Restauro e ricostruzione del Convento di San Francesco alle Scale come biblioteca comunale. Progetto definitivo
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- Davide Lazzari
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1 Restauro e ricostruzione del Convento di San Francesco alle Scale come biblioteca comunale Progetto definitivo Ancona Massimo e Gabriella Carmassi Il progetto si propone di ricostruire la parte ancora esistente del convento di San Francesco alle Scale sopravvissuto alle distruzioni dell ultima guerra, alla costruzione di una scuola che occupa quasi la metà est della superficie originale del complesso e alla demolizione completa di una striscia lungo il confine sud attuata per allargare il vicolo dell Ospedale. Sul lato ovest, la chiesa di San Francesco alle Scale delimita il contesto con la sua imponente e austera mole laterizia. La soluzione adottata per ottenere una biblioteca comunale, ha prodotto un risultato architettonicamente completo e autonomo, sia in termini funzionali che formali e ambientali. La necessità di lavorare costretti da condizioni molto vincolanti ha portato anzi ad articolare in modo più sofisticato l organizzazione funzionale del complesso contribuendo a risolvere il difficile rapporto tra la biblioteca e le masse volumetriche incombenti della scuola. Il progetto della biblioteca corrisponde all estensione planimetrica attuale dei ruderi che vengono rigorosamente conservati e completati con murature in laterizio fino a riconfigurare con precisione le volumetrie esistenti prima della guerra. Il chiostro adiacente la chiesa di San Francesco viene ricostruito fedelmente, seguendo la 1
2 geometria delle parti ancora in piedi, evitando tuttavia un contatto diretto con le murature della chiesa e del campanile per ragioni statiche e considerazioni di correttezza formale. Su tre lati del quadrilatero vengono ricostruite le volte in laterizio del piano terra, mentre sul quarto, un tempo appoggiato direttamente alla chiesa, viene realizzato un giunto, attraverso una struttura leggera e trasparente in ferro e vetro, capace di valorizzare le possenti murature in laterizio vicine. 2
3 Nelle altre parti in mancanza di documentazione attendibile le murature esistenti vengono completate rispettando le geometrie preesistenti ma semplificando il rilievo delle superfici. L estremità delle lunghe murature parallele che delimitano la manica lunga, destinata ad accogliere una sala mostre al piano terra ed una sala di lettura per 160 persone al primo piano, si interrompono nella configurazione planimetrica attuale come strutture non finite che non precludono un successivo completamento. Gli intonaci e le cornici a stucco esistenti vengono conservate e valorizzate come parte fondamentale della stratificazione archeologica del complesso, così come le decorazioni dell antico refettorio, che affiorano qua e là sotto strati di imbiancatura, saranno scoperte e restaurate. 3
4 L intervento strutturale più rilevante del progetto è costituito dal recupero del sotterraneo del refettorio, la cui esistenza è testimoniata dalla relazione geologica conseguente a saggi appositamente realizzati e dalla configurazione geometrica del sito, che richiederà opere di consolidamento e di impermeabilizzazione. Questo spazio parallelepipedo corrispondente al refettorio, di 5.40 metri di altezza è costituito da una scatola completa in cemento armato suddivisa in due parti da un solaio intermedio, collegate da scale, destinate ad accogliere gli scaffali metallici scorrevoli del deposito libri per volumi. La campata dei due solai è interrotta da una fila di pilastri cilindrici in cemento armato. Un accesso riservato a questo spazio viene previsto sul lato nord del refettorio. Tra gli interventi di consolidamento una particolare rilevanza assumono le solette nervate in calcestruzzo armato solidali con le volte e le murature perimetrali destinate a costituire un unico piano orizzontale privo di dislivelli. Le coperture saranno costituite da travi di acciaio sagomate a doppio T a sezione trapezoidale, ancorate mediante cordoli alle murature perimetrali, e impalcato di tavole maschiate di Larice e strato di coibentazione sovrapposto, rivestito all esterno di lamine di piombo collegate fra loro da nervature a rilievo secondo l antica tradizione. Dopo avere ricostituito l ossatura muraria dell organismo preesistente, il progetto si limita a completare l architettura con diaframmi di ferro e vetro trasparenti necessari per delimitare i vari ambienti fra loro e verso l esterno ed ottenere funzioni indispensabili come 4
5 scale, ascensori, servizi igienici. In questo modo la fluidità spaziale dell intero complesso e la qualità dei singoli spazi vengono esaltate, senza ridurne la funzionalità. In conclusione la struttura architettonica della biblioteca sarà costituita da una serie di lunghi ambienti di diverso spessore paralleli fra loro, collegati da brevi segmenti ortogonali. L organizzazione distributiva del complesso è stata studiata in modo da ridurre al minimo lo spazio necessario per disimpegnare le varie funzioni. Per questo l ingresso alla biblioteca, raggiungibile dalla piazza, è stato disposto sul lato ovest del refettorio in posizione baricentrica e alla quota del primo piano, che ospita la sala di lettura per 160 posti. L ingresso, delimitato da due diaframmi trasparenti, si affaccia sul piano sottostante con un doppio volume che accoglie un grande ascensore in ferro e vetro. Il cannocchiale della sala di lettura, attrezzata con un bancone di accettazione, il catalogo e 10 tavoli da 16 posti ciascuno è orientato verso ovest sul campanile e le possenti murature in mattoni della chiesa. L auditorium, ex refettorio, costituito da un ambiente rettangolare allungato di mt. 37x 8.90 alto mt.11 viene restaurato, provvedendo al consolidamento dello stretto ballatoio perimetrale a cui viene applicata una balaustra in ferro su modello di frammenti ritrovati in cantiere e alla scopertura dell apparato decorativo, nascosto dalle imbiancature recenti. Il ballatoio è collegato a terra da una scala a chiocciola di ferro, mentre la copertura attuale, 5
6 costituita da rozze capriate in ferro ed eternit, viene sostituita con una copertura in travi di acciaio sagomato e impalcato di tavole di legno di Larice. Lo spazio compreso tra l edificio che accoglie auditorium e deposito libri e quello che ospita la sala di lettura e sala mostre diviene una cerniera distributiva. Il segmento ad ovest, rispetto al breve canale di collegamento tra i due edifici, accoglie al primo piano una leggera rampa di connessione con la piazza su via Fanti e il guardaroba dell auditorium in un volume leggero di ferro e vetro; al piano terra i servizi igienici dell auditorium. Un ascensore in posizione baricentrica mette in comunicazione i due piani. Il segmento ad ovest viene protetto da una copertura a vetro in modo che lo spazio interno così ricavato possa accogliere una scala di collegamento tra i due piani, un montacarichi vicino al banco di accettazione della biblioteca e una grande scaffalatura di libri a parete a due livelli servita da un ballatoio. Una passerella collega l auditorium con la sala lettura in corrispondenza dell ingresso. Al piano terra i due segmenti est ed ovest sono direttamente comunicanti attraverso la volta esistente che sostiene il disimpegno tra sala di lettura e auditorium. Superata verso sud la manica lunga della sala di lettura, il corridoio tangente al chiostro 6
7 distribuisce alle varie funzioni che su di esso si affacciano, direttamente collegato a una nuova ampia scala cilindrica di servizio all estremità ovest ed il grande ascensore dell ingresso all estremità est. Il corridoio prosegue poi verso la chiesa con la struttura leggera in ferro e vetro di cui si è già detto che consente di raggiungere un altra scala. Due capaci gruppi di servizi igienici sono accolti ai due piani della parte ovest del corridoio in volumi leggeri in ferro e vetro acidato più bassi dei soffitti, quasi come grandi mobili indipendenti dalle strutture. Informazioni Progetto: Massimo e Gabriella Carmassi Collaboratori: Collaborazione grafica: Salvatore Oggianu, Paola Lazzarini, Silvia Margutti, Eva Rimondi, Raffaella Villani Strutture: Impianti: Consilium cronologia: 1999 Imprese: Committenti: Comune di Ancona Foto: Massimo Carmassi CARMASSI STUDIO DI ARCHITETTURA Indirizzo: Borgo Santi Apostoli, Firenze Tel./Fax: / karmassi@tin.it Web: Acconsentiamo all uso dei dati personali per la legge 675/96 7
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