ETPedia. La guida informativa agli Exchange Traded Product (ETP)



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ETPedia La guida informativa agli Exchange Traded Product (ETP)

2 ETPedia ETF Securities ritiene che gli investitori dovrebbero sempre capire e comprendere appieno i rischi che comportano gli investimenti, ecco perché abbiamo pubblicato questa guida che ha lo scopo di fornire agli investitori un riferimento imparziale sugli Exchange Traded Product. L intento è illustrare agli investitori le basi degli ETP, coprendo tutti gli aspetti dalle tipologie di prodotto alle prospettive per il settore nel suo complesso. Speriamo che risulti valida e interessante.

01 Introduzione agli ETP Investimenti attivi e passivi 5 Che cosa è un ETP? 9 Perché utilizzare un ETP? 10 Tipologie di ETP 11 ETP short e con leva 14 ETP su valuta 16 ETP con copertura valutaria 18 ETP e altri veicoli 20 05 Negoziazione e quotazione Creazione e rimborso 35 Determinazione del prezzo e valore patrimoniale netto 36 Arbitraggio 37 Liquidità 38 Comprendere le tipologie di ordine 39 Slippage dell esecuzione 40 02 03 Struttura degli ETP Metodi di replica 23 Replica fisica 23 Replica sintetica 25 Rischi degli ETP 31 06 Costi e performance Costi interni 43 Costi esterni 44 Oltre il TER 45 Tracking 46 Capire gli indici 49 Contratti future, contango e backwardation 50 04 ETP e trattamento fiscale Tassazione dei redditi di capitale e dei redditi diversi 33 Redditi di capitale 33 Redditi diversi 33 Trattamento fiscale ETC 33 Trattamento fiscale ETF 33 07 08 Investimenti attivi e passivi La performance di fondi 57 d investimento attivi I rischi dell investimento passivo 59 Il futuro degli ETP Crescita degli ETP 61

4 ETPedia 01 Introduzione agli ETP Dal primo Exchange Traded Product (ETP) lanciato nel 1993, il settore ha sperimentato una crescita esponenziale. Oggi, più di 2000 miliardi di dollari statunitensi sono investiti in oltre 4500 ETP in tutto il mondo 1. In origine, gli ETP combinavano la conveniente strategia di replica dell indice di riferimento dei fondi indicizzati azionari con la negoziabilità intraday delle azioni. Poiché il mercato è maturato, gli ETP si sono allargati a coprire l esposizione a un numero crescente di classi di attivo. Ora, oltre a fornire la replica dell indice azionario di riferimento, gli ETP offrono anche agli investitori la possibilità di diversificare il proprio portafoglio con esposizione ad attivi a cui in passato era difficile accedere.

Introduzione agli ETP 5 Investimenti attivi e passivi Più in generale, due sono le metodologie d investimento per un gestore di fondi: gestione attiva e gestione passiva. Gestione attiva del fondo Il gestore del fondo attivo effettua investimenti in asset selezionati (siano azioni, obbligazioni, commodity, ecc.) con l obiettivo di sovraperformare il mercato (di solito un indice di riferimento come il FTSE MIB). Gestione passiva del fondo Un fondo o un investimento a gestione passiva non cerca di battere il mercato. L investitore passivo cerca invece di replicare la performance dell indice di riferimento con la maggior precisione possibile. Gli ETP sono in maggioranza investimenti passivi visto che si prefiggono di replicare un indice di riferimento o un asset. Ci si può chiedere perché qualcuno dovrebbe scegliere un investimento passivo anziché uno attivo. Raggiungere il rendimento di mercato anziché superarlo, può essere visto come un approccio rinunciatario. Dopotutto, l idea di rendimenti costanti, superiori a quelli di mercato, che trasformano un piccolo investimento iniziale in una grande ricchezza, è sempre allettante. Ma per quanto possano essere allettanti le dichiarazioni dei gestori attivi, la sovraperformance rispetto all indice di riferimento non è garantita. Molti investitori scelgono una strategia d investimento passiva, perché storicamente un gran numero di investitori attivi non è riuscito a sovraperformare con regolarità il mercato. Invece di affidarsi in modo acritico alle dichiarazioni relative all investimento attivo, gli investitori dovrebbero prendere in considerazione la performance storica dell investimento attivo rispetto a quello passivo. Per maggiori informazioni sugli investimenti attivi e passivi si rimanda alla pagina 56. 1 BlackRock, ETP Landscape: Industry Highlights (gennaio 2013).

6 ETPedia Esempio pratico 01 : Fondi indicizzati tradizionali Il successo dei fondi indicizzati tradizionali a gestione passiva è da ricercarsi in parte nel costo contenuto e nei rendimenti incostanti di molti fondi a gestione attiva. Tuttavia, i fondi indicizzati tradizionali possono presentare alcuni svantaggi: livelli di investimento minimo, spese per rimborso anticipato e mancanza di negoziazione intraday. Come i fondi indicizzati tradizionali, gli ETP replicano gli indici di riferimento, ma offrono anche la determinazione del prezzo e la negoziazione intraday senza livelli minimi di investimento o spese per rimborso anticipato. Inoltre, sono competitivi in termini di costi e performance rispetto ai fondi indicizzati tradizionali 2. ETP e fondi indicizzati tradizionali a confronto S&P 500* MSCI Emerging Market* Index fund 0,6 Index fund 0,33 1,57 0,54 ETF 0,32 ETF 0,45 1,89 0,82 Coefficiente di spesa (%) Rendimento medio (%) *rendimento a 3 anni annualizzato con rettifica per le commissioni, media semplice (31 dicembre 2010). Fonte: McKinsey & Company, The Second Act Begins for ETFs (agosto 2011). 2 McKinsey & Company, The Second Act Begins for ETFs (agosto 2011).

Introduzione ETF Securities agli ETP 7 7 Esempio pratico 02 : Accesso alle materie prime - oro In passato è sempre stato difficile per gli investitori ottenere accesso all oro, poiché era necessario avere le risorse per stoccare i lingotti oppure la competenza per acquisire esposizione tramite i contratti future. Ora invece è possibile accedere al mercato aurifero tramite gli ETP, che sono negoziati con la stessa facilità delle azioni e senza dover eseguire la consegna fisica del metallo. In tutto il mondo ora sono investiti oltre 125 miliardi di dollari statunitensi in oro tramite ETP 3. L accesso all oro e ad altre materie prime è prezioso in quanto storicamente le commodity hanno avuto una correlazione bassa con il contesto economico più ampio. L oro, ad esempio, è spesso usato dagli investitori come copertura in condizioni di elevata volatilità per proteggersi dal rischio. Negli ultimi 5 anni, l oro ha reso il 49%, rispetto al -7% del FTSE MIB 4. Un confronto della performance dell oro e del FTSE MIB 250 Oro (Comex) FTSE MIB 200 150 100 50 Maggio 2008 Maggio 2009 Maggio 2010 Maggio 2011 Maggio 2012 Maggio 2013 0 Fonte: Bloomberg (maggio 2008 - maggio 2013). 3 Financial Times (12 aprile 2013) 4 ETF Securities (maggio 2013).

8 ETPedia La popolarità degli ETP sembra destinata a proseguire. Nonostante le cifre investite in ETP siano triplicate negli ultimi 10 anni, il settore europeo risulta ancora sottosviluppato rispetto al mercato americano, dove gli ETP rappresentano il 20% di tutti gli investimenti passivi (rispetto ad appena l 8,7% in Europa) 5. Dettaglio sugli investimenti passivi in Europa e negli Stati Uniti dal 2008 al 2012 2008 2009 2010 2011 30.06.2012 US passivo 13,1% 15,4% 18,0% 19,2% 20,1% Europa passivo 6,5% 7,7% 8,4% 8,5% 8,7% Fonte: Vanguard, Evolution of ETFs (novembre 2012). Con una migliore conoscenza e una maggiore familiarità, l utilizzo degli ETP è destinato a crescere anche tra gli investitori retail. In Europa, a differenza degli Stati Uniti, il mercato degli ETP è ancora dominato dagli investitori istituzionali. Gli investitori retail e i loro consulenti detengono solo il 15% degli attivi in ETP nell Europa continentale e il 10% nel Regno Unito, mentre negli Stati Uniti questi gruppi ne detengono il 50%. Se la crescita segue la stessa traiettoria che negli Stati Uniti, prevediamo che l uso di ETP tra i piccoli investitori abbia un apprezzabile sviluppo. Utilizzo di ETP in tutto il mondo Istituzionale Consulenti Retail Stati Uniti 50% 45% 5% Canada 37% 34% 28% Regno Unito 90% 9% 1% Europa continentale 85% 10% 5% Asia 90% 9% 1% Australia 10% 30% 60% Fonte: Vanguard, Evolution of ETFs (novembre 2012). Se da un lato la crescita del settore degli ETP ha prodotto una rapida innovazione, dall altro la velocità del cambiamento ha generato confusione. Sono sorte preoccupazioni in merito al fatto che non tutti gli investitori comprendono appieno le diverse tipologie di prodotto e i rischi associati. Inoltre, si è assistito a un aumento dell attenzione dei media e del controllo normativo sull universo dei prodotti raggruppati sotto la denominazione "ETP". Ecco perché la preparazione dell investitore è di primaria importanza. Lo scopo di questa guida è di offrire un punto di riferimento informativo agli investitori che vogliono conoscere le opportunità e i rischi che presentano gli Exchange Traded Product. 5 Vanguard, Evolution of ETFs (novembre 2012).

Introduzione agli ETP 9 Che cos è un ETP? Un Exchange Traded Product (ETP) è uno strumento finanziario negoziato in borsa il cui obiettivo primario è offrire lo stesso rendimento di un indice di riferimento o di un attivo determinato (al lordo delle commissioni). Sebbene gli ETP possano assumere diverse forme, condividono caratteristiche comuni. Caratteristica Quotati in borsa Negoziazione simile alle azioni Attivo liquido Replica un sottostante Investimento passivo Vantaggio Mostra esattamente la performance dell investimento Acquisto e vendita semplici come per le azioni e possibili in qualsiasi momento nell orario di apertura del mercato Liquidità fornita dai partecipanti autorizzati e dai market maker Si prefigge di fornire lo stesso rendimento dell indice di riferimento o dell attivo sottostante Un modo economicamente conveniente per ottenere esposizione a un indice di riferimento o a un attivo in quanto le commissioni di gestione sono di norma più contenute In Europa, gli ETP sono solitamente suddivisi in tre categorie: Exchange Traded Fund (ETF) Exchange Traded Commodity (ETC) Exchange Traded Note (ETN) ETP ETF ETC ETN Fornisce accesso a, tra gli altri: indici azionari indici su commodity reddito fisso mercati monetari indici di private equity indici di fondi di hedge fund Fornisce accesso a,tra gli altri: singole materie prime (ad es. oro, petrolio, agricoltura, metalli industriali, ecc.) paniere di materie prime valute Fornisce accesso a un attivo o a un indice di riferimento utilizzando un titolo di debito non collateralizzato Gli ETP sono concepiti per replicare il rendimento di un indice di riferimento o di un attivo sottostante con la stessa accessibilità e negoziabilità di un azione. Gli investitori possono trarre beneficio dall ampia diversificazione di un indice di riferimento azionario, ottenendo esposizione a centinaia o a migliaia di singoli titoli in un unica transazione. Inoltre, l ampia gamma di classi di attivo coperte dagli ETP apre ulteriori aree d investimento più esotiche a cui storicamente potevano accedere solo gli investitori istituzionali (quali singole materie prime o mercati emergenti). Gli ETP operano in genere con commissioni più contenute rispetto ai fondi di gestione attiva e sono pertanto competitivi in termini di costi rispetto ai fondi indicizzati tradizionali.

10 ETPedia Perché utilizzare un ETP? 01 Semplicità Gli ETP sono quotati e negoziati in modo simile alle azioni tramite gli stessi intermediari e le medesime piattaforme 02 Accessibilità Gli ETP si possono acquistare e vendere in qualsiasi momento durante l orario di apertura della borsa, perché i prezzi sono quotati nel corso di tutta la giornata 03 Diversificazione Gli ETP possono fornire accesso a un intero indice o a classi di attivo alternative (come le materie prime) con una singola operazione 04 Convenienza Gli ETP offrono un modo economicamente conveniente per ottenere diversificazione tramite un indice di riferimento o esposizione ad attivi a cui in precedenza era difficile accedere 05 Trasparenza Diversamente da altri veicoli d investimento, i componenti degli ETP sono pubblicati su base giornaliera tale trasparenza rende più facile per gli investitori vedere esattamente ciò che possiedono 06 Flessibilità Gli ETP possono essere utilizzati per attuare diverse strategie d investimento

Introduzione agli ETP 11 Tipologie di ETP Exchange Traded Fund (ETF) Un Exchange Traded Fund è un fondo d investimento che viene negoziato in borsa come un singolo titolo. È concepito per replicare un benchmark sottostante. Gli ETF sono aperti, vale a dire che si possono creare quote di ETF secondo necessità, in base alla domanda. Dal primo ETF lanciato nel 1993, il ventaglio e la scelta di ETF è aumentata in modo esponenziale. Ecco alcuni esempi di tipologie di esposizioni ora offerte dagli ETF. Exchange Traded Fund (ETF) - esempi di tipologie di attivo Azioni Obbligazioni Mercato monetario Alternativi Globali Governative EONIA Private equity Settoriali Societarie SONIA Hedge fund Mercati emergenti Indicizzate all inflazione Fondi della Federal Reserve Volatilità Singolo paese High yield Immobili Cartolarizzate Materie prime Mercati emergenti Indici diversificati Nell Unione europea, gran parte degli ETF sono disciplinati dalle leggi che regolamentano gli organismi d investimento collettivo, noti come OICVM 6, che offrono diverse importanti tutele per gli investitori: attivi segregati: per minimizzare il rischio degli investitori in caso di insolvenza del fornitore di ETP. maggiore trasparenza: richiede che alcune informazioni siano rese disponibili agli investitori. limiti di diversificazione: per evitare che gli investimenti si concentrino su un singolo attivo. Queste misure di salvaguardia hanno contribuito a rendere popolari gli ETF sia tra gli investitori che tra i provider. 6 Organismi d investimento collettivo in valori mobiliari (OICVM).

12 ETPedia Exchange Traded Commodity (ETC) Gli Exchange Traded Commodity sono titoli di debito che non pagano interessi. Sono concepiti per offrire esposizione a una singola materia prima o a un paniere di commodity. Exchange Traded Commodity (ETC) - esempi di tipologie di asset Metalli preziosi Energia Agricoltura Metalli industriali Diversificato Oro Petrolio greggio Cereali Alluminio Tutte le materie prime Argento West Texas Intermediate Cacao Rame Ex agricoltura Platino Carbonio Caffè Piombo Ex energia Palladio Gas naturale Mais Nichel Prodotti raffinati Cotone Stagno Bestiame Semi di soia Zinco Suino magro Zucchero Bovino vivo Frumento Siccome gli OICVM impongono un livello minimo di diversificazione per gli organismi d investimento collettivo e limitano le tipologie di attivo che si possono detenere, gli emittenti avevano bisogno di una struttura alternativa per offrire agli investitori accesso alle singole materie prime. In Europa, la soluzione è stata quella di utilizzare un titolo di debito emesso da uno Special Purpose Vehicle (SPV), ovvero una società veicolo con attivi separati. Struttura di debito: significa che gli ETC sono soggetti a un trattamento normativo differente rispetto agli ETF e non sono limitati dai requisiti di diversificazione richiesti dagli OICVM, il che consente loro di offrire agli investitori un esposizione a una singola materia prima o a un numero di commodity. SPV: poiché il prodotto è emesso da una SPV, i suoi attivi sono separati dal fornitore e non potrebbero essere utilizzati per pagare le sue passività, qualora dovesse fallire. Collateralizzato: gli ETC spesso sono coperti dal bene fisico o si basano su un derivato che offre esposizione a una classe d attivo. Di norma gli obblighi assunti ai sensi di un contratto derivato in un ETC sono collateralizzati. La struttura degli ETC è anche utilizzata per offrire agli investitori accesso alle valute, sia come coppia di valute singole (con o senza leva) sia come un paniere di valute.

Introduzione agli ETP 13 Exchange Traded Note (ETN) Come gli ETC, gli ETN sono titoli di debito che non pagano interessi concepiti per replicare il rendimento di un indice di riferimento o di un asset sottostante. Tuttavia, mentre gli ETC sono emessi da società veicolo (Special Purpose Vehicle o SPV) con attivi segregati, gli ETN sono emessi generalmente dalle banche, non detengono attivi e non sono collateralizzati. Sebbene il rendimento rimandi a un indice di riferimento o a un asset sottostante, gli ETN sono simili a obbligazioni quotate non garantite. In quanto tali, gli ETN dipendono completamente dall affidabilità creditizia dell emittente. Una variazione del merito di credito potrebbe avere un effetto negativo sul valore dell ETN, indipendentemente dalla performance dell indice di riferimento o dell attivo sottostante. In circostanze estreme, l insolvenza dell emittente porterebbe l investitore a diventare creditore nei confronti dell istituto emittente. Banca emittente ETN Gli ETN risultano interessanti fondamentalmente perché garantiscono esposizione a un indice di riferimento o al rendimento di un attivo (detratte le commissioni) anche quando i mercati o i settori sottostanti risentono di carenze di liquidità. Il rendimento è garantito dall emittente e non dipende dall accesso (diretto o tramite una direttiva) agli attivi sottostanti. Occorre tener presente che, poiché gli ETN non detengono attivi e di norma non sono collateralizzati, operano in modo molto diverso dagli ETF e dagli ETC. Pertanto, gran parte di quanto esposto nella presente guida sugli ETP si applica solo agli ETF e agli ETC ma non agli ETN. Gli ETP in sintesi ETF ETC ETN Tipologia di titolo Organismo d investimento collettivo Titolo di debito Titolo di debito Regolamentato da OICVM Sì No No Accesso alle materie prime Limitato 7 Sì Sì Rischio di credito dell emittente Limitato Limitato Sì Idoneo per OICVM Sì Sì Sì 7 Gli OICVM vietano agli ETF di detenere materie prime fisiche e richiedono un livello minimo di diversificazione, vale a dire che gli ETF possono essere utilizzati unicamente per accedere ad alcuni indici diversificati di materie prime.

14 ETPedia ETP short e con leva Un investitore può ottenere esposizioni sia corte sia con leva su una gamma di diverse classi di attivo, con un uso tattico degli ETP short e con leva. A differenza delle posizioni corte e con leva tradizionali in azioni, queste posizioni non prevedono di prendere un prestito, ma utilizzano i derivati per produrre i rendimenti. Inoltre, poiché gli ETP sono di solito strutturati come azioni o titoli di debito, le perdite non possono superare l importo inizialmente investito. Posizione rialzista (long) Una posizione che guadagna se il valore di un attivo sale. Ad esempio, un investitore acquista azioni di una società. Se le azioni acquistano valore, può venderle guadagnando. Posizione ribassista (short) Una posizione che guadagna se il valore di un attivo scende. Ad esempio, un investitore prende in prestito da un intermediario delle azioni da restituire, per venderle. Se il valore delle azioni scende dopo la loro vendita, l investitore può riacquistarle per restituirle, versando un importo inferiore a quello realizzato dalla vendita. Posizione con leva Una posizione che utilizza strumenti finanziari o prestiti per aumentare il rendimento potenziale di un investimento. Sia le posizioni ribassiste che quelle rialziste possono avere un effetto con leva. Ad esempio, un investitore investe 500 euro in azioni di una società: 250 euro dal proprio conto e 250 euro presi in prestito a tasso zero da un intermediario. Se le azioni aumentano del 20%, l investitore avrà 600 euro, dopo aver restituito i 250 euro presi in prestito, rimarrà con 350 euro realizzando un guadagno di 100 euro. Se l investimento fosse stato fatto con il proprio capitale dell investitore, il rendimento sarebbe stato di soli 50 euro (un guadagno del 20% da 250 a 300 euro). Se le azioni scendono del 20%, all investitore rimarranno 400 euro, che scenderanno a 150 dopo la restituzione dei 250 euro presi in prestito, realizzando una perdita di 100 euro. Se l investimento fosse stato fatto con il solo capitale dell investitore, la perdita sarebbe stata di 50 euro.

Introduzione agli ETP 15 Capitalizzazione e volatilità Gli ETP short e con leva generano il rendimento offerto solo per un periodo definito (ad esempio giornaliero o mensile). Se si trattengono per periodi più lunghi, la capitalizzazione e la volatilità possono distorcere il rendimento atteso, in particolare in un mercato volatile. Per una migliore spiegazione, l esempio qui a destra mostra 100 euro investiti in un ETP short con leva doppia (x2) giornaliero che replica un indice volatile. Dopo 5 giorni, l indice è sceso del 5%, quindi l investitore potrebbe aspettarsi un rialzo del 10% del valore dell ETP. Consideriamo tuttavia la performance dell ETP e dell indice sottostante per ciascun periodo definito. In questo esempio utilizziamo un ETP a capitalizzazione giornaliera, pertanto consideriamo il valore dell ETP e dell indice al termine di ciascuna giornata. Capitalizzazione con esposizione corta e con leva - un esempio numerico Giorno 10% 8% 6% 4% 2% 0% -2% -4% Valore dell indice Valore dell indice Variazione giornaliera 0 100 100 1 97,10-2,9% 105,80 2 98,94 1,9% 101,78 3 95,98-3,0% 107,89 4 98,47 2,6% 102,28 5 95,00-3,5% 109,48 Performance -5,00% 9,48% Fonte: ETF Securities, esempio ipotetico. Valore ETP short con leva doppia (x2) (GBP) ETP short con leva doppia (x2) giornaliero -6% Giorno 0 Giorno 1 Giorno 2 Giorno 3 Giorno 4 Giorno 5 Fonte: ETF Securities, esempio ipotetico. Alla fine del primo giorno, il valore dell indice è diminuito del 2,9%, a 97,10. Per ottenere il valore corrispondente dell ETP si applica il fattore "short con doppia leva" al movimento giornaliero dell indice. Nell esempio, l ETP short giornaliero con leva doppia aumenterà il suo valore del 5,8% salendo a 105,80 (2 x 2,9% = 5,8%). Il secondo giorno, il valore dell indice aumenta dell 1,9%, passando da 97,10 a 98,94 e il valore dell ETP perde il 3,8% (2 x 1,9% = 3,8%) passando da 105,80 a 101,78. Il fattore short doppia leva si applica ai movimenti dell indice di ogni giorno e quindi si riapplica ai movimenti del giorno successivo e così via - un esempio di ETP a capitalizzazione giornaliera. Alla fine del quinto giorno, il valore dell ETP è cresciuto del 9,48%, anche se l indice è sceso del 5%. Moltiplicando per -2 la performance a cinque giorni dell indice non si ottiene una stima del rendimento dell ETP short con leva doppia. A causa del potenziale di volatilità delle esposizioni, gli ETP short e/o con leva dovrebbero essere monitorati in modo attivo.

16 ETPedia ETP su valute Il rischio valutario è il rischio relativo alla possibilità che il valore di un investimento denominato in valuta diversa da quella di riferimento dell investitore possa essere influenzato dal tasso di cambio tra le due valute. Gli investitori spesso trascurano l incidenza del rischio di cambio sui propri investimenti. Tuttavia, è importante sottolineare che il rischio di cambio può avere effetti importanti sul valore di un investimento. In pratica, tutti gli investimenti all estero saranno influenzati dai movimenti valutari: dall acquisto di una casa per la pensione in Spagna al possesso di azioni di una società quotata sul mercato statunitense. Persino gli investimenti sul mercato nazionale dell investitore possono essere soggetti alle oscillazioni valutarie se quegli attivi sono denominati in valute straniere (quali le materie prime che sono di solito quotate in dollari statunitensi). Gli investitori si preoccupano spesso dell eventualità di una perdita di valore dei propri investimenti, ma raramente considerano l impatto di un apprezzamento o di un deprezzamento della propria valuta. Impatto valutario sui rendimenti azionari Le fluttuazioni valutarie possono annullare i guadagni provenienti da un attivo sottostante. Come riportato a destra, dal luglio 2012 al gennaio 2013, un investitore europeo in azioni statunitensi avrebbe realizzato circa il 9,41%. Ma nello stesso lasso di tempo, l euro si è apprezzato del 9,86% sul dollaro. L impatto dei movimenti valutari ha completamente neutralizzato i guadagni delle azioni, con una conseguente piccola perdita per l intero investimento. Azioni statunitensi (MSCI US) Rendimenti locali in USD EUR/USD 31 luglio 2012 3343 1,2304 Rendimenti valutari (senza copertura) Rendimento complessivo 31 agosto 3419 2,25% 1,2579-2,21% 0,04% 28 settembre 3505 2,48% 1,2860-2,21% 0,27% 31 ottobre 3440-1,87% 1,2960-0,77% -2,65% 30 novembre 3459 0,55% 1,2986-0,20% 0,35% 31 dicembre 3489 0,86% 1,3193-1,58% -0,72% 31 gennaio 2013 3673 5,14% 1,3579-2,88% 2,26% Totale 9,41% -9,86% -0,45% Gli ETP su valuta possono aiutare a proteggersi dal deprezzamento valutario. Nel caso riportato a destra, un ETP in valuta avrebbe potuto aiutare a proteggere un investitore dal deprezzamento valutario. Un ETP con esposizione corta al dollaro statunitense e lunga all euro avrebbe consentito all investitore di tutelare i guadagni derivanti dall investimento originale. Dalla fine di luglio alla fine di gennaio, un simile ETP avrebbe prodotto un rendimento del Fonte: Bloomberg, MSCI USD (luglio 2012 - gennaio 2013). Ago Set 2012 2012 9,14%. Fonte: ETF Securities (agosto 2012 - gennaio 2013). Gli ETP su valuta come classe di attivo: rendimenti EUR/UDS da agosto 2012 a gennaio 2013 10% 8% 6% 4% 2% 0% -2% Nov 2012 EUR long / USD short Gen 2013

Introduzione agli ETP 17 La valuta come generatore di rendimento Gli ETP su valuta possono anche essere utilizzati come classe di attivo per generare rendimento. Come investimento, la valuta può offrire: Diversificazione: le divise presentano spesso una correlazione bassa o persino negativa rispetto alle classi di attivo tradizionali. Ad esempio, per un periodo di 10 anni fino a dicembre 2012, la coppia EUR / USD ha avuto una correlazione di 0,47 con le azioni globali e di 0,29 con le obbligazioni globali. Similmente, la coppia USD / JPY ha mostrato una correlazione di 0,27 con le azioni e di -0,32 con le obbligazioni. Naturalmente, queste correlazioni variano a seconda dell orizzonte temporale preso in esame. Tuttavia, in generale aggiungere una posizione valutaria a un portafoglio di attivi tradizionali può offrire vantaggi di diversificazione da un punto di vista della correlazione 9. Fattori macroeconomici: le valute possono essere utilizzate per trarre profitto dalle circostanze macroeconomiche. Negli ultimi anni, gli interventi delle banche centrali hanno avuto un forte impatto sui movimenti valutari. Bassa volatilità: la maggior parte delle coppie di valute dei paesi sviluppati presenta storicamente una volatilità inferiore rispetto alle azioni 8. Investimento passivo: gli investimenti passivi in valuta, se diversificati su diverse divise o stili di negoziazione, o su ambedue, può essere uno strumento utile per ridurre il rischio dell investimento in valuta e nel contempo generare rendimento. Nell ultimo decennio una tipica strategia multivalutaria ha sovraperformato l azionario, l obbligazionario e le materie prime diversificate 8. La volatilità annuale per le principali coppie di valute dei paesi sviluppati rispetto al mercato azionario. Classe di attivo Volatilità Valute EUR/USD 11,04% GBP/USD 9,88% AUD/USD 14,76% Indici azionari FTSE 100 20,49% S&P 500 21,69% MSCI EM 21,22% Euro stoxx 50 25,62% Fonte: Bloomberg, volatilità annuale dei rendimenti giornalieri (maggio 2008 - maggio 2013). Un confronto degli indici nell arco di 10 anni 650 550 450 350 250 150 50 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 Azionario globale Oro (XAU) Obbligazionario Strategia MSFX Multi FX globale Fonte: Bloomberg, dati giornalieri (2002-2012). Indice MSFX Commodity Currency 8 ETF Securities (giugno 2013). 9 Le statistiche di correlazione si basano su osservazioni mensili in cui l indice MSCI World è utilizzato come indicatore per l azionario globale e l indice Barcap Bonds Composite Global per l obbligazionario mondiale.

18 ETPedia ETP con copertura valutaria Come abbiamo visto, le oscillazioni dei cambi possono incidere sui rendimenti degli investimenti quotati in valute diverse da quella di riferimento dell investitore. Un buon esempio a tale proposito è un investimento in materie prime, la maggior parte delle quali sono quotate in dollari statunitensi. Ciò significa che gli investitori non statunitensi sono soggetti all impatto dei movimenti delle rispettive valute locali rispetto al dollaro. Questa differenza può risultare positiva o negativa, ma la debolezza del dollaro statunitense nei confronti delle principali divise nell arco degli ultimi 10 anni ha comportato minori profitti per gli investitori non statunitensi. Rendimenti su materie prime con copertura e senza copertura valutaria a confronto per un investitore dell area euro. 300 250 Indice DJ-UBS Commodity - rendimenti della versione giornaliera con copertura in euro per un investitore con sede nell area euro. Indice DJ-UBS Commodity - rendimenti in dollari statunitensi Indice DJ-UBS Commodity - rendimenti senza copertura per un investitore con sede nell area euro Tasso di cambio USD/EUR 200 150 100 50 0 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 Fonte: Bloomberg, dati giornalieri (2001-2012). L indice DJ-UBS Commodity L indice DJ-UBS Commodity è un indice di riferimento che segue 22 future su materie prime, le cui ponderazioni tengono conto dell importanza economica e della liquidità di mercato. L indice principale è denominato in dollari statunitensi. Una copertura valutaria si può utilizzare per attenuare l effetto delle oscillazioni dei cambi. Storicamente, queste strategie richiedono notevoli competenze e infrastrutture sia per la loro esecuzione sia per garantire in modo continuativo che la copertura valutaria corrisponda precisamente all esposizione alle materie prime, il che significa che possono essere implementate solo da investitori istituzionali. Tuttavia, un ETP con copertura valutaria non solo offre esposizione all attivo sottostante, ma comprende anche una copertura valutaria integrata per attenuare l impatto valutario. Ciò consente agli investitori di concentrarsi sulla valutazione dell attivo sottostante in base ai suoi fondamentali, senza doversi preoccupare del rischio di cambio.

Introduzione agli ETP 19 Copertura valutaria + = Esposizione all attivo sottostante ETP con copertura valutaria Diverse sono le modalità con cui un ETP può attuare una copertura valutaria. La più facile è replicare un indice che include una copertura valutaria. Ad esempio gli indici della famiglia di materie prime DJ-UBS forniscono diverse versioni con copertura valutaria, calcolate applicando una copertura valutaria giornaliera all indice principale. Pertanto, un ETP che replica uno di questi indici con copertura valutaria avrà più probabilità di generare un rendimento vicino all indice principale DJ-UBS nella valuta locale dell investitore. Altri fornitori di indici, quali MSCI, S&P e FTSE producono a loro volta versioni dei propri indici con copertura valutaria. Sebbene gli ETP con copertura valutaria rendano più semplice ridurre l esposizione valutaria di un investimento in materie prime, gli investitori devono comunque ancora considerare la frequenza di copertura del rischio valutario, che di solito è su base giornaliera o mensile. Più frequente è la copertura, maggiore sarà la correlazione dell ETP con il movimento della quotazione dell indice di riferimento sottostante. Nell arco degli ultimi sette anni, il tracking difference tra la versione in euro con copertura giornaliera del DJ-UBS e l indice principale denominato in USD è stata di gran lunga inferiore rispetto all alternativa con copertura mensile (in particolare durante le condizioni di instabilità del mercato valutario del novembre 2008). Per ulteriori informazioni sulla differenza di negoziazione, si rimanda alla sezione "Tracking error e tracking difference" a pagina 46. Tracking difference di indici di materie prime con copertura giornaliera e mensile a confronto. 1.0% 0.5% 0.0% Con copertura mensile in euro Con copertura giornaliera in euro * Differenza tra le versioni giornaliere e mensili con copertura in euro dell indice DJ-UBS Commodity rispetto alla versione in dollari statunitensi senza copertura. -0.5% -1.0% -1.5% -2.0% -2.5% 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 Fonte: Bloomberg, dati giornalieri (2005-2012).

20 ETPedia ETP e altri veicoli I veicoli d investimento assumono forme diverse nel Regno Unito e gli ETP rappresentano una di tali forme. Comprendere le differenze tra i vari veicoli aiuterà un investitore a stabilire qual è quello più adatto alle proprie esigenze. Exchange Traded Product (ETP) Fondo d investimento chiuso Open-Ended Investment Company (OEIC) Fondo comune di investimento di tipo aperto (compresi ETF, ETC, e ETN) Società quotate che raccolgono capitali vendendo un numero fisso di azioni agli investitori e con questo denaro effettuano gli investimenti. Il fondo è gestito da un gestore professionista. Poiché sono quotate in borsa, possono essere negoziate durante tutta la giornata, proprio come un ETP o una società quotata. I fondi d investimento sono chiusi, ovvero hanno un numero fisso di azioni, il cui valore varia a seconda della domanda e dell offerta, nonché del valore patrimoniale netto sottostante. Pertanto, il prezzo di un fondo d investimento può scostarsi dal proprio valore patrimoniale netto. Una società costituita per raccogliere i capitali degli investitori ed effettuare investimenti per loro conto. Come un fondo d investimento, le OEIC (società d investimento di tipo aperto) emettono azioni, ma si differenziano per un aspetto importante. Una OEIC è aperta, ovvero le azioni si possono creare o rimborsare a seconda della domanda, vale a dire che il valore di ciascuna quota è direttamente collegato al valore patrimoniale netto della OEIC. Molto simile a una OEIC, un organismo d investimento collettivo raccoglie capitali per effettuare investimenti. Un fondo comune è quindi aperto e come tale il valore di ciascuna quota sarà collegato direttamente al valore patrimoniale netto del fondo. La differenza principale tra un fondo comune e una OEIC è che il primo è costituito come un fondo e non come una società, pertanto invece di emettere azioni, il fondo emette quote.