Raccomandazioni concernenti la pedagogia interculturale negli istituti di formazione delle docenti e dei docenti



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Raccomandazioni concernenti la pedagogia interculturale negli istituti di formazione delle docenti e dei docenti COHEP, novembre 2007 Stato del rapporto: Accolte dall assemblea dei membri della COHEP il 14/15 novembre 2007

Sommario Introduzione 3 Raccomandazioni 4 Raccomandazione1: Chiarire i compiti delle diverse agenzie di formazione 4 Raccomandazione 2: Sostenere concetti che promuovono l integrazione 5 Raccomandazione 3: Definire il concetto globale di pedagogia interculturale 5 Raccomandazione 4: Promuovere le competenze delle collaboratrici e dei collaboratori 6 Raccomandazione 5: Aprirsi a livello nazionale e internazionale 6 Raccomandazione 6: Sviluppare aree di apprendimento della pedagogia interculturale 7 Raccomandazioni della COHEP concernenti la pedagogia interculturale 2

Introduzione Conformemente al mandato del gennaio 2006 il gruppo di lavoro Pedagogia interculturale della COHEP ha il compito di elaborare raccomandazioni all intenzione della COHEP ai fini di una implementazione delle raccomandazioni della CDPE concernenti la pedagogia interculturale nella formazione delle docenti e dei docenti. Le raccomandazioni devono inoltre considerare i recenti risultati della ricerca (per esempio PISA, HarmoS ecc.) e contenere i principi basilari del controllo della qualità. A tale scopo, il gruppo di lavoro Pedagogia interculturale ha svolto un inchiesta sullo stato attuale della pedagogia interculturale nelle alte scuole pedagogiche e negli istituti universitari svizzeri di formazione delle docenti e dei docenti. Dopo esser stati raccolti e rielaborati, i risultati dell inchiesta sono stati presentati ai responsabili della pedagogia interculturale degli istituti svizzeri di formazione delle docenti e dei docenti (in seguito: istituti di formazione) in occasione di una giornata di studio nel settembre 2006. Nel contempo il gruppo di lavoro ha elaborato proposte ai fini della redazione di raccomandazioni all intenzione delle partecipanti e dei partecipanti all incontro, scambiate e discusse sotto forma di Workshops durante la giornata di studio. Il gruppo di studio Pedagogia interculturale ha in seguito discusso e rielaborato le proposte di raccomandazioni, licenziate infine all intenzione dell assemblea dei membri della COHEP. Il rapporto Examen de la situation actuelle de la pédagogie interculturelle au sein des hautes écoles pédagogiques et des établissements de formation des enseignants de Suisse come pure il rapporto fondamentale Pédagogie interculturelle dans la formation des enseignantes et enseignants en Suisse rappresentano le basi sulle quali si fondano le raccomandazioni. Possono essere visitati al sito della COHEP (www.cohep.ch) e sono disponibile nelle versioni tedesca e francese. Le raccomandazioni che seguono si rivolgono ai responsabili degli istituti di formazione e riguardano la concezione (compreso il controllo della qualità) della formazione di base e della formazione continua, della ricerca e dello sviluppo e delle prestazioni di servizio. Rappresentano una prima tappa di un processo non ancora concluso. Considerano lo stato attuale della discussione e in futuro dovranno essere ulteriormente sviluppate. Raccomandazioni della COHEP concernenti la pedagogia interculturale 3

Raccomandazioni Raccomandazione1: Chiarire i compiti delle diverse agenzie di formazione La pedagogia interculturale nella formazione delle docenti e dei docenti diventa effettiva in particolare quando le diverse agenzie di formazione collaborano fra di loro, dando ognuna il proprio contributo alla pedagogia interculturale. Le principali agenzie educative sono la formazione delle docenti e dei docenti, la politica della formazione e la ricerca nell ambito della formazione, ogni attore con compiti specifici. Considerazioni: Alla formazione delle docenti e dei docenti spetta il compito di trasmettere alle studentesse e agli studenti della formazione di base e continua le competenze negli ambiti essenziali della politica interculturale, di verificare le offerte di formazione per il tramite del controllo della qualità, di formare nella pedagogia interculturale le docenti e i docenti di ogni area disciplinare e di sensibilizzare gli istituti agli aspetti dell interculturalità (cf. le raccomandazioni 2-6). Alla politica della formazione spetta il compito di verificare i propri sforzi e le proprie strategie in funzione della loro compatibilità con la multiculturalità. Gli standard di formazione non vengono formulati considerando unicamente la lingua d insegnamento, le lingue straniere, la matematica e le scienze naturali, ma tenendo in considerazione anche le competenze sociali e le lingue prime. Preso atto della crescente eterogeneità linguistica e culturale, la politica della formazione sostiene con misure adeguate i necessari processi di apprendimento e di trasformazione nella scuola e nella formazione delle docenti e dei docenti. La politica della formazione gestisce cosí il cambiamento attraverso l introduzione di strutture integrative del sistema formativo. Si deve dunque tendere all abolizione di strutture selettive o strutture che dividono, all allargamento degli spazi in cui allieve e allievi possano affermarsi risp. all azzeramento delle differenze (di potere) tra le varie categorie di docenti. Alla ricerca nell ambito della formazione spetta inoltre il compito di verificare l efficacia di concetti della pedagogia interculturale nella scuola e nella formazione delle docenti e dei docenti. Coinvolge i diversi livelli del sistema formativo, informandoli dei risultati di atteggiamenti mentali e comportamenti pratici integrativi e discriminanti, con particolare riferimento agli aspetti culturali, linguistici e religiosi. Ciò significa collaborare strettamente tra gli ambiti della ricerca e dello sviluppo degli istituti di formazione e i settori della formazione di base e continua come pure le agenzie della politica della formazione. Raccomandazioni della COHEP concernenti la pedagogia interculturale 4

Raccomandazione 2: Sostenere concetti che promuovono l integrazione I concetti pedagogici, che promuovono l integrazione, devono essere sostenuti dalle agenzie di formazione nel campo della pedagogia interculturale, in particolare dalla formazione delle docenti e dei docenti. Si riconosce che la scuola è il luogo dell apprendimento in comune e che allieve e allievi di una classe normale si differenziano tra di loro per quel che concerne la capacità di apprendere e di fare, la motivazione, il sesso, l origine sociale e culturale oppure le lingue prime. Inoltre alle docenti e ai docenti di ogni grado di scuola devono essere trasmesse le necessarie competenze, come la capacità di gestire un insegnamento che valorizzi le differenze e con ampie prospettive di apertura, di impartire la lingua d insegnamento anche come lingua seconda e di interagire con tutte le componenti scolastiche in maniera competente con riferimento all aspetto interculturale (cf. raccomandazione 6). Anche ai membri delle direzioni scolastiche, alle docenti e ai docenti dell ambito della pedagogia curativa e alle psicologhe e agli psicologi nella scuola devono essere trasmesse competenze nel campo della pedagogia interculturale. Diagnosi (di devianze) nel caso di ragazzi o adolescenti con alle spalle un vissuto legato alla migrazione non devono condurre alla decisione secondo cui i loro casi devono essere trattati in strutture separate e discriminanti. Si tratta invece di procedere ai necessari adattamenti delle classi normali, affinché possa essere promossa la loro integrazione. Di conseguenza, le esperienze legate alla migrazione e il multilinguismo, per esempio, non devono essere presentati, in concetti attinenti alla pedagogia curativa, come ostacolo o pregiudizio. Raccomandazione 3: Definire il concetto globale di pedagogia interculturale Ogni istituto di formazione elabora un concetto globale specifico, esplicito e coordinato nel campo della pedagogia interculturale. I campi di apprendimento della pedagogia interculturale devono essere integrati nei concetti specifici relativi alla formazione di base e alla formazione continua e al loro successivo sviluppo. Non esistono né il concetto né le ricette per la pedagogia interculturale nella formazione, semplicemente adattabili alle realtà delle singole scuole. Sono elementi essenziali di un concetto globale di pedagogia interculturale: la concezione e il controllo della qualità dell implementazione vincolante di contenuti di pedagogia interculturale (cf. raccomandazione 6), la discussione su che cosa dev essere offerto nella formazione di base e che cosa nella formazione continua, la decisione su che cosa dev essere trasmesso in contenitori speciali e che cosa in maniera integrata, la concezione dello sviluppo di competenze cognitive e di apprendimento, atteggiamenti e competenze professionali. Raccomandazioni della COHEP concernenti la pedagogia interculturale 5

Per i compiti formulati all interno di un concetto globale di pedagogia interculturale specifico di un alta scuola è indispensabile disporre delle risorse necessarie. Sono importanti, in particolare, la cooperazione tra i diversi settori di prestazione all interno della singola alta scuola (formazione, aggiornamento, ricerca e sviluppo oltre alle prestazioni di servizio come la collaborazione con i responsabili della mobilità), la collaborazione con istituzioni specializzate a livello locale, regionale, nazionale e internazionale come pure la verifica periodica e lo sviluppo dell implementazione della pedagogia interculturale e la messa a disposizione delle risorse necessarie, che vanno oltre la concezione di singoli moduli. Queste risorse devono essere messe a disposizione in modo vincolante da parte degli istituti di formazione. Si raccomanda di scegliere un responsabile competente per la pedagogia interculturale, che coordini l implementazione nel singolo istituto. Con riferimento al controllo della qualità all interno dell istituto, dev essere garantita l implementazione dei cinque ambiti (cf. raccomandazione 6) nei settori della formazione di base e della formazione continua. Raccomandazione 4: Promuovere le competenze delle collaboratrici e dei collaboratori Un implementazione ottimale della pedagogia interculturale nel campo della formazione delle docenti e dei docenti è possibile solo se si dispone di abbastanza personale altamente specializzato nei contenuti della pedagogia interculturale che operi negli istituti di formazione. Il raggiungimento di un alto grado di professionalità in problemi di contenuto, della didattica e di organizzazione non riguarda solo i professionisti della pedagogia interculturale, ma tutto il corpo docente, il cui aggiornamento continuo deve contribuire a renderlo edotto dei valori di integrazione insiti nella pedagogia interculturale. Si tratta di sviluppare e di istituzionalizzare concetti, che assicurino la qualifica o l ulteriore qualifica dei professionisti della pedagogia interculturale, delle docenti e dei docenti e di tutte le altre persone operanti in un istituto oltre che a favorire la cooperazione tra di loro. Raccomandazione 5: Aprirsi a livello nazionale e internazionale Gli istituti di formazione superano il loro stato monolingue e monoculturale a condizione che: nell ambito dell assunzione di docenti o di operatori scientifici si considerino in modo mirato persone di differenti culture di origine risp. di culture altre ; si abbattano gli ostacoli formali e psicosociali che concernono studentesse e studenti di culture altre o con biografie plurilingue che vogliono accedere alla formazione di docente e che devono essere sostenuti durante la formazione; si presti attenzione nel caso dell attribuzione di posti di direzione a scegliere personale formato a livello internazionale e interculturale; si creino occasioni di mobilità nazionale e internazionale per studentesse e studenti, docenti e operatori scientifici, computate come prestazioni di studio risp. di lavoro; Raccomandazioni della COHEP concernenti la pedagogia interculturale 6

si promuovano lo scambio e la cooperazione ai livelli nazionale e internazionale negli ambiti della formazione di base e della formazione continua, della ricerca, dello sviluppo e delle prestazioni di servizio. Raccomandazione 6: Sviluppare aree di apprendimento della pedagogia interculturale La concezione a piú livelli della pedagogia interculturale viene qui di seguito illustrata come ulteriore sviluppo dei curricoli standard indicati nel dossier n. 60 della CDPE - nella forma di aree fondamentali di apprendimento della pedagogia interculturale nell ambito della formazione delle docenti e dei docenti. Le aree di apprendimento, definite qui di seguito, servono da base per la descrizione di competenze che dovranno ulteriormente essere sviluppate. Punti fondamentali della pedagogia interculturale nella formazione delle docenti e dei docenti sono costituiti dalle seguenti cinque aree di apprendimento, soggette a evoluzione: A. Conoscenza delle differenze socioculturali che dalla società giungono alla scuola B. Conoscenza delle migrazioni a livello globale e delle conseguenze del fenomeno C. Capacità didattiche e metodologiche per la costruzione di un clima di apprendimento nel caso di studentesse e studenti con alle spalle vissuti legati a esperienze diverse, con risorse e competenze disuguali, per evitare l insuccesso scolastico D. Capacità e competenze nel campo della comunicazione interculturale E. Capacità didattiche e metodologiche per l acquisizione di competenze sociali nell ambiente multiculturale della scuola e dell insegnamento Considerazioni: A. Conoscere gli aspetti socioculturali che dalla società si riflettono nella scuola significa capire i principi secondo i quali evolvono le società e i loro sistemi di formazione (in particolare la funzione di selezione e l istituzionalizzazione del principio di prestazione) come pure capire le condizioni che producono le trasformazioni sociali e riconoscere i propri limiti d azione (conoscenza delle differenze e dei rapporti di forza istituzionalizzati che sono evoluti nel corso degli anni all interno del sistema secondo peculiarità nazionali, economiche, religiose, politiche e geografiche del tessuto sociale). Fa parte inoltre di questa area di apprendimento la capacità di assumere un atteggiamento critico nei confronti di strutture esistenti, contenuti e metodologie, inclusa la rappresentazione di valori e di norme ad essi legati. B. I flussi migratori a livello mondiale con le conseguenze che ne derivano per le persone che trasmigrano da una cultura d origine a una d accoglienza sono uno degli aspetti piú significativi dell attuale società globalizzata. Parte della vita di molte persone è oggi caratterizzata dall arrivare in un luogo e dall abbandonarlo dopo un certo tempo. Questo arrivare e ripartire si riflette pure nella realtà degli allievi dei diversi gradi scolastici. Sono dunque necessarie conoscenze attorno ai problemi che derivano da questi movimenti migratori come la costruzione di un esistenza, la perdita di una lingua o il contatto con una nuova, la tra- Raccomandazioni della COHEP concernenti la pedagogia interculturale 7

sformazione delle identità, i mutamenti degli ambiti professionali e familiari, le diverse strutture familiari allargate, i cambiamenti nei ruoli di genitori e figli. Altro aspetto importante è la capacità di coinvolgere i genitori provenienti da altre culture e far comprendere regole e problematiche della scuola che accoglie. C. La diversità concerne le esperienze di vita, acquisite all interno della famiglia e nel paese di origine, le risorse e le competenze della singola allieva e del singolo allievo. E importante saper costruire un ambiente di studio, il cui accesso non provochi un conflitto di identificazione a causa della diversità tra paese d origine e paese d accoglienza e nel quale la valorizzazione della diversità favorisca il successo scolastico. Si tratta di considerare nella scuola e nell insegnamento l influsso reciproco tra cultura d origine e cultura di accoglienza attraverso spazi in cui si mettono in rilievo le diverse lingue delle allieve e degli allievi. Necessaria piú che mai una verifica del proprio insegnamento rivolto alla relazione tra le culture oltre che a promuovere la lingua di comunicazione con l obiettivo di mettere in evidenza, nel confronto tra le lingue, analogie e differenze tra le culture. D. Oltre che a esperienze interculturali e a ricadute nel campo della pratica riflessiva, la comunicazione interculturale presuppone l esistenza di particolari capacità e competenze per essere in grado di interagire con la diversità, di saper agire come persona o come docente in un contesto multiculturale. Rivestono pure particolare importanza la consapevolezza dell impronta culturale dei modelli di comportamento e interpretativi, la conoscenza e la varietà dei possibili segmenti da cui discende la diversità (età, sesso, posizione economica, ambiente professionale, tessuto sociale ecc.) come pure il sentimento della mutabilità della loro cultura rispetto alle altre presenti. Va pure affermato che il riconoscimento delle differenze è il presupposto per la costruzione di identità e che la capacità di valutare e di categorizzare le generalizzazioni, come stereotipi, cliché e pregiudizi, riferentesi alla propria cultura e alla cultura altra, contribuisce, nell ambito di una pedagogia dell incontro e attraverso l esercizio di una didattica interculturale, a promuovere la comunicazione interculturale. E. La pedagogia interculturale è la capacità di interagire in maniera adeguata con individui di diverse origini e di trasmettere competenze sociali nell ambiente complesso della scuola, comprese le capacità didattiche e metodologiche con lo scopo di rafforzare le competenze sociali di tutte le persone coinvolte. Ciò significa saper tematizzare l alterità o l essere diverso, trasmettere strategie attraverso le quali valorizzare adeguatamente l apporto culturale dei processi d incontro e la capacità di promuovere il cambiamento delle prospettive. Raccomandazioni della COHEP concernenti la pedagogia interculturale 8

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