COMUNE DI AREZZO ORDINANZA N. 3 OGGETTO: FATTORIA DI SAN FABIANO LEGALE IL SINDACO. Classificazione: A 10-20130000178. Arezzo, 06/02/2014



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ORDINANZA N. 3 Classificazione: A 10-20130000178 Arezzo, 06/02/2014 OGGETTO: FATTORIA DI SAN FABIANO LEGALE RAPPRESENTANTE GIANLUIGI BORGHINI BALDOVINETTI - LOC. SAN FABIANO, 33 - INCONVENIENTI IGIENICO-SANITARI E PRESENZA DI RIFIUTI. PRESCRIZIONI. IL SINDACO Vista la nota del 08.11.2013, prot. n. 119245 con cui il responsabile del Settore Supporto Tecnico del Dipartimento ARPAT di Arezzo ha inviato il verbale di sopralluogo, effettuato da tecnici del medesimo Dipartimento, presso la Fattoria di San Fabiano, ubicata in Loc. San Fabiano n. 33, a seguito di esposto inerente alla presenza periodica di acque molto scure, dall odore di vino, nel fosso limitrofo alla località San Filippo. Dal predetto verbale risulta quanto segue: A) Acque di lavaggio dei tini: a) è stata rilevata la presenza di un ruscellamento che interessava il fosso oggetto della segnalazione; b) il campione delle acque di ruscellamento (colore scuro e odore di vinaccia) ha mostrato una elevata concentrazione di COD (mg/l > 10.000; rame 3,9 mg/l; Zn 1 mg/l; SST 1.800 mg/l e un PH acido: 4,07); c) dalle informazioni assunte presso il Comune di Arezzo non risulta che la ditta sia in possesso di autorizzazione allo scarico, relativamente alle attività produttive che ivi si svolgono (né per i reflui assimilati ai domestici e neppure per reflui industriali). Nel corso delle ispezioni non è stato possibile reperire presso la ditta documentazione attestante la posizione rispetto alla parte III del D.lgs. 152/06. B) Rifiuti; sono presenti: a) uno sversamento di idrocarburi dal tappo aperto della controvasca. Nella controvasca sono, peraltro, visibili filtri esausti di olio; b) colonne di cemento parzialmente interrate ed in parte coperte con telo di plastica; c) cumuli di vinacce e raspi di materiale di risulta dalla potatura di verde ornamentale, di tronchi di alberi, deposti sul terreno e gettati sulla scarpata del fosso. Nella scarpata sono inoltre visibili alcune colonne di cemento; Pag. 1

d) materiali ferrosi vari, alcuni dei quali non identificabili, bidoni, pneumatici, pancali, sparsi nell area prospiciente il capannone; e) gabbie in rete metallica depositate sul terreno in prossimità del laghetto di proprietà della Ditta; f) liquido color vinaccia che ruscellava dal punto in cui si origina il fosso che arriva al nucleo abitato di San Filippo; g) inoltre è stata rilevata la presenza di macchine ed attrezzi agricoli, ruote, collocati sul terreno che, per lo stato di conservazione (alcuni circondati/ricoperti da erba) non risulta evidente il loro possibile utilizzo. C) La pavimentazione dell officina risulta in cattivo stato, tale da non assicurare una difesa del suolo, in caso di imbrattamento con oli minerali. D) Realizzazione di bacini nell alveo del fosso: Nell'alveo del fosso sono presenti opere di sbarramento per la realizzazione di 2 vasche di decantazione. Dato atto che, alla luce di quanto sopra ed in virtù di quanto disposto dagli artt. 124 e 192 del D.lgs. 152/2006 e smi, lo stesso Dipartimento ARPAT di Arezzo evidenzia la necessità dell emissione di ordinanza sindacale che imponga: 1) la messa in sicurezza della contro vasca di deposito di gasolio e lo stoccaggio, in struttura idonea, dei filtri (con decorrenza immediata); 2) la presentazione di una relazione in cui vengano descritte le cause che hanno determinato la presenza del refluo di color vinaccia nel fosso e le azioni intraprese al fine che questo evento non possa più verificarsi in futuro ( entro 30 giorni); 3) la stesura di un elenco che identifichi fra i materiali collocati in ordine sparso, nell area prospiciente il capannone, che, per lo stato in cui sono stati rinvenuti possono potenzialmente essere considerati rifiuti, quelli che la ditta intende riutilizzare. Solo a seguito di puntuale verifica degli stessi, in contraddittorio con la Proprietà, si potrà valutare la necessità o meno di conferimento come rifiuto e la relativa classificazione di pericolosità (entro 30 giorni); 4) l asportazione del terreno contaminato dal gasolio sversato sul terreno dalla contro vasca del serbatoio. Dopo la rimozione dovrà essere fatta analisi del suolo, in contraddittorio con il Dipartimento ARPAT, allo scopo di valutare il ripristino ambientale, ovvero l attivazione delle procedure di bonifica (entro 10 giorni effettuare l'asportazione del terreno contaminato dal gasolio, successivamente comunicare all'arpat, con almeno 10 giorni di anticipo, il prelievo in contraddittorio del terreno); 5) il ripristino della pavimentazione dell area del capannone destinata ad officina (entro 30 giorni la presentazione di un crono programma per la realizzazione di opere); 6) la rimozione dei rifiuti organici costituiti da vinacce, raspi, ramaglia, tronchi d albero e colonne in cemento, presenti sulla scarpata del fosso (entro 30 giorni); 7) la rimozione dei rifiuti costituiti da colonne di cemento, parzialmente interrate, provenienti dall estirpazione di vigneti (entro 30 giorni); Pag. 2

8) la rimozione delle gabbie in rete metallica depositate sul terreno, in prossimità del laghetto di proprietà della Ditta (entro 30 giorni). La Ditta dovrà altresì dare informazioni sulla rete fognaria e sui reflui che ivi recapitano; Vista la nota prot. n. 1244229 del 18.11.2013 con cui questo Servizio ha comunicato al sig. GIANLUIGI BORGHINI BALDOVINETTI in qualità di legale rappresentante della Fattoria di San Fabiano, ubicata nell omonima località al n. 33, ai sensi degli articoli 7 e 8 della legge n.241/1990 e successive modifiche ed integrazioni, l avvio del procedimento per l emissione di ordinanza ai fini dell eliminazione degli inconvenienti igienico sanitari segnalati da ARPAT, nonché per la rimozione dei rifiuti descritti nel rapporto del Dipartimento ARPAT medesimo; Vista la nota pervenuta in data 2.12.2013, con prot. n. 128267 con la quale il legale rappresentante della Fattoria di San Fabiano comunica che l Azienda: - ha già provveduto ad intraprendere le attività di pulizia e riordino delle aree prospicienti e che una parte delle attività è ancora in corso, indicando, altresì, i materiali raccolti e selezionati; - che si è proceduto alla pulizia della contro vasca della cisterna del gasolio dai filtri e altro materiale presente rimuovendo tutti i fluidi oleosi e stoccandoli negli appositi bidoni a tenuta nell area officina assieme al contenitore dell olio esausto; - tali prodotti saranno successivamente smaltiti secondo la legge; - per quanto riguarda lo sversamento di gasolio occorso dalla contro vasca del serbatoio, nei prossimi giorni sarà proceduto alla completa asportazione del sottostante terreno contaminato; a valle di tale intervento saranno eseguite, congiuntamente ad ARPAT, previo preavviso, verifiche analitiche del suolo al fine di accertare la conformità dei terreni lasciati in posto ai disposti della vigente legislazione (attivando, in caso contrario, le procedure di bonifica ai sensi dell art.249 del D.lgs. 152/06); - L Azienda, al termine della fase di classificazione dei materiali e di ripulitura delle aree del piazzale intende provvedere al ripristino della pavimentazione dell officina e delle altre aree sensibili per tipologie di materiali stoccati, di dotare tali aree di griglie e/o canalette di scolo e raccolta dei potenziali sversamenti; - Per quanto concerne gli scarichi, al momento, tutte le acque reflue vengono sollevate, tramite elettropompa, dal pozzetto di raccolta e stoccate in due cisterne della capacità di 1000 l ciascuna. Tali volumi possono essere aumentati in funzione delle necessità della produzione. Al raggiungimento della capacità massima di stoccaggio le acque saranno smaltite tramite autospurgo; - In funzione delle produzioni attuali e future l Azienda ha intenzione di dotarsi di un sistema di smaltimento adeguato delle acque reflue; - Il piccolo argine creato nel fosso di San Filippo verrà rimosso in modo da consentire il normale deflusso delle acque di ruscellamento. Pag. 3

Vista la nota pervenuta in data 2.12.2013, con prot. n. 128083 con la quale il legale rappresentante della Fattoria di San Fabiano comunica che in data 6.12.2013 sarà eseguita la rimozione dei terreni sottostanti la cisterna di gasolio fuori terra. Al contempo sarà fatta la verifica dei materiali selezionati e di quelli da smaltire. La procedura operativa, descritta nell allegato alla predetta nota, include il prelievo delle pareti e del fondo scavo al fine di accertare la qualità dei terreni in posto. Vista la nota pervenuta in in data 9.01.2014, con prot. n.2842 con la quale il legale rappresentante della Fattoria di San Fabiano comunica che: - in data 6.12.2013 è stata eseguita l indagine ambientale, a mezzo di pala meccanica, dei terreni sottostanti la cisterna di gasolio presente nel piazzale aziendale; - tale indagine è stata svolta in contraddittorio con ARPAT ; - l intervento ricade su una porzione della particella 713 del FG 90 Sez.A del comune di Arezzo e che la destinazione urbanistica risulta essere agricola E 4; - in accordo con i tecnici di ARPAT presenti sul posto è stato prelevato un campione di Fondo Scavo, denominato, FS 1; - le analisi eseguite e concordate, i cui risultati sono allegati alla nota medesima, hanno previsto i seguenti parametri del terreno : Umidità, Scheletro ed Idrocarburi pesanti C>12; Vista la nota pervenuta in data 16.01.2014 con protocollo n. 6346 con la quale il Dip.to ARPAT rimette ulteriore verbale, a seguito di successivi accertamenti alla luce della comunicazione della Ditta relativa al campionamento di fondo scavo dell area in cui si era verificato lo sversamento di gasolio, nonché relativa alla verifica dei materiali da smaltire e agli esiti analitici sul campione medesimo. Da detto ulteriore verbale risulta che: a) il rapporto di prova del laboratorio della fattoria evidenzia il rispetto, per i parametri ricercati (in particolare gli idrocarburi C>12), della CSC. Tale dato è confermato dal Rapporto di prova dell Agenzia; b) i materiali precedentemente rinvenuti sono stati raccolti e selezionati secondo quanto comunicato il 28.11.2013; c) il punto di origine del fosso San Luigi è stato ripulito dalla vegetazione. L operazione ha messo in evidenza la presenza di un tubo dal quale è presumibile defluissero i residui di vinificazione rinvenuti nell ispezione del 7.10.2013; d) la ditta sta provvedendo a smaltire i reflui recuperati (non è stata ancora richiesta l autorizzazione allo scarico); e) non erano ancora iniziati i lavori di ripulitura della scarpata da raspi e residui vegetali; Il medesimo Dipartimento ARTPAT rimane in attesa della documentazione relativa allo smaltimento dei rifiuti. Visti gli artt. 124, 192 e 255 del D.Lgs. 3/4/06 n. 152 e s.m.i.; Pag. 4

ORDINA Al sig. GIANLUIGI BORGHINI BALDOVINETTI, nato ad Arezzo il 30/08/1943 e residente a Milano in Corso di Porta Romana n. 6, in qualità di legale rappresentante della FATTORIA DI SAN FABIANO, ubicata in Loc. San Fabiano n. 33, di provvedere: a) entro 30 giorni dalla notifica della presente ordinanza, alla stesura di un elenco riepilogativo che identifichi, fra i materiali presenti nell area prospiciente il capannone, quelli che la ditta intende riutilizzare e quelli che possono essere considerati rifiuti, fornendo, altresì, la documentazione relativa allo smaltimento di questi ultimi. b) entro entro 30 giorni dalla notifica della presente ordinanza, alla presentazione di una relazione in cui vengano descritte le cause che hanno determinato la presenza del refluo di color vinaccia nel fosso e le azioni intraprese al fine che questo evento non possa più verificarsi in futuro; c) entro 30 giorni dalla notifica della presente ordinanza, alla presentazione di una relazione riassuntiva in merito alle attività svolte nell area cisterna per gasolio agricolo, comprensiva della documentazione relativa allo smaltimento dei rifiuti; d) entro 30 giorni dalla notifica della presente ordinanza: - al ripristino della pavimentazione dell area del capannone destinato ad officina, previa presentazione di un crono programma per la realizzazione di opere; - alla rimozione dei rifiuti organici costituiti da vinacce, raspi, ramaglia, tronchi d albero e colonne in cemento, presenti sulla scarpata del fosso e al relativo smaltimento; - alla rimozione dei rifiuti costituiti da colonne di cemento, parzialmente interrate, provenienti dall estirpazione di vigneti e al relativo smaltimento; - alla rimozione delle gabbie in rete metallica depositate sul terreno, in prossimità del laghetto di proprietà della Ditta e al relativo smaltimento; d) entro 60 giorni dalla notifica della presente ordinanza, all adeguamento degli impianti di scarico e all ottenimento delle relative autorizzazioni, nei termini previsti dall art. 124 del D.lgs. 152/2006 e smi. Al termine delle operazioni ed entro la scadenza temporale di cui sopra, dovranno inoltre essere trasmesse al Servizio Ambiente e Energia del Comune di Arezzo idonee certificazioni attestanti il corretto smaltimento dei rifiuti in questione. Qualora il tempo assegnato per ottemperare alla presente ordinanza non fosse sufficiente per motivate ed oggettive ragioni di fatto, il destinatario della presente Ordinanza può presentare domanda di proroga prima della scadenza fissata, specificando le motivazioni che stanno alla base della richiesta. Nel caso di mancata ottemperanza entro i tempi sopra descritti l Amministrazione Comunale procederà, ai sensi del comma 3 dell art. 255 del D.Lgs. 3/4/06 n. 152 e s.m.i., Pag. 5

alla comunicazione alle autorità competenti per le sanzioni previste dal medesimo comma. Si dà atto che spetta al Dipartimento Provinciale ARPAT di Arezzo verificare l osservanza della presente ordinanza. Visto di regolarità tecnica dell atto Il Direttore dell Ufficio Ambiente e Energia (Dott.ssa Daniela Farsetti) IL SINDACO (Avv. Giuseppe Fanfani) DF/TMori Ai sensi dell'art. 3 c.4 della Legge 241/1990 e s.m.i. avverso la presente Ordinanza è ammesso il ricorso Giurisdizionale al Tar competente per il territorio secondo le modalità di cui alla Legge 1034/1971 e s.m.i. entro 60 (sessanta) giorni dalla data di notifica, ovvero presentare ricorso straordinario al Presidente della Repubblica ai sensi del D.P.R. 1199/1971 e s.m.i. entro 120 (centoventi) giorni dallo stesso termine. Comunicazione prevista dalla legge 241/90 e s.m.i. in materia di accesso agli atti amministrativi: l interessato può prendere visione ed estrarre copia degli atti a fascicolo in orario d ufficio nei giorni di Martedì e Giovedì dalle ore 8,30 alle ore 13,30 e dalle ore 15,30 alle ore 17,30. Pag. 6