STIME VALUTAZIONI TENDENZE DEL MERCATO DEL LAVORO DI MILANO - economia territoriale in pillole-



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STIME VALUTAZIONI TENDENZE DEL MERCATO DEL LAVORO DI MILANO - economia territoriale in pillole- A cura del dipartimento mercato del lavoro formazione ricerca della Camera del Lavoro Metropolitana di Milano Bollettino n. 2 anno 7 - febbraio 2016- Lo Smart Working a Milano 1 Tra le forme che riscuotono maggior interesse nel panorama lavoristico attuale, lo smart working rappresenta una proposta importante, al punto da aver indotto il Governo a presentare un apposito disegno di legge ad integrazione di una diversa disciplina del lavoro. Smart Working, ovvero lavoro agile nella versione italiana, va distinto dal telelavoro, in quanto perfeziona le forme di lavoro in uso, prendendo spunto dall insieme delle caratteristiche proposte dalla flessibilità. Per questa ragione, lo smart working può essere definito come: una nuova filosofia manageriale fondata sulla restituzione alle persone di flessibilità e autonomia nella scelta degli spazi, degli orari e degli strumenti da utilizzare a fronte di una maggiore responsabilizzazione sui risultati. In altre parole, si tratta di uno scambio, volontario e condiviso, che dovrebbe essere concordato prima collettivamente, poi individualmente, tra responsabilizzazione e condivisione dei risultati, con la concessione di ampi spazi di autonomia, spaziali e temporali. In altri termini, cambia il modo di stimare il valore del lavoro: da prestazione misurata attraverso il tempo di permanenza sul posto di lavoro, ad un più articolato concetto di responsabilità, senso ed esito dell attività lavorativa. Non serve, per questo, rispolverare il vecchio cottimo, in quanto complementare all organizzazione fordista e difficilmente compatibile col lavoro agile; l unico contributo utile può venire dalla contrattazione collettiva e dalla sua capacità di cimentarsi con questa forma di lavoro, sapendo conciliare risultato con flessibilità, senza trascurare diritti e garanzie, a cominciare dalla sicurezza, dalla formazione continua, dal giusto rapporto con i ritmi di lavoro, prevedendo la corretta alternanza tra tempi dedicati al lavoro e tempi riservati alla vita privata. Nella realtà milanese diventa essenziale cogliere questa sfida, per la consistenza di strutture produttive particolarmente predisposte a queste soluzioni gestionali. Ne è testimonianza l area metropolitana di Milano che assorbe circa l 80% dello smart working italiano, interessando quasi 20.000 persone (per fare un parallelo è la stessa cifra degli apprendisti, nonostante 1 Le note e le informazioni a supporto di questo approfondimento derivano dalla lezione tenuta il 21 gennaio 2016 dal dott. Emanuele Madini dell Osservatorio Smart Working del MIP Politecnico di Milano, che si ringrazia per la competenza e la disponibilità. 1

contino su incentivi, storia e normativa ben più strutturata di quanto descritto dallo smart working), in costante crescita e suddiviso tra le seguenti aziende: azienda n. lavoratori coinvolti Modalità ABB 1.190 1 giorno la settimana /2 gg. al mese Fastweb 1.200 3 giorni al mese Intesa San Paolo 3.000 2 giorni la settimana L Oreal Da definire 2 giorni la settimana luogo Milano, Bergamo Genova Milano Milano Milano, Torino Mars Italia 320 Libero Milano Micron 700 Occasionale Milano Microsoft 800 Libero Microsoft Milano Nestlé 1.000 Libero Milano Plantronics 2.500 circa Libero Milano Sanofi 165 Libero Milano Siemens 1.700 Libero Milano Subito.it 100 1 giorno la Milano settimana Unicredit 1.800 1 giorno la Milano settimana Vodafone 3.500 1 giorno la Milano settimana Numero dei lavoratori coinvolti nelle condizioni di smart working, suddivisi per aziende nell area metropolitana di Milano -fonte: osservatorio Smart Working (osservatori.net) Politecnico di Milano A questi si aggiunge l attenzione che la giornata del lavoro agile promossa dal Comune di Milano in accordo con le parti sociali produce, anche quest anno coinvolgendo circa 10.000 lavoratori di 160 aziende con un incremento significativo rispetto alle due edizioni precedenti. A questo interesse crescente allo smart working, vanno poste attenzioni nei confronti delle soluzioni organizzative come la sicurezza, l idoneità degli ambienti, la normativa nazionale ed europea in materia di risposi, l accesso alle informazioni e ai diritti sindacali, l inclusività nell organizzazione aziendale e, in altre parole, al contesto sociale. In presenza di soluzioni coordinate tra smart working e utilizzo di ammortizzatori sociali, l impegno a considerare i vantaggi per i lavoratori con le soluzioni adeguate alla crisi aziendale, deve essere elevata e i momenti di monitoraggio efficaci, frequenti e strutturati. 2

La vocazione dell apparato produttivo milanese a soluzioni di smart working, può rappresentare un occasione importante a condizione che vantaggi e benefici siano equamente distribuiti tra lavoratore e impresa, utilizzando tutte le soluzioni individuabili attraverso una efficace contrattazione collettiva. La cassa integrazione guadagni. Riparte la cassa integrazione guadagni a Milano, come nel resto del paese, nonostante i costi maggiori rispetto al passato e le norme più rigorose introdotte dal Jobs Atc. Complice la frenata degli ultimi mesi, per lo più incoraggiata dall attesa dei chiarimenti necessari per il buon esito delle richieste; chiarimenti che sono stati recentemente diffusi per la sola straordinaria, a motivo del suo incremento nello scorso mese di gennaio e che ha trascinato il valore complessivo delle ore autorizzate. 5000000 4000000 3000000 2000000 1000000 0 ago-15 set-15 ott-15 nov-15 dic-15 gen-16 integrazione ordinaria integrazione totale integrazione straordinaria Lineare (integrazione totale) CIG DEROGA Lineare (integrazione totale) Totale delle ore di integrazione autorizzate nella provincia di Milano e suddivise per tipologia. -fonte INPS Trattandosi di valori incrementali riferiti principalmente alla straordinaria, è del tutto evidente il forte impulso determinato dai comparti industriali, la cui crescita è descritta dalla figura seguente: 2500000 2000000 1500000 1000000 500000 0 ott-15 nov-15 dic-15 gen-16 METALMECCANICO TESSILE CHIMICO Ore autorizzate nella provincia di Milano: raffronto mensile tra i comparti metalmeccanico, tessile, chimico/plastica - fonte: INPS 3

Crescono, rispetto al precedente mese di dicembre, tutti i comparti manifatturieri, sebbene la cifra complessiva sia sensibilmente al di sotto se confrontata con lo stesso mese dell anno scorso. 5000000 4500000 4000000 3500000 3000000 2500000 2000000 1500000 1000000 500000 0 2015 2016 CIGO CIGS CIG deroga TOTALE Raffronto gennaio 2016 con lo stesso mese del 2015 di CIGO CIGS CIG in deroga e totale per: industria, edilizia, artigianato e commercio -fonte: INPS Gli avviamenti. Inizia il declino degli avviamenti a tempo indeterminato, a seguito della sensibile riduzione degli incentivi a sostegno di questa forma di lavoro e a motivo della scarsa relazione con i fabbisogni produttivi delle imprese. Sostenere gli avviamenti a prescindere dall economia reale, dalle politiche industriali e dai processi di innovazione, non fa che incoraggiare le speculazioni che demotivano le imprese a investire nella qualità del lavoro, della produzione e della ricchezza professionale dei lavoratori. 170 160 150 140 130 120 110 100 90 gen-14 feb-14 mar-14 apr-14 mag-14 giu-14 lug-14 ago-14 set-14 ott-14 nov-14 dic-14 gen-15 feb-15 mar-15 apr-15 mag-15 giu-15 lug-15 ago-15 set-15 ott-15 nov-15 dic-15 gen-16 Avviamenti a tempo indeterminato nella provincia di Milano: confronto % 2 mensile sul dato dello stesso mese dell anno precedente. 2 Il grafico va letto quale confronto percentuale del dato rispetto alla cifra rilevata lo stesso mese dell anno precedente, sicché il raffronto non risente degli effetti stagionali. Il riferimento pari a 100 significa che è stata 4

- fonte: Osservatorio del mercato del lavoro della città metropolitana di Milano Analogamente, anche gli avviamenti complessivi e le aziende attive sul mercato del lavoro, un tempo piuttosto indifferenti ai picchi determinati degli sgravi e incentivi, segnano una significativa flessione, a motivo di una relativa strutturalità della condizione organizzativa delle imprese. 120 115 110 105 100 95 90 gen-14 feb-14 mar-14 apr-14 mag-14 giu-14 lug-14 ago-14 set-14 ott-14 nov-14 dic-14 gen-15 feb-15 mar-15 apr-15 mag-15 giu-15 lug-15 ago-15 set-15 ott-15 nov-15 dic-15 gen-16 avviamenti complessivi aziende con almeno 1 avviamento Raffronto a partire dal mese di gennaio 2014 fino a tutto il mese di gennaio 2016: aziende attive sul mercato del lavoro milanese e avviamenti complessivi nello stesso periodo. 3 - fonte: Osservatorio del mercato del lavoro della città metropolitana di Milano Stesso esito è riservato agli avviati complessivi (singole persone che sono state effettivamente destinatarie di un lavoro, indipendentemente dal numero degli avviamenti a carico di ciascun avviato). riscontrata la stessa cifra dello stesso mese nell anno precedente; > 100 indica un dato incrementale; < 100 in diminuzione 3 Il grafico va letto quale confronto percentuale del dato rispetto alla cifra rilevata lo stesso mese dell anno precedente, sicché il raffronto non risente degli effetti stagionali. Il riferimento pari a 100 significa che è stata riscontrata la stessa cifra dello stesso mese nell anno precedente; > 100 indica un dato incrementale; < 100 in diminuzione. 5

avviati complessivi 120 115 110 105 100 95 90 85 80 dic-13 gen-14 feb-14 mar-14 apr-14 mag-14 giu-14 lug-14 ago-14 set-14 ott-14 nov-14 dic-14 gen-15 feb-15 mar-15 apr-15 mag-15 giu-15 lug-15 ago-15 set-15 ott-15 nov-15 dic-15 gen-16 Avviati complessivi nella provincia di Milano: confronto % mensile sul dato dello stesso mese dell anno precedente. - fonte: Osservatorio del mercato del lavoro della città metropolitana di Milano Può essere che la dinamica degli avviamenti a tempo indeterminato abbia fatto registrare, soprattutto negli ultimi mesi del 2015, incrementi così significativi da aver appannato il riscontro con gli altri indicatori. Le aziende possono aver anticipato al 2015 le assunzioni a tempo indeterminato che, se non fossero state supportate dagli sgravi, sarebbero state realizzate nei mesi successivi; ragion per cui tutti gli indicatori: aziende attive, avviati e avviamenti complessivi, risultano compromessi da comportamenti delle imprese scarsamente conformi con le reali condizioni produttive e il tutto ostacola una lettura corretta dell intera evoluzione del mercato del lavoro. Purtuttavia, può essere significativo notare quanto l incremento degli avviamenti sia iniziato, almeno nell area milanese, già a partire dal 2014, quando sgravi e incentivi non erano ancora presenti e l ampliamento degli organici dipendeva essenzialmente dagli esiti dei processi di innovazione. 1000000 900000 800000 700000 600000 500000 400000 300000 200000 100000 0 2013 2014 2015 altri avviamenti avviamenti a tempo indeterminato Dinamica degli avviamenti nell area metropolitana di Milano fonte: Osservatorio del mercato del lavoro della città metropolitana di Milano 6

Dinamica della procedure concorsuali Analogamente, anche le procedure concorsuali presentano le medesime simmetrie, segnalando una flessione già a partire dal 2014 rispetto all anno precedente, mentre il confronto con l anno successivo prospetta una certa stabilità 1400 1200 1000 800 600 400 200 0 2013 2014 2015 Numero dei fallimenti dichiarati presso il tribunale di Milano fonte: tribunale di Milano Frammenti normativi I richiami normativi qui elencati non hanno la pretesa di rappresentare una guida completa alle novità di legge e alle circolari, ma hanno lo scopo di richiamare l attenzione su alcuni interventi che meritano interesse. Ovviamente tutto questo non sostituisce l attenzione che i gruppi dirigenti devono quotidianamente alla produzione normativa che li riguarda, ma vuole essere solo un utile contributo. A questo proposito possono essere di estrema utilità anche le segnalazioni che perverranno dai vari punti dell organizzazione in modo da conferire a questo strumento un valore sempre più significativo e meno empirico. PUBBLICATO SULLA GAZZETTA UFFICIALE IL DECRETO MINISTERIALE CHE DISCIPLINA L AS.DI. La Gazzetta Ufficiale n. 13 del 18 gennaio 2016, pubblica il decreto ministeriale che disciplina la fruibilità dell AS.DI., in coerenza con il decreto legislativo 22/2015. 7

In conseguenza delle nuove disposizioni, è possibile ottenere l AS.DI, per gli anni 2015 e 2016, fino alla disponibilità delle risorse indicate, rispettivamente, in 200 milioni di e 198 milioni di, a condizione di essere in possesso, simultaneamente, dei seguenti requisiti: abbiano fruito della NASPI, entro il 31 dicembre 2015, per la sua totale durata,; siano ancora in stato di disoccupazione al termine della NASPI; al termine della NASPI siano componenti di un nucleo familiare in cui sia presente almeno un minore di anni 18, o, in alternativa, il lavoratore disoccupato sia di età pari o superiore a 55 anni e non abbia maturato i requisiti per la pensione; sia in possesso di attestazione ISEE in corso di validità, dal quale risulti un indicatore non superiore a 5.000. ai fini del mantenimento AS.DI. l attestazione è aggiornata a gennaio, pena le sua sospensione; Abbia sottoscritto un progetto personalizzato. L AS.DI. non può avere durata superiore a sei mesi nei 12 mesi precedenti, e la sua durata complessiva nel quinquennio non può superare, anche sommando diverse autorizzazioni, 24 mesi. Qualora, nei 12 mesi precedenti siano già stati autorizzati periodi di AS.DI., spetta la quota rimanente per raggiungere i sei mesi. L importo dell AS.DI. è pari al 75% dell ultima NASPI e, in ogni caso, non superiore all ammontare dell assegno sociale. L importo può essere incrementato solo in presenza di figlio minore a carico. IL MINISTERO DEL LAVORO INTERVIENE A CHIARIMENTO DELLA CIGS DI AZIENDE IN PROCEDURA CONCORSUALE La circolare 22 gennaio 2016 n.1 del Ministero del Lavoro interviene a chiarimento delle disposizioni che regolano la concessione della CIGS, ricordando la legge 28 giugno 2012 n.92 (legge Fornero) che impedisce, a partire dal 1 gennaio 2016, l autorizzazione di nuove richieste di CIGS, a favore di aziende sottoposte a procedura concorsuale. Dalla stessa data, le aziende che già si trovavano in CIGS a motivo di precedenti autorizzazioni, e successivamente sottoposte a procedura concorsuale, con continuazione dell esercizio di impresa, possono proseguire e concludere il programma inizialmente presentato per il periodo residuo, a condizione che i nuovi organi individuati dalla procedura concorsuale trasmettano una richiesta di subentro. La circolare descrive la procedura di inoltro, quale condizione ineludibile per consentire la prosecuzione del sostegno al reddito, a seguito del provvedimento di sospensione disposto da INPS a decorrere dalla data di ammissione alla procedura concorsuale. La richiesta di subentro deve comprendere, tra le alte cose, l impegno a garantire la prosecuzione e il completamento del programma già presentato. EMANATO IL DECRETO MINISTERIALE N.94033 DEL 13 GENNAIO 2016 CHE DEFINISCE I CRITERI PER L APPROVAZIONE DEI PROGRAMMI PRESENTATI DALLE IMPRESE RICHIEDENTI LA CASSA INTEGRAZIONE GUADAGNI STRAORDINARIA. A seguito del Decreto legislativo n. 148, il Ministero del lavoro ha pubblicato, il 9 febbraio scorso, il decreto che stabilisce i criteri utili all approvazione dei programmi presentati dalle aziende richiedenti la CIGS. Poiché tali criteri orienteranno le modalità di svolgimento dell esame congiunto, se ne propone una sintesi allo scopo di diffondere una maggior conoscenza. 8

Come è noto, la CIGS può essere richiesta dalle imprese già destinatarie dell intervento straordinario, esclusivamente per riorganizzazione aziendale, per crisi e per realizzare i contratti di solidarietà; la CIGS può essere ulteriormente rivolta, a determinate condizioni e a prescindere dal requisito occupazionale, alle imprese di mensa e pulizia, limitatamente per coloro che operano presso committenti già autorizzati all utilizzo della CIGS, alle imprese artigiane in conseguenza di sospensioni o riduzione dell attività di impresa che esercita un influsso gestionale prevalente 4, ai movimenti politici e loro articolazioni territoriali. Nella medesima unità produttiva possono coesistere CIGS e CIGO a condizione che i lavoratori interessati ai due distinti benefici siano differenti e individuati attraverso appositi elenchi nominativi, a dimostrazione del diverso trattamento autorizzato fin dall inizio e per l intero periodo. CIGS per riorganizzazione aziendale. (Max 24 mesi nel quinquennio a decorrere dal 24 settembre 2015, per non più dell 80% dei lavoratori a partire dal 24 settembre 2017) Può essere richiesta dall azienda solo a seguito di presentazione di un programma di interventi volti a fronteggiare le inefficienze della struttura gestionale, commerciale o produttiva, accompagnato da un piano di investimenti, il cui valore medio annuo deve essere almeno superiore al valore medio annuo del biennio precedente, nonché le modalità di copertura finanziaria degli investimenti programmati. Il programma deve prevedere il recupero occupazionale dei lavoratori interessati dalla riorganizzazione nella misura minima del 70%, da collocare all interno della medesima impresa, anche presso diverse unità produttive, oppure altre imprese e, in ogni caso, mediante iniziative volte alla gestione non traumatica dei lavoratori interessati 5 Il piano può prevedere attività di formazione e riqualificazione rivolto al recupero delle risorse umane. CIGS per crisi aziendale. (Max 12 mesi, ripetibili una sola volta nel quinquennio che decorre dal 24 settembre 2015, a condizione che sia trascorso un periodo di ripresa dell attività, per la durata minima pari a 2/3 della precedente autorizzazione). Può essere richiesta dall azienda previa presentazione degli indicatori di bilancio relativi al biennio precedente, dai quali emerga un andamento involutivo o negativo. L impresa deve presentare una relazione comprensiva delle motivazioni a supporto della criticità esposta. Deve essere verificata la stabilità o il ridimensionamento dell organico aziendale nel biennio precedente, riscontrando, al tempo stesso, l assenza di nuove assunzioni, con particolare riferimento a quelle assistite da sgravi o incentivi. L azienda è tenuta a presentare un piano dettagliato di risanamento, che definisca gli interventi da intraprendere per superare gli squilibri di natura produttiva, finanziaria, o gestionale finalizzati a garantire la continuazione dell attività aziendale e la salvaguardia, anche parziale, dell occupazione. Qualora, al termine della CIGS, si prevedano esuberi strutturali, occorre presentare un piano di gestione degli stessi. La CIGS per crisi aziendale può essere concessa anche per eventi improvvisi esterni alla gestione aziendale, purché sia dettagliatamente illustrata la condizione esterna e l imprevedibilità dell evento che ha comportato la situazione di crisi. In ogni caso, non saranno ammesse le richieste di CIGS, qualora le aziende richiedenti: abbiano iniziato l attività produttiva nel biennio precedente la richiesta di CIGS; 4 Si ha un influsso gestionale prevalente qualora almeno il 50% dell attività dell azienda artigiana sia riferita all impresa che ha commissionato l attività. 5 Sembra esservi un richiamo esplicito ad azioni di outplacement, che devono essere indicati dall impresa e fatti oggetto di esame congiunto allo scopo di essere ricompresi nel programma di riorganizzazione. 9

non abbiano effettivamente avviato l attività produttiva; abbiano subito significative trasformazioni societarie nel biennio precedente la richiesta di CIGS, fatte salve le trasformazioni avvenute tra imprese che presentano assetti proprietari coincidenti, nonché nel caso in cui, anche assetti proprietari non coincidenti siano conseguenti ad azioni di risanamento aziendale. Contratto di solidarietà. (max 36 mesi qualora sia l unico ammortizzatore richiesto nel quinquennio che decorre dal 24 settembre 2015, comprensivi del calcolo del 50% a valere sui primi 24 mesi). Può essere richiesto allo scopo di evitare in tutto o in parte la riduzione o la dichiarazione di esubero comunicata dall azienda, che deve essere quantificato e motivato nel contratto stesso. Come da prassi corrente, non sono ammessi al contratto di solidarietà i lavoratori assunti a tempo determinato, instaurati allo scopo di soddisfare esigenze stagionali e i lavoratori del settore edile nei soli casi di fine cantiere. Si ricorda che, qualora l azienda, per soddisfare esigenze temporanee, ritenga di dover derogare la riduzione, anche parziale, dell orario concordato, è tenuta a comunicare alla Direzione Territoriale del Lavoro e a INPS le dimensioni della deroga, sempre nell ambito di un quadro previsto dal contratto stesso. Al contrario, nel caso in cui se renda necessaria una maggior riduzione dell orario concordato, è necessario stipulare un nuovo contratto di solidarietà. E possibile attivare una procedura di licenziamento collettivo durante un contratto di solidarietà, esclusivamente attraverso la non opposizione dei lavoratori. CIGS destinata ad imprese appaltatrici di mensa e pulizia. Possibile solo nel caso di diretta connessione con la contrazione dell attività committente, che deve essere destinataria di CIGS per crisi, riorganizzazione o contratto di solidarietà, già oggetto di precedenti autorizzazioni. CIGS destinata alle imprese artigiane che procedono alla sospensione dei lavoratori in conseguenza di sospensione o riduzione dell attività dell impresa che esercita l influsso gestionale prevalente. In questi casi, la CIGS può essere autorizzata, limitatamente ai periodi coincidenti con CIGS, CIGO o ricorso ai fondi di solidarietà già concessi all azienda interessata. CIGS destinata ai movimenti politici e alle loro articolazioni territoriali. Nel presentare la richiesta di intervento, occorre inoltrare un programma volto a fronteggiare le cause di inefficienza della struttura gestionale, uno schema coerente con il programma medesimo e un piano di gestione degli eventuali esuberi. I movimenti politici e loro articolazioni territoriali possono accedere ai contratti di solidarietà a seguito di stipula dell apposito contratto. IL MINISTERO DEL LAVORO TORNA A PRECISARE LA DISCIPLINA DEI CONTRATTI DI SOLIDARIETA DIFENSIVI, CON PARTICOLARE RIGUARDO A QUELLI DI TIPO B Il Ministero del Lavoro, con propria circolare del 12 febbraio 2016, n.8, torna a precisare alcune disposizioni già vigenti in merito alla disciplina dei contratti di solidarietà che, come è noto, vanno a scadenza a seguito del decreto legislativo n. 148/2015. La circolare precisa quanto già indicato dalla Legge di stabilità, nella parte in cui si afferma la validità delle durate degli accordi di solidarietà di tipo B stipulati entro il 15 ottobre 2015, mentre, gli accordi stipulati in data successiva vanno a scadere entro e non oltre il 31 dicembre 2016, anche se l accordo prevede una data successiva. La nota precisa, altresì, la possibilità di attivare rapporti di lavoro a tempo determinato anche nelle unità produttive per le quali è previsto il contratto di solidarietà. 10

Per approfondimenti, chiarimenti o ulteriori informazioni, rivolgersi a: Antonio Verona Responsabile Dipartimento Mercato del Lavoro Camera del Lavoro Metropolitana di Milano C.so di Porta Vittoria 43-20122 Milano tel. 02 55025 414 fax 02 55025 294 cell. 334 6562630 antonio.verona@cgil.lombardia.it Per scaricare i numeri arretrati di questo bollettino: http://www.cgil.milano.it/dipartimento/mercato-del-lavoro/ 11