Progetto di ristrutturazione urbana del Lungomare Vanvitelli Concorso a inviti Ancona 2001 Massimo e Gabriella Carmassi L area di intervento è caratterizzata oggi da un certo disordine urbano, corrispondente anche a notevoli carenze funzionali. Il problema più evidente è costituito da dallo sdoppiamento delle cortine edilizie, parte addossate alle antiche mura, parte rivolte verso via Giovanni XXIII, parte ancora comprese tra lungomare Vanvitelli e le mura, che costringono il lungomare Vanvitelli ad una cicane tra le varie parti che compongono questo confuso puzle. Il nostro progetto si basa su alcune scelte fondamentali dell amministrazione: la demolizione di alcuni edifici, la costruzione di un parcheggio a più piani salvaguardando i reperti archeologici riportati in luce, la realizzazione di meccanismi di risalita fino a San Ciriaco, la ristrutturazione del porto attraverso un disegno unitario attuabile per fasi. Partendo da questi riferimenti il progetto ricerca un nuovo ordine urbano, capace di 1
riqualificare il fronte della città verso il mare edi determinare una adeguata selezione dei vari flussi di traffico meccanizzato e pedonale, con una serie di interventi: - Liberazione delle mura da superfetazioni e da alcuni edifici recenti per recuperare una visione unitaria, mettendo in luce le fondazioni dei segmenti demoliti. L abbassamento della quota attuale lungo il loro tragitto, consentirà di ottenere un percorso turistico pedonale capace di valorizzare in modo opportuno anche l Arco di Traiano, l Arco Clementino, le varie porte e le due case torri medievali una delle quali oggi parzialmente incorporata nelle masse edilizie recenti. - Arretramento e regolarizzazione del fronte edilizio lungo il lato a monte del lungomare Vanvitelli. Questa soluzione è resa possibile dalla demolizione dell Istituto nautico e dalla casa del portuale ma nello tempo è suggerita dalla necessità di mantenere l allineamento con il progetto del nuovo parcheggio multipiano, da costruire sull area ad esso destinata. Il perfezionamento di questa soluzione presupone anche l arretramento della sede della Fincantieri. Il progetto suggerisce anche la sostituzione dei due edifici privati a lato del parcheggio, per ottenere un risultato paesistico più omogeneo, ma tale intervento non è da considerare necessario a garantire il successo dell operazione. Compresi questi ultimi edifici l intero fronte verso il muro è costituito da nove blocchi di varia dimensione dei quali due riservati al parcheggio collegati tra loro. 2
La lunga sequenza di edifici, a partire da largo Dante Alighieri fino all ingresso del cantiere navale si presenta verso lil mare secondo una dolce linea spezzata, interrotta da varchi tra edificio ed edificio, che determinano la necessaria trasparenza con il retro, affacciato verso la muraglia ad archi che sostiene la rampa della via Giovanni XXIII, dalla quale il fronte edilizio si distacca gradualmente per guadagnare lo spazio adeguato a più piacevoli affacci. Anche il profilo altimetrico dei vari blocchi segue una linea spezzata, degradante a poco a poco verso la punta affusolata della sede della Fincantieri, per raccordarsi con più naturalezza alla configurazione retrostante del paesaggio, costituito da una sequenza di lunghe rampe sostenute da muri a scarpa in mattoni, allegeriti da archi. I vari blocchi sono costituiti da involucri in calcestruzzo armato, rivestiti di mattoni pieni dello stesso tipo e colore di quelli usati ad Ancona,caratterizzati da sequenze serrate di aperture regolari a sviluppo verticale, ma di varia altezza in modo da ottenere superfici regolari ma vibranti di effetti chiaroscurali. Ciascun blocco contiene una scatola interna più piccola e trasparente in modo da ottenere 3
una intercapedine regolatrice di luce e insolazione, attraversata ai vari livelli da passerelle e terrazzi che consentono una vista panoramica all esterno. La scatola interna è costituita da sequenze di pilastri cilindrici e solette in cemento armato chiaro e lucido a vista, che determinano piani liberi, collegati tra loro da scale e ascensori interni o esterni a seconda della posizione del blocco. Ciascun blocco definito secondo questa tipologia elementare, dispone della massima flessibilità ad accogliere le più svariate funzioni, mediante un adattamento interno con soluzioni distributive appositamente studiate che prevedono anche il collegamento dei vari edifici tra loro. La copertura dei vari blocchi, a terrazza lievemente inclinata, è rivestita di mattoni, e scavata da chiostre e terrazze, in modo da essere piacevolmente visibile anche dall alto. - Costruzione di un parcheggio a 4 piani in corrispondenza dell area interessata dagli scavi archeologici. Il progetto adotta una soluzione architettonica che risponde nel modo migliore alle specifiche esigenze funzionali, ma nello stesso tempo si amalgama con la nuova cortina edilizia del lungomare ottenedo su questo lato un ritmo serrato di aperture a tutta altezza che rendono possibile una areazione naturale. Il parcheggio è costituito da due blocchi contigui di diversa dimensione, formati da una struttura verticale in calcestruzzo armato rivestita esternamente e internamente di mattoni, fondata su pali all esterno del perimetro dei ruderi portati in luce dal recente scavo archeologico. Il primo solaio, costituito da una soletta in cemento armato chiaro e lucido, disposto ad una quota che consente l ingresso diretto delle auto dalla via Giovanni XXIII e nello stesso 4
tempo determina uno spazio coperto sufficientemente alto da costituire una protezione dei ruderi (una sorta di museo), lasciati a vista, in modo che possano essere osservati dalle due piattaforme di accesso alle scale e all ascensore, la più bassa delle quali direttamente raggiungibile dal lungomare Vanvitelli. Gli altri tre solai, costituiti da solette in cemento armato a vista, come descritto in precedenza, costituiscono altrettanti piani del parcheggio, accessibili ciascuno da una quota diversa di via Giovanni XXIII e collegati tra loro all interno dal corpo scale e dall ascensore. I due blocchi del parcheggio, collegati tra loro da passerelle esterne, possono contenere complessivamente un totale di 150 macchine. Attraverso la piattaforma alla quota del lungomare Vanvitelli è possibile raggiungere, utilizzando la galleria esistente, realizzata durante i primi lavori di consolidamento della 5
scarpata, una grande torre in parte interrata in parte emergente all esterno, che contiene una scala e un ascensore che consentono di raggiungere la quota di Piazza del Senato. La struttura della torre è costituita da un involucro di calcestruzzo armato rivestito di mattoni a pianta trapezoidale, con il lato maggiore rivolto verso il mare completamente vetrato in modo da consentire a coloro che salgono e scendono attraverso le scale e l ascensore trasparente di ammirare il panorama. Da Piazza del Senato è possibile infine raggiungere attraverso un percorso orizzontale esterno ed una galleria esistente, (vecchio rifugio antiaereo, debitamente riqualificato) un altra torre più piccola della precedente ma simile come fattura che conduce alla quota più alta in prossimità di San Ciriaco. - Migliorare il sistema dei percorsi mecanizzati e realizzazione parcheggi autobus. Questa operazione, strettamente legata alla riconfigurazione del sistema edilizio, si basa essenzialmente sulla espansione del piano stradale della Piazza Dante Alighieri e del lungomare Vanvitelli, mediante la realizzazione di una soletta in calcestruzzo armato sostenuta da pilastri. Tale soletta costituisce la copertura a terrazza di un parcheggio che può contenere 34 autobus e contemporaneamente una carreggiata alternativa capace di raggiungere, attraverso una rampa leggera e una grande scala il livello della banchina del porto e dunque l ingresso al cantiere. E da rilevare tuttavia come l allargamento del piazzale del porto previsto dal piano vigente consentirebbe ai mezzi pesanti di raggiungere l ingresso del cantiere senza recare disturbo ai nuovi edifici e alla passeggiata turistica lungo le mura. Il nostro progetto prevede un insieme organico di interventi di conservazione e valorizzazione delle preesistenze antiche, di riconfigurazione edilizia paesistica del lungomare, di razionalizzazione dei percorsi pedonali e meccanizzati orizzontali e verticali capace di rivitalizzare un area oggi marginale e poco accessibile della città, trasformandola in luogo urbano attraente e animato da possibili flussi turistici, punto di partenza per una 6
visita ai monumenti della parte più antica della città. Questo progetto infine è facilmente realizzabile per lotti funzionali, a partire dal parcheggio, che potrebbe essere costruito subito, senza coinvilgere altre aree e senza recare danno alle strutture archeologiche appena scoperte, che diventerebbero oggetto di memoria e di identità urbana. Informazioni Progetto: Massimo e Gabriella Carmassi Collaboratori: Christopher Evans, Salvatore Oggianu Collaborazione grafica: Raffaella Villani, Giovanni Tombari, Marc Di Domenico, Massimo Gasperini, Andrea Semadeni, Ulrike Wyrwoll Strutture: Impianti: cronologia: 2001 Imprese: Committenti: Comune di Ancona CARMASSI STUDIO DI ARCHITETTURA Indirizzo: Borgo Santi Apostoli, 19 50123 Firenze Tel./Fax: 055 295034 / 055 283591 E-mail: karmassi@tin.it Web: www.carmassiarchitecture.com Acconsentiamo all uso dei dati personali per la legge 675/96 7