TRAUMI CRANICI E SPINALI



Documenti analoghi
Patologie neurologiche e traumatologia cranicocervicale

LESIONI SCHELETRICHE

TRAUMA CRANICO E TRAUMA DI COLONNA

SVT Supporto Vitale al Traumatizzato traumatologia speciale

Dr. Mentasti Riccardo

Lesioni apparato locomotore, politrauma, trauma cranico e. trauma oculare

TRAUMA CRANICO E VERTEBRALE. Modulo 3 Lezione C Croce Rossa Italiana Emilia Romagna

Trauma cranico e spinale 1

Capitolo 5_d URGENZE MEDICHE ADULTO

IL SISTEMA NERVOSO I TRAUMI CRANICI E VERTEBRALI

LO SHOCK Cors r o s B as a e s.. Relat a ore: Mo M nitore C RI R oberto Va V l a erian a i

Misericordia di Empoli Centro Formazione. Primo Soccorso. Eventi e Lesioni di Origine Traumatica

Patologie Cardiocircolatorie Relatore:Squicciarini Grazia

SISTEMA NERVOSO. Comitato locale CRI Firenze

PATOLOGIE MEDICHE in EMERGENZA

CROCE ROSSA ITALIANA COMITATO LOCALE AREA SUD MILANESE

BARI DICEMBRE 2006 IL COLLARE CERVICALE

TRAUMA approccio e trattamento. EPIDEMIOLOGIA e PREVENZIONE

ANATOMIA DELL ORECCHIO UMANO

Corso di Primo Soccorso. Dolore. Gonfiore. Turgore. Calore. Funzione lesa. Corso di Primo Soccorso. contrazione in eccentrica

Riconoscere lo stato di incoscienza. Saper effettuare manovre su pazienti incoscienti. Saper riconoscere un paziente in stato di shock

Corso per soccorritori volontari L APPARATO -CENNI DI ANATOMIA E DI FISIOLOGIA. Antonio Murolo CRI Fermignano Istruttore TSSA

PATOLOGIE TRAUMATICHE dell APPARATO DI SOSTEGNO e LOCOMOZIONE e del SISTEMA NERVOSO / DSSDUDWRGLVRVWHJQRHORFRPR]LRQH è l insieme degli organi che

I traumi rappresentano in Italia:

Patologie muscolo - scheletriche ed articolari

Venerabile Arciconfraternita della Misericordia di Firenze. A cura del Gruppo Formazione

A L G O R I T M O B L S ( A d u l t o ) S o c c o r r i t o r i

SCENARI FREQUENTI PAZIENTE TRAUMATICO

BLS ADULTO 09/03/2011

Ti sei mai soffermato a pensare: che cosa succede sotto il collare?

Il B.L.S. (Basic Life Support)

TRAUMI AGLI ARTI LESIONI SCHELETRO-MUSCOLARI

Termine generale che indica qualsiasi lesione ai danni del cranio e del cervello

L APPARATO MUSCOLO SCHELETRICO


Lo stato di Coma,Ictus cerebrale: fattori di rischio e posizione d'attesa. Epilessia, soccorso e classificazione

Conferenza Regionale Misericordie. Ufficio Formazione

INTERFERONE POTENZIALI EFFETTI COLLATERALI

Lesione di una parte dell'organismo prodotta da una causa esterna in modo rapido e violento Può riguardare (tra l'altro...):

SVT Supporto Vitale al Traumatizzato traumatologia speciale

Figura 2 - Approccio da parte del leader di manovra. Figura 1 - Approccio da parte del leader di intervento. Leader di manovra 2

CORSO SOCCORRITORE-ESECUTORE N. P.A.CROCE DELL'ADDA Cassano d'adda

I TRAUMI DEL TORACE.

I presidi per il trasporto del paziente. VdS Andrea Masini

CROCE ROSSA ITALIANA COMITATO LOCALE AREA SUD MILANESE

Premessa. Le basi dello shock

SHOCK SHOCK. Storti Chiara Francesca Istruttore PSTI. Corso formativo PSTI per i Volontari della Croce Rossa Italiana

Lesioni da caldo, freddo e da agenti chimici

SPECIFICHE del TRAUMA. SPECIFICHE del TRAUMA

Tecniche e presidi per l immobilizzazione e la mobilizzazione atraumatica

APPARATO NEUROLOGICO. Modulo 1 Lezione C Croce Rossa Italiana Emilia Romagna

BLS-D Basic Life Support- Defibrillation

IL PAZIENTE POLITRAUMATIZZATO

Conoscere le tecniche di mobilizzazione e trasferimento dei pazienti Conoscere le precauzioni per il trasporto secondario dei pazienti

Sistema nervoso: anatomia,fisiologia e patologia

Facoltà di Medicina e Chirurgia

RELAZIONE INTERVENTO CROCE ROSSA ITALIANA

IL SOGGETTO TRAUMATIZZATO

Conoscere i parametri vitali valutabili dal soccorritore Conoscere le tecniche di valutazione dei parametri vitali Riconoscere le situazioni di

IMMOBILIZZAZIONE DEL TRAUMATIZZATO

APPROCCIO AL TRAUMATIZZATO

PRESIDI IMMOBILIZZAZIONE DEL TRAUMATIZZATO NEL PAZIENTE TRAUMATIZZATO SOSPETTARE SEMPRE UNA LESIONE VERTEBRALE

TRIAGE. Docente: infermiere prof. Palumbo Filippo. Associazione Volontari Protezione Civile Noicàttaro onlus

UNITA OPERATIVA DI PRONTO SOCCORSO PROCEDURA N. 27 FONTE: DOTT. CASAGRANDE TRASPORTO SANITARIO SECONDARIO TRASPORTI SANITARI

IMMOBILIZZAZIONE DEL TRAUMATIZZATO

Le lesioni muscolari

BASIC LIFE SUPPORT. Supporto di Base delle Funzioni Vitali

BLS E PRIMO SOCCORSO. M.E Della Marta C. Piluso- A. Montecalvo Azienda Ospedaliera della Provincia di Pavia

Supporto vitale di base nel paziente traumatizzato

SINTOMATOLOGIA E PATOLOGIE. RIPASSO anno 2012

COLPO DI SOLE IL DISTURBO CHE SI MANIFESTA PER UNA PROTRATTA ESPOSIZIONE AL SOLE.

Dr. Antonio Urbino Direttore S.C. Pediatria d Urgenza Ospedale Infantile Regina Margherita di Torino APPROCCIO AL BAMBINO CRITICO

Definizioni. Per trauma si intende una lesione fisica di natura violenta che si manifesta in maniera più o meno improvvisa.

Lo shock. Insieme di sintomi che sopravvengono quando l organismo subisce un aggressione acuta, come meccanismo di reazione e difesa.

LA SICUREZZA E LA SALUTE SUL LAVORO cominciamo a SCUOLA

LE FRATTURE ALCUNE DEFINIZIONI

TRAUMA E POLITRAUMA APPROCCIO, VALUTAZIONE E TRATTAMENTO

Gabriela Sangiorgi Nicola Alvaro

CORSO PBLSD OBIETTIVO

Il Trattamento Primario

Sistema scheletrico. - ossa. - cartilagini. Il sistema scheletrico è fatto da: - articolazioni. Nel tessuto osseo

L aorta è una grossa arteria che origina dal cuore e porta il sangue a tutto il corpo.

APPROCCIO AL PRIMO SOCCORSO

LO SHOCK. I fattori che determinano la pressione sanguigna sono:

TRAUMI e FRATTURE. A cura di: Orzi Luciano

CROCE ROSSA ITALIANA COMITATO LOCALE AREA SUD MILANESE

Nozioni di Primo Soccorso

La diagnosi di morte: la morte encefalica. Dr. Maurizio Cecconi A.O. San Giovanni Addolorata Roma, 12 Ottobre 2012

..GLI ARGOMENTI DEL GIORNO..

PRIMO SOCCORSO EMERGENZE MEDICHE PATOLOGIA DA CALORE CRAMPI DA CALORE ESAURIMENTO DA CALORE COLPO DI CALORE. deplezione IDRICA.

EMERGENZE DA ALTERAZIONE della TEMPERATURA AMBIENTALE COPLO DI CALORE IPOTERMIA

Corso Base CORSO DI FORMAZIONE PER VOLONTARI DELLA CROCE ROSSA ITALIANA Unità Didattica 8

PROGRAMMA DEL CORSO INCARICATO DI PRIMO SOCCORSO AZIENDA GRUPPO A

BLS - Basic Life Support

Italian Resuscitation Council BLS. Basic Life Support BLS IRC Rianimazione Cardiopolmonare Precoce. Secondo linee guida ERC/IRC 2005

FRATTURE, LUSSAZIONI, DISTORSIONI E FERITE. Aspetti concettuali e gestione del primo soccorso

CROCE ROSSA ITALIANA. Croce Rossa Italiana - Comitato Locale di Palmanova

LEZIONE PRONTO SOCCORSO

CONOSCERE IL PROPRIO CORPO

IN UN CICLO RESPIRATORIO SI HA UNA DIMINUZIONE DI OSSIGENO ED UN AUMENTO DI ANIDRIDE CARBONICA. CORSO OSS DISCIPLINA: PRIMO SOCCORSO MASSIMO FRANZIN

Transcript:

TRAUMI CRANICI E SPINALI Le lesioni della testa e del rachide sono estremamente gravi e se non riconosciute o trattate inadeguatamente possono provocare gravi invalidità permanenti o la morte. Elena Castiglione - Vds Roma Nord - Istruttore TI PS

Premessa I traumi cranici sono la principale causa di morte negli eventi traumatici. Le principali cause di trauma cranico e facciale sono gli incidenti stradali; ma anche incidenti sul lavoro, aggressioni e attività sportive. La valutazione può essere resa difficoltosa a causa dell alterato stato di coscienza o incoscienza, tipico di questi eventi e può essere aggravata dall assunzione di sostanze stupefacenti o dall abuso di alcool. Per tutti questi motivi, per una corretta valutazione è di primaria importanza osservare lo scenario, la dinamica degli eventi, l uso o meno dei mezzi di sicurezza, i danni riportati a eventuali veicoli, le informazioni degli astanti.

Lesioni del cranio e dell encefalo LESIONE DEL CRANIO DETERMINATA DA CAUSE FISICHE: da un oggetto che esercita una pressione o penetra nel cranio dall'urto del cranio contro qualche corpo rigido dall'azione di sfregamento o di trazione del cranio La lesione, nella maggior parte dei casi, è dovuta a caduta dall'alto, ad aggressione con corpi contundenti, ad incidenti stradali

Caratteristiche della scatola cranica È rigida e inespansibile (tranne che nel bambino piccolo) Contiene e protegge l encefalo, una struttura molle e facilmente lesionabile quando è sottoposta a contraccolpi sulle pareti del cranio È un distretto del corpo è particolarmente a rischio di lesioni, in particolare nelle cadute

Le lesioni craniche Includono le fratture del cranio e della faccia. Nei casi più gravi possono accompagnarsi a lesioni cerebrali

La maggior parte delle lesioni cerebrali si produce per i movimenti dell encefalo all interno della scatola cranica CERVELLO I traumi cranici possono essere patologie rapidamente evolutive che necessitano di una ospedalizzazione rapida in un centro dotato di neurochirurgia e di una massima sorveglianza durante il trasporto. bulbo Midollo spinale cervelletto

Meccanismo di lesione da contraccolpo dell encefalo. COLPO DI FRUSTA

LESIONI ESTERNE Contusioni del cuoio capelluto Tumefazioni Ferite (abrasioni, escoriazioni, lacerazioni) Fratture LESIONI INTERNE Commozione cerebrale Contusione cerebrale Edema cerebrale Ematoma intracranico

Classificazioni Trauma cranico chiuso Trauma cranico aperto Lesioni facciali: Lesioni dirette Provocate da frattura cranica aperta Lesioni indirette Provocate da traumi cranici chiusi Fratture Lesioniai tessuti molli Lesioni oculari

I principali sintomi segnalati dal pz se cosciente sono: Mal di testa Dolore localizzato nella sede della lesione La fuoriuscita di sangue o liquor cerebrospinale dal naso o da un orecchio sono segni di un grave trauma cranico.

SITUAZIONE MOLTO GRAVE FRATTURA DELLA BASE CRANICA la base cranica su cui poggia l encefalo viene fratturata da un trauma che spesso riguarda il massiccio facciale (trauma facciale) o il massiccio facciale e il cranio (trauma cranio-facciale). indica che le forze in gioco sono state rilevanti e sono possibili altre lesioni associate (lesioni vertebrali, toraciche, addominali) si può avere perdita di liquor, il fluido che circonda l encefalo e che lo protegge la lesione della base cranica, essendo una struttura ossea, provoca quasi inevitabilmente anche lesioni del tessuto encefalico

SEGNI E SINTOMI DELLA FRATTURA DELLA BASE CRANICA - perdita di liquor dal naso (rinorrea) perdita di liquor dall orecchio (otorrea) perdita di sangue dal naso (epistassi) perdita di sangue dall orecchio (otorragia) ematoma orbitarlo (segno del procione) ematoma retroauricolare (segno di Battle)

Segno di Battle È UNA CONTUSIONE DIETRO L ORECCHIO E ANCHE UN SEGNO TARDIVO

Segno del procione OCCHI NERASTRI O ALTERAZIONE DEL COLORE DEI TESSUTI MOLI SOTTO ENTRABI GLI OCCHI (SEGNO TARDIVO)

In presenza di un sospetto trauma cranico È bene pensare che si sia verificato un danno, magari transitorio, al cervello. Effettuare un monitoraggio continuo delle funzioni vitale e rilevare immediatamente eventuali variazioni in miglioramento o peggioramento. È importantissimo rilevare la coscienza o incoscienza, il diametro pupillare il loro eventuale cambiamento col passare del tempo. Le medicazioni delle ferite vanno fatte con bendaggi sterili NON compressivi. Il pz non va mai sottovalutato né abbandonato e deve far sempre sospettare una possibile lesione della colonna cervicale.

Un trauma diretto (frattura aperta con esposizione della materia cerebrale, ferita penetrante da arma da fuoco) o un trauma chiuso (forte scambio di energia) possono provocare lesioni a livello cerebrale: Rivediamoli insieme

Commozione cerebrale Forte scuotimento del cervello provocato da un trauma No lesioni permanenti Immediata e transitoria perdita di coscienza Le onde d urto alla base cranica creano una paralisi funzionale alla porzione superiore del tronco encefalico, responsabile del mantenimento dello stato di veglia. dispnea, pallore, sudorazione, ipotensione. Al ripristino della coscienza: possibile nausea, vomito, vertigini, cefalea e, quasi sempre amnesia retrograda. A volte anche amnesia anterograda Contusione cerebrale Distruzione dei tessuti cerebrali e dei vasi sanguigni Danni permanenti e irreversibili La contusione cerebrale è una delle possibili conseguenze o di una frattura cranica o dello scuotimento violento del cervello contro le pareti della scatola cranica.

Edema cerebrale Ematoma cerebrale È una compressione cerebrale caratterizzata dall accumulo di liquidi negli spazi interstiziali dei tessuti encefalici con conseguente compressione ed ipertensione endocranica. È presente, oltre che nel trauma, anche in patologie di diversa natura: anossia, encefalopatie tossiche, trombosi, tumori. Rottura dei vasi cerebrali con raccolta ematica all interno della sacatola cranica Compressione a livello cerebrale che si manifesta in tempo variabile a seconda del tempo che impiega il sangue a raccogliersi Se non trattato in breve tempo e in modo adeguato provoca danni irreversibile fino a culminare nel coma e morte.

Segnali di allarme per una situazione intracranica in evoluzione Ematoma epidurale: il sangue si riversa tra la dura madre e la parete interna del cranio Ematoma subdurale: il sangue si versa nello spazio subdurale, fra dura madre ed aracnoide. Emorragia intracerebrale: l ematoma si forma internamente

SEGNI E SINTOMI Cefalea, nausea Alterazioni sensibilità/motilità Confusione mentale, sonnolenza, Vomito a getto torpore, incoscienza, amnesia Rinorragia, otorragia Asimmetria delle pupille (anisocoria)

Il trauma cranico è una patologia a rapida evoluzione, per questo al punto D della Valutazione Primaria è stata inserita una seconda valutazione, più accurata dello stato di coscienza in modo da poter valutare (tramite AVPU o il Glasgow Coma Score) il livello di coscienza al nostro arrivo e, successivamente, durante il soccorso ed il trasporto. GRAVITA DEL QUADRO NEUROLOGICO SEVERO GCS 3-8 Moderato GCS 9-13 Lieve GCS 14-1515

Lesioni alla faccia e al collo PERICOLI IMMEDIATI: OSTRUZIONE DELLE VIE AEREE per sangue, denti avulsi, protesi fratturate TRAUMA LARINGEO TRAUMA RACHIDE CERVICALE TRAUMA CRANICO ASSOCIATO

Una FRATTURA LARINGEA è quasi sempre associata a compromissioni della pervietà delle vie aeree in quanto la laringe è posta subito al di sopra della trachea e regola il flusso d aria verso i polmoni. Alterazioni di queste due importanti funzioni: disfonia (voce rauca, flebile o alterata) enfisema sottocutaneo del collo (presenza di aria nei tessuti) stridore inspiratorio (tipo crisi d asma) grave difficoltà respiratoria Il suo trattamento è quello di garantire una gestione avanzata delle vie aeree di competenza strettamente sanitaria. Per i soccorritori, è di vitale importanza la somministrazione di O2 ad alti flussi e l allertamento della C.O. per l eventuale invio di una equipe ALS o per uno SCOOP AND RUN.

Segni trauma facciale Complicazioni del trauma facciale

In sintesi: che fare? Valutazione ambientale (sicurezza, scena, situazione) ABCDE, in particolare: stato di coscienza (chiamare il pz non scuotere) pervietà delle vie aeree (mantenendo allineamento testa collo tronco) Inserire una cannula se il soggetto incosciente senza iperestendere il capo Valutare le eventuali alterazioni della respirazione Essere pronti a effettuare una RCP Somministrare O2 a alti flussi Arrestare eventuali emorragie

NON effettuare alcuna compressione su una sospetta frattura cranica, soprattutto se il cervello è esposto e non cercare di tamponare fuoriuscite di sangue o di liquor dal naso o da s un orecchio. Applicare senza comprimere una o più garze per assorbire l eventuale liquido e per limitare la possibilità di infezioni, coprire con telo sterile. Tenere il soggetto a riposo evitando movimenti bruschi e tranquillizzarlo. Parlargli e rivolgergli delle semplici domande: questo serve anche a valutare eventuali variazioni dello stato di coscienza.

MONITORARE CONTINUAMENTE LE FUNZIONI VITALI E ANNOTARE OGNI VARIAZIONE I MIGLIORAMENTO O PEGGIORAMENTO NON SOLLEVARE MAI IL CAPO DEL PZ E NON ESEGUIRE MOVIMENTI BRUSCHI. Medicare e bendare le ferite e eventualmente immobilizzare oggetti conficcati. Essere pronti a allertare ALS o trasportare velocemente il pz presso una struttura ospedaliera idonea. Essere pronti, in caso di vomito improvviso, convulsioni e probabile perdita di coscienza

Il paziente traumatizzato deve essere considerato come portatore di una frattura vertebrale (e quindi a rischio di lesione spinale) fin quando le indagini diagnostiche e radiologiche non hanno dimostrato il contrario. TRAUMA VERTEBRALE

Le vertebre hanno una conformazione cava al loro interno in modo da formare, una volta impilate una sopra l altra, uno spazio per ospitare il midollo spinale. Questo canale vertebrale protegge il midollo che rappresenta la continuazione dell encefalo ed ha la funzione di innervare tramite i nervi spinali tutto il nostro corpo ad eccezione della testa, sia da un punto di vista motorio che sensitivo. Le porzioni più alte del midollo transitano le informazioni motorie e vegetative più delicate e importanti; dal tratto cervicale passano infatti gli impulsi che regolano l attività respiratoria, cardiaca e il tono vascolare.

Una frattura vertebrale può rendere instabile la vertebra stessa creando così i presupposti per uno spostamento di una parte di essa verso il canale vertebrale ed il midollo in esso contenuto.

LESIONE MIDOLLARE Con paziente cosciente e in parte collaborante possiamo riconoscere alcuni segni e sintomi tipici della lesione che però variano a seconda del livello a cui essa si è realizzata (più alta è la lesione più gravi saranno i danni): una lesione cervicale in genere porta una tertraplegia o un arresto respiratorio per paralisi anche dei muscoli della respirazione una lesione spinale toracica bassa o lombare può causare una paraplegia

Segni e sintomi più comuni di lesione spinale dolore alla schiena (per la frattura vertebrale) formicolii agli arti insensibilità agli arti riduzione della forza o paralisi degli arti shock spinale In questi casi si determina una vasodilatazione dei vasi che diminuisce la pressione del sangue all interno dove scorre piu lentamente. A differenza dello shock ipovolemico, il cuore batte piu lentamente e la cute è spesso calda e asciutta.

In caso di trauma vertebrale ogni azione che comporti il movimento della colonna può provocare lo spostamento del frammento osseo e causare direttamente la lesione midollare. Bisogna innanzitutto valutare la scena per capire la forza dell impatto, effettuare l esame fisico del paziente ed infine utilizzare l attrezzatura a disposizione sull ambulanza al fine di ridurre al massimo gli spostamenti della colonna. trattare quindi ogni paziente politraumatizzato come un possibile portatore di una lesione del midollo spinale ed utilizzare molta cautela nel suo spostamento

Immobilizzazione collare cervicale ked (in caso di incidente stradale), che premette di fissare la schiena su un piano rigido per l estrinsecazione del malato dal veicolo barella cucchiaio, per trasportare il paziente sulla tavola spinale tavola spinale, su cui viene adagiato il paziente per il trasporto in ospedale materassino a depressione, che consente lo spostamento del malato nella stessa posizione in cui lo si trova

TUTTI PRESIDI CHE IMPARERETE A UTILIZZARE NELLE ESERCITAZIONI PRATICHE