Comune di SANGIANO Provincia di Varese Piano Attuativo PA.4 di Via Piave Progetto del Verde giugno 2013
Sommario 1. Inquadramento delle opere... 2 2. Caratteristiche dell area di intervento... 3 3. Documentazione fotografica... 7 4. Norme sul verde contenute nel PGT... 10 5. Consistenza della vegetazione... 11 6. Descrizione dell intervento in progetto: opere a verde... 11 6.1 Scelta della specie... 11 6.2 Caratteristiche dimensionali dei nuovi alberi... 15 6.3 Tutoraggio dei nuovi alberi... 16 6.4 Operazioni di impianto... 17 7. Programma di manutenzione... 19 Studio Tecnico Castelli, Via Monteggia 38, 21014 Laveno M. (VA) - P.273.001.PA/Progetto del verde - 1
1. Inquadramento delle opere A Sangiano è in progetto la realizzazione di nuovi edifici residenziali nell ambito del Piano Attuativo 4 (PA.4) di Via Piave, come previsto dal vigente Piano di governo del territorio (PGT) comunale. Il progetto si inserisce in un area oggi ad uso agricolo e utilizzata per la produzione di foraggio (prato stabile). Le opere prevedono la realizzazione di 9 villette unifamiliari di un unico piano, di caratteristiche omogenee e distribuite uniformemente sull'area lungo due corselli di accesso paralleli. Ogni villetta avrà una SLP pari a circa 80 mq e volumetria di circa 216 mc. Ogni villetta sarà dotata di posto auto coperto. Il volume complessivamente edificato sarà pari a circa 1.965 mc. Tutte le abitazioni saranno dotate di area pertinenziale a verde piantumata. Dal punto di vista dello stile architettonico il progetto si inserisce in modo omogeneo nel contesto edificato contermine, riproponendo un architettura di tipo tradizionale. Si riportano di seguito il dettaglio delle principali caratteristiche dei materiali e delle finiture ipotizzati per il progetto, tratta dalla Relazione tecnica del Piano Attuativo: Edifici Facciate Finestre e porte finestre Copertura Finitura con intonaco Serramenti in legno o legno colorazione tinta legno Sistemi oscuranti a persiana Manto di copertura tegole effetto coppo Struttura in legno Sottogronda perlinato in legno tinta legno Studio Tecnico Castelli, Via Monteggia 38, 21014 Laveno M. (VA) - P.273.001.PA/Progetto del verde - 2
Sistemazioni esterne Rampe e percorsi Recinzioni Pavimentazione viale in asfalto o autobloccanti Pavimentazioni pedonali in lastre di pietra naturale grigia; Muri di contenimento e muretti in cls con finitura ad intonaco strollato grigio Recinzioni in rete metallica plastificata a pannelli con disegno semplice; Cancelli e cancellate in acciaio verniciato La Commissione paesaggio comunale ha approvato il progetto, prescrivendo la redazione di un progetto del verde complessivo del PA; tale progetto del verde è l oggetto della presente Relazione tecnica descrittiva e degli allegati. 2. Caratteristiche dell area di intervento Il sito di intervento è collocato in Via Piave, nella parte meridionale dell area urbanizzata comunale di Sangiano (fig. 1). Si tratta di un area pianeggiante ampia circa 4.210 mq, utilizzata per l agricoltura (prato stabile); in piccola parte è interessata da vegetazione di tipo forestale, in quanto lambita da una fascia boscata presente su un area contermine. Al catasto di tratta dei seguenti mappali: fg. 5 n. 2357, 2410, 2415, 2422. Dal punto di vista pedologico, lo strato superficiale del terreno appare come tipico della zona, con tessitura tra sciolta e di medio impasto, abbastanza permeabile, a reazione sub acida. Studio Tecnico Castelli, Via Monteggia 38, 21014 Laveno M. (VA) - P.273.001.PA/Progetto del verde - 3
Fig. 1 Inquadramento dell area su CTR 1:10.000 Il PGT considera l area oggetto di intervento come PA4 Piano attuativo a destinazione residenziale con dotazione volumetrica pari a 2094,96 mc (fig. 2). Studio Tecnico Castelli, Via Monteggia 38, 21014 Laveno M. (VA) - P.273.001.PA/Progetto del verde - 4
Fig. 2 Estratto della tavola del PGT (Documento di piano) che identifica l area del PA4 Sull area non sono presenti vincoli di cui al d.lgs. 42/2004 (Codice dei beni culturali e del paesaggio), fatta eccezione per il bosco, il quale lambisce come detto l area in oggetto, parte della porzione del bosco presente su un terreno contermine. Il bosco è vincolato da un punto di vista paesaggistico all art. 142, c. 1, lett. g, del suddetto decreto 42/2004. Il contesto paesaggistico è quello del Varesotto nell'area ricompresa tra i laghi e ai piedi dei primi rilievi montuosi prealpini. Elemento di forte caratterizzazione del paesaggio è il Monte Sangiano, che si colloca immediatamente a Nord dell'abitato Sangianese. Il brano di territorio in cui si inserisce l'intervento appartiene ad un ambito periurbano di recente sviluppo urbanistico caratterizzato da edilizia quasi esclusivamente a carattere residenziale (fig. 3), abbastanza omogeneo, formato in gran parte da edifici residenziali unifamiliari o bifamiliari di un o due piani fuori terra. La datazione è varia; lo sviluppo principale si è avuto a partire dagli anni 70 e ha raggiunto il massimo nell'ultimo decennio. Studio Tecnico Castelli, Via Monteggia 38, 21014 Laveno M. (VA) - P.273.001.PA/Progetto del verde - 5
NORD area del PA NORD Fig. 3 Estratto ortofotografico generale e di dettaglio (fonte: Google Maps; Bing) Studio Tecnico Castelli, Via Monteggia 38, 21014 Laveno M. (VA) - P.273.001.PA/Progetto del verde - 6
3. Documentazione fotografica (punti di ripresa nella plan. in allegato, Stato di fatto) foto 1 foto 2 Studio Tecnico Castelli, Via Monteggia 38, 21014 Laveno M. (VA) - P.273.001.PA/Progetto del verde - 7
foto 3 foto 4 Studio Tecnico Castelli, Via Monteggia 38, 21014 Laveno M. (VA) - P.273.001.PA/Progetto del verde - 8
foto 5 foto 6 Studio Tecnico Castelli, Via Monteggia 38, 21014 Laveno M. (VA) - P.273.001.PA/Progetto del verde - 9
4. Norme sul verde contenute nel PGT Gli interventi sul patrimonio vegetale del territorio comunale sono disciplinati da un apposito articolo dell apparato normativo del Piano delle Regole (art. 73 Tutela del verde). Fanno parte del patrimonio vegetale da tutelare gli alberi di alto fusto, singoli, in gruppo o in filare, nonché le siepi boscate o solamente arbustive, posti all interno di proprietà pubbliche, di proprietà private (giardini, parchi) o nel libero paesaggio; non sono invece soggetti alle tutele prescritte della presente norma i frutteti (con l eccezione di Ciliegio, Noce e Castagno), i vivai e i boschi, questi ultimi individuati applicando la definizione di cui alla legge forestale vigente, e le siepi perimetrali dei parchi e dei giardini. Tale articolo vieta ogni attività volta ad abbattere, distruggere, danneggiare o compromettere in qualsivoglia modo gli alberi, anche indirettamente danneggiando le radici, se si intervenirne con operazioni non opportune sul terreno esplorato dalle stesse, quali l esecuzione di scavi, la compattazione e l impermeabilizzazione dovuta al passaggio di automezzi o al deposito di materiali. Tutti i progetti relativi a nuove edificazioni in aree all interno delle quali siano preesistenti vegetazioni tutelate devono essere corredati di planimetria dello stato di fatto e di documentazione fotografica relativa. I piani attuativi per la urbanizzazione devono contenere uno specifico progetto del verde privato o comunitario, che indichi chiaramente con opportune tavole comparative le modificazioni indotte dalle opere, ovvero stabilire, in sede di convenzione, adeguate prescrizioni progettuali ed esecutive. Per i progetti di maggiore rilevanza dimensionale o ambientale potrà essere richiesta una relazione tecnico agronomica, contenente indicazioni circa gli interventi di salvaguardia della vegetazione da preservare, le specie delle piante utilizzate per i nuovi impianti, le caratteristiche morfometriche e le modalità di impianto e di manutenzione. I nuovi alberi e arbusti andranno scelti preferibilmente tra le essenze di cui all Allegato 1 dell apparato normativo del PdR. Studio Tecnico Castelli, Via Monteggia 38, 21014 Laveno M. (VA) - P.273.001.PA/Progetto del verde - 10
5. Consistenza della vegetazione L area oggetto del PA.4 è attualmente condotta per l uso agricolo (prato da foraggio) ed è priva di vegetazione ornamentale sia di natura arborea che arbustiva. Una piccola parte dell area del PA.4 è interessata da vegetazione forestale, porzione dell area a bosco (la cui classificazione come tale è da verificare in base ai requisiti dimensionali minimi fissati dalla legge forestale regionale in vigore, l.r. 31/2008, art. 43) presente nel terreno a Nord est. Si tratta di un soprassuolo costituito in buona parte da Robinia (Robinia pseudoacacia), governata a ceduo matricinato. Nel caso venga confermata la natura giuridica di bosco per tale area, in base ai suddetti requisiti contenuti nella l.r. 31/2008, tale area non sarà soggetta alla tutela di cui all art. 73 dell apparato normativo del Piano delle Regole, descritto al cap. 4, e occorrerà presentare alla Provincia di Varese, Ente forestale competente per il territorio di Sangiano, apposita istanza volta all ottenimento dell autorizzazione alla trasformazione del bosco. 6. Descrizione dell intervento in progetto: opere a verde 6.1 Scelta della specie Ogni edificio in progetto sarà dotato di un piccolo giardino pertinenziale. Tali giardini vengono creati con la messa a dimora di nuovi alberi e arbusti, e la semina di tappeto erboso di pregio. Gli alberi saranno di II, III e grandezza, in quanto gli spazi ridotti non permettono l impianto di alberi di prima grandezza; si avrà cura di dare ai nuovi alberi lo spazio sufficiente per permettere la piena espansione della chioma, a sufficiente distanza dagli edifici e dagli alberi conterini. Studio Tecnico Castelli, Via Monteggia 38, 21014 Laveno M. (VA) - P.273.001.PA/Progetto del verde - 11
Per maggior chiarezza e comprensione si riportano di seguito le caratteristiche dimensionali degli alberi in base alle classi di grandezza: I grandezza: alberi che a maturità raggiungono un'altezza compresa tra i 20 m e i 30 m; chioma con diametro tra 12 e 20 m; I grandezza a chioma fastigiata: alberi con chioma colonnare larga mediamente 6 m; raggiungono un'altezza compresa tra i 20 e i 25 m; II grandezza: alberi che a maturità di norma raggiungono un'altezza compresa tra 12 e 20 m, chioma con diametro tra gli 8 e i 12 m; II grandezza a chioma fastigiata: alberi con chioma colonnare larga mediamente 4 m; alberi che a maturità di norma raggiungono un'altezza compresa tra 15 e 20 m; III grandezza: alberi che a maturità di norma raggiungono un'altezza compresa tra 8 e 12 m, diametro della chioma tra i 6 e gli 8 m; grandezza: alberi che a maturità di norma raggiungono un'altezza massima compresa tra i 4 e gli 8 m, diametro della chioma mediamente intorno ai 4 m. La loro collocazione viene scelta valutando inoltre la posizione e l orientamento degli edifici, in particolare in modo da non avere eccessivo ombreggiamento delle esposizioni a Sud. I nuovi esemplari sono di seguito specificati (si veda la tavola dello stato di progetto): n. plan. Nome latino Nome comune Classe di grandezza 1 Carpinus betulus Carpino bianco II 2 Fraxinus ornus Orniello III 3 Acer palmatum Acero giapponese Caratteristiche morfometriche all'impianto 20; altezza m 1,50 1,75; Caratteristiche morfometriche medie a maturità diam. altezza m 15; diam. chioma m 6 altezza m 6; diam. chioma m 2 Studio Tecnico Castelli, Via Monteggia 38, 21014 Laveno M. (VA) - P.273.001.PA/Progetto del verde - 12
4 5 6 Cornus florida in var. Quercus robur Fastigiata Quercus robur Fastigiata Corniolo da fiore Quercia colonnare Quercia colonnare II colonnare II colonnare 7 Carpinus betulus Carpino bianco II 8 Prunus avium Ciliegio II 9 Fraxinus ornus Orniello III 10 11 12 13 14 Camellia japonica Camellia japonica Carpinus betulus Fastigiata Carpinus betulus Fastigiata Quercus robur Fastigiata Camelia primaverile Camelia primaverile Carpino colonnare Carpino colonnare Quercia colonnare II colonnare II colonnare II colonnare 15 Prunus avium Ciliegio II 16 Acer campestre 17 Acer campestre 18 19 20 21 Sorbus aucuparia Malus floribunda Sorbus aucuparia Malus floribunda Acero campestre Acero campestre Sorbo degli uccelli Melo da fiore Sorbo degli uccelli Melo da fiore 22 Carpinus betulus Carpino bianco II III III III III III III vaso da l. 70; altezza m 1,50 1,75 20; vaso da l. 70; altezza m 1,50 1,75 vaso da l. 70; altezza m 1,50 1,75 20; 20; 20; 20; 20; 20; altezza m 6; diam. chioma m 4 diam. chioma m 4 diam. chioma m 4 diam. diam. chioma m 9 diam altezza m 4; diam. chioma m 2 altezza m 4; diam. chioma m 2 diam. chioma m 6 diam. chioma m 7 diam. chioma m 4 diam. chioma m 9 diam diam diam altezza m 12; diam diam altezza m 12; diam diam. Studio Tecnico Castelli, Via Monteggia 38, 21014 Laveno M. (VA) - P.273.001.PA/Progetto del verde - 13
23 Sorbus aucuparia 24 Acer palmatum 25 26 27 Camellia japonica Camellia japonica Camellia japonica Sorbo degli uccelli Acero giapponese Camelia primaverile Camelia primaverile Camelia primaverile 28 Fraxinus ornus Orniello III 29 Acer rubrum Acero rosso II 30 31 32 Camellia japonica Camellia japonica Sorbus aucuparia Camelia primaverile Camelia primaverile Sorbo degli uccelli 33 Fraxinus ornus Orniello III 34 Quercus robur Fastigiata Quercia colonnare III III II colonnare 35 Acer rubrum Acero rosso II 36 37 Sorbus aucuparia Cornus florida in var. 38 Acer palmatum Sorbo degli uccelli Corniolo da fiore Acero giapponese 39 Carpinus betulus Carpino bianco II 40 Fraxinus ornus Orniello III 41 Malus floribunda Melo da fiore III III 20; altezza m 1,50 1,75; vaso da l. 70; altezza m 1,50 1,75 vaso da l. 70; altezza m 1,50 1,75 vaso da l. 70; altezza m 1,50 1,75 20; circ. tronco cm 14 16; vaso da l. 70; altezza m 1,50 1,75 vaso da l. 70; altezza m 1,50 1,75 20; 20; circ. tronco cm 14 16; 20; vaso da l. 70; altezza m 1,50 1,75 altezza m 1,50 1,75; 20; 20; diam altezza m 6; diam. chioma m 2 altezza m 4; diam. chioma m 2 altezza m 4; diam. chioma m 2 altezza m 4; diam. chioma m 2 diam diam. chioma m 9 altezza m 4; diam. chioma m 2 altezza m 4; diam. chioma m 2 diam diam diam. chioma m 4 diam. chioma m 9 diam altezza m 6; diam. chioma m 4 altezza m 6; diam. chioma m 2 diam. diam altezza m 12; diam Studio Tecnico Castelli, Via Monteggia 38, 21014 Laveno M. (VA) - P.273.001.PA/Progetto del verde - 14
Le suddette essenze arboree sono state scelte in quanto tipiche della zona, e in particolare dei giardini circostanti, presenti nell All. 1 dell apparato normativo del PdR; si tratta di specie autoctone forestali (come ad esempio il Carpino bianco e l Orniello), presenti nei boschi circostanti, di cui si metteranno però a dimora varietà migliorate per l uso ornamentale, oppure selezionate per la forma particolare (come il portamento colonnare del Carpinus betulus var. Fastigiata e della Quercus robur var. Fastigiata); si sono utilizzata anche specie non autoctone ma naturalizzate, ovvero di comprovato adattamento alle condizione pedoclimatiche dell area. A completamento delle aree verdi saranno collocati a dimora nuovi arbusti di specie ornamentali e/o saranno realizzate aiuole con specie ornamentali erbacee annuali o perenni. La loro esatta definizione e collocazione viene lasciata alla futura progettazione di dettaglio da redigere per ogni singolo edificio in base alle esigenze e ai gusti dei Proprietari; nell allegata planimetria di progetto si inserisce una delle possibili soluzioni. Per la scelta delle specie arbustive si fa riferimento, al pari degli alberi, all elenco di cui all All. 1 dell apparato normativo del PdR. I lavori si concluderanno con la semina del tappeto erboso, che avverrà con un miscuglio di sementi selezionate per il clima della zona, in posizioni ombreggiate o semi ombreggiate. 6.2 Caratteristiche dimensionali dei nuovi alberi Tutte le essenze vegetali impiegate avranno dimensioni all impianto a pronto effetto, ovvero di buone dimensioni iniziali, così come indicato nella tabella precedente, prodotte da vivai specializzati in alberi ornamentali, dotate di ottima zolla, esenti da tare e difetti e prive di sintomi di patologie di alcun genere. Studio Tecnico Castelli, Via Monteggia 38, 21014 Laveno M. (VA) - P.273.001.PA/Progetto del verde - 15
6.3 Tutoraggio dei nuovi alberi Per il tutoraggio delle nuove piantumazioni arboree si consiglia (dettaglio 1), al posto del tradizionale sistema costituto da pali in legno, un ancoraggio di tipo rizosferico (tipo Platipus o Duckbill ), completamente interrato, composto da cavi e ancore di acciaio a perdere che bloccano le zolle tramite 3 fodere lignee a formazione di un triangolo di protezione, dal quale si dipartono dei cavi di acciaio collegati ad ancore interrate sino ad una profondità di circa m 1,50, appositamente progettate per resistere a notevoli carichi di trazione (si riporta qui sotto un immagine schematica di tale sistema di ancoraggio). Dettaglio 1 Tutoraggio dei nuovi alberi con ancoraggio rizosferico Studio Tecnico Castelli, Via Monteggia 38, 21014 Laveno M. (VA) - P.273.001.PA/Progetto del verde - 16
Tale scelta presenta, rispetto al tradizionale tutoraggio con pali di legno, numerosi vantaggi: non necessita di manutenzione una volta posato, né è necessario provvedere alla sua rimozione una volta avvenuto il radicamento, in quanto è costituito da materiali completamente a perdere; blocca efficacemente la zolla ma lascia il fusto libero di oscillare sotto la sollecitazione del vento, permettendone così l irrobustimento; è completamente invisibile, quindi non dà problemi di impatto estetico e non intralcia le operazioni sul terreno (in particolar modo il taglio dell eventuale tappeto erboso); non è necessario sorvegliare le legature, che nel sistema tradizionale di tutoraggio possono causare strozzature. 6.4 Operazioni di impianto La messa a dimora delle essenze arboree avverrà come segue: apertura di una buca di dimensioni di almeno 70x70 cm, profondità di cm 50; posa in opera delle ancore; posizionamento dell albero nella buca e ancoraggio della zolla; riempimento della buca e formazione di un tornello in terra attorno al colletto degli alberi per agevolare le operazioni di irrigazione; stesura di una pacciamatura all interno del tornello per impedire l insediamento di erbe infestanti; consigliabile è la collocazione di una protezione tubolare (shelter) attorno alla base del fusto per prevenire danni durante le operazioni di sfalcio dell erba. Studio Tecnico Castelli, Via Monteggia 38, 21014 Laveno M. (VA) - P.273.001.PA/Progetto del verde - 17
Per gli arbusti (dettaglio 2) si procederà come segue: apertura di una buca di dimensioni di almeno 50x50 cm, profondità di cm 30; posizionamento dell esemplare nella buca; riempimento della buca e formazione di un tornello in terra attorno al colletto degli alberi per agevolare le operazioni di irrigazione; stesura di una pacciamatura all interno del tornello per impedire l insediamento di erbe infestanti. Dettaglio 2 Tutoraggio dei nuovi alberi con ancoraggio rizosferico Studio Tecnico Castelli, Via Monteggia 38, 21014 Laveno M. (VA) - P.273.001.PA/Progetto del verde - 18
7. Programma di manutenzione La manutenzione del patrimonio verde sarà caratterizzata dai seguenti interventi di ordinaria manutenzione: Esemplari arborei: potature di allevamento e conformazione, ove occorra (interventi limitati al necessario, in quanto gli alberi saranno allevati a forma libera); potature di rimonda del secco; n. 1 concimazione annuale; trattamenti antiparassitari: q.b.; sorveglianza periodica per individuare eventuali difetti strutturali (cavità, marciumi, rigonfiamenti, essudazioni, ecc.). Per gli arbusti: mirati interventi di potatura di allevamento, fino al raggiungimento delle dimensioni massime desiderate; potatura annuale di rimonda e ringiovanimento; n. 2 concimazioni annuali; zappatura e scerbatura: q.b.; trattamenti fitoiatrici: q.b.; irrigazioni di soccorso: q.b. Tappeto erboso: n. 14/20 tagli erba annuali; n. 2 concimazioni annuali; n. 2 diserbi selettivi annuali; n. 2 trattamenti antiparassitari annuali; n. 1 arieggiatura e scopatura feltro; n. 4 raccolta foglie nella stagione autunno vernina. Studio Tecnico Castelli, Via Monteggia 38, 21014 Laveno M. (VA) - P.273.001.PA/Progetto del verde - 19
A disposizione per ogni chiarimento. Sangiano, giugno 2013 Il Tecnico (dott. agr. Giovanni Castelli) Allegato: Tavola di progetto: Planimetrie Stato di fatto, Stato di progetto, Comparativo Studio Tecnico Castelli, Via Monteggia 38, 21014 Laveno M. (VA) - P.273.001.PA/Progetto del verde - 20