Emergenza Costa d avorio Liberia. Il contesto



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Transcript:

Emergenza Costa d avorio Liberia Il contesto La Costa d'avorio si trova sulla costa meridionale dell'africa occidentale e confina a nord con il Mali e il Burkina Faso, ad est con il Ghana e a ovest con la Guinea e la Liberia. L economia della Costa d'avorio è in gran parte basata sul commercio e fa leva sull agricoltura, settore nel quale sono impegnati i tre quarti della popolazione. Il paese è tra i maggiori produttori ed esportatori mondiali di cacao, caffè e olio di palma. I colpi di stato del 1999 e 2002 hanno provocato profonde divisioni all'interno della società ivoriana, innescando una guerra civile che ha diviso il paese in due, con le province del sud controllate dal governo e quelle settentrionali nelle mani dei ribelli. La situazione umanitaria Molti bambini ivoriani muoiono per malattie prevenibili o facilmente curabili. La malnutrizione cronica rappresenta una delle maggiori cause di morbilità e mortalità tra i bambini sotto i 5 anni. L indagine UNICEF su indicatori multi campione (MICS) 2006, la più recente a livello nazionale, ha rivelato un tasso del 20% di sottopeso, del 7% di malnutrizione acuta e del 34% di ritardo nella crescita, quest ultimo aumentato dal 25% al 34% tra il 2000 e il 2006. Ulteriori indicazioni del peggioramento dello stato nutrizionale sono il livello di allattamento al seno estremamente ridotto, a malapena il 4%, e l alta percentuale di nati sottopeso, pari al 17%. Tra le cause della malnutrizione infantile in Costa d Avorio vi sono, oltre alla scarsa disponibilità di alimenti adeguati, pratiche di alimentazione e cura inappropriate, condizioni ambientali precarie, scarsa igiene e limitato accesso all acqua potabile e al sistema sanitario. Ulteriori concause sono la mancanza tra le donne di informazioni salvavita, la scarsa istruzione e l assenza di sostegno nel contesto di povertà crescente, insicurezza e conflitti che ha segnato gli ultimi anni. L UNICEF sostiene il governo della Costa d Avorio con vari interventi nelle regioni centrali, settentrionali e occidentali volti a migliorare la salute dei bambini e delle donne, puntando in particolare sulle malattie prevenibili e sulla riduzione della malnutrizione. Tra le principali attività vi sono: Sostegno alla strategia accelerate per la sopravvivenza e lo sviluppo della prima infanzia, un pacchetto di interventi basati sulle necessità prioritarie di madri e bambini, come prevenzione e cura delle malattie infantili più comuni. Promozione di interventi essenziali per la nutrizione come l allattamento al seno, un appropriata alimentazione complementare, l alimentazione per i bambini malati, l alimentazione materna, il controllo dell anemia, la somministrazione di vitamina A e il controllo della carenza di iodio.

Fornitura di attrezzature per la terapia della malnutrizione e supporto sia ai programmi nutrizionali a base comunitaria sia alle ONG, per garantire che i servizi nutrizionali raggiungano le regioni più a rischio. A marzo 2009 è stato rivisto e adottato dal Ministero della Sanità e dell Igiene pubblica il protocollo nazionale per la gestione integrata della malnutrizione acuta. Dal 2008 a oggi l UNICEF ha fornito 140 tonnellate di plumpynut, e attrezzature per pesare e misurare i bambini, che hanno consentito ogni mese di curare 700 bambini recuperandone il 77%. Allegato: Humanitarian Snapshot L emergenza post elettorale : le tappe Un accordo di pace firmato nel marzo 2007 sembrava aver portato una relativa tranquillità nel paese, ma le conseguenze delle elezioni presidenziali del novembre 2010 hanno riportato il paese nel caos. 31 ottobre 2010 Prima tornata elettorale 28 novembre 2010 Seconda tornata elettorale 2 Dicembre 2010 I risultati elettorali consacrano la vittoria di Alassene Ouattara, con il 54% dei voti, supportata dalla Comunità Internazionale. Il disconoscimento da parte del precedente presidente Laurent Gbagbo del risultato elettorale scatena nel paese un ondata di tumulti e rivolta che sta assumendo sempre di più il volto di una guerra civile, con un immediato riflesso nei paesi limitrofi, in particolar modo la Liberia, a causa dell afflusso di rifugiati.

I numeri dell emergenza Si stima che dall inizio dello scoppio del conflitto, 1 milione di persone hanno abbandonato le proprie case. Di questi, 100.000 rifugiati hanno attraversato il confine nazionale in direzione dei paesi limitrofi. 90.000 persone sono rifugiati in Liberia. Circa 100.000 stanno ritornando al loro paese d'origine e circa 450.000 persone sfollate si stanno muovendo all interno della Costa d Avorio. Ad Abidjan, la capitale economica del paese e anche la città più popolosa, 19.000 persone sono state accolte negli campi sfollati e 70.000 persone sono registrate in famiglie ospitanti. 450.000 ivoriani, di cui il 60% donne e bambini, hanno dovuto abbandonare le proprie case e le proprie terre a seguito dell escalation di violenza Circa 1.5 milione di persone sono a rischio a causa della limitata capacità del governo di garantire un adeguato rifornimento dei servizi e dei beni di prima necessità come acqua e servizi sanitari. 800.000 bambini sono impossibilitati a frequentare regolarmente la scuola. La presenza di più di 90.000 rifugiati ivoriani in Liberia, rischia di mettere a dura prova un paese già gravemente affetto da povertà. Si stima che le persone colpite dalle conseguenze socio economiche delle rivolte siano circa 2 milioni. 1.5 milioni di persone sono esposte al diffondersi di epidemie come il colera, la febbre gialla e la meningite che si sono già presentate nella capitale economica Abidjan. Più di 365 bambini sono stati uccisi durante le rivolte, 69 i casi registrati di violenza sessuale. La costa d Avorio ha un tasso di incidenza dell HIV/AIDS del 4.8%, che rischia di aumentare a causa del deteriorarsi della situazione.

L intervento di UNICEF in Costa d Avorio La crisi in Costa d Avorio, con il conflitto prolungato tra il presidente eletto Ouattara e quello uscente Gbagbo che ha portato nell ultimo anno a una divisione in due del territorio, si è riaccesa nel mese di marzo con una crescente spirale di violenze, scontri, distruzioni. La conseguenza è una delle peggiori crisi umanitarie in corso attualmente sul pianeta, aggravata dalla scarsa attenzione dell opinione pubblica mondiale e dalla mancanza di aiuti dai paesi donatori (solo 1/3 dell appello UNICEF è finanziato), oltre che dalle estreme difficoltà di accesso a molte zone e dalle condizioni di scarsa o nulla sicurezza. Sono 28.000 i nuovi sfollati a causa del conflitto, che si aggiungono ai 100.000 sfollati nell ovest del paese (il 65% sono bambini e donne) e ai 112.000 che, dalla stessa zona, si sono rifugiati in Liberia, mentre dalla capitale Abidjan oltre 400.000 persone sono fuggite verso nord o verso i paesi confinanti. Nel nord del paese per 1,5 milioni di persone sono a rischio o mancano già i servizi di base, l acqua, l energia. Oltre 800.000 bambini non vanno a scuola da mesi. Le distruzioni di alimenti e i mancati raccolti peggiorano una situazione alimentare già difficile per i bambini delle famiglie più povere, con un aumento costante dei casi di malnutrizione. A fronte del deterioramento della situazione che mette a rischio circa 2 milioni di persone, gli interventi salva vita di UNICEF diventano fondamentali. In particolar modo UNICEF, sulla base della sua immediata ed efficace capacità di risposta alle emergenze, è in prima linea per: rispondere i bisogni umanitari primari degli sfollati accolti nei campi e nelle famiglie; garantire e rafforzare la fornitura di servizi essenziali salva vita; aumentare la resilienza delle famiglie più vulnerabili. La necessità di finanziamento è di 51 milioni US$ per sostenere l intervento umanitario in Costa d Avorio ( 32 milioni di dollari) e Liberia ( 19 milioni di dollari) nei prossimi 3 mesi, per rispondere alle esigenze più pressanti: scuola, acqua e igiene, salute, nutrizione, protezione dei bambini dai rischi e dalle conseguenze del conflitto. In particolar modo, in Costa d Avorio, dove il fabbisogno di finanziamento è stato coperto solo per il 7% dei fondi totali necessari, sono state già avviate dall UNICEF varie iniziative, ad esempio vaccinando 1,7 milioni di bambini e 600.000 donne in gravidanza o allattamento, predisponendo forniture idriche per 10.000 sfollati e distribuzione di materiali per l igiene e la potabilizzazione dell acqua per 100.000 famiglie di Abidjan, avviando programmi di recupero scolastico per 45.000 bambini sfollati e fornendo materiale scolastico a 20.000 bambini, oltre a lavorare per far riaprire le scuole in varie aree del paese. L UNICEF Italia si è impegnato con un primo finanziamento di 700.000 euro per la nutrizione dei bambini, che copre oltre il 10% dei finanziamenti necessari per i programmi d urgenza in questo settore. In collaborazione con ONG internazionali, PAM, OMS e Ministero della Sanità, l UNICEF curerà 50.000 bambini affetti da malnutrizione acuta grave, sia con ricovero in strutture sanitarie e centri nutrizionali sia con servizi a domicilio, servendosi di squadre mobili. Verranno inoltre attuati

interventi su vasta scala di prevenzione della malnutrizione, fondati sulla strategia UNICEF di lotta alla mortalità infantile: sostegno e monitoraggio dell allattamento al seno esclusivo, incremento della distribuzione di vitamina A e di vermifughi per almeno 3 milioni di bambini, in coincidenza con le campagne di vaccinazione. L UNICEF condurrà anche campagne mirate di integrazione alimentare con il Nutributter1 (un integratore nutrizionale in pasta, pronto all uso, con ferro e vari micronutrienti, per arricchire il cibo dei bambini nella prima infanzia sostenendo il loro sviluppo motorio e cognitivo), puntando a raggiungere 300.000 bambini tra 6 mesi e due anni d età nelle zone più a rischio del paese. Verranno formati operatori sanitari locali e personale delle ONG su come diagnosticare e trattare la malnutrizione acuta, sulle tecniche di counselling, su come condurre le campagne mirate di integrazione alimentare, e sul monitoraggio e valutazione degli interventi. Infine, l UNICEF sosterrà la creazione e messa in atto di un sistema di sorveglianza nutrizionale per fornire informazioni tempestive e accurate sulla condizione nutrizionale dei bambini in tutto il paese. Le priorità dell azione di UNICEF: assicurare l approvvigionamento di acqua potabile per evitare il diffondersi di epidemie; distribuire ai bambini malnutriti alimenti terapeutici; vaccinare 3 milioni di bambini; garantire la frequenza scolastica a 800.000 bambini attraverso la distribuzione di kit scolastici; proteggere le donne e i bambini da possibili abusi e violenze. Fondi necessari Fondi necessari Fondi ricevuti $ Fondi mancanti da marzo a giugno 2011 per settore di intervento UNICEF Nutrizione 6,550,000 403,594 6,146,406 Salute 6,500,000 3,055,004 3,444,996 Acqua e igiene 7,770,000 1,292,048 6,477,952 Protezione 2,200,000 257,240 1,942,760 Istruzione 6,690,000 0 6,690,000 HIV/AIDS 1,220,000 0 1,220,000 Comunicazione per 490,000 323,520 166,480 lo sviluppo Coordinamento 700,000 0 700,000 Totale 32,120,000 5,331,406 26,788,594

FOCUS LIBERIA La crisi politica e la crescente violenza in Costa d Avorio hanno creato una situazione umanitaria seria e complessa in Liberia. La presenza di 90.000 rifugiati ivoriani, di cui circa 51.000 bambini, pesa sulla disponibilità di risorse e dei servizi di base nelle comunità locali ospitanti. I numeri continuano ad aumentare e si stima che il numero di rifugiati aumenterà a 150.000 per la fine del maggio 2011. I rifugiati sono stati attualmente accolti in più di 70 villaggi vicino al confine, da 15 comunità e da un campo rifugiati a Bahn nella contea di Nimba. Alla luce dell alto afflusso sono stati identificati due campi di accoglienza supplementari ed altre comunità ospitanti. La situazione dei bambini e delle donne è molto grave a causa della scarsità di cibo, acqua e riparo. UNICEF ha rilevato un elevato livello di malnutrizione acuta fra i bambini rifugiati. Più di due terzi dei bambini nella regione sono probabilmente anemici. I casi di malaria e di diarrea continuano ad aumentare e con l'alto afflusso dei rifugiati in queste ultime due settimane, la sicurezza e la protezione dei bambini da violenze e abusi sono elementi prioritari. Per far fronte al deteriorasi delle condizioni umanitarie della popolazione rifugiata UNICEF lanciato un appello per 19 milioni di dollari per rispondere alle esigenze più pressanti: scuola, acqua e igiene, salute, nutrizione, protezione dei bambini dai rischi e dalle conseguenze del conflitto. Fondi necessari Fondi necessari Fondi ricevuti $ Fondi mancanti da marzo a giugno 2011 per settore di intervento UNICEF Nutrizione 3,942,000 190,272 3.752.036 Salute 1,005,800 231,624 774.176 Acqua e igiene 3,089,304 564,945 2.524.359 Protezione 3,892,125 700,00 3.192.125 Istruzione 6,952,596 224,875 6.727.721 Totale 18,882,133 1,911,716 16,970,417

Possibili output Nutrizione Kit nutrizionali ( 50.000 bambini affetti da severa e acuta malnutrizione) Nutributter ( 300.000 bambini tra i 6 e 23 mesi) Sali reidratanti Salute Vaccini Kit medici Kit di primo soccorso Acqua e Igiene Kit per potabilizzazione Tavolette per purificare l acqua Protezione dei bambini Coperte Tende da campo TESTIMONIANZE UNICEF sta assistendo gli sfollati e i profughi dall'inizio della crisi, prestando assistenza, soccorso e interventi salva vita. Il personale di UNICEF sta lavorando in prima linea per assistere donne e bambini in condizioni di estrema vulnerabilità e a rischio di vita nei campi sfollati. '' Sylvie Dossou UNICEF Costa d Avorio Vincent ha 8 anni, è un rifugiato ivoriano, in attesa di registrazione nella città di Loguatuo, vicino al confine con la Costa d Avorio. Lui e sua madre hanno camminato tutta la mattina per raggiungere il luogo dove potersi registrare. Hanno vissuto per due settimane in un villaggio remoto senza cibo e acqua potabile.