provincia di Mantova. Procedo in ordine cronologico, in modo da aiutarmi anche con la memoria. Premesso che ho portato un po di documentazione, qualora fosse di interesse, il primo intervento che ho seguito è stata la bonifica di San Martino dall Argine, ossia la zona della Metal Recuperi. L iniziativa partì nel 1998-99 e al suo interno ho svolto il ruolo di progettista e di direttore

2/8 lavori. Ho portato una copia della relazione finale del direttore lavori, nonché del collaudo, perché in quest occasione fu nominato, su richiesta della regione Lombardia, un collaudatore. GIOVANNI FAVA. Chi era? DANIELA MAZZUCONI. Era un collaudatore amministrativo o di merito? Stiviere, Marcaria e San Martino dell Argine. I collaudatori erano due ed erano due tecnici, l ingegner Luigi Pedrazzini e il geologo Roberto Braghieri. Nella mia relazione, quella finale del direttore lavori, è riportato l elenco di tutti i carichi dei rifiuti inviati a smaltimento. In questo elenco, che è numerato in modo progressivo, sono riportati la data, gli estremi del formulario, gli estremi del modello 54B, perché questi rifiuti sono finiti quasi esclusivamente all estero, la tipologia del rifiuto, il codice CER attribuito, la pesata in uscita e quella a destino, la destinazione, cioè l impianto finale di smaltimento, e il trasportatore. C era poi un riferimento interno relativo al cumulo, perché erano due i cumuli, in modo da avere la verifica dei relativi dati. Tutto ciò era finalizzato alla rintracciabilità del rifiuto. Non era noto da dove fossero arrivati questi rifiuti, o quanto meno ciò non mi competeva, ma almeno potevamo sapere dove fossero finiti. Nella relazione sono riportati tutti gli estremi, il progetto, gli estremi del finanziamento, della cauzione, dell esecutore dell intervento, la data di inizio e quella di fine lavori, le sospensioni e le proroghe, nonché le relazioni e le analisi eseguite in corso d opera, insieme a tutta la contabilità in questo caso sono stati effettuati 12 SAL con il confronto tra spesa autorizzata e sostenuta, e ancora le riserve formulate dall impresa, le verifiche svolte, gli avvisi ad opponendum e lo stato finale dell area. ALESSANDRO BRATTI. Ci sono state molte riserve da parte dell impresa su questo lavoro? Tra l importo iniziale e quello finale ci sono state discrepanze? Stiviere, Marcaria e San Martino dell Argine. A oggi l impresa non ha espresso alcuna riserva sul registro di contabilità, ma ha emesso una nota esplicativa nella documentazione figurano gli estremi

3/8 della nota della riserva scritta sul verbale di consegna delle strutture, in cui si affermava che la permanenza non autorizzata della ditta Pireco su aree di competenza del cantiere ha causato all impresa appaltatrice difficoltà operative e costi aggiuntivi per un importo di 22.000 euro. Tale riserva è stata riportata nel registro di contabilità e, quindi, è stata ritenuta valida. Esiste una commistione tra il gestore precedente e la società che aveva preso in affitto l area. Di solito, sono situazioni piuttosto complicate dal punto di vista giuridico. Era questa la fattispecie. La tipologia dei rifiuti era apparentemente fluff, ma, in realtà, era fortemente contaminata da oli, in particolare da idrocarburi e, nello specifico, da PCP, che hanno reso pericoloso il rifiuto stesso. Altra difficoltà che si è avuta è che esistevano alcune zone con sacche contenenti ossidi di magnesio a pericolo di incendio. C era, pertanto, un impianto antincendio piuttosto ben organizzato e dimensionato. DANIELA MAZZUCONI. Poiché noi stiamo esaminando i casi di questi comuni, Asola, Castiglione delle Stiviere, Marcaria e San Martino dall Argine, vorrei sapere se lei è stato direttore lavori in tutti. Stiviere, Marcaria e San Martino dell Argine. Non in tutti. A San Martino sono stato progettista e direttore lavori. Ad Asola sono stato progettista e direttore lavori, anche se progettista non è il termine tecnico corretto, in questo caso, perché ad Asola esisteva già un impianto per il trattamento delle acque di falda, che erano contaminate. Quando arrivai, c era una situazione piuttosto critica. Tale impianto era un lascito che era stato ceduto al comune da parte del concessionario precedente, ossia Castalia. Il comune era proprietario dell impianto ed era intestatario dell autorizzazione all esercizio della gestione e allo scarico dell impianto stesso. Non si è trattato di riprogettarlo, ma semplicemente di effettuare una specificazione degli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria da svolgere su questo impianto, che non scaricava a norma e che, quindi, andava adeguato. Sulla base di ciò è stata tenuta una gara per la gestione della barriera, addossando le responsabilità del trattamento buono o non buono all impresa che gestiva l impianto. Le responsabilità, quindi, non erano in capo all amministrazione comunale, che non aveva le competenze tecniche per garantire il risultato.

4/8 La fine lavori di questa attività è prevista per fine giugno. Pertanto, non ho la relazione di fine lavori, ma ho una relazione sull avanzamento dei lavori con diversi allegati. In questo caso non figura l elenco di smaltimento carichi, che invece c era per San Martino, per il semplice motivo che il rifiuto principale è un rifiuto liquido che viene trattato e scaricato in un corso d acqua superficiale, rispettando i limiti degli scarichi in corso d acqua superficiale. Gli unici smaltimenti sono quelli relativi ai filtri a carbone attivi, che, una volta esausti, vanno smaltiti o rigenerati. Gli smaltimenti con formulario sono, quindi, piuttosto limitati. DANIELA MAZZUCONI. L impianto attualmente è di proprietà del comune e la gestione è di una società? Stiviere, Marcaria e San Martino dell Argine. L impianto era di proprietà del comune. L impianto di proprietà del comune nel frattempo, la normativa è cambiata, perché ci riferiamo agli anni 2002-2003, circa quattro o cinque anni dopo attualmente esiste, ma non è in grado di garantire i limiti per lo scarico in corso d acqua. Di conseguenza, c è un altro impianto, che è a nolo e non è di proprietà del comune. Esso è in capo alla società che sta portando avanti l esecuzione dell intervento, la Sadi servizi industriali, che al termine dell intervento può decidere se portarselo via o meno. A Castiglione delle Stiviere io non sono stato né progettista, né direttore lavori. Il progettista è stato un professionista, l ingegner Gorio di Brescia, che è stato direttore lavori del primo lotto. Il direttore lavori del secondo lotto è, invece, il responsabile tecnico, il dirigente del comune, che non ha ritenuto di rinnovargli l incarico. In questo caso, io sono collaudatore. Vi ho portato un po di documentazione, in particolare il certificato di collaudo sul primo lotto, che, essendo finito e chiuso, ho emesso. Mi riferisco alla cava del Pirata. Anche per la cava della Busa sono collaudatore, ma non esiste ancora il certificato di collaudo, perché non è pronta la relazione finale del direttore lavori, essendoci un contenzioso prevalentemente di natura analitica sui valori residui della contaminazione sui terreni. GIOVANNI FAVA. Lei conferma, quindi, che è in corso un contenzioso tra la Sadi servizi industriali e l amministrazione locale?

5/8 Stiviere, Marcaria e San Martino dell Argine. Sì, lo confermo. Al di là della relazione di collaudo per quanto riguarda la parte di cava Pirata, per la Cava della Busa ho portato una mia nota del 13 gennaio. DANIELA MAZZUCONI. Non è un contenzioso che risulti ancora da documenti di carattere giuridico; al momento è costituito di contrapposizioni verbali. Stiviere, Marcaria e San Martino dell Argine. Verbali e scritte. Nella mia nota del 13 gennaio svolgo una cronistoria. GIOVANNI FAVA. Non è in tribunale, ma esiste un contenzioso tra le parti, che si scrivono tra loro. Stiviere, Marcaria e San Martino dell Argine. Si scrivono tra di loro e col comune, perché ci sono analisi troppo diverse, per quanto sia giustificato che non ci sia una perfetta rispondenza, soprattutto su una matrice quale il solido. Ci sono differenze che io stesso, nella mia nota, ma anche nella Conferenza dei servizi che si era tenuta, avevo rilevato. Qualcosa non andava nel metodo analitico. A questa nota è arrivata proprio nei giorni scorsi, il 4 febbraio, una nota finale di Sadi servizi industriali, che comunicava di aver rieseguito tutte le analisi dei terreni e confermava i suoi dati originari. Di conseguenza, si aspettano ancora i dati di ARPA e si avverte una non tanto velata minaccia di ricorrere a un accertamento tecnico preventivo per via giudiziaria, che però non è ancora stato attivato, dal momento appunto che si aspettano i risultati di ARPA. Vi lascio il certificato di collaudo e le due note finali con la cronistoria della vicenda. A Marcaria sono stato progettista, anche in questo caso un po sui generis, perché esisteva già un progetto. È stata richiesta la mia collaborazione per renderlo «appaltabile». Inoltre, sono stato il direttore lavori. In questo caso vi ho portato i due SAL, di cui il secondo corrisponde allo stato finale, nonché l elenco dei carichi di smaltimento, in cui figurano la data, il numero di formulario, il produttore, che in questo caso è l impresa Sadi servizi industriali, la quale ha vinto la gara, gli impianti di destino, i

6/8 trasportatori, il codice CER c erano più codici lo stato fisico del materiale, il peso netto in partenza e a destino. Non c è stato bisogno di andare in Germania, in quest occasione, perché i rifiuti erano non pericolosi. Compare poi tutto l elenco, con il confronto tra pesi in partenza e in arrivo, che ai fini della contabilità hanno la loro importanza. Non è ancora disponibile la relazione finale, perché il secondo SAL non è ancora stato liquidato. Di conseguenza, siamo in attesa della liquidazione e poi produrremo la relazione finale. GIOVANNI FAVA. Ho una curiosità. Noi non abbiamo convocato il sindaco di Acquanegra sul Chiese per la questione di Valli di Mosio, perché il comune è commissariato, però lei ha avuto a che fare anche con tale comune, o sbaglio? Stiviere, Marcaria e San Martino dell Argine. In provincia di Mantova ho avuto anche altri incarichi. GIOVANNI FAVA. Ricorda quali, a grandi linee? Stiviere, Marcaria e San Martino dell Argine. Ad Acquanegra sul Chiese ho predisposto il progetto per la bonifica di un area che si trova all interno di un parco naturale. È stata effettuata la caratterizzazione da ARPA, che in questo caso si è fatta carico delle analisi. È stata eseguita una progettazione, che è oggetto di richiesta di intervento. GIOVANNI FAVA. Più o meno di che importi stiamo parlando? Stiviere, Marcaria e San Martino dell Argine. Saremo sui 3.000.000 di euro. In questo caso l iniziativa è stata tenuta in sospeso, perché l ipotesi risolutiva di Asola per contenere i costi è quella della realizzazione di un impianto di smaltimento in loco. Qualora si realizzasse questo impianto di smaltimento, proprio in vista delle risorse pubbliche, potrebbe essere estremamente utile utilizzare un volume in più parliamo del 5-10 per cento per poter conferire il

7/8 materiale anche ad Acquanegra. In questo modo ci sarebbero una sinergia economica e un risparmio oggettivo. Un altro incarico che ho ricevuto è stato quello per la modifica della penisola della Conca di Valdaro. Mi fu conferito dall Azienda regionale per i porti, in quanto tale bonifica era propedeutica alla realizzazione di una conca finalizzata al canale navigabile. ALESSANDRO BRATTI. Abbiamo visto che lei è uno dei professionisti più qualificati e che detiene diversi incarichi, soprattutto in Lombardia. Immagino che lei non lavori da solo. Ci può descrivere le caratteristiche del suo studio? Volevo capire, inoltre, se anche fuori dalla Lombardia svolge una determinata attività. Stiviere, Marcaria e San Martino dell Argine. Ho uno studio professionale, nel quale fino a un anno e mezzo fa lavoravamo in undici persone. Attualmente siamo sette e mezzo, perché, a seguito della crisi di mercato e della pubblicità negativa giornalistica di questi ultimi due anni, ho subìto una discreta contrazione del lavoro. Di conseguenza, due persone hanno trovato un altro posto di lavoro e due sono state licenziate. GIANPIERO DE TONI. Perché parla di pubblicità negativa? Stiviere, Marcaria e San Martino dell Argine. Sono stato involontariamente coinvolto nella vicenda di Santa Giulia di Milano, cui ritengo di essere del tutto estraneo. Intendo involontariamente dal punto di vista giornalistico. Il problema è la pubblicità dei giornali. Siamo, quindi, in sette e mezzo perché un posto di lavoro è part-time. Per quanto riguarda le attività, prevalentemente esse sono situate nella regione Lombardia. Fortunatamente in regione c è molto lavoro, tanto che ci sono professionisti che normalmente vengono dall esterno. Ciò chiaramente ha generato un po di lavoro anche in Veneto e una discreta quantità in Piemonte. Poiché quest osservazione, che è a metà tra l osservazione e il pettegolezzo, mi era già giunta anche sull onda dell invidia da parte di alcuni concorrenti, tre o quattro anni fa ho voluto provare a

8/8 cimentarmi su interventi di extra territorialità, anche se meno remunerativi. Quando si cura la direzione lavori, comunque, bisogna essere sul posto o ci si fa male da soli. Ho partecipato a tre gare, di cui una a Pieve di Cento, in provincia di Bologna. Sono riuscito a vincerla e l intervento è andato bene, ragion per cui fu un esperienza positiva. Non in tutti questi interventi sono da solo, ma spesso sono in associazione. Vinsi poi anche una gara a Bagnoli, ma l esperienza non è stata positiva. Poi partecipai alla gara per la Fibronit di Bari e la vinsi. Questa esperienza è stata decisamente migliore dell altra, ma, dal punto di vista economico, tra viaggi e altre spese, non è stata molto remunerativa. Queste sono le gare a cui ho partecipato in extra territorialità. Ora ce ne sono molte meno; ad alcune partecipo e vinco e ad altre partecipo e perdo, naturalmente. Svolgo poi anche altre attività, sempre in ambito ambientale, come perito assicurativo e mi è capitato anche di recarmi all estero. DANIELA MAZZUCONI. Per caso ha un rapporto formale con Sadi o con le associate del gruppo? Stiviere, Marcaria e San Martino dell Argine. Attualmente non ho alcun rapporto, ma in passato ho avuto rapporti indiretti. Svolgevo, cioè, attività tecnica di consulenza e di progettazione per la Sisas, e poi per TR Estate 2, che era parte del gruppo Risanamento, del gruppo Zunino. In questa società entrò poi la Sadi, o la Green holding, inizialmente con una quota minoritaria del 20-30 per cento, che poi è diventata però del 100 per cento. Il mio contratto è andato avanti. Per completezza di informazione, su questa partita ho un decreto ingiuntivo in sospeso con la TR Estate 2. PRESIDENTE. La ringraziamo per la collaborazione. Dichiaro conclusa l audizione. La seduta termina alle 11.30.