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SCHEDA PROGETTO PER L IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA ENTE Ente proponente il progetto: ASSOCIAZIONE UTENTI DEI SERVIZI REDIOTELEVISIVI Codice di accreditamento: NZ06370 Albo e classe di iscrizione: NAZIONALE III CARATTERISTICHE PROGETTO Titolo del progetto: La sicurezza stradale: un diritto ed una responsabilità per tutti Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 3): settore E (educazione e promozione culturale)06 (educazione ai diritti del cittadino) Descrizione dell area di intervento e del contesto territoriale entro il quale si realizza il progetto con riferimento a situazioni definite, rappresentate mediante indicatori misurabili; identificazione dei destinatari e dei beneficiari del progetto: Il concetto di sicurezza stradale nella sua globalità riguarda principalmente 3 elementi (che vengono riportati nella figura 1): l infrastruttura, che può indurre l utente in errore o impedirgli di prendere la giusta decisione e quindi deve essere progettata e mantenuta in modo tale da avere un livello di rischio il più basso possibile; i veicoli, che devono essere costruiti seguendo dei requisiti specifici finalizzati a non costituire pericolo per il conducente, per i passeggeri ed in generale per tutti gli utenti della strada; gli utenti, che devono obbedire alle norme redatte dal Nuovo Codice della Strada in quanto il loro comportamento è una delle principali cause degli incidenti Figura 1 Fattori che influenzano le sicurezza stradale

Fonte. Istat-2012 Dai dati mostrati (istat-2012) si può osservare come nel 93% degli incidenti l uomo sia almeno corresponsabile, mentre il binomio strada-ambiente è responsabile unico solo nel 3% dei casi. Dalla tabella 1, inoltre, si può vedere come il 35% degli incidenti mortali deriva da velocità eccessiva o mancato rispetto di altre norme, in particolare alle intersezioni o agli attraversamenti pedonali ed il 13% degli incidenti ai pedoni è riconducibile ad errori che essi stessi commettono. Tab.2 Morti relativi alla circolazione Fonte. Istat-2012 Molto si può e si deve fare, quindi, in termini di correzione del comportamento degli utenti della strada al fine di condizionare il comportamento stesso degli utenti e di contribuire ad evitare errori che possono avere effetti letali. La sicurezza di guida si realizza quando l interazione dinamica tra Uomo- Ambiente-Veicolo si mantiene entro limiti di equilibrio, determinati in gran parte, momento per momento, da opportune azioni-reazioni del conducente e soprattutto dal rispetto dal rispetto del codice della strada ( da dati istat-2012 si rileva che ben il 45% di coloro che hanno causato un incidente non aveva informazioni e quindi non conosceva le norme redatte dal nuovo codice della strada) Nel decennio 2001/2010 l Italia ha registrato una riduzione della mortalità per incidente stradale del 42,4%, in linea con la media europea del 42,8%. In particolare, in Italia nel 2010 hanno perso la vita per incidente stradale 4.090 persone (fonte Istat, istat.it/it/archivio/44757). L età più a rischio è quella compresa tra i 20 e i 24 anni (389 morti nel 2010), seguono quelle tra 25 e 29 (347 morti) e tra 30 e 34 (336 morti). Se sommiamo i bambini e ragazzi da 0 a 19 anni che - sia come passeggeri che come

conducenti hanno perso la vita (344 nel 2010), arriviamo al triste bilancio di 1.416 morti sotto i 34 anni. In altre parole 4 ragazzi che ogni giorno perdono la vita per incidente stradale che rimane anche in Italia la prima causa di mortalità giovanile. Morti spesso legate ai momenti del divertimento, vale a dire alle ore notturne del weekend. Da un altra indagine condotta sempre dall istat si rileva che nel 2012 il 12,9% del totale degli incidenti si sono verificati nella fascia oraria compresa tra le 22:00 e le 6:00, con il decesso di 999 giovani (24,4% del totale dei morti) e il ferimento di altre 44.573 (14,7% del totale dei feriti).e se il sabato si conferma il giorno con la frequenza più elevata dei decessi (702, pari al 17,2% del totale), l indice di mortalità presenta il valore massimo la domenica (3,1 morti ogni 100 incidenti), seguito dal sabato (2,4%) a fronte di un indice di mortalità di giorni come martedì e giovedì dell 1,6%. Il dato più allarmante si conferma anche in Italia con picchi più alti in alcune Regioni (Regione Campania, segue Calabria, Sicilia, Lazio Lombardia e Toscana): sono i giovani tra 20 e 24 anni la categoria più colpita dalle conseguenze degli incidenti stradali, ma valori molto elevati si riscontrano anche tra le classi di età 25-29 e 30-34. Il consumo di alcol influenza sia il rischio di incidenti da traffico, sia la gravità delle conseguenze che questi provocano. Secondo i dati 2010 del sistema di sorveglianza Passi, il 9,8% degli intervistati dichiara di aver guidato sotto l effetto di alcol e il 6,6 di essere stato passeggero in una macchina con conducente sotto l effetto di alcolici. L abitudine a guidare poco dopo aver bevuto è più frequente negli adulti. Inoltre si rileva che dei circa 33.600 intervistati che dichiarano di essere andati in auto o in moto negli ultimi 12 mesi, il 34% ha riferito di aver subito un controllo da parte delle forze dell ordine, in veste di guidatore o di passeggero. Solo l 11% degli intervistati fermati dalle forze dell ordine riferisce che il guidatore è stato sottoposto anche all etilotest e il 45% degli intervistati ha sostenuto di aver utilizzato sostanze psicoattive prima di entrare in macchina in veste di guidatore o passeggero (il 45% dei soggetti erano giovani dai 20-34 anni). Inoltre, come riportato nella pubblicazione dell Osservatorio nazionale alcol Epidemiologia e monitoraggio alcol-correlato in Italia (pdf 2,7 Mb), secondo il XVII rapporto Aci-Censis, per i giovani di 18-29 anni, la guida sotto l influsso di alcol e droghe rappresenta il più grande problema (61,6%), seguito dall eccesso di velocità (57%). I dati mostrano che Il 47,1% degli intervistati afferma di non preoccuparsi del problema della guida dopo il consumo di alcol perché non è un bevitore abituale, e la percentuale si abbassa notevolmente nella fascia d età 18-29 (36,6%). Preoccupante risulta la percentuale di giovani (3,4% rispetto allo 0,7% di chi ha più di 30 anni) che pur sapendo di doversi mettere alla guida sceglie di non limitare il consumo di alcol. Da un indagine Censis realizzata nel 2003 emerge che tra i giovani che frequentano gli istituti di secondo grado, risulta: un eccesiva fiducia in se stessi correlata alla ridotta comprensione delle variabili ambientali in grado di influenzare le prestazioni individuali e di condizionare negativamente la sicurezza della guida, tanto che; la metà del campione non valuta correttamente il condizionamento di eventuali alterazioni del proprio stato psico-fisico (addirittura, il 16,4% ammette di guidare anche in stato di ebbrezza, e tale quota sale al 22,9% tra i soggetti maschi); uno su cinque ha una concezione decisamente superficiale della guida (guidare è molto facile, lo fanno tutti) e non considera adeguatamente tutti gli elementi in gioco (il rispetto del Codice della strada e della segnaletica, le prestazioni del veicolo, le condizioni del fondo stradale e del contesto ambientale, gli agenti atmosferici, il proprio stato psico-fisico, i comportamenti altrui);un quarto dei giovani italiani non comprende o non interpreta nella maniera corretta le formulazioni del Codice, il 27% è decisamente autoreferenziale e fa arbitraggio tra prescrizioni e autonoma valutazione del rischio; un ragazzo su dieci rispetta le regole solo perché teme le multe. Tuttavia, dai dati rilevati emerge come, a parte pochi casi, la scuola non fornisce ai giovani tra i 13 e i 19 anni modelli di comportamento adeguati e riferimenti certi in tema di sicurezza stradale. Solo il 18,6% degli studenti delle scuole secondarie superiori italiane manifesta piena soddisfazione per l'insegnamento dell'educazione stradale impartito nel proprio istituto scolastico. La grande maggioranza del campione (il 70%) dichiara però che nella propria scuola non è stata programmata nessuna lezione di educazione alla sicurezza stradale. Lo strumento con cui in Italia si è inteso affrontare il problema dell incidentalità e del miglioramento della sicurezza stradale è rappresentato dal Piano Nazionale della Sicurezza Stradale (PNSS) i cui indirizzi generali e linee guida sono stati predisposti dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT) con il Decreto Interministeriale del 29.03.2000, nel rispetto della Comunicazione alla Commissione Europea n. 131 del 1997 e dell Art. 32 della L.144 del 17.05.1999.

Criticità rilevate Territori/indicatori criticità 93% degli incidenti stradali è causato dall uomo e solo il 35% deriva da una velocità eccessiva Criticità Alta percentuale di persone che non conosce e non rispetta le norme del codice della strada La guida sotto l influsso di alcol e droghe rappresenta il più grande problema (61,6%), seguito dall eccesso di velocità (57%). Soprattutto nei giovani poco responsabili dei rischi. (Osservatorio nazionale alcol) Scarsa informazione nei territori; -Scarse iniziative di informazione da parte di istituzioni pubbliche ( il 70% dei giovani dichiara che nella propria scuola non è stata programmata nessuna lezione di educazione alla sicurezza stradale) -Scarsa consapevolezza del rischio tra le nuove generazioni Dai dati analizzati, si rileva che il 93% degli incidenti stradale è causato dall uomo ed il 35% deriva da una velocità eccessiva e da mancato rispetto del codice della strada. Inoltre come descritto nella parte introduttiva dell area di intervento, si rileva che sono i giovani dai 20-34 anni le categorie più colpite dalle conseguenze degli incidenti stradali, ina quanto poco responsabili sia dal rischio di incidenti stradali, sia dalla gravità delle conseguenze che questi provocano ( Secondo i dati 2010 del sistema di sorveglianza Passi, il 9,8% degli intervistati dichiara di aver guidato sotto l effetto di alcol e il 6,6 di essere stato passeggero in una macchina con conducente sotto l effetto di alcolici. L abitudine a guidare poco dopo aver bevuto è più frequente negli adulti.) La guida sotto l influsso di alcol e droghe rappresenta il più grande problema (61,6%), seguito dall eccesso di velocità (57%). I dati mostrano che Il 47,1% degli intervistati afferma di non preoccuparsi del problema della guida dopo il consumo di alcol perché non è un bevitore abituale, e la percentuale si abbassa notevolmente nella fascia d età 18-29 (36,6%). Preoccupante risulta la percentuale di giovani (3,4% rispetto allo 0,7% di chi ha più di 30 anni) che pur sapendo di doversi mettere alla guida sceglie di non limitare il consumo di alcol ( rapporto Aci-Censis). E importante comprendere le regole e rispettare le norme del codice della strada. Pochi interventi sono stati progettati ed implementati per informare e formare, soprattutto le nuove generazioni alla comprensione di norme fondamentali per il rispetto della propria vita. La sicurezza stradale è un diritto ed una responsabilità per tutti. Perché questo binomio possa coesistere occorre che tutti i portatori di interessi accettino ed accolgano come loro individuale responsabilità la sicurezza stradale. Solo così si riuscirà a raggiungere un livello di sicurezza paragonabile a quello che caratterizza le altre nostre attività quotidiane. Le regioni italiane stanno valutando piano di interventi per prevenire eventuali rischi, connessi ad incidenti stradali coinvolgendo organismi profit e non profit (Istat-2012),in quanto risultano carenti interventi di prevenzione in merito al tema di riferimento. Sono attive in alcune regioni italiane ( in particolare Regione Campania, Calabria, Toscana, Sicilia, Lombardia, Lazio) associazioni in rete con organismi non profit e profit che si occupano di informare e orientare i cittadini, anche sulle tematiche di sicurezza stradale con l ausilio di strumenti radio-televisivi. L associazione Utenti tv (è costituita da varie sedi: Catanzaro, Firenze, Milano, Roma, Salerno, Catania) possiede come sua esclusiva finalità quella di tutelare con ogni mezzo legittimo, ivi compreso il ricorso allo strumento giudiziario, i diritti e gli interessi dei consumatori ed utenti, prestando particolare attenzione ai consumatori ed utenti dei servizi radiotelevisivi. L efficacia degli interventi implementati dall associazione sono proprio quella di riuscire a coinvolgere più fasce di età in particolare i giovani, su svariati argomenti (sempre

concentrata sui diritti e gli interessi dei consumatori ed utenti) con la diffusione di, informazioni attraverso la pubblicazioni di seminari e l ausilio o la gestione di un portale informatico; sensibilizzando le istituzioni locali e collaborando con le stesse, favorendo e promuovendo una continua interrelazione, con la Concessionaria del Servizio radio-televisivo. In particolare l'associazione tutela, il diritto alla trasparenza dei mezzi di informazione, il diritto ad un informazione pluralistica, obiettiva ed imparziale, il diritto alla tutela dei minori, la parità di accesso ai mezzi di informazione promuovendo: l'arricchimento del contenuto educativo della programmazione attraverso canali tematici dedicati alla formazione, in particolare quelli che, per scelta degli argomenti, del linguaggio e dei formati, sono adatti ad un pubblico in età scolare o prescolare; il rafforzamento del pluralismo informativo attraverso canali tematici dedicati all'informazione e all'approfondimento dei fatti e delle notizie, del contesto socio-economico, culturale, multiculturale e politico nazionale ed internazionale; il miglioramento del rapporto fra il cittadino e la pubblica amministrazione ovvero fra cittadino e fornitori di servizi di interesse generale e di pubblica utilità attraverso l'offerta di canali tematici e di servizi interattivi a ciò dedicati; Dunque l associazione Utenti TV promuove azioni legali per la difesa degli interessi collettivi e diffusi, utilizzando strumenti di Servizio radio-televisivo con un maggior coinvolgimento da parte dei cittadini Destinatari diretti delle attività: i cittadini delle regioni prese in esame, in particolare i giovani per l implementazione di corsi di informazione circa la sicurezza stradale Beneficiari indiretti: Godranno indirettamente dei benefici del progetto: le famiglie di appartenenza delle persone coinvolte che attraverso questo progetto vedranno le ricadute positive dei loro familiari, le comunità locali, per lo sviluppo di competenze e capacità create dalle attività. Obiettivi del progetto: L obiettivo generale del progetto è quello di responsabilizzare i cittadini sulla sicurezza stradale, dando priorità all informazione e alla formazione dei giovani. Per una comprensione maggiore dei molteplici fattori di rischio che limitano la sicurezza in strada dei giovani.la sicurezza stradale è un diritto ed una responsabilità per tutti. Obiettivi specifici Criticità a) Alta percentuale di persone che non conosce e quindi non rispetta le norme del codice della strada (93% degli incidenti stradali è causato dall uomo e solo il 35% deriva da una velocità eccessiva) Obiettivi specifici a.1. Aumentare le conoscenze rispetto al codice della strade. b) Scarsa informazione su atteggiamenti irresponsabili dei giovani (utilizzo di droghe o alcol) alla guida di un autovettura. b.1 Aumentare i percorsi di apprendimento sulla sicurezza stradale utilizzando un Servizio radio-televisivo. b.2 aumentare la responsabilità sui rischi

che si corrono sulla strada, in particolare sugli atteggiamenti irresponsabili. Descrizione del progetto e tipologia dell intervento che definisca in modo puntuale le attività previste dal progetto con particolare riferimento a quelle dei volontari in servizio civile nazionale, nonché le risorse umane dal punto di vista sia qualitativo che quantitativo: 8.1 Complesso delle attività previste per il raggiungimento degli obiettivi Obiettivi specifici a.1. Aumentare le conoscenze rispetto al codice della strade. Attività previste a.1.1 Incontri di educazione stradale per i cittadini a) Individuare le sedi; b) Predisposizione di un calendario dei giorni in cui svolgere le attività (seminari sulla conoscenza e rispetto del codice della strada); c) Individuazione degli esperti da inserire; d) Predisposizione di schede per registrare l utente; e) Attivazione dei seminari ( i seminari saranno strutturati in alcune ore di teoria ed altre di pratica); f) Video degli esercizi o simulazioni implementate nella seda (corrisponde alle attività pratiche): g) Report finale dei seminari a.1.2 Diffusione delle informazione sul territorio sul tema della sicurezza stradale a) Riunioni di concertazione b) Raccordo con le figure di riferimento (Ente comunale, Enti locali, organismi di terzo settore ecc.) c) Organizzazione dell espletamento delle attività d) Redazione e predisposizione dei materiali divulgativi (materiali stampa, manifesti, presentazioni,

ecc.) e) Realizzazione e stampa volantini, materiale informativo e divulgativo f) Distribuzione del materiale informativo g) Mappare/ informare i soggetti circa i servizi presenti sul territorio e le relative modalità di accesso per ricevere informazione circa i propri diritti e dovere in quanto consumatori h) Valutazione ed approfondimento di proposte dei soggetti su tematiche di loro interesse b.1 Aumentare i percorsi di apprendimento sulla sicurezza stradale utilizzando un Servizio radio-televisivo b.2 Aumentare la responsabilità sui rischi che si corrono sulla strada, in particolare sugli atteggiamenti irresponsabili. b.1.1 Diffusione delle informazioni on line a) Redazione e predisposizione dei materiali divulgativi in formato digitale sul tema della sicurezza stradale; b) Aggiornamento quotidiano circa le informazioni trasmesse; c) Sportello (Informativo), in grado di rispondere tempestivamente, e in via telematica, alle domande che vengono poste b.2.1 incontri informativi ed educativi presso le scuole a) Contatto con le scuole che aderiscono al progetto b) Individuazione degli esperti c) Compilazione di questionari introduttivo, per comprendere il livello di conoscenze dei ragazzi sui rischi o atteggiamenti irresponsabili ( come ad esempio l utilizzo di sostanze psicoattive prima di mettersi al volante) d) Realizzazione degli incontri nelle scuole e) Realizzazioni di spot per incentivare la sicurezza stradale ( ideato da ragazzi) f) Pubblicizzazione degli spot realizzati dai ragazzi, con l ausilio del web. 8.3 Ruolo ed attività previste per i volontari nell ambito del progetto Obiettivi specifici Attività previste

a.1. Aumentare le conoscenze rispetto al codice della strade. a.1.1 Incontri di educazione stradale per i cittadini a) Collaborare con l esperto nell individuazione delle sedi; b) Supportare l esperto nella predisposizione di un calendario dei giorni in cui svolgere le attività (seminari sulla conoscenza e rispetto del codice della strada); c) Supportare l esperto per la predisposizione di schede per registrare l utente; d) Supportare la figura professionale per l attivazione dei seminari ( i seminari saranno strutturati in alcune ore di teoria ed altre di pratica); e) Supportare l esperto per la creazione del Video; f) Supportare l esperto nella stesura del Report finale dei seminari a.1.2 Diffusione delle informazione sul territorio sul tema della sicurezza stradale a) Partecipare alle riunioni di concertazione; b) Supportare l esperto nel raccordo con le figure di riferimento (Ente comunale, Enti locali, organismi di terzo settore ecc.); c) Collaborare con l esperto per l organizzazione dell espletamento delle attività; d) Supportare l esperto per la redazione e predisposizione dei materiali divulgativi (materiali stampa, manifesti, presentazioni, ecc.); e) Supportare l esperto per la realizzazione e la stampa di volantini, materiale informativo e divulgativo; f) Partecipare alla distribuzione del materiale informativo ; g) Supportare l esperto per informare i soggetti circa i servizi presenti sul territorio e le relative modalità di accesso per ricevere informazione circa i propri diritti e dovere in quanto consumatori; h) Supportare l esperto nella valutazione ed approfondimento di proposte dei soggetti su tematiche di loro interesse

b.1 Aumentare i percorsi di apprendimento sulla sicurezza stradale utilizzando un Servizio radio-televisivo b.2 Aumentare la responsabilità sui rischi che si corrono sulla strada, in particolare sugli atteggiamenti irresponsabili. b.1.1 Diffusione delle informazioni on line a) Supportare l esperto per la redazione e predisposizione dei materiali divulgativi in formato digitale sul tema della sicurezza stradale; b.2.1 incontri informativi ed educativi presso le scuole a) Collaborare con l esperto per il contatto con le scuole che aderiscono al progetto; b) Supportare l esperto per la compilazione da parete di studenti di questionari introduttivo, per comprendere il livello di conoscenze dei ragazzi sui rischi o atteggiamenti irresponsabili ( come ad esempio l utilizzo di sostanze psicoattive prima di mettersi al volante) c) Supportare gli esperti sulla realizzazione degli incontri nelle scuole d) Supportare gli esperti sulla realizzazioni di spot per incentivare la sicurezza stradale ( ideato da ragazzi) e) Supportare gli esperti sulla pubblicizzazione degli spot realizzati dai ragazzi, con l ausilio del web. Numero dei volontari da impiegare nel progetto: Numero posti con vitto e alloggio: 26 0 Numero posti senza vitto e alloggio: 26 Numero posti con solo vitto: Numero ore di servizio settimanali dei volontari, ovvero monte ore annuo: Giorni di servizio a settimana dei volontari (minimo 5, massimo 6) : 0 30 5 Criteri e modalità di selezione dei volontari: Sistema Certificato UNI EN ISO 9001:2008 Cert. N. LRC 0261550

Di seguito si riporta uno estratto del Sistema di Reclutamento e Selezione adeguato al 31 luglio 2009 e approvato dall UNSC con det. n 91 in data I Febbraio 2010 cui per ogni eventuale approfondimento si rimanda alla consultazione sul sito www.amesci.org CONVOCAZIONE La convocazione avviene attraverso il sito internet dell ente con pagina dedicata contenente il calendario dei colloqui nonché il materiale utile per gli stessi (bando integrale; progetto; procedure selettive, etc.); Presso le sedi territoriali di AMESCI è attivato un front office finalizzato alle informazioni specifiche ed alla consegna di modulistica, anche attraverso servizio telefonico e telematico. SELEZIONE Controllo e verifica formale dei documenti; Esame delle domande e valutazione dei titoli con le modalità di seguito indicate e con i seguenti criteri di selezione che valorizzano in generale: - le esperienze di volontariato; - le esperienze di crescita formative - le capacità relazionali; - l interesse del candidato. Valutazione dei titoli massimo 50 punti Precedenti esperienze Titoli di studio, esperienze aggiuntive e altre conoscenze MAX 30 PUNTI MAX 20 PUNTI Precedenti esperienze massimo 30 punti Periodo massimo valutabile per singola esperienza: 12 mesi. Precedenti esperienze c/o enti che realizzano il progetto Coefficiente 1,00 (mese o frazione di mese superiore o uguale a 15 gg.) Precedenti esperienze nello stesso settore del progetto c/o enti diversi da quello che realizza il progetto Coefficiente 0,75 (mese o frazione di mese superiore o uguale a 15 gg) Precedenti esperienze in un settore diverso c/o ente che realizza il progetto Coefficiente 0,50 (mese o frazione di mese superiore o uguale a 15 gg.) Precedenti esperienze in settori analoghi c/o enti diversi da quello che realizza il progetto Coefficiente 0,25 (mese o frazione di mese superiore o uguale a 15 gg.) MAX 12 PUNTI MAX 9 PUNTI MAX 6 PUNTI MAX 3 PUNTI Titolo di studio massimo 8 punti (si valuta solo il titolo più elevato) Laurea (vecchio ordinamento oppure 3+2) 8 PUNTI Laurea triennale 7 PUNTI Diploma scuola superiore 6 PUNTI Frequenza scuola media Superiore FINO A 4 PUNTI (1 PUNTO PER OGNI ANNO CONCLUSO) Titoli professionali massimo 4 punti (si valuta solo il titolo più elevato) I titoli professionali sono quelli rilasciati da Enti pubblici o Enti di formazione professionale accreditati presso le Regioni Titolo completo 4 PUNTI Non terminato 2 PUNTI Esperienze aggiuntive a quelle valutate massimo 4 punti (si valuta solo il titolo più elevato) (per esempio: stage lavorativo, animatore di villaggi turistici, attività di assistenza ai bambini durante il periodo estivo, etc.) Di durata superiore a 12 mesi 4 PUNTI Di durata inferiore a 12 mesi 2 PUNTI Altre conoscenze massimo 4 punti (si valuta 1 punto per ogni titolo, sino ad un massimo di 4) - per esempio: specializzazioni universitarie, master, conoscenza di una lingua straniera, informatica, musica, teatro, pittura, ecc ).

Attestati o autocertificati 1 PUNTO I candidati effettueranno, secondo apposito calendario pubblicato sul sito web dell ente, un colloquio approfondito su: servizio civile, progetto e curriculum personale (con particolare riguardo alle precedenti esperienze di volontariato e lavorative nel settore specifico del progetto e non), al fine di avere un quadro completo e complessivo del profilo del candidato, delle sue potenzialità, delle sue qualità e delle sua attitudini, oltre ad una breve autopresentazione da parte del candidato. COLLOQUIO MAX 60 PUNTI Il colloquio consiste in una serie di 10 domande, ognuna con punteggio da 0 a 60, riportate sul sito www.amesci.org La somma di tutti i punteggio assegnati al set di domande diviso il numero delle domande dà come esito il punteggio finale del colloquio. L idoneità a partecipare al progetto di servizio civile nazionale viene raggiunta con un minimo di 36 PUNTI al colloquio La fase di selezione è costantemente verificata da un Garante nominato dal responsabile del Servizio Civile Nazionale; REDAZIONE E PUBBLICAZIONE DELLA GRADUATORIA FINALE Al termine delle selezioni si procederà alla pubblicazione on-line della graduatoria. Eventuali requisiti richiesti ai canditati per la partecipazione al progetto oltre quelli richiesti dalla legge 6 marzo 2001, n. 64: Cultura media; buone conoscenze informatiche; buone capacità relazionali. E titolo di maggior gradimento: - diploma di scuola media superiore; - pregressa esperienza nel settore specifico del progetto; - pregressa esperienza presso organizzazioni di volontariato; - buona conoscenza di una lingua straniera; - spiccata disposizione alle relazioni interpersonali e di gruppo - capacità relazionali e dialogiche - studi universitari attinenti. CARATTERISTICHE DELLE CONOSCENZE ACQUISIBILI Eventuali crediti formativi riconosciuti: NO Eventuali tirocini riconosciuti : NO

Competenze e professionalità acquisibili dai volontari durante l espletamento del servizio, certificabili e validi ai fini del curriculum vitae: Durante l espletamento del servizio, i volontari che parteciperanno alla realizzazione di questo progetto acquisiranno le seguenti competenze utili alla propria crescita professionale: competenze tecniche (specifiche dell esperienza vissuta nel progetto, acquisite in particolare attraverso il learning by doing accanto agli Olp e al personale professionale): elaborazione di materiale grafico promozionale,, capacità di ascolto, capacità di lavorare in gruppo, animazione e facilitazione di gruppi, capacità di problem solving, organizzazione di attività cultural ed educative per studenti, conoscenza normativa relativa al tema della sicurezza stradale; competenze cognitive (funzionali ad una maggiore efficienza lavorativa e organizzativa): capacità di analisi, ampliamento delle conoscenze, capacità decisionale e di iniziativa nella soluzione dei problemi (problemsolving); competenze sociali e di sviluppo (utili alla promozione dell organizzazione che realizza il progetto ma anche di se stessi): capacità nella ricerca di relazioni sinergiche e propositive, creazione di reti di rapporti all esterno, lavoro all interno di un gruppo, capacità di mirare e mantenere gli obiettivi con una buona dose di creatività; competenze dinamiche (importanti per muoversi verso il miglioramento e l accrescimento della propria professionalità): competitività come forza di stimolo al saper fare di più e meglio, gestione e valorizzazione del tempo di lavoro, ottimizzazione delle proprie risorse. Formazione generale dei volontari Sede di realizzazione: Sede di realizzazione del progetto e/o sedi territoriali del nostro ente Modalità di attuazione: In proprio, presso la sede indicata al precedente punto 29, con formatori del nostro ente. L Associazione utenti dei servizi radiotelevisivi si riserva di avvalersi di esperti, secondo quanto contemplato dal paragrafo 2 delle Linee guida per la formazione generale dei giovani in servizio civile nazionale. Tecniche e metodologie di realizzazione previste: La nostra associazione sostiene la necessità di mettere in campo, sul piano metodologico, risorse formative centrate sull attivazione dei volontari, in grado di assicurare loro una

corresponsabilità nelle modalità e nelle forme del proprio apprendimento, all interno di ambienti e approcci didattici volti appunto a fare leva sul personale contributo di ogni volontario. La nostra idea è quella di una formazione blended, che alterni i differenti setting formativi messi a disposizione nelle Linee guida per la formazione generale dei giovani in servizio civile nazionale. Nello specifico si utilizzerà: formazione in aula, eventualmente avvalendosi di esperti delle varie materie trattate per 13 ore complessive; formazione dinamica in role playing, outdoor training, wrap around su: team building, team work, problem solving, comunicazione attiva e per le attività collaborative per 18 ore complessive; e-learning per 14 ore complessive. Contenuti della formazione: La formazione generale prevista per il progetto si articola nei seguenti moduli: La presentazione dell ente Valori e identità del SCN Dall'obiezione di coscienza al servizio civile nazionale: La storia dell'obiezione di coscienza e l'itinerario storico che ha portato alla istituzione del Servizio Civile. Approfondimento su Don Lorenzo Milani. Adempimento del dovere di difesa della patria: L'adempimento del dovere di difesa della patria è un dettato costituzionale e riguarda tutti i cittadini senza distinzioni di sesso, età, reddito, idee e religione. Si spiega come è stato interpretato e come si è evoluto nel corso della storia della nostra Repubblica. La difesa civile non armata e non violenta: Il concetto di difesa civile non armata e non violenta ha una lunga storia e una grande diffusione, come si è sviluppato e quale è la situazione attuale in Italia. Normativa vigente e carta di impegno etico del SCN: Le norme che governano il Servizio Civile. Si mira alla comprensione del contesto in cui si è sviluppato e funziona il Servizio Civile, oltre a fornire ai volontari una base per il rapporto con l ente. Formazione civica e forme di cittadinanza: Diventare cittadini consapevoli, attivi e solidali con i meno fortunati è uno degli obiettivi che si pone il Servizio Civile, è opportuno quindi per ogni volontario conoscere i fondamenti giuridici della cittadinanza e della convivenza, non solo per quanto riguarda il nostro paese, ma anche per quanto riguarda l'unione Europea. Per noi, il Servizio Civile è anche educazione alla legalità. Importante per conoscere le origini e la storia della criminalità organizzata e delle mafie in generale, per riconoscere i protagonisti della lotta contro questi fenomeni e sapere come la partecipazione e la cittadinanza attiva siano un modo concreto di combattere la criminalità. Servizio civile, associazionismo e volontariato:tre parole chiave dell impegno dei ragazzi e delle ragazze in SCN. Si chiariscono rapporti e dimensioni delle realtà illustrate. Elementi di protezione civile: Conoscere come funziona ed è strutturato il Servizio Nazionale di Protezione Civile non è semplicemente una formalità per il volontario SCN, c'è un forte collegamento tra l'impegno, la responsabilità, il senso di cittadinanza e di difesa della patria richieste volontario (ma anche ad ogni cittadino) e il fatto di sapere quali comportamenti tenere in caso di emergenza. Le leggi istitutive della protezione Civile e i regolamenti che governano il rapporto tra la protezione civile ed il volontariato. L organizzazione del servizio civile e le sue figure Disciplina dei rapporti tra enti e volontari del servizio civile nazionale (DPCM 4 febbraio 2009 e successive modifiche)

La rappresentanza dei volontari in Servizio Civile Nazionale Lavoro per progetti: Si chiarisce cosa si intende con la definizione "lavoro per progetti", attraverso un percorso che parte dal setting formativo del progetto di Servizio civile per giungere all identificazione e al trasferimento del concetto di meta competenze Comunicazione interpersonale e gestione dei conflitti. Durata: 45 ore (Tutte le ore di formazione saranno erogate entro il 180 girono dall avvio del progetto) Formazione specifica (relativa al singolo progetto) dei volontari Sede di realizzazione: Sede di realizzazione del progetto e/o sedi territoriali del nostro ente Modalità di attuazione: In proprio con formatori propri Tecniche e metodologie di realizzazione previste: Sistema Certificato UNI EN ISO 9001:2008 Cert. N. LRC 0261550 L impianto metodologico è, anche nel caso del corso di formazione specifica, blended. Come già esplicitato al punto 32, per formazione blendedamesci intende una modalità mista di allestimento didattico: parte delle attività vengono svolte in presenza, parte a distanza all interno di un ambiente dedicato (le cosiddette piattaforme), con entrambi i momenti funzionali al perseguimento di obiettivi formativi coerenti con la più generale impostazione costruttivista. Nella nostra formazione blended riteniamo centrale la riconfigurazione del ruolo e della responsabilità del docente: la natura comunicativa dell allestimento didattico, garantita dall intervento di costruzione del patto formativo in presenza, dai thread del forum, dalle sessioni in chat, dallo scambio di risorse ipermediali e di materiali didattici, dagli approfondimenti in gruppo in aula, favorisce una relazionalità più orizzontale, tra pari, rispetto alla tradizionale relazione verticale tra docente e allievo. Il docente non si colloca più al centro dell azione di insegnamento, ma ai bordi del processo di apprendimento, in cui l attore principale diventa la comunità dei partecipanti che lo alimentano e gli danno vita. In tal senso, la valorizzazione dello scambio comunicativo nella fase a distanza non gioca un ruolo fattivo solo sul piano cognitivo, ma anche su quello relazionale. A dispetto di molti pregiudizi, infatti, il non verbale e il paraverbale nell e-learning, lungi dall essere assenti, sono sublimati nello spasmodico ricorso ai messaggi di esplicitazione delle dinamiche relazionali presenti nella comunità di apprendimento, alla complicità affettiva che accompagna le attività di lavoro, all uso cognitivamente ed emotivamente intrigante degli emoticons: la presunta freddezza della formazione a distanza viene sconfessata in Rete dal moltiplicarsi di fenomeni di apertura comunicativa intima, basati sull espressione e dichiarazione delle proprie emozioni. È come se

l assenza del linguaggio corporeo producesse un innalzamento del livello di ascolto interno delle emozioni e una loro relativa attività di cosciente esplicitazione verbale. Siamo in tal senso convinti che la possibilità del fare significato assuma dignità e senso alla luce della forza relazionale del gruppo in apprendimento. L emozione condivisa di cercare un canale comunicativo profondo che sia efficace nonostante la mediazione del medium PC, la volontà di lavorare insieme per un obiettivo chiaro e accomunante, la ricerca di difficili equilibri tra le differenze individuali, emergenti nel gruppo, pongono inevitabilmente il focus sul terreno dell attitudine alla costruzione condivisa della relazione, prima ancora che su quello della costruzione condivisa della conoscenza. In questo senso parliamo di apprendimento significativo e di promozione della motivazione quale leva virtuosa di questo processo ricorsivo. La formazione specifica sarà erogata in modalità blended per 75 ore complessive, di cui 20 in presenza e 55 in e-learning. Per ciò che riguarda la parte in presenza, il docente terrà un primo approfondimento all inizio della formazione specifica (prima dell inizio del corso e-learning), dedicato ai contenuti specifici caratterizzanti il progetto. Successivamente, durante lo svolgimento del corso e-learning e alla fine dello stesso, il docente terrà due sessioni - informativa e formativa specifica - inerenti la salute e sicurezza sul lavoro. Per i nostri corsi ci avvaliamo della collaborazione di Lynx. Lynx si occupa da oltre dieci anni di didattica e tecnologie digitali, ha esperienza diretta di e-learning non solo in quanto progettista, sviluppatore e installatore di piattaforme ma anche in quanto erogatore a sua volta di corsi (Corsi Altrascuola) e consulente didattico (UNSC, AIP, CIES, COCIS, LTA Università Roma TRE, Uptersport). Inoltre, pur essendo un soggetto imprenditoriale, da anni lavora in stretto contatto con enti del terzo settore di cui condivide le finalità e di cui conosce modalità e limiti di azione. La piattaforma scelta per l erogazione dei corsi è MOODLE, la scelta è dovuta sia a ragioni tecniche (MOODLE consente di fruire dei contenuti dei corsi in maniera flessibile e adattabile al singolo volontario, personalizzandone l apprendimento, ma allo stesso tempo permette agli utenti di comunicare e collaborare in uno spazio comune e condiviso) che a ragioni etiche (la scelta del software libero è una conseguenza diretta dei valori di condivisione del sapere e della conoscenza impliciti nell idea di volontariato). Ad ogni volontario verrà fornito un nome utente e una password che gli permetterà di accedere alla piattaforma e di: consultare i contenuti del corso (potrà anche scaricarli sul proprio computer o stamparli, in questo modo non dovrà per forza essere collegato per poter fruire del corso), realizzare gli esercizi previsti (questionari per l'auto-valutazione degli apprendimenti e brevi riflessioni su temi specifichi), usare gli strumenti di interazione presenti nella piattaforma (chat, forum, wiki, eccetera). Le attività svolte sulla piattaforma dall utente verranno regolarmente registrate, i dati di accesso (log) sono a disposizione dell utente stesso ma anche dei formatore/tutor, che potrà così intervenire tempestivamente in caso di ritardi consistenti rispetto al percorso di formazione previsto. I log, dei singoli utenti e delle classi, verranno poi utilizzati per una valutazione complessiva del percorso di formazione realizzato online. Alle più moderne tecnologie informatiche e alla qualità dei contenuti, si affiancano le più efficaci metodologie dell apprendimento: i materiali formativi sono strutturati e suddivisi in maniera tale da promuovere l apprendimento rispettando i principi dell ergonomia cognitiva e della personalizzazione di formazione ad elevata qualità. L idea stessa di formazione di un volontario si lega inscindibilmente con l idea di metacompetenza, in quanto capacità, propria di ogni individuo, di adattarsi e riadattarsi alle dinamiche evolutive del suo sistema ambientale e relazionale di riferimento. Parallelamente alle attività di autoistruzione realizzate tramite piattaforma i Volontari parteciperanno a discussioni di gruppo tramite gli strumenti di interazione della piattaforma. Scopo dell e-learning infatti non è solo quello di raggiungere gli obiettivi formativi indicati nei Moduli didattici ma anche di creare una comunità di apprendimento che si confronti e discuta sui temi del percorso formativo proposto e sugli obiettivi previsti dal progetto in cui sono inseriti i Volontari.

Contenuti della formazione: Argomenti della formazione specifica e scansione oraria: In aula: I APPROFONDIMENTO: Modulo I: Le norme vigenti - Analisi del Codice della Strada; Responsabilità civile e penale negli incidenti stradali; ; Durata 6 Modulo II: I comportamenti responsabili alla guida; Implicazioni traumatologiche e neurologiche a seguito di incidenti stradali; Durata 6 ore II APPROFONDIMENTO: Modulo III: Informazione ai volontari (conforme al D.Lgs 81/08 art. 36). Durata: 4 ore Rischi per la salute e sicurezza sul lavoro Procedure di primo soccorso, lotta antincendio, procedure di emergenza Organigramma della sicurezza Misure di prevenzione adottate Modulo IV: Formazione sui rischi specifici (conforme al D.Lgs 81/08 art. 37, comma 1, lett.b e accordo Stato/Regioni del 21 Dicembre 2011). Durata: 4 ore Rischi derivanti dall ambiente di lavoro Rischi meccanici ed elettrici generali Rischio biologico, chimico e fisico Rischio videoterminale Movimentazione manuale dei carichi Altri Rischi Dispositivi di Protezione Individuale Stress lavoro correlato Segnaletica di emergenza Incidenti ed infortuni mancati Corso e-learning: Elementi di comunicazione efficace Elementi di psicologia sociale Sistemi di sicurezza attiva e passiva Elementi di psicologia viaria Contenuti della metaformazione: Il modello formativo proposto, caratterizzato da un approccio didattico di tipo costruttivista in cui il discente costruisce il proprio sapere, permette di acquisire un set di metacompetenze quali: capacità di analisi e sintesi abilità comunicative legate alla comunicazione on line abitudine al confronto e alla discussione L'uso di una piattaforma FAD inoltre consente inoltre, indipendentemente dagli argomenti della formazione specifica, l'acquisizione di una serie di competenze informatiche di base legate all'uso delle TIC e di Internet.

Durata: 75 ore Roma, 30/07/2014 Il Responsabile legale