SOMMARIO. l aruspice CASTELLO: APERTURA ESTIVA



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SOMMARIO 2 CASTELLO: APERTURA ESTIVA CASTELLO: AFFLUENZA OCEANICA Il RITORNO DI EUPHRONIOS IL CRATERE TORNERA A CASA? 1944 UN ANNO DIFFICILE 5 6 9 11 13 l aruspice Periodico del Gruppo Archeologico del Territorio Cerite Lug. - Giu. 2013/4 Anno XIV Associazione volontaristica per la tutela e la valorizzazione del patrimonio storicoarcheologico ONLUS DISTRIBUZIONE GRATUITA Poste Italiane Spa Spedizione in abbonamento postale D.L. 353/2003 (con in L. 27/02/ 2004 n. 46) art. 1 comma 2 - CNS/AC - ROMA Registrazione presso il Tribunale di Civitavecchia N. 07/02 del 20/10/2002 Stampato in proprio, in distribuzione gratuita Direttore Responsabile: BARBARA CIVININI b.civinini@virgilio.it Coordinamento scientifico: FLAVIO ENEI muspyrgi@tiscali.it Art director e capo redattore: CLAUDIO CAROCCI claudio-grafica@libero.it Sede: c/o Castello di Santa Severa Segreteria del Gruppo Cerite tel. 0766/571727 Redazione: Claudio Carocci, Guido Girolami, Angelo Ciofi Iannitelli, Roberto Zoffoli. Ha collaborato Arnaldo Gioacchini Fotografie: Archivio Gatc, Archivio Carocci, Enrico Cosimi. La raccolta degli articoli apparsi su l Aruspice è disponibile sul sito Internet www.gatc.it Per qualsiasi segnalazione inerente la tutela di beni storici, archeologici e monumentali del territorio cerite, per suggerimenti, proposte di collaborazione al giornale, lettere, richieste di recensioni di libri o mostre, scrivete all indirizzo e-mail: aruspice@gatc.it Tutti gli articoli e le fotografie sono coperte dal diritto d autore. E vietata qualsiasi utilizzazione senza previo consenso degli autori. Foto di copertina: Veduta della fila di persone in attesa di entrare a visitare il Castello di S. Severa

Anniversario del Gruppo Archeologico/ Tre lustri d impegno civile per la tutela, la ricerca e la valorizzazione dei beni culturali IL GATC COMPIE 15 ANNI Il Gruppo Archeologico del Territorio Cerite festeggia i suoi primi quindici anni di attività nel litorale nord di Roma, svolta con particolare costanza e impegno nei comuni di Santa Marinella, Cerveteri, Ladispoli e Fiumicino. Moltissime le iniziative, le scoperte e le battaglie che sono state attuate in questi anni per la tutela, la ricerca e la valorizzazione dei nostri beni culturali: un numero esorbitante. Scavi, ricognizioni, interventi di prima conservazione, convegni, mostre, viaggi di studio, corsi, cicli di conferenze, attività nelle scuole, apertura di monumenti, denunce e battaglie in difesa del patrimonio archeologico: un impegno civile e culturale forte e continuo che ha permesso al Gruppo di crescere e di diventare una delle Associazioni più grandi, attive e organizzate del litorale romano con oltre 300 soci iscritti e moltissimi simpatizzanti. Quasi impossibile citare tutte le cose fatte dal 12 luglio 1999, data della fondazione, ad oggi: dall avvio del progetto del Sistema Cerite-Tolfetano-Braccianese, al progetto Castel Campanile e Pyrgi Sommersa, alla difesa di Torre Flavia a Ladispoli, agli scavi nel Castello di Santa Severa e a Castrum Novum, al Progetto Paleokyrnos, fino al recente recupero delle mura poligonali di Pyrgi. Molte energie sono state spese per lo sviluppo del Museo Civico di Santa Marinella Museo del Mare e della Navigazione Antica, per la battaglia contro la dissennata idea di realizzare una discarica urbana nell area archeologico-naturalistica di Pizzo del Prete, nonché per la difesa e la riapertura al pubblico del Castello di Santa Severa attraverso la creazione del Comitato Cittadino, operante da tre anni. Come non ricordare il rinvenimento della lamina aurea iscritta in greco presso Statua, conosciuta in antico con il nome di Ad Turres, la scoperta dei pozzi etruschi sommersi nelle acque di Pyrgi, l eccezionale ritrovamento della chiesa paleocristiana di Santa Severa con il suo cimitero, le nuove importanti scoperte nell area dell antica colonia romana di Castrum Novum a Santa Marinella. Un numero notevole di piccole e grandi scoperte emerse dalla ricognizione del territorio e dall esplorazione subacquea dei fondali dell antico litorale ceretano, a cura dal Settore Scavi e Ricognizione e dal Centro Studi Marittimi. L Associazione, iscritta al registro delle ONLUS regionale dal 2006, aderente al Forum Europeo delle Associazioni Culturali, ha operato e opera in colla- Foto in alto: si scava la chiesa paleocristiana di Santa Severa. Foto al centro: sensibilizzazione sulle condizioni di Torre Flavia ai ragazzi. Foto sotto: lo scavo di un muretto a Castrum Novum da parte di volontari. 3

4 borazione con la Soprintendenza Archeologica per l Etruria Meridionale, gli Enti locali (Regione Lazio, Provincia di Roma, comuni del territorio), diverse università italiane e straniere. Nel campo dell editoria ha al suo attivo numerose pubblicazioni a carattere scientifico e divulgativo, quaderni e dispense di ricerca e didattiche. Dal 1999 viene pubblicato, anche nel nostro sito web, il giornale L Aruspice che ospita pregevoli articoli d interesse culturale e raccoglie in sintesi anche la storia del Gruppo. Da ultimo la nascita in seno all Associazione dell Accademia delle Arti di Pyrgi un nuovo settore preposto alla formazione e alla divulgazione culturale storico-artistica. Siamo ben lieti di festeggiare i primi 15 anni di attività in coincidenza con la riapertura al pubblico del Castello di Santa Severa per il quale ci siamo tanto spesi e battuti da sempre. L impegno civile come volontari nel campo dei beni culturali crediamo sia una delle attività più nobili e importanti che una persona possa fare per contribuire alla propria crescita e a quella del nostro paese. In questi anni abbiamo dimostrato che grazie alla libera partecipazione dei cittadini, organizzati in un serio volontariato, si può assicurare la salvaguardia del patrimonio storico-archeologico preservandolo dal degrado e dalla distruzione, si possono restituire pezzi importanti della memoria storica alle comunità locali, affinché tale memoria possa essere trasmessa alle future generazioni: un valore universale immenso da non perdere, un bene comune di fondamentale importanza per lo sviluppo della società. A tre lustri dalla nascita del Gruppo, in occasione di questo importante traguardo, il pensiero e il ringraziamento va a tutti coloro che hanno contribuito nei modi più diversi alla nostra storia; soprattutto ai tantissimi amici, alcuni purtroppo persi nel tempo, che negli anni hanno fatto la differenza e sono stati impegnati in prima persona nell Associazione rendendola viva e forte. Infine, ci piace ricordare le parole di Ludovico Magrini, fondatore dell Associazionismo archeologico italiano ed europeo, nostra principale fonte d ispirazione, per proseguire sempre con entusiasmo e rinnovato impegno verso un futuro che speriamo migliore del presente: Il cemento ideale di una comunità è formato dalla coscienza della propria cultura e dalla capacità che abbiamo di conservarla e di accrescerla. Flavio Enei Una visita guidata alla chiesa ipogea di Santa Severa. Le escursioni e le gite studio in varie località (qui siamo a Pompei) Le tantissime conferenze tenute in sede e fuori sede (a fianco la locandina del ciclo tenuto a Santa Marinella nell omonimo castello)

Ultim ora / Il Castello riapre al pubblico per altri due mesi, dal 5 luglio al 31 agosto 2014. INGRESSO ESTIVO DALLE 17:00 ALLE 19:30 Un successo così non passa senza lasciare segno. La Regione, impegnata nella definizione del bando europeo per appaltare la gestione del centro congressi ricavato nelle strutture del Castello, deve essersi fatta due conti ed ha deciso di aprire al pubblico per altri due mesi, dal 5 luglio al 31 agosto 2014. In questo periodo, dalle 17:00 alle 19:30 di tutti i giorni, meno il lunedì, nuovi gruppi di visitatori partiranno ogni mezz ora lungo l itinerario già sperimentato durante l apertura straordinaria di aprile. Questa volta la Regione ha previsto un biglietto d ingresso dal prezzo simbolico di 3 euro (gratuità per i bambini, gli anziani e i portatori di handicap). Questo ha permesso di mettere in bilancio anche un contributo economico al Comitato cittadino per il Castello di Santa Severa, cui è stato riconfermato l incarico di gestire l accompagnamento dei visitatori e le attività culturali che avranno luogo al di qua e al di là del fatidico cancello. I componenti del Comitato hanno delegato Il cantiere dell arte, una delle associazioni culturali fra le più longeve del territorio, a fungere da referente della Regione per l intero programma, fermo restando che le singole associazioni si faranno carico ciascuna dell attività che ha proposto. Così, il Gruppo archeologico del territorio cerite organizza le visite guidate, la mostra didattica degli scavi nel castello e il 15 ciclo di conferenze Cose, uomini e paesaggi del mondo antico ; mentre la Sartoria Riccardi curerà l esposizione di modelli sartoriali che illustrano l evoluzione del costume femminile dal Medioevo a oggi e gli Amici di Santa Severa (http://amicidisantasevera.com) una mostra di immagini storiche del Castello di Santa Severa. Altre associazioni si dedicheranno ai numerosi laboratori sul campo, a conferenze di argomento naturalistico e paesaggistico, alla mostra di pittura ed anche a esibizioni canore, in particolare provetti ensemble corali del territorio. Solo una parte di questo ricco programma verrà sostenuta dalla Regione, e comunque solo in sede di rimborso a piè di lista : questo significa che, anche per la parte ammessa a contributo, la copertura delle spese rimane anticipata dagli organizzatori, e chissà per quanto tempo. Nonostante questa indubbia difficoltà, il Comitato cittadino ha deciso - non senza una discussione interna a volte difficile - di impegnare le sue risorse per dimostrare cosa si può realizzare con un azione concorde tra la rappresentanza istituzionale e quella diretta dei cittadini. Dopo anni in cui il Comitato ha condotto una decisa mobilitazione contro una giunta regionale sorda alla voce dei cittadini e pericolosamente incline a lavarsi le mani di un complesso monumentale di tale ingombrante bellezza, sembra essersi aperta una fase di sviluppo nella collaborazione, anche se ancora non sono noti i contenuti del bando di appalto per la gestione del centro congressi. C è ancora un po di tempo per fare chiarezza: a settembre riprenderanno i lavori di ristrutturazione per l allaccio della nuova rete fognaria al collettore. Nel frattempo, il Comitato avrà verificato se c è lo spazio per una soluzione condivisa, in cui il Castello torni a essere risorsa economica senza perdere - anzi, valorizzando - la sua identità di risorsa culturale fra le più belle del bel Paese. Guido Girolami 5

CASTELLO DI SANTA SEVERA: AFFLUENZA OCEANICA DI PUBBLICO 6 Oltre qualsiasi immaginazione la risposta dei cittadini alla riapertura sperimentale del Castello di Santa Severa, effettuata tra il 25 aprile e il 4 maggio. Grazie alle visite guidate svolte a cura dei volontari del Comitato Cittadino hanno potuto riscoprire il complesso monumentale 8.260 persone, oltre a circa 900 studenti delle scuole del territorio. Un successo enorme che premia senza ombra di dubbio l impegno del Comitato che da oltre due anni si sta battendo per assicurare al Castello un giusto futuro di cultura e turismo contro qualsiasi idea di privatizzazione o possibili usi che impediscano la totale fruizione pubblica del bene. Grazie alla disponibilità e all interesse dimostrato dalla Regione Lazio, proprietaria del complesso, è stato possibile procedere a questo primo test di riapertura che ha permesso a migliaia di cittadini di fruire di un sito culturale di incredibile valore, unico per le sue caratteristiche in tutto il Mediterraneo, restaurato negli ultimi dieci anni con ingenti risorse pubbliche. Spettacoli musicali, laboratori, letture, giochi per ragazzi, tre mostre dedicate rispettivamente agli scavi condotti nel castello, agli abiti antichi femminili e ai pittori contemporanei del nostro territorio hanno interessato i visitatori venuti da tutto il Lazio, e in particolare da Roma, per vivere l emozione della riscoperta del castello. Grazie ai volontari del Comitato e alla disponibilità regionale è riuscito un esperimento importante che consentirà a breve di procedere verso la riapertura definitiva del complesso monumentale che già in estate potrebbe ospitare importanti iniziative, spettacoli ed attività culturali di alto livello. Entusiasti gli organizzatori che hanno curato tutto nel dettaglio coadiuvati dalla Protezione Civile e dalla vigilanza assicurata dalla Regione che ha anche provveduto alla ripulitura e manutenzione delle aree visitabili permettendo la realizzazione di questo primo miracolo. Ora si dovrà procedere con nuovi passi verso l obiettivo della completa valorizzazione di questo luogo straordinario che senza dubbio costituisce uno dei più importanti siti storico-archeologici del litorale nord di Roma. Le guide delle 42 Associazioni impegnate nella riapertura hanno accompagnato alla riscoperta del castello il presidente della Regione Nicola Zingaretti, il vicepresidente Massimiliano Smeriglio, l Assessore al patrimonio Alessandra Sartore e l assessore alla cultura Lidia Ravera, l intera amministrazione Cittadini che aspettano in fila composti, il loro turno per entrare e seguire la visita del Castello accompagnati dalle guide, tutti volontari. (Foto di Hannelore Schielke Ciofi) comunale di Santa Marinella con il sindaco Roberto Bacheca e tante altre autorità del territorio. Per tutti il messaggio è stato quello contenuto nei famosi nove punti che sintetizzano le richieste delle Associazioni in funzione del prossimo bando di concorso pubblico internazionale che sarà bandito dalla Regione per individuare un Ente gestore del complesso. I punti, già contenuti nel progetto di Uso pubblico del castello di Santa Severa per fini socio-culturali e turistici elaborato dal Comitato e fatto proprio dal Comune di Santa Marinella, possono essere così riassunti: 1. Ingresso libero per il pubblico in tutti gli spazi aperti, nei cortili e nelle aree a giardino. 2. Accessibilità senza limiti per le visite guidate del Museo Civico alla Rocca e relativi fossati, alla Torre Saracena, alle aree archeologiche presenti nel complesso monumentale: Cantina e corridoio della Casa della Legnaia, Scavi della Chiesa Paleocristiana, Aree di scavo musealizzate nella Casa del Nostromo. 3. Rocca e Torre Saracena affidati in concessione/ gestione pubblica al Comune di Santa Marinella con all interno: a) spazi istituzionali utilizzabili dal Comune, Regione, Provincia e Ministero (per convegni, consigli, riunioni, seminari, matrimoni, assemblee pubbliche ecc.); b) spazi per il Museo della Rocca (storia del castello con musealizzazione degli ultimi importanti ritrovamenti); c) spazi per l organizzazione di eventi di rilevante interesse culturale, capaci di attrarre il grande pubblico e favorire

l occupazione in un territorio a vocazione turistica; d) spazi per le attività culturali delle Associazioni del comprensorio (per convegni, corsi, mostre, conferenze, concerti, laboratori); e) spazi per attività di alta formazione e di ricerca universitaria inerente il mare, l ambiente, l arte e i beni culturali. 4. Gestione pubblica delle sale convegni del Centro Congressi e dei servizi foresteria e ristorante ad esso associati. Garanzia circa la possibilità di utilizzo delle stesse sale da parte di altri Enti pubblici a titolo gratuito. Garanzia di prezzi convenzionati per l uso da parte degli stessi Enti dei servizi foresteria e ristorante associati. 5. Affidamento in gestione al Ministero per i Beni e le Attività Culturali (Soprintendenza Archeologica per l Etruria Meridionale) dei locali del Museo Nazionale Pyrgense in allestimento nella Manica Corta e Manica Lunga. 6. Affidamento in gestione alla Diocesi di Porto e Santa Rufina della Chiesa dell Assunta con le relative pertinenze (Canonica, Battistero). 7. Affidamento in gestione al Comune di Santa Marinella dei locali pertinenti al Museo Civico (Museo del Mare e della Navigazione Antica). 8. Promozione e riqualificazione del Circuito Cerite-Tolfetano Braccianese, con il coinvolgimento del porto crocieristico di Civitavecchia e dell autorità portuale. 9. La creazione, riqualificazione e tutela, di un unica area archeologico-naturalistica protetta tra la Riserva naturale Regionale di Macchiatonda ed il Castello di S. Severa. F.E. Affresco centrale del Battistero, opera della scuola di Antoniazzo Romano Una delle lunghe file di persone in attesa di entrare a visitare il Castello Apertura straordinaria del castello / Dal 25 aprile al 4 maggio, più di 8 mila visite guidate LA MACCHINA ORGANIZZATIVA Il castello di Santa Severa è stato riaperto al pubblico, sia pure per pochi giorni e per gruppi organizzati, e la gestione dell evento è stata affidata al Comitato cittadino per il castello di Santa Severa che raggruppa 42 associazioni culturali del territorio, di cui il GATC è capofila. Quando il Presidente della Giunta regionale del Lazio, Nicola Zingaretti, ha annunciato questa decisione, ne sono state subito chiare le implicazioni. Si trattava di una bella sfida, da una parte nei confronti delle Giunte regionali precedenti che hanno sempre fatto affogare nel silenzio le richieste e le proposte del Comitato; dall altra proprio nei confronti del Comitato, invitato ad uscire dalla fase rivendicativa e a dar prova delle proprie capacità gestionali. Dopo il 4 maggio, per qualche tempo, sul sito web della Regione Lazio, un titolo a caratteri di scatola sullo sfondo di una bellissima foto area del castello ha riportato il numero esatto di persone che lo hanno visitato durante l apertura straordinaria e il ringraziamento ufficiale della Regione alle decine e centinaia di volontari che si sono impegnati per il successo della manifestazione. Un successo inaspettato: fino all ultimo giorno, le istruzioni per i visitatori sullo stesso sito quantificavano in 5.300 i posti disponibili, di cui 3.500 prenotati online o attraverso call center e gli altri 1.800 disponibili all ingresso senza prenotazione. Il totale era basato sulla stima - un po arrotondata - di quattro gruppi di 20 visitatori ogni ora, per sei ore al giorno per 10 giorni, e il rapporto fra posti prenotabili e posti a disposizione era basato sulla decisione di ammettere accessi liberi solo nei giorni feriali, per la metà dei posti previsti. E evidente che queste ipotesi non hanno retto alla prova dei fatti: non solo il totale dei visitatori ha superato di più del 50% l aspettativa, ma il rapporto di 1 a 2 fra ingressi con e

Foto di gruppo di organizzatori e volontari. 8 senza prenotazione è risultato esattamente rovesciato. Nel porre al Comitato le condizioni per l ingresso, la Regione intendeva evitare il più possibile il formarsi di file, ritenendole possibile fonte di problemi. Questi non si sono mai verificati, grazie all impegno dei volontari del Comitato cittadino e della Protezione civile e grazie soprattutto al civismo dei visitatori, che hanno colto il carattere dell iniziativa ed hanno collaborato con il giusto spirito. Del resto la fila scorreva, anche sotto la pioggia, e solo in coincidenza di alcuni picchi di affluenza il tempo di attesa ha raggiunto la mezz ora per alcuni gruppi: infatti, fino dal primo giorno, il 25 aprile, quando in teoria sarebbero dovuti entrare soltanto visitatori con prenotazione e una improvvisatissima lista d attesa avrebbe dovuto solo rimpiazzare gli assenti, gli organizzatori del Comitato hanno ribaltato l impostazione e da allora hanno lavorato esclusivamente per gruppi misti. In pratica, i visitatori entravano senza interruzione, secondo la disponibilità di guide e la capienza degli ambienti da visitare, senza più attribuire rilevanza alla prenotazione, tranne per il fatto che i prenotati entravano nel momento in cui si presentavano e gli altri in ordine di arrivo. La visita in sé è stata di ottima qualità, come hanno attestato senza eccezione tutti i visitatori che sono stati interrogati al momento dell uscita. Le guide erano formate in massima parte da volontari del GATC, per evidenti ragioni di competenza, ma hanno dato un buon contributo anche altre associazioni ed un nutrito gruppo di guide turistiche professioniste residenti in zona, che hanno offerto la loro opera volontaria sottraendo tempo al lavoro sulla piazza di Roma, quanto mai redditizia in occasione dell evento dei 4 Papi. A tutte è stato fornito il materiale documentario essenziale e tutte hanno preso parte, anche più volte, ai sopralluoghi condotti da Flavio Enei, direttore del museo civico di Santa Marinella e direttore degli scavi archeologici che si sono svolti parallelamente ai lavori di ristrutturazione del castello. L itinerario all interno del borgo era stato studiato nei minimi particolari, in modo da permettere la presenza contemporanea di più gruppi di visitatori nel tempo di visita, che si aggirava su un ora buona. Garanzia del rispetto degli spazi e dei tempi da parte dei visitatori sono state quattro benemerite figure, volontari del GATC, che hanno fatto la spola a turno tra i gruppi e il cancello, e tra un gruppo e l altro, con decisione ma anche con discrezione ed un rispetto del lavoro delle guide che è stato apprezzato da tutti. Prima della visita, al momento dell ingresso, tutti gli 8.261 visitatori hanno avuto modo di ascoltare le proposte del Comitato per la gestione del castello e del centro-congressi che la Regione ha ricavato in alcune sue parti. Una sintesi in nove punti del Progetto per un uso pubblico del castello di Santa Severa per fini socio-culturali e turistici, elaborato in collaborazione con il museo civico di Santa Marinella, di cui si parla in altra parte di questo numero de L Aruspice. Sempre che fosse necessario, il Comitato per il castello ha dimostrato di sapere il fatto suo: di fronte a ciò, e di fronte allo straordinario interesse che questo monumento evidentemente suscita, è bene che la Regione prenda in seria considerazione il progetto del Comitato prima di procedere al bando europeo per assegnare la gestione del centro-congressi. G.G.

Cerveteri / A dieci anni di distanza dal riconoscimento UNESCO di Sito Patrimonio Mondiale dell Umanità per le necropoli del comprensorio IL RITORNO DI EUPHRONIOS ONESIMOS ED EUXITHEOS Il 2 Luglio 2004 il Comitato Esecutivo dell UNESCO (United Nations Educational Scientific Cultural Organization) riunito a Suzhou (Città Sito Unesco posizionata sul Fiume Azzurro in Cina) proclamò le Necropoli Etrusche di Cerveteri e Tarquinia Sito Unesco Patrimonio Mondiale dell Umanità, sulla base dei seguenti criteri (secondo la classificazione allora in uso): (i) Le necropoli di Tarquinia e di Cerveteri sono capolavori del genio creativo: le grandi pitture murali di Tarquinia sono eccezionali sia per la qualità di esecuzione che per il loro contenuto, che rivela aspetti della vita, della morte e del credo religioso degli antichi Etruschi. Cerveteri mostra in un contesto funerario lo stesso progetto urbanistico e gli stessi schemi architettonici che venivano applicati nella progettazione delle antiche città. (iii) Le due necropoli costituiscono un unica ed eccezionale testimonianza dell antica civiltà Etrusca, l unica civiltà urbanizzata nell Italia pre-romanica. Inoltre, la rappresentazione della vita quotidiana sulle tombe affrescate, molte delle quali sono riproduzioni di case Etrusche, è una testimonianza unica di questa cultura scomparsa. (vi) Molte delle tombe di Tarquinia e di Cerveteri rappresentano tipologie di abitazioni che non esistono più. I cimiteri, progettati come città, sono tra i più antichi esistenti nella regione. Ci fu tutta una straordinaria marcia di avvicinamento, a cui chi scrive partecipò molto attivamente in prima persona, che vale la pena di sintetizzare, con gli avvenimenti e le date di pertinenza a seguire. Settembre 2002 nota informativa del MIBAC (Ministero per il Beni e le Attività Culturali) ai Comuni di Cerveteri e Tarquinia, alla Soprintendenza per i Beni Archeologici, alla Provincia di Roma, alla Provincia di Viterbo e alla Regione Lazio nella quale si ipotizza la candidatura dell Italia all Unesco dell anno 2003, ai fini dell inserimento nella Lista del Patrimonio Mondiale dell Umanità, dell unicum etrusco rappresentato dalla Necropoli di Cerveteri e di Tarquinia. 12 Dicembre 2002 Conferenza di servizi indetta dal MIBAC in ordine alla candidatura del Sito Necropoli Etrusche di Cerveteri e Tarquinia nella Lista del Patrimonio Mondiale dell UNESCO. 14 Gennaio 2003 Istituzione dell Ufficio Comunale di Cerveteri per la Candidatura del Sito Unesco della Necropoli Monumentale della Banditaccia. 22 Gennaio 2003 Delibera,da parte del Comune di Cerveteri, avente per oggetto: Approvazione del documento d intesa tra il Ministero Beni Culturali, Regione Lazio, Provincie di Roma e di Viterbo, Comuni di Cerveteri e Tarquinia per la candidatura ai fini dell inserimento nella lista del Patrimonio Mondiale Unesco delle Necropoli di Cerveteri e Tarquinia - Autorizzazione alla stipula del 9

10 documento d intesa del Rappresentante del Comune di Cerveteri. 4 Febbraio 2003 Firma,presso il MI- BAC, del Protocollo d Intesa per il Sito Unesco fra Stato,Regione,Province di Roma e Viterbo e Comuni di Cerveteri e Tarquinia. 15 maggio 2003 Conclusione del Concorso Internazionale per Idee per la Realizzazione del Parco Archeologico Cerite indetto sulla base della legge della Regione Lazio n. 26 del 1999. Il progetto vincitore verrà successivamente iscritto nel Piano di Gestione del Sito Unesco. 23 Luglio 2003 Prima ispezione dell Unesco da parte del suo ispettore prof. Giora Solar, tesoriere generale dell ICOMOS (International Council on Monuments and Sites), che visita prima il museo ed ivi controlla sia i vari progetti concernenti le ristrutturazioni di Case Grifoni,della Legnara e del Granarone, che i tre progetti del Concorso Internazionale per Idee del Parco Archeologico Cerite risultanti ai primi tre posti. Poi prosegue la visita alla Necropoli Monumentale della Banditaccia, alle Tombe del Comune, ai Grandi Tumuli, per concludere la giornata alla Rocca di Ceri. 18 Marzo 2004 Seconda ispezione dell ispettore Unesco prof. Solar che ricontrolla tutta la Necropoli della Banditaccia con particolare riferimento,in questo caso, alla Via degli Inferi a seguire verifica i lavori, già in corso, presso le Case Grifoni, la Legnara ed il Granarone; nell occasione tiene anche uno stage,presso la sala conferenze della biblioteca comunale, sulla gestione dei Siti Unesco; prima di ripartire riceve tutta l ampia documentazione fotografica (300 foto c.a.), trasferita su CD, delle sue due ispezioni (18 marzo incluso) e dei luoghi ispezionati, cosa che gli fa estremamente piacere e che dice gli tornerà estremamente utile. 2 Luglio 2004 Il Comitato Esecutivo dell UNESCO (United Nations Educational Scientific Cultural Organization) riunito a Suzhou (Città Sito Unesco posizionata sul Fiume Azzurro in Cina) proclama l unicum delle necropoli etrusche di Cerveteri e di Tarquinia Sito Unesco Patrimonio Mondiale dell Umanità. 14 Luglio 2004 Conferenza presso il Mibac sui due nuovi Siti italiani Unesco proclamati in Cina il 2 luglio (Necropoli di Cerveteri e Tarquinia e la Val d Orcia - questa dopo 4 anni d attesa). 15 Luglio 2004 Istituzione dello speciale Ufficio Unesco del Comune di Cerveteri. 28 Novembre 2004 consegna dal parte del direttore del Centro del Patrimonio Mondiale dell Unesco Francesco Bandarin (architetto italiano di Venezia) ai Comuni di Cerveteri e Tarquinia dell Attestato del Sito Unesco. Ora in occasione del Decennale del Sito Unesco l Amministrazione Comunale di Cerveteri ha ottenuto dalla Soprintendenza Archeologica per l Etruria Meridionale di riavere,per alcuni mesi, in esposizione presso il Museo Nazionale Cerite due capolavori assoluti greco-etruschi,trafugati a suo tempo a Cerveteri. L 8 maggio alla presenza delle autorità cittadine,- dei vertici del MIBAC e della Soprintendenza e di tanto pubblico è tornata nella città cerite la grande Kylix di Euphronios ed Onesimos (di cui un Euphronios già anziano fu il vasaio e che il suo migliore allievo, il pittore Onesimos, dipinse), mentre a fine estate tornerà, sempre nella suddetta sede, l ancor più famoso Cratere di Euphronios (fatto dal vasaio Euxitheos e dipinto magistralmente da Euphronios). La Kylix fu restituita all Italia dal californiano Getty Museum (che per inciso la fece restaurare molto bene essendo oltre tutto molto frammentarizzata ed alcuni frammenti non si sono ancora ritrovati) visto che l aveva acquistata illegalmente e la stessa cosa avvenne per il Cratere restituito dal newyorkése Metropolitan Museum che lo deteneva sempre a seguito di un acquisto illegale. I due capolavori godono anche di una gran bella giallistica-archeologica legata sia ai loro rispettivi trafugamenti che agli accadimenti successivi, in particolare la Kylix il cui ultimo frammento fu addirittura rinvenuto (si fa per dire) pochi anni fa nel butto di Greppe Sant Antonio a Cerveteri durante l opera di ripulitura e sistemazione dell importante area etrusco-romana dedicata ad Eracle, ma questa è un altra bella storiaccia nel contesto della vera storia antica e moderna di Cerveteri che qui non ci interessa affatto. Arnaldo Gioacchini Membro del Comitato Tecnico Scientifico Associazione Beni Italiani Patrimonio Mondiale Unesco

Cerveteri / A colloquio con il sindaco, Alessio Pascucci, dopo il grande successo del Louvre-Lens e del Palazzo delle Esposizioni. IL CRATERE TORNERA A CASA? L ennesimo furto alla Banditaccia, una sfinge databile al IV - III secolo a.c. Per tutelare gli undici ettari del sito ci sono solo 23 addetti. La soprintendete per l Etruria Meridionale lamenta la mancanza d investimenti seri dal 2004. A settembre il Museo Nazionale Cerite esporrà il Cratere di Eufronio. Una terra di grande fascino e mistero, ricca di storia dalla notte dei tempi, ricolma di straordinarie testimonianze. Patrimonio dell umanità UNESCO dal 2004, avrebbe bisogno di finanziamenti adeguati per essere gestita al meglio. Ma le disponibilità economiche del comune sono limitate. Proprio nei mesi scorsi è stato consumato l ennesimo furto all interno della Banditaccia, sicuramente la necropoli più importante del Mediterraneo: una sfinge databile al IV - III secolo a.c. molto pesante, quasi 160 chili. Un fattaccio che ha lasciato l amaro in bocca, soprattutto dopo il successo della mostra realizzata con il Louvre, prima al Lens e poi a Palazzo delle Esposizioni, nella Capitale. Un furto che getta un ombra sul grande afflusso di visitatori che ha fatto registrare Etrus-key, il programma di visite ed escursioni collegato alla mostra, e l eccezionale ritorno a casa della Coppa di Eufronio, ceramica a figure rosse che rappresenta l eccellenza artistica della civiltà etrusca di Caere. Per avere un quadro sufficientemente chiaro della situazione basta pensare che per tutelare gli undici ettari del sito con 400 sepolture - senza considerare quello che rimane ancora da scavare - ci sono soltanto 23 addetti. Troppo pochi. Come ha rilevato la Soprintendente per l Etruria Meridionale, Russo Tagliente, è indispensabile difendere e tutelare la Necropoli attraverso seri investimenti, che mancano dal 2004. L Aruspice ha fatto il punto della situazione con il sindaco, Alessio Pascucci. D. Signor sindaco, dieci anni fa la Necropoli Etrusca della Banditaccia entrava nella World Heritage List dell UNESCO. Un anniversario suggellato prima dal grande successo della mostra del Louvre-Lens in Francia e poi da quello della mostra al Palazzo delle Esposizioni di Roma. Quali altri grandi progetti ci sono per l area archeologica di Cerveteri, sicuramente la più importante sul litorale a nord di Roma? R. Il 2014 è un anno eccezionale per Cerveteri e per il suo patrimonio. Ci siamo guadagnati l attenzione della stampa internazionale e l interesse di possibili visitatori da tutto il mondo con queste grandi iniziative e con un evento molto importante, che possiamo definire storico: l esposizione della Kylix (o Coppa) di Eufronio, un capolavoro della ceramica greca a figure rosse, che torna a casa dopo 40 anni. Un motivo in più, quindi, per visitare la necropoli e il Museo nazionale cerite, che si trova nel cuore della città medievale, a Piazza S. Maria. Proprio a tal proposito abbiamo realizzato insieme alla Soprintendenza per i Beni Archeologici dell Etruria Meridionale e alla Regione Lazio una ricca serie d iniziative culturali per attirare turisti, escursionisti e visitatori nel nostro territorio. Ad esempio, chi ha visitato a Roma, al Palazzo delle Esposizioni, la mostra Gli Etruschi e il Mediterraneo, conservandone il biglietto, ha avuto la possibilità di partecipare gratuitamente, qui a Cerveteri, a visite guidate ad aree archeologiche e naturalistiche normalmente non visitabili, a degustazioni dei prodotti tipici locali nelle cantine vitivinicole e a tante altre attività. Inoltre, in occasione delle celebrazioni del Decennale Unesco abbiamo ospitato molte iniziative di alto rilievo, come ad esempio l Assemblea Nazionale dell Associazione Beni Italiani Patrimonio Mondiale Unesco e, da Settembre, sarà esposto nel nostro museo il Cratere di Eufronio. Un anno ricco di novità. D. Signor Sindaco, insieme al Visitor Center, grazie ai fondi europei, dovrebbero essere rivalorizzati anche due itinerari archeologici di grande valore storico. Potrebbe darci qualche anticipazione? E quali altri progetti ha allo studio la sua giunta per rilanciare il business turistico archeologico? R. Nel 2013 abbiamo aperto cantieri per 2 milioni di euro in opere pubbliche a favore della nostra necropoli. Stiamo potenziando i servizi offerti al turista e la capacità ricettiva dell area, sempre nel rispetto dell ambiente, per andare incontro alle esigenze dei tour operator nazionali e stranieri. In più, realizzeremo un impianto di videosorveglianza delle aree archeologiche e metteremo in sicurezza percorsi che oggi sono fruibili solo parzialmente. In particolar modo, intendiamo valorizzare l area dei Grandi Tumuli, che ospita importantissime tombe del periodo orientalizzante (VII sec. a.c.) come la Tomba dei Leoni Dipinti, la Tomba della Nave, la Tomba degli Scudi e delle Sedie. Ma non solo. Anche l area delle Tombe del Co- 11

12 mune, con sepolcri del periodi ellenistico (IV - III sec. a.c.), sarà finalmente aperta al pubblico. Stiamo lavorando su altri due progetti ambiziosi: la riapertura del sentiero di D. H. Lawrence, nella Valle del Manganello, ricco di suggestioni archeologiche e naturalistiche, che collegherà il centro storico di Cerveteri alla necropoli della Banditaccia e l apertura al pubblico della Necropoli di Greppe Sant Angelo, dalla quale proviene, con ogni probabilità, il noto cratere di Eufronio che raffigura la morte del principe licio Sarpedonte. D. Signor Sindaco, proprio di recente la Soprintendente per i Beni Archeologici dell Etruria Meridionale Alfonsina Russo Tagliente ha dichiarato che è indispensabile difendere e tutelare la necropoli attraverso seri investimenti che mancano dal 2004. Lei cosa ci può dire in merito? R. Non posso che essere d accordo con la Soprintendenza, con la quale, tra l altro è stato avviato sin dall insediamento della mia Amministrazione Comunale una strettissima e proficua collaborazione. Sono decenni che il Governo italiano non fa degli stanziamenti ad hoc per il nostro sito Unesco. Questo è inaccettabile, si tratta di un patrimonio immenso! Basti pensare che il recinto della necropoli della Banditaccia, in altre parole l area a cui si accede con il biglietto d ingresso, ha un estensione di circa 11 ettari, a fronte dell intera necropoli che si estende per circa 140 ettari. Il primo investimento necessario, quindi, sarebbe quello per recintare e mettere in sicurezza l intera area. Ma occorrerebbero risorse anche per le manutenzioni. In realtà, devo ammetterlo, in questo momento ci sentiamo un po abbandonati dallo Stato. Non è pensabile che il Comune di Cerveteri e la Soprintendenza possano fare questi investimenti da soli, senza l aiuto delle Istituzioni a tal scopo deputate. D. Signor Sindaco, nei prossimi mesi, dopo la Kylix, il Cratere di Eufronio - restituito al nostro Paese dal Metropolitan Museum di New York pochi anni fa dopo una lunga trattativa e poi esposto al Museo di Villa Giulia - dovrebbe tornare a casa, ma solo temporaneamente. Lei pensa che sarà possibile rientrare in possesso di queste opere recuperate proprio sul territorio ceretano? R. Non dovrei dirlo, ma questo è il nostro intento e l obiettivo per cui stiamo lavorando. Il successo di quest operazione, però, dipende in massima parte dall esito che avrà la permanenza nella nostra città di queste opere. Se riusciremo a portare in visita al Museo Nazionale Cerite un numero di visitatori più alto di quello normalmente registrato quando le opere si trovano al Museo di Villa Giulia Roma, la loro sede ufficiale, avremo le carte in regola per chiedere che almeno una di queste opere resti in esposizione permanente a Cerveteri. È quindi una missione che impegna tutta la nostra comunità, che deve crederci e lottare insieme con noi. D. Signor sindaco, lo scorso anno il Comune di Cerveteri è entrato a far parte del Direttivo Nazionale dell Associazione Beni Italiani Patrimonio Mondiale Unesco e più di recente anche nel Comitato Tecnico Scientifico. Ci sono già dei buoni risultati? R. È già di per sé un risultato di rilievo che Cerveteri sia rappresentata e attiva all interno di un associazione così importante. In verità sia con il precedente Presidente Claudio Ricci (Sindaco di Assisi) ora consigliere e Presidente onorario, che con l attuale Presidente Giacomo Bassi (il Sindaco di San Gimignano) che con il resto del Direttivo, è nata immediatamente un intesa molto forte, tanto è vero che l Assemblea Generale (che ogni 3 anni vota il rinnovo del Direttivo) riunitasi proprio a Cerveteri il 4 luglio scorso insieme appunto al nuovo Presidente Bassi mi ha eletto, all unanimità,vice Presidente; veramente un grande onore che affronterò con il massimo dell impegno considerando appunto che, nella mia persona, Cerveteri era entrata a far parte del Direttivo Nazionale solo l anno scorso. Nel Comitato Scientifico, inoltre, possiamo vantare di essere rappresentati da un esperto di chiara competenza come il dott. Arnaldo Gioacchini, che è sempre una miniera d idee a favore del nostro Patrimonio archeologico. D. Signor sindaco, per concludere, a due anni di distanza dalla sua elezione a sindaco di Cerveteri con la coalizione di ESSERCI - appena trentenne - quali sono le sue speranze e le prospettive di sviluppo, soprattutto turistico, per la sua bella cittadina? R. In effetti, devo molto alla squadra di persone che lavora con me, prima di tutto la Giunta comunale, e poi i Consiglieri comunali, i Delegati, il mio Staff e tutte le persone che a vario titolo ci sono vicine e ci aiutano a raggiungere gli obiettivi, ambiziosi ma necessari, che ci siamo posti. Abbiamo detto che il turismo, soprattutto quello culturale, doveva essere il volano di sviluppo del nostro territorio. Cerveteri però ha bisogno anche di altro: di diritti uguali per tutti, di servizi commisurati alle reali necessità della cittadinanza, di spazi pubblici, di una classe dirigente che sappia progettare a medio e lungo termine. È una lunga strada, ma lo slogan della mia campagna elettorale (Consideratelo già fatto!) non ammette esitazioni. Ce la faremo. Barbara Civinini

1944: 70 ANNI FA, U N ANNO DIFFICILE L inferno di Cassino - lo sbarco di Anzio - la liberazione di Roma - il dramma delle marocchinate. Hitler, dopo la caduta del Fascismo del 25 luglio 1943, ha compreso di non poter contare ormai gran che sulla capacità di resistenza degli italiani e inizia ad inviare in Italia numerose divisioni per contrastare l avanzata degli alleati. Questi, dopo aver occupato la Sicilia ed essere sbarcati a Salerno il 9 settembre, un giorno dopo l armistizio, si accingono a risalire l Italia. Per arrivare a Roma, vi è però da superare un forte ostacolo opposto dalle truppe tedesche: la Linea Gustav. E questa una linea difensiva lunga 220 chilometri che, attraversando l Italia dal Tirreno all Adriatico, da Gaeta a Ortona, ne sfrutta abilmente il terreno montuoso. Si tratta di un insieme di fortini, campi minati e quant altro che ha come punto centrale una montagna sulla cui sommità sorge una famosa abbazia. E Montecassino. Qui, dal 17 gennaio al 18 maggio 1944, si scontrarono in feroci combattimenti, la V armata americana al comando del generale Clark e il XIV corpo d armata germanico al comando del generale von Senger und Etterlin, un benedettino laico, antinazista e anglofilo che aveva studiato a Oxford. In quell arco di tempo si svolsero quelle che vengono definite le quattro grandi battaglie di Cassino. - La prima battaglia si risolse in un disastro perché gli alleati vollero attaccare frontalmente le munite posizioni tedesche. Nell attraversamento del fiume Rapido gli americani persero in una sola notte una intera divisione: la 36 formata tutta di giovani texani. Il 22 gennaio, per prendere alle spalle i difensori tedeschi di Cassino, venne effettuato contemporaneamente uno sbarco ad Anzio, a 50 chilometri a sud di Roma. Il generale Lucas però che comandava il VI corpo d armata americano, pur avendo trovato la spiaggia quasi sguarnita e la via per Roma completamente sgombra, non se la sentì di avanzare e diede così il tempo ai tedeschi di intervenire prontamente inchiodando gli alleati sulla spiaggia per quattro lunghi mesi. Vennero sbarcati fino a 50.000 soldati e 12.500 mezzi. Churchill infuriato commentò con la sua solita ironia: Se i tedeschi ci sono superiori in fatto di Cassino: i neozelandesi combattono casa per casa soldati, noi siamo più forti per numero di autisti! e ancora credevo di aver gettato sulla spiaggia di Anzio un gatto selvatico e invece ci ritroviamo con una balena arenata!. - Visti gli insuccessi e superando il parere contrario di Clark e del suo superiore, il generale inglese Alexander, il comandante del corpo neozelandese generale Freyberg riuscì a far autorizzare il bombardamento del monastero, convinto che al suo interno vi fossero dei tedeschi. Avvalendosi di una clausola che lo faceva dipendere direttamente dal suo governo, Freyberg aveva minacciato altrimenti di ritirare le proprie truppe dal conflitto. Il 14 febbraio vennero lanciati dei volantini che invitavano gli occupanti ad abbandonare l abbazia. Malgrado ciò molti vollero restare. Il 15 febbraio alle ore 10.30, 142 fortezze volanti e 112 bombardieri medi sganciarono in poche ore e in due successive ondate, 576 tonnellate

14 di bombe distruggendo quasi completamente il monastero. Rimase intatta soltanto, come per miracolo, la tomba di San Benedetto. Morirono circa 300 civili. Si saprà solo dopo, purtroppo, che all interno dell abbazia, per ordine del generale Kesselring, non vi erano soldati tedeschi. - Fortunatamente grazie all iniziativa di due ufficiali tedeschi e del generale von Senger, erano state messe in salvo in Castel Sant Angelo a Roma quasi tutte le opere d arte e il contenuto della biblioteca dell abbazia. - Questa, nota come la seconda battaglia, fu un grande errore anche militare perché i tedeschi occuparono le rovine dell abbazia e se ne servirono nei combattimenti successivi. - Un mese dopo, il 15 marzo, venne deciso di bombardare anche la città di Cassino. Alle 8.30, 514 bombardieri e 500 caccia venuti dall Inghilterra sganciarono sulla città oltre 1.100 tonnellate di bombe. Anche questa, che va sotto il nome di terza battaglia, si risolse in un nulla di fatto perché le rovine della città impedirono l avanzata dei carri armati alleati e costrinsero quest ultimi ad ingaggiare feroci corpo a corpo con le truppe tedesche, i famosi diavoli verdi, attestatesi tra le rovine. - L 11 maggio si arrivò alla quarta e ultima battaglia di Cassino. Fu soprattutto all azione delle truppe coloniali francesi del generale Juin, in particolare ai 12.000 marocchini al suo comando, che il fronte tedesco poté essere aggirato. Esperte nella guerra di montagna, le truppe francesi colsero di sorpresa i tedeschi scalando gli impervi monti Aurunci, alla sinistra del fronte. A questo punto, presi ormai alle spalle, i tedeschi furono costretti a ritirarsi. Nel frattempo sul lato destro dello schieramento alleato i polacchi riuscirono a conquistare l abbazia sulla quale il 18 maggio piantarono la bandiera polacca. Anche quelli della sacca di Anzio, approfittando del momento di disorientamento dei tedeschi, ruppero finalmente l accerchiamento e si diressero, al comando del generale Truscott chiamato nel frattempo a sostituire l incapace Lucas, verso i Colli Albani cercando di intercettare le truppe tedesche in ritirata da Cassino. Inaspettatamente arrivò però a Truscott un ordine di Clark di cambiare direzione e di dirigersi con le truppe verso Roma. Clark volle precedere gli inglesi nell occupare la Capitale per essere ricordato come il conquistatore di Roma. Sarà però questo un grosso errore sul piano strategico perché fece perdere agli alleati la grande occasione di catturare le truppe tedesche in ritirata, cambiando forse così l intero corso della Campagna d Italia. La sera del 4 giugno 1944, alle ore 19.15, l avanguardia della 88 divisione di fanteria americana fece il suo ingresso a Roma attraverso Porta Maggiore, accolta dalla città in festa. Finalmente era finito un terribile Lo sbarco di Anzio del 22 gennaio 1944

incubo durato nove mesi. I romani avevano patito i bombardamenti, il rastrellamento del ghetto del 16 ottobre 1943, il coprifuoco, la deportazione in Germania di tutti gli uomini del Quadraro, le Fosse Ardeatine, le fucilazioni di Forte Bravetta, l eccidio di La Storta, le torture di Via Tasso e tante altre tragedie. Finì anche la fame. Arrivarono il pane bianco, la cioccolata e le sigarette. Il merito dello sfondamento del fronte di Cassino va, come già detto, soprattutto ai marocchini, questi feroci goumiers (da goum = tribù, clan), come venivano chiamati, che combattevano sgozzando e tagliando orecchie con i loro lunghi coltelli. Essi però, una volta sbucati in pianura, si diedero a violenze e saccheggi. I nomi di Esperia, Ausonia, Castro dei Volsci, Pico, Lenola e tanti altri paesi, ancora oggi ricordano la tragedia di quei giorni. Migliaia di donne e uomini compresi vecchi e bambine di 8 anni vennero violentati e uccisi. A Esperia, il parroco di Santa Maria Maggiore, don Alberto Terrilli, che si era mosso a difesa di alcune donne, venne a sua volta violentato. Due giorni dopo si suicidò per la vergogna. Il generale Juin e gli ufficiali francesi negarono sempre ogni responsabilità. In realtà non si trovò mai alcun ordine scritto che autorizzava i marocchini a compiere le violenze. Si trattò forse di una specie di complicità omertosa derivante dal fatto che i francesi ci detestavano per via della famosa pugnalata alla schiena del 10 giugno 1940 in cui l Italia aveva dichiarato guerra alla Francia ormai quasi sconfitta. Il numero delle vittime non si è mai saputo e mai si saprà. Questo perché molte persone, per ragioni di pudore o altro, preferirono non denunciare le violenze mentre altre invece, sperando in un possibile risarcimento, denunciarono violenze non subite. Vennero aperti trecento procedimenti penali. Ma le domande di risarcimento furono 60.000. Forse un po troppe. Molti sperarono di avere le 150.000 lire promesse dal governo francese da detrarre dall ammontare dei danni di guerra che l Italia avrebbe dovuto pagare alla Francia. In verità non si videro nè l uno nè l altro. Se si dovesse fare un calcolo approssimativo di quanto avvenne in quelle tristi giornate, si potrebbe ipotizzare un numero di 3.000/4.000 casi di violenze. A ricordo di queste tristi vicende qui raccontate, rimangono a Cassino cinque cimiteri. I più commoventi sono quello polacco dove riposano 1.200 caduti. Con loro c è anche il valoroso comandante Anders che, morto nel 1970, volle essere sepolto con i suoi soldati. All ingresso del cimitero è scritto: Noi soldati polacchi Per la nostra libertà e per la vostra Abbiamo dato le anime a Dio, I corpi al suolo d Italia E i cuori alla Polonia. L altro cimitero, impressionante per le sue dimensioni, dove giacciono i corpi di 20.000 caduti, è quello tedesco. All ingresso ci sono due statue che rappresentano i genitori di un soldato caduto. La donna ha la testa reclinata in avanti, l uomo le poggia una mano sulla spalla. Sono l immagine del dolore che accomuna tutti, vincitori e vinti. Angelo Ciofi Iannitelli 15 BIBLIOGRAFIA Militärarchiv Freiburg, Germania Fred Majdalany La battaglia di Cassino Garzanti - 1976 Albert Kesselring Soldato fino all ultimo giorno Libreria Editrice Goriziana - 2007 Mark W.Clark Le campagne d Africa e d Italia della V armata americana Libr.Ed.Gor. Goriziana - 2010 Wilston Churchill La Seconda Guerra Mondiale Rizzoli 2000 Frido von Senger und Etterlin La guerra in Europa Longanesi 2002 T.R. Fehrenbach La battaglia di Anzio Longanesi - 1972 Raleigh Trevelyan Roma 44 Rizzoli 1983 I terribili goumiers

GRUPPO ARCHEOLOGICO DEL TERRITORIO CERITE (ONLUS) COSE, UOMINI E PAESAGGI DEL MONDO ANTICO Ciclo di Conferenze (4 luglio 27 settembre 2014) Venerdi 4 luglio La mano e lo strumento l evoluzione della tecnologia nel paleolitico Prof. Italo Biddittu (Istituto Italiano di Paleontologia Umana Università degli Studi di Cassino) Sabato 19 luglio Augusto e Roma: la città del nuovo fondatore Prof. Paolo Carafa (Università di Roma La Sapienza) Venerdi 11 luglio La musica nell antica Grecia Dott. Giovanni Cernicchiaro (Musicologo) Sabato 26 luglio Le oreficerie degli Etruschi: come le ideavano, come le costruivano, come le indossavano Aldo Ferdinandi (Orafo, studioso di oreficeria etrusca) Venerdi 1 agosto L imbarcazione del lago di Tiberiade: la c.d. barca di Gesù, dallo scavo al museo Renato Tiberti (Gruppo Archeologico del Territorio Cerite) Sabato 9 agosto Archeologia e dissesto idrogeologico: dai Monti della Tolfa un progetto pilota per la tutela del paesaggio italiano Prof. Andrea Zifferero (Università degli Studi di Siena) Venerdi 29 agosto Castrum Novum: storia delle ricerche. Gli scavi del XVIII secolo Dott. Guido Girolami (Gruppo Archeologico del Territorio Cerite) Sabato 6 settembre Il cibo nell arte (Dott.ssa Nicoletta Retico, Accademia delle Arti di Pyrgi) Giovedi 18 settembre Castrum Novum: storia e archeologia di una città antica da riscoprire. Risultati della campagna di ricerca 2014 Prof.ssa Sara Nardi (Université de Picardie, Amiens), Dott.ssa Rossella Zaccagnini (Soprintendenza Archeologica per l Etruria Meridionale), Prof. Grégoire Poccardi (Université de Lille 3), Dott. Flavio Enei (Museo del Mare e della Navigazione Antica). Venerdi 8 agosto Le peschiere romane: tra archeologia e scienze della terra Dott. Marco Anzidei (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia) Venerdi 22 agosto Santa Marinella: un patrimonio storico archeologico da conoscere e valorizzare Dott. Flavio Enei (Direttore del Museo del Mare e della Navigazione Antica) Venerdi 5 settembre La vita nel Medioevo a Santa Severa: quello che le ossa ci raccontano Dott.ssa Micaela Gnes (Università degli Studi di Roma Tor Vergata Centro per lo studio del DNA antico) Sabato 13 settembre L antico abitato della Castellina del Marangone alla luce delle scoperte Dott. Glauco Stracci (Società Storica Civitavecchiese) Sabato 20 settembre Il Foro Boario tra mito e archeologia: i templi di Fortuna e Mater Matuta Prof. Paolo Brocato (Università di Cosenza) Sabato 27 settembre Cerveteri: gli scavi del CNR sul tempio del Manganello Dott. Vincenzo Bellelli (ISMA Consiglio Nazionale delle Ricerche) Castello di Santa Severa Museo del Mare e della Navigazione Antica ore 21.15 (luglio-agosto), ore 18.00 (settembre) - Ingresso libero