DISCUSSIONE PANTANA FI



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Transcript:

PAG. 1 OGGETTO: MOZIONE PRESENTATA DALLA CONSIGLIERA DI FI PANTANA RELATIVA ALLA REALIZZAZIONE DI UN CENTRO COMMERCIALE NATURALE IN CENTRO STORICO E ALLA ELABORAZIONE DI UN PROGETTO DI FATTIBILITA PER LA REALIZZAZIONE DI UN PARCHEGGIO NELLA ZONA SOTTOSTANTE RAMPA ZARA. DISCUSSIONE PANTANA FI Innanzitutto vorrei fare una premessa su questa mozione che vuole solamente essere uno spunto di riflessione su questi argomenti che sono all oggetto della mozione stessa: qui non si tratta, secondo me, di dire chi può essere favorevole alla realizzazione del parcheggio o no, ma è importante in questo momento parlarne e capire quella che può essere appunto l idea migliore per la città. Quindi vuole essere solamente uno spunto che nasce da questa delibera regionale che è già stata presentata nel 2004 e che il Comune di Macerata comunque ha partecipato a questo bando. Da notizie so che il Comune riuscì ad essere uno tra in tanti comuni che riuscì a vincere questo bando, che però purtroppo non fu realizzato nulla nonostante, appunto, la vittoria del bando stesso. Quindi diciamo che oggi nel 2006, con la riproposizione di questa delibera regionale numero 602, si avverte quindi l esigenza di un rilancio complessivo del centro storico, sia come luogo dell arte, della cultura, della storia e delle religioni, che Macerata è chiamata e denominata città di Maria, sia come luogo tradizionale del commercio. Ecco perché l idea del centro commerciale naturale, definito dalla stessa delibera come dei centri commerciali dove le piazze, le gallerie, i centri storici e i quartieri in cui spontaneamente e storicamente si sono addensati i negozi, dove ci sono botteghe artigiane, bar, ristoranti, servizi accanto alle altre funzioni vitali alla città. Quindi diciamo che il centro commerciale naturale, così come definito sempre dalla medesima delibera regionale, restituisce ai consumatori, in qualche maniera, il piacere delle shopping in un ambiente familiare e non artificiale, il gusto di fare acquisti all aria aperta, con l assistenza di tanti operatori commerciali capaci di dedicare a ciascun cliente un adeguata attenzione. Questo provvedimento, emanato dalla Giunta regionale delle Marche, può essere considerato tale per rendere i piccoli negozi, i mercati rionali, le attività artigianali di servizio, competitive rispetto alla grande distribuzione, attirando i consumatori nelle vie commerciali e nei centri storici.

PAG. 2 Tra l altro il medesimo bando previsto da questa delibera finanzia eventi e manifestazioni di aggregazione, di intrattenimento, progetti per migliorare l arredo urbano, l illuminazione pubblica, il trasporto e la viabilità. Tra queste è previsto che nella realizzazione, appunto del centro commerciale naturale in centro storico, siano previsti dei parcheggi da usufruire per la nascita e per dare l opportunità a chi si avvicina a questo storico naturale di avere un parcheggio che direttamente lo conduca all interno dello stesso. Quindi al di là di questa opportunità che viene offerta da questo bando a Macerata, come tutti voi sapete, c è una grande necessità di avere dei nuovi parcheggi, che si avverte soprattutto da parte della popolazione che ne fa richiesta, anche perché manca una struttura che direttamente dia l opportunità di accedere al centro storico medesimo. In prospettiva anche di questo centro museale creato con il Palazzo Buonaccorsi che, in qualche maniera, darebbe l opportunità a chi vuol visitarlo di poter accedere direttamente con questo parcheggio di Rampa Zara e rilanciare quindi il commercio in centro storico anche di un certo livello, quindi va ripensata la concezione di questa offerta commerciale nel centro storico poi magari per altre delucidazioni mi riserverò durante la discussione, però su questo vorrei essere chiara. Qui si tratta di trovare il modo, una volta tanto, in Consiglio comunale di discutere su un argomento che è a cuore della città, non dovrebbe creare su questo una sorta di divisione su chi vuole o chi no. Va approfondito e aperto un dibattito su una questione che, ripeto, è fondamentale per la città di Macerata, come la realizzazione di un nuovo parcheggio individuato - come dice poi nelle linee programmatiche dello stesso programma di questa Giunta di Meschini, che si è presentata lo scorso anno nella zona di Rampa Zara, con contestuale realizzazione di un centro commerciale naturale in centro; l idea sinceramente a me era venuta sulla Galleria del Commercio, però su questo possiamo discuterne durante il dibattito e speriamo di arrivare a una proficua conclusione. DI PIETRO - Assessore Prendo la parola per precisare la posizione dell Amministrazione rispetto a questa mozione. I centri commerciali naturali che sono stati menzionati dalla consigliera all interno della mozione, sono un finanziamento regionale previsto per alcuni interventi, tra cui anche un aiuto sulla politica della sosta più che sulla realizzazione di un parcheggio, perché

PAG. 3 parliamo massimo di 100.000 di stanziamento, quindi non sono rapportati a quello che potrebbe essere il discorso fatto. L altra questione che viene discussa all interno della mozione è proprio quella di un non ben precisato intervento all interno della Galleria del Commercio, quindi credo che si faccia riferimento ai locali attualmente non utilizzati dell ex Upim. Anche su quelli si tratta di rapporti di natura assolutamente privata, ovvero i proprietari dell immobile sono dei soggetti privati, naturalmente l Amministrazione comunale ha esercitato più volte pressioni e ha dato anche indicazioni su possibili ipotesi di utilizzo degli stessi, ma proprio perché sfuggono alla proprietà comunale, l Amministrazione non può intervenire in maniera decisa, anche attraverso un documento che possa indicare una via, ma se poi non esistono gli strumenti per far rispettare questo obiettivo, naturalmente il tutto diventa assolutamente inutile e anche un po demagogico. Rispetto a questo poi, per quanto riguarda i centri commerciali naturali, la legge finanzia interventi sia strutturali che non e su questi l Amministrazione comunale ha già partecipato al bando e, sullo stesso, ha slittato la partecipazione per il bando che è in fase di pubblicazione in questo momento che con quel progetto l Amministrazione parteciperà al bando insieme alle associazioni di categoria e ai commercianti del centro storico, che hanno aderito all iniziativa. Quindi già un progetto centro commerciale naturale c è e già sullo stesso l Amministrazione si è mossa proprio nell intento di voler promuovere una maggiore coesione e, come dire, un maggior spirito di gruppo, volto proprio a voler intendere il centro storico di Macerata così come viene inteso e gestito un centro commerciale, quindi sono previste iniziative promozionali, di marketing, di comunicazioni e quant altro. Primo punto. Sul secondo punto, proprio quello relativo al parcheggio, già nella stessa mozione è indicato che l Amministrazione comunale ha adottato nel documento di indirizzo e programmazione la realizzazione di uno studio di fattibilità. Sullo stesso la stessa aveva dato un indirizzo che si sarebbe avviato o discusso quel punto nel momento in cui la politica della sosta avesse fatto un passo avanti, cosa che l Amministrazione sta da tempo seguendo ricordo la gestione unica, tutte le iniziative messe in atto per migliorare, potenziare le attuali strutture di parcheggio. Quindi, diciamo, che su questo punto possiamo essere d accordo nella sostanza, ma non (anche qui) dal punto di vista amministrativo, poiché impegnare l Amministrazione attraverso un percorso che abbrevia quello che già si era individuato, non credo che possa essere accettato. Un percorso è stato indicato, quello l Amministrazione seguirà, pur nel rispetto di quelle che possono essere indicazioni che arrivano da documenti, ma sui quali l Amministrazione non ritiene che sia opportuno impegnarsi attraverso appunto una mozione che, tra l altro,

PAG. 4 mette insieme due idee che poi tecnicamente non possono convivere così e che comunque sono due progetti sicuramente molto importanti, ma che debbono essere studiati in maniera più attenta e direi anche puntuale e non proposti attraverso un impegno su una mozione così generica e generale. MUNAFÒ Comitato Menghi Io non volevo intervenire, però sentita la replica dell assessore mi tocca, per dovere di opposizione, mettere alcuni puntini sulle i. L assessore non entrando per il momento in merito alla mozione specifica, dice sostanzialmente che non può trattare l intervento sulla Galleria del Commercio perché il Comune non può intervenire, parole testuali, le ho scritte, in maniera diretta in quanto trattasi di privati. Ricordo all Amministrazione comunale, e all assessore in particolare, che quella - dove questa Amministrazione ha piazzato, se non ricordo male, 400.000 circa - è un area privata dove il Comune interviene per riqualificarla e sarebbe lo abbiamo detto quattro anni fa, non ne abbia a male l assessore Di Pietro che ha interessi diretti in quella zona: questa io trovo non confacente. Questo bisogna dirlo come forza di opposizione. Lo trovo quantomeno inopportuno che l Amministrazione comunale spenda dei soldi per riqualificare una zona che a) è privata, dove un assessore ha degli interessi diretti. Questa è la sintesi, la chiosa del discorso. Ora, io capisco l atteggiamento della sinistra che sicuramente dirà, no, questa è la cultura del sospetto, no! Questa è l azione di controllo dell opposizione, perché quando lo dite voi non è cultura del sospetto ma parliamo di trasparenza, quando ve lo dicono gli altri è cultura del sospetto chiariamo subito questo concetto. Non accetto interventi di questo tipo, perché insultano la dignità della forza di opposizione, giustificatevi sulle azioni che avete fatto, però il dato di sintesi è essenzialmente questo. Detto questo, volevo anche fare alcune considerazioni personali in relazione alla cultura dei centri commerciali: io ieri, guarda caso, parlavo (attaccando i centri commerciali) con una persona di sinistra che mi diceva guarda che comunque non si possono ostacolare perché si parla di libero commercio questo termine in parola di vetero comunisti, mi fa un po accapponare la pelle. Detto questo voglio dire che la politica dei centri commerciali va benissimo a chi deve controllare meglio il mercato, cioè si ha l accentramento della disponibilità dei beni di

PAG. 5 consumo su personaggi ben individuati, grossi proprietari o holding, dove io posso far assumere personale, gioco del compromesso, chi voglio e chi no, a discapito del piccolo artigiano. Io non sto facendo un discorso di retroguardia, dicendo attenzione non diamo la sponda ai grossi centri commerciali, ma la scelta politica dei centri commerciali, dove l Amministrazione pubblica investe anche nella viabilità per consentire l accesso facilitato ai centri commerciali, che diventano centri di potere per l Amministrazione, perché gestisce le assunzioni, parliamoci chiaro. Non dico che lo fate, però si può. La mettiamo in questi termini? Si può suggerire l assunzione. La politica centralista, questa è una politica di questo tipo, che è uguale alla stessa logica che fece l Unione Sovietica e altre potenze, vedi l America, sulla gestione dell energia: è lo stesso identico discorso. Politicamente, a qualunque Amministrazione, fa più comodo accentrare le linee di smercio, vedi i grossi centri commerciali, perché sono più facilmente controllabili in termini di ICI, ma anche di assunzione allo Stato conviene perché questi fatturano tutto, quindi c è un maggiore controllo. L artigiano viene vessato, perché ovviamente sfugge al controllo diretto dell Amministrazione centrale. Queste è una logica politica chiarissima, che riguarda il centro sinistra, come per certi versi ha riguardato e riguarda il centro destra. La scelta dei centri commerciali è strategica, politica, così come è politica il controllo centralizzato dell energia: è la stessa identica cosa. Allo stesso modo c è il controllo centralizzato delle telecomunicazioni per grosse holding e adesso si tenta di fare la stessa cosa con le banche, perché la frammentazione delle stesse, e quindi la disponibilità del credito, verrà accentrata in Italia in quattro, cinque grossi gruppi: è la stessa logica del controllo centralizzato dell attività del cittadino. Su questa logica io faccio un profondo distinguo. Non dico che non si debbono fare i centri commerciali, che sarebbe antistorico, ma non è l unica forma di commercio possibile, così come non è l unica forma di distribuzione l energia centralizzata, così non è l unica forma accentrare a quattro, cinque banche nazionali il credito: è la stessa logica è una dittatura questa. Io spesso e volentieri in questo Consiglio comunale ho parlato dell infantilismo della democrazia in questi termini. Siamo tutti contenti che andiamo a votare, in realtà andiamo a votare chi ci impongono e in realtà le scelte politiche, finanziarie, che interessano i cittadini, fanno parte della stessa logica politica: questa è la strategia generale su cui io faccio un distinguo.

PAG. 6 Voterò contro a questa mozione, ma non perché è stata presentata da Forza Italia, ma perché è la logica che non condivido, quella del centro commerciale, quella dell accentramento del controllo e del potere, che si esercita in diversi modi, che non mi sta bene. Questo ci sta passando pian piano, tranquillamente, sopra la testa e tutti siamo contenti che il sabato e la domenica ce ne andiamo al centro commerciale, perché magari spendiamo di meno (cosa falsa, tra parentesi) e perché troviamo più beni di consumo. La verità vera è che ci stanno costringendo con i centri commerciali, e con altre cose, a comprare quello che si vuole, a indebitare le famiglie con compra oggi e paghi fra sei mesi trappola mortale, dove spesso e volentieri quando ti dicono a interessi zero, ti arriva il bollettino, il costo del bollettino che equivale abbondantemente al costo dell interesse, al tasso d interesse. Ma detto questo ognuno è libero, ma c è una coercizione nel vendere, nell acquistare, nell usare determinati percorsi che, a mio avviso, sono lesivi della libertà individuale. Detto questo io richiamo comunque anche l assessore e l Amministrazione sulla premessa che ho fatto poc anzi, di rivedere quell intervento che è previsto nella Galleria del Commercio, di rivederlo nei termini in cui abbiamo detto. Troviamo una inopportunità che un Amministrazione, che ha all interno un assessore che ha diretti interessi su quella zona, non solo, ma è un area privata. Non vedo perché si devono spendere su un area privata soldi pubblici dei cittadini. BLARASIN - AN Io credo che questa mozione sia l ennesima dimostrazione di come la minoranza di centro destra sia capace di dare un contributo costruttivo a questa Amministrazione e ai colleghi consiglieri di maggioranza. È un occasione per tornare a parlare di un problema, quello del centro storico, che non è nuovo e sul quale non è la prima volta in questi anni che il centro sinistra amministra Macerata, che viene alla ribalta delle discussioni, sia in Consiglio comunale che sulla stampa, che come dibattito sociale nella nostra città. L assessore, e non solo meravigliato di questo, a nome dell Amministrazione ritiene, come al solito, di non volersi impegnare su questa mozione, con un Amministrazione che fino ad oggi non ha ancora ritenuto di doversi impegnare alla risoluzione di una problematica, quale è quella del centro storico maceratese, nonostante le tante rassicurazioni che anche il centro sinistra, nelle varie campagne elettorali, ha dato per cercare di rivitalizzare il centro

PAG. 7 storico, di dare respiro ad un progetto che, in uno ancora più complessivo della città, veda il centro storico maceratese un punto centrale per portare gente in centro, per rivitalizzare il turismo, per dare valore, importanza ai monumenti e alle attività culturali che sono nella nostra città spesso molto poco valorizzate e spesso che restano, anche in periodi di turismo, chiuse al pubblico ed evidentemente a tutto questo non c è mai stata finora una risposta decisa, precisa da parte dell Amministrazione comunale. Credo che questa mozione sia, da questo punto di vista, uno stimolo a riniziare un dibattito, che in realtà non si è mai chiuso, per dare alcuni punti che possano far ripartire un discorso concreto su questi temi. Per quanto riguarda i parcheggi, anche qua lo diciamo da anni che Rampa Zara è l unico parcheggio che veramente andrebbe a servire il centro storico. È vero che Macerata ha molti parcheggi, ma spesso sono sottoutilizzati, sono in punti non strategici della città ovvero in altre zone su cui invece l Amministrazione si sta impegnando maggiormente. Allora da qua arriva un dubbio che è, credo, lecito pensando a Via Trento e al rinnovamento di un altra zona della città, che non è in senso stretto centro storico, viene in mente che questa desertificazione, che attualmente è ancora presente nel centro, sia un po voluta da questa Amministrazione comunale, quindi sia una scelta politica per dare ad altre zone della città uno spazio e una rilevanza maggiore. A supporto di questa tesi è evidente come il parcheggio Garibaldi sia più a servizio di quella zona della città che non di quella relativa al centro storico. Allora una volta per tutte, io chiedo all assessore di essere molto onesto su questo e di dirci se l Amministrazione ha realmente la volontà di creare o di tirare fuori dal cassetto, se ce le ha lì dentro, un progetto per il centro storico e delle soluzioni che siano veramente innovative e di reale slancio da non tirar fuori solo la prossima campagna elettorale. TACCONI - UDC Sulla mozione presentata da Debora Pantana del gruppo Forza Italia, si parla di una cosa importante che è il centro storico, di questa città che si morde la coda sulla Galleria del Commercio, da secoli se ne parla, così come del parcheggio sotto Rampa Zara. Noi possiamo dare il nostro contributo nella discussione, però credo che queste cose vanno preparate proprio con convegni, con la Provincia, abbiamo una cubatura delle scuole che sono state abbandonate e ci andranno gli uffici della Provincia.

PAG. 8 Ho letto anche fantasie su quel palazzo su Lafajette ci posso anche credere se cerchiamo una città qualificata, però io torno a ritroso, a quando, ad esempio, l Amministrazione Menghi fece fare un progetto ai nostri uffici tecnici, sul parcheggio di Rampa Zara, esposto al San Paolo, messo a discussione della città, degli imprenditori, dell associazione industriali, dei commercianti. Questo progetto sul parcheggio di Rampa Zara fu approvato da parecchi settori economici, quindi, cari colleghi consiglieri, se noi facciamo la politica seria e andiamo a vedere il perché di questa città che non vuole crescere, perché il centro storico, il cucuzzolo, dobbiamo tecnicamente sistemarlo in questa maniera. Il progetto del nostro ufficio recitava così, perché è ancora tutto valido, dove c è la fermata del servizio urbano, il capolinea di Rampa Zara, questo non funziona e la gente anziana, o qualunque persona che viene negli uffici di fretta, non può prendere a Rampa Zara la navetta che li porta a piazza della Libertà e non funziona nemmeno l ascensore fatto dall imprenditore, Giulioni Alberto, perché anche se è ottimo, però non funziona, perché l afflusso non è quello che si vorrebbe, quello interessante (poi ne riparlo) perché il parcheggio che ha fatto l Ufficio Tecnico è di smontare totalmente la strada, toglierla, fare il parcheggio sotterraneo e rimettere la strada con l ascensore, allora ha un senso quando la macchina è posizionata proprio sotto le mura, veramente lì sotto. I nostri tecnici sono arrivati così per l esperienza, per capire che la vallata non è adatta ai lastroni, un altro ascensore, quello era diretto e si sbucava proprio a fianco alla Questura: così si rivitalizza un centro storico. Perché Ancona funziona? Stamira, Ancona, ha fatto il parcheggio sotto piazza della Libertà, chiamiamola così, Stamira è come se fosse la nostra piazza della Libertà e funziona. Ancona ha finito le strade della ricostruzione, Longarini, usciamo dall autostrada Osimo Sud e Ancona Sud, arriviamo con le strade, quelle che noi non abbiamo compiute, che ci abbiamo fatto i parcheggi, arrivano dentro la città di Ancona, dentro le Poste, dentro la Provincia di Ancona, arrivano dentro la città, allora funziona. Se noi facciamo queste toppe così, queste discussioni (scusate la confusione ma devo correre), anche i mercatini all aperto di sabato e domenica, non possiamo fargli pagare tutti quei soldi di occupazione del suolo pubblico, bancarelle che incassano 5, 10 se va bene: rivitalizza, però è cianfrusaglie in più noi gli facciamo pagare molti soldi, come mi dicono L Amministrazione è distratta, non gli importa delle nostre discussioni, succede sempre così, discutiamo, parliamo, però non viene registrato niente, perché io non dico che noi diciamo la verità o qualche consigliere della maggioranza dice la verità, ma che voi avete pensato mai che qualche nostra discussione positiva o negativa sia portata all esame della Giunta? Niente di tutto questo, cara Pantana, puoi presentare tutto quello che ti pare.

PAG. 9 L ex upim, io non mi preoccupo che l Amministrazione spende sulla riqualificazione della galleria del Commercio, e che mi importa se c è anche un condominio privato, è l unico sbocco, io ci devo puntare. Mi devo preoccupare, voglio andare ad indagare, sarà una cosa impossibile sapere chi è che blocca questa riapertura, Benetton, Upim certo è fatiscente, fa venire l angoscia quella è la galleria delle bolle di sapone, non della Galleria Del Commercio Quelli che ci stanno, difendono disperatamente la loro qualificazione e se c è da spendere soldi, si spende anche su un condominio, perché è sbocco naturale di una città. Per esempio corso della Repubblica, quanti tentativi lì? I cinesi stanno per chiudere. In Corso Della Repubblica tiene l alta qualificazione. Chi ha il negozio, come la galleria del Commercio, fatto bene, con il prodotto qualificato, cammina, centro storico o non centro storico, ma il resto lo dobbiamo risolvere noi politici e quando arriva quello che ho detto prima, quei progetti che possono portare un qualcosa, perché nessuno può fermare i centri commerciali: la Baraccola, l ex Farfisa, con quelle multinazionali svedesi, norvegesi, ma chi li ferma questi? Ma sarebbe un utopia poter fermare questo. La nostra intelligenza è quella di portare nel centro storico, oltre al mercatino che potrebbe essere un palliativo, un qualcosa, un accordo politico con l Amministrazione provinciale per sfruttare queste cubature, parlare di europeizzazione dei centri storici, cioè significa che queste cubature vanno qualificate con ascensori, con quant altro. C è da spendere soldi. Ecco le nostre municipalizzate, l APM, la SMEA o quant altro, devono investire anche su questo, devono darci una mano, si devono dare al commercio, devono diventare imprenditori, non gestire solo i trasporti, le lampade votive o la immondizia o i cassettoni o la derattizzazione. Mi sta bene anche Genova o Ancona con le navi, però bisogna andare oltre, che ci coprano le spalle su queste idee, darcene di produttive su come riportare la macchina e l ascensore sotto le mura. Finché noi in questa città non riusciamo a fare un parcheggio, non a valle il Silos perché è sempre pieno? È piccolo ma è sempre pieno. Portargliene un altro di aiuto, di appoggio, così il centro storico riparte, ma lo fa dandoci un piano di qualificazione con convegni, con riunioni, con le associazioni. Non ho visto mai nominare il CNA, il CGA, l associazione industriali. Qui non si nominano mai queste cose.

PAG. 10 Voliamo più alto, abbiamo messo consiglieri imprenditori, della cooperazione, adesso stiamo riqualificando l ex mattatoio, e penso che quella sia la strada giusta con il biologico, quello che sarà, facendo partecipare le associazioni. Se noi lasciamo i commercianti abbandonati a se stessi nel centro storico, loro da soli non ci riusciranno mai. Ci vorrebbe una nostra iniziativa determinata. Il treno che abbiamo perso con il progetto del parcheggio sotto la strada di viale Leopardi si può recuperare, così possiamo dare una mano veramente positiva a questo centro storico, altrimenti queste mozioni sono piene di volontà, ma non sono di un capoluogo di provincia, non sono per far crescere, sviluppare un capoluogo di provincia. Le possibilità ce le abbiamo, perché anche qui in maggioranza e minoranza abbiamo consiglieri comunali e provinciali, ci deve essere questo coordinamento, così si fa la mentalità vera per un capoluogo di provincia, altrimenti questo si fa un paese piccolo, non sono cose che dobbiamo parlarne noi in Consiglio comunale e sferzare, dire no a queste persone che ostacolano questo sviluppo (intervento interrotto per fine del tempo a disposizione) VALORI SDI/la rosa nel pugno Io mi rammarico che la discussione su un tema così importante, non me ne voglia la consigliera Pantana, venga indirizzata dalla mozione verso una direzione che, purtroppo, rischia di essere fuorviante; perché parlare di centri commerciali naturali e dei fondi della Regione etc., vuol dire trattare un altra questione, una forma di finanziamento anzi un finanziamento a forme di auto - organizzazione delle associazioni commerciali gestite con l aiuto del Comune, ma interventi che ovviamente non possono di per se stessi, da soli, costituire un centro commerciale naturale o, meglio, aiutare il centro storico a riacquisire a pieno la propria vocazione commerciale. Perciò, non me ne voglia la consigliera Pantana che è stata sicuramente animata da uno spirito, da un senso civico nella proposizione della mozione, ma quella impostazione in riferimento ad un progetto molto particolare, come quello che riguarda la galleria del Commercio, nella quale io vivo, lavoro, ecc., quindi figuriamoci insomma oggi stiamo parlando di mozioni, altrimenti io dovrei uscire perché, se dovessimo deliberare, ci sarebbe un interesse mio diretto a che quel progetto venga realizzato e anche il più rapidamente possibile. Quando si voterà, ovviamente, io dovrò abbandonare l aula e non dovrò dire né A né B sull argomento.

PAG. 11 Però significa fuorviare, perché il parcheggio sotto Rampa Zara, che dal 1980 rappresenta il cavallo di battaglia del partito socialista a Macerata - io allora non vi appartenevo anche se aderivo spontaneamente a questa idea - e allora legarlo a questi due termini fuorvianti significa impostare male il discorso. Allora io mi permetto, con tutta l umiltà possibile, di sganciare le due cose. Il parcheggio sotto Rampa Zara, e lo ripeto ancora qui oggi, al di là di tutti gli accertamenti sull utilizzo attuale dei parcheggi esistenti, è previsto che si faccia uno studio di fattibilità a riguardo, perché si impone evidentemente, vice Sindaco, agli occhi. Ci sono ottocento macchine lungo la strada che conduce ai Cappuccini vecchi, perché la gente lì parcheggia da molto tempo, non soltanto perché va a cercare i luoghi dove si parcheggia gratuitamente, perché si parcheggia gratuitamente anche più in là, in parcheggio Garibaldi, fatto dal nostro Presidente quando era Sindaco, eppure continuano a parcheggiare lì, perché quello è l approdo naturale verso il centro. C è una strada, vice Sindaco, che viene costantemente utilizzata ed è quella che praticamente dalla corta di Villa Potenza taglia per Montanello e viene su, che ha indotto anche il Comune ad asfaltare, perché c è un traffico continuo, è una delle vie secondarie che viene scelta, non solo dai maceratesi, ma anche da coloro che si recano a Macerata, come via di accesso. Ora c è una situazione di parcheggio di fatto non disciplinato, non regolato. Attualmente per chi abbia a cuore il destino paesistico di quella valle, è molto più ingiurioso vedere quel serpente di macchine da un lato e dall altro, che non consentono, fra l altro, di utilizzarla come passeggiata com era un tempo. Io ero ragazzino e dove si faceva la passeggiata? Frequentavo la parrocchia e si andava durante il mese di maggio, il mese di Maria si andava lì e poi successivamente, quando invece si passava a diversi interessi, diversi da quelli mistici, si andava con gli amici o con lo fidanzata. Ora questa vocazione è smarrita, è sfilacciata proprio dall esistenza di un vero e proprio parcheggio. Del resto le infrastrutture per accedere ce le abbiamo già. La strada è già stata realizzata. Sostanzialmente, il collegamento tra il parcheggio Garibaldi e quest altro è nelle cose, richiederebbe un impegno finanziario, io credo, relativo e darebbe una risposta molto seria alle esigenze di parcheggio, potendosi prevedere una struttura come quella del parcheggio Garibaldi, vale a dire la fascia più alta, più vicina al centro, a pagamento, quella più bassa gratuita, il che rappresenterebbe anche una sorta di calmiere e, altro elemento, visto che dobbiamo parlare di parcheggi, e parliamo allora di quello, questo qui, immediatamente a ridosso, dell ex mercato delle erbe. Il concessionario ovviamente detiene un diritto, una concessione, ma noi potremmo eventualmente trattare lo spostamento di questa concessione nel parcheggio realizzando a

PAG. 12 valle, liberare quella struttura e farla ritornare alla sua vocazione originaria, ma insomma in quel bel edificio del mercato dobbiamo tenerci le auto!? Stiamo parlando di un centro storico da riqualificare e teniamo le auto lì? Poteva andare bene trent anni fa, oggi è semplicemente un buchetto che non riesce in nessun modo a soddisfare le esigenze di parcheggio nel centro e quindi va adeguato. Ostinarsi, non ha alcun senso. Forse che il parcheggio Garibaldi ha così rovinato, intaccato il valore paesistico della zona? Io onestamente non riesco a vederlo, si è data un ordinata, di che cosa abbiamo timore? Che i rovi ai quali ci si può affacciare dalla passeggiata a nord scompaiano? Che scompaiano i ratti? Queste forme di vita selvatica? No, perché l abbiamo sentito dalla..(?), c era scritto anche sulla mozione, il comunicato dei cittadini per il parcheggio, quello del tribunale, perché si lamentavano che scomparivano i ratti, le arvicole e questi animali. Dobbiamo preoccuparci di questo o, invece, che come qualsiasi città capoluogo di provincia dobbiamo offrire servizi ed infrastrutture? Perché dobbiamo insistere sulla tentazione dirigista? Per quale motivo dobbiamo dire: abbiamo realizzato i parcheggi a sud, che sono così difficili da raggiungere, e quindi basta o si parcheggia a sud o niente. È anche illogico, perché se c è gente che arriva da Villa Potenza e pretendiamo che vada a parcheggiare a sud, questo significa aggravare la circolazione intorno alla circonvallazione e il traffico, invece noi dobbiamo diminuire il tratto percorso dalle auto per trovare il parcheggio all interno della città. Sono considerazioni che normalmente si imporrebbero in via logica, purtroppo ci sono sedimentazioni ideologiche; allora il Partito Comunista non voleva la strada nord, non voleva il parcheggio; il partito repubblicano voleva la strada nord, ma il parcheggio; la Democrazia Cristiana voleva tutti e due e tutti ancora ingessati in queste gabbie ideologiche a distanza di trent anni non riusciamo a dare una risposta, che è quella che si aspetta la città. Perciò non potremo votare questa mozione, perché va in due direzioni che forviano, non colpiscono l obiettivo centrale, richiamiamo, ovviamente, la Giunta e questa maggioranza di Consiglio ad approfondire il tema dei parcheggi e finalmente lo studio di fattibilità e a riguardo, perché non intendiamo certo rinunciarvi, noi, attraverso il nostro assessore, ovviamente proseguiremo l azione in Giunta, ma sarà anche nostra cura proporre eventualmente una delibera a questo Consiglio, al di là della proposta della Giunta, perché riteniamo che sia non solo una nostra battaglia e bandiera politica, ma che sia una reale esigenza della città e perciò lo vogliamo. Da questo punto di vista tutto quello che posso fare è una benevola astensione, riconoscendo perciò l intento, il civismo dietro questa mozione, ma non posso che censurare, purtroppo, la direzione sbagliata. Sarebbe stato forse meglio richiamarsi ai programmi che sono della Giunta.

PAG. 13 CARANCINI DS Noi come Democratici di Sinistra voteremo contro questa mozione e al di là delle pur legittime critiche fatte nell intervento precedente da Federico Valori, circa lo strabismo che questa mozione, in una qualche maniera, certamente evidenzia e quindi da un lato si parla di centri commerciali naturali, dall altro si fa riferimento al parcheggio che certamente può avere un collegamento, ma non così, a nostro parere, stringente. Certo però la discussione che si è in precedenza, fin qui svolta è estremamente stimolante. Io partirei in primo luogo facendo un esame oggettivo di quello che l Amministrazione ha fatto da sei anni a questa parte rispetto alla valorizzazione del centro storico. L intervento di Blarasin in questo mi è sembrato di buon senso, diretto a cercare un confronto; però, contrariamente alle sue conclusioni, io cerco di individuare elementi oggettivi di quello che l Amministrazione ha fin qui fatto o si accinge a fare, come, per esempio, alla ristrutturazione di piaggia della Torre, che certamente in un contesto del centro storico è, in relazione alla vocazione, alla natura a alla qualità di questo ambito, certamente un intervento qualificante. È stata attuata, fin qui in parte, una progressiva pedonalizzazione del centro storico, che va sostanzialmente verso una valorizzazione del centro storico come centro commerciale naturale. È chiaro che, così come nei centri commerciali si può camminare, circolare, apprezzare quella che è una situazione di qualità per la visita del centro storico, la progressiva pedonalizzazione di alcune parti del nostro centro mi pare che vada in quella direzione. Certo qualcuno potrebbe dire, ma si poteva fare di più. Però certo oggi ci sono ampie parti di questo centro che sono state, in una qualche maniera, attuate. Terzo elemento. L Amministrazione si appresta a varare un piano sosta, che di per se non ha un importanza fondamentale direttamente collegata al centro storico, ma che certamente potrebbe avere una sua rilevanza se non si omettesse in ogni occasione, questo è almeno il mio parere, io lo sostengo da tempo come uno dei problemi principali di questo centro storico sia in realtà la facilità dell accesso.

PAG. 14 Io credo che questa città manchi, in questo caso, di attracchi meccanizzati che permettano di entrare al centro storico con maggiore facilità rispetto a quanto oggi avviene. Tutti, oggi, i centri storici delle migliori città, nel senso di centro storico, di qualità, hanno questa possibilità. Dico per tutti Perugia, perché anche dal punto di vista delle caratteristiche oleografiche è sostanzialmente identica a noi. Noi ci troviamo su una parte più alta della città, quindi su una collina, e quindi occorre invogliare, mettere in condizioni coloro che possono apprezzare questo centro storico di realizzare e in questo obiettivamente, io non nego, che siamo un po in ritardo, nel senso che probabilmente manca un orientamento ben preciso. Galleria del Commercio. Io ovviamente non commento le considerazioni che faceva Placido Munafò sul fatto che ci sarebbe qui un interesse insomma fa quasi sorridere la cosa. La galleria del Commercio è un accesso naturale di questa città, è di uso pubblico oramai da sempre ed è chiaro che da questo punto di vista, indipendentemente dai locali che lì vi esercitano la propria attività, abbia bisogno di un rifacimento che certamente contribuisce e migliora. Io credo che questo insieme di iniziative, possiamo dire non complete, insufficienti, ma in una qualche maniera determinano un orientamento verso la valorizzazione del centro storico. In questo contesto non hanno ragion d essere i ragionamenti che faceva Placido Munafò, che sono legittimi se si parla di centri commerciali, ma l oggetto della mozione è il centro commerciale naturale, cioè valorizzare il centro storico anche come centro commerciale dove la gente può, ha interesse, ha piacere di andare a passeggiare e quindi anche a visitare, attraverso specifici percorsi o altri strumenti, il centro storico. Penso, però, da questo punto di vista che una mano certamente potrebbe darla il piano sosta, che potrebbe certamente incentivare le persone, ma credo che il nodo irrisolto, almeno secondo il mio parere, sia proprio quello di trovare soluzioni all accesso, agli attracchi meccanizzati, dove uno li ritenga più opportuno. Io do, rispetto a questo quadro, un risultato, che lo ritengo comunque connesso a questo: la città di Macerata oramai da quattro anni è una delle prime città delle regioni che aumentano costantemente in arrivi e presenze, che evidentemente gradiscono, accettano e apprezzano il valore del centro storico. Questo è un dato, si comprenda bene, molto positivo che, secondo me, segnala come la direzione è quella. Non me ne voglia l assessore perché non è certo una critica ma è, diciamo, una sollecitazione, ma io sostengo che oggi siamo assolutamente sotto la potenzialità, cioè noi

PAG. 15 potremmo fare passi in avanti, da questo punto di vista, molto più ampi di quelli che abbiamo fatto in cinque anni. Quindi a mio parere dobbiamo essere più incentivati, più forti e più determinati in questa direzione e l Amministrazione credo di questo si debba fare carico. Altro ragionamento e quindi ecco perché il centro commerciale naturale, così come lo disegna la Pantana in maniera estremamente superficiale, è già superato direi, se ne parlava cinque anni fa, noi lo abbiamo introdotto, abbiamo partecipato, ci sono stati i finanziamenti, da questo punto di vista credo che le iniziative che sono andato ad elencare vanno in quella direzione. Altro argomento estremamente interessante è quello del parcheggio sotto Rampa Zara. Ho sentito con attenzione l intervento di Federico Valori. Io voglio dire che l approccio ideologico deve valere per entrambe le parti, cioè non si può affermare che è ideologia solo coloro che, in una qualche maniera, tentano di affermare o giustificano o argomentano sui dubbi della realizzazione del parcheggio a Rampa Zara. A mio parere è analogamente ideologico e simmetricamente, coloro che a prescindere pensano che lì sotto ci debba andare un parcheggio. Io e noi DS abbiamo già detto che non abbiamo pregiudizi, non ve ne sono alcuni, ma pensiamo peraltro che se dobbiamo pensare a un parcheggio in quella zona, dobbiamo avere responsabilmente tutti gli elementi utili che ci costringono, ci inducono a dire che c è bisogno di un altro parcheggio lì. Non è così scontato. Il dire sostanzialmente lì ci vanno ottocento macchine, in realtà non è vero, non ce ne sono, ci sono un numero di macchine parcheggiate in quella zona, certamente non secondario, ma se noi dovessimo fare tutti i parcheggi o predisporli dove esistono, diciamo, parcheggi naturali, credo che sia un approccio, un affrontare questioni amministrative in maniera sbagliata. Sarei curioso di vedere se in quella zona noi dovessimo mettere il parcheggio a pagamento, se le macchine vanno lì ugualmente, io ho qualche dubbio, ma non ho certezze. Quindi da questo punto di vista non si può semplicemente dire, solo perché li vanno le macchine, noi dovremmo avere (intervento interrotto per fine del tempo a disposizione) SALVATORI FI Io ritengo che vada dato atto a questa mozione l utilità di aver posto, ancora una volta, perché da questi banchi ne abbiamo parlato già molte volte, il problema del centro storico e della sosta a ridosso del centro storico. È indubbio che alcune iniziative siano state fatte, ma è altrettanto vero che i problemi del centro storico di Macerata a tutt oggi rimangono irrisolti.

PAG. 16 È vero che forse più gente viene, ma è anche vero che per le potenzialità e per le necessità di questa città, sarebbe utile finalmente riuscire a individuare una politica vera a sostegno del centro storico, sia per quanto riguarda le attività produttive, che per tutto l aspetto turistico e culturale. È altrettanto vero, e noi l abbiamo detto più volte in questo Consiglio, che risolvere definitivamente il quadro dei parcheggi a servizio della città, sia oramai una necessità irrinunciabile e l unico completamento possibile, dopo i tre parcheggi fatti, ai Giardini, sotto corso Cairoli e in via Garibaldi, il quarto a completamento di una struttura che chiuda il cerchio delle mura cittadine, non può che essere a ridosso di Rampa Zara. Non prendere atto con chiarezza di questo significa, in qualche modo, non volere risolvere definitivamente il problema. Pensare, tra l altro, che aver posto il problema del centro storico con l idea dei centri commerciali naturali sia fuorviante, secondo me, è il non voler, ancora una volta, capire che c è o è possibile o vale la pena verificare un opportunità in più, perchè è indubbio per esempio che la chiusura della Upim, cioè di un piccolo centro commerciale che c era prima, ha comunque distolto una parte dei cittadini maceratesi e non dal praticare il centro storico, quindi c è un problema di questo tipo. C è una necessità di una politica a sostegno delle attività produttive del centro. I negozi, ce lo siamo detto mille volte, chiudono, fanno fatica a riaprire, a reggere le necessità legate ad un attività commerciale o artigianale che fa fatica per la carenza di presenze, fra l altro l Amministrazione comunale non può più sottovalutare questo problema o non ci possiamo illudere che statisticamente arrivino un po più persone al centro. Noi stiamo in una fase abbastanza avanzata di realizzazione di un museo all interno del Palazzo storico Buonaccorsi, operazione importante, molto costosa, giusta, andava fatta, ma va accompagnata. Non possiamo non ragionare in termini realistici, non possiamo non tener conto della necessità che questa struttura, che è di qualità, è importante, non debba essere sostenuta con una politica complessiva del centro storico. Non basta - discorso già fatto del museo diffuso - il fatto che un po più gente venga a Macerata. Benissimo non basta il fatto che stiamo ristrutturando Rampa Zara: sono tutte cose importanti ed erano necessarie, ma qui, in qualche modo, e come al solito ci si chiede di fare uno scatto, un passo in più e noi come al solito ci fermiamo, questa maggioranza come al solito si ferma sulle cose piccole o grandi fatte, sul tentare di giustificare o di dire ma noi questo problema lo abbiamo affrontato, lo stiamo risolvendo, senza rendersi conto che sono anni che questo discorso ci facciamo e che non cambia niente, perché gli interventi sono sporadici, occasionali, non sono all interno di un progetto complessivo; perché parlare di piano di sosta quando mancano i parcheggi, i posti macchina, significa di fatto non cambiare niente.

PAG. 17 Che cosa vogliamo razionalizzare se i posti attuali non sono sufficienti a sostenere il traffico? Che senso ha dire un nuovo piano di sosta? Significa probabilmente creare più problemi ai cittadini, non individuare nuove soluzioni o nuove possibilità. Tra l altro il parcheggio a Rampa Zara sarebbe la naturale conclusione di un sistema di parcheggi, sarebbe il parcheggio naturale, perché questo è, lo sappiamo tutti, a completamento del centro storico. Sono d accordo con chi diceva che non c è bisogno di spendere tanti soldi, perché può essere fatto a raso, ed è il parcheggio che, oltre a rispondere alle necessità attuali del centro storico, permette a chi vuole venire a Macerata di avere una soluzione praticabile e possibile, molto più semplice, immediata, a costi contenuti. Quindi non volere fermarsi su un aspetto o su una parte sola della mozione, non voler andare oltre la strada che è indicata e tracciata da questa mozione, dalla provocazione che voleva essere in positivo, significa perdere un occasione, come ne abbiamo perse tante in questi anni, perché continuiamo a parlare e a ragionare di queste cose nei cinque anni dell Amministrazione precedente e in questo anno che già abbiamo, che è gia passato di questa Amministrazione. Non siamo mai riusciti in questo Consiglio comunale a ragionare seriamente dei problemi di questa città, a trovare anche in modo minimale una posizione comune su problemi reali, come sono questi posti della mozione della collega e non riusciamo ad andare alla città dicendo, finalmente il Consiglio comunale di Macerata, maggioranza e minoranza, su questo problema piccolo, ha tentato di individuare una soluzione comune che si rivolge ai cittadini e che tenta di interloquire con i cittadini. Questo perché l altro problema di questa Amministrazione è che è arroccata dentro i palazzi, non riesce fino in fondo neanche a portare avanti il proprio programma elettorale, perché di Rampa Zara si parlava, perché di rivitalizzazione di centro storico si parlava, perché le cose in questi sei anni non sono assolutamente cambiate e perché dire che viene ristrutturata Rampa Zara è un altro atto necessario, perché altrimenti si sarebbe dovuto intervenire in via più che conservativa, si doveva andare a riparare guasti o danni che sarebbero sicuramente avvenuti. Nessuno si è posto anche di come poter utilizzare meglio Rampa Zara. Il collega Carancini parlava di Perugia: questa ha un bel parcheggio a ridosso del centro e tutta una via meccanizzata cha attraverso la Rocca Paolina, arriva fino in piazza Vannucchi, che è la piazza centrale di Perugia. C è un percorso per cui scesi dall autobus si viene portati in centro. Noi abbiamo la possibilità di fare questo in modo molto più ridotto perché Rampa Zara sta qui a duecento metri, perché basta fare un ascensore, probabilmente un minimo di meccanizzazione ovvero lancio una provocazione ma per capire che cosa intendo io, la capacità di porsi in modo aperto di fronte alle questioni: ristrutturare Rampa Zara, secondo

PAG. 18 me, significava fare uno studio serio di fattibilità e meccanizzarla, perché oggettivamente così com è per noi che abbiamo qualche anno in più e siamo meno giovani, farla tutta diventa un problema. Probabilmente non è fattibile, ma perché non abbiamo mai verificato questo fatto? (intervento interrotto per fine del tempo a disposizione) IOMMI FI Naturalmente io voglio ringraziare la consigliera Pantana per aver proposto, come Forza Italia, la nostra mozione, su una questione abbastanza importante e incidente sulla realtà locale, cioè la delibera regionale che stanzia finanziamenti minimi per incentivare attività commerciali nei centri storici, attraverso i quali si intende anche stimolare il rilancio dei centri storici, che sono, per la nostra realtà di tipo collinare, per incentivare il loro sviluppo, valorizzazione, recupero attraverso il rafforzamento anche delle attività commerciali, artigianali e di servizi da conservare e potenziare dentro i centri storici. Questo perché senza la permanenza di queste attività si ritiene, secondo un dibattito culturale ormai consolidato a livello nazionale - europeo, i centri storici si possono salvare, non solo se sono dei dormitori più o meno di lusso, ma anche se vi si svolgono attività di tipo produttivo. Ciò detto questa mozione è stata considerata strabica dal capogruppo dei DS, fuorviante dal gruppo dei socialisti e, in qualche modo, impropria da Munafò che credo abbia frainteso la questione di merito di questa delibera, cioè il concetto di centro commerciale come ipermercato, megamercato o come organizzazione complessiva di un commercio monopolizzato per la gestione del potere, in qualche modo, e non invece per tentare un discorso di questo genere. Naturalmente la mozione ha il merito di aver provocato la discussione che abbiamo sentito fino adesso, si poteva fare in tanti modi, meglio, più articolata, ma il senso che sollecita sia la delibera regionale e quindi la mozione di Forza Italia, della Pantana in particolare, mirava a verificare proprio quello che diceva Carancini, cioè l attività dell Amministrazione su questo terreno. Lui ha elencato una serie di punti, naturalmente Valori dice altre cose smentendo, poi magari si potrà, in qualche modo, approfondire mi interessava sottolineare che, nel fare questa mozione e questa discussione, noi non facciamo solo un azione di opposizione e quindi con tutto quanto ne consegue, ma, come osiamo dire, è già modo di governare,

PAG. 19 perché quello che noi solleviamo, sottolineiamo in rapporto al centro storico, e poi questo è Macerata complessivamente, è qualche cosa che tutti i cittadini possono toccare con mano. Quando diciamo, la galleria del Commercio in quelle condizioni, ex Upim ecc, diciamo quello che tutti da anni toccano con mano, cioè il massimo simbolo, se vogliamo, del degrado e del declino del centro storico. L abbandono porta con se, la dismissione cioè di attività di immobili e così via porta di conseguenza, appunto, un degrado. Questo lo capisce chiunque. Quando Valori, più o meno giustamente, dice 800 macchine che spontaneamente quando arrivano da nord a Macerata si ritrovano quasi naturalmente parcheggiate sotto, nelle prossimità delle strade di Rampa Zara, dice una verità forse anche un po parziale, perché non c è un ragionamento di tipo ideologico, quando Valori critica quelli che sono contrari al parcheggio di Rampa Zara, ma c è una consapevolezza che deriva da studi di analisi, di approcci complessi, sistematici sugli assetti strutturali, viari, organizzativi e funzionali della città, che hanno per 30 anni individuato quello come l anello di congiunzione, la cerniera funzionale tra il territorio extra (?) e l interno del centro storico. Non c è niente da fare. Io so bene che quella individuazione, quegli studi erano legati al cosiddetto progetto della strada nord che ha inizio negli anni 60, la questione del parcheggio Rampa Zara è degli anni 70. I progetti sono andati via via raffinando, ma su quelle scelte urbanistiche il partito Repubblicano e una parte del Partito Comunista di allora si fecero forti opposizioni, fino a spingere tutta la città a scavare sotto la discarica che noi oggi conosciamo, che è quella della famosa galleria, ma spingendo tutta, cioè creando le condizioni oggettive perché quella fosse, in qualche modo, la scelta obbligata. La Democrazia Cristiana resistette moltissimo su questo, ma poi ovviamente ha dovuto cedere. Allora Valori che difende la posizione socialista degli anni 80, direi anche degli anni 70, difende anche la nostra posizione perché quella posizione, allora del partito socialista, è quella del centro destra sulla viabilità e sul parcheggio. Ora questo gioco per cui stando in una maggioranza che non accetterà mai di fare né il completamento della strada nord, così come serve come infrastruttura territoriale sarebbe utile ancora oggi, stante anche la galleria, perché senza quel completamento delle incompiute di Longarini, noi avremo la spina dorsale rotta, questa città la continuerà ad avere perché senza la chiusura con quella parte la città non può funzionare, così come gli attracchi e gli accessi.

PAG. 20 Quindi se questa, come dire, armatura urbana non sarà completata, diventa oggettivamente fantasioso parlare anche di attracchi meccanizzati, perché a questi bisogna arrivarci in modo adeguato, non è che se facciamo una scala mobile tra via Santa Maria della Porta e corso della Repubblica abbiamo fatto un attracco meccanizzato. Non è quello, l attracco meccanizzato, facilitato, attrezzato per arrivare in centro storico, che non è Ancona, è improprio fare i parallelismi con questa città, ma anche con Perugia, perché noi siamo un centro storico collinare, con realtà diverse da quella di Perugia. Non abbiamo la Rocca Paolina, per farla semplice, in modo sotterraneo per poter arrivare, dobbiamo pensare ad altre cose. Quello che noi rileviamo è che l Amministrazione non ha una politica e un progetto credibile, dichiarato e perseguito quotidianamente nella direzione dello sviluppo del centro storico, perché non è il museo diffuso un ipotesi cartacea che fa affidamento sul travaso di beni culturali da un immobile all altro, che fa la città, che fa il museo diffuso e quella è la realtà, il Buonaccorsi c è, in quanto autore di grande importanza, lo abbiamo comprato, Macerata, Sposetti lo comprò negli anni 70, finalmente oggi lo riusciremo forse a completare, insomma non è volando così basso che si può pensare a una qualche ipotesi di rilancio. Il Buonaccorsi è una cosa importante, però intanto a Macerata bisogna arrivarci e quando i tour operator che organizzano i giri, fanno fatica a scegliere Macerata, nonostante l aumento degli arrivi, i turisti, i curiosi si sa che c è un aumento turistico interno in Italia molto forte, è l effetto anche di una sorta di crisi, c è un grande movimento turistico interno oltre che ed esterno, che coinvolge anche Macerata, ma molti tour operator segnalano che molti gruppi quando vedono che da Ancona per venire o perché arriva la nave o l aereo segnalano che occorre mezz ora, tre quarti d ora, la ritengono eccessivamente distante poi, dopodichè, ci sono una serie di difficoltà. Allora problema delle infrastrutture, problema di un piano per il rilancio del commercio. Sono venti anni che non si fa un piano commerciale serio, che individui spazi, caratteristiche, modalità (intervento interrotto per fine del tempo a disposizione) MENGHI Comitato Menghi Non avrei voluto prendere la parola, perché già i consiglieri Munafò e Tacconi avevano praticamente nel loro intervento detto quello che sostanzialmente c era da dire su questa mozione; però l intervento del consigliere Carancini mi stimola a dire e a ribattere all unico intervento della maggioranza, tra virgolette, degno di nota, se togliamo l intervento del consigliere Valori, il quale mi pare con molto imbarazzo alla fine abbia