Vulnerabilità Sismica ed Adeguamento di Costruzioni Esistenti in Calcestruzzo Armato



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Corso di aggiornamento professionale Vulnerabilità Sismica ed Adeguamento di Costruzioni Esistenti in Calcestruzzo Armato 7 maggio 7 giugno 2013 Aula Magna Seminario Vescovile Via Puccini, 36 - Pistoia

Vulnerabilità sismica delle costruzioni esistenti in c.a. Valutazione e riduzione della vulnerabilità degli elementi strutturali, non strutturali ed impianti. La conoscenza del manufatto. Indagini in situ distruttive e non distruttive. La valutazione della capacità degli elementi strutturali di calcestruzzo armato. Il ruolo del confinamento del calcestruzzo e la verifica della duttilità. Esempi applicativi: edificio multipiano di calcestruzzo armato ed edificio prefabbricato. Rosario Gigliotti rosario.gigliotti@uniroma1.it Rosario Gigliotti Ordine degli ingegneri Pistoia 17 maggio 2013 2

Vulnerabilità sismica delle costruzioni esistenti in c.a. PARTE VI La conoscenza del manufatto. Indagini in situ distruttive e non distruttive Rosario Gigliotti Ordine degli ingegneri Pistoia 17 maggio 2013 3

La conoscenza del manufatto Dati necessari per la valutazione Rosario Gigliotti Ordine degli ingegneri Pistoia 17 maggio 2013 4

Normative e Linee Guida Dati necessari per la valutazione Le fonti da considerare sono: Documenti di progetto Eventuale documentazione acquisita in tempi successivi alla costruzione Rilievo strutturale Prove in-situ ed in laboratorio 5 Rosario Gigliotti Ordine degli ingegneri Pistoia 17 maggio 2013 5

Normative e Linee Guida Dati richiesti Identificazione dell organismo strutturale Verifica del rispetto dei criteri di regolarità Identificazione delle strutture di fondazione Identificazione delle categorie del suolo Informazioni su: dimensioni geometriche degli elementi strutturali quantitativi delle armature proprietà meccaniche dei materiali Rosario Gigliotti Ordine degli ingegneri Pistoia 17 maggio 2013 6

Normative e Linee Guida Dati richiesti Informazioni su possibili difetti in: materiali particolari costruttivi (dettagli armature, eccentricità travipilastro, pilastro-pilastro ecc.) Norme impiegate nel progetto originale e sul fattore di riduzione q, se adottato Destinazione d uso attuale e futura e rivalutazione dei carichi variabili Identificazione della categoria d importanza Eventuali danni subiti e riparazioni effettuate Rosario Gigliotti Ordine degli ingegneri Pistoia 17 maggio 2013 7

Normative e Linee Guida Dati richiesti La quantità e qualità dei dati acquisiti determina: il metodo di analisi i valori dei fattori di confidenza da applicare alle proprietà dei materiali da adoperare nelle verifiche di sicurezza. Rosario Gigliotti Ordine degli ingegneri Pistoia 17 maggio 2013 8

Normative e Linee Guida Una situazione reale Colonia Novarese (RN) Proprietario: Comune di Rimini Anno Costruzione: 1935 circa Interventi Successivi: 1959 Progetto Architettonico: ritrovato (casualmente!) Progetto Esecutivo: non ancora trovato Foto gentilmente concesse dal dr. Arch. Miriam Montanari Rosario Gigliotti Ordine degli ingegneri Pistoia 17 maggio 2013 9

Normative e Linee Guida Esempio di Applicazione: Colonia Novarese 10 Rosario Gigliotti Ordine degli ingegneri Pistoia 17 maggio 2013 10

Normative e Linee Guida 11 Rosario Gigliotti Ordine degli ingegneri Pistoia 17 maggio 2013 11

Normative e Linee Guida 12 Rosario Gigliotti Ordine degli ingegneri Pistoia 17 maggio 2013 12

Normative e Linee Guida Dati necessari per la valutazione 13 Rosario Gigliotti Ordine degli ingegneri Pistoia 17 maggio 2013 13

Normative e Linee Guida Dati necessari per la valutazione 14 Rosario Gigliotti Ordine degli ingegneri Pistoia 17 maggio 2013 14

Normative e Linee Guida Dati necessari per la valutazione 15 Rosario Gigliotti Ordine degli ingegneri Pistoia 17 maggio 2013 15

Normative e Linee Guida Livelli di conoscenza Per la scelta del tipo di analisi e dei valori dei fattori di confidenza si distinguono i tre livelli di conoscenza seguenti: LC1: Conoscenza Limitata LC2: Conoscenza Adeguata LC3: Conoscenza Accurata 16 Rosario Gigliotti Ordine degli ingegneri Pistoia 17 maggio 2013 16

Normative e Linee Guida Livelli di conoscenza Gli aspetti che definiscono i livelli di conoscenza sono: Geometria Caratteristiche geometriche del sistema strutturale Dettagli strutturali Quantità e disposizione armature Materiali Proprietà meccaniche dei materiali (acciaio, cls, laterizio, malta) 17 Rosario Gigliotti Ordine degli ingegneri Pistoia 17 maggio 2013 17

Importanza del livello di conoscenza Normative e Linee Guida COSTO intervento acquisizione dati CONOSCENZA 18 Rosario Gigliotti Ordine degli ingegneri Pistoia 17 maggio 2013 18

Dai livelli di conoscenza ai fattori di confidenza Normative e Linee Guida Livello di Conoscenza Geometria (carpenterie) Dettagli strutturali Proprietà dei materiali Metodi di analisi FC LC1 Progetto simulato in accordo alle norme dell epoca e limitate verifiche in situ Valori usuali per la pratica costruttiva dell epoca e limitate prove in situ Analisi lineare statica o dinamica 1.35 LC2 LC3 Da disegni di carpenteria originali con rilievo visivo a campione oppure rilievo ex-novo completo Disegni costruttivi incompleti con limitate verifiche in situ oppure estese verifiche in situ Disegni costruttivi completi con limitate verifiche in situ oppure esaustive verifiche in situ Dalle specifiche originali di progetto o dai certificati di prova originali con limitate prove in situ oppure estese prove in situ Dai certificati di prova originali o dalle specifiche originali di progetto con estese prove in situ oppure esaustive prove in situ Tutti 1.20 Tutti 1.00 19 Rosario Gigliotti Ordine degli ingegneri Pistoia 17 maggio 2013 19

Normative e Linee Guida Definizione dei termini La definizione dei termini: visivo completo, limitato estensivo, esaustivo è quantitativamente definita. 20 Rosario Gigliotti Ordine degli ingegneri Pistoia 17 maggio 2013 20

Normative e Linee Guida Definizione dei termini Tabella C8A.1.3a Definizione orientativa dei livelli di rilievo e prove per edifici in c.a. Rilievo (dei dettagli costruttivi) Prove (sui materiali) Per ogni tipo di elemento primario (trave, pilastro ) Verifiche limitate Verifiche estese Verifiche esaustive La quantità e disposizione dell armatura è verificata per almeno il 15% degli elementi La quantità e disposizione dell armatura è verificata per almeno il 35% degli elementi La quantità e disposizione dell armatura è verificata per almeno il 50% degli elementi 1 provino di cls. per 300 m 2 di piano dell edificio, 1 campione di armatura per 300 m 2 di piano dell edificio 2 provini di cls. per 300 m 2 di piano dell edificio, 2 campioni di armatura per 300 m 2 di piano dell edificio 3 provini di cls. per 300 m 2 di piano dell edificio, 3 campioni di armatura per 300 m 2 di piano dell edificio 21 Rosario Gigliotti Ordine degli ingegneri Pistoia 17 maggio 2013 21

Normative e Linee Guida Misura delle caratteristiche meccaniche dei materiali in situ Calcestruzzo Estrazione di campioni ed esecuzione di prove di compressione fino a rottura Acciaio Estrazione di campioni ed esecuzione di prove a trazione fino a rottura con determinazione della resistenza a snervamento e della resistenza e deformazione ultima Salvo nel caso in cui siano disponibili certificati di prova di entità conforme a quanto richiesto per le nuove costruzioni 22 Rosario Gigliotti Ordine degli ingegneri Pistoia 17 maggio 2013 22

Caratterizzazione armature Normative e Linee Guida Valori limite di tensione e deformazione Tens. di Tensione di Tensione Limitazioni Allungamento resistenza cls in Denominazione tipo di Rottura Snervamento Ammissibile Normativa relazione al tipo di acciaio f tk f yk s A acciaio kg/mm 2 kg/mm 2 kg/mm 2 % R.D. 1907 Fe Omogeneo - - 10 - - R.D. 1928 Fe Omogeneo 8-12 27 - Fe Colato 50-12 21 - Acciaio dolce 42-50 23 14 20 - R.D. 1939 Acciaio semiduro 50-60 27 16 16 - Acciaio duro 60-70 31 20 14 - Aq 42 42 23 14 20 - Circolare Aq 50 50 27 16 26 - M.LL.PP. Aq 60 60 31 20 14-1957 Acc. Speciale A 60 44 22 - R ck > 25 Acc. Speciale B 70 51 26 - R ck > 35 D.M. 1972 n. 190 D.M. 1976 Fe B 22 34 23 12 24 - Fe B 32 50 27 16 23 - A 38 46 31 22 14 R ck > 25 A 41 50 44 24 14 - Fe B 44 55 51 26 12 R ck > 35 Fe B 22k 34 22 12 24 - Fe B 32k 50 32 16 23 - Fe B 38k 46 38 22 14 R ck > 25 Fe B 44k 55 44 26 12 R ck > 35 23 Rosario Gigliotti Ordine degli ingegneri Pistoia 17 maggio 2013 23

Normative e Linee Guida Misura delle caratteristiche meccaniche dei materiali in situ Metodi di prova non distruttivi Non possono essere impiegati in sostituzione di quelli sopra descritti, ma sono consigliati a loro integrazione Però, ai fini delle prove sui materiali è consentito sostituire alcune prove distruttive con un più ampio numero di prove non distruttive combinate, tarate su quelle distruttive 24 Rosario Gigliotti Ordine degli ingegneri Pistoia 17 maggio 2013 24

La conoscenza del manufatto. Indagini in situ distruttive e non distruttive. Criteri di rilievo di edifici in c.a. Rosario Gigliotti Ordine degli ingegneri Pistoia 17 maggio 2013 25

C8A.1.B.1 Generalità (NTC 2008 - Allegato alla Circolare) C8A.1.B Costruzioni in c.a.: dati necessari per la valutazione Le fonti da considerare per la acquisizione dei dati necessari sono: Documenti di progetto con particolare riferimento a relazioni geologiche, geotecniche e strutturali ed elaborati grafici strutturali; eventuale documentazione acquisita in tempi successivi alla costruzione; rilievo strutturale geometrico e dei dettagli esecutivi; prove in-situ e in laboratorio. Rosario Gigliotti Ordine degli ingegneri Pistoia 17 maggio 2013 26

C8A.1.B.2 Dati richiesti (NTC 2008 - Allegato alla Circolare) C8A.1.B Costruzioni in c.a.: dati necessari per la valutazione In generale saranno acquisiti dati sugli aspetti seguenti: identificazione dell organismo strutturale e verifica del rispetto dei criteri di regolarità indicati al par. 7.2.2 delle NTC. Quanto sopra sarà ottenuto sulla base dei disegni originali di progetto opportunamente verificati con indagini in-situ, oppure con un rilievo ex-novo; identificazione delle strutture di fondazione; identificazione delle categorie di suolo secondo quanto indicato al par. 3.2.2 delle NTC; Rosario Gigliotti Ordine degli ingegneri Pistoia 17 maggio 2013 27

C8A.1.B.2 Dati richiesti (NTC 2008 - Allegato alla Circolare) C8A.1.B Costruzioni in c.a.: dati necessari per la valutazione informazione sulle dimensioni geometriche degli elementi strutturali, dei quantitativi delle armature, delle proprietà meccaniche dei materiali, dei collegamenti; informazioni su possibili difetti locali dei materiali; informazioni su possibili difetti nei particolari costruttivi (dettagli delle armature, eccentricità travi-pilastro, eccentricità pilastro-pilastro, collegamenti trave-colonna e colonna-fondazione, etc.); Rosario Gigliotti Ordine degli ingegneri Pistoia 17 maggio 2013 28

C8A.1.B.2 Dati richiesti (NTC 2008 - Allegato alla Circolare) C8A.1.B Costruzioni in c.a.: dati necessari per la valutazione informazioni sulle norme impiegate nel progetto originale incluso il valore delle azioni sismiche di progetto; descrizione della classe d uso, della categoria e della vita nominale secondo il par. 2.4 delle NTC; rivalutazione dei carichi variabili, in funzione della destinazione d uso; informazione sulla natura e l entità di eventuali danni subiti in precedenza e sulle riparazioni effettuate. Rosario Gigliotti Ordine degli ingegneri Pistoia 17 maggio 2013 29

C8A.1.B Costruzioni in c.a.: dati necessari per la valutazione C8A.1.B.2 Dati necessari per la valutazione (NTC 2008 - Allegato alla Circolare) La quantità e qualità dei dati acquisiti determina il metodo di analisi e i valori dei fattori di confidenza da applicare alle proprietà dei materiali da adoperare nelle verifiche di sicurezza. Rosario Gigliotti Ordine degli ingegneri Pistoia 17 maggio 2013 30

C8A.1.B Costruzioni in c.a.: dati necessari per la valutazione C8A.1.B.3 Livelli di conoscenza (NTC 2008 - Allegato alla Circolare) Ai fini della scelta del tipo di analisi e dei valori dei fattori di confidenza, richiamati in C8.7.2.1, si distinguono i tre livelli di conoscenza seguenti: LC1: Conoscenza Limitata; LC2: Conoscenza Adeguata; LC3: Conoscenza Accurata. Rosario Gigliotti Ordine degli ingegneri Pistoia 17 maggio 2013 31

C8A.1.B Costruzioni in c.a.: dati necessari per la valutazione C8A.1.B.3 Livelli di conoscenza (NTC 2008 - Allegato alla Circolare) Gli aspetti che definiscono i livelli di conoscenza sono: - geometria, ossia le caratteristiche geometriche degli elementi strutturali, - dettagli strutturali, ossia la quantità e disposizione delle armature, compreso il passo delle staffe e la loro chiusura, per il c.a., i collegamenti per l acciaio, i collegamenti tra elementi strutturali diversi, la consistenza degli elementi non strutturali collaboranti, - materiali, ossia le proprietà meccaniche dei materiali. Rosario Gigliotti Ordine degli ingegneri Pistoia 17 maggio 2013 32

C8A.1.B Costruzioni in c.a.: dati necessari per la valutazione C8A.1.B.3 Livelli di conoscenza (NTC 2008 - Allegato alla Circolare) Il livello di conoscenza acquisito determina il metodo di analisi e i fattori di confidenza da applicare alle proprietà dei materiali. Le procedure per ottenere i dati richiesti sulla base dei disegni di progetto e/o di prove in-situ sono descritte nel seguito per gli edifici in c.a. e acciaio. La relazione tra livelli di conoscenza, metodi di analisi e fattori di confidenza è illustrata nella Tab. C8A.1.2. La definizione dei termini visivo, completo, limitato, estensivo, esaustivo, contenuti nella tabella è fornita nel seguito. Rosario Gigliotti Ordine degli ingegneri Pistoia 17 maggio 2013 33

C8A.1.B Costruzioni in c.a.: dati necessari per la valutazione Livelli di Conoscenza LC e Fattori di Confidenza FC Tabella C8A.1.2 Livelli di conoscenza in funzione dell informazione disponibile e conseguenti metodi di analisi ammessi e valori dei fattori di confidenza per edifici in calcestruzzo armato o in acciaio Livello di Conoscenza Geometria (carpenterie) Dettagli strutturali Proprietà dei materiali Metodi di analisi FC LC1 Progetto simulato in accordo alle norme dell epoca e limitate verifiche in situ Valori usuali per la pratica costruttiva dell epoca e limitate prove in situ Analisi lineare statica o dinamica 1.35 LC2 LC3 Da disegni di carpenteria originali con rilievo visivo a campione oppure rilievo ex-novo completo Disegni costruttivi incompleti con limitate verifiche in situ oppure estese verifiche in situ Disegni costruttivi completi con limitate verifiche in situ oppure esaustive verifiche in situ Dalle specifiche originali di progetto o dai certificati di prova originali con limitate prove in situ oppure estese prove in situ Dai certificati di prova originali o dalle specifiche originali di progetto con estese prove in situ oppure esaustive prove in situ Tutti 1.20 Tutti 1.00 Rosario Gigliotti Ordine degli ingegneri Pistoia 17 maggio 2013 34

C8A.1.B Costruzioni in c.a.: dati necessari per la valutazione C8A.1.B.4 Fattori di confidenza (NTC 2008 - Allegato alla Circolare) I Fattori di Confidenza indicati nella Tabella C8A.2 possono essere utilizzati, in assenza di valutazioni più approfondite, per definire le resistenze dei materiali da utilizzare nelle formule di capacità degli elementi. Le resistenze medie, ottenute dalle prove in situ e dalle informazioni aggiuntive, sono divise per i Fattori di Confidenza. Nel caso di progettazione in presenza di azioni sismiche, i Fattori di Confidenza sono utilizzati anche per gli scopi di cui al 8.7.2.4. Rosario Gigliotti Ordine degli ingegneri Pistoia 17 maggio 2013 35

f X (x) Prove sul calcestruzzo Esempio: Resistenza del calcestruzzo da prove su campioni 0,35 0,30 0,25 0,20 R cm = 21,37 MPa C.d.V. = 0,25 R cm = 21,15 MPa C.d.V. = 0,26 Funzione densità di probabilità f X (x) R cm = 22,44 MPa C.d.V. = 0,07 R cm = 22,83 MPa C.d.V. = 0,19 Dati tratti dai Risultati delle prove sul calcestruzzo - Edifici scolastici del Comune di Avellino CIRO FAELLA, DOMENICO DE SANTO, ENZO MARTINELLI, Università di Salerno MICHELE CANDELA, Università Mediterranea di Reggio Calabria EMIDIO NIGRO, Università di Napoli "Federico II" 0,15 0,10 R cm = 24,2 MPa C.d.V. = 0,27 R cm = 32,33 MPa C.d.V. = 0,24 R cm = 36,00 MPa C.d.V. = 0,4 0,05 0,00 10 15 20 25 30 35 40 45 50 Resistenza cubica del calcestruzzo (MPa) Rosario Gigliotti Ordine degli ingegneri Pistoia 17 maggio 2013 36

F X (x) Prove sul calcestruzzo Esempio: Resistenza del calcestruzzo da prove su campioni 100% Funzione di Probabilità F X (x) 80% R cm = 22,83 MPa C.d.V. = 0,19 R cm = 36,00 MPa C.d.V. = 0,4 60% 50% R cm = 22,44 MPa C.d.V. = 0,07 R cm = 21,37 MPa C.d.V. = 0,25 R cm = 24,2 MPa C.d.V. = 0,27 Dati tratti dai Risultati delle prove sul calcestruzzo - Edifici scolastici del Comune di Avellino 40% 20% R cm = 21,15 MPa C.d.V. = 0,26 R cm = 32,33 MPa C.d.V. = 0,24 CIRO FAELLA, DOMENICO DE SANTO, ENZO MARTINELLI, Università di Salerno MICHELE CANDELA, Università Mediterranea di Reggio Calabria EMIDIO NIGRO, Università di Napoli "Federico II" 5% 0% 10 15 20 25 30 35 40 45 50 Resistenza cubica del calcestruzzo (MPa) Rosario Gigliotti Ordine degli ingegneri Pistoia 17 maggio 2013 37

FEMA 356 FEMA 356 2000

FEMA 356 FEMA 356

C8A.1.B.4 Fattori di confidenza Richiami di statistica e Fattori di confidenza I Fattori di Confidenza possono anche essere valutati in modo differenziato per i diversi materiali, sulla base di considerazioni statistiche condotte su un insieme di dati significativo per gli elementi in esame e di metodi di valutazione di comprovata validità. Rosario Gigliotti Ordine degli ingegneri Pistoia 17 maggio 2013 40

Richiami di statistica e Fattori di confidenza Fattori di confidenza L attuale quadro normativo italiano ed europeo riconosce il maggior grado di incertezza delle varie grandezze rilevate negli edifici esistenti rispetto a quelle usate negli edifici di nuova progettazione. Rispetto a questi ultimi, infatti, alle incertezze di natura intrinseca si aggiungono quelle di natura epistemica, cioè quelle derivanti da un attività diagnostica inevitabilmente imperfetta. Rosario Gigliotti Ordine degli ingegneri Pistoia 17 maggio 2013 41

Richiami di statistica e Fattori di confidenza Fattori di confidenza Ci si riferisce in particolare al fatto che ogni grandezza meccanica è intrinsecamente aleatoria, cioè variabile in maniera casuale. L aleatorietà può essere descritta attraverso una curva di distribuzione probabilistica in funzione di un numero limitato di parametri. Rosario Gigliotti Ordine degli ingegneri Pistoia 17 maggio 2013 42

Richiami di statistica e Fattori di confidenza Fattori di confidenza A titolo di esempio, per le distribuzioni più diffuse quali la normale e la lognormale, i parametri si riferiscono alla media ed alla dispersione. Tali valori forniscono univocamente una descrizione quantitativa dell aleatorietà delle grandezze meccaniche. N.B. L aleatorietà, in quanto intrinseca, non è riducibile, anche eseguendo un numero molto elevato di prove. Rosario Gigliotti Ordine degli ingegneri Pistoia 17 maggio 2013 43

Richiami di statistica e Fattori di confidenza Fattori di confidenza I parametri della distribuzione sono essi stessi delle variabili di incerta determinazione, poiché la loro corretta determinazione dipende dal numero di prove eseguite. Questa incertezza è però di natura diversa ed è definita epistemica, cioè legata all attività di conoscenza (sperimentale), e può essere ridotta all aumentare del numero di prove. L attività conoscitiva, espressa dal numero di prove eseguite, definisce quindi la confidenza che si ha in tali parametri. Rosario Gigliotti Ordine degli ingegneri Pistoia 17 maggio 2013 44

D = distruttive, ND = non distruttive Richiami di statistica e Fattori di confidenza Fattori di confidenza Aleatorietà intrinseca Incertezza epistemica Livello Riducibile Livello Riducibile Geometria Basso Si trascura Basso Eseguendo rilievi Raggio di propagazione dell informazione Lungo Dettagli costruttivi Basso No Alto Eseguendo saggi Corto Materiali Alto No Basso Eseguendo prove D e ND All interno della zona omogenea Rosario Gigliotti Ordine degli ingegneri Pistoia 17 maggio 2013 45

Richiami di statistica e Fattori di confidenza Fattori di confidenza Una popolazione statistica è l insieme di tutti gli individui riguardo ai quali si cercano informazioni. In genere è possibile osservare solo una frazione relativamente piccola, detta campione, del numero totale di individui presenti in una popolazione statistica. Rosario Gigliotti Ordine degli ingegneri Pistoia 17 maggio 2013 46

Richiami di statistica e Fattori di confidenza Fattori di confidenza Il termine statistica viene usato, in genere, per designare una quantità calcolata in base ai dati del campione; mentre il termine parametro viene usato per designare una quantità caratteristica di una popolazione. In una stima statistica, l obiettivo è quello di ottenere stime dei parametri caratteristici di una popolazione, date le osservazioni in un campione. Rosario Gigliotti Ordine degli ingegneri Pistoia 17 maggio 2013 47

Richiami di statistica e Fattori di confidenza Fattori di confidenza Il numero di parametri necessari a descrivere la popolazione dipende dalla forma della distribuzione in frequenza. Se la forma è quella di una distribuzione normale, la distribuzione in frequenza è completamente descritta da due parametri: la media della popolazione, denominata m, e la deviazione standard della popolazione, detta s. Rosario Gigliotti Ordine degli ingegneri Pistoia 17 maggio 2013 48

Richiami di statistica e Fattori di confidenza Fattori di confidenza La media campionaria, ossia valutata sul campione, denominata X, fornisce generalmente una stima della media m della popolazione. In questi stessi casi, la deviazione standard del campione, denominata s, fornisce generalmente una stima della deviazione standard s della popolazione. Rosario Gigliotti Ordine degli ingegneri Pistoia 17 maggio 2013 49

Richiami di statistica e Fattori di confidenza Fattori di confidenza Esistono diversi metodi statistici per ottenere da uno o più campioni stime dei parametri caratteristici della popolazione di appartenenza. Per la valutazione delle resistenze dei materiali nelle strutture si possono adottare due differenti approcci basati su: distribuzione t di Student; teoria dell aggiornamento bayesiano. Rosario Gigliotti Ordine degli ingegneri Pistoia 17 maggio 2013 50

Richiami di statistica e Fattori di confidenza Fattori di confidenza La distribuzione t di Student La distribuzione T di Student viene usata in statistica per stimare il valore medio di una popolazione quando sia disponibile un campione di piccole dimensioni (meno di 30 elementi) e i valori sono distribuiti come una variabile casuale normale. Rosario Gigliotti Ordine degli ingegneri Pistoia 17 maggio 2013 51

Richiami di statistica e Fattori di confidenza Fattori di confidenza La distribuzione t di Student 1 campione FC 2 campioni m = livello di significatività FC X * * 1 X p m1 p * m1 X 1 m1 1 CV t1 ; n 1 X p p A B n X X X c m m m X X c * 1 A B 1 A B 1 s X A X B t c t s X X s X m s 2 n 1 2 A B 2 1 1 na n B Rosario Gigliotti Ordine degli ingegneri Pistoia 17 maggio 2013 52

Fattore di Confidenza FC Richiami di statistica e Fattori di confidenza Fattori di confidenza La distribuzione t di Student (esempio) Confidenza = 1- = 95% (distribuzione t-student) 2 1,75 CV = 50% CV = 40% 1,5 CV = 30% CV = 20% 1,25 CV = 10% 1 0 5 10 15 20 25 30 35 40 45 50 Dimensioni campione n Rosario Gigliotti Ordine degli ingegneri Pistoia 17 maggio 2013 53

Richiami di statistica e Fattori di confidenza Fattori di confidenza Un metodo bayesiano In questo metodo, il cui fondamento è legato alla teoria dell aggiornamento bayesiano, è possibile combinare dati da prove distruttive e non distruttive con un eventuale informazione a priori. Rosario Gigliotti Ordine degli ingegneri Pistoia 17 maggio 2013 54

Richiami di statistica e Fattori di confidenza Fattori di confidenza Un metodo bayesiano FC 0.9 0.2 s m sm i 1 n n s s s s MD MND 2 2 2 2 MD t, MD MND t, MND m' n m n m m 1 nmd nmnd MD MD MND MND m = valore medio a priori Rosario Gigliotti Ordine degli ingegneri Pistoia 17 maggio 2013 55

Criteri di rilievo degli edifici in c.a. ESEMPI DI RILIEVO DI EDIFICI IN C.A. Rosario Gigliotti Ordine degli ingegneri Pistoia 17 maggio 2013 56

Esempi di rilievo Elaborati di progetto originali Criteri di rilievo degli edifici in c.a. Rosario Gigliotti Ordine degli ingegneri Pistoia 17 maggio 2013 57

Criteri di rilievo degli edifici in c.a. Esempi di rilievo Rosario Gigliotti Ordine degli ingegneri Pistoia 17 maggio 2013 58

Organismo strutturale complesso Criteri di rilievo degli edifici in c.a. Rosario Gigliotti Ordine degli ingegneri Pistoia 17 maggio 2013 59

Passo staffe Saggi sugli elementi strutturali Criteri di rilievo degli edifici in c.a. finalizzati all individuazione delle armature (tipo, diametri ed interassi) Diametro barre longitudinali Interasse armatura longitudinale Diametro staffe Rosario Gigliotti Ordine degli ingegneri Pistoia 17 maggio 2013 60

Saggi sugli elementi strutturali Criteri di rilievo degli edifici in c.a. Saggi sugli elementi strutturali finalizzati all individuazione delle armature (tipo, diametri ed interassi) Rosario Gigliotti Ordine degli ingegneri Pistoia 17 maggio 2013 61

Criteri di rilievo degli edifici in c.a. Degrado strutturale Rosario Gigliotti Ordine degli ingegneri Pistoia 17 maggio 2013 62

Criteri di rilievo degli edifici in c.a. Degrado strutturale Rosario Gigliotti Ordine degli ingegneri Pistoia 17 maggio 2013 63

Criteri di rilievo degli edifici in c.a. Saggi sugli elementi strutturali Particolare della chiusura della staffa Saggi sugli elementi strutturali finalizzati all individuazione delle armature (tipo, diametri, interassi, dettagli costruttivi) e successivo ripristino Rosario Gigliotti Ordine degli ingegneri Pistoia 17 maggio 2013 64

Criteri di rilievo degli edifici in c.a. Saggi Larghezza trave a spessore Larghezza del pilastro Larghezza pilastro Rosario Gigliotti Ordine degli ingegneri Pistoia 17 maggio 2013 65

Criteri di rilievo degli edifici in c.a. Individuazione delle caratteristiche strutturali Saggi sul solaio finalizzato all individuazione della tipologia strutturale e degli spessori (ove necessario anche delle armature) Rimozione della chiusura del cassonetto per la misura delle dimensioni della trave perimetrale. Rosario Gigliotti Ordine degli ingegneri Pistoia 17 maggio 2013 66

Criteri di rilievo degli edifici in c.a. Rilievo geometrico Misura delle dimensioni dei giunti strutturali Rosario Gigliotti Ordine degli ingegneri Pistoia 17 maggio 2013 67

Sforzo Normale (T) (Mu-250 - Mu-150)/Mu-150 Criteri di rilievo degli edifici in c.a. Valutazioni preliminari sulla resistenza finalizzate alla definizione del programma di prove sui materiali (distruttive e non distruttive) 400 350 300 250 R c = 250 kg/cm 2 H 25% 20% Variazione di resistenza al variare del carico assiale e della resistenza del calcestruzzo 200 B 15% 150 100 R c = 150 kg/cm 2 10% 50 0 5% -50-100 0 10 20 30 40 0% 0 10 20 30 40 50 60 Momento Resistente SLU (T m) Tensione media pilastro (kg/cm 2 ) Domini di resistenza allo SLU di una sezione rettangolare in c.a. (B=30cm, H=60cm, diametro barre = 18 mm) con differenti valori della resistenza a compressione del calcestruzzo. Rosario Gigliotti Ordine degli ingegneri Pistoia 17 maggio 2013 68

Indagini e metodi per la stima della resistenza del calcestruzzo in-situ Rosario Gigliotti Ordine degli ingegneri Pistoia 17 maggio 2013 69

Criteri di rilievo degli edifici in c.a. Prove sul calcestruzzo Caratteristiche principali dei metodi più diffusi per la determinazione della resistenza a compressione del calcestruzzo. PROVA Costo Rapidità Danno str. Rappresentatività Affidabilità Carotaggio alto bassa moderato moderata buona Sonde Windsor medio alta minimo superficiale scarsa Ultrasuoni basso alta nullo buona moderata Sclerometro minimo alta nullo superficiale scarsa Rosario Gigliotti Ordine degli ingegneri Pistoia 17 maggio 2013 70

Criteri di rilievo degli edifici in c.a. Prove sul calcestruzzo Il carotaggio Il carotaggio consiste nel prelievo di campioni cilindrici detti carote mediante carotatrici a corona diamantata. Il prelievo di carote da strutture in opera é regolato dalla norma UNI EN 12504 1 [UNI 2002] che indica, come criterio fondamentale da adottare nella esecuzione di tali prelievi, quello di ridurre al minimo il danneggiamento del campione nel corso delle operazioni di estrazione. Rosario Gigliotti Ordine degli ingegneri Pistoia 17 maggio 2013 71

Criteri di rilievo degli edifici in c.a. Prove sul calcestruzzo Il carotaggio In particolare, durante le operazioni di estrazione, la carotatrice va adeguatamente ancorata in modo che avanzando non subisca vibrazioni tali da rovinare il campione, che deve avere diametro costante ed asse rettilineo. Il diametro delle carote deve essere non minore di tre volte la dimensione massima dell'aggregato, mentre l'altezza deve essere possibilmente pari a due volte il diametro. Rosario Gigliotti Ordine degli ingegneri Pistoia 17 maggio 2013 72

Prove sul calcestruzzo Criteri di rilievo degli edifici in c.a. Il carotaggio La resistenza misurata sulle carote risente di numerosi fattori che la differenziano da quella che si misurerebbe su un equivalente provino standard. Tali fattori sono in particolare: 1. diverse modalità di preparazione e stagionatura; 2. differente età di stagionatura tra carota e provino standard; 3. posizione del prelievo nell'ambito dell'elemento strutturale (ad es. al piede o alla testa di un pilastro, parallelamente o ortogonalmente alla direzione di getto); 4. disturbo che inevitabilmente consegue alle operazioni di prelievo; 5. dimensioni delle carote (ad es. nel caso di microcarote o con H/D diverso da 2); 6. presenza di armature incluse. Rosario Gigliotti Ordine degli ingegneri Pistoia 17 maggio 2013 73

Criteri di rilievo degli edifici in c.a. Prove sul calcestruzzo Il carotaggio Per quanto l'effetto di alcuni dei fattori su elencati (ad es. 4) e 6)) possa essere eliminato o ridotto conducendo in maniera accurata le operazioni di prelievo, essi tendono in generale a far sottostimare la resistenza rispetto a quella degli analoghi provini standard. Per correggere ciò si fa ricorso a coefficienti correttivi opportunamente calibrati. Rosario Gigliotti Ordine degli ingegneri Pistoia 17 maggio 2013 74

Criteri di rilievo degli edifici in c.a. Prove sul calcestruzzo Il carotaggio Le carote possono essere utilizzate anche per valutare il legame tensioni-deformazioni del calcestruzzo, acquisendo le deformazioni del campione durante le prove di compressione mediante trasduttori di spostamento o strain-gauges. In alternativa, le proprietà meccaniche (modulo elastico, resistenza a trazione, ecc.), possono essere valutate sulla base della resistenza a compressione utilizzando espressioni fornite in alcune normative (ad es. DM 9/1/96, Eurocodice 2). Rosario Gigliotti Ordine degli ingegneri Pistoia 17 maggio 2013 75

Criteri di rilievo degli edifici in c.a. Prove sul calcestruzzo I METODI NON DISTRUTTIVI I metodi di prova non distruttivi più diffusi per la stima delle proprietà meccaniche del calcestruzzo sono: il metodo sclerometrico, il metodo ultrasonico il metodo combinato Sonreb. Rosario Gigliotti Ordine degli ingegneri Pistoia 17 maggio 2013 76

Criteri di rilievo degli edifici in c.a. Prove sul calcestruzzo Le prove sclerometriche L utilizzo dello sclerometro é regolamentato dalla norma UNI EN 12504 2 [UNI 2001]. Esso è molto diffuso nella pratica professionale corrente, ma rivela una scarsa affidabilità nella determinazione della resistenza. Rosario Gigliotti Ordine degli ingegneri Pistoia 17 maggio 2013 77

Criteri di rilievo degli edifici in c.a. Prove sul calcestruzzo Le prove sclerometriche Lo sclerometro é costituito da una massa battente d'acciaio, azionata da una molla, che contrasta un'asta di percussione a contatto della superficie di prova. Il metodo consiste nel misurare l'altezza di rimbalzo della massa, dopo che questa é stata proiettata, con una data energia, contro la superficie da saggiare; mediante delle curve, in dotazione allo strumento o diversamente ottenute, l indice sclerometrico, proporzionale all'altezza di rimbalzo, è correlato alla resistenza a compressione del calcestruzzo. Rosario Gigliotti Ordine degli ingegneri Pistoia 17 maggio 2013 78

Criteri di rilievo degli edifici in c.a. Prove sul calcestruzzo Le prove sclerometriche La norma UNI 9189 precisa che lo sclerometro può essere utilizzato per valutare la omogeneità del calcestruzzo in situ, per delimitare zone di calcestruzzo degradato o di scarsa qualità e per stimare le variazioni nel tempo delle proprietà del calcestruzzo, ma non può sostituire i metodi distruttivi nella determinazione della resistenza; tale determinazione può essere effettuata solo in presenza di una curva sperimentale di taratura. Rosario Gigliotti Ordine degli ingegneri Pistoia 17 maggio 2013 79

Criteri di rilievo degli edifici in c.a. Prove sclerometriche UNI EN 12504 2 [UNI 2001] Elemento strutturale i 25 mm d 25 mm i 25 mm Utilizzare un minimo di nove misure per ottenere una stima affidabile dell indice sclerometrico di un area di prova. Registrare la posizione e l orientamento dello sclerometro per ciascuna serie di misurazioni. Assicurarsi che la distanza tra due punti di impatto sia non meno di 25 mm e che nessuno sia a meno di 25 mm da un bordo. Nota È consigliabile disegnare una regolare griglia di linee distanti da 25 mm a 50 mm l una dall altra e considerare le intersezioni delle linee come punti di prova. Rosario Gigliotti Ordine degli ingegneri Pistoia 17 maggio 2013 80

Criteri di rilievo degli edifici in c.a. Prove sul calcestruzzo Le prove ultrasoniche La prova, regolamentata dalla norma UNI EN 12504 4 [UNI, 2005], consiste nel misurare il tempo impiegato da onde soniche di adeguata frequenza (40-120 KHz) ad attraversare un mezzo compreso tra due trasduttori collocati ad una data distanza, ricavandone la velocità di propagazione. Rosario Gigliotti Ordine degli ingegneri Pistoia 17 maggio 2013 81

Criteri di rilievo degli edifici in c.a. Prove sul calcestruzzo Le prove ultrasoniche Le letture possono essere effettuate in diversi modi legati alla posizione relativa dei due trasduttori, ma il modo più corretto per effettuare le letture, e quindi da utilizzare sempre laddove possibile, é quello per trasparenza, cioè con i due trasduttori disposti in contrapposizione su due superfici tra loro parallele. Rosario Gigliotti Ordine degli ingegneri Pistoia 17 maggio 2013 82

Prove sul calcestruzzo Criteri di rilievo degli edifici in c.a. Le prove ultrasoniche Le letture possono essere effettuate in diversi modi legati alla posizione relativa dei due trasduttori, ma il modo più corretto per effettuare le letture, e quindi da utilizzare sempre laddove possibile, é quello per trasparenza, cioè con i due trasduttori disposti in contrapposizione su due superfici tra loro parallele. Come per il metodo sclerometrico, esistono curve che correlano la velocità ultrasonica alla resistenza del conglomerato, ma anche in questo caso la utilizzazione diretta di tali correlazioni comporta una stima poco affidabile della resistenza. Rosario Gigliotti Ordine degli ingegneri Pistoia 17 maggio 2013 83

Prove sul calcestruzzo Criteri di rilievo degli edifici in c.a. Rappresentazione schematica delle prove ultrasoniche Fig. 1 (a) Effetti dei difetti nel tempo di percorrenza di una pulsazione ultrasonica; (b) schema del sistema di trasmissione Rosario Gigliotti Ordine degli ingegneri Pistoia 17 maggio 2013 84

Criteri di rilievo degli edifici in c.a. Prove sul calcestruzzo Metodo della trasmissione ultrasonica - Principi Fig. 3 (a) Percorsi d onda per prove ultrasoniche sulla superficie di un calcestruzzo con uno strato superficiale danneggiato; (b) tempo di percorrenza come funzione della distanza tra trasmittente e ricevente. Rosario Gigliotti Ordine degli ingegneri Pistoia 17 maggio 2013 85

Criteri di rilievo degli edifici in c.a. Prove sul calcestruzzo Il metodo Sonreb Per ridurre gli errori commessi con le due metodologie sopra descritte é stato sviluppato il metodo combinato SONREB, regolamentato dalla norma RILEM NDT 4 [RILEM, 1993]. Si é infatti notato che il contenuto di umidità fa sottostimare l'indice sclerometrico e sovrastimare la velocità ultrasonica, e che, all'aumentare dell età del calcestruzzo, l'indice sclerometrico aumenta mentre la velocità ultrasonica diminuisce. Rosario Gigliotti Ordine degli ingegneri Pistoia 17 maggio 2013 86

Criteri di rilievo degli edifici in c.a. Prove sul calcestruzzo Il metodo Sonreb L'uso combinato delle due prove consente quindi di compensare in parte gli errori commessi usando singolarmente le due metodologie. L'applicazione del metodo Sonreb richiede la valutazione dei valori locali della velocità ultrasonica V e dell'indice di rimbalzo S, a partire dai quali è possibile ottenere la resistenza del calcestruzzo R c mediante espressioni del tipo: R c = a S b V c Rosario Gigliotti Ordine degli ingegneri Pistoia 17 maggio 2013 87

Criteri di rilievo degli edifici in c.a. Il metodo Sonreb In bibliografia vengono fornite numerose espressioni del tipo R c = a V b S c, tra le altre: c,1 c,2 c,3 11 1.4 2.6 1) R 9.27 10 S V 8 1.246 1.85 2) R 8.06 10 S V 9 1.058 2.446 3) R 1.2 10 S V in cui R c è la resistenza cubica a compressione in [N/mmq], S è l indice sclerometrico e V è la velocità ultrasonica in [m/s]. Rosario Gigliotti Ordine degli ingegneri Pistoia 17 maggio 2013 88

Criteri di rilievo degli edifici in c.a. Il metodo Sonreb Il metodo Sonreb: definizione dei parametri di correlazione (coefficienti a, b, c) Se si dispone di dati ottenuti con indagini non distruttive, i risultati ottenuti dai carotaggi, effettuati negli stessi punti, possono essere utilizzati per calibrare tali dati. Si raccomanda in particolare di usare il metodo Sonreb e di ricavare l espressione R c = a S b V c, valida specificamente per il calcestruzzo in esame effettuando una regressione basata sui risultati delle prove sulle carote. Rosario Gigliotti Ordine degli ingegneri Pistoia 17 maggio 2013 89

Criteri di rilievo degli edifici in c.a. Il metodo Sonreb Il metodo Sonreb: definizione dei parametri di correlazione (coefficienti a, b, c) Nota la resistenza cilindrica a compressione delle carote f car prelevate, l indice di rimbalzo S e la velocità ultrasonica V, ottenute dalle prove non distruttive effettuate prima dei carotaggi, è possibile determinare i coefficienti a, b e c delle curve Sonreb mediante una regressione non lineare, in modo da ottenere l espressione valida specificamente per il caso in esame: R c = a S b V c Rosario Gigliotti Ordine degli ingegneri Pistoia 17 maggio 2013 90

Criteri di rilievo degli edifici in c.a. Il metodo Sonreb Il metodo Sonreb: definizione dei parametri di correlazione (coefficienti a, b, c) Applicando la su riportata relazione è possibile stimare le resistenze R c anche nei punti in cui siano state effettuate solo prove non distruttive, in modo da determinare il valore medio della resistenza del calcestruzzo in esame utilizzando i risultati delle prove distruttive e non distruttive, dunque un campione più ampio e rappresentativo. Rosario Gigliotti Ordine degli ingegneri Pistoia 17 maggio 2013 91

fc, S, V (adimensionalizzati) Criteri di rilievo degli edifici in c.a. Il metodo Sonreb correlazione delle diverse misure 1,40 1,20 fc/fc,m S/Sm 1,00 V/Vm Lineare (fc/fc,m) 0,80 0,60 A34 / 2 A26 / 3 Cc S / 5 A23 / 6 Cc S / 4 A23 / 5 A22 / 3 Cc S / 3 A14 / 0 A23 / 2 Id. elemento A22 / 6 A18 / 4 Cc S / 2 Cc S / 0 A23 / 4 A22 / 5 Cc S / 1 A22 / 1 A23 / 1 Cc S Asc / 1 Lineare (V/Vm) Lineare (S/Sm) Rosario Gigliotti Ordine degli ingegneri Pistoia 17 maggio 2013 92

Indice di rimbalzo S Criteri di rilievo degli edifici in c.a. Il metodo Sonreb Curve di isoresistenza f c (MPa) Esempio di applicazione del metodo 60 10 15 20 25 30 35 40 45 50 55 50 Livello 0 40 Livello 1 Livello 2 30 20 Livello 3 Livello 4 Livello 5 10 0 2000 2500 3000 3500 4000 4500 5000 Velocità ultrasonica V (m/sec) Rosario Gigliotti Ordine degli ingegneri Pistoia 17 maggio 2013 93

Criteri di rilievo degli edifici in c.a. Individuazione e misura delle armature Metodi delle onde elettromagnetiche Covermeter basato sul principio della riluttanza magnetica Corrente debole nella zona sensibile quando non è presente alcuna barra. La presenza della barra incrementa il flusso ed incrementa la corrente nella zona sensibile. Rosario Gigliotti Ordine degli ingegneri Pistoia 17 maggio 2013 94

Criteri di rilievo degli edifici in c.a. Campagna di indagini su un edificio in c.a. Rosario Gigliotti Ordine degli ingegneri Pistoia 17 maggio 2013 95

Criteri di rilievo degli edifici in c.a. Strumentazione per prove non distruttive Rosario Gigliotti Ordine degli ingegneri Pistoia 17 maggio 2013 96

Prove ultrasoniche Criteri di rilievo degli edifici in c.a. Preparazione dell elemento da indagare Sonde (trasmettitore e ricevitore) Rosario Gigliotti Ordine degli ingegneri Pistoia 17 maggio 2013 97

Criteri di rilievo degli edifici in c.a. Saggi: misura dei diametri Rosario Gigliotti Ordine degli ingegneri Pistoia 17 maggio 2013 98

Criteri di rilievo degli edifici in c.a. Prove in sito Carotaggi Rosario Gigliotti Ordine degli ingegneri Pistoia 17 maggio 2013 99

Carbonatazione del calcestruzzo Criteri di rilievo degli edifici in c.a. Rosario Gigliotti Ordine degli ingegneri Pistoia 17 maggio 2013 100

Carbonatazione del calcestruzzo Criteri di rilievo degli edifici in c.a. Il fenomeno della carbonatazione è legato al trasporto dell anidride carbonica dell atmosfera attraverso i pori del cemento. La carbonatazione del calcestruzzo e la conseguente depassivazione delle armature non provocano corrosione se l acqua e l ossigeno non sono presenti sulle armature o lo sono in tenori molto bassi. Le condizioni più critiche di umidità ambientale per l innesco di fenomeni corrosivi sono principalmente quelle in cui si verificano condizioni di alternanza asciutto bagnato. Rosario Gigliotti Ordine degli ingegneri Pistoia 17 maggio 2013 101

Carbonatazione del calcestruzzo Criteri di rilievo degli edifici in c.a. La profondità dello strato di calcestruzzo carbonatato può essere determinata sperimentalmente spruzzando sulla superficie del calcestruzzo una soluzione alcolica di fenolftaleina. Le zone non carbonatate (con ph superiore a 9) assumono la colorazione rosa. Rosario Gigliotti Ordine degli ingegneri Pistoia 17 maggio 2013 102

Criteri di rilievo degli edifici in c.a. Prove in sito Estrazione di carote Prove sclerometriche Rosario Gigliotti Ordine degli ingegneri Pistoia 17 maggio 2013 103

Criteri di rilievo degli edifici in c.a. Rosario Gigliotti Ordine degli ingegneri Pistoia 17 maggio 2013 104

Criteri di rilievo degli edifici in c.a. Carotaggi Rosario Gigliotti Ordine degli ingegneri Pistoia 17 maggio 2013 105

Criteri di rilievo degli edifici in c.a. Prova pacometrica Rosario Gigliotti Ordine degli ingegneri Pistoia 17 maggio 2013 106

Indagini Estrazione di barre di armatura Rosario Gigliotti Ordine degli ingegneri Pistoia 17 maggio 2013 107

Un esempio applicativo Prove distruttive e non distruttive Esempio di elaborazione dei risultati Rosario Gigliotti Ordine degli ingegneri Pistoia 17 maggio 2013 108

Un esempio applicativo Scheda indagini Rosario Gigliotti Ordine degli ingegneri Pistoia 17 maggio 2013 109

Un esempio applicativo Scheda indagini Rosario Gigliotti Ordine degli ingegneri Pistoia 17 maggio 2013 110

Prove di compressione su carote Un esempio applicativo Rosario Gigliotti Ordine degli ingegneri Pistoia 17 maggio 2013 111

Prove ultrasoniche e sclerometriche Un esempio applicativo Rosario Gigliotti Ordine degli ingegneri Pistoia 17 maggio 2013 112

Applicazione del metodo SONREB Un esempio applicativo Rosario Gigliotti Ordine degli ingegneri Pistoia 17 maggio 2013 113

Applicazione del metodo SONREB Un esempio applicativo Rosario Gigliotti Ordine degli ingegneri Pistoia 17 maggio 2013 114

Applicazione del metodo SONREB Un esempio applicativo Rosario Gigliotti Ordine degli ingegneri Pistoia 17 maggio 2013 115

Un esempio applicativo Scheda dati e risultati delle elaborazioni Rosario Gigliotti Ordine degli ingegneri Pistoia 17 maggio 2013 116

Un esempio applicativo Resistenza cls da prove D e ND Rosario Gigliotti Ordine degli ingegneri Pistoia 17 maggio 2013 117

Un esempio applicativo Resistenza cls da prove D e ND Rosario Gigliotti Ordine degli ingegneri Pistoia 17 maggio 2013 118