Milano. Vittime % 1.019 27,0 I CASI. < 2009 2010 2011 2012 2013 (I Semestre) Totale 172 4,6 898 23,8 1.015 26,9 675 17,9 3.

Documenti analoghi
LEGGE REGIONALE 4/2014

Comune di Jesi. Protocollo d intesa

La violenza sulle donne è una violazione dei Diritti Umani come stabilito, per la prima volta nel 1992 dalla Raccomandazione n.

LA RETE Prevenire e Contrastare la Violenza e il Maltrattamento del Comune di Milano

Protocollo d Intesa. tra

LA VIOLENZA SULLE DONNE E LE STRADE PER LA PREVENZIONE. Assessorato alle Politiche attive di Cittadinanza, Diritti Sociali e Parità

PROGETTO PORCOSPINI PREMESSA

COMUNE DI SIZIANO Provincia di Pavia

GLI IMMIGRATI IN PROVINCIA DI CREMONA Contesto, azioni, progetti

La rete del Coordinamento Cittadino contro la Violenza alle Donne

Art. 1 (Finalità) Art. 2 (Funzioni della Regione)

AREA DONNA ATTIVITA SETTORE DONNA

CENTRO ANTIVIOLENZA IN VALDARNO

TRA PREMESSO. che la causa alla base della violenza contro le donne è la discriminazione che nega pari diritti a uomini e donne;

PROTOCOLLO D INTESA TRA

Comune di Terni Provincia di Terni A.T.C. & Partners Mobilità F.I.S.H. Umbria ONLUS PROTOCOLLO DI INTESA

Progetto. Donna in libertà

1. Il Ministro delegato per le pari opportunità,. elabora, con il contributo delle amministrazioni interessate, delle associazioni di donne impegnate

IL FUTURO COME VIAGGIO

sui costi economici e sociali della violenza contro le donne

dott.ssa MARINA ELLERO VIOLENZA DI GENERE E STRATEGIE DI INTERVENTO 08/11/2014 LA RISPOSTA DEI SERVIZI IN RETE

Area Infanzia, Adolescenti, Giovani, Famiglia. Assistenza domiciliare socio-educativa per minori LIVEAS

Le attività della Fondazione si suddividono in due macro aree di intervento:

Il volontariato: ruolo e impegni per la Conferenza dei Servizi

TESTO DI LEGGE APPROVATO DAL CONSIGLIO REGIONALE ASSEMBLEA LEGISLATIVA REGIONALE DELLA LIGURIA NELLA SEDUTA DEL 6 MARZO 2007

IL RUOLO DELL ASSISTENTE SOCIALE NEL CONTESTO SOCIO-SANITARIO

Laboratorio sulle politiche di inclusione attiva delle vittime di violenza e tratta: un percorso di progettazione condivisa

REGOLAMENTO CONVOL REGIONALE. della Regione

PROTOCOLLO D INTESA PER LA PROMOZIONE DI STRATEGIE CONDIVISE FINALIZZATE ALLA PREVENZIONE ED AL CONTRASTO DEL FENOMENO DELLA VIOLENZA DI GENERE TRA

PROGRAMMA PROVINCIALE SPERIMENTALE SULLA DISABILITA (L.R. 41/96 ARTT. 5 21) TRIENNIO PIANO DI ATTUAZIONE


LA PSICOLOGIA SUL TERRITORIO DELLA CITTA DI MILANO

Fondo europeo per l integrazione di cittadini di paesi terzi PROGETTO CEN.T.R.A.

REGIONE VENETO - Prevenzione e contrasto dei fenomeni di mobbing e tutela della salute psico-sociale della persona sul luogo del lavoro

Centro Riferimento Regionale per la Violenza e l Abuso Sessuale sulle Donne e Minori CRRV

: CENTRO DONNA INTERCULTURALE, SERVIZIO ANTIVIOLENZA, E CASA D ACCOGLIENZA/ RIFUGIO

AGCI Solidarietà Nazionale NeWS Immigrazione. N.2 del 6 Febbraio Secondo Numero

IL CENTRO PARLA CON NOI

Reti per la Conciliazione. Obiettivi del progetto

Concorso Best Practice 2014 VIOLENZA SULLA DONNA

Report sul monitoraggio delle schede di primo accesso Violenza sulle donne

Ricerche sulle violenze contro le donne in ambito internazionale: Australia: WSS (1996) Canada: VAWS (1993) Regno Unito: BCS (1996) USA: NVAWS (1995)

ATTIVITÀ E Piano di informazione e comunicazione

Centro di ascolto per donne vittime di violenza Gorla Maggiore - Piazza Martiri della Libertà c/o Palazzo dell Assunta tel

-Dipartimento Scuole-

PROGETTO TAVOLO GIOVANI

PROGETTO INTERCULTURALE DI RETE

Bandi 2015 ARTE E CULTURA. Protagonismo culturale dei cittadini.

Stato di attuazione: Aspetti critici, positivi ecc. N. soci coinvolti N. e tipologia delle attività realizzate

Protocollo d intesa tra. Regione Toscana e. Water Right and Energy Foundation Onlus (W.E.R.F. Onlus)

Sommario Rassegna Stampa

Ruolo e attività del punto nuova impresa

ACCORDO DI RETE RETE NAZIONALE SCUOLE ITALIA ORIENTA. con protocollo che riconoscono alla scuola

Lex-Operators. all together for women victims of intimate partner violence (LEXOP) Grant Agreement JUST/2009/DAP3/AG/1344

PROGETTO AMMINISTRATORE DI SOSTEGNO ANNO 2016

Pisa 26/11/2012. Contro la violenza di genere: L impegno del Consultorio. Dr.ssa Grazia Fazzino Responsabile UF Consultoriale Asl 5 Pisa

PROGETTO PIUMA (PROGETTO INTEGRATO UNITÀ MULTIDISCIPLINARE ABUSO) Formazione di base per gli operatori dell area socio-sanitaria-giudiziaria-educativa

Il Centro Antiviolenza

TRA PREMESSO CHE VISTO CHE

Soroptimist International d'italia

DECRETI PRESIDENZIALI

PROGRAMMA N. 16: PER LE PARI OPPORTUNITA

TRA PREMESSO. che il fenomeno della violenza nei confronti delle donne rappresenta un tema di grande attualità e particolare gravità;

BANDO. Progetti di formazione per il volontariato

Progetto RISC, rischi per l infanzia e soluzioni per contrastarlo

LA RETE LOCALE PER LE VITTIME DI VIOLENZA

2, di cui 1 - Autoaggiorna mento 1-6 ore per 10 docenti 3 0

ACCOGLIENZA PER BAMBINE e BAMBINI ADOTTATI NELLE SCUOLE

Progetto presentato all Azienda Sanitaria Locale di Varese ...

COMUNE DI MILANO Settore Servizi Socio Sanitari Piano Infanzia e Adolescenza - attuazione della legge n 285 seconda triennalità

tavolo sulla fragilità economica lavorativa abitativa

Percorso di lavoro regionale sull affidamento

RELAZIONE FINALE DEL PROGETTO DI.SCOL.A.

L affido e le iniziative del Garante a tutela dell infanzia e dell adolescenza nelle Marche. Prof. Italo Tanoni

La famiglia davanti all autismo

Progetto Diocesano TALITA KUM CARITAS DIOCESANA CALTAGIRONE CALTAGIRONE 4 OTTOBRE 2013 SEMINARIO ESTIVO H. 18,30

Le professioni sanitarie e sociali nell ASL di Bergamo. L Educatore Professionale. Mologni Dr.ssa Graziella Bergamo 14/04/2014

I docenti di italiano L2 di «Certifica il tuo italiano». Gli esiti del monitoraggio

INDICE. Che cosa vuol dire partecipazione. La relazione tra A21 e partecipazione dei cittadini. Lo strumento che garantisce la partecipazione in A21

PROTOCOLLO D INTESA. Tra

Disegno di Legge Regionale. Norme per contrastare e prevenire la violenza di genere. Art.1 Principi

PROVINCIA DI BERGAMO Bergamo, 22 ottobre 2012

Area Donne e Diritti di Cittadinanza. Caritas Diocesana di Concordia-Pordenone Associazione Nuovi Vicini Onlus

Il sistema di governo della programmazione. Ruoli, compiti, responsabilità e funzioni dei soggetti coinvolti nel processo programmatorio

Ambito Distrettuale 6.1

Comunità della Paganella

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca

Ti amo troppo... No al Silenzio! Basta Violenza sulle donne

RELAZIONE PUNTO LAVORO. Gennaio dicembre 2014

Tabella 2. I criteri di valutazione dei progetti presentati dalle allanze territoriali alle Asl

VADEMECUM UFFICIO PACE

DIPARTIMENTO PER LO SVILUPPO NEL TERRITORIO SCUOLA E VOLONTARIATO

PROPOSTA PROGETTUALE PER LA REALIZZAZIONE DEI CENTRI ANTIVIOLENZA FORMULARIO PROGETTO

La Garanzia Giovani in Veneto. Maggio 2014

I Servizi della Provincia di Rimini. a favore delle donne in difficoltà. e per il contrasto. della violenza di genere

PROGRAMMA FORMAZIONE ED INNOVAZIONE PER L OCCUPAZIONE SCUOLA & UNIVERSITA FIxO S&U AVVISO PUBBLICO A SPORTELLO RIVOLTO AD ISTITUTI DI SCUOLA

Newsletter informa on line

Istituto Scientifico Universitario H. san Raffaele Seminario: Impossibilità materna, la tutela della donna e del neonato

La Cooperativa Gnosis si sta impegnando in questi ultimi anni nella sperimentazione di un modello virtuoso di collaborazione con i Servizi di Salute

L ATI composta da Associazione Nuovi Lavori e BIC Puglia s.c.a.r.l., nell ambito del progetto URLO Una rete per le opportunità, PROMUOVE

Transcript:

< 2009 2010 2011 2012 2013 (I Semestre) Totale I CASI Vittime % 172 4,6 898 23,8 1.015 26,9 1.019 27,0 675 17,9 3.779 100,0 Il bisogno è differenziato per provenienza (italiane o straniere) e per generazione. Le azioni sono molteplici e il numero degli interventi è elevato. Alcuni dati relativi al primo semestre del 2013 elaborati dalla Prof. Farina (Dipartimento di sociologia e ricerca sociale - Università Bicocca) sulla base delle rilevazioni dei Centri Antiviolenza della rete di Milano 1. Età mediana: 38 anni (straniere 34 anni- italiane 41 anni) 2. Il 60% è occupata ed il 64% «disporrebbe» di risorse economiche proprie 3. Tipologia di violenza subita: psicologica (37,3%), fisica (35,7%), sessuale (12%). L età condiziona la tipologia di violenza (per le minorenni è più frequente quella sessuale) 4. Chi è il maltrattante: per il 55% coniuge, convivente o partner 5. Gli interventi dei soggetti della rete sono relativamente più leggeri e sofisticati per le donne italiane 6. Interventi relativamente più diretti per le minorenni 7. Esiti: 30 abbandoni ogni 100 percorsi conclusi 1

APPROVAZIONE DEL PROTOCOLLO DI INTESA FRA IL COMUNE DI MILANO E LA RETE DEI CENTRI ANTIVIOLENZA FINALIZZATO A RAFFORZARE LE AZIONI DI PREVENZIONE E CONTRASTO AL FENOMENO DELLA VIOLENZA CONTRO LE DONNE Delibera di Giunta comunale n. 1240 dell 8 Giugno 2012 Delibera di Giunta comunale n. 1173 del 14 Giugno 2013 Soggetti sottoscrittori: SVS Donna Aiuta Donna ONLUS; Associazione Telefono Donna ONLUS; Cooperativa Sociale Cerchi d Acqua ONLUS; Fondazione Caritas Ambrosiana; Centro Ambrosiano di Solidarietà ONLUS; Soccorso Violenza Sessuale e Domestica della Fondazione IRCSS Cà Granda Policlinico Ospedale Maggiore; Casa di Accoglienza delle Donne Maltrattate ONLUS; Fondazione Somaschi ONLUS; Ospedale San Carlo Soccorso Rosa Obiettivi condivisi: Sostegno alle donne, loro protezione sulla base della valutazione del rischio, costruzione di progetti volti ad affermare il loro diritto a vivere una vita lontane dalla violenza in piena autonomia e in situazione di benessere psico fisico e sociale; Sviluppo di un percorso condiviso di uscita dalla situazioni di violenza attraverso la valorizzazione delle risorse personali delle donne; Disponibilità al sostegno tramite affiancamento, informazione, orientamento, cura, protezione, elaborazione del trauma, consulenza legale ed accompagnamento all eventuale denuncia, costante monitoraggio del fenomeno, individuazione di nuove e più efficaci strategie di intervento politico e sociale; Attivazione di percorsi formativi per gli operatori del sistema socio sanitario e della giustizia e promozione di iniziative di sensibilizzazione rivolte alla cittadinanza ed ai giovani sui temi della violenza sulle donne. 2

PATTO MILANO CON LE DONNE CONTRO LA VIOLENZA. UN PIANO DI AZIONI CONCRETE. UN PATTO PER LA CITTÀ Prefettura e Forze dell Ordine - Comune di Milano Provincia di Milano Mondo della Giustizia (Tribunale e Procura e Tribunale e Procura per i Minorenni) Ordine dei Medici ed Ordine degli Avvocati Forum del Terzo Settore della città di Milano Organizzazioni sindacali: CGIL/CISL/UIL Ufficio Scolastico Territoriale ASL Milano Soggetti della rete Associazioni di volontariato; culturali e di promozione sociale Concordano di: Collaborare al fine di indirizzare, programmare ed individuare le risorse finanziarie atte a potenziare le azioni di prevenzione e la costruzione di risposte sinergiche per il sostegno alle donne; Mettere in rete informazioni affinché lo scambio continuo di esperienze conduca al monitoraggio qualitativo e quantitativo del fenomeno; Promuovere percorsi formativi per il personale e gli operatori dell area psicosociale; sanitaria, di giustizia, gli agenti della polizia locale per accrescere competenze sul fenomeno; Programmare campagne di sensibilizzazione della cittadinanza; Realizzare incontri periodici per confronto sulle attività intraprese e sulle possibile sinergie da attivare; Costituire gruppi di lavoro tematici ed interdisciplinari per affrontare criticità ed individuare percorsi operativi condivisi. 3 Delibera di Giunta Comunale n. 1812 del 20 Settembre 2013

MILANO: IL PROTOCOLLO DI INTESA CON LA RETE DEI CENTRI; IL TAVOLO INTERISTITUZIONALE, LA SOTTOSCRIZIONE DEL PATTO - PERCHE? Milano vuole essere Ente Locale/Istituzione che fa regia, reale protagonista delle politiche pubbliche di genere a contrasto della violenza degli uomini sulle donne Vuole esercitare, attraverso la sussidiarietà e la valorizzazione delle risorse di autorganizzazione delle donne e delle esperienze territoriali una funzione come soggetto attivo: vuole progettare, programmare, orientare le risorse, contribuire alla lettura dei bisogni (differenziati e diversificati) coordinare, fare sintesi, divenire riferimento importante per la città E necessario confrontarsi su standard, unità di offerta, criteri e strumenti di valutazione dell azione e dei servizi erogati Essenziale è la condivisione delle strategie operative e delle modalità di intervento a partire da alcuni principi base: Relazione fra donne Accoglienza empatica - Ascolto non giudicante Valorizzazione delle risorse autonome delle donne Empowerment Lettura del fenomeno: il tema della violenza maschile sulle donne è interpretato con lo sguardo della differenza di genere, collocando le radici di tale violenza nella storica, ma ancora attuale, disparità di potere tra uomini e donne nei diversi ambiti sociali. Il Forum delle Politiche Sociali: occasione di confronto, dibattito, di scambio di idee, di riflessione condivisa e di messa al centro dell agenda politica del tema violenza degli uomini sulle donne. 4

L ATTUAZIONE DEL PATTO QUALI AZIONI SONO STATE ATTIVATE AZIONI DI SENSIBILIZZAZIONE: Concorso di cortometraggi sui temi della violenza contro le donne per giovani dai 13 ai 20 anni Stop alla violenza sulle donne - Associazione Diamo voce a chi non ha voce Coinvolgimento dei Consigli di Zona; Campagna di Maschile Plurale ed Officina in città rivolta agli uomini non violenti e ad un confronto/dialogo con loro Interventi nelle scuole con Avvocatessa Laura Logli e Associazione Pons in collaborazione con Ufficio Scolastico Provinciale per presentazione di un vademecum di consulenza giuridica sulla violenza Soccorso Rosa Terres des Homme «Fare x bene» : Progetto «Di pari passo» nelle scuole Intervita: Indagine nazionale sui costi economici e sociali della violenza contro le donne «Quanto costa il silenzio?» - Iniziative sul territorio nazionale Workshop del 14 Febbraio p.v. AZIONI DI CONSOLIDAMENTO DELLA RETE: Si è attivato un percorso di 7 incontri di formazione (17 e 24 Settembre 2013; 1, 8, 15, 22 e 29 Ottobre 2013) presso il CAM Scaldasole rivolti alle volontarie, consigliere di Zona, referenti per le pari opportunità di tutte le 9 Zone del decentramento. I soggetti della rete si sono presentati; hanno illustrato le loro caratteristiche e metodologie di lavoro. Si sono confrontati approcci e modelli differenti. Gli sportelli decentrati sul territorio rappresentano grandi risorse; punti di ascolto di prossimità; luoghi in cui accogliere, leggere il bisogno ed orientare/accompagnare/indirizzare ai soggetti della rete. Gli sportelli possono divenire punti di riferimento essenziali ed importanti per le donne. Si è lavorato su un modello comune e condiviso di scheda di rilevazione dati e su modalità operative e strategie di intervento omogenee fra i diversi sportelli zonali. 5

QUESTIONI APERTE Solo alcuni temi e spunti Le suggestioni internazionali: il modello Scotland - il Family Justice Center Bando «Progettare Pari Opportunità in Regione Lombardia 2014» - Attuazione concreta dei progetti finanziati 2 azioni presentate: una (dalla Direzione Politiche Sociali e Cultura della Salute) come partner di SVSDAD ed una come Ente capofila (dalla delegata del Sindaco alle Pari Opportunità) DAPHNE III: progetto SAFE Partecipazione al bando Regione Lombardia Attivazione e sostegno alle reti territoriali interistituzionali per la prevenzione, il contrasto del fenomeno della violenza nei confronti delle donne e il sostegno alle vittime di violenza (Dgr n. 861 del 25 ottobre 2013) Contributo max 100 mila Euro per Enti Locali Presentazione progetto ridefinito entro 10 Febbraio 2014: come sperimentare nuovi modelli di intervento, come potenziare i servizi offerti Lo sguardo sui sex offender e sui maltrattanti: SAVID, CIPM, Forum Lou Salomé, Viola - Associazione per lo studio e la psicoterapia della violenza (costituzione di un sotttogruppo tematico di lavoro in relazione con la rete dei Centri Antiviolenza che si occupano di donne) La concretizzazione delle azioni del Patto: nuove campagne di sensibilizzazione ed iniziative culturali; attività di informazione e di formazione nelle scuole La messa a sistema degli sportelli di prossimità zonali Nuovi soggetti chiedono di accedere alla rete offrendo servizi e luoghi di accoglienza: Fondazione F.lli di San Francesco, La cena dell Amicizia. Associazione Donna e Madre Onlus. Che fare? Osservatorio provinciale e regionale sulla violenza 6