Dal latte alla pappa. Suggerimenti per la corretta alimentazione di neogenitori e bambini da 0 a 3 anni



Documenti analoghi
AREA SVILUPPO ECONOMICO E FORMAZIONE Ristorazione Scolastica TABELLA DIETETICA. per bambini da 3 a 12/14 mesi

LINEE GUIDA SVEZZAMENTO

NUTRIZIONE ed EQULIBRIO

Lo svezzamento. Education Scuola & Lavoro srl Torino Tutti i diritti riservati

IL Piccolo Cronista Sportivo

Hanno partecipato. Ferrara Maria Piera. Serino Livia. Grafica a cura di. Serino Livia

SVEZZAMENTO. Ideale iniziare lo svezzamento tra i 4 e i 6 mesi (non prima del 120 giorno di vita)

Consigli alimentari per la prima infanzia (1/3 anni)

vien... Alcune indicazioni pratiche per un alimentazione equilibrata Dipartimento di Prevenzione a cura di Tiziana Longo e Roberta Fedele

ALIMETAZIONE DA 6 A 12 MESI

TABELLA DIETETICA ASILO NIDO-SCUOLA DELL INFANZIA A.PELLIZZARI CASTELLO di GODEGO

Cresce il menu che fa crescere. Un nuovo percorso per la ristorazione scolastica, una collaborazione sempre più stretta tra la scuola e le famiglie

Campagna Obesity Day 10 Ottobre 2014 OBESITÀ FACCIAMO INSIEME IL PRIMO PASSO! Questionario

Alimentazione nel bambino in età scolare

Alimenti. Gruppi Alimentari

TABELLE DIETETICHE PER LA REFEZIONE SCOLASTICA

Il Servizio di Refezione Scolastica del Comune di Poggibonsi

PRANZO o CENA (30-40%apporto calorico giornaliero) COLAZIONE (15% apporto calorico giornaliero)

LINEE GUIDA SVEZZAMENTO

DIVEZZAMENTO PRANZO MERENDA

ALLEGATO B LINEE GUIDA, RICETTARIO E TABELLE DIETETICHE PER L ASILO NIDO

L ALIMENTAZIONE. DANIELA BASOSI Scuola Secondaria inferiore - Classe terza 8 Maggio 2011

PERCORSO DI EDUCAZIONE ALIMENTARE SCUOLA PRIMARIA DI BORGO VALSUGANA A.S CLASSE 3 C

SCHEMA ALIMENTARE PER SOGGETTO IPERCOLESTEROLEMICO CALORIE


Settore Politiche Educative e Giovanili Servizio Politiche Educative per l'infanzia

COSA MANGIANO I BAMBINI DELL ASILO NIDO?

Dieta sana = dieta costosa? No Consigli utili per mangiare sano senza spendere tanto

TABELLE DIETETICHE. Media Maschi/femmine (Kcal/gg) Fabbisogno Energetico. Nido d infanzia dell infanzia

Il formaggio sardo nella Sana Alimentazione Bambino, adulto, anziano, sportivo

Coordinamento provinciale per la Promozione della Salute

DEFINIZIONE GRADUALE INTRODUZIONE NELLA DIETA DEL BAMBINO DI ALIMENTI NON LATTEI SEMI-SOLIDI E POI SOLIDI

DEL CUORE DELLE MALATTIE CARDIOVASCOLARI A CURA DI:

Alimentazione per l esercizio fisico e lo sport: la ginnastica artistica/ritmica

Dove sono i nutrienti? : I GRUPPI DI ALIMENTI

Prevenzione & Salute

TABELLA DIETETICA ASILO NIDO BAMBINI D ETA' FINO AI 15 MESI

Guida alla nutrizione

DIABETE E ALIMENTAZIONE

PROGETTO DI EDUCAZIONE ALIMENTARE. Più gusto con lo spuntino giusto

COMUNE DI SANTA MARGHERITA LIGURE AREA 3 SERVIZI INTEGRATI ALLA PERSONA

Dedicarsi una pausa RIGENERA e RICARICA

L ALIMENTAZIONE DEL PODISTA PRE e POST ALLENAMENTO PRE e POST GARA. Dott.ssa Elisa Seghetti Biologa Nutrizionista - Neurobiologa

PRONTUARIO DIETETICO ED IDENTIFICAZIONE NUTRIZIONALE DEGLI OSPITI

DIETA SEMILIQUIDA A. Requisiti degli alimenti:

Da dove derivano i nostri cibi preferiti? Gli alimenti derivano in gran parte dall agricoltura e dall allevamento degli animali domestici

La dieta della Manager Assistant

Da quanto appena detto è evidente come la TERAPIA NUTRIZIONALE rappresenti uno dei cardini principali della terapia del diabete mellito.

Colazione. Pranzo e cena. Break. Dieta bag

COMUNE DI RAPALLO. Allegato n. 2. CARATTERISTICHE e CRITERI per la REALIZZAZIONE del MENU - GRAMMATURE SCHEMA MENU ASILO NIDO

Preparazione all intervento chirurgico in ginecologia oncologica e Nutrizione

L ALIMENTAZIONE EQUILIBRATA FREQUENZE SETTIMANALI DI CONSUMO E PORZIONI STANDARD

Allattamento al seno: un diritto della mamma e del bambino

ALIMENTAZIONE NEL BAMBINO. Costruire un giusto rapporto con il cibo fin dalla nascita è importante per una vita sana in età adulta

I gruppi alimentari GRUPPO N GRUPPO N. CARNI, PESCI, UOVA Forniscono: proteine ad alto valore biologico; minerali quali ferro,

Problemi legati all'alimentazione:

notizie Le alternative alla carne per vegetariani e non solo Tofu

Simonetta Cosentino!!!!!!!!!!!!!!! MENU SCUOLA PRIMARIA DON LUCIANO SARTI

Viaggi di gusto IRASE UIL. Il latte vegetale. di Daniela Leone

1. Obesità. Per valutare la distribuzione del grasso corporeo, si può utilizzare il rapporto vita.

IL VIAGGIO DEL CIBO. Quando arrivano nel corpo, gli alimenti compiono un lungo viaggio di trasformazione per diventare nutrienti.

Alimentazione e reflusso gastrico

Progetto Nutriamoci di. Laboratori di educazione ambientale e alimentare a cura del CEAS Il Cielo di Indra

MENU PASTI PER I DEGENTI (n.pag: 18)

E-Book Gratuito I principi base del Professionista Top

Breve guida per il paziente con insufficienza renale cronica

PROGETTO FORMATIVO DI EDUCAZIONE ALIMENTARE

Prevenzione & Salute

Istituto Comprensivo Castelverde - ROMA. Anno scolastico 2013/2014. Dott.sse Valeria Morena e patrizia leggeri

ALIMENTAZIONE DA 12 A 36 MESI

VERDURA FRUTTA FRUTTA SECCA E SEMI OLEAGINOSI

ALIMENTAZIONE E INTEGRAZIONE SPORTIVA PER ALLENAMENTO (O GARA) TRIATHLON

Piramidi alimentari. di Laura Cassata. Autore Laura Cassata. Referente scientifico Michela Mayer. Grado scolastico Scuola Secondaria di II grado

APPROFONDIMENTI MODULO 7: ALIMENTAZIONE LINEE GUIDA PER UNA SANA ALIMENTAZIONE ITALIANA - REVISIONE 1997 ISTITUTO NAZIONALE DELLA NUTRIZIONE

CUORE & ALIMENTAZIONE

TABELLA DIETETICA ASILO NIDO BAMBINI D ETA' COMPRESA TRA I 16 E I 36 MESI

QUESTIONARIO PER EDUCATORI

CITTÀ DI VERCELLI Settore Politiche Sociali Unità operativa Asili Nido. Pappa al nido

Imparare a leggere e interpretare etichette nutrizionali preparare lista precisa e acquistare solo alimenti lista fare acquisti quando non siete

Consigli per l'alimentazione degli sportivi: sani, in forma e senza glutine!

la scelta del menu: aspetti nutrizionali e scelte alimentari

COLONSCOPIA VIRTUALE

PERCHÈ L'ALLATTAMENTO AL SENO É IMPORTANTE

PROGETTO EDUCAZIONE ALIMENTARE anno scolastico

OPUSCOLO INFORMATIVO

Nuovi stili di vita attivi per bambini e famiglie. Guida per gli insegnanti

IL RISCHIO CARDIOVASCOLARE

Corso: «Diabete mellito tra medico di medicina generale e diabetologo. Proposta per una gestione condivisa.»

Raccontare la città industriale

ARTICOLAZIONE E COMPOSIZIONE DEI MENU E GRAMMATURA DEGLI ALIMENTI

Alla refezione scolastica spetta un compito elevato: offrire agli utenti (bambini, ragazzi) cibi di elevata composizione organolettica e nutrizionale

Mangiar sano secondo la nuova Piramide Mediterranea

PERCHE MANGIAMO? Gli alimenti sono necessari per. .il FUNZIONAMENTO dell organismo. e per il suo ACCRESCIMENTO

L ATTIVITA DEL SERVIZIO

Così nasce il questionario che stai per compilare.

Viaggio delle sostanze nutritive

Dieta del diabetico tipo 2 e modello mediterraneo. Lattanzio A, Giagulli VA, Guastamacchia E, Licchelli B, *De Pergola G, Triggiani V U.O.

Pensare globalmente, agire localmente.

01 L adolescenza L età adulta 28

Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali

Transcript:

Dal latte alla pappa Suggerimenti per la corretta alimentazione di neogenitori e bambini da 0 a 3 anni

Questo materiale è stato realizzato nell ambito del Piano Regionale della Prevenzione nel Lazio 2010-2012 - Progetto 2.9.2 Formazione nelle scuole e verso i neo-genitori. In particolare fa riferimento al sottoprogetto C Promozione dell allattamento al seno. Indice Parte 1. Allattamento... pag. 3 1.1 Allattamento al seno... pag. 3 1.2 Allattamento artificiale... pag. 4 1.3 Alimentazione durante l allattamento al seno... pag. 5 Parte 2. Svezzamento... pag. 10 Parte 3. Prima infanzia... pag. 12 Per saperne di più: 3.1 Distribuzione giornaliera degli alimenti... pag. 12 3.2 Distribuzione settimanale degli alimenti... pag. 13 www.aslrmc.it (sez. Dipartimento di Prevenzione o Dipartimento Materno Infantile) www.menosalepiusalute.it www.ministerosalute.it Parte 1. Allattamento 1.1 ALLATTAMENTO AL SENO L allattamento al seno, a richiesta, è un momento fisiologico vissuto intensamente dalla coppia madre-bambino. L aggancio visivo, come dice Winnicott, è l incontro e il seno è ritrovarsi insieme. Il bambino si specchia nella sua mamma e lei in lui. L allattamento è la prima esperienza di relazione empatica e alimentazione appropriata: attraverso di esso il bambino si apre gradualmente al mondo che lo circonda, comincia a separarsi dalla mamma, impara a cadenzare le sue poppate, ad autoregolarsi nell assunzione del cibo e a percepire i primi sapori. La dimensione relazionale-affettiva occupa il primo posto nello sviluppo dell identità personale e nella conoscenza del mondo e il latte materno rappresenta l alimento più adeguato dal punto di vista nutrizionale perché fornisce tutti i nutrienti di cui il neonato ha bisogno nella prima fase della sua vita (primi 6 mesi). Svolge un ruolo fondamentale per la prevenzione dell obesità e delle malattie degenerative correlate (malattie cardiovascolari, diabete..), riduce il rischio di gastroenteriti, protegge dalle infezioni respiratorie, riduce il rischio di sviluppare allergie, migliora la vista e lo sviluppo psicomotorio, migliora lo sviluppo intestinale. REALIZZAZIONE A CURA DI: Dipartimento di Prevenzione SIAN - Servizio di Igiene Alimenti e Nutrizione U.O.S.D. Educazione alla salute Dipartimento Materno Infantile - U.O.C. Consultori Data della pubblicazione Giugno 2013 2 3

Per ottenere i migliori benefici per la salute del neonato, l allattamento al seno deve essere esclusivo per i primi 6 mesi e prolungato per almeno uno-due anni. Il latte materno è molto importante anche nella successiva introduzione degli alimenti, durante lo svezzamento, per favorire la loro tolleranza. 1.2 ALLATTAMENTO ARTIFICIALE L allattamento artificiale non deve essere adottato come regola nell alimentazione del lattante, ma deve essere considerato una alternativa valida in situazioni di reali necessità. Anche la mamma che non allatta al seno troverà nella profonda ed intima relazione con il bambino - fatta di dialoghi, di sguardi e di intense emozioni - la dimensione affettiva all interno della quale il suo bambino crescerà e svilupperà la sua identità personale. Inoltre anche il papà può dare il biberon al piccolo favorendo così l instaurarsi del rapporto padre-figlio e attenuando i sentimenti di gelosia, di esclusione e di abbandono che i neo-padri spesso sperimentano. 1.3 ALIMENTAZIONE DURANTE L ALLATTAMENTO AL SENO L alimentazione della mamma deve essere varia ed equilibrata, per il suo benessere e quello del bambino. Attraverso l allattamento il bambino comincia a percepire i primi sapori come aveva già fatto durante la gravidanza con il liquido amniotico. Le preferenze iniziano a determinarsi già prima della nascita, durante la vita intrauterina e proseguiranno poi durante l allattamento (il gusto del latte non è omogeneo ad ogni poppata). È ciò che possiamo definire imprinting gustativo cioè l insieme di comportamenti alimentari del bambino, precocemente appresi, e che costituiranno la futura personalità alimentare dell individuo. È opportuno usare latte artificiale seguendo le indicazioni del proprio pediatra, attenendosi scrupolosamente ai dosaggi prescritti, e senza introdurre il latte vaccino almeno fino al primo compleanno del bimbo. 4 5

Una donna che allatta al seno in maniera esclusiva ha bisogno di circa 500 Kcal al giorno in più rispetto al normale fabbisogno. Lo sai a cosa corrispondono? La distribuzione degli alimenti L alimentazione della nutrice sana segue il normale regime alimentare equilibrato, ma sono da tenere sotto controllo alcuni aspetti quali-quantitativi legati all acqua, alle proteine, ai tipi di grassi e ad alcune vitamine e minerali. latte parzialmente 1 yogurt alla frutta + latte parzialmente LATTE E YOGURT 2 volte al giorno scremato (250 g) + 2 fette biscottate + 1 cucchiaio cereali (30g) + 1 frutto + pane (50g) + scremato (250 g) + 1 fetta di crostata (100 g) = CEREALI (Pane, pasta, riso, biscotti secchi) Tutti i giorni ad ogni pasto principale, anche integrali di marmellata + 1 frutto + pane (40 g) + Parmigiano (20 g) = 500 Kcal 500 Kcal CARNE 3-4 volte a settimana prosciutto cotto (30 g) = 500 Kcal PESCE 2-3 volte a settimana La distribuzione giornaliera delle calorie Le calorie giornaliere devono essere distribuite in maniera equilibrata durante la giornata: UOVA 2 volte a settimana FORMAGGI 3 volte a settimana Cena 30% Merenda 10% Colazione 15% Spuntino 10% Pranzo 35% LEGUMI 1-2 volte a settimana, come piatto unico AFFETTATI 1-2 volte a settimana FRUTTA E VERDURA 5 porzioni al giorno, di stagione e colorata OLIO 3 cucchiai al giorno ACQUA Più di 2 litri al giorno 6 7

Qualche consiglio... Non è necessario eliminare completamente la caffeina ma è importante limitare l assunzione di caffè a 2 tazzine nella giornata. Ricordati che la caffeina è anche presente nel cioccolato, nella Coca-Cola e nel tè. Le bevande alcoliche sono sconsigliate perché l alcol in esse contenuto passa attraverso il latte materno. Il fumo di sigarette può ridurre la produzione di latte e fa sicuramente male alla mamma e a chi le sta vicino. Non abusare, sia come quantità che come frequenza, degli alimenti allergizzanti: crostacei, uova, fragole, cioccolato Poco sale ma iodato. Riduci il sale aggiunto agli alimenti, sia durante la cottura che prima del consumo, sostituendolo con spezie ed erbe aromatiche. Per avere uno stile di vita sano la corretta alimentazione deve sempre essere accompagnata da un attività fisica quotidiana seguendo le proprie preferenze (passeggiate, yoga, piscina ). LE NOSTRE RISPOSTE ALLE VOSTRE DOMANDE PIÙ FREQUENTI Il mio latte è così liquido... sarà sufficiente al bambino? Il latte materno non è mai acqua : la sua consistenza non è sinonimo della sua qualità. Davvero allattare può farmi cadere i capelli? L allattamento al seno non peggiora la tua salute (capelli, vista ), anzi! Il seno piccolo mi costringe all allattamento artificiale? No, non è assolutamente vero che un seno piccolo produce poco latte! Mi hanno detto che la birra aiuta la produzione di latte... Assumere birra non fa latte... ma trasmette l alcol al tuo bambino. Ogni quanto tempo è corretto allattare? Il miglior metodo è allattare a richiesta... e senza orologio alla mano! Mi hanno suggerito di evitare alcuni tipi di verdure e spezie... Mangia tutte le verdure e i legumi. E usa tranquillamente le spezie che ami! 8 9

Parte 2. Svezzamento È il primo passo verso il cucchiaino. Per la mamma è l occasione per iniziare l educazione alimentare. Lo schema alimentare corretto, acquisito durante la gravidanza e l allattamento, la sensibilizza per le proposte alimentari future al proprio bambino. È in questo arco temporale, dai sei mesi ai tre anni, che si costruiscono le basi per saper scegliere, da grandi, un alimentazione sana e piacevole. Una vera e propria esplorazione, dove si allenano i sensi e si forma il gusto, grazie alla guida e alla disponibilità di chi nutre e aiuta a crescere: mamma e papà, nonni, tate o altre figure care. Il rapporto di complicità però continua con l introduzione dei primi pasti solidi, assecondando i tempi del bambino, le quantità richieste, senza entrare in conflitto. La fase di crescita di un bimbo in cui al latte materno vengono affiancati altri alimenti è importantissima per lo sviluppo del gusto, per imparare a esser curiosi del cibo e allo stesso tempo attenti a ciò che il nostro corpo richiede per il suo benessere. Qualche consiglio... Preferisci le pappe a base di brodo vegetale (anziché quelle dolci) con farine di mais, riso e tapioca. Superato il sesto mese introduci i cereali, le pastine e il semolino conditi con olio extravergine d oliva e Parmigiano. Introduci gradualmente tutti i tipi di carne (agnello, coniglio, manzo, tacchino, pollo). Dal settimo-ottavo mese introduci i formaggi freschi. A partire dall ottavo mese introduci pesce, tuorlo d uovo e legumi. La frutta va sempre bene, da quando inizia lo svezzamento. Non aggiungere sale o zucchero nelle pappe. Evita il miele nel primo anno di vita. Scegli sempre l olio extravergine di oliva per la sua equilibrata composizione in acidi grassi e la facile digeribilità. 10 11

Parte 3. Prima infanzia Dopo il compimento del primo anno, il bambino, ormai in grado di masticare, può affrontare un tipo di alimentazione qualitativamente simile a quella dell adulto. All alimentazione definitiva si arriva per gradi, inserendo nella dieta sempre nuovi alimenti, che vanno proposti e non imposti, offrendo varietà nei pasti principali e ricorrendo alla combinazione di alimenti diversi, ciascuno dei quali apporta energia e nutrienti specifici. 1.1 3.1 DISTRIBUZIONE QUOTIDIANA DEGLI ALIMENTI LATTE 2 volte al giorno CEREALI (Pane, pasta, riso, biscotti secchi) Tutti i giorni ad ogni pasto VERDURA 2 porzioni al giorno, di stagione e colorata FRUTTA 2-3 porzioni al giorno, di stagione e colorata I pasti devono essere distribuiti in maniera equilibrata con una prima colazione sostanziosa (15-20% delle Kcal totali), un pranzo non troppo ricco (35-40% delle Kcal totali), una cena leggera (30-35% delle Kcal totali) e due spuntini previsti a metà mattina e a metà pomeriggio (5-10% delle Kcal totali). 1.1 3.2 DISTRIBUZIONE SETTIMANALE DEGLI ALIMENTI CARNE 4 volte a settimana, alternando carni bianche e rosse PESCE 2-3 volte a settimana UOVA 1-2 volte a settimana FORMAGGI 3 volte a settimana LEGUMI 1-2 volte a settimana, come piatto unico (cereali + legumi in sostituzione di carne, pesce, uova o formaggio) OLIO Meglio se extravergine d oliva e a crudo AFFETTATI 1 volta a settimana ACQUA Durante tutta la giornata, non solo ai pasti 12 13

La varietà nella scelta degli alimenti quotidiani e nella razione settimanale, deve diventare un abitudine di vita se si vuole unire la soddisfazione dei piaceri del palato alla forma fisica e al buono stato di salute. Un corretto comportamento alimentare può essere attuato facilmente, senza per questo mortificare i sensi e il piacere della buona tavola, rifacendosi alle più tipiche culture alimentari di un paese mediterraneo quale l Italia. Il modello della dieta mediterranea, ritenuto oggi, in tutto il mondo, uno dei più efficaci per stare bene, è anche uno dei più vari che si conoscano e si basa principalmente sul consumo di alimenti di origine vegetale come frutta, ortaggi, legumi, pasta, pane, olio extravergine di oliva e moderati consumi di alimenti animali quali latte, formaggi, carni magre, con un occhio di riguardo al consumo di pesce. È ormai dimostrato che i comportamenti alimentari acquisiti nei primissimi anni di vita sono mantenuti anche nell età adulta. Quindi è utile investire in questo periodo per migliorare la qualità di vita degli adulti di domani. Qualche consiglio... La giornata alimentare del bambino dovrebbe essere scandita da 3 pasti principali (colazione, pranzo, cena) e 2 spuntini. Il senso di autoregolazione del piccolo è già presente nei primi anni di vita: è importante rispettarlo. Si raccomanda il consumo di alimenti naturalmente dolci, come la frutta fresca, e di limitare alimenti e bevande addizionate di zucchero (saccarosio). Il consumo di sale e di alimenti salati deve essere limitato. Gli spuntini ideali prevedono frutta, yogurt, frullati, pane e marmellata invece di snacks dolci, salati o merendine. A colazione spazio a latte, cereali e frutta, tutti i giorni. Se i bambini frequentano l asilo nido è importante conoscere il menù scolastico per poter variare il pasto serale. È importante mangiare con i vostri figli e non davanti alla tv o al computer. Fate giocare i bambini ogni giorno all aperto. Date il buon esempio a tavola e nello stile di vita attivo. 14 15

PER MAGGIORI INFORMAZIONI, VIENI A TROVARCI: Distretto Sanitario 6 Consultorio di Via dei Condottieri, 234 Tel: 06/51.00.85.53 Consultorio di Via Herbert Spencer, 282 Tel: 06/51.00.88.04 Consultorio di Via Casilina, 711 Tel: 06/51.00.89.00 Distretto Sanitario 9 Consultorio di Via C. Denina, 7 Tel: 06/51.00.85.71 Consultorio di Via Iberia, 73 Tel: 06/51.00.85.80/85.81 Consultorio di Via Monza, 2 Tel: 06/51.00.65.18/66.33 Distretto Sanitario 11 Consultorio di Largo delle sette chiese, 25 Tel: 06/51.00.88.96 Consultorio di via dei Lincei, 93 Tel: 06/51.00.86.46 Distretto Sanitario 12 Consultorio di Via Stame 162 Tel: 06/5074083 (numero temporaneo) Consultorio di Via Silone 100 Tel: 06/51.00.83.22 Dipartimento di Prevenzione Centro di Dietetica preventiva Via Casale De Merode, 8 Tel. 06.51005514/5425/5511/8521