Semecarpus anacardium. Anacardium orientalis



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Semecarpus anacardium Anacardium orientalis

Conoscenza sommaria Semecarpus anacardium è molto usata nella medicina ayurvedica, soprattutto nella cura dell artrite reumatoide, del diabete, delle iperlipidemie e di alcuni disturbi neurologici. Gli studi tossicologici di questa pianta sono molto scarsi.

Alcuni dati Un lavoro, comparso nel 2000, valuta gli effetti di un trattamento acuto (72 ore) e subacuto (30 giorni) sui ratti. A qualsiasi dosaggio non è stata riscontrata mortalità, mentre nella somministrazione subacuta, è stato osservato un modico incremento dei livelli plasmatici di glucosio, acido urico, urea e creatinina, oltre a un aumento dell assetto lipidico.

Reni e cute La nefrotossicità può essere considerata uno degli aspetti interessanti dell azione di Semecarpus, come dimostra la diffusa necrosi corticale dei reni, in un ragazzo di 18 anni, che assunse la linfa della pianta. I sintomi erano: lesioni della pelle e anuria.

Diabete L aumento della glicemia assume una rilevanza omeopatica, dal momento che l estratto alcoolico del Semecarpus riduce in maniera statisticamente significativa la quantità di glucosio plasmatico, dopo circa tre ore dalla somministrazione. Ciò si verifica nei ratti con diabete indotto da allossano o streptozotocina.

Anti-colinesterasi Molte piante mostrano una intensa attività inibitoria sulla acetilcolinesterasi, soprattutto quando si usano estratti metanolici, piuttosto che acquosi. Semecarpus anacardium rientra in questo insieme, il cui risultato è rappresentato dalla induzione di sintomi colinergici.

SISTEMA NERVOSO CENTRALE IPPOCAMPO, GANGLI DELLA BASE m. di ALzheimer, m. di Parkinson ACh SISTEMA NERVOSO SOMATICO GIUNZIONE NEUROMUSCOLARE SISTEMA NERVOSO AUTONOMO SIMPATICO PARASIMPATICO Gangli Midollare surrenale (Terminazione post-gangliare gh. sudoripare) Gangli Terminazioni post-gangliari organi effettori

EFFETTI DELL ACETILCOLINA SUI TESSUTI PERIFERICI TESSUTO Vasi (cellule endoteliali) Iride (m. sfintere della pupilla) Muscolo ciliare Ghiandole salivari e lacrimali Bronchi Cuore Tratto GI Vescica Ghiandole sudoripare Tratto riproduttivo (maschio) Utero Effetti dell acetilcolina Liberazione di NO e vasodilatazione Contrazione e miosi Contrazione e accomodazione del cristallino alla visione ravvicinata Secrezione fluida e acquosa Costrizione; secrezioni Bradicardia; velocità di conduzione; blocco AV ad alte dosi; lieve forza contrattile Tono e secrezioni; rilassamento degli sfinteri Contrazione del muscolo detrusore; rilassamento dello sfintere Diaforesi Erezione Variabile

EFFETTI DI UN ECCESSIVA STIMOLAZIONE MUSCARINICA

EFFETTI DEL BLOCCO DEI RECETTORI MUSCARINICI

Fertilità maschile Un altro aspetto molto interessante, circa la tossicità dell anacardio, è rappresentato dalla spermatogenesi. Nei ratti albini, infatti, si è visto che l estratto alcoolico, ottenuto dai frutti della pianta, provoca una significativa riduzione della motilità e della densità dello sperma, osservata nella cauda epididimis, insieme a una marcata diminuzione del numero di spermatociti primari, secondari e spermatici. Anche il numero delle cellule mature di Leydig si riduce molto, con aumento proporzionale delle cellule degenerate.

Fegato Un altro studio tossicologico, condotto su ratti albini di entrambi i sessi, ha evidenziato un incremento di GOT, GPT e LDH. Tale studio è stato condotto con dosi sub-letali, per 7 e 21 giorni e ha dimostrato, rispetto a un gruppo di controllo, una significativa alterazione dei suddetti parametri epatici, la quale non deve essere considerata come la conseguenza di reazioni avverse del farmaco, bensì come azione primaria e specifica.

Epatocarcinoma La ricaduta omeopatica di questa azione farmacologica può essere ben rappresentata dall effetto stabilizzante sulle membrane lisosomiali e sul contenuto glicoproteico nei ratti con epatocarcinoma indotto da aflatossina B1. Le membrane cellulari, infatti, mostrano una particolare fragilità in caso di epatocarcinoma.

Omeopatia con aflatossina B1 L aflatossina B1 somministrata per via intraperitoneale, determina epatocarcinoma soprattutto nei ratti Wistar, con aumento dei valori di lattico deidrogenasi e di fosfatasi alcalina, analogamente a quanto si verifica con la somministrazione di dosi sub-letali di anacardium. L estratto della pianta, somministrato ai ratti malati, mostra un considerevole miglioramento di tali parametri, il quale viene interpretato alla luce di una attività anti-tumorale.

Dislipidemia Si è sopra accennato alla dislipidemia indotta dal Semecarpus. La somministrazione dell estratto a conigli con ipercolesterolemia provoca una drastica riduzione del colesterolo totale (73,3%) e del colesterolo LDL (80%), prevenendo un accumulo di grassi (colesterolo e trigliceridi) nel fegato, miocardio e aorta, oltre a determinare una riduzione delle placche ateromasiche già formate (fino all 83,5%).

Hahnemann Umore ipocondriaco, triste; depressione; misantropia; ansia; timore che la morte sia vicina; mancanza di senso morale (scelleratezza, ateismo, inumanità, durezza di cuore); stato, come se avesse due volontà, di cui uno annulla ciò a cui l'altro lo conduce a fare; sensazione, come se lo spirito non avesse rapporto col corpo; scompiglio in testa; mal di testa premente, dalla tempia verso gli occhi; mal di testa nell occipite, mettendo male il piede e per forti rumori;

Continua debolezza e opacità degli occhi; reti e macchie scure davanti agli occhi; tumefazione dolorosa dell orecchio esterno; prurito nelle orecchie; secrezione delle orecchie; brontolio nell orecchio; scroscio nell orecchio; sordità; epistassi; odore cattivo dalla bocca, senza che lui stesso se ne accorga; afflusso di acqua in bocca; sapore fetido in bocca; sete violenta; mancanza di appetito; nausea mattutina; debolezza dello stomaco; digestione pesante; pressione nella fossetta epigastrica, la mattina al risveglio;

Continua pressione sul fegato; durezza del basso ventre; sangue, durante l'evacuazione; varici venose all ano, anche dolorose; prurito all ano; fluido, che fuoriesce dal retto; bruciore nel glande durante e dopo la minzione; erezioni involontarie durante il giorno; mancanza di piacere durante il coito; leucorrea, con prurito ed escoriazione; sensazione di secchezza nel naso; occlusione del naso; prolungato raffreddore e secrezione di muco dal naso; espettorazione con tosse; rantoli nei bronchi, giacendo su un fianco;

Infine lancinazione e pesantezza nell avambraccio; dolore tensivo e debolezza nel braccio; tremore della mano destra; bruciore nelle piante dei piedi; mancanza di forza nelle articolazioni, soprattutto nelle ginocchia; spossatezza tremante; impossibilità di irritare la pelle, non può essere stimolata al prurito e a diventare umida, con la resina; sensibilità verso freddo e aria corrente; facilità a raffreddarsi; addormentamento sul tardi; sogni ansiosi; brivido; sudore stando seduti.

Antidoti Canfora e spirito eterico di salnitro sembrano non avere grande effetto, come antidoti; per contro, odorare del caffè grezzo ha un forte effetto contro la rabbia e l agitazione, provocati dall anacardio.

Ansia/paura Tristezza. Angoscia e apprensione, come per una disgrazia imminente (Br.). Ansia e apprensione, la sera, dopo allegria durante il giorno (Lgh.). Paura interna, che non lo lasciava riposare; si preoccupava per ogni sciocchezza, come se dovesse conseguirne un grande svantaggio, con apprensione per il futuro. 5 Passeggiando e stando in piedi, paura, come se qualcuno venisse dietro di lui; tutto intorno gli sembrava sospetto.

Paura Pauroso in tutte le azioni; vede tutto in modo più ansioso e terribile; crede di essere sempre circondato da nemici; poi sente caldo e il sangue sembra bollire nel petto (dopo 7, 8 giorni). Preoccupazione ansiosa e pensieri profondi; quando riflette sul suo destino, presente e futuro (Lgh.). Il futuro gli sembra molto rischioso, come se non lo aspettasse altro che disgrazia e pericolo; mancanza di fiducia sulla sua forza e avvilimento. È contro tutto il mondo e ha così poca fiducia in se stesso, che dubita di riuscire a fare ciò che si richiede da lui.

Ipocondria 10 Di mattina è estremamente ipocondriaco, scoraggiato e avvilito, con atteggiamento imbarazzato e debole; tutti i movimenti sono estremamente impacciate e lente (dopo 3 giorni) (Fr.). Ansiosa facilità a spaventarsi e malumore (Gr.). Estremamente cupo e di umore nero (St.). Per tutto il giorno umore nero; tutto ciò che lo circonda gli provoca un impressione sgradevole (Lgh.). Umore tetro, infastidito, con bisogno di uscire all aria aperta (Br.).

Contraddittorio 15 Molto cupo e stizzoso, con grande suscettibilità alle offese. Prende tutto male e si agita. Passionale e contraddittorio. Per una minima offesa è aggressivamente. rabbioso ed esplode Indisposto a tutto.

Isteria 20 Indisposto al lavoro, gli ripugna intraprendere la benché minima attività, non ha piacere per nulla (St.). Di pomeriggio è di umore migliore che di mattina; è più vivace e invogliato al lavoro, quando la sonnolenza postprandiale scompare (dopo 38 ore) (Fz.). Molto indifferente e insensibile; nulla di piacevole, né di spiacevole, suscita la sua partecipazione; per 8 giorni. Eccitazione, con innaturale buon umore. Ride, quando deve essere serio.

Disturbi cognitivi 25 A causa di un solletico, sotto la fossetta epigastrica, è costretto a ridere, mentre è impegnato su argomenti molto seri; in circostanze ridicole, riesce a essere serio. I pensieri gli sfuggono (St.). Grande debolezza di memoria; non riusciva ad aiutarsi con le parole. Grande debolezza di memoria; non riesce a ritenere nulla e tutto gli sfugge subito. Difficoltà al raccoglimento; non gli rimane nulla, nella memoria, ha pochi pensieri e perde il suo oggetto presto, non accorgendosene (Fz.).

Memoria 30 La memoria è del tutto scarsa, al mattino, soprattutto per i singoli nomi (Fz.). Di pomeriggio, diminuzione della fantasia e della memoria; non riesce a prendere coscienza (dopo 5, 6 giorni) (Fz.). Di pomeriggio la memoria è migliore rispetto alla mattina, anche se è lenta nel produrre ciò che avrebbe reso subito; ma, la comprensione di ciò che legge gli è molto facile, anche se non ritiene nulla (dopo 3, 4 giorni) (Fz.). Memoria aumentata, più acuta; si ricorda delle più piccole circostanze di tempi ormai passati, senza ragione; ora potrebbe anche imparare bene a memoria, se non lo distraessero pensieri invadenti, che, però, non riesce a imbrigliare con grande facilità (dopo 1 ½ ora) (Fz.).

Sensorio 35 Ottundimento dei sensi, con ansia; quasi non si accorge di quello che succede intorno a lui. La sua mente è molto oppressa, come se dovesse insorgere un raffreddamento della testa. Riesce a riflettere solo quando un soggetto gli viene suggerito; da solo non gli viene in mente nulla; non riesce a decidere nulla, da solo. Tutto ciò che è intellettuale gli risulta difficile, come una sorta di mancanza di memoria (St.). Ottundimento dei sensi, con sensazione di torpore alla testa e caducità (St.).

Fantasie 40 La mattina, dopo un buon sonno, non riesce a capire la benché minima cosa; è molto confuso e vuoto in testa (Fz.). Fantasia aumentata; gli viene in mente sempre qualcosa, che poi è costretto a seguire. La sera, dalle 9, 10, la fantasia è dapprima insolitamente aumentata e molte idee sono proiettate; non è in grado di fermare la sua attenzione; ma, gradualmente, la funzione intellettiva è attutita del tutto, tanto da non pensare più a nulla (dopo 16 ore) (Fz.). La mente è molto più vivace del solito; entra volentieri in considerazioni sottili; ma ogni sforzo di questo genere gli causa un mal di testa lacerante, opprimente, nella fronte, nelle tempie e nell'occipite (Fz.). Ogni sforzo della mente gli provoca subito un senso di prostrazione nel cervello.

Confusione 45 Allucinazione; gli sembrava che fosse chiamato per nome dalla madre (lontana) e dalla sorella; contemporaneamente, apprensione e angoscia per una disgrazia imminente (Br.). Avvilimento melanconico e convinzione che, nella stanza accanto, ci sia una bara, nella quale si trovi un amico o lui stesso. Confonde il presente con il futuro. Senso di intorpidimento, prima del lato sinistro e poi di quello destro, della testa (Gr.). Intorpidimento dolente e sordo della testa, con una posizione scorretta nel letto (Br.).

Torpore 50 Intorpidimento sordo e dolente della fronte, verso il basso, fino alla radice del naso. La mattina, dopo essersi alzato, la testa è così intorpidita e pesante, che non riusciva quasi a trascinarla; dovette coricarsi di nuovo. La testa è pesante, per tutto il giorno. Annebbiato in testa, come dopo bevande alcooliche. Vertigini intorno alla testa (Gr.).

Vertigini 55 Vertigini, quando si piega, come girando in circolo (dopo 13 ore). Vertigini; tutto diventa nero davanti agli occhi (Gr.). Dopo aver passeggiato, di pomeriggio, forte vertigine. Camminando, vertigine, come se tutti gli oggetti fossero troppo lontani. Vertigine, come se tutti gli oggetti, o lui stesso, ondeggiassero, ; deve reggersi (1 giorno). 60 Vertigine, tanto che quasi cadde. Dolore opprimente, stordente, che causa vertigini in tutta la testa, soprattutto nella fronte; stando seduto, sembrava cadere dal lato sinistro (dopo 2, 2 ½ ore) (Lgh.).

Cefalea premente Pressione alla testa, di tanto in tanto. Pressione all'occipite, a destra (dopo 3 ore) (Hrm.). Ogni volta la mattina, al risveglio, pressione alla fronte, più forte camminando, come se il cervello venisse scosso. 65 In mezzo alla fronte una pressione sorda, che aumenta, a tratti, sempre più in profondità e pian piano prende tutta la parte anteriore della testa, di sera (Gr.). Forte pressione sul lato destro della fronte, verso l esterno (Htn.).

Cefalea premente Violenta pressione sulla regione della tempia destra. Pressione sorda verso l esterno, nella protuberanza frontale destra. Pressione sorda, come di un paletto, sul lato sinistro della calotta (Gr.). 70 Pressione verso l interno, sulla tempia sinistra (Gr.). Pressione verso l interno non sorda, qua e là in piccoli punti della testa (Gr.). Pressione verso l interno e schiacciamento di entrambe le tempie, con costrizione continua della zona superiore della testa, che scompare verso sera (Gr.).

Cefalea costrittiva Costrizione e pressione sorda, sotto la protuberanza frontale sinistra (Gr.). Costrizione di entrambe le tempie (Gr.). 75 Cefalea costrittiva nella fronte, con umore molto nero, che aumenta di ora in ora, con dolore scavante violento, migliorato, per alcuni istanti, premendo forte sulla fronte; alla fine, il dolore occupa tutta la testa, con sensazione dolorosa, come un nastro teso dalla nuca verso entrambe le orecchie; deve sdraiarsi; i dolori durano dal pomeriggio alle 5, fino al mattino seguente.

Cefalea lacerante Pressione lacerante nella tempia sinistra (Hrm. Gr.). Cefalea lacerante durante un lavoro faticoso (dopo 4 giorni) (Fz.). 80 Dolore lacerante nel cervello, subito sopra la tempia destra (Hrm.). Lacerazione, che inizia in basso a destra, nell occipite e prosegue fino alla fronte (dopo 35 ore) (Hrm.). Lacerazione ripetuta nella parte destra della testa, del viso e del collo; subito dopo, sibilo davanti all orecchio sinistro (Gr.).

Cefalea lacerante Lacerazione ripetuta in tutta la testa, con brividi di freddo generalizzati, malumore e irrequietezza, che non la lascia rimanere in alcun luogo; ritorna di nuovo intorno al 3 giorno (Gr.). Mal di testa lacerante nell occipite, in lacerazioni singole, che si verificano chiaramente e si estendono fino a una delle due tempie (dopo ½ ora) (Fz.). 85 Lacerazioni sussultanti e dolori laceranti nell occipite e nelle tempie, soprattutto piegando indietro la testa (dopo 2 ore) (Fz.).

Cefalea lacerante Lacerazioni repentine, acute, penetranti e brucianti nella tempia, fino al cervello (dopo 3 ore) (Fz.). Lacerazioni acute, prementi, nella tempia sinistra (Fz.). Fitte laceranti nella fronte, sopra l occhio destro (Hrm.). Lacerazione pungente, sussultante, nella tempia sinistra.

Cefalea 90 Fitte acute attraverso il lato sinistro della testa, fino in profondità nel cervello (Gr.). Fitte sorde, tremolanti sul lato sinistro della parte superiore della testa, come se volessero insorgere e non ci riuscissero (Gr.). Pressione interrotta da fitte acute nella parte destra della testa (dopo ¾ ora) (Htn.). Mal di testa con fitte, nella tempia sinistra. Più volte, durante l inspirazione, una fitta estesa dalla tempia fino alla fronte (dopo 5 ½ ore) (Htn.).

Cefalea 95 Dolore tirante nel lato sinistro della testa. Dolore tirante nella fronte, nel lato sinistro della corona e nell occipite (Hrm.). Sussulti nel lato sinistro della testa, giù presso l orecchio, ripetuto spesso (Gr.). Sussulti, singoli, violenti, tanto che vuole gridare a voce alta, da dietro verso il lato sinistro della parte superiore della testa e della fronte (dopo ½ ora) (Gr.). Mal di testa scavante, violento, di sera.

Cefalea 100 Sensazione scavante dolorosa, attenuata da una forte pressione esterna (e durante i pasti), nella metà destra della testa anteriore, soprattutto al bordo dell orbita oculare, con dolore insopportabile, come se un corpo pesante fosse incastrato all interno; la sera nel letto, stando sdraiati sul braccio, con la parte dolorante, migliora e scompare addormentandosi (Gr.). Mal di testa battente. Calore nella testa. La cefalea è più violenta durante il movimento (Fz.).

Cefalea frontale Pressione esterna alla fronte, sopra l arcata sopraciliare sinistra (dopo 2 ore) (Lgh.). 105 Forte pressione nell angolo tra fronte e dorso del naso (dopo 3 giorni) (Hrm.).

Prurito in testa Sulla parte della testa coperta da capelli, prurito violento. Prurito alla fronte.

Brufoli vari Piccole tumefazioni, grandi come lenticchie, sulla parte della testa coperta da capelli, con dolore da ferita, quando si sfiora e gratta (Lgh.). Brufoli non dolorosi, con areola rossa, all'apice della tempia sinistra (dopo 9 ore) (Lgh.).

Dolore agli occhi 110 Dolore agli occhi, senza arrossamento. Negli occhi, sensazione, come se tra i bulbi oculari e la palpebra superiore vi fosse qualcosa, che provoca uno sfregamento (Hrm.). Sembra che qualcosa provochi sfregamento tra i bulbi oculari e la palpebra inferiore (Gr.).

Pressione occhi Pressione nei bulbi oculari, dall'avanti in dietro, o da sopra a sotto (Hrm.). Pressione sotto l angolo esterno dell'occhio sinistro (dopo 2 ore) (Hrm.). 115 Pressione, come in un grano di miglio, nell angolo destro interno e nelle catilagini tarsali adiacenti (Hrm.). Forte pressione sugli occhi, soprattutto sul sinistro e nell angolo esterno dello stesso, guardando a lungo su un oggetto (dopo ½ ora) (Hrm.). Pressione sorda, come con un paletto, sul bordo dell orbita oculare superiore destra, che penetra fino al cervello, con stordimento di tutto il lato della testa (Gr.).

Dolore agli occhi Dolore, come se un paletto venisse spinto dentro, al di sotto del margine superiore delle cavità oculari e sfiorasse i bulbi oculari (Gr.). Dolore reumatico lacerante nell occhio sinistro (di più nelle palpebre), che si estende fino alla tempia (Fz.). 120 La mattina, camminando, lacerazione nei bulbi oculari e nelle cavità oculari (dopo 24 ore) (Fz.).

Fotofobia Grande fotosensibilità degli occhi. La luce sembra avere un alone intorno a sé, di sera. La fiamma della luce gli sembra che tremi e che sia ora più scura, ora più chiara; sforzando molto la vista, però, si accorse che brillava normalmente. 125 Sfarfallio frequente davanti agli occhi.

Miosi Contrazione delle pupille (dopo 14 ore) (Lgh.). La pupilla dell occhio destro si restrinse per breve tempo (dopo 48 ore) (Br.). Forte dilatazione delle pupille (dopo 13, 14, 19 ore, azione reciproca, Wechselwirkung) (Lgh.).

Miopia Miopia; non riesce a riconoscere nulla chiaramente in lontananza, mentre vede bene tutto quello che gli viene tenuto davanti al viso (Fz.). 130 Miopia molto ridotta (effetto di guarigione, dopo 48 ore) (Lgh.). Occhi torbidi, come se fossero pieni d acqua; ciò costringe a battere spesso le palpebre, di sera (dopo 16 ore) (Htn.).

Orecchio Dolore nel meato acustico destro (Gr.). Dolore crampoide spasmodico, nel meato acustico esterno (Htn.). Sensazione di contrazione spasmodica, crampoide, nel padiglione auricolare sinistro (dopo ½ ora) (Htn.). 135 Contrazione spasmodico afferrante nel condotto uditivo sinistro, con pressione verso il timpano (Fz.). Pressione dolorosa sull orecchio esterno.

Orecchio Colpi, lenti, non acuti, da entrambi i lati delle orecchie e nelle loro cavità, come se due pali smussati, che entrano, volessero incontrarsi al centro (Gr.). Sussulti nel meato acustico sinistro, a brevi parossismi e molto dolenti, come se venisse stirato un nervo, o come colpi elettrici (Gr.). Sussulti nell orecchio esterno. 140 Dolore tirante dietro l orecchio sinistro.

Orecchio Dolore tirante nel meato acustico interno, a sinistra (dopo ¾ d ora) (Hrm.). Lacerazione nell orecchio sinistro, verso le guance. Forte lacerazione nel margine superiore della cartilagine dell orecchio destro (Gr.). Dolori laceranti, pungenti, sordi, all'apice del trago dell orecchio sinistro (Gr.). 145 Lacerazione eccessiva, lancinante, nell orecchio esterno sinistro (dopo 24 ore) (Gr.).

Orecchio Dolore da suppurazione nell orecchio, soprattutto deglutendo. Quando le arcate dentarie si toccano, dolore nell orecchio, come dovuto a un'ulcera. Nella cartilagine dell orecchio e nell orecchio interno, lacerazione premente e pulsazione, come se qualcosa stesse per gonfiare; scavandovi dentro col dito è ancora più violento e si ha la sensazione, come se nel condotto uditivo si fosse spinto avanti qualcosa (dopo 10 ore). 150 Prurito nelle orecchio e fuoriuscita di materia di colore bruno.

Ipoacusia 155 Senso di otturazione nell orecchio sinistro, come di ovatta; non riusciva a sentirci bene come con l altro (dopo ½ ora) Hrm.). A volte ci sentiva così debolmente, che non si accorgeva se qualcuno apriva la porta facendo rumore; a volte invece aveva un udito così fine, che percepiva il passo delle persone nell anticamera, attraverso porte doppie (dopo 54 ore) (Br.).

Orecchio Sensazione dietro le orecchie, come se la zona dovesse escoriare; deve strofinare (Gr.). Rumore davanti all orecchio. Sibilo nell orecchio. Scampanellio nell orecchio destro (Gr.).

Dolore nasale Nel naso un dolore momentaneo, come è solito formarsi per il troppo freddo, così che gli lacrimano gli occhi. Dolore contrattivo nella parte anteriore del naso, come per troppo freddo, con lacrimazione degli occhi. Sensazione di contusione nel lato sinistro del naso, come nell osso (Gr.).

Naso 160 Pustole, con alone rosso, all angolo della narice destra (Lgh.). Pustole rosse sulla parete divisoria, nella narice destra, con dolore da ferita, toccando (Hrm.). Sangue dal naso, dopo aver soffiato forte. Allucinazione olfattiva, come se lui odorasse una spugna accesa, la mattina, quando si sveglia. Continuo odore davanti al naso come sterco di piccione o di gallina, soprattutto quando odora i suoi vestiti o il suo corpo (dopo 2 ore) (Fz.). 165L odorato sembra essere scomparso quasi del tutto, anche se il naso non è otturato (dopo 5 ore) (Hrm.).

Viso Nel viso, al centro delle guance, pressione sorda, come se la parte fosse compressa da una pinzetta (Gr.). Pressione sorda sullo zigomo sinistro (Gr.). Dolore tirante allo zigomo destro (Hrm.).

Pallore Aspetto abbattuto, con gli occhi incavati e occhiaie bluastre, per molti giorni (subito dopo l assunzione) (St.). 170 Pallore del volto, senza freddo (immediatamente) (Br.). Grande pallore del volto, subito dopo l assunzione (St.). Colorito pallido, malato, misero, senza che, per il resto, lei si senta male. Calore secco nel volto e in tutta la testa, con intorpidimento e aspetto pallido; risulta caldo alla palpazione, ma lui non lo avverte (St.).

Kraetze Eczema con squame bianche alla guancia destra, accanto al labbro superiore (dopo 4 ore) (Lgh.). 175 Prurito sulla fronte. Pustole arrossate, dure, sulla fronte e nell angolo della narice sinistra, con dolore da ferita, per molte settimane (St.). Attorno alla bocca, pelle ruvida, a scaglie, come un eczema, con prurito solleticante (Gr.). Alle labbra e negli angoli della bocca, secchezza.

Labbra e mento 180 Al mento, esternamente, bruciori; sul lato sinistro, da sotto, una pressione sorda (Gr.). Bruciore tra labbro inferiore e mento, come dopo raschiato con un rasoio smusso (Gr.). Suppurazione e dolenzia di un punto sotto il mento, dove 2 anni prima era un foruncolo (Gr.). Lacerazione nel ramo destro della mascella inferiore, che si ripete spesso. 185 Singole lacerazioni nell articolazione della mandibola (dopo 42 ore)..

Gengive e denti Sanguinamento delle gengive, per un debole sfregamento. Mal di denti in un canino inferiore, come se vi si fosse scavato dentro, aggravato dal contatto con la lingua e all aria aperta (2 giorno) (Br.). Mal di denti, quando prende qualcosa di caldo in bocca; qualche strappo, ma per il resto più un senso di pressione che tensione. 190 Dolore tirante nella gengiva e nelle radici dei molari inferiori del lato sinistro (Hrm.).

Denti e bocca Tensione spasmodica nell arcata dentaria inferiore destra, fin su all orecchio (subito dopo l assunzione) (Gr.). Dolore tirante tensivo in un molare cariato, fino all orecchio, per molti giorni, la sera alle 10 (St.). Lacerazione in tutti i denti, che ritorna a periodi (Gr.). Vescicole dolorose in bocca.

Lingua 195 La lingua è bianca e ruvida, come una lima (dopo 3 ore). Pesantezza della lingua e sensazione, come di gonfio, tanto che non può continuare a parlare. Parlando, alcune parole gli sembrano tanto pesanti, come se la lingua fosse troppo pesante. Il linguaggio, nel pomeriggio è più forte e sicuro, rispetto alla mattina.

Gola Gli sembra che la gola sia ruvida e ferita. 200 Sensazione graffiante in gola (Gr. St.). Pressione nella fossetta giugulare. Secchezza nella gola, che scompare mangiando, la mattina (Fz.). Muco duro e viscido nelle fauci, ma prima nelle narici posteriori (dopo 1 ora) (Fz.). Secchezza amara nella bocca e nella gola.

Gusto 205 Sapore amaro in bocca, dopo aver fumato del tabacco. Il fumo di tabacco provoca solo bruciore e non piace. Tutto, per lui, ha il sapore di salamoia di aringhe. Sapore insipido, marcio, dei cibi, e anche in bocca, di per sé. Sapore stantio della birra.

Sete e appetito 210 Nausea verso molti cibi, di solito mangiati volentieri, tanto che avrebbe voluto vomitare. Partecipa al pranzo solo perché è proprio ora di mangiare, senza avere fame, ma con gusto; sebbene il pane gli risulti un poco amaro (Fz.). Sete continua; però, gli si blocca il respiro, quando deglutisce i liquidi; quindi deve fermarsi continuamente. A volte, fame violenta, a volte nessun appetito verso ogni tipo di cibo. Appetito buono e, dopo mangiato, pressione e nausea nello stomaco, anche in assenza di movimento.

Digestione 215 Durante il pranzo, scompaiono quasi tutti i malesseri; 2 ore dopo riprendono di nuovo (Gr.). Dopo pranzo, calore nel volto, con raccolta di saliva dolciastra in bocca e sete violenta (Fz.). Dopo il pasto, calore nel volto e sfinimento. Ogni volta dopo il pasto, scuotimento nella fossetta epigastrica, a ogni passo. Dopo il pasto, pressione e tensione nella fossetta epigastrica, ogni volta.

Digestione 220 Durante il pasto, pressione sorda, intermittente, sopra e accanto alla fossetta epigastrica (Gr.). Dopo il pasto, pressione nello stomaco, con sensazione di estrema spossatezza e sfinimento, con forte sete (dopo 3 ½ ore) (Fz.). Dopo una colazione scarsa, pressione nella zona dello stomaco, verso l ipogastrio, come se avesse mangiato troppo. Subito dopo il pranzo, gonfiore del ventre, come se avesse mangiato troppo.

Digestione 225 Dopo il pasto, un serpeggiamento nel ventre, come per una purga. Dopo il pasto, stimolo ad evacuare, maggiormente negli intestini superiori. Dopo il pasto, abbattimento ipocondriaco; pressione nell'addome e sensazione di estrema debolezza nel corpo e nello spirito (dopo 6 ore) (Fz. St.). Dopo il pasto, stando in piedi, è molto debole nelle ginocchia, oltre a essere assonnato e a non avere voglia di fare nulla (Fz.). Dopo il pasto, sonnolenza e indisposizione al lavoro.

Digestione 230 Dopo pranzo, tendenza incontrastabile a dormire. Dopo il pasto, tossetta, che aggredisce la gola, come se fosse ruvida (dopo 3 ½ giorni) (Fz.). Dopo il pasto, ruvidezza in gola, con tono profondo della voce (Fz.). Dopo il pasto, eruttazione, che brucia in gola. Eruttazione dopo aver assunto bevande o cibi liquidi. 235 Eruttazione a vuoto, la mattina (Gr.).

Digestione Eruttazione, con dolore crampoide nello stomaco. Singhiozzo (Fz.). Risalita di umidità in bocca, che gli va di traverso; si ripete frequentemente (Gr.). Gli giunge una grande quantità di liquido in bocca e nel faringe, che provoca una sensazione di nausea nel petto (Fz.).

Dispepsia 240 Pirosi, dopo la minestra, come aria acida nel faringe, con senso di contrazione. Bruciore, che risale dallo stomaco, fino alla gola. Nausea, la mattina, con sensazione di digiuno nello stomaco. La mattina, forte nausea. Verso sera, forte nausea, continuo afflusso di acqua in bocca e, infine, vomito, con conseguente forte acidità in bocca.

Nausea 245 Nausea (con stimolo a vomitare) nel faringe, che ritorna frequentemente, dopo aver bevuto acqua fredda, la quale è vomitata, con dolori, come il faringe venisse dilatato da una grossa palla. Molto malessere nella fossetta epigastrica, al di fuori dell ora di pranzo, con senso di angoscia, come di slogatura, senza vera e propria nausea che stimola il vomito, con buon sapore in bocca e buon appetito. Dapprima un senso di digiuno nella fossetta epigastrica, poi pressione nello stomaco per tutto il giorno ed emissione (come impedita) di flatulenze dall alto verso il basso, con mancanza di appetito.

Pressione gastrica Pressione nello stomaco, per la riflessione e lo sforzo mentale. Pressione dolente sorda, lentamente intermittente, nella fossetta epigastrica (Gr.). 250 Dolore premente tirante, al di sotto della fossetta epigastrica, camminando (dopo 10 ½ ore) (Fz.). Camminando all aria aperta, pressione morbida, con dolore tirante nella fossetta epigastrica, che scompare dopo aver mangiato (dopo 12 ore) (Fz.).

Gastralgia Mal di stomaco violento costrittivo, migliorato piegandosi, ma aggravato sollevando il braccio e girando il corpo. Fitte nella regione della fossetta epigastrica, che aumentano inspirando e camminando; riprendono camminando di nuovo (Gr.). Fitte acute nella regione della fossetta epigastrica, da cui è come se attraverssaro la schiena (Gr.).

Gastralgia 255 Inspirando, fitte acute nella fossetta epigastrica. Inspirando ed espirando, fitte dolenti e prementi, come aghi, nella fossetta epigastrica; non scompaiono in alcuna posizione; nemmeno toccando (dopo 4 ore). Tagli nella regione della fossetta epigastrica (Gr.). Gorgoglio e fermentazione nella fossetta epigastrica.

Ipocondri Negli ipocondri, ora a destra, ora a sinistra, fitte durante l inspirazione (Gr.). 260 Nell ipocondrio sinistro, fitte. Fitte sorde nella regione della milza, in parte come se fossero nel petto, in parte nella cavità addominale (Hrm.). Nella regione del fegato, pressione, un ora dopo il pasto. Attorno all ombelico, dolore, come se un paletto smussato fosse premuto sugli intestini (Gr.). Pressione sorda, subito al di sotto dell ombelico, che peggiora premendovi sopra e inspirando, subito dopo un pasto (Gr.).

Ombelico 265 Pressione nella zona dell ombelico, come se vi si fosse formato qualcosa di duro, con sensazione, soprattutto respirando e parlando, in particolare tossendo, come se lo stomaco volesse scoppiare; faceva male alla palpazione, come una pressione e una tensione. Forte pressione su un piccolo punto sopra e sotto l ombelico e sul lato sinistro del ventre (Hrm.). Fitte, come di uno strumento smusso, a destra, accanto all ombelico (dopo 6 ore) (Gr.). 270 Fitte sorde nella cavità addominale, non lontano dall ombelico (Hrm.).

Addome Fitte sorde, che premono in profondità, al processo spinoso dell'osso iliaco di sinistra (Gr.). Fitte acute, affilate, da sobbalzare, a destra, sopra l ombelico (Gr.). Singole fitte affilate, nell'addome. Ha un sussulto improvviso, ondulante, come un fulmine, nel basso ventre. 275 Un taglio fulmineo, a destra, nel basso ventre.

Addome Pinzettamento tagliente nel basso ventre, come da flatulenze, o come da raffreddamento, con stimolo ad evacuare (dopo 4 e 22 ore) (Lgh.). Attacchi di colica, più taglienti che pizzicanti, quando si formano flatulenze nell'addome. Pinzettamento e compressione nel basso ventre (dopo 12 ore) (Fz.). Dolore compressivo nell'ipogastrio, come fosse negli intestini (dopo 7 ore) (Hrm.). 280 Contrazione pinzettante in una piccola zona, a sinistra, accanto all ombelico, inspirando (dopo ½ ora) (Htn.).

Addome Dolore, come se nel basso ventre si avvolgesse qualcosa, con seguente pressione (dopo 2 ore) (Lgh.). Gli intestini sono dolenti, come ristretti spasmodicamente, quando si piega indietro, di mattina. Esternamente, dal lato destro del ventre, sotto le costole corte, fitte come di spilli, ritmiche, brucianti (Gr.). Nei muscoli del lato sinistro del ventre, subito sotto le costole brevi, brevi fitte fugaci (Gr.).

Addome 285 Nel monte di Venere, lacerazione. Sotto l anello addominale, pressione sorda verso l esterno, intermittente (Gr.). Brontolio costante nell'addome, soprattutto nella zona dell ombelico. Brontolio costante e morsa nell'addome (Gr. Hrm.).

Evacuazione Stimolo a evacuare, spesso durante il giorno, senza riuscire a liberarsi di qualcosa, per molti giorni. 290 Stimolo a evacuare, tre volte al giorno; vi era costretto e, quando si sedeva, il bisogno scompariva sempre; l intestino cieco non compiva il suo dovere e doveva, nonostante le feci fossero morbide, premere molto. Bisogno di evacuare, senza riuscire a concludere nulla; gli sembra che nell intestino cieco tutto sia intoppato (Fz).

Evacuazione Frequente stimolo a evacuare e, dato che l evacuazione non avviene subito, un contorcimento degli intestini, attraverso il basso ventre (Htn.). Giornalmente due, tre evacuazioni di natura consueta, che però venivano espulse ogni volta più difficilmente. Doveva evacuare spesso ma ogni volta fuoriusciva una piccola quantità; dapprima feci morbide, poi dure. 295 Evacuazione di colore molto pallido (dopo 48 ore).

Evacuazione Diarrea acquosa, frequente e pure con molto sforzo. Durante l evacuazione, morsa nel basso ventre (dopo ½ ora) (Hrm.). Durante e soprattutto dopo l evacuazione, pressione sorda, aumentata dall inspirazione, nei muscoli del ventre, subito al di sotto dell ombelico (Gr.). Dopo l evacuazione, sbadiglio ed eruttazione. 300 Nell ano, prurito frequente.

Minzione Nell uretra, prurito. Stimolo continuo a urinare. Frequente pressione a urinare ed emissione di scarsa urina (i primi 4 giorni) (Lgh.). 305 Di notte deve svegliarsi per urinare e riesce a urinare di nuovo all ora consueta (Gr.). Rilascio frequente di urina, chiara come l acqua, in quantità esigua (St.). L urina, subito dopo essere stata emessa, è torbida, forma un deposito e, quando è scossa, ha un colore fangoso (Hrm.).

Genitale maschile Lungo il pene, dolore, come un taglio. 310 Allo scroto, prurito costante voluttuoso, che stimola l istinto sessuale (dopo 2 ore). Istinto sessuale, la mattina dopo il risveglio, con gonfiore del pene (Htn.). Forte istinto sessuale. Impossibilità di eccitare l istinto sessuale (i primi 10 giorni).

Genitale maschile Fuoriuscita di liquido prostatico, con evacuazione difficile. 315 Con una buona evacuazione, fuoriuscita di liquido prostatico. Fuoriuscita di liquido prostatico, dopo aver urinato. Fuoriuscita del seme, di notte, senza sogni lascivi (dopo 27 ore) (Lgh.). Dopo il coito, prurito all ano.

Rinite Starnuti (Gr.). 320 Ostruzione dietro nel naso, come per molto muco (Fz.). Raffreddore secco. Raffreddore violento, della durata di 4 settimane. Forte raffreddore, di sera (dopo 48 ore) (Fz.).

Rinite Raffreddore violento, con febbre da catarrale; non riusciva a scaldarsi, con calore in testa e freddo gelido alle mani e ai piedi, nella stanza calda; poi caldo secco, tendini delle gambe come troppo corti, crampi dei polpacci e irrequietezza al cuore (8 giorno). 325 Dopo starnuti frequenti, un raffreddore fluente il più violento, con lacrimazione agli occhi.

Raucedine Ruvidezza in gola. Raucedine in gola, dopo il pasto, con tono profondo della voce (Fz.).

Tosse Tossicchiare dopo il pasto che aggredisce la gola come se fosse ferita (dopo 3 giorni) (Fz.). Tosse violenta dopo il pasto, con vomito di ciò che si è mangiato. 330 Tosse, quasi solo la notte e più violenta che di giorno. Per molte notti, tosse più forte che di giorno. Tosse notturna, con sensazione graffiante in gola. Tosse al mattino.

Tosse Già a partire dalle 4 e poi per più volte al giorno, attacchi di tosse, che durano ore (dopo 14 giorni). 335 La sera, nel letto, tosse aggressiva, che spinge il sangue verso la testa. Tosse, con dolore nella zona occipitale. Tosse, durante la quale ha fitte alla fronte o nel lato della testa. Tossendo e respirando profondamente, pressione dolorosa, in alto, sulla calotta.

Tosse 340 Tosse, con stimolo (per lo più inutile) a starnutire. Tosse, che comincia con solletico in trachea e con senso di soffocamento. Attacchi di tosse periodici, ma solo di giorno, tanto che arriva ad essere quasi senza fiato; ogni 3, 4 ore. Attacchi di tosse, che scuotono, come per tosse convulsa, provocata da ogni tentativo di parlare.

Tosse Tosse scuotente, che non lo fa dormire (di notte). 345 Tosse breve, per lo più di pomeriggio, con espettorazione di masse grigio-giallastre viscide. Tosse breve, con espettorazione di pus. Durante la tosse, espelle sangue (4 giorno).

Asma Fiato corto e senso di soffocamento nella sterno. Costrizione toracica, soprattutto dopo il pasto e anche stando seduto. 350 Costrizione toracica, dispnea(dopo 10 ore). Costrizione toracica, con pianto, che la migliora. Costrizione toracica, con angoscia interiore e calore. Oppressione nella zona dello sterno, senza dolore, come se non potesse rimanere nella stanza, bensì dovesse uscire all aria aperta e fare molta attività.

Asma Irrequietezza nel petto, come al cuore, soprattutto di mattina (dopo 4 giorni). 355 Costrizione toracica, durante l espirazione, con pressione davanti sullo sterno (dopo ½ ora) (Fz.). Pressione sul petto, come costrizione, verso la zona le ascelle, con respirazione appesantita (dopo 24 ore) (Hrm.). Soprattutto stando seduto, pressione sul petto, con pienezza, della quale si vuole liberare volentieri vomitando (dopo 10 ore) (Hrm.).

Torace Pressione sopra il capezzolo destro, verso l interno (Hrm.). Pressione veloce sullo sterno, come un colpo durante il dormiveglia, di giorno. 360 Pressione improvvisa veloce nel lato destro del petto, vicino all ascella, che sente contemporaneamente nella parte opposta, senza rapporto con la respirazione. Pressione sorda, in alto, lungo il margine destro dello sterno (Gr.).

Torace Pressione sorda, come di un paletto grande, nel lato destro del petto (Gr.). Tensione ondulante nel lato destro del petto (Gr.). Sensazione di ferita e di ruvidezza nel petto, aumentata durante l inspirazione (immediatamente) (Gr.). 365 Sensazione di una zona ulcerata nel petto, al di sotto dello sterno.

Torace Pressione sorda, come di un paletto grande, nel lato destro del petto (Gr.). Tensione ondulante nel lato destro del petto (Gr.). Sensazione di ferita e di ruvidezza nel petto, aumentata durante l inspirazione (immediatamente) (Gr.). 365 Sensazione di una zona ulcerata nel petto, al di sotto dello sterno.

Torace Fitte sorde nella parte sinistra del petto, alla distanza di una mano sotto la cavità ascellare (Gr.). 370 Fitte acute, pulsanti, nel petto, al di sopra del cuore (dopo 80 ore) (Gr.). Nella zona del cuore, una fitta, di notte, inspirando. Fitte che si muovono intorno al cuore, qua e là, due ogni volta, in rapida succesione (Fz.).

Torace Nei muscoli del petto, dolore tirante. Sensazione sussultante nel muscolo del petto, movendo il braccio. 375 Esternamente, sulle false costole del lato sinistro, una fitta costrittiva, come di spilli (dopo 4 ore) (Lgh.). Fitte di spilli corrosivamente pruriginose, all ultima falsa costola (Hrm.). Prurito sul petto.

Schiena Nella schiena, fitte grossolane (Gr.). Nella schiena, alzandosi da seduti seduti, dolore da rigidità, che scompare sedendosi di nuovo, in posizione piegata.

Scapole 380 A destra della colonna vertebrale, nella scapola, un dolore come se fosse stato seduto, piegato a lungo (Gr.). Pressione spasmodica sotto e accanto alle scapole, verso l interno (dopo ½ ora) (Hrm.). Forte pressione pungente proprio sotto la scapola sinistra, senza rapporto con la respirazione (dopo ½ ora) (Htn.). Fitte acute nella parte esterna della scapola sinistra (Gr.).

Scapole 385 Fitte sorde nella scapola sinistra, che ritornano lentamente e provocano un dolore lacerante, irradiato in tutte le direzioni (Gr.). Lacerazione dolorosa tra le scapole (Htn.). Formicolio nelle scapole, come da intorpidimento o per le formiche (Gr.). Dolore contusivo frequente nella scapola destra e nel braccio, tanto da non poterlo quasi alzare (Gr.). Colpi esterni sottili e sordi, a brevi parossismi, lungo la superficie esterna destra della scapola sinistra (Gr.). 390 Scroscio nella scapola, sollevando il braccio.

Nuca Rigidità della nuca. Rigidità nei muscoli della nuca, con dolore tensivo, soprattutto muovendo velocemente la testa, dopo averla tenuta ferma; minore con un movimento continuato (dopo 52 ore) (Br.). Per due giorni consecutivi, la mattina, al risveglio, dolore da rigidità nella nuca, dal lato destro, su cui era sdraiato, durante il più piccolo movimento e, soprattutto, girando la testa verso il lato dolorante (dopo 4, 5 giorni) (Htn.).

Nuca 395 Al risveglio, rigidità e tensione oppressiva nella nuca, occipite e scapole, a riposo e in movimento. Sul lato sinistro della nuca, vicino all occipite, una rigidità dolente, pinzettante, a riposo e che non impedisce il movimento della testa, anche se da questo è aumentato (dopo 2 ore) (Htn.). Pressione sorda, a tratti, come di un grosso peso, sul lato destro della nuca e all altezza della scapola sinistra, come nell osso (Gr.). Tensione reumatica, che scende dalla nuca (Fz.).

Collo Al collo, da entrambi i lati del laringe, forte pressione, che a volte rende difficile la deglutizione (dopo 2 ore) (Hrm.). 400 Pressione sorda, improvvisa, come di un peso, nel lato sinistro del collo (Gr.). Pressione, lentamente intermittente, nell angolo tra il collo e l apice della spalla, sul lato sinistro (Gr.). Fitte, come da spilli, esternamente, qua e là, nel collo (Gr.). Fitte pulsanti, a intermittenza, come da aghi, vicino alla gola e al lato sinistro del petto (dopo 3 ½ ore) (Lgh.). Prurito frequente al collo (Fz.).

Ascelle 405 In entrambe le cavità ascellari, prurito solleticante, che costringe a grattare (dopo ¼ ora) (Gr.). Fitte solleticanti, come di spilli, sotto le ascelle; scompaiono grattando (Gr.).

Braccia Nelle braccia, stendendole e stirandole, tensione dolorosa, tagliente, dalle articolazioni ai muscoli flessori; piegandole indietro, anche nelle articolazioni, soprattutto nelle spalle, uno scroscio, con dolore, come se le braccia fossero lussate (Gr.). Intorpidimento del braccio sinistro (Gr.). Pressione improvvisa nel braccio destro, come se fosse nei muscoli e nelle ossa, con intorpidimento all interno (Hrm.).

Braccia 410 Lacerazione e tensione nel braccio sinistro. Nel braccio destro, dall ascella alla spalla fino al gomito, dolore tirante reumatico, con sensazione di rigidità nel braccio (Fz.). Dolore premente (spasmodico) nei muscoli del braccio, camminando all aria aperta e stando seduti la sera (Lgh.). Pressione sorda, come una minaccia, nel braccio sinistro, quasi fosse nel midollo dell'omero, molto acuta e intermittente (Gr.). Sussulti dolorosi nel braccio sinistro, sopra la piega del gomito (Gr.).

Braccia 415 Colpi, come con un corpo pesante, molto dolenti, nel centro del braccio sinistro (immediatamente) (Gr.). Brufoli, con alone rosso e pus alla punta, nella parte inferiore del braccio, con prurito doloroso, che spinge a grattarsi, muovendo il braccio (dopo 12 ore) (Lgh.). Nella piega del gomito sinistro, pressione che spinge il braccio, come appesantito, verso il basso e rende più difficile il movimento di questo, camminando all aria aperta (dopo 13 ore) (Fz.).

Avambraccio Nell'avambraccio, ora qua, ora là, breve pressione dolorosa verso l interno (quasi subito) (Gr.). Pressione dolorosa nei muscoli dell avambraccio destro, scrivendo (dopo 13 ore) (Lgh.). 420 Prurito, con pressione sull osso dell avambraccio, a riposo (Fz.). Pressione spasmodica sull avambraccio sinistro, più violento al tatto; con il movimento aumenta, fino a diventare pressione lacerante (Hrm.).

Avambraccio Tensione premente sulla superficie superiore dell avambraccio sinistro (quasi subito) (Gr.). Tensione crampoide nell avambraccio destro, dall articolazione della mano fino al gomito (Gr.). Sussulto crampoide su tutta la lunghezza dell avambraccio, distante un palmo dal polso sinistro (immediatamente). 425 Violento dolore crampoide nell avambraccio sinistro e nel dorso della mano, senza rapporto con il movimento, di notte nel letto (Gr.).

Mano Sussulti nei tendini flessori del polso. Nel palmo, un semplice dolore, muovendo la mano (Gr.). Dolore crampoide nelle articolazioni della mano destra, dove il metacarpo si unisce alle articolazioni delle dita (dopo ½ ora) (Hrm.). Dolore crampoide nelle articolazioni della mano sinistra, dove il dito indice si unisce al metacarpo (Gr.).

Mano 430 Dolore crampoide nella mano, nella zona del metacarpo del mignolo (Hrm.). Dolore sussultante, crampoide, sordo, nelle estremità anteriori del metacarpo, senza rapporto con il movimento (Gr.). Dolore crampoide intermittente, lancinante, sordo sul bordo esterno della mano sinistra, dove il mignolo si collega al suo osso metacarpale (Gr.). Compressione spasmodica nella mano sinistra, tanto che non può raddrizzare le dita (Gr.). Dolore da slogatura nel metacarpo, relativo al mignolo destro.

Mano 435 Brontolio doloroso nel metacarpo, relativo all indice e al medio sinistro, subito dietro il polso. Forte taglio nelle ossa metacarpali dell indice destro. Un dolore crampoide pressivo nei muscoli, che attraversano il dorso della mano sinistra (dopo ½ ora). Lacerazione premente sul dorso della mano (dopo 9 ore) (Fz.). Fitte, come di spilli, sul dorso della mano sinistra (Gr.).

Mano Fitte acute, brucianti, sul margine esterno della mano sinistra, dove il mignolo si unisce al metacarpo (dopo 36 ore) (Gr.). Forte sensazione di secchezza delle mani Mani caldi, secche. Fitte pruriginose alla nocca esterna della mano destra, che scompaiono solo dopo aver grattato a lungo, fino all'arrossamento della parte (Gr.).

Mano 445 Dopo un prurito notturno nel palmo della mano e tra le dita, migliorato da un forte sfregamento, senza peraltro rimuoverlo, appare un brufolo sul lato dell indice sinistro, che si apre il giorno seguente e poi scompare (Gr.). Verruche su tutte le mani, anche nei palmi.

Dita Nelle dita della mano sinistra, sussulto crampoide, che segue il ritmo del polso, nelle articolazioni prossimali (Gr.). Dolore crampoide intermittente, nelle articolazioni prossimali del pollice destro e dell indice (Hrm.). Dolore lancinante contrattivo nei muscoli del pollice sinistro, che scompare muovendoli e toccandoli (dopo 2 ore) (Lgh.). 450 Lacerazione nel mignolo, che si ripete spesso (Gr.).

Dita Lacerazione ripetuta nel pollice destro, fino al gomito, come quando si forma un'ulcera del dito. Insensibilità del dito. Sensazione di secchezza nelle dita e nelle mani. Prurito solleticante nel mignolo, la sera, dopo essersi coricandosi, migliorato solo da una forte pressione e grattando, dato che sembra risiedere non nel muscolo, ma più in profondità (Gr.).

Dita 455 Pustole sull indice, con alone rosso e prurito pungente, che invita a grattare e che irradia a tutto il palmo della mano; dopo aver grattato e premuto, cosa a cui è costretto per il prurito, compare linfa bianca e rossa; più tardi si forma una crosta, sotto la quale si accumula pus; la sera insorge un dolore tirante; l'eruzione dura 8 giorni (Gr.).

Anca Nell articolazione dell anca destra, durante un movimento in posizione seduta, forte rumore di scroscio (Gr.). Dolore da dislocazione o contusione sopra il fianco destro, quando si alza dalla posizione seduta, costante; anche movendo il tronco, da seduto; alzandosi, diventa insopportabile e deve camminare piegato in avanti.

Arti inferiori Nelle gambe, qua e là, dopo una passeggiata, tensione, pressione e senso di pesantezza, la quale diminuisce stendendo il piede (Hrm.). Irrequietezza nelle gambe, sedendo, la quale scorre su e giù, provoca dolore in singoli punti, scompare camminando e ritorna sedendosi (immediatamente) (Gr.).

Coscia 460 Nelle cosce, pressione sorda dolente (acuta), a momenti con parossismi ritmici (Gr.). Pressione sorda, come di un grande paletto, nei muscoli del gluteo della coscia sinistra (Gr.). Pressione crampoide nella coscia sinistra, davanti e dietro (Hrm.). Pressione violenta nel centro della parte esterna della coscia destra, a ogni battito del polso e quasi sempre con una forte fitta (dopo 10 ½ ore) (Htn.). Pressione sussultante nella parte interna della coscia destra (Gr.).

Coscia 465 Sussulto lieve e tensione nelle cosce, soprattutto attorno e dentro al ginocchio, come dopo un lungo viaggio a piedi, con irrequietezza dolorosa, simile a un tremore, stando seduto (dopo ¾ ora) (Gr.). Dolore tirante nella parte esterna della coscia destra, verso il basso (Gr.). Contrazione lacerante (crampo) nel lato esterno della coscia sinistra, in un piccolo punto, con conseguente dolore da suppurazione sotto la pelle (dopo 11 ore) (Fz.).

Coscia Dolore sordo nella coscia sinistra, subito sopra il ginocchio (Gr.). Fitta scavante nei muscoli della coscia destra, nella parte inferiore, davanti (dopo 10 ore) (Lgh.). 470Prurito bruciante alle cosce, di sera. Punture, come di spilli brucianti, che obbligano a grattare, qua e là, nei muscoli delle cosce (Gr.). Fitte pruriginose nella coscia sinistra, che scompaiono dopo aver grattato (Gr.).