PIANO DI TUTELA DELLE ACQUE ALLEGATO DEFINIZIONI



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REGIONE ABRUZZO DIREZIONE TERRITORIO, URBANISTICA, BENI AMBIENTALI, PARCHI, POLITICHE E GESTIONE DEI BACINI IDROGRAFICI Servizio Acque e Demanio Idrico PIANO DI TUTELA DELLE ACQUE D.Lgs. 03.04.2006 n.152 e s.m.i ELABORATO N. TITOLO SCALA PIANO DI TUTELA DELLE ACQUE CODICE DOCUMENTO - ALLEGATO FILE DEFINIZIONI PER LA REGIONE ABRUZZO Gruppo di lavoro: Ing. Giuseppe VENTURINI Responsabile del procedimento Dott.ssa.Sabrina DI GIUSEPPE Responsabile Ufficio Qualità Acque Dott.ssa.Paola CICERONE Sig.Mario MARRANCONE Ing. Pierluigi CAPUTI Direttore Regionale Ing. Bruno FABIOCCHI Dirigente del Servizio Prof. Roberto VOLPE Consulente Esterno PROGETTAZIONE Associazione Temporanea di Imprese (A.T.I.):

1. DEFINIZIONI DI MAGGIORE INTERESSE Allo scopo di rendere più agevole la lettura dei documenti, sono qui di seguito riportate, in ordine alfabetico, le definizioni di maggiore interesse. Abitante equivalente Per abitante equivalente si intende il carico organico biodegradabile avente una richiesta biochimica di ossigeno a 5 giorni (BOD5) pari a 60 grammi di ossigeno al giorno. (da art. 74, comma 1, lettera a, del Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n 152 e s.m.i.) Acqua a specifica destinazione funzionale Per acque a specifica destinazione funzionale si intendono (art. 79 del Decreto Legislativo 152/06 e s. m. e i.): le acque dolci superficiali destinate alla produzione di acqua potabile; le acque destinate alla balneazione; le acque dolci che richiedono protezione e miglioramento, per essere idonee alla vita dei pesci; le acque destinate alla vita dei molluschi. Acqua costiera Per acque costiere si intendono le acque superficiali situate all'interno rispetto a una retta immaginaria distante, in ogni suo punto, un miglio nautico sul lato esterno dal punto più vicino della linea di base che serve da riferimento per definire il limite delle acque territoriali e che si estendono eventualmente fino al limite esterno delle acque di transizione (da art. 74, comma 1, lettera c, del Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n 152 e s.m.i.) Acqua di prima pioggia Per acque di prima pioggia si intendono le acque che all inizio di ogni evento piovoso, dopo aver dilavato le superfici impermeabili scoperte, trasportano, in soluzione o in sospensione, eventuali sostanze inquinanti. Acqua di ruscellamento superficiale Per acqua di ruscellamento superficiale si intende l acqua che, dopo aver raggiunto la superficie terrestre, scorre sul suolo e trova recapito preferenzialmente nei corsi d acqua. Acqua per uso agricolo Per acqua per uso agricolo si intende l acqua destinata agli usi irriguo e zootecnico.

Acqua per uso civile Per acqua per uso civile si intende l acqua destinata agli usi potabile, domestico, collettivo e artigianale. Acqua per uso industriale Per acqua per uso industriale si intende l acqua destinata all industria, sia alimentare sia non alimentare. Acque reflue domestiche Per acque reflue domestiche si intendono le acque reflue provenienti da insediamenti di tipo residenziale e da servizi e derivanti prevalentemente dal metabolismo umano e da attività domestiche (da art.74, comma 1, lettera g, del Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n 152 e s.m.i.) Acque reflue industriali Per acque reflue industriali si intendono qualsiasi tipo di acque reflue provenienti da edifici od installazioni in cui si svolgono attività commerciali o di produzione di beni, differenti qualitativamente dalle acque reflue domestiche e da quelle meteoriche di dilavamento, intendendosi per tali anche quelle venute in contatto con sostanze o materiali, anche inquinanti, non connessi con le attività esercitate nello stabilimento (da art.74, comma 1, lettera h, del Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n 152 e s.m.i.) Acque reflue urbane Per acque reflue urbane si intende il miscuglio di acque reflue domestiche, di acque reflue industriali, e/o di quelle meteoriche di dilavamento convogliate in reti fognarie, anche separate, e provenienti da agglomerato (da art.74, comma 1, lettera i, del Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n 152 e s.m.i.) Agglomerato Per agglomerato si intende l'area in cui la popolazione, ovvero le attività produttive, sono concentrate in misura tale da rendere ammissibile, sia tecnicamente che economicamente in rapporto anche ai benefici ambientali conseguibili, la raccolta e il convogliamento in una fognatura dinamica delle acque reflue urbane verso un sistema di trattamento o verso un punto di recapito finale (da art.74, comma 1, lettera h, del Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n 152 e s.m.i.). Autorità d Ambito Per Autorità d Ambito si intende la forma di cooperazione tra comuni e province per l'organizzazione del servizio idrico integrato; (da art.74, comma 1, lettera q, del Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n 152 e s.m.i.)

Acqua destinata al consumo umano Per acque destinate al consumo umano si intendono (da art. 2, comma 1, lettera a, del Decreto Legislativo 2 febbraio 2001, n 31; modificata) le acque superficiali e/o sotterranee, trattate o non trattate, che, a prescindere dalla loro origine e dalle modalità di distribuzione (tramite rete acquedottistica, cisterne, bottiglie o contenitori), sono destinate all uso potabile (cioè, utilizzate per l ingestione a scopo dissetante, nutritivo o terapeutico ed alla preparazione di cibi e bevande), all uso igienico (cioè, utilizzate per l igiene della persona e degli ambienti domestici), ad altri usi domestici ed alle imprese alimentari (cioè, utilizzate per la fabbricazione, il trattamento, la conservazione e l immissione sul mercato di prodotti o di sostanze destinate al consumo umano, con esclusione di quelle la cui qualità non può avere conseguenze Acqua di infiltrazione Per acqua di infiltrazione si intende l acqua di qualsiasi origine che, dopo aver raggiunto la superficie terrestre, si infiltra nel suolo e nel sottosuolo, indipendentemente dal fatto che diventi acqua gravifica o acqua di ritenzione (con riferimento al solo fenomeno di alimentazione diretta, corrisponde alle acque di precipitazione al netto delle aliquote di ruscellamento superficiale). Acqua di infiltrazione efficace Per acqua di infiltrazione efficace si intende l acqua di qualsiasi origine che, dopo aver raggiunto la superficie terrestre, si infiltra nel suolo e nel sottosuolo per dare origine ad acqua gravifica (con riferimento al solo fenomeno di alimentazione diretta, corrisponde alle acque di precipitazione al netto delle aliquote di evapotraspirazione e di ruscellamento superficiale). Acqua di infiltrazione secondaria Per acqua di infiltrazione secondaria si intende l acqua di ruscellamento superficiale che penetra nel suolo e nel sottosuolo, per dare origine ad acqua gravifica o di ritenzione. Acqua di ritenzione Per acqua di ritenzione si intende l acqua che, infiltratasi nel suolo e nel sottosuolo, non è soggetta alla forza di gravità ed alimenta, nel suolo, l acqua di evapotraspirazione. Acqua di sorgente Per acque di sorgente si intendono le acque che (da art. 1, commi 1 e 3 del Decreto Legislativo 4 agosto 1999, n 339; modificata): hanno origine da una falda o da un giacimento sotterraneo; provengono da una o più sorgenti naturali o perforate; alla sorgente hanno costanza (nell ambito delle variazioni naturali) di composizione, di temperatura e delle altre caratteristiche essenziali;

sono destinate al consumo umano, allo stato naturale; sono imbottigliate alla sorgente; per i parametri organolettici, fisici, fisico-chimici e chimici, rispettano i limiti previsti dal Decreto Legislativo 2 febbraio 2001, n 31. Acqua di transizione Per acque di transizione si intendono i corpi idrici superficiali in prossimità della foce di un fiume, che sono parzialmente di natura salina a causa della loro vicinanza alle acque costiere, ma sostanzialmente influenzate dai flussi di acqua dolce. (da art.74, comma 2, lettera e, del Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n 152 e s.m.i.) Acque dolci Per acque dolci si intendono le acque che si presentano in natura con una concentrazione di sali tale da essere considerate appropriate per l'estrazione e il trattamento al fine di produrre acqua potabile; (da art.74, comma 1, lettera f, del Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n 152 e s.m.i.) Acqua gravifica Per acqua gravifica si intende l acqua che, infiltratasi nel suolo e nel sottosuolo, è soggetta alla forza di gravità e dà origine alle acque di deflusso sotterraneo. Acqua minerale naturale Per acque minerali naturali si intendono le acque che (da art. 1, commi 1, 2 e 4 del Decreto Legislativo 25 gennaio 1992, n 105, e s. m. e i.; modificata): hanno origine da una falda o da un giacimento sotterraneo; provengono da una o più sorgenti naturali o perforate; hanno caratteristiche igieniche particolari; contengono sali minerali, oligoelementi e/o altri costituenti che possono eventualmente conferire proprietà ed effetti favorevoli alla salute; alla sorgente hanno costanza (nell ambito delle variazioni naturali) di composizione, di temperatura e delle altre caratteristiche essenziali; per i parametri organolettici, fisici, fisico-chimici e chimici, rispettano i limiti previsti dal Decreto del Ministero della Salute 29 dicembre 2003. Acquifero Per acquifero si intende la roccia o l insieme di rocce permeabili che, dalle vicissitudini geologiche legate alla loro genesi ed alla loro messa in posto, hanno ereditato caratteristiche tali da consentire l infiltrazione, il deflusso, l immagazzinamento e la restituzione (o l estrazione) di acque sotterranee in quantità significative in relazione all uso cui sono destinate. Acquifero confinato

Per acquifero confinato si intende l acquifero che, delimitato a letto ed a tetto da un impermeabile, è caratterizzato da alimentazione esclusivamente laterale e dalla presenza di acqua gravifica ad una pressione maggiore di quella atmosferica. Acquifero libero Per acquifero libero si intende l acquifero che, delimitato a letto e talvolta anche a tetto da un impermeabile o da un semipermeabile, è caratterizzato da alimentazione diretta e/o laterale e dalla presenza di acqua gravifica ad una pressione corrispondente a quella atmosferica. Acquifero non protetto Per acquifero non protetto si intende un acquifero delimitato a tetto da un corpo geologico con caratteristiche di conducibilità idraulica, continuità laterale e spessore tali da consentire il passaggio dell acqua in tempi inferiori a circa 40 anni (da Conferenza Permanente per i Rapporti Stato - Regioni - Province Autonome, 2003; modificata). Acquifero protetto Per acquifero protetto si intende un acquifero delimitato a tetto da un corpo geologico con caratteristiche di conducibilità idraulica, continuità laterale e spessore tali da consentire il passaggio dell acqua in tempi dell ordine dei 40 anni (da Conferenza Permanente per i Rapporti Stato - Regioni - Province Autonome, 2003; modificata). Acquifero semiconfinato Per acquifero semiconfinato si intende l acquifero che, delimitato a letto da un impermeabile ed a tetto da un semi-permeabile, è caratterizzato da alimentazione diretta e/o laterale e dalla presenza di acqua gravifica ad una pressione maggiore di quella atmosferica. Acquifero monofalda Per acquifero monofalda si intende l acquifero che è sede di circolazione di una sola falda idrica. Acquifero multifalda Per acquifero multifalda si intende l acquifero che è sede di circolazione di più falde idriche sovrapposte, siano esse tra loro isolate o interconnesse. Anno idrologico Per anno idrologico si intende l intervallo di tempo compreso tra due periodi consecutivi di massima magra, con riferimento al regime di qualsiasi parametro di interesse idrologico o idrogeologico (precipitazioni, livelli di falda, portate sorgive). Anno idrologico medio

Per anno idrologico medio (sia esso solare o idrologico) si intende l anno idrologico costituito dalle misure medie, riferite ad un intervallo di tempo statisticamente significativo, di qualsiasi parametro di interesse idrologico o idrogeologico (precipitazioni, livelli di falda, portate sorgive). Area di ricarica Per area di ricarica si intende la superficie dalla quale proviene l alimentazione del corpo idrico, sia essa dovuta ad infiltrazione diretta, a travasi da corpi idrici sotterranei o a travasi da corpi idrici superficiali (da Conferenza Permanente per i Rapporti Stato - Regioni - Province Autonome, 2003; modificata). Area di salvaguardia Per aree di salvaguardia delle opere di captazione e delle risorse idriche in generale (comprese, quindi, quelle non captate e quelle riconosciute come minerali) si intendono le porzioni di territorio al cui uso vengono imposti dei vincoli finalizzati a mantenere e migliorare le caratteristiche qualitative delle acque superficiali e sotterranee destinate al consumo umano, con particolare riferimento a quelle erogate mediante acquedotto di pubblico interesse. Area richiedente specifiche misure di prevenzione e di risanamento dall inquinamento Per aree richiedenti specifiche misure di prevenzione e di risanamento dall inquinamento si intendono: le aree sensibili (articolo 91, Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n 152); le zone vulnerabili da nitrati di origine agricola (articolo 92, Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n 152); le zone vulnerabili da prodotti fitosanitari (articolo 93, Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n 152); le zone vulnerabili alla desertificazione (articolo 93, Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n 152); le aree di salvaguardia delle acque destinate al consumo umano (articolo 94, Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n 152). Area sensibile Per aree sensibili si intendono le aree caratterizzate dalla presenza di acque il cui equilibrio ambientale s. l. è da considerare critico, molto prossimo a quello critico o facilmente soggetto a criticità. Asse di drenaggio preferenziale Per asse di drenaggio preferenziale della falda si intendono le direttrici di flusso principali verso cui convergono quelle di flusso secondarie. Bacino idrografico

Per bacino idrografico si intende un dominio all interno del quale tutte le acque di ruscellamento superficiale e quelle che vi emergono come manifestazioni sorgive defluiscono verso la sezione terminale del corso d acqua. Bacino idrografico sotteso Per bacino idrografico sotteso da una determinata sezione di un corso d acqua si intende il bacino idrografico riferito alla stessa sezione. Bacino sotterraneo Per bacino sotterraneo si intende un dominio all interno del quale le acque sotterranee defluiscono preferenzialmente verso una zona di recapito che può coincidere con una sorgente, con un fronte acquifero o con corpi idrici superficiali o sotterranei. Bacino idrogeologico Per bacino idrogeologico si intende un dominio all interno del quale, ferma restando la possibilità di precise interconnessioni idrogeologiche con i bacini sotterranei limitrofi, le acque sotterranee defluiscono preferenzialmente verso un unica sezione di interesse (ubicata lungo una linea di impluvio), mentre le acque superficiali possono defluire anche verso altri bacini. Barriera idraulica Per barriera idraulica si intende un sistema di bonifica degli acquiferi effettuato mediante: la captazione (con pozzi di emungimento, trincee drenanti e dreni sotterranei) ed il successivo allontanamento (eventualmente previa depurazione) delle acque inquinate; la ricarica della falda (con pozzi e bacini di ricarica) utilizzando acqua di buona qualità; l abbinamento delle due tecniche precedenti. Bersaglio dell inquinamento Per bersagli dell inquinamento si intendono i punti d acqua e le opere di captazione che, posti a valle (in senso idrogeologico) di centri di contaminazione (reali o potenziali, localizzati o diffusi), possono essere interessati da fenomeni di inquinamento (con tempi di trasmissione e traiettorie generalmente definibili), nell ipotesi cautelativa (prevista dall allegato 3, titolo I, capo B, punto 4 dell accordo 12 dicembre 2002 della Conferenza Permanente per i Rapporti Stato - Regioni - Province Autonome, 2003), che l eventuale inquinante sia conservativo e, quindi, non soggetto a degradazione, adsorbimento, decadimento, ecc. Bilancio idrico Per bilancio idrico si intende il raffronto, nel periodo di tempo considerato, tra il volume delle risorse idriche utilizzabili e la domanda idrica per i diversi usi (esistenti e/o previsti), in un area di riferimento che può essere rappresentata da una porzione qualsiasi di territorio o, meglio, da un bacino idrografico o da un bacino sotterraneo o da un bacino idrogeologico (da Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio, 2004; modificata).

Bilancio idrogeologico Per bilancio idrogeologico si intende il raffronto, nel periodo di tempo considerato ed in condizioni naturali, tra il volume delle risorse idriche in ingresso ed il volume delle risorse idriche in uscita, in un area di riferimento rappresentata da un bacino sotterraneo. Bilancio idrologico Per bilancio idrologico si intende il raffronto, nel periodo di tempo considerato ed in condizioni naturali, tra il volume delle risorse idriche in ingresso ed il volume in uscita, in un area di riferimento rappresentata da un bacino idrografico o da un bacino idrogeologico. Bioindicatore ittico Per bioindicatore ittico si intende la specie ittica che, tenendo conto dell impatto delle variazioni di portata sull intera catena alimentare, viene ritenuta di riferimento dello stato di qualità ambientale del corso d acqua, ai fini del calcolo del deflusso minimo vitale. Centro di pericolo Per centri di pericolo si intendono tutte le attività, insediamenti e manufatti in grado di costituire, direttamente o indirettamente, fattori certi o potenziali di degrado quali-quantitativo delle acque (da Conferenza Permanente per i Rapporti Stato - Regioni - Province Autonome, 2003). Ciclo idrologico Per ciclo idrologico si intende il circuito chiuso a cui è soggetta l acqua in natura, per effetto dell energia solare e della forza di gravità. Coefficiente di immagazzinamento Per coefficiente di immagazzinamento si intende il volume d acqua che può essere erogato o immagazzinato, per effetto di una modificazione unitaria di carico piezometrico, da un prisma di acquifero di sezione unitaria e di altezza determinata. Complesso idrogeologico Per complesso idrogeologico si intende uno o più termini litologici generalmente simili, caratterizzati da una soddisfacente similitudine stratigrafico-strutturale, aventi una comprovata unità spaziale e giaciturale, un prevalente tipo di permeabilità generalmente comune ed un grado di permeabilità relativa che si mantiene generalmente in un campo di variazione piuttosto ristretto, oltre che una capacità di infiltrazione e di deflusso sotterraneo sostanzialmente omogenei (da Civita, 1973; modificata). Conca endoreica

Per conca endoreica si intende un area costituita da un bacino idrografico chiuso (quindi, priva di emissario superficiale), le cui acque di ruscellamento superficiale defluiscono in falda o, comunque, nel sottosuolo. Concime chimico Per concime chimico si intende qualsiasi fertilizzante prodotto mediante procedimento industriale (da art.74, comma 1, lettera i, del Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n 152 e s.m.i.) Conducibilità idraulica La conducibilità idraulica è un parametro (espresso in m/s o in cm/s) che consente di quantificare la permeabilità assoluta. Corpo idrico In termini generali, per corpo idrico si intende una massa d acqua superficiale o sotterranea che, indipendentemente dalla sua entità, presenti proprie caratteristiche idrologiche, idrogeologiche, chimico-fisiche e biologiche e sia o possa essere suscettibile di uno o più impieghi (da Comitato Interministeriale per la Tutela delle Acque dall Inquinamento, 1977; modificata). Corpo idrico a specifica destinazione funzionale Per corpo idrico a specifica destinazione funzionale si intende il corpo idrico superficiale che contiene acque a specifica destinazione funzionale. Corpo idrico sotterraneo Per corpo idrico sotterraneo si intende una massa d acqua sotterranea che, indipendentemente dalla sua entità, presenti proprie caratteristiche idrologiche, idrogeologiche, chimico-fisiche e microbiologiche, sia delimitata da elementi geometrici ben definiti e cartografabili e sia o possa essere suscettibile di uno o più impieghi. Corpo idrico sotterraneo di interesse Per corpo idrico sotterraneo di interesse si intende un corpo idrico sotterraneo che, pur non essendo significativo, si ritiene di dovere in ogni caso monitorare e classificare per l elevato interesse naturalistico e/o paesaggistico e/o ambientale delle emergenze sorgive, per le particolari utilizzazioni in atto e/o previste delle sue acque o per la possibilità, reale o potenziale, di trasmettere inquinamento ad altri corpi idrici (significativi o di interesse). Corpo idrico sotterraneo significativo

Per corpi idrici sotterranei significativi (da punto 1.2.1 dell allegato n 1 al Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n 152 e s. m. e i.; modificata) si intendono gli accumuli d acqua (falde idriche o acqua intrappolata da litotipi impermeabili) non trascurabili ai fini del suo utilizzo, contenuti nelle rocce permeabili della zona di saturazione del sottosuolo (con esclusione, quindi, dei corpi idrici discontinui e/o di modesta estensione e/o contenuti in rocce poco permeabili e/o di scarsa importanza idrogeologica e/o di irrilevante significato ecologico). Corpo idrico sotterraneo vulnerato da nitrati Per corpo idrico sotterraneo vulnerato da nitrati si intende un corpo idrico sotterraneo caratterizzato dalla presenza o dalla possibile presenza di nitrati (espressi come NO - 3 ) in concentrazione superiore a 50 mg/l. Corpo idrico superficiale Per corpo idrico superficiale si intende una massa d acqua posta sulla superficie terrestre che, indipendentemente dalla sua entità, presenti proprie caratteristiche morfologiche, idrologiche, chimico - fisiche e biologiche e sia o possa essere suscettibile di uno o più impieghi. Corpo idrico superficiale di interesse Per corpo idrico superficiale di interesse si intende un corpo idrico superficiale che, pur non essendo significativo, si ritiene di dovere in ogni caso monitorare e classificare per l elevato interesse naturalistico e/o paesaggistico e/o ambientale, per le particolari utilizzazioni in atto e/o previste per le sue acque o per la possibilità, reale o potenziale, di trasmettere inquinamento ad altri corpi idrici (significativi o di interesse). Corpo idrico superficiale significativo Per corpi idrici superficiali significativi (da punto 1.1 dell allegato n 1 al Decreto Legislativo 3 aprile 2006 n 152 e s. m. e i.) si intendono: almeno i seguenti corsi d acqua (cioè, quelli corrispondenti alle seguenti condizioni minime): quelli naturali di primo ordine (cioè quelli recapitanti direttamente in mare) il cui bacino imbrifero abbia una superficie maggiore di 200 Km 2, ivi comprese le acque di transizione delle zone di delta e di estuario; quelli naturali di secondo ordine o superiore, il cui bacino imbrifero abbia una superficie maggiore di 400 Km 2 ; i laghi aventi superficie dello specchio liquido pari a 0,5 Km 2 o superiore, con riferimento al periodo di massimo invaso; le acque marine comprese entro la distanza d 3.000 metri dalla costa e, comunque, entro la batimetria dei 50 metri; le acque di transizione delle lagune, dei laghi salmastri e degli stagni costieri; i corpi idrici artificiali costituiti da:

canali artificiali, con portata di esercizio di almeno 3 m 3 /s, che restituiscono almeno parte delle proprie acque in corpi idrici naturali superficiali; serbatoi o laghi artificiali il cui bacino di alimentazione sia interessato da attività antropiche che ne possano compromettere la qualità e aventi: o superficie dello specchio liquido, riferita al periodo di massimo invaso, pari ad almeno 1 Km 2 ; o volume d invaso almeno pari a 5 10 6 m 3. Corpo idrico superficiale vulnerato da nitrati Per corpo idrico superficiale vulnerato da nitrati si intende un corpo idrico superficiale caratterizzato dalla presenza o dalla possibile presenza di nitrati (espressi come NO - 3 ) in concentrazione superiore a 50 mg/l, ovvero dalla presenza o dalla possibilità che si verifichi il fenomeno di eutrofizzazione. Corso d acqua Per corsi d acqua si intendono, sia i corsi d acqua naturali sia quelli artificiali, con esclusione dei canali appositamente costruiti per lo smaltimento di acque reflue (da Comitato Interministeriale per la tutela delle acque dall inquinamento, 1977; modificata). Criterio geometrico Per criterio geometrico si intende il criterio di delimitazione delle Aree di Salvaguardia basato su dimensioni prefissate a prescindere da eventuali considerazioni di carattere tecnico. Criterio temporale Per criterio temporale si intende il criterio di delimitazione delle Aree di Salvaguardia basato sull utilizzo di un tempo di sicurezza prefissato. Criterio idrogeologico Per criterio idrogeologico si intende il criterio di delimitazione delle Aree di Salvaguardia basato su considerazioni tecnico-scientifiche derivanti dalle conoscenze esistenti sull idrodinamica sotterranea e sulle caratteristiche stratigrafico-strutturali dell acquifero. Criterio misto Per criterio misto si intende il criterio di delimitazione delle Aree di Salvaguardia basato sull applicazione parziale ma simultanea di almeno due degli altri criteri. Curva isopiezometrica Per curva isopiezometrica si intende il luogo dei punti di una falda aventi uguale pressione.

Curva d idoneità del bioindicatore ittico Per curva d idoneità del bioindicatore ittico si intende la curva che evidenzia il livello di gradimento della specie ittica di riferimento nei confronti dell ambiente rappresentato dalle caratteristiche fisiche e idrologiche del corso d acqua, ai fini del calcolo del deflusso minimo vitale. Deflusso idrico non captabile Per deflusso idrico non captabile si intende la portata idrica istantanea di una determinata sezione di un corso d acqua o di una falda, eventualmente differente nel corso dell anno, che non è captabile in termini economicamente accettabili. Deflusso minimo di equilibrio Per deflusso minimo di equilibrio si intende la minima portata idrica istantanea, eventualmente differente nel corso dell anno, che deve essere assicurata in una determinata sezione della falda (anche attraverso l alimentazione artificiale), per la salvaguardia delle caratteristiche fisiche del corpo idrico sotterraneo e chimico-fisiche delle acque. Deflusso minimo di interesse ambientale Per deflusso minimo di interesse ambientale si intende la minima portata idrica istantanea, eventualmente differente nel corso dell anno, che deve essere assicurata in una determinata sezione della falda (anche attraverso l alimentazione artificiale), per il conseguimento di obiettivi di salvaguardia ambientale e/o di vincoli ambientali. Deflusso minimo di interesse socio-economico Per deflusso minimo di interesse socio-economico si intende la minima portata idrica istantanea, eventualmente differente nel corso dell anno, che deve essere assicurata in una determinata sezione del corso d acqua o della falda (anche attraverso l alimentazione artificiale), per il conseguimento di obiettivi di carattere socio-economico. Deflusso minimo vitale Per deflusso minimo vitale si intende la risorsa idrica non utilizzabile costituita dalla minima portata idrica istantanea, eventualmente differente nel corso dell anno, che deve essere assicurata in ogni tratto omogeneo del corso d acqua (anche attraverso il rilascio di scorte accumulate nei periodi di disponibilità della risorsa e/o attraverso l emungimento di acque sotterranee), per la salvaguardia delle caratteristiche fisiche del corpo idrico superficiale e chimico-fisiche delle acque, nonché per la salvaguardia delle biocenosi tipiche delle condizioni naturali locali, queste ultime coincidenti con quelle tipiche del corpo idrico di riferimento definito dal Decreto Legislativo 11 maggio 1999, n 152 e s. m. e i. (da Autorità di Bacino del Fiume Serchio, 2002 e da Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio, 2004; modificata).

Dispersione nel sottosuolo Per dispersione nel sottosuolo si intende l azione di spargere e/o di disperdere sul terreno acque di dilavamento di superfici impermeabili, fanghi e/o acque reflue liquide, semiliquide o comunque convogliabili nel suolo e nel sottosuolo, in qualsiasi modo ciò avvenga e indipendentemente dalla natura inquinante del fluido. Direttrice di flusso idrico sotterraneo Per direttrici di flusso idrico sotterraneo si intendono quelle linee che intersecano ortogonalmente le curve equipotenziali dette isopiezometriche. Coincidono con le direttrici di massima pendenza della superficie piezometrica. Disponibilità idrica Per disponibilità idrica si intende la risorsa idrica utilizzabile al netto delle utilizzazioni in atto. Distanza di sicurezza Per distanza di sicurezza dal punto di captazione si intende la distanza che viene percorsa da un inquinante idrotrasportato, con tempo di ritardo pari ad 1, in un intervallo temporale considerato di sicurezza. Domanda idrica Per domanda idrica si intende la richiesta d acqua per gli usi attuali (utilizzi) e/o futuri (fabbisogni). Drenanza Per drenanza si intende il fenomeno per cui, tra falde giustapposte o tra loro intercomunicanti attraverso uno strato semipermeabile, sottoposte a diverso carico piezometrico, si verificano scambi idrici, secondo percorsi sub-verticali, dall acquifero superiore verso quello inferiore o viceversa. Emergenza della falda idrica Per emergenza della falda idrica si intende il sito in cui l assetto stratigrafico e/o strutturale e/o morfologico, anche se modificato da interventi antropici, determina l affioramento delle acque sotterranee. Estuario Per estuario si intende l'area di transizione tra le acque dolci e le acque costiere alla foce di un fiume, i cui limiti esterni verso il mare sono definiti con decreto del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio; in via transitoria tali limiti sono fissati a cinquecento metri dalla linea di costa. (da art.74, comma 1, lettera e, del Decreto Legislativo 3 aprile 2006,n 152 e s.m.i.)

Evaporazione Per evaporazione si intende il fenomeno fisico che determina il passaggio dell acqua dallo stato liquido a quello di vapore, per effetto dell energia solare. Evapotraspirazione Per fenomeno di evapotraspirazione si intende l azione combinata dell evaporazione, della sublimazione e della traspirazione. Eutrofizzazione Per eutrofizzazione si intende l arricchimento delle acque di nutrienti, in particolare modo di composti dell'azoto e/o del fosforo, che provoca una abnorme proliferazione di alghe e/o di forme superiori di vita vegetale, producendo la perturbazione dell'equilibrio degli organismi presenti nell'acqua e della qualità delle acque interessate (da art.74, comma 1, lettera z, del Decreto Legislativo 3 aprile 2006,n 152 e s.m.i.) Fabbisogno idrico Per fabbisogno idrico si intende la richiesta d acqua (comprensiva delle perdite fisiologiche che si hanno nelle strutture di adduzione e distribuzione) indispensabile per il soddisfacimento delle necessità delle varie attività antropiche, prevista a fini gestionali e pianificatori e, quindi, ottimizzata in relazione alle priorità programmate, alla qualità delle risorse disponibili ed all applicazione di strategie di risparmio idrico, di contenimento delle perdite e di eliminazione degli sprechi. Falda idrica In termini generali, per falda idrica si intende l acqua gravifica in movimento che si trova, nella zona di saturazione del sottosuolo, in quantità significative in relazione all uso cui è destinata. Falda idrica artesiana Per falda idrica artesiana si intende la falda contenuta in un acquifero artesiano. Falda idrica confinata Per falda idrica confinata si intende la falda contenuta in un acquifero confinato. Falda idrica libera Per falda idrica libera si intende la falda contenuta in un acquifero libero. Falda idrica semi-confinata

Per falda idrica semi-confinata si intende la falda contenuta in un acquifero semi-confinato. Fanghi Per fanghi sono da intendere i fanghi residui, trattati o non trattati, provenienti dagli impianti di trattamento delle acque reflue urbane (da art.74, comma 1, lettera bb, del Decreto Legislativo 3 aprile 2006,n 152 e s.m.i.) Fattore di correzione Per fattore di correzione è da intendere, in situazioni caratterizzate da falde giustapposte con percolazione o flusso di drenanza dall alto verso il basso, il parametro (pari al rapporto tra il valore di vulnerabilità all inquinamento dell acquifero sovrapposto e quello massimo teorico ottenibile, per l acquifero sottoposto, con la griglia di pesi utilizzata) utilizzato dal metodo D.A.C. per correggere il valore di vulnerabilità dell acquifero sottoposto. Fertilizzante Per fertilizzante si intende,fermo restando quanto disposto dalla legge 19 ottobre 1984, n. 748, le sostanze contenenti uno o più composti azotati, compresi gli effluenti di allevamento, i residui degli allevamenti ittici e i fanghi, sparse sul terreno per stimolare la crescita della vegetazione (da art.74, comma 1, lettera aa, del Decreto Legislativo 3 aprile 2006,n 152 e s.m.i.) Filtro litologico Per filtro litologico si intende uno spessore superficiale di suolo e/o di acquifero non saturo che sia in grado di sviluppare un azione filtrante s. l. e, quindi, parzialmente o totalmente depurativa sull acqua di infiltrazione efficace contenente sostanze inquinanti. Fognature separate Per fognature separate si intende la rete fognaria costituita da due canalizzazioni, la prima delle quali adibita alla raccolta ed al convogliamento delle sole acque meteoriche di dilavamento, e dotata o meno di dispositivi per la raccolta e la separazione delle acque di prima pioggia, e la seconda adibita alla raccolta ed al convogliamento delle acque reflue urbane unitamente alle eventuali acque di prima pioggia. (da art.74, comma 1, lettera ee, del Decreto Legislativo 3 aprile 2006,n 152 e s.m.i.) Gestione dei rifiuti Per gestione dei rifiuti si intendono tutte le operazioni che vanno dalle modalità di gestione del singolo sacchetto di rifiuti domestici, alle modalità di gestione dei contenitori, del prelievo, del trasporto, dello stoccaggio, della discarica, del trattamento, ecc. Gestore del servizio idrico integrato

Per gestore del servizio idrico integrato si intende il gestore del servizio idrico integrato: il soggetto che gestisce il servizio idrico integrato in un ambito territoriale ottimale ovvero il gestore esistente del servizio pubblico soltanto fino alla piena operatività del servizio idrico integrato. (da art.74, comma 1, lettera r, del Decreto Legislativo 3 aprile 2006,n 152 e s.m.i.) Gradiente piezometrico della falda idrica Per gradiente piezometrico della falda idrica si intende la pendenza della superficie piezometrica misurata lungo le direttrici di flusso principali. Esso si identifica, quindi, con la perdita unitaria di carico piezometrico dovuta a dissipazione di energia, per viscosità, per attrito lungo le pareti dei meati intergranulari, per variazioni di sezione dell acquifero e/o dei meati, ecc. Impermeabile relativo Per impermeabile relativo si intende un complesso idrogeologico che, giustapposto ad un altro più permeabile, ne tampona parzialmente la circolazione idrica, pur lasciando che quantitativi d acqua, anche copiosi, continuino il loro deflusso verso punti di recapito posti a quota più bassa. Indice di pericolosità Per indici di pericolosità si intendono i punteggi assegnati a ciascun parametro di vulnerabilità utilizzato per la valutazione della vulnerabilità all inquinamento degli acquiferi. Indice di vulnerabilità Per indice di vulnerabilità si intende il punteggio finale della procedura di calcolo e/o di valutazione che consente di caratterizzare numericamente lo stato di vulnerabilità degli acquiferi. Infiltrazione Per infiltrazione si intende il fenomeno per cui le acque che vengono a contatto con la superficie del suolo (siano esse atmosferiche o di altra origine) penetrano nel suolo o anche nel sottosuolo. Infiltrazione secondaria Per infiltrazione secondaria si intende il fenomeno per cui le acque penetrano nel suolo o anche nel sottosuolo, dopo essere defluite in superficie. Inquinamento idrico Per inquinamento idrico si intende l'introduzione diretta o indiretta, a seguito di attività umana, di sostanze o di calore nell'aria, nell'acqua o nel terreno che possono nuocere alla salute umana o alla qualità degli ecosistemi acquatici o degli ecosistemi terrestri che dipendono direttamente da ecosistemi acquatici, perturbando, deturpando o deteriorando i valori ricreativi o altri legittimi usi dell'ambiente (da art. 74, comma 1, lettera cc, del Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n 152 e s.

m. e i.; modificata). Intensità normale di pioggia Per intensità normale di pioggia si intende l intensità compresa tra due limiti (variabili da litotipo a litotipo e in relazione allo stato di saturazione del suolo in acqua di ritenzione), uno inferiore, al di sotto del quale non si ha infiltrazione efficace, ed uno superiore, oltre il quale si ha l attivazione del fenomeno di ruscellamento superficiale. Lago Per lago si intende un corpo idrico superficiale interno fermo (da art.74, comma 2, lettera d, del Decreto Legislativo 3 aprile 2006,n 152 e s.m.i.) Limite a flusso imposto Per limite a flusso imposto si intende una discontinuità idrogeologica che, in particolari condizioni idrodinamiche (naturali o influenzate artificialmente), consente il passaggio di determinate portate idriche (che possono essere anche nulle), in entrata o in uscita dall acquifero. Limite a potenziale imposto Per limite a potenziale imposto si intende una discontinuità idrogeologica che, in particolari condizioni idrodinamiche (naturali o influenzate artificialmente), consente di tenere fissi determinati livelli di falda, in entrata o in uscita dall acquifero. Limite di permeabilità Per limite di permeabilità si intende qualsiasi elemento geometrico, stratigrafico o tettonico, che marca il contatto tra complessi idrogeologici a diversa permeabilità relativa. Linea isocrona Per linea isocrona si intende la linea che congiunge i punti di eguale tempo d arrivo delle particelle d acqua inquinata ad un opera di captazione, con riferimento al solo percorso nell acquifero saturo. Misura di emergenza Per misure di emergenza si intendono gli interventi che vengono effettuati nell acquifero per far fronte, in stato di emergenza idrica, a fenomeni di inquinamento più o meno accidentali. Opera di captazione Per opera di captazione si intende l opera o il complesso di opere, realizzate in corrispondenza

della sorgente (captazione alla sorgente), o all interno dell acquifero alimentatore o in falda (captazione in acquifero), allo scopo di utilizzare la risorsa idrica senza pregiudicarne lo stato qualiquantitativo (da allegato 1, lettera i dell accordo 12 dicembre 2002 della Conferenza Permanente per i Rapporti Stato - Regioni - Province Autonome, 2003; modificata). Opera di captazione dinamica Per opera di captazione dinamica si intende l opera che, opportunamente equilibrata in termini di portata e di depressioni piezometriche, sia in grado di non modificare in modo sostanziale gli equilibri idrogeologici naturali e, quindi, di non innescare fenomeni di inquinamento localizzato delle acque sotterranee,. Opera di captazione integrata Per opera di captazione integrata si intende l opera che, da sola o in accoppiamento ad altre, sia in grado di captare solo acque a deflusso lento (falda), in un contesto idrogeologico caratterizzato anche dalla presenza di acque di infiltrazione secondaria a deflusso veloce. Parametro di vulnerabilità Per parametri di vulnerabilità si intendono quei parametri geometrici, idrogeologici, pedologici, morfologici, litologici e idrodinamici che caratterizzano l acquifero, consentendo di valutarne il grado di vulnerabilità intrinseca all inquinamento attraverso gli indici di pericolosità. Percolazione Per percolazione si intende il fenomeno di deflusso delle acque, attraverso una fascia di acquifero insaturo, per effetto della forza di gravità. Permeabilità Per permeabilità si intende la proprietà che hanno le rocce di lasciarsi attraversare dall acqua, quando questa è sottoposta a pressione (in altri termini, esprime l attitudine che ha la roccia a fare defluire l acqua sotterranea). Si può distinguere: un grado di permeabilità relativa, non quantificabile ma semplicemente valutabile per comparazione con altre rocce; un grado di permeabilità assoluta, quantificabile mediante la conducibilità idraulica. Peso Per pesi si intendono i numeri che, moltiplicati per gli indici di pericolosità, hanno lo scopo di enfatizzare il diversificato ruolo che i parametri di vulnerabilità rivestono nell ambito della suscettività all inquinamento degli acquiferi. Pesticida

Per pesticidi sono da intendere tutti i prodotti chimici, naturali, sintetici o biosintetici (insetticidi, fungicidi, erbicidi, ecc.) utilizzati per combattere gli organismi animali (insetti, acari, roditori) o vegetali (piante infestanti) e le malattie fungine degli animali e delle piante direttamente o indirettamente dannosi per l uomo. Piano di emergenza idrica alternativo Per piano di emergenza idrica alternativo si intende un piano di utilizzazione delle risorse idriche di un determinato territorio, finalizzato alla gestione straordinaria derivante da situazioni di emergenza. Piezometro Per piezometro si intende un pozzo generalmente di diametro ridotto condizionato in modo da consentire il campionamento qualitativo della falda e la misura dei livelli piezometrici (da allegato 1, lettera m dell accordo 12 dicembre 2002 della Conferenza Permanente per i Rapporti Stato - Regioni - Province Autonome; modificata). Porosità efficace Per porosità efficace si intende la proprietà che hanno le rocce di contenere meati intercomunicanti (cioè, quelli in cui circola l acqua gravifica). Porosità totale Per porosità totale si intende la proprietà che hanno le rocce di contenere, sia meati intercomunicanti sia meati non intercomunicanti. Pozzo Per pozzo si intende un foro condizionato in modo da consentire la captazione di acque sotterranee e/o l immissione di acque nel sottosuolo (anche se adibito a barriera idraulica finalizzata alla protezione delle caratteristiche quali-quantitative della risorsa idrica), oltre che il campionamento qualitativo della falda e la misura dei livelli piezometrici. Pozzo perdente Per pozzi perdenti si intendono i pozzi che: convogliano acqua o altri fluidi nel sottosuolo, anche se solo a causa del loro non idoneo condizionamento; i pozzi neri non impermeabilizzati e privi di sottofondo e di sistema di monitoraggio delle eventuali perdite; i pozzi rovesci eventualmente utilizzati per lo smaltimento nel sottosuolo di sostanze contaminanti o di acque reflue. Precipitazione efficace

Per precipitazione efficace si intende l aliquota d acqua di precipitazione al netto dell evapotraspirazione reale, corrispondenti all insieme delle risorse idriche superficiali e sotterranee. Protezione dinamica Per protezione dinamica si intende la protezione della risorsa idrica mediante la gestione, in termini dinamici, di determinate opere di captazione e/o mediante la gestione di un sistema di monitoraggio delle acque in afflusso alle stesse opere, che sia in grado di verificarne periodicamente i principali parametri quantitativi e qualitativi consentendo, con un sufficiente tempo di sicurezza, la conoscenza di eventuali loro variazioni significative (da Conferenza Permanente per i Rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province Autonome, 2003; modificata). Protezione statica Per protezione statica si intende la protezione della risorsa idrica mediante la definizione di Aree di Salvaguardia, all interno delle quali vengono posti divieti, vincoli e regolamentazioni finalizzati alla prevenzione del degrado quali-quantitativo delle acque in afflusso alle opere di captazione, eventualmente con l integrazione di opere strutturali in grado di minimizzare o eliminare i problemi di incompatibilità tra uso del territorio e qualità delle risorse idriche (da Conferenza Permanente per i Rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province Autonome, 2003; modificata). Pseudo-falda idrica Per pseudo-falda idrica si intende l acqua gravifica in movimento che si trova, nella zona di saturazione del sottosuolo, in quantità non significative in relazione all uso cui è destinata. Ricarica della falda Per ricarica della falda si intende l altezza d acqua d infiltrazione efficace riferita ad un preciso lasso di tempo. Riserva idrica Per riserve idriche naturali si intendono le acque non appartenenti al ciclo idrologico e, pertanto, non rinnovabili (non possono essere quindi utilizzate, ovvero possono essere utilizzate alla stregua di un giacimento, ovvero possono essere utilizzate a prezzo di importanti squilibri idrogeologici). Rete fognaria Per rete fognaria si intende il sistema di canalizzazioni, generalmente sotterranee, per la raccolta e il convogliamento delle acque reflue domestiche, industriali ed urbane fino al recapito finale.(da art.74, comma 1, lettera dd, del Decreto Legislativo 3 aprile 2006,n 152 e s.m.i.) Risorsa idrica

Per risorse idriche naturali si intendono le acque appartenenti al ciclo idrologico e, pertanto, rinnovabili (possono essere quindi utilizzate, senza che vengano sostanzialmente modificati gli equilibri idrogeologici naturali). Risorsa idrica esterna Per risorse idriche esterne si intendono le risorse che, indipendentemente dalla loro origine (naturale e/o da riutilizzo e/o da recupero e/o non convenzionale) e dalla loro eventuale utilizzazione, vengono introdotte artificialmente dall esterno del dominio idrogeologico di interesse. Risorsa idrica integrativa, sostitutiva e di emergenza Per risorse idriche integrative, sostitutive e di emergenza si intendono le risorse idriche che, indipendentemente dalla loro origine ed eventuale utilizzazione, possono essere usate per far fronte a situazioni emergenziali. Risorsa idrica naturale Per risorsa idrica naturale si intende la risorsa idrica che, nel periodo di tempo considerato, è disponibile in un corpo idrico (superficiale o sotterraneo) o in una determinata sezione dello stesso, in assenza di prelievi e/o di immissioni di carattere antropico (da Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio, 2004; modificata). Risorsa idrica non convenzionale Per risorsa idrica non convenzionale si intende la risorsa idrica prodotta attraverso la dissalazione delle acque marine e salmastre (anche sotterranee), l incremento artificiale delle precipitazioni attraverso interventi climatici, la riduzione dell evaporazione da superfici d acqua libera naturali e/o artificiali, la riduzione delle perdite dagli acquedotti, la riduzione degli sprechi, le politiche del risparmio idrico (da Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio, 2004; modificata). Risorsa idrica non utilizzabile Per risorse idriche non utilizzabili si intendono le risorse idriche superficiali e/o sotterranee potenzialmente non disponibili per gli usi civili e/o agricoli e/o industriali, o perché non captabili, o perché soggette a vincoli di carattere socio-economico, di tutela delle acque, di compatibilità ambientale e di qualità. Risorsa idrica potenziale Per risorsa idrica potenziale si intende il massimo volume d acqua teoricamente disponibile, nel periodo di tempo considerato, in un corpo idrico (superficiale o sotterraneo) o in una determinata sezione dello stesso. Risorsa idrica recuperata

Per risorsa idrica recuperata si intende la risorsa idrica prodotta attraverso il recupero dei deflussi di piena e/o di risorse inquinate da fattori antropici e/o naturali. Risorsa idrica riutilizzata Per risorsa idrica riutilizzata si intende la risorsa idrica che viene prelevata e restituita per essere di nuovo utilizzata, sia direttamente sia dopo depurazione. Risorsa idrica trasferita Per risorse idriche trasferite si intendono le risorse che, indipendentemente dalla loro origine (naturale e/o da riutilizzo e/o da recupero e/o non convenzionale) e dalla loro eventuale utilizzazione, vengono trasferite artificialmente all esterno del dominio idrogeologico di interesse. Risorsa idrica utilizzabile Per risorse idriche utilizzabili si intendono le risorse idriche superficiali e/o sotterranee che siano concretamente destinabili agli usi civili e/o agricoli e/o industriali, tenendo conto dei volumi per qualsiasi motivo non captabili e di quelli non utilizzabili per vincoli di carattere socio-economico, di tutela delle acque, di compatibilità ambientale e di qualità (da Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio, 2004; modificata). Ruscellamento superficiale Per ruscellamento superficiale si intende il fenomeno per cui le acque che non penetrano nel suolo e nel sottosuolo defluiscono in superficie ed hanno il loro recapito ultimo in mare. Scarico Per scarico si intende qualsiasi immissione di acque reflue in acque superficiali, sul suolo, nel sottosuolo e in rete fognaria, indipendentemente dalla loro natura inquinante, anche sottoposte a preventivo trattamento di depurazione. Sono esclusi i rilasci di acque previsti all'articolo 114 del D.Lgs.152/2006 e s.m.i. (da art.74, comma 1, lettera ff, del Decreto Legislativo 3 aprile 2006,n 152 e s.m.i.) Sistema acquifero Per sistema acquifero si intende un dominio all interno del quale le influenze di captazioni possono propagarsi liberamente (più o meno velocemente), ma i cui limiti sono di ostacolo a trasferimenti di influenza (Albinet-Margat, 1971). Soggiacenza della falda idrica

Per soggiacenza della falda idrica si intende la profondità del livello piezometrico rispetto al piano di campagna, corrispondente allo spessore di colonna geo-pedologica che le acque di infiltrazione efficace devono attraversare, con il loro eventuale carico inquinante, prima di giungere in falda. Sorgente Per sorgente si intende l emergenza di acque sotterranee sulla superficie terrestre, per cause naturali. Spartiacque sotterraneo Per spartiacque sotterraneo si intende qualsiasi elemento geometrico (litologico, stratigrafico, tettonico, morfologico, piezometrico o idrodinamico) che, creando una linea di displuvio sulla superficie piezometrica o uno sbarramento anche parziale della circolazione idrica sotterranea, consente la differenziazione (anche se non sempre totale) dei recapiti delle acque poste dall una e dall altra parte dello stesso elemento geometrico. Spartiacque superficiale Per spartiacque superficiale si intende la linea di displuvio che, coincidendo con il colmo dei rilievi, separa il deflusso delle acque di ruscellamento superficiale, facendo sì che queste defluiscano verso linee di impluvio diverse (corrispondenti ai fondovalle ed ai corsi d acqua). Sublimazione Per sublimazione si intende il fenomeno fisico che determina il passaggio dell acqua direttamente dallo stato solido a quello di vapore, per effetto dell energia solare. Superficie piezometrica Per superficie piezometrica si intende la superficie costituita dagli infiniti punti a cui si livella la falda idrica. In particolare: se si è in presenza di una falda libera, la superficie piezometrica separa la zona satura da quella di aerazione; se si è in presenza di una falda confinata, la superficie piezometrica è costituita dagli infiniti punti a cui si livella la falda idrica, indipendentemente dal fatto che il livellamento avvenga all interno o al di sopra (falda artesiana) dell impermeabile di copertura; se si è in presenza di una falda semi-confinata, la superficie piezometrica è anche in questo caso costituita dagli infiniti punti a cui si livella la falda idrica, indipendentemente dal fatto che il livellamento avvenga all interno o al di sopra (falda artesiana) del semipermeabile di copertura. Temperatura dell aria Per temperatura dell aria si intende la temperatura misurata in prossimità del suolo.