GLI ENZIMI. Sono molecole che catalizzano le reazioni in modo specifico.



Documenti analoghi
DIAGNOSTICA ENZIMATICA

Esami per la valutazione della funzionalità epatica.

DANNO CELLULARE

GLICOGENOLISI & GLICOGENOSINTESI

GLUCONEOGENESI. Sintesi (GENESI) di nuove (NEO) molecole di glucosio

Corso di Laurea in Farmacia Insegnamento di BIOCHIMICA Angela Chambery

Prof. Maria Nicola GADALETA DISPENSA N. 19

Attivitá e cinetica enzimatica

Classificazione delle proteine secondo la loro funzione biologica!

SISTEMI ENERGETICI. L ATP privato di uno dei suoi 3 radicali fosforici diventa ADP (adenosindifosfato).

Regolazione del metabolismo del glucosio

Le PROTEINE sono i biopolimeri maggiormente presenti all interno delle cellule, dal momento che costituiscono dal 40 al 70% del peso a secco.

Mais, riso, patate, granozucchero di canna o barbabietola Latte da zucchero Polisaccaride Amido - - Disaccaride Maltosio Saccarosio Lattosio

Enzimi nella diagnostica clinica

CONTROLLO ORMONALE DEL METABOLISMO GLUCIDICO DA PARTE DI GLUCAGONE, ADRENALINA E INSULINA

ossigeno e ne facilita la diffusione dai capillari all ambiente intracellulare.

Helena Curtis N. Sue Barnes

glicogeno Glucosio 6-P Piruvato Acetil CoA Intermedi del ciclo di Krebs

Metabolismo degli amminoacidi. Ciclo dell urea

GLUCONEOGENESI SINTESI DI NUOVO GLUCOSIO A PARTIRE DA FONTI NON GLUCIDICHE. L UOMO CONSUMA QUASI 160 g DI GLUCOSIO AL GIORNO

GLICOLISI e CATABOLISMO degli ESOSI

BIOLOGIA GENERALE ottobre 2007

Mediatore chimico. Recettore. Trasduzione del segnale. Risposta della cellula

Metabolismo degli aminoacidi

METABOLISMO DEL GLICOGENO

ENZIMI CINETICA ENZIMATICA

Respirazione cellulare

Niccolò Taddei Biochimica

Valitutti, Taddei, Kreuzer, Massey, Sadava, Hills, Heller, Berenbaum

METABOLISMO DEL Glucosio

Corso di Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia Biofisica e Fisiologia I

MACROSTRUTTURA DEL MUSCOLO STRIATO SCHELETRICO

Il metabolismo del glicogeno e la gluconeogenesi. Copyright 2013 Zanichelli editore S.p.A.

N 2, malgrado la sua abbondanza, è un fattore limitante la crescita della maggior parte degli organismi

A livello della loro struttura chimica, come i grassi, anche i carboidrati sono composti ternari, formati cioè da tre molecole:

Nel muscolo un incremento della concentrazione di Ca 2+ attiva la glicogenolisi.

CELLULE EUCARIOTICHE

Domande relative alla specializzazione in: Biochimica clinica

Il glicogeno (riserva di glucosio) è immagazzinato nel fegato e nei muscoli (con finalità diverse )

AZIENDA SANITARIA OSPEDALIERA SAN GIOVANNI BATTISTA DI TORINO Corso Bramante, 88 LABORATORIO ANALISI SCREENING DIPARTIMENTO INTERAZIENDALE DI

1

Biosintesi non ribosomiale di metaboliti peptidici bioattivi

SECREZIONE DI INSULINA:

Il ciclo nutrizione / digiuno


Lezione di oggi (Lunedì 19 Novembre)

Metabolismo: Introduzione

Il mantenimento dell omeostasi cellulare dipende dai sistemi che permettono lo scambio di molecole tra citoplasma e liquido

Bioenergetica e fisiologia dell esercizio 8. Risposte all allenamento: adattamenti biochimici e effetti sulla resistenza

dieta vengono convertiti in composti dei corpi chetonici.

ESAMI EFFETTUATI PRESSO I CENTRI TRASFUSIONALI A TUTELA DELLA SALUTE DEL DONATORE

ENZIMI E DETERMINAZIONE DELL ATTIVITÀ ENZIMATICA

ETANOLO. Tuttavia influenza sia positivamente che negativamente diverse funzioni fisiologiche.

Prof. Maria Nicola GADALETA

Da dove prendono energia le cellule animali?

Elettroforesi. Elettroforesi: processo per cui molecole cariche si separano in un campo elettrico a causa della loro diversa mobilita.

Si possono suddividere in:

METODICHE NEL LABORATORIO CHIMICO-CLINICO

Degradazione delle proteine della dieta. Catabolismo degli aminoacidi

DEGRADAZIONE di polisaccaridi (glicogeno epatico, amido o glicogeno dalla dieta) Glucosio. GLUCONEOGENESI (sintesi da precursori non glucidici)

VARIABILITA IN PATOLOGIA CLINICA

METABOLISMO E SISTEMI ENERGETICI

Gli enzimi sono catalizzatori nelle reazioni dei sistemi biologici Essi non sono gli unici catalizzatori biologici, esistono infatti:

Laboratorio di Tecniche Microscopiche AA Lezione 12 Marzo 2008 Ore 15-16

Patologia Clinica. Lezione 4. Dott.ssa Samantha Messina

Prof. Maria Nicola GADALETA DISPENSA N. 18

Farmacodinamica II. Mariapia Vairetti. Dipartimento di Medicina Interna e Terapia Sezione di Farmacologia e Tossicologia Cellulare e Molecolare

C). Quindi, con la spettroscopia NMR, le informazioni sulla struttura molecolare vengono dedotte osservando il comportamento dei nuclei atomici.

STRESS E PATOLOGIE CORRELATE: STRATEGIE NUTRIZIONALI E MOTORIE

Isolamento e purificazione di DNA e RNA. -Separare gli acidi nucleici da altri componenti cellulari (lipidi e proteine)

IL MODELLO DI MICHAELIS E MENTEN PER LA CINETICA ENZIMATICA.

I RECETTORI ACCOPPIATI A PROTEINE G

Tratto dal libro Come vivere 150 anni Dr. Dimitris Tsoukalas

Integrali (transmembrana), si estendono attraverso l intera membrana. Classificate in famiglie a seconda del numero di segmenti transmembrana.


Monossido d azoto NO (Nitric Oxide) Messaggero del segnale cellulare. Molecola regolatoria nel sistema nervoso centrale e periferico

Il diabete mellito e la valutazione dell omeostasi glicemica

a cura di : Gaia,Giulia, Lorenzo e Simone 2^ B ( LA MIGLIORE)

Le proteine. Le proteine sono i mattoncini che costituiscono gli organismi viventi.

TIAMINA (vitamina B1, aneurina)

L EPILESSIA NEL CANE E NEL GATTO. terapia dello status epilepticus (emergenza clinica)

Enzimi del siero. Enzimi costitutivi del siero Enzimi della cascata della coagulazione Sistema del complemento

Valutazione dell IG di Frollini tradizionali e preparati con farina con l aggiunta del % di Freno SIGI.

Fonti di cellule staminali pluripotenti: Le cellule staminali possiedono 2 caratteristiche principali: -La massa cellulare interna della blastocisti.

Metabolismo dei composti azotati: aminoacidi e nucleotidi

GENERALITA SUL METABOLISMO. DIGESTIONE e ASSORBIMENTO dei CARBOIDRATI GLICOLISI

Tecniche di microscopia

di glucosio da parte di tutte le cellule, facilitandone il trasporto transmembranario 2. aumenta l utilizzazione

Vitamina D, PTH ed omeostasi del calcio

IL DESTINO METABOLICO DEL GLUCOSIO E LA SUA RILEVANZA NEL DIABETE MELLITO DI TIPO 2

OMEOSTASI DELLA TEMPERATURA CORPOREA

Esercitazione 8. Gli equilibri acido-base: Ka, Kb. L autoprotolisi dell acqua. Misura del ph Soluzioni tampone 1,

Adattamenti del muscolo scheletrico all allenamento aerobico: ruolo dei radicali

STOMACO. A livello dello stomaco si verifica un limitato assorbimento di alimenti, soprattutto di acqua, di alcuni sali, di alcool e di alcuni farmaci

Perché il logaritmo è così importante?

PERCHE DIABETE MELLITO?

Paratiroidi e regolazione del calcio e fosforo Regolazione calcio fosforo

L APPARATO CIRCOLATORIO

I L I P I D I. Lipidi complessi: fosfolipidi e glicolipidi; sono formati da CHO e altre sostanze.

LE BIOMOLECOLE DETTE ANCHE MOLECOLE ORGANICHE; CARBOIDRATI PROTEINE. sono ACIDI NUCLEICI. molecole complesse = POLIMERI. formate dall'unione di

Transcript:

GLI ENZIMI Sono molecole che catalizzano le reazioni in modo specifico.

Fattori che influenzano una reazione enzimatica 1) Concentrazione del substrato

[S] crescenti Se la [E] è in eccesso rispetto al substrato S P (det. spettrofotometricamente) Velocità iniziale = dc/dt

CURVA DI MICHAELIS MENTEN Quando [S] satura tutti i siti enzimatici, si raggiunge la velocità di reazione max (cinetica di Ordine Zero) Se l enzima è in eccesso, la velocità di reazione aumenta all aumentare del substrato (cinetica di Primo Ordine)

Velocità di reazione v = dc/dt Cinetica di reazione di ordine zero V = K [E] Cinetica di reazione di primo ordine V = K [S]

ENZIMA MICHAELIANO Enzima come indicatore di danno Enzima come reagente

Fattori che influenzano una reazione enzimatica 2) Concentrazione dell enzima: quando la [S] è in eccesso rispetto alla [E], la velocità della reazione è proporzionale alla [E] 3) ph 4) Temperatura 5) Cofattori 6) inibitori

Il ph ottimale viene accuratamente mantenuto con l utilizzo di tamponi appropriati

Fattori che influenzano una reazione enzimatica 2) Concentrazione dell enzima: quando la [S] è in eccesso rispetto alla [E], la velocità della reazione è proporzionale alla [E] 3) ph 4) Temperatura 5) Cofattori 6) inibitori

Alcuni enzimi necessitano di cofattori inorganici

e/o cofattori organici (coenzimi) I cofattori devono essere sempre aggiunti in eccesso nella miscela di reazione

Coenzimi piridinici

Fattori che influenzano una reazione enzimatica 2) Concentrazione dell enzima 3) ph 4) Temperatura (analisi a temp strett controllate) 5) Cofattori (sempre in eccesso) 6) inibitori

http://www.youtube.com/watch?v=pilzvt3spcq&feature=fvwrel

Kmi > Km Vmaxi = Vmax INIBIZIONE COMPETITIVA

INIBIZIONE NONCOMPETITIVA Kmi = Km Vmaxi < Vmax

Dosaggi enzimatici Per essere dosati nel siero, urina o altri fluidi gli enzimi devono essere: Stabili durante la conservazione e l analisi del campione; Significativi dal punto di vita diagnostico Facilmente dosabili

La concentrazione degli enzimi viene calcolata in base alla loro attività enzimatica. La determinazione deve essere effettuata finchè la formazione del prodotto aumenta linearmente nel tempo (i primi minuti). [E4] [E3] [E2] [E1] A) La miscela di reazione viene fatta reagire per un tempo prestabilito, finito il quale si determina la quantità di prodotto ottenuto o di substrato consumato. B) La reazione viene seguita in continuo (saggio cinetico) mediante misurazioni successive ad intervalli di tempo prestabiliti

Le misurazioni in continuo sono preferibili perché permettono di individuare qualsiasi deviazione dalla linearità. L esempio piu comune di deviazione dalla linearità si verifica quando la concentrazione di E nel campione è cosi elevata che consuma tutto il substrato in tempi rapidissimi.

I livelli enzimatici vengono riportati come Unità enzimatiche (non concentrazione) E stato proposto l utilizzo dell UNITA INTERNAZIONALE (UI): 1UI è quella quantità di enzima che catalizza la trasformazione di 1 mmole di substrato in 1 minuto. La concentrazione enzimatica viene espressa come UI/L

TEST OTTICO SEMPLICE incolore giallo

TEST OTTICO ACCOPPIATO Consiste nell accoppiamento della reazione primaria con una seconda NAD- o NADP-dipendente (reazione indicatrice). Quando il prodotto dell enzima da dosare non è distinguibile otticamente dal substrato. E1 E2 L S P E1 = enzima da dosare E2 = enzima ausiliario (reazione rivelatrice)

TEST OTTICO ACCOPPIATO Affinchè la misura sia proporzionale al contenuto di E1 presente nel campione da dosare si devono realizzare 3 condizioni: - La reazione catalizzata da E1 deve essere di ordine zero rispetto a [L]. si realizza con un eccesso di L ([L]>> Km L ) - La reazione catalizzata da E2 deve essere di primo ordine rispetto a [S]. si realizza utilizzando E2 in largo eccesso ([S]<<Km s ) - Entrambe le reazioni devono essere irreversibili E1 E2 L S P L enzima E1 deve costituire il fattore limitante

TRANSAMINASI Alanina Aspartato piruvato ossalacetato

Enzimi nella diagnostica: le transaminasi AST = aspartato amminotrasferasi AST Aspartato + a-chetoglutarato ossalacetato + glutammato MDH Ossalacetato + NADH + H + malato + NAD + Reazione indicatrice accoppiata AST (GOT) = Aspartato aminotrasferasi

AST (sinonimo GOT) Indice di funzionalità epatica e muscolare Valori ematici normali (8-20 UI/l) Principalmente localizzata nel tessuto cardiaco, scheletrico ed epatico. La concentrazione intracellulare di AST è 1000 volte piu elevata rispetto alla concentrazione extracellulare. Aumenta nell epatite acuta e cronica, nell infarto del miocardio, nella distrofia muscolare, nella pancreatite acuta. Dopo danni gravi, i livelli di AST possono alzarsi in 6/10 ore e rimanere alti per circa 4 giorni.

AST (sinonimo GOT) Dopo danni gravi, i livelli di AST possono alzarsi in 6/10 ore e rimanere alti per circa 4 giorni. Utile nella diagnosi e nel controllo della terapia delle malattie epatiche. Nell epatite acuta: aumenta in tempi brevi (150-500 UI/l) Nell epatite cronica: scarso aumento (20-100 UI/l)

Enzimi nella diagnostica: le transaminasi ALT = alanina amminotrasferasi ALT Alanina + a-chetoglutarato piruvato + glutammato LDH Piruvato + NADH + H + Lattato + NAD + Reazione indicatrice accoppiata LDH = Lattico Deidrogenasi ALT (GPT) = Alanina aminotrasferasi

ALT (sinonimo GPT) Indice di funzionalità epatica Valori ematici normali (10-25 UI/l) Principalmente localizzata nel tessuto epatico. Aumenta nell epatite acuta e cronica. Nel danno infiammatorio acuto il livelli di ALT sono superiori ai livelli di AST e rimangono elevati nel sangue piu a lungo.

Enzimi nella diagnostica: la lattato deidrogenasi LDH Piruvato + NADH + H + Lattato + NAD + Valori ematici normali (100-200 UI/l) I Livelli aumentano in patologie epatiche, cardiache, muscolari, renali ed ematologiche Molti farmaci possono indurre un aumento sierico di tale enzima: anestetici, dicumarolici, nitrofurantoina, ecc Gli eritrociti hanno una concentrazione di LDH 100-150 volte maggiore rispetto a quella che si trova nel sangue

Isoenzimi Sono forme multiple di un enzima che catalizzano la stessa reazione, ma differiscono nella struttura (sono codificate da geni distinti). Hanno spesso costanti catalitiche (Km, Vmax) diverse. Sono presenti in tessuti diversi (cuore, fegato, ecc.)

Glucokinase and Hexokinase are typical examples of isoenzymes. In fact, there are four Hexokinases: I, II, III and IV. Hexokinase I is present in all mammalian tissues, and Hexokinase IV (Glucokinase) is found mainly in liver. Both enzymes catalyze the phosphorylation of Glucose: Glucose + ATP Glucose 6 P + ADP

G6P x È irreversibile Esochinasi I: È presente in tutte le cellule Reagisce anche con altri monosaccaridi Km = 0.1 mm È indipendente da insulina Inibita da G6P Glucochinasi (esochinasi IV): È presente solo nel fegato Reagisce solo con glucosio (è specifica) Km = 10 mm È inducibile con insulina Non inibita da G6P

Glucokinase and Hexokinase are typical examples of isoenzymes. In fact, there are four Hexokinases: I, II, III and IV. Hexokinase I is present in all mammalian tissues, and Hexokinase IV (Glucokinase) is found mainly in liver. Both enzymes catalyze the phosphorylation of Glucose: Glucose + ATP Glucose 6 P + ADP Hexokinase I has a low Km and is inhibited by glucose 6 (P). Glucokinase is not inhibited by Glucose 6 (P) and his Km is high. Since Glucokinase is not inhibited by glucose 6 phosphate, in conditions of high concentrations of glucose this enzyme continues phosphorylating glucose, which can be used for glycogen synthesis in liver. Additionally, since Glucokinase has a high Km, its activity does not compromise the supply of glucose to other organs; in other words, if Glucokinase had a low Km, it would continue converting glucose to glucose 6 phosphate in the liver, making glucose unavailable for other organs (remember that after meals, glucose arrives first to the liver through the portal system).

Lattico Deidrogenasi (LDH) è un tetramero costituito da 2 tipi di subunità (H e M) 33% 45% 18% 3% 1% Nel siero di individui sani Isoenzima H4 nel cuore M4 nel muscolo scheletrico

È un modo per ri-ossidare il NADH

http://www.youtube.com/watch?v=edozxr4hxjw

In myocardial infarction, total LDH increases, and since heart muscle contains more LDH1 than LDH2, LDH1 becomes greater than LDH2 between 12 and 24 hours, after the infarction, so the ratio LDH1/LDH2 becomes higher than 1 and will stay flipped for several days. http://www.youtube.com/watch?v=edozxr4hxjw

Enzimi nella diagnostica: la creatin chinasi l isoenzima CPK2 compare nel siero generalmente 4-8 ore dopo l episodio acuto e raggiunge un massimo dopo 24 ore scompare dal plasma dopo 48 h (degradato)

Vie di produzione dell ATP Glicolisi anaerobica Fosforilazione ossidativa Creatina chinasi Fosforilazione a livello del substrato nel ciclo di Krebs ATP Adenilato chinasi

Phosphocreatine ADP Creatine kinase ATP Creatine Phosphocreatine ADP ATP Creatine

Vie di produzione Substrati Velocità di produzione di ATP (mmol/g/s) ATP ricavabile dalla completa utilizzazione dei substrati (mmol/g) Tempo per la totale scomparsa dei substrati Creatina chinasi Fosfocreatina 4.0 30 7.5 s Glicolisi anaerobia Glicogeno 2.0 100 2.5 min Fosforilazione ossidativa mitocondriale Glicogeno e glucosio 0.6 100 90 min Fosforilazione ossidativa mitocondriale Acidi grassi 0.3 12 milioni 83 ore E. Newsholme, The Biochemist, 14-17, June 1998

% of total contribution to ATP production glicolisi 100 80 Fosforilazione ossidativa 60 40 20 0 fosfocreatina 0 50 100 150 200 250 300 350 Time (sec.)

Enzimi nella diagnostica: la creatin chinasi l isoenzima CPK2 compare nel siero generalmente 4-8 ore dopo l episodio acuto e raggiunge un massimo dopo 24 ore scompare dal plasma dopo 48 h (degradato)

Determinazione spettrofotometrica della creatin chinasi

Sintesi della creatina

CK3 CK2 CK1

CK-MB nella diagnosi dell infarto acuto

Isoenzimi della CK - catodo + anodo L esempio presentato mostra la separazione elettroforetica di diversi campioni di plasma su gel di agarosio. Le isoforme sono state rese visibili aggiungendo direttamente i substrati sulla lastrina ed evidenziando l NADPH, prodotto dalla catena di reazioni enzimatiche, in base alla sua fluorescenza. La banda MM3 è in posizione catodica ed è la più lenta, mentre la banda MB1 è in posizione anodica ed è quella con maggiore mobilità elettroforetica. Una determinazione semiquantitativa della concentrazione relativa delle diverse isoforme può essere ottenuta per mezzo di un fotometro a scansione.

Proteine mutate nelle distrofie muscolari

Enzimi nella diagnostica: la g-glutamil trasferasi (GGT) Enzima presente in tutti i tessuti, particolarmente nel rene e nel fegato, a livello dei dotti biliari. [GGT] aumenta: 1) Ostruzione dei dotti biliari 2 ) Abuso cronico di alcol Negli alcolisti, la GGT sierica aumenta per un meccanismo di induzione enzimatica, quindi indipendentemente dalla presenza o meno di danno epatico alcol-correlato (se presente, comunque, l'aumento della GGT è più consistente).

Determinazione spettrofotometrica della GGT COO - GGT colorato COO - Misura in bicromatismo (405 e 600 nm)

Per migliorare il metodo, Persijn studiò i derivati del Glu-4-NA e scoprì che il γ-glutamil-3- carbossi-4-nitroanilide era superiore al Glu-4-NA dal punto di vista della solubilità e stabilità.

Le fosfatasi sono enzimi che determinano l idrolisi di fosfomonoesteri (idrolizzano il legame estereo). Si distinguono in base al ph ottimale d azione ALCALINA (ph 9-10) ACIDA (ph 5)

FOSFATASI ALCALINA (ALP) ALP è presente soprattutto nel fegato (canalicoli biliari) e nelle ossa (osteoblasti), placenta e rene. FOSFATASI ALCALINA (ALP) aumenta nelle: affezioni del sistema epato-biliare (poco in cirrosi, epatite); Alterazioni della sostanza ossea (rachitismo, metastasi ossee, Morbo di Paget); Iperparatiroidismo Patologie infiammatorie croniche intestinali

Determinazione spettrofotometrica della fosfatasi alcalina ALP ph 10 incolore giallo

CARATTERISTICHE DEI PRINCIPALI ISOENZIMI DELLA ALP

FOSFATASI ACIDA (ACP) ACP è presente soprattutto nella prostata, milza rene, globuli rossi, piastrine FOSFATASI ACIDA (ACP) aumenta nel: Carcinoma della prostata

Determinazione spettrofotometrica della fosfatasi acida ACP incolore ph 5 Incolore Diventa giallo dopo aggiunta di alcali Per determinare l ACP prostatica si sfrutta la sua caratteristica di essere inibita da L-tartrato. Si sottopone campione a dosaggio in assenza e in presenza di L-tartrato e si misura la differenza tra i due. ACP prostatica = ACP totale ACP dopo inibizione con tartrato

Enzimi nella diagnostica: amilasi Indice di funzionalità pancreatica Valori 100-300 UI/L Sono enzimi idrolitici implicati nella scissione dei polisaccaridi Vengono prodotti in vari organi da cui prendono il nome (isoenzimi): salivare (ptialina) presente anche nel sudore, lacrime, liquido amniotico; pancreatica, viene rilasciata nell intestino

AMILASI aumenta nelle: Pancreatiti acute (livelli 20-30 volte superiore rispetto a individui sani, raggiunge il massimo dopo 24 h); Determinazione spettrofotometrica dell amilasi

Enzimi nella diagnostica: lipasi Indice di funzionalità pancreatica Valori 100-300 UI/L Sono enzimi che catalizzano l idrolisi dei trigliceridi Vengono prodotti principalmente dal pancreas LIPASI aumenta nelle: Pancreatiti acute (è più specifica dell amilasi, si libera più tardivamente e permane più a lungo in circolo);

Determinazione della lipasi Metodo titrimetrico Una emulsione di olio d oliva viene incubata con un campione di plasma. Gli acidi grassi eventualmente formati vengono titolati con NaOH (indicatore timolftaleina) Metodo turbidimetrico Più rapido e semplice, si basa sul fatto che i grassi in ambiente acquoso creano un emulsione.

Enzimi nella diagnostica: la tripsina Prodotta esclusivamente dalle cellule acinose pancreatiche. Si dosa solo con metodi radioimmunologici, il che riduce la sua applicabilità in emergenza clinica. I livelli aumentano 5-10 volte nel corso di panceatite acuta e permangono elevati per 4-5 giorni dall inizio dei sintomi.