Particolare attenzione all'ambiente. Piani Pluriennali

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Transcript:

Inizi anni 70: Vertice di Parigi (luglio 1972) I capi di Stato e di governo riconoscono, nel contesto dell'espansione economica e del miglioramento della qualità di vita Particolare attenzione all'ambiente Direttive: 1 Programma di Azione (1973-1976) fissa il quadro della politica comunitaria dell'ambiente Piani Pluriennali Tutela delle risorse naturali Lotta contro le emissioni Gestione dei rifiuti (22/07/2002 Parlamento e Consiglio Europeo 2010) Adottare: - azioni per promuovere processi/prodotti più verdi Produzione e Consumo Sostenibile (SCP) - una politica di appalti pubblici rispettosa dell ambiente criteri ecologici negli appalti di lavoro/servizi/forniture pubbliche (GPP)

Si inizia ufficialmente a parlare di GPP a livello europeo nel 2001 con la: Comunicazione interpretativa della Commissione del 4 luglio 2001 COM (2001) 274 Il diritto comunitario e le possibilità di integrare le considerazioni ambientali negli appalti - atto di indirizzo della Commissione in materia di GPP; Comunicazione 302 del 18.6.2003 Politica Integrata dei Prodotti: sviluppare il concetto di ciclo di vita ambientale Bruxelles, 16.7.2008 COM(2008) 400 definitivo Comunicazione della Commissione al Parlamento Europeo, al Consiglio, al Comitato Economico e Sociale Europeo e al Comitato delle Regioni Obiettivo Appalti pubblici per un ambiente migliore Introduzione di un quadro dinamico per migliorare l efficienza energetica e ambientale dei prodotti e stimolarne l utilizzo da parte dei consumatori

Potenziali vantaggi degli acquisti verdi della PA (GPP) Appalti pubblici per un ambiente migliore determinare le tendenze della produzione e del consumo creare/ampliare i mercati di prodotti/servizi meno nocivi per l ambiente, oltre a incentivare le imprese a sviluppare tecnologie ambientali(*) se domanda di beni più ecologici da parte delle PA incentivare la competitività dell industria europea stimolando l'innovazione nelle ecotecnologie Ostacoli all utilizzo del GPP criteri ambientali stabiliti per prodotti/servizi scarsi e meccanismi (es. banche dati) per pubblicizzarli spesso insufficienti informazioni sul calcolo del costo dei prodotti per tutto il ciclo di vita e i costi relativi di prodotti/servizi non nocivi per l'ambiente sono insufficienti consapevolezza su vantaggi di prodotti e servizi non nocivi per l ambiente è ridotta incertezza su possibilità giuridiche di inserire criteri ambientali nei documenti di gara mancano sostegno politico e risorse per attuazione/promozione del GPP manca scambio coordinato delle migliori pratiche e informazioni fra regioni e amministrazioni locali (*) qualsiasi tecnologia volta a evitare o ridurre l impatto ambientale, in tutte le fasi del ciclo di vita di prodotti e attività

Appalti pubblici per un ambiente migliore -OBIETTIVI: Generali Specifici fornire orientamenti sulle modalità per ridurre l'impatto ambientale provocato dal consumo del settore pubblico - stimolare l innovazione nelle tecnologie, nei prodotti e nei servizi ambientali Per superare le difficoltà che ostacolano adozione del GPP: - processo per la definizione di criteri comuni in materia di GPP - informazioni sul calcolo del costo dei prodotti per tutto il ciclo di vita - orientamenti giuridici e operativi -APPROCCIO COMUNE AL GPP: Procedura di aggiudicazione dell appalto -Sopra /Sotto soglia -... specifiche ambientali, criteri di selezione e aggiudicazione, clausole contrattuali pieno rispetto della normativa europea in materia di appalti pubblici e delle altre disposizioni nazionali e comunitarie pertinenti Al fine di garantire l approccio comune, la Commissione: ha operato definendo una serie preliminare di criteri comuni per alcuni prodotti e servizi si propone di formalizzare il processo per integrare criteri comuni esistenti nelle gare d appalto, per evitare distorsioni del mercato e restrizioni della concorrenza, che potrebbero derivare dall applicazione di criteri nazionali divergenti

Appalti pubblici per un ambiente migliore Criteri comuni per il GPP Serie preliminare di criteri comuni per gruppi di prodotti/servizi in 10 settori ritenuti di rilievo Basati su: - marchi di qualità ecologica nazionali ed europei (ove esistenti) quali Ecolabel UE, Energy Star - informazioni provenienti dalle parti interessate dell industria e della società civile Gli Stati membri saranno invitati a integrare formalmente i criteri già elaborati, dopo l'approvazione dei servizi della Commissione e al termine di una consultazione finale con gli Stati membri e le parti interessate dell industria e della società civile GPP Training Toolkit European Commission 1. Costruzione (materie prime, prodotti, impianti, gestione e smantellamento, manutenzione, esecuzione in loco contratti di lavori) 2. Servizi alimentari e di ristorazione 3. Trasporti e servizi di trasporto 4. Energia (compresi elettricità, riscaldamento e raffreddamento a partire da fonti di energia rinnovabili) 5. Macchine per ufficio e computer 6. Abbigliamento, uniformi e altri prodotti tessili 7. Carta e servizi tipografici 8. Mobilio 9. Prodotti e servizi di pulizia 10. Attrezzature del settore sanitario

http://ec.europa.eu/environment/gpp/toolkit_en.htm

Appalti pubblici per un ambiente migliore Obiettivi del GPP La strategia rinnovata per lo sviluppo sostenibile prevede un obiettivo formale per il GPP il cui livello medio dovrebbe raggiungere, entro il 2010, quello attuale (2006) degli Stati membri che hanno ottenuto i risultati migliori entro il 2010, il 50% di tutte le gare di appalto siano verdi, rispettino cioè i criteri comuni di base Criteri GPP Training Toolkit European Commission Di base (Core criteria) = destinati a consentire una facile applicazione del GPP, si concentrano su aspetti chiave dell efficienza ambientale di un prodotto cercando di contenere al massimo i costi amministrativi per le imprese Generali (Comprehensive criteria ) considerano un maggior n di aspetti o di livelli più elevati di efficienza ambientale e sono destinati alle autorità che vogliono impegnarsi più a fondo nel sostegno a obiettivi in materia di ambiente e di innovazione. Innalzare gradualmente il livello del GPP e inviare chiari segnali al mercato perché continui a migliorare l efficienza ambientale di prodotti e servizi

Decreto Interministeriale n. n. 135 135 dell' dell' 11 11 aprile aprile 2008 2008 Piano Piano d'azione per per la la sostenibilità ambientale dei dei consumi nel nel settore della della pubblica amministrazione (PAN (PAN GPP) GPP) Input politico nazionale alle PA e strumenti pratici che favoriscano la diffusione del GPP: Sostegno e riferimento per chi fa già GPP Base di partenza per chi non fa e non conosce il GPP Segnale di certezza per il sistema produttivo Recepimento CAM in procedura di acquisto o affidamento = Acquisto verde! - Requisiti di natura ambientale collegati alle diverse fasi della procedura di acquisto (oggetto appalto, specifiche tecniche, criteri premianti, esecuzione appalto) validità scientifica (LCA) - Individuati con appositi decreti - Obiettivi quantitativi e temporali - Revisione periodica - Possibilità di inserire requisiti più stringenti - Garanzia risposta del mercato (consultazione in procedura)

PAN GPP: Categorie prioritarie Arredi Edilizia (costruzioni, ristrutturazioni, materiali, strade) Gestione dei rifiuti Servizi urbani ed al territorio (verde pubblico, arredo urbano) Servizi energetici (illuminazione, riscaldamento, raffrescamento, illuminazione pubblica e segnaletica luminosa) Elettronica (Attrezzature per ufficio e relativi materiali di consumo, apparati telecomunicazione) Prodotti tessili e calzature Cancelleria (carta e materiali di consumo) Ristorazione (servizio mensa e fornitura di alimenti) Servizi di gestione edifici (pulizia, manutenzione ecc..) Trasporti (mezzi e servizi, sistemi di mobilità)

Per attuare il GPP ci si può avvalere di una serie di strumenti conoscitivi: che garantiscono informazioni sul ciclo di vita sulla base dei quali è possibile selezionare e individuare le caratteristiche ecologiche dei beni e servizi acquistati. Sono ammissibili i riferimenti alle ecoetichettature quando: a) esse siano appropriate alla definizione delle caratteristiche delle forniture o delle prestazioni oggetto dell'appalto; b) i requisiti per l'etichettatura siano elaborati sulla scorta di informazioni scientifiche; c) le ecoetichettature siano adottate mediante un processo al quale possano partecipare tutte le parti interessate; d) siano accessibili a tutte le parti interessate. Etichette Tipo I e Tipo III In tale ipotesi le stazioni appaltanti possono precisare che i prodotti o servizi muniti di ecoetichettatura sono presunti conformi alle specifiche tecniche definite nel capitolato d'oneri

- come aiuto nella redazione delle specifiche tecniche per definire le caratteristiche delle forniture o dei servizi da acquistare; - nella fase di controllo della conformità a questi requisiti, l etichetta può essere accettata come prova di conformità alle specifiche tecniche; Dal manuale europeo: Nel caso dell ecoetichetta UE, per esempio i criteri per tutti i gruppi di prodotti e servizi possono, dove possibile, essere presi dal sito relativo alle ecoetichette UE e riportati direttamente nelle specifiche tecniche o nei criteri di aggiudicazione. - come riferimento per la valutazione delle offerte nella fase di aggiudicazione

L Italia fino ad oggi non ha adottato una vera strategia IPP. Si è limitata a diffondere i diversi strumenti connessi a tale politica, in particolare le certificazioni volontarie di processo e di prodotto (quali EMAS ed Ecolabel). La necessità di integrare ed inquadrare in un approccio più ampio tali strumenti ha portato MATTM - MSE - MEF Comitato di Gestione per l attuazione del PAN sul GPP e per lo sviluppo della Strategia Nazionale di Politica Integrata Costituito da: MATTM -MSE MEF CONSIP APAT -ARPAER ARPAT ARPAP -2 rappresentanti delle Regioni - ENEA

Effettua la ricognizione, l analisi sulle esperienze e i progetti i innovativi attuati, ed in corso di attuazione, al fine di sistematizzare e diffonderne i risultati Valuta le sperimentazioni attuate e ne promuove di nuove al fine di ottenere elementi utili alla definizione di una strategia nazionale sulle Politiche Integrate di Prodotto Promuove l integrazione tra i diversi strumenti di IPP Individua strategie e misure, anche di tipo economico, atte a favorire lo sviluppo della IPP, li propone alle istituzioni governative al fine f di favorirne l eventuale iniziativa regolamentare o legislativa 1. Criteri GPP per gli Ammendanti 2. Criteri GPP per i Detersivi 3. Criteri GPP per i materiali per l edilizia 4. Consumo sostenibile 5. Strumenti di certificazione per i distretti industriali e gli APO 6. Criteri GPP per i Servizi Energetici 7. Strumenti di comunicazione ambientale di prodotto

Criteri GPP per i servizi energetici Strumenti di comunicazione ambientale di prodotto Individuazione di criteri ambientali minimi, come tali definiti dal PAN GPP, per l acquisto di servizi energetici Valutare l efficacia e l uso appropriato dei diversi strumenti di analisi e informazione ambientale (EPD, Ecolabel, altri marchi ambientali) Centrali di acquisto nazionale regionale Esperti sulla tematica energia (Università, EELL, Regione) Rappresentanti Ministeri Federambiente Agenzie per l Ambiente Settore Ecolabel - APAT Comitato Ecolabel Ecoaudit Enti di certificazione rappresentativi su EPD Associazioni d impresa Associazioni consumatori 2 osservatori del MATTM

Il GdL è impegnato: nella ricognizione delle esperienze realizzate a livello nazionale/regionale in tema di appalti su global service e su forniture di apparecchiature, impianti energetici e relativo materiale di consumo; sull approfondimento del quadro normativo nazionale/regionale su illuminazione pubblica, illuminazione edifici e raffrescamento/riscaldamento Definizione CAM per: illuminazione, riscaldamento e raffrescamento edifici illuminazione pubblica segnaletica luminosa È in fase di elaborazione la prima bozza di CAM per illuminazione pubblica, avendo già espletata la ricognizione sulla normativa applicabile, compreso le normative regionali sull inquinamento luminoso

Il GdL è impegnato: nella valutare l efficacia e l uso appropriato dei diversi strumenti di analisi e informazione ambientale (EPD, Ecolabel UE, altri marchi ambientali). Il GdL si è insediato il 17 luglio 2008 suddiviso 2 Sottogruppi Etichette di tipo I - Ecolabel UE Impegnato nella predisposizione di uno specifico documento di sintesi atto a verificare l utilizzo appropriato del marchio Ecolabel UE Etichette di tipo III - DAP Impegnato in un percorso di elaborazione di un modello condiviso per quanto riguarda l argomento Dichiarazione Ambientale di Prodotto, ben tenuto conto del panorama europeo ed internazionale (EPD )

GdL Criteri GPP per i servizi energetici Il potenziale del GPP è riconosciuto a livello internazionale come strumento di politica ambientale anche se alcuni ostacoli ne limitano la sua diffusione. Le attività dei Gruppi di Lavoro: - costituiranno un utile supporto alla diffusione del GPP - contribuiranno alla diffusione delle etichette ecologiche GdL Strumenti a supporto della strategia SCP Ha focalizzato l attenzione, su come l Italia possa partecipare al sistema EPD, valorizzando le peculiarità del proprio sistema produttivo, piuttosto che orientarsi verso lo sviluppo di altri marchi locali. Un aspetto unanimemente riconosciuto è, infatti, che il proliferare di nuovi marchi va a detrimento della credibilità dei marchi stessi. Orientando il mercato verso produzioni più ecocompatibili Limitando al contempo la proliferazione di marchi nazionali o autoreferenziali che potrebbero ingenerare confusione nel consumatore. In tema di Ecolabel il GdL sta effettuando alcuni approfondimenti e un analisi qualitativa delle varie etichette di tipo I diffuse sul territorio nazionale. I risultati che si otterranno potrebbero essere utili per capire come meglio promuovere l Ecolabel europeo tra i produttori ed i consumatori (incluso PA).

Arpa Direzione Sistemi di Gestione Integrati: Sicurezza Qualità Ecomanagement Direttore: Raffaella Raffaelli e-mail: rraffaelli@arpa.emr.it Helga Tenaglia Area Ecomanagememt Unità Registrazione/Certificazione e-mail: htenaglia@arpa.emr.it Emanuela Venturini Resp.le U.O. Nodo reg.le EMAS Ecolabel - GPP e-mail: eventurini@arpa.emr.it Sito web: