NORME UNI 10637 (revisione 2006)



Documenti analoghi
RISCHI IGIENICO SANITARI NELLE PISCINE : NUOVE PROSPETTIVE E CRITICITA

ISTITUTO SUPERIORE DI SANITÀ Rischi igienico-sanitari nelle piscine e in strutture simili: nuove prospettive e criticità

2.7 RELAZIONE IMPIANTI TRATTAMENTO ACQUE DI PISCINA

Ventilazione del locale di carica carrelli elevatori

Impianti di propulsione navale

Gli impianti di scarico Indicazioni, vincoli e requisiti di progettazione

ISPEZIONI PRESSO PISCINE COLLETTIVE DI STABILIMENTI BALNEARI, STRUTTURE SANITARIE, EDUCATIVE, SPORTIVE, RICREATIVE E DI VACANZA

Ispezione dei campeggi da parte dell ANWB

Le palestre: requisiti igienici. Porte con apertura verso l esterno, che si fissino automaticamente in posizione di massima apertura

art. 10 del DPR 303/56 art. 137 del Regolamento Comunale di Igiene art. 134 del Regolamento

Estratto Norma UNI-CTI 8065 del 06/1989

SOFTWARE CALCOLO. Pompa di calore: calcolo potenza nel caso sia l unico generatore a servizio dell impianto di riscaldamento e dell ACS

Legislazione La piscina nel condominio ASSOCIAZIONE NAZIONALE COMUNI ITALIANI

Dr. Giovanni MACORETTA Tecnico della Prevenzione nell Ambiente e nei Luoghi di Lavoro Dipartimento di Sanità Pubblica

Scheda tecnica. Plafoni filtranti a soffitto a flusso verticale. Aghito Tecnologie ALTA TECNOLOGIA OSPEDALIERA. advanced air diffusion

La norma ISO 7218:2007

Indici di produttività per tipologie di ambiente


Impianti per il trasferimento di energia

MASAJA - MASAJA INOX DESCRIZIONE PER CAPITOLATO DIMENSIONI MASAJA / MASAJA INOX

1 RELAZIONE TECNICA IMPIANTI MECCANICI... 2

Via Umani 1/A ANCONA. Autore Bianchelli Fausto Consulente Tecnico. CNA Tecno quality s.r.l. INTRODUZIONE

SOLUZIONE ESAME DI STATO ITIS INDIRIZZO MECCANICA - PROGETTO BROCCA ANNO 1996

REQUISITI MINIMI DELLE PRESTAZIONI ENERGETICHE, CLASSIFICAZIONE DEGLI EDIFICI E RELATIVA METODOLOGIA DI CALCOLO IN PROVINCIA DI TRENTO

ACCUMULATORE PER ACQUA DOLCE SANITARIA FS/2R

ISPEZIONI PROGRAMMATE RETI GAS

MODALITÀ DI SCARICO FUMI DA CALDAIE A GAS secondo UNI 10845

I regolamenti regionali sulle acque del 24 marzo 2006

Il Piano di autocontrollo. Dott. Massimo Falsaci Premia 21/03/2012

IL DIMENSIONAMENTO DEGLI IMPIANTI IDROSANITARI Miscelatori e riduttori di pressione

HERCULES 32 kw 120 l. Caldaie a basamento, a camera stagna e tiraggio forzato con Boiler in acciaio Inox da 120 litri

RAGGIUNGIBILITA PRIMARIO SISTEMA ANTICADUTA: Dall accesso deve potersi trovare un ancoraggio in grado di garantire all operatore la sicurezza prima

Nuova versione TERMO_CE 9.05

Istruzioni per l'installazione della batteria di riscaldamento TBLF/TCLF per l'acqua GOLD

Impianti di propulsione navale

Potenza Prot AI DIRIGENTI SCOLASTICI LORO SEDI

Rischio idrogeologico Uso delle barriere mobili durante le esondazioni.

Verifiche e controlli degli impianti idrici all interno degli edifici

Principi della norma SIA 181 sulla protezione dal rumore

2.2.4 Distanze di sicurezza UNI EN ISO 13857:2008, UNI EN 349:1994

Requisiti di sicurezza per i dispositivi di protezione immateriali presenti sulle presse (barriere fotoelettriche)

REGOLAMENTO LOCALE DI IGIENE DELL ASL PROVINCIA DI MILANO N. 1 IGIENE EDILIZIA PARTE RELATIVA ALLE PISCINE

Capitolo 5 Quadri elettrici

Miglioramenti Energetici Solare Termico. Aslam Magenta - Ing. Mauro Mazzucchelli Anno Scolastico

UNI ed. Ottobre 2012

STUDIO PROFESSIONALE DI FISIOTERAPIA

Inquadramento legislativo e normativo: dal D.Lgs.81/2008 alla UNI/TR 11450:2012 Modena 12 ottobre 2012

Ragione Sociale. Titolare/Legale Rappresentante. Sede della struttura. Attività esercitata. Data di costruzione immobile

ANALISI DELLA STRUTTURA FINANZIARIA a cura Giuseppe Polli SECONDA PARTE clicca QUI per accedere direttamente alla prima parte dell'intervento...

Comune di Torremaggiore PROVINCIA DI FOGGIA

SCAMBIATORI DI CALORE PER PISCINE. Per l impiego con caldaie, pannelli solari e pompe di calore. Guida all installazione, uso e manutenzione

Gruppi frigoriferi HF/TH/ZH

CHE COSA CAMBIA CON LA NUOVA NORMA EUROPEA PER PROFILI IN PVC UNI EN 12608

Impianto di depurazione

Alto livello igienico

Insegnamento di Progetto di Infrastrutture viarie

Rappresentazione delle saldature

FABBRICATORE DI GHIACCIO E CONTENITORE PROCEDURE DI PULIZIA ED IGIENIZZAZIONE

Istruzioni per condotti di aspirazione/scarico

Università degli Studi di Cassino e del Lazio meridionale Dipartimento di Economia e Giurisprudenza ECONOMIA AZIENDALE. Anno Accademico

Volume Virtuale Art. 11 Regol. Reg. n. 6/1977 TOTALE. Superficie lorda complessiva. RESIDENZIALE Percentuale At IMPORTO TOTALE

DESCRIZIONE. Introduzione

Comando Provinciale Vigili del Fuoco P E R U G I A. Asili Nido

Idrogeologia. Velocità media v (m/s): nel moto permanente è inversamente proporzionale alla superficie della sezione. V = Q [m 3 /s] / A [m 2 ]

MACCHINE UTENSILI Impianti di aspirazione localizzata

LA CERTIFICAZIONE AMBIENTALE

COMUNE DI BUTTAPIETRA Provincia di Verona

ESTRATTO DAL VERBALE DELLA SEDUTA DEL (punto N. 20. ) Delibera N.788 del

Parere n. 26/ Trattamento economico del personale nella giornata festiva

ACCUMULATORE PER ACQUA DOLCE SANITARIA FS/WP

La nuova generazione di contenitori e carrelli per trasportare gli alimenti in modo intelligente e sicuro

L'EFFICIENZA ENERGETICA NEGLI EDIFICI

CARTA DELLA QUALITÀ DEI SERVIZI PISCINA LIDO

CITTA DI PISTICCI COMMERCIO AL DETTAGLIO SU AREE PRIVATE CRITERI PER IL RILASCIO AUTORIZZAZIONI COMMERCIALI INERENTI MEDIE STRUTTURE DI VENDITA

L'impianto autoclave (pompaggio, sollevamento, sopraelevazione) Corso integrato Acquedotti e Fognature e Laboratorio di Acquedotti e Fognature

Aiuto all applicazione EN-5 Raffreddamento, de-/umidificazione

La manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti

CARTA DELLA QUALITÀ DEI SERVIZI PISCINA FRANZOJ

Requisiti per i mezzi di trasporto degli alimenti

REGIONE DEL VENETO. Impianto di messa in riserva e recupero di rifiuti speciali non pericolosi presso il Comune di San Pietro di Morubio

UNI (U ) Apparecchiature di estinzione di incendi - Estintori di incendio

Volontariato. Sulle delibera della regione Marche che trasferisce al Centro servizi volontariato risorse per sostenere progetti delle associazioni

PROCEDURA APERTA PER L AFFIDAMENTO DEL SERVIZIO DI PULIZIA, MANUTENZIONE DELLE AREE VERDI E FACCHINAGGIO QUESITI E RELATIVE RISPOSTE SECONDA PARTE

SOLUZIONE ESAME DI STATO TEMA NR.1 TECNICO DEI SISTEMI ENERGETICI ANNO 2015

IL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA

COMUNE DI CAMPELLO SUL CLITUNNO PROVINCIA DI PERUGIA

COLLETTORI SOLARI AD ARIA MANUALE RAPIDO SCELTA IMPIANTO

Nota Integrativa al bilancio chiuso al 31/12/2014 redatta in forma abbreviata ai sensi dell'art bis c.c.

DOCUMENTO DI ANALISI E GESTIONE DEL RISCHIO LEGIONELLOSI E REGISTRO DEGLI INTERVENTI MANUTENTIVI

COMUNE DI MORINO PROVINCIA DI L AQUILA REGOLAMENTO CONDOMINIALE

TESTO. Art. 2. Sono abrogati i decreti ministeriali 10 gennaio 1950 e 2 agosto ALLEGATO

Trasporti meccanici mobili

DIMENSIONAMENTO CONDOTTA FOGNANTE

REGOLAMENTO DI VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE

CR43 35E 43E 46E 53E 6E 60E CR43

CERAPURACU. Caldaie murali a gas a condensazione con serbatoio ad accumulo stratificato ZWSB 24-3 A... ZWSB 28-3 A...

4.5 CONTROLLO DEI DOCUMENTI E DEI DATI

Dimensionamento dei riscaldamenti a legna a carica manuale

Allegato parte integrante Direttive in materia di requisiti igienico sanitari di piscine ad uso natatorio

Piano di manutenzione della struttura dell opera 1. Premessa manuale d uso manuale di manutenzione programma di manutenzione delle strutture

Transcript:

NORME UNI 10637 (revisione 2006) 3.20 tempo di ricircolo: Tempo nel quale la somma del volume dell acqua di vasca e del 60% del volume convenzionale dell eventuale vasca di compenso attraversa l impianto di trattamento. 3.25 Vasca di compenso Vasca o serbatoio di accumulo non accessibile ai bagnanti, destinato a contenere l'acqua di vasca proveniente dal bordo sfioratore. 3.26 Volume convenzionale della vasca di compenso Volume compreso tra il fondo ed il troppopieno. 5.2.5 Vasca di compenso Il volume convenzionale della vasca di compenso deve essere sufficiente a contenere il volume spostato dal numero massimo di bagnanti in vasca, il volume relativo all'eventuale moto ondoso generato dai bagnanti stessi, il volume necessario al lavaggio in controcorrente di almeno un filtro, più il volume minimo necessario per assicurare la corretta aspirazione delle pompe di ricircolo e per evitarne la marcia a secco. Nota 1 Durante il lavaggio dei filtri è opportuno evitare il reintegro di acqua nella vasca di compenso. La vasca di compenso deve essere: - completamente svuotabile; - accessibile al personale addetto alle operazioni di manutenzione e lavaggio, nelrispetto delle norme di sicurezza; - dotata di troppopieno; - con superfici facilmente lavabili. Nota 2 Il sistema di gestione dei livelli della vasca di compenso dovrebbe prevedere l attivazione del reintegro di acqua prima del raggiungimento del livello minimo, per evitare interruzioni di funzionamento dell impianto di trattamento. 1

5.3 Requisiti degli impianti di filtrazione 5.3.1 Dimensionamento degli impianti Gli impianti di filtrazione dell acqua devono essere realizzati in modo da garantire un tempo di ricircolo minore o uguale a quello indicato dal prospetto 3 per le varie tipologie di piscina, tenendo in considerazione anche il 50% della differenza di perdita di carico tra filtro pulito e da sottoporre a lavaggio in controcorrente. E F G Tipo di vasca Vasche nuotatori e addestramento nuoto Vasche nuotatori e addestramento nuoto Vasche tuffi e attività subacquee Profondità Piscine pubbliche UNI 10637 (REVISIONE 2006) Prospetto 3 Piscine ad uso collettivo classificazione delle piscine Piscine per Piscine gioco condominiali acquatico Piscine in luoghi di cura Piscine private 1 2 3 B C D [cm] [h] [h] [h] [h] [h] [h] 120 3 3 > 120 4 4 6 6 tempi di ricircolo [ore] H Vasche ricreative 60 1 1 1 2 4 I Vasche ricreative 60 < h 120 2 2 2 3 6 L Vasche ricreative >120 3 3 3 4 6 M Vasche bambini 40 0,5 0,5 0,5 0,5 N Vasche bambini 40 < h 60 1 1 1 2 O Vasche per usi riabilitativi 2 P Vasche a onde 2 Q Zone di ammaraggio acquascivoli 1 3 R Fiumi/torrenti 80 1 S Fiumi/torrenti > 80 2 Nota 1 I tempi di ricircolo indicati sono valori massimi, riferiti ad esperienze di punte di frequentazione di bagnanti minori o uguali a una persona ogni 3 m² di superficie di vasca. Dovrebbero essere adeguatamente ridotti nel caso di piscine a carico di bagnanti elevato, sia in termini numerici assoluti sia di frequenza oraria ed in rapporto al volume d'acqua (per esempio presenza significativa di zone idro/aeromassaggio) per assicurare i parametri di cui al punto 5.1.3. Nel caso di vasche polifunzionali o con profondità diverse, la portata totale dell impianto deve essere calcolata: - sommando al volume di ogni area di vasca, con diversa destinazione d uso o profondità, una percentuale proporzionale del volume convenzionale della vasca di compenso; - applicando ad ogni volume come sopra integrato il tempo di ricircolo previsto dal prospetto 3; - eseguendo la sommatoria delle portate così calcolate. 2

5.9.1 Rinnovo d acqua L entità del rinnovo d acqua giornaliero di riferimento, che include l acqua di reintegro, deve essere per lo meno il 5% della somma del volume d acqua di vasca e del volume convenzionale della vasca di compenso. Qualora il risultato del calcolo di 30 l/d per bagnante effettivo, effettuato su periodi di tempo omogenei e rappresentativi, si discosti significativamente dal valore del 5% indicato sopra, il gestore in sede di protocollo di autocontrollo può stabilire un valore ridotto, comunque non minore del 2,5% e sempre nel rispetto dei valori dell acqua di vasca indicati nel punto 5.1.3. NORME UNI 10637 (versione 1997) 5.3.4 Vasca di compenso II volume utile della vasca di compenso deve essere calcolato in base a: - volume dell'acqua spostata dal numero massimo di utenti ammesso; - volume dell'acqua relativo al moto ondoso generato dagli utenti. Se il controlavaggio è previsto con l'impiego di acqua proveniente dalla vasca di compenso il volume della stessa deve essere tale da consentire il controlavaggio di almeno un filtro, tenendo conto dell'eventuale acqua di reintegro. La vasca di compenso deve essere: - accessibile per operazioni di manutenzione e pulizia; - completamente svuotabile; - dotata di troppo pieno; - con superfici facilmente lavabili. 3

NORME DIN 19643 6.3 vasca di compensazione La vasca di compensazione dovrebbe essere chiusa o coperta, deve essere in collegamento con l'atmosfera ed avere uno scarico di sicurezza. La vasca di compensazione deve poter essere svuotata completamente e deve essere accessibile per le operazioni di pulizia. La vasca di compenso deve essere posizionata a un livello inferiore rispetto al pelo libero dell'acqua della piscina, in modo che le tubazioni di scarico possano essere posizionate con pendenza sufficiente. 9 Requisiti del sistema idraulico omissis 9.5 vasca di compensazione Per assicurare la tracimazione continua dell'acqua dalla superficie della piscina si deve prevedere un accumulo per compensare le fluttuazioni dovute al moto ondoso. Le quantità d'acqua da accumulare sono quella spostata dai bagnanti, dal moto ondoso e anche quella per il lavaggio dei filtri, se per questo scopo si utilizza l'acqua della vasca di compenso. 8 CRICO NOMINLE E PORTT DELLE PISCINE Il carico nominale di una vasca è costituito dal numero ammissibile di bagnanti in un ora di esercizio della piscina. Esso si ricava dalla superficie d acqua di una vasca, dalla frequenza delle persone (vedi tabella 1) e dalla superficie d'acqua per persona secondo la relazione (3): Dove: N = n (3) a N carico nominale, in h - ¹ superficie della vasca, in m² n frequenza delle persone, in h - ¹ a superficie d'acqua per persona, in m². In caso di vasche idromassaggio in uso combinato, vasche terapeutiche e vasche giochi, il carico nominale si ricava dalla relazione (4): Dove: N = Q k (4) Q portata, in m³/h k fattore di carico, in m - ³ N carico nominale, in h - ¹ In caso di vasche idromassaggio in uso singolo, il carico nominale si ricava dalla relazione (5): Dove: N = n P (5) P numero di postazioni: un posto equivale a un volume della vasca pari a 0,4 m³ N carico nominale, in h - ¹ n frequenza delle persone, in h -1 ; n = 3 h - ¹ Il carico nominale di un impianto di piscine è pari alla somma dei carichi di ciascuna vasca servita. La portata è il volume d acqua che fluisce continuamente in una vasca in un'ora. Per vasche tuffi, nuoto, non nuotatori e acquagym, il valore minimo della portata si ricava dalla relazione (6): Q = N = n (6) k a k per i significati vedi le equazioni (3) e (4). 4

Per le circolazioni d acqua supplementari, tranne il caso di canali, la portata ricavata dalla relazione (6) deve essere aumentata di 3/k m³/h per ogni posto alimentato contemporaneamente con acqua o aria. Per mantenere una capacità di disinfezione sufficiente e per limitare la ritenzione dell inquinamento, il fattore di carico k non deve superare il valore di 0,6 m - ³. Il valore minimo consentito della portata per una vasca idromassaggio in uso limitato si ricava dal fatto che ad ogni persona deve essere destinato un volume di 2 m³ di acqua trattata. Con la fissazione di 0,4 m³ di volume di vasca per posto a sedere si ricava la portata indicata nella tabella 4. Il valore minimo consentito della portata per una vasca idromassaggio in uso combinato, per vasche terapiche e giuochi, vasche lavapiedi, vasche ad immersione calde e fredde, si ricava dalla tabella 4. Per le vasche a profondità regolabile con fondo mobile su tutta la superficie, il carico nominale e la portata si devono calcolare come per una vasca non nuotatori. Per piscine con due profondità o più (per esempio vasche ad onde, vasche a profondità regolabile a settori) il carico nominale e la portata si devono calcolare secondo le singole aree di diversa profondità. La portata delle vasche per scivoli deve essere calcolata come per una vasca non nuotatori ed aumentata di 35 m³/h per ogni scivolo, con un valore minimo di 60 m³/h. per la portata necessaria per l impianto di circolazione degli scivoli valgono le norme DIN EN 1069-1 e DIN EN 1069-2. La portata di un impianto per una piscina è data dalla somma delle portate delle singole vasche collegate. In tabella 4 sono riportati la profondità, la superficie d acqua per ogni persona, il carico nominale e la portata per ogni tipologia di vasca. 5

Tabella 4: Profondità, superficie d acqua per persona, carico nominale e portata della vasca superficie d acqua profondità carico ammesso portata per persona TIPOLOGI VSCHE h a N Q [m] [m²] [1/h] [m³/h] vasca tuffi vasca nuotatori vasca non nuotatori vasca a profondità regolabile h 3,40 h > 1,35 0,60 h 1,35 0,30 h 1,80 k k k k vasca per scivoli 1,00 h 1,35 k +35 ogni scivolo minimo 60 vasca bambini 0,30 h 0,60 2 V h 0,30 2 k V 0,3 k vasca passaggi obbligati 0,10 h 0,15 1 V vasca piccola h 1,35 12 V 12 4 vasca idromassaggio calda h 1,00 1 posto a sedere 3 P 15 V vasca idromassaggio calda (uso combinato) con impianto separato vasca idromassaggio calda (t 37 C) uso combinato con impianto unico h 1,00 vasca aquagym h 1,35 4 20 k V 20 V 10 k V 10 V *) 2 2 k vasca terapeutica h 1,35 4 k V V vasca calda 20 m² (t 35 C) vasca calda > 20 m² vasca immersione fredda (t 15 C) incremento per circuiti supplementari o iniezioni d'aria per vasche di ogni tipo h 1,35 2 k V 2 V 2 k ciascuna minimo 40 1,10 h 1,35 V 2 3 P k incremento per ogni scivolo 35 *) con una frequenza n > 2 la portata deve essere aumentata secondo l'equazione (6) V = volume della vasca in m³ 6