Rapporto sulle Attività 2001



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www.aster.it Rapporto sulle Attività 2001 PER LA RETE DELLA RICERCA E DELL INNOVAZIONE IN EMILIA ROMAGNA ASTER, il consorzio Scienza Tecnologia Impresa

I soci ASTER: Scienza, Tecnologia, Imprese Università ed Enti di ricerca 55% - CNR 20% - ENEA 10% - Università di Bologna 10% - Università di Ferrara 5% - Università di Modena e Reggio Emilia 5% - Università di Parma 5% Regione Emilia Romagna (Ervet) 37% Unioncamere Emilia Romagna e Associazioni imprenditoriali: 8% - CNA Emilia Romagna - Confartigianato Emilia Romagna - Confcooperative Emilia Romagna - Confindustria Emilia Romagna - Legacoop Emilia Romagna - Unionapi Emilia Romagna Capitale Sociale 520.000 interamente sottoscritto e versato CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE 2001-2003 Presidente GABRIELE FALCIASECCA PATRIZIO BIANCHI ALBERTO BOMBONATI GIUSEPPE CANTORE MARCO CAPPONI GIORGIO GARIMBERTI FRANCO GIULIANI WILLIAM IORI ROBERTO RIZZO CLAUDIO TOMASI MAFALDA VALENTINI COLLEGIO SINDACALE Presidente PAOLO OSTI FRANCESCO PICONE ILEANA TUMSCITZ COMITATO TECNICO SCIENTIFICO Presidente GIANGIUSEPPE BENTINI GIOVANNI SEBASTIANO BAROZZI PAOLO BARTOLOMEI ROBERTO FIESCHI ANTONIO NATALI PIERO OLIVO BRUNO RICCO MAURIZIO SEVERI ANDREA ZANONI PAOLO APPOGGETTI PAOLO BERTOLDI SERGIO CELOTTI ROBERTO CIATI ERMINIO MAZZONI GASPARE MULE MARCO PADOVANI Direttore PAOLO BONARETTI 3

INDICE LA RETE DELLA RICERCA E DEL TRASFERIMENTO TECNOLOGICO IN EMILIA-ROMAGNA Un mondo della ricerca dinamico ed efficiente 7 La regione dell innovazione 8 Aster, il consorzio scienza tecnologia impresa 9 Protocollo d Intenti tra i soggetti della ricerca operanti in Emilia Romagna, la Regione Emilia-Romagna ed Ervet 10 RAPPORTO SULLE ATTIVITÀ ASTER Premessa 12 La rete per l innovazione, la ricerca applicata e il trasferimento delle tecnologie 14 Azioni per il trasferimento tecnologico alle PMI della regione 15 Il Comitato Tecnico Scientifico: oltre 80 ricercatori al servizio dell innovazione 16 Gruppi di Lavoro Tematici per l innovazione ed il trasferimento tecnologico Un percorso di lavoro congiunto tra università, enti di ricerca e imprese 17 Finanziamenti per Innovazione, Ricerca e Sviluppo Tecnologico - F1RST 18 Il punto d'incontro tra Ricerca e Impresa - LINK UP 19 Creazione di Imprese Innovative e Trasferimento Tecnologico - Azione Pilota 1 - SPINNER 20 Ricambio Generazionale - Azione Pilota 2 - SPINNER 21 Opportunità di trasferimento tecnologico per le imprese del Nord-Est - IRENE 22 Potenziamento dell infrastruttura telematica dell ente Regione e delle Pubbliche Amministrazioni 23 Studio del potenziamento della rete per le operazioni di emergenza e delle esigenze specifiche di Protezione Civile, sanità, sicurezza, etc. 24 Nuovi strumenti per l integrazione delle catene di subfornitura del settore - IPRODOC 25 Indagine sulle imprese virtuali nei settori meccanico ed elettromeccanico - UCANET 26 Strumenti innovativi per la promozione del Design Management nelle PMI - MADE IT 27 Supporto alla disseminazione e valorizzazione di tecnologie energetiche - OPET SEED 28 Open Source software in Aster - OSA 29 Benchmarking: uno strumento di confronto per misurarsi e migliorare la propria competitività 30 Il Benchmarking della competitività regionale 2001 31 Innovazione e trasferimento tecnologico nelle PMI del Bacino del Mediterraneo - MEDATECH 32 5

Trasferimento tecnologico tra PMI e Centri Tecnologici europei ed extra-europei - IDEA 33 Rete di scambio e collaborazione tecnologica tra Emilia-Romagna e della Lettonia - LATVIATRONICS 34 Supporto alla creazione ed allo sviluppo delle PMI in Bulgaria 35 Assistenza tecnica allo sviluppo di infrastrutture per le PMI della Federazione Russa 36 Supporto ai dottori di ricerca, per l interazione tra ricerca e impresa e la nascita di spin-off - ADI 37 Rete per la promozione della ricerca europea - APRE 38 RISORSE ORIENTAMENTO LAVORO (ROL): Centro risorse Europeo per l Orientamento 40 Progettare un servizio di informazione 41 Innovazione tecnologica e interculturalità nell educazione e nella formazione - RAINBOW 42 La multimedialità per promuovere la cittadinanza europea - @PRITISESAMO.NET 43 Empowering the guidance officer - GO BETWEEN II 44 Innovazione dei servizi di orientamento professionale in Emilia-Romagna: Assistenza Tecnica alla Rete Territoriale 45 Costruzione di un sito web specialistico e sviluppo di servizi telematici per lavoratori e lavoratrici atipici in Emilia Romagna 46 Spazio consulenza orientativa donne: progettazione di una linea di servizi riservata alle donne all interno dei Centri per l Impiego della provincia di Forlì - Cesena 47 Spazio informazione donna: progettazione e creazione di uno spazio informativo Donne e Lavoro all interno dei Centri per l Impiego della provincia di Forlì - Cesena 48 Innovazione del sistema di orientamento professionale in Liguria: assistenza Tecnica alla Rete dei Servizi di Orientamento 49 Innovazione dei servizi di orientamento in Liguria: ricollocamento lavoratori 50 Innovazione dei servizi di orientamento in Friuli Venezia Giulia: SIStema Informativo per la Formazione e l Orientamento - SISIFO 51 INIZIATIVE PUBBLICHE 2001 Promozione della Rete della Ricerca e del Trasferimento Tecnologico in Emilia-Romagna 52 Iniziative Aita Emilia-Romagna 54 Interventi ad iniziative pubbliche organizzate da terzi 55 Accoglienza delegazioni internazionali e study tour 56 Iniziative della Divisione Autonoma Risorse Orientamento Lavoro (ROL) 57 Attività ASTER 2001/2002 Europee ed Internazionali per la Rete della Ricerca e dell Innovazione 59 Il nuovo sito Aster 62 6

La Rete della Ricerca e del Trasferimento Tecnologico in Emilia-Romagna UN MONDO DELLA RICERCA DINAMICO ED EFFICIENTE All avanguardia per la capacità d innovazione delle proprie imprese, l Emilia-Romagna è in prima fila anche per le potenzialità espresse dal sistema della ricerca. Tra Rimini e Piacenza si concentra, infatti, uno dei bacini universitari e d istituti di ricerca più ricchi del Paese, in grado di competere a livello europeo. Nei quattro atenei regionali di Bologna, Parma, Modena Reggio Emilia e Ferrara e presso la sede piacentina dell Università La Cattolica operano quotidianamente oltre 5.000 docenti e ricercatori, il 67% dei quali in facoltà tecnico-scientifiche. I Dipartimenti scientifici nelle Università emiliano-romagnole Dipartimenti Di cui tecnico scientifici BO 60 38 FE 17 14 MO-RE 31 26 PR 37 24 Totale 145 102 Fonte: elaborazione ASTER su dati MURST/Cineca Il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) conta in Emilia-Romagna 13 istituti (10 a Bologna, 1 a Parma, Ferrara e Faenza) e 10 centri presso le Università, dove lavorano complessivamente 800 persone tra ricercatori, tecnici, borsisti e dottorandi. L ENEA ha in regione la maggior concentrazione di laboratori di ricerca dopo quelli della Casaccia, a Roma. Vi lavorano complessivamente 600 persone. A questi quasi 6.500 ricercatori si aggiungono gli addetti di oltre 40 Centri di di innovazione per il trasferimento tecnologico pubblici, pubblico-privati e privati nati in Emilia-Romagna, dai centri ERVET ai consorzi tra imprese passando per i parchi scientifici e tecnologici. Un sistema forte e, soprattutto, efficiente. L Emilia-Romagna racconta l OCSE - con il 5,9% dell intero investimento in ricerca a livello nazionale realizza, infatti, il 15% dell intera produzione scientifica nazionale. L offerta: dove si producono Ricerca e Trasferimento Tecnologico Una Rete di quasi 6.500 Ricercatori e Professori, una Regione che realizza il 15% della produzione scientifica nazionale Università di Ferrara Università La Cattolica Università di Parma PC 2 3 PR RE MO 8 7 11 BO FE 3 2 RA Legenda 5 UNIVERSITA - Un universo di 130.000 studenti, 1.369 docenti ordinari, 1.717 docenti associati e 1.830 ricercatori. Su 4.916 docenti e ricercatori, il 67% opera in facoltà tecnico-scientifiche. L Università di Bologna è la più antica d Europa e, secondo l indagine Censis 1999 e 2000, la migliore Università italiana. CNR - Il Consiglio Nazionale delle Ricerche totalizza 800 tra ricercatori, tecnici e dottorandi. In Emilia-Romagna conta 13 istituti. ENEA - L Ente Nazionale per l Energia, l Ambiente e l Innovazione conta 400 fra addetti e ricercatori: è la maggiore concentrazione di laboratori di ricerca dopo quelli della Casaccia, a Roma. CENTRI DI INNOVAZIONE - Oltre 40 centri pubblici e privati per il trasferimento tecnologico. Università di Modena e Reggio Emilia Faenza Università di Bologna 4 FC 2 RN 7

La Rete della Ricerca e del Trasferimento Tecnologico in Emilia-Romagna LA REGIONE DELL INNOVAZIONE Tra Rimini e Piacenza l innovazione è di casa. Se l Emilia-Romagna è stabilmente la 13a regione europea per PIL pro capite e, dal 1999, la 1a in Italia, il merito va soprattutto alla capacità di crescere ed innovare che da sempre contraddistingue le sue imprese. Non è un caso che l Emilia-Romagna registri oggi un numero di addetti alla ricerca e sviluppo doppio rispetto, ad esempio, a Veneto e Toscana, regioni caratterizzate da un tessuto produttivo analogo. R&S nelle imprese dell Emilia-Romagna 1996 1997 1998 Personale addetto 4.775 5.185 5.797 Quota su Italia 7,8% 8,4% 9,5% Spesa (mln di euro) 374 409 449 Quota su Italia 7,1% 7,6% 8,1% Fonte: ISTAT Durante gli anni 90, così, mentre il numero dei brevetti per invenzioni industriali in Italia diminuiva dello 0,5%, in Emilia-Romagna è cresciuto del 50%. Un nuovo balzo in avanti, grazie al quale ormai 1 invenzione su 6 realizzata in Italia è made in Emilia-Romagna. Un primato confermato dai dati relativi agli scambi con l estero. La bilancia tecnologica regionale continua a crescere anche nei momenti in cui arretra nel resto del Paese, mentre i prodotti che esportiamo hanno un contenuto di trasformazione industriale e di conoscenza quasi triplo rispetto a quelli che importiamo. La spinta ad investire ed intraprendere non si è limitata, comunque, ai comparti tradizionali, ma ha sostenuto la crescita del tessuto produttivo regionale anche in direzione delle nuove Bilancia tecnologica regionale Variazione 1998/1997 Variazione Variazione incassi pagamenti Emilia-Romagna + 23,2% + 10,2% Resto Nord Est - 15,1% + 28,0% Nord Ovest + 16,4% - 0,8% Italia - 9,2% + 1,4% Fonte: Ufficio Italiano Cambi tecnologie e dell innovazione. Oggi tra Rimini e Piacenza sono ormai 10.000 le aziende attive in settori avanzati. 165 105 PIACENZA 243 REGGIO EMILIA 239 216 PC 76 75 58 39 PR 159 RE MO 125 119 BO FE 143 71 69 RA FERRARA 39 34 33 104 91 RAVENNA 69 67 63 46 349 PARMA Legenda Fabbricazione di macchine per impieghi speciali Elaborazione elettronica dei dati Attività in materia di architettura, di ingegneria ed altre attività tecniche Fornitura di software e consulenza in materia di informatica Fabbricazione di apparecchi medicali e chirurgici e di apparecchi ortopedici 232 223 98 85 68 402 370 310 MODENA 260 167 130 598 485 464 BOLOGNA 303 173 142 140 92 Faenza FC FORLÍ-CESENA 65 60 52 46 151 80 RN 76 57 RIMINI 52 29 Fabbricazione di altri articoli in materie plastiche Fabbricazione di macchine utensili Fabbricazione di macchine e apparecchi per la produzione e l utilizzazione dell energia Movimentazione merci e magazzinaggio Varie oltre 99 addetti 8

La Rete della Ricerca e del Trasferimento Tecnologico in Emilia-Romagna ASTER, il consorzio Scienza Tecnologia Impresa NASCE IN EMILIA-ROMAGNA UN PONTE TRA RICERCA E IMPRESE ASTER Scienza Tecnologia Impresa è il consorzio tra le Università dell Emilia-Romagna, gli Enti di ricerca, la Regione attraverso Ervet, l Unioncamere e le principali associazioni imprenditoriali. Obiettivo del consorzio, come delineato dal Protocollo d Intenti sottoscritto nel 2001 e dalla nuova legge regionale n. 7 del 2002 sull innovazione, è promuovere la ricerca industriale, il trasferimento tecnologico e l innovazione del tessuto produttivo dell Emilia-Romagna. Valorizzare cioè, anche a livello internazionale, i risultati raggiunti dal sistema della ricerca dell Emilia- Romagna e garantire il trasferimento di questi stessi risultati al sistema produttivo, favorendo innovazione e competitività. Risultati riconosciuti anche dalla Commissione Europea, che ha insignito la Regione Emilia-Romagna del Premio Regione di Eccellenza per la creazione e lo sviluppo di imprese innovative. Un compito importante e promettente, in una regione caratterizzata da un sistema della ricerca particolarmente sviluppato ed efficiente con oltre 6.000 ricercatori, e da un tessuto produttivo che ha fatto dell innovazione uno dei propri punti di forza. IL 2001 IN CIFRE L analisi delle attività 2001 fornisce alcuni dati significativi sui risultati conseguiti da ASTER Scienza Tecnologia Impresa quale strumento di organizzazione e promozione della Rete regionale della Ricerca e del Trasferimento Tecnologico: 80 ricercatori del mondo della ricerca e delle imprese impegnati nei Gruppi di lavoro ASTER 7 Gruppi di lavoro su tematiche innovative costituiti dal Comitato Tecnico Scientifico Aster 16 idee progettuali elaborate dai Gruppi di lavoro 1.000 abbonati a First, servizio personalizzato on line su finanziamenti regionali, nazionali e comunitari 1.200 news First inviate via mail 52 uscite della newsletter First 70 schede di programmi di finanziamento rese disponibili sul sito First 1.000 imprese utenti della Bacheca delle Tecnologie on line 75 domande e offerte di tecnologie pubblicate sul Sole 24 Ore Rubrica Borsino Tecnologico 338 beneficiari Spinner per idee progettuali di creazione d impresa e trasferimento tecnologico 9 sportelli Spinner Point aperti in Emilia-Romagna presso le Università, Enea e Cnr 1.350 partecipanti ad eventi Aster 40 iniziative pubbliche organizzate da Aster con e per i soggetti della Rete 150 uscite sui media A questi risultati si affiancano le 18 iniziative pubbliche organizzate dalla Divisione Autonoma Risorse Orientamento Lavoro (ROL). 9

Protocollo d Intenti tra i soggetti della ricerca operanti in Emilia Romagna, la Regione Emilia-Romagna ed Ervet Febbraio 2001 PREMESSO CHE il Decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112 concernente il conferimento di funzioni e compiti amministrativi dallo Stato alle regioni e agli enti locali in attuazione del capo I della legge n. 59 del 1997 delega alle Regioni le funzioni inerenti alla concessione di agevolazioni, contributi, sovvenzioni, incentivi e benefici di qualsiasi genere all industria ivi compresi quelli per programmi di innovazione e trasferimento tecnologico; la legge regionale 3/99 all art. 60 prevede che la Regione Emilia Romagna al fine di dare attuazione alle funzioni delegate di cui sopra predispone un provvedimento legislativo finalizzato a promuovere lo sviluppo di iniziative di ricerca e innovazione, di una rete per il trasferimento tecnologico, di iniziative comuni tra mondo della ricerca pubblico e imprese singole e associate, l impegno delle imprese nel campo della ricerca e dell innovazione, l impegno delle risorse umane presenti nelle Università e negli enti di ricerca; CONSIDERATO CHE la strategia globale riconosciuta a livello comunitario e nazionale mira a promuovere un economia regionale fondata sulla conoscenza e l innovazione tecnologica attivando iniziative di cooperazione tra le università, i centri di ricerca, le imprese, i mercati finanziari, i servizi di consulenza, i partner tecnologici, costituendo un ambiente e un quadro istituzionale regionale che promuova, mediante il rafforzamento delle risorse umane, la creazione, la divulgazione e l integrazione delle conoscenze nel tessuto produttivo, in quanto fonte principale di innovazione e di vantaggio competitivo; RILEVATE l'opportunità e la convenienza di porsi in reciproca sinergia per realizzare azioni coordinate ed integrate in materia di ricerca, dell innovazione e del trasferimento tecnologico, in modo da perseguire comuni obiettivi in termini di efficienza, efficacia e qualità; l Università degli Studi di Bologna, nella persona di Pier Ugo Calzolari l Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, nella persona di Giancarlo Pellacani l Università degli Studi di Ferrara, nella persona di Gian Guido Balandi l Università degli Studi di Parma, nella persona di Gian Luigi Berta il CNR, nella persona di Andrea Lapiccirella la Regione Emilia-Romagna, nella persona di Duccio Campagnoli ERVET SpA, nella persona di Claudio Pasini l ENEA, nella persona di Gaetano Tedeschi CONCORDANO di compartecipare alla società consortile ASTER per la promozione delle attività comuni definite in questo protocollo; RICONOSCONO, pur non intendendo prefigurare rapporti esclusivi, che ASTER, in funzione delle sue finalità statutarie, della sua compagine sociale e dell esperienza conseguita a livello regionale, nazionale e internazionale, possiede e può sviluppare le competenze e le esperienze necessarie per la promozione e il supporto delle suddette azioni comuni; RITENGONO opportuno che ASTER, attraverso le decisioni dei propri organi statutari, svolga i compiti di Agenzia per la ricerca industriale, l innovazione e il trasferimento di tecnologie in Emilia Romagna, secondo quanto previsto dalla legislazione regionale in materia, e funzioni di supporto, in via non esclusiva, alle attività dei soggetti partecipanti nell ambito della ricaduta produttiva delle loro attività di ricerca; CONVENGONO che le suddette azioni comuni a supporto delle attività delle Università e dei centri di ricerca e di collaborazione di questi con le imprese saranno finalizzate a: 1.1) creare e sostenere una rete per il Trasferimento Tecnologico regionale tramite: monitoraggio della domanda e dell offerta di ricerca e di innovazione in regione e monitoraggio dei progetti di ricerca sviluppati in regione, anche attraverso lo sviluppo e la gestione di banche dati della ricerca, in integrazione con banche dati esistenti a livello nazionale, comunitario e internazionale; supporto alle Università e ai centri di ricerca nelle attività di analisi, elaborazione di proposte e progettazione per l alta formazione in specifici ambiti scientifici, tecnologici e industriali e, in generale, per lo sviluppo e la promozione di una cultura dell innovazione; diffusione dell informazione scientifica e della produzione di ricerca e tecnologia e valorizzazione e organizzazione del rapporto tra il sistema della ricerca regionale e le imprese; offerta di servizi di informazione e assistenza tecnica per la valorizzazione della ricerca e la tutela della proprietà industriale; attività a supporto dell applicazione di nuove tecnologie, eventualmente con siti di validazione presso imprese, anche attraverso la costituzione di task forces e la realizzazione di progetti specifici; 10

promozione, informazione, servizi e supporto per la partecipazione a progetti, programmi e opportunità di finanziamento per la ricerca, il trasferimento tecnologico e l innovazione, promossi da autorità regionali, nazionali, comunitarie e internazionali; promozione, diffusione e assistenza tecnica sulle opportunità di accesso ai finanziamenti e ai capitali di rischio privati, in collaborazione con soggetti che operano nel campo; promozione di progetti di qualificazione del personale per il trasferimento tecnologico e supporto alla mobilità dei ricercatori anche verso le imprese; studio e sperimentazione di metodologie e sistemi di rating per le imprese che investono in innovazione. 1.2) Promuovere la realizzazione di progetti e contratti di ricerca e trasferimento tecnologico di interesse strategico per la Regione Emilia Romagna sviluppati in modo coordinato tra Università ed enti di ricerca firmatari del presente protocollo, anche in riferimento a programmi nazionali e comunitari, prestando anche collaborazione sia per le procedure gestionali, sia per la realizzazione di attività di trasferimento di tecnologia e diffusione, derivanti dalla partecipazione a progetti in collaborazione. 1.3) Sostenere le attività per la valorizzazione dei risultati della ricerca, anche attraverso la creazione di imprese e l avvio di attività autonome ad alto contenuto tecnologico, con particolare riferimento a iniziative di spinoff della ricerca e ad imprese Technology Based. CONVENGONO sulla necessità che, al fine di dare attuazione a quanto sopra esposto e concordato, il Comitato Tecnico Scientifico di ASTER sia anche rappresentativo di tutte le Università e i centri pubblici di ricerca operanti in Emilia Romagna; CONVENGONO in particolare, di affidare al Comitato Tecnico Scientifico di ASTER i seguenti compiti: attivare consultazioni periodiche sullo stato di avanzamento di programmi e progetti, sui risultati raggiunti, e sottoponendo gli stessi a monitoraggi e verifiche; promuovere e costituire specifici "Gruppi di lavoro", articolati secondo competenze funzionali ed obiettivi, con il compito di definire progetti operativi e modalità organizzative per svilupparli. SI IMPEGNANO, al fine di dare attuazione a quanto sopra esposto e concordato: ad attuare, per il conseguimento degli obiettivi e per la realizzazione delle azioni di cui sopra, nel rispetto delle specifiche autonomie, una piena e costante collaborazione con ASTER; a provvedere alla eventuale messa a disposizione di ASTER eventualmente anche a titolo oneroso e secondo modalità che saranno di volta in volta definite e concordate di strutture operative (locali, attrezzature, strumentazioni informatiche e telematiche, laboratori, banche dati, biblioteche, documentazione tecnica e scientifica) nonché di competenze scientifiche e tecnologiche; ad individuare di comune accordo e ad utilizzare nelle modalità da convenire personale qualificato per lo svolgimento delle attività in collaborazione con ASTER a garanzia della qualità e continuità delle stesse, anche ricorrendo a rapporti di consulenza o convenzioni in essere o da stipulare; a rimuovere ostacoli di ordine tecnico, amministrativo e procedurale onde assicurare alle azioni di cui sopra tempi rapidi di avvio, attuazione e funzionamento continuativo. Letto, confermato e sottoscritto l Università degli Studi di Bologna, nella persona di Pier Ugo Calzolari l Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, nella persona di Giancarlo Pellacani l Università degli Studi di Ferrara, nella persona di Gian Guido Balandi l Università degli Studi di Parma, nella persona di Gian Luigi Berta il CNR, nella persona di Andrea Lapiccirella l ENEA, nella persona di Gaetano Tedeschi la Regione Emilia-Romagna, nella persona di Duccio Campagnoli ERVET SpA, nella persona di Claudio Pasini Bologna, 19 Febbraio 2001 11

Rapporto sulle attività Aster Premessa Come noto, l Italia è particolarmente sottodimensionata nell investimento in ricerca, anche in quei settori che sono vitali per il suo PIL e per la sua bilancia commerciale. Il numero dei ricercatori su 10.000 lavoratori è pari al 72% del valore medio dell U.E., al 60% del valore medio OCSE, al 45% del valore USA, al 41% del Giappone. Il tasso di crescita annuo dei ricercatori, nel periodo 1991-95, registra per l Italia il valore dello 0,2% in confronto all 1,9% della media europea, all 1,8% della media paesi OCSE e al 3% per il Giappone. Nel 1995 l incidenza della spesa in ricerca universitaria sul PIL risulta essere per l Italia pari allo 0,26% a confronto con la media U.E. dello 0,39%, con la media dei Paesi OCSE 0,38%, USA 0,39%, Giappone 0,62%. L incidenza dell export High-Tech sull export del manifatturiero si attesta per l Italia nel 1997, sul valore del 15% a confronto con il 31% della Francia, il 40% della Gran Bretagna, il 25% della Germania, il 62% dell Irlanda, il 44% dell USA, il 39% del Giappone. L Italia esporta appena il 3,5% dei depositi brevettuali europei contro il 19,6% della Germania, il 6,9% della Francia e il 4,8% della Gran Bretagna. La ripartizione dei brevetti per Paese di designazione colloca l Italia tra i primi posti con una percentuale superiore al 90%. Altri indicatori significativi riguardanti la valutazione delle Tecnologie dell informazione sulla produttività del lavoro, contribuiscono a caratterizzare l anomalia del Sistema-Italia. In Italia la spesa pro-capite risulta essere il 51% del valore della Francia, il 49% della Germania, il 47% dell Inghilterra, il 27% degli USA. Il numero dei PC su 100 lavoratori in Italia ha valore pari al 67% di quello della Francia, al 65% della Germania, al 58% della Gran Bretagna, al 37% degli USA. Il numero degli utenti Internet su 100 abitanti ha un valore pari al 34% della Germania, al 17% della Gran Bretagna, 8% del valore degli USA. Una forte anomalia dell Italia riguarda anche la specializzazione dell economia dei servizi. L incidenza dei segmenti dei servizi finanziari, assicurativi, immobiliari e dei servizi alle imprese sul valore aggiunto complessivo del terziario è diminuita in Italia nel decennio 1985-95 dal 10,3% al 9,7% mentre in Spagna si attesta nel 1995 sul valore del 35%, in Francia del 45,7%, nella Corea del Sud del 42,7%, in Germania del 28,3%. Una tendenza generale di lungo periodo è il graduale e crescente spostamento dei sistemi economici dei Paesi industrializzati verso economie di servizi e la graduale riduzione degli apporti del manifatturiero esplicito alla composizione del valore aggiunto totale. I settori con maggiore crescita, in termine di valore aggiunto e di occupazione, riguardano i servizi finanziari, le assicurazioni, i servizi alle imprese, alla collettività, alle persone fisiche. Il manifatturiero high-tech (aerospazio, computer, telecomunicazioni, elettronica, informatica) manifesta la tendenza a conservare la sua quota di apporto alla formazione del valore aggiunto totale, mentre il manifatturiero medium-tech (chimica) e low-tech (prodotti alimentari, tessili, carta e prodotti del legno) hanno già registrato negli ultimi anni un rapido declino nel loro apporto alla composizione delle produzioni nazionali. Anche nelle esportazioni si rivela una caduta di incidenza del manifatturiero low-tech ed una rapida crescita dei settori manifatturieri high-tech. Quattro mercati di beni e servizi manifestano tendenze di crescita progressiva, indipendentemente dai pattern di specializzazione e di vantaggi comparati dei singoli Paesi industrializzati: il mercato dei beni e servizi legati alla gestione dell informazione e della conoscenza; pertanto i settori delle tecnologie dell informazione e delle telecomunicazioni continueranno ad essere una componente attiva della crescita economica; il mercato dei beni e servizi legati all ambiente, ancora relativamente modesto, è proiettato a crescere rapidamente per effetto della crescente domanda di qualità della vita. La rilevanza di questo mercato è dovuta alle numerose interdipendenze dell industria dell ambiente con altri settori dell economia: agricoltura, trasporti, costruzioni, energia; una forte crescita della domanda di beni e servizi correlati al mercato della tutela della salute a causa del rapido invecchiamento delle popolazioni e la crescente consapevolezza del valore della salute fisica; il mercato dei servizi professionali e finanziari alle imprese continuerà a crescere rapidamente per effetto dell accresciuta competizione globale che investe il manifatturiero. La crescita di questo mercato ed il segmento di outsourcing dei servizi sono interpretati come il segno evidente dell interazione tra manifatturiero e servizi. Il successo commerciale dei prodotti manifatturieri dipende in misura crescente dai servizi associati e questi ultimi sono a loro volta i principali segmenti-utenti delle tecnologie avanzate. 12

Per affrontare l insieme di questi problemi si rende necessario lo sviluppo di una strategia orientata alla promozione coordinata di un "sistema regionale per la ricerca di interesse industriale, il trasferimento tecnologico e l'innovazione ; è necessario puntare sulla crescita, con il coinvolgimento diretto delle Università o dei centri di ricerca, di iniziative e forme organizzative specificatamente rivolte alla realizzazione di progetti di ricerca per l'innovazione o di trasferimento tecnologico con le imprese. Contemporaneamente pare evidente l'utilità di poter promuovere una crescita coordinata di queste esperienze guardando alla dimensione della crescita possibile di un vero e proprio sistema regionale per la ricerca di interesse industriale, il trasferimento tecnologico e l'innovazione, per affrontare in modo sinergico, quindi più efficace, azioni comuni per monitoraggio, sistema informativo per l'incontro domanda-offerta, collaborazione tra Università e centri di ricerca per il rapporto con programmi nazionali e comunitari, per progetti di rilievo regionale. Su questo piano viene considerata e collocata la funzione di ASTER che deve rappresentare il luogo e lo strumento di una collaborazione "forte" tra centri di ricerca e Università della Regione Emilia Romagna e il sistema produttivo per sviluppare le azioni che verrà considerato utile promuovere in comune. Contemporaneamente, e per queste caratteristiche, ASTER può collocarsi come strumento utile allo sviluppo delle politiche della Regione Emilia Romagna, per la promozione del sistema regionale della ricerca di interesse industriale, dell'innovazione e del trasferimento tecnologico. Tenendo presente questi obiettivi prioritari, il Consiglio di Amministrazione e il Comitato Tecnico Scientifico hanno ritenuto che l'attività di ASTER debba posizionarsi su due obiettivi strategici: lo sviluppo dell'innovazione, del Trasferimento Tecnologico e delle Strumentazioni di Sostegno alle imprese, come elemento di competitività dell'intero Sistema Regionale. lo sviluppo del Sistema delle Università e dei Centri di Ricerca, e del Sistema pubblico e privato di Trasferimento delle Conoscenze e delle Tecnologie, migliorandone il rapporto con le imprese, dando vita ad una rete per il Trasferimento Tecnologico in Emilia-Romagna. 13

La rete per l innovazione, la ricerca applicata e il trasferimento delle tecnologie I risultati operativi già conseguiti nel 2000 hanno permesso nel 2001 un ulteriore rafforzamento dell attività Aster quale interfaccia tecnologica/organizzativa per: Favorire il collegamento tra le imprese e le organizzazioni che con ruoli vari costituiscono il sistema regionale per l innovazione ed il trasferimento tecnologico; Trasformare le esigenze specifiche delle imprese in input da veicolare verso i centri di ricerca pubblici e privati, fornendo ad essi utili spunti per l identificazione di nuove e migliori aree di intervento; Collaborare con il sistema regionale per l innovazione ed il trasferimento tecnologico al fine di sostenere la valorizzazione economica delle attività da questi svolta, con particolare riferimento a quella orientata al miglioramento dei prodotti, dei processi e dei servizi. ASTER ha messo pertanto a disposizione la propria competenza tecnica e la propria rete di relazioni da una parte con il sistema della ricerca e dell innovazione, grazie ad una compagine sociale ampiamente rappresentativa di questo, e dall altra con il sistema produttivo regionale, al quale tradizionalmente offre opportunità di crescita competitiva, per la migliore focalizzazione delle politiche regionali rivolte al miglioramento tecnologico ed allo sviluppo sostenibile. La metodologia utilizzata si è basata sostanzialmente su: Organizzazione di occasioni di discussione e di confronto tra imprese e ricercatori, per favorire lo scambio di informazioni, e l avvio di programmi comuni con un approccio bottom-up; Messa a punto di servizi avanzati ed integrati per il supporto ai progetti innovativi aziendali, dall informazione tecnologica, a quella sulle opportunità di finanziamento, al supporto alla redazione di proposte, al sostegno alla redazione di contratti di collaborazione anche transnazionale, alla valorizzazione dei diritti di proprietà brevettuale, alla attivazione di benchmarking di competenze e di opportunità. I risultati conseguiti hanno permesso: Il consolidamento delle rete regionale per l innovazione ed il trasferimento di tecnologia, al fine di migliorare l efficacia complessiva del sistema e l utilizzo delle risorse; Il miglioramento delle relazioni tra la rete regionale per l innovazione ed il trasferimento di tecnologia ed il sistema produttivo del territorio di riferimento; Il monitoraggio focalizzato dei bisogni di innovazione del sistema produttivo territoriale, con particolare riferimento ad ambiti prioritari definiti dal Comitato Tecnico Scientifico Risultati che sono stati conseguiti attraverso le attività di seguito elencate, realizzate in collaborazione con, e per le Università, gli Enti di ricerca e i Centri per la innovazione tecnologica, la Regione Emilia-Romagna, le Associazioni imprenditoriali, le Camere di Commercio e le imprese dell Emilia-Romagna. Azioni per la rete regionale per l innovazione Attivazione di collaborazioni operative con i soggetti della rete, rendendo disponibili ad essi le competenze e le esperienze concrete realizzate dall Agenzia Organizzazione di eventi di confronto/discussione su ambiti di comune interesse, mettendo a disposizione i contatti di ASTER con soggetti nazionali ed internazionali Messa a punto e realizzazione di un sistema per la diffusione capillare e continua di informazioni relative all innovazione, al trasferimento tecnologico ed alla ricerca industriale, orientato specificamente ai soggetti della rete Azioni per la rete regionale per l innovazione in relazione al sistema produttivo territoriale Organizzazione e gestione di focus group con l obiettivo di attivare collaborazioni tecnologiche tra imprese e centri di ricerca, anche a livello transnazionale Messa a punto e realizzazione di un sistema per l informazione tempestiva e accurata sulle opportunità di attività collaborativa, e sulle possibilità di ottenere contributi finanziari ad essa, con l utilizzo di opportune tecniche dell informazione e della comunicazione Messa a punto e realizzazione di un servizio integrato per il sostegno contrattuale ad attività collaborative tra imprese e centri di ricerca. Tale servizio sarà composto di un modulo informativo, di un sistema di supporto alla realizzazione e alla redazione di contratti di collaborazione, e di un modulo per la ricerca di eventuali contributi finanziari per la realizzazione del progetto Organizzazione e progettazione di un sistema informativo sulle competenze attivabili per la realizzazione di progetti di innovazione tecnologica tra imprese e centri di ricerca Monitoraggio dei fabbisogni di innovazione Realizzazione di focus group orientati alla indagine dei fabbisogni di innovazione su aree tematiche e discipline prioritarie definite dal Comitato Tecnico Scientifico, allo scopo di identificare attività, servizi e progetti per cluster di imprese, basati su tecniche bottom-up; Organizzazione e gestione di incontri periodici allo scopo di trasmettere i risultati ottenuti in casi di successo e confrontarsi con i trend internazionali, trasferire le pratiche migliori per la gestione concreta dell innovazione in impresa e rilevare specifici fabbisogni tecnologici ed organizzativi. 14

Azioni per il trasferimento tecnologico alle PMI della regione Le attività 2001 sono nate dall esperienza acquisita nel corso degli ultimi anni in termini di reti di relazioni ed effettive collaborazioni con CNR, ENEA, Università, centri di ricerca e di servizi settoriali e si sono focalizzate sull innovazione tecnologica delle imprese della regione. Come sottolineato nel rapporto del Forum per la Società dell informazione, nel mondo è in corso una trasformazione che, anche in seguito alla diffusione delle nuove tecnologie dell informazione, sta modificando la natura dei rapporti tra paesi, mercati, genti e culture. La rivoluzione tecnologica ha favorito i processi di globalizzazione, mentre assumono sempre maggiore importanza gli scambi di beni immateriali, riducili in ultima analisi a blocchi di in formazioni. La facilità di scambio delle conoscenze, facilità intesa solo in termini di velocità e costi, ha determinato un incremento impressionante dei flussi informativi. Ciò se da un lato presenta opportunità inedite e interessanti per le imprese, dall altro pone non pochi problemi, soprattutto per le piccole imprese, dal punto di vista dell organizzazione del lavoro e della capacità di condivisione delle conoscenze. E sulla base di questi principi, e sulla consapevolezza che il ruolo ASTER è di facilitare e supportare le imprese in questo percorso di crescita, che si sono sviluppate attività per coinvolgerle attivamente nello sviluppo di progetti ed azioni per l uso e la sperimentazione di metodologie, tecnologie e modelli organizzativi negli ambiti dell Informazione, della comunicazione e della condivisione di conoscenze, a supporto delle diverse funzioni aziendali di progettazione, produzione, logistica e marketing e nell ambito dell efficienza energetica e del rispetto dell ambiente, altre importanti problematiche che le imprese si trovano a dover affrontare. La logica che sottende alle diverse azioni è come sempre quella di favorire i processi di sviluppo dell Innovazione - intesa come evoluzione della base di conoscenza posseduta dai soggetti coinvolti nel processo (imprese, Università, Centri di ricerca scientifica e tecnologica, ecc.) - dimostrando alle imprese la validità dell innovazione, accompagnandole nell efficace implementazione di strumenti e metodologie innovative, garantendo nel contempo un accelerazione del cammino lungo il percorso di introduzione di innovazioni tecnologiche e una integrazione tra PMI e risorse disponibili nel sistema della ricerca nel suo complesso. Tecnologie per una crescita competitiva e sostenibile Come affermato in più occasioni dalla Commissione Europea, l'industria per essere competitiva in futuro dovrà contribuire in misura determinante allo sviluppo sostenibile della società, attraverso azioni che verteranno sulla riduzione del contenuto materiale dei prodotti e sull'aumento al tempo stesso del valore d'uso, attraverso processi e prodotti-servizi innovativi, più sicuri, più puliti e a bassa intensità di risorse naturali. Saranno ricercati inoltre nuovi metodi di organizzazione della produzione, dei servizi e della logistica capaci di ridurre i costi, i tempi di introduzione sul mercato, i tempi di consegna e fare un uso migliore delle risorse umane In questo contesto e proseguendo il percorso avviato negli anni precedenti, le attività si sono sviluppate in collaborazione con le Università, gli Enti e i Centri di ricerca, e con la partecipazione di 70 imprese coinvolte nella fase di sperimentazione e 150 nelle fasi di analisi e di diffusione dei risultati, secondo le seguenti modalità: Trasferimento tecnologico verso le PMI e assistenza tecnica rispetto a tecnologie e tecniche di gestione della progettazione Trasferimento tecnologico verso le PMI e assistenza tecnica rispetto a tecnologie e tecniche per l efficienza energetica e l utilizzo di fonti rinnovabili Impostazione e costruzione di strumenti per la dimostrazione e sviluppo delle tecnologie per la crescita competitiva e sostenibile, adottabili dalle PMI Realizzazione di piani di pre-fattibilità all introduzione delle tecnologie, sviluppo e presentazione di casi di best practice, piani di dimostrazione di tecnologie ottimali, sviluppo di progetti di Ricerca sviluppo e dimostrazione tecnologica Sperimentazione di servizi on-line per il reperimento di informazioni ad alto contenuto tecnico, in particolare nel campo della saldatura e della giunzione di materie plastiche e nel campo della gestione della progettazione Disseminazione dei risultati acquisiti attraverso l organizzazione di seminari tematici 15

Il Comitato Tecnico Scientifico: oltre 80 ricercatori al servizio dell innovazione Il Comitato Tecnico Scientifico (CTS) di ASTER - composto da rappresentanti di Università, CNR ed ENEA e responsabili del settore ricerca e sviluppo di imprese dell Emilia-Romagna - ha costituito nel 2001 sette Gruppi di Lavoro tematici coordinati con il supporto di esperti ASTER, e a cui partecipano ricercatori provenienti dalle Università, dagli Enti di ricerca e dalle imprese. I sette Gruppi di lavoro del CTS Aster 1. Tecnologie dell Informazione, E-Business, Logistica e Automazione 2. Motoristica e Veicolistica 3. Biomedicale ed Elettromedicale 4. Alimentazione e Salute 5. Scienze della Vita 6. Ambiente 7. Nanotecnologie e microsistemi Alla fine del 2001 i Gruppi di Lavoro hanno elaborato le prime 16 idee di progetti strategici, d intesa con il tessuto produttivo dei diversi settori, per la valorizzazione ed il trasferimento della ricerca prodotta in Emilia-Romagna. Su queste idee progettuali, si é impostato nel 2002 il lavoro di progettazione e ricerca fondi. Prime schede progettuali elaborate dai Gruppi di Lavoro: 1. Le nuove tecnologie dell informazione nella filiera agro-alimentare: modelli, infrastrutture e strumenti per un integrazione in qualità 2. Le nuove tecnologie dell informazione nell automazione industriale: un approccio sistematico e sinergico alla reingegnerizzazione di prodotti, processi e servizi 3. Laboratorio Tematico per il Trasferimento Tecnologico sulle Tecnologie della Comunicazione e dell Informazione (T 3 Lab - ICT) 4. Creazione di un laboratorio di simulazioni avanzate per il veicolo Simulazioni avanzate di tipo termofluidodinamico e strutturale di componenti del sistema veicolo Studio Teorico-Sperimentale delle Tecniche di Contenimento degli Inquinanti Gassosi Prodotti dai Motori a Combustione Interna Rumore e Vibrazioni nell Automotive La Gestione ed il Controllo del Sistema Motore Trasmissione 5. Sistemi innovativi per Organi Artificiali e dispositivi di supporto funzionale 6. Sviluppo di nuovi materiali per applicazioni biomedicali attraverso la modifica di proprietà di superficie di materiali plastici tradizionali 7. Sviluppo di sistemi per la progettazione di protesi, la pianificazione pre-operatoria e la chirurgia assistita in ortopedia 8. Sviluppo di sensori biomedici per misurazioni all interno del corpo umano o su circuiti Extracorporei 9. Sviluppo di sensori, modulatori e farmaci biotecnologici 10.Nuove strategie riabilitative per il recupero dell arto superiore nel paziente con emiplegia 11.Interazioni ospite-parassita per la prevenzione di malattie trasmesse dall animale all uomo 12. Individuazione d indicatori di qualità e di contaminanti naturali e di processo 13. Strategie per la prevenzione dei rischi biotici ed abiotici e per la riduzione della perdita di qualità nella trasformazione e conservazione dei prodotti agro-alimentari 14. Sistemi per il monitoraggio ambientale 15. Sistemi per la gestione dei rifiuti 16. Per un laboratorio virtuale integrato di nanotecnologie e microsistemi. 16

Valorizzazione della Ricerca - Trasferimento Tecnologico Gruppi di Lavoro Tematici per l innovazione ed il trasferimento tecnologico Un percorso di lavoro congiunto tra università, enti di ricerca e imprese I Gruppi di Lavoro Tematici sono stati avviati a partire da luglio 2001 a seguito della firma del Protocollo d Intenti tra le Università e i Centri di Ricerca regionali e la Regione Emilia-Romagna. I Gruppi di Lavoro Tematici sono stati creati con l obiettivo di stimolare la collaborazione tra mondo della ricerca e imprese, al fine di identificare orientamenti strategici per la regione Emilia- Romagna nel campo della ricerca industriale, del trasferimento tecnologico e dell innovazione. Obiettivo Soluzione Sviluppare cluster di progetti di sviluppo precompetitivo, di ricerca industriale, di trasferimento tecnologico e di innovazione; Sviluppare e verificare la fattibilità di strutture d'interfaccia tematiche, focalizzate sulla ricerca industriale, il trasferimento e diffusione delle conoscenze tecnologiche e la formazione avanzata per il trasferimento tecnologico. Fornire alla Regione Emilia-Romagna un orientamento strategico rispetto ai fabbisogni evidenziati direttamente dagli attori presenti sul territorio con il fine di identificare gli strumenti più idonei atti ad affrontare tali fabbisogni. Creare una massa critica progettuale con lo scopo di mettere in grado università, centri di ricerca ed imprese di sviluppare progetti futuri facendo riferimento alle risorse finanziarie regionali, nazionali e comunitarie disponibili e, in particolare, ai programmi previsti dal 6 Programma Quadro di Ricerca e Sviluppo Tecnologico della Commissione Europea (2002-2006). Risultati Attivazione di 7 Gruppi di Lavoro Tematici, con il coinvolgimento di oltre 80 ricercatori delle principali entità scientifiche dei relativi settori operanti in regione ed una rappresentanza delle imprese. Identificazione, per ogni Gruppo, di ambiti strategici di interesse primario rispetto allo sviluppo di idee progettuali innovative o alla realizzazione di nuove strutture di interfaccia tra ricerca e imprese. Realizzazione di 3 workshop per presentare le idee emerse e allargare la discussione ad ulteriori imprese e ricercatori. I workshop hanno riguardato rispettivamente i seguenti temi: Le nuove tecnologie applicate ai settori biomedicale e elettromedicale, Sicurezza e qualità degli alimenti, Motori e veicoli. Elaborazione delle prime 16 schede progettuali. Il Comitato Tecnico Scientifico di Aster ha identificato 7 aree tematiche, tenendo conto sia delle specificità del tessuto industriale dell Emilia-Romagna sia delle indicazioni emergenti circa le linee strategiche del 6 Programma Quadro di Ricerca e Sviluppo Tecnologico nella sua fase di definizione finale da parte della Commissione Europea. Per ognuna delle seguenti 7 aree tematiche è prevista l attivazione di uno specifico Gruppo di Lavoro: Ambiente Tecnologie dell informazione / e-commerce / Logistica / Automazione industriale Motoristica e veicolistica Biomedicale /Elettromedicale Scienze della vita Alimentazione e salute Microsistemi e Nanotecnologie Ogni Gruppo di Lavoro ha il compito di definire un insieme di idee e progetti di interesse strategico, da proporre sulle linee di finanziamento possibili, scegliendo di volta in volta quelle più consone e che meglio si adattano alla tipologia e al contenuto dei progetti medesimi. Il coordinamento dei gruppi di lavoro è affidato ai membri del CTS e alle organizzazioni da essi rappresentati, supportati da esperti ASTER. In collaborazione con Università di Bologna Università di Ferrara Università di Modena e Reggio Emilia Università di Parma CNR ENEA imprese Sito internet www.aster.it/progetti/strategici Maria Grazia Zucchini, Sara Monesi, Kussai Shahin, Verdiana Bandini, Debora Facchini 17

Valorizzazione della Ricerca - Trasferimento Tecnologico Finanziamenti per Innovazione, Ricerca e Sviluppo Tecnologico F1RST Il servizio F1RST è stato messo a punto per rispondere a due problemi che determinano lo scarso utilizzo delle opportunità di finanziamento esistenti, soprattutto da parte delle PMI: la mancanza di un informazione tempestiva ed efficace e la difficoltà nel "saper leggere" la documentazione, interpretando correttamente tutti gli elementi e le procedure. Inoltre, con il servizio si è voluto dare una risposta concreta all'esigenza delle imprese di trovare competenze tecniche che soddisfino i propri fabbisogni di ricerca e innovazione, ricercandole negli enti pubblici di ricerca e presso le università, ma anche alla mancanza di conoscenza dell'esistenza di finanziamenti a supporto dei rapporti di collaborazione di diverso tipo (contratti di ricerca, assunzione di personale, borse di dottorato di ricerca, ecc..) instaurabili con questi soggetti. Obiettivo Soluzione Offrire uno strumento di facile uso per orientarsi tra i finanziamenti regionali, nazionali e comunitari per le attività di ricerca, innovazione e trasferimento di tecnologia; fornire l'assistenza necessaria alla presentazione delle domande di finanziamento alle istituzioni pubbliche di riferimento (Commissione Europea, Ministeri, Regione Emilia-Romagna), traducendo i fabbisogni in progetti realizzabili e finanziabili; contribuire a migliorare il rapporto tra universo della ricerca ed imprese, offrendo un informazione dettagliata e completa sulle forme di collaborazione per attività di ricerca possibili tra imprese, Università e Centri Pubblici di Ricerca, sulla relativa contrattualistica e sui finanziamenti che supportano tale collaborazione. Risultati 975 utenti esterni 52 invii del bollettino via mail 1215 news inviate 23,4 n. medio di news per bollettino 70 schede inserite ed aggiornate su sito Sito internet http://www.aster.it/first F1RST si focalizza in modo particolare sui seguenti settori: ricerca e sviluppo innovazione e trasferimento di tecnologie e di conoscenze formazione e risorse umane cooperazione tecnologica internazionale attività produttive Il servizio è rivolto a: imprese università e centri di ricerca centri di servizio e trasferimento tecnologico associazioni imprenditoriali amministrazioni locali centri di formazione istituti di credito A tutti costoro F1RST offre un pacchetto di servizi che comprende: Sito internet con informazioni aggiornate e dettagliate sui programmi comunitari e sulle leggi nazionali e regionali, in particolare a favore della ricerca e dell'innovazione, accompagnate da normativa originale, bandi di gara, documenti di lavoro e formulari. Il 2001 ha visto una ristrutturazione del servizio, sia per rinnovare il layout grafico sia per consentire la gestione dei contenuti tramite database. Il nuovo servizio, oltre a presentare un significativo miglioramento in termini di efficienza nella gestione dei contenuti e delle informazioni sugli utenti, consente ora di effettuare ricerche molto puntuali sia sulle notizie, sia sulle schede relative ai finanziamenti. Bollettino personalizzato via e-mail su programmi e leggi di finanziamento, inviti a presentare proposte, eventi, progetti finanziati, pubblicazioni, allo scopo di consentire all utente, che non ha tempo da dedicare alla ricerca e all analisi delle fonti informative, di essere costantemente aggiornato. Attraverso questo sistema ogni utente riceve solo le informazioni di proprio interesse (selezionate attraverso la scelta di alcune parole chiave, preventivamente e personalmente individuate, che permettono di delineare uno specifico profilo) inviate via e-mail almeno una volta alla settimana e caratterizzate da una estrema sintesi: titolo, breve abstract, fonte e data. Il servizio così articolato garantisce tempestività, personalizzazione, approfondimento e chiarezza. Inoltre, può essere customizzato per organizzazioni che desiderino inserire nelle newsletters destinate ai propri utenti un proprio flusso di notizie, creando così una newsletter personalizzata. Il primo esempio di personalizzazione del servizio è quello fornito all Università di Bologna ufficio Relazioni Internazionali che è stato messo a punto e testato nel 2001. Assistenza tecnica in particolare attraverso la realizzazione di check up sui fabbisogni di finanziamento, l'individuazione dei programmi dei finanziamento più appropriati, la progettazione e la gestione di progetti finanziati, la ricerca partner. Nel corso del 2001 sono state effettuate attività di orientamento, prescreening di progetti e supporto alla progettazione per un consistente numero di interlocutori, tra cui soggetti pubblici, centri di servizio, imprese, associazioni e soggetti della ricerca. 18 Stefano Durì, Maria Gabriella Gualandi, Stefano Bettini, Antonio Renna, Alessandra Borgatti, Federica Roffi

Valorizzazione della Ricerca - Trasferimento Tecnologico Il punto d'incontro tra Ricerca e Impresa LINK UP Link up, un servizio per le imprese e per il mondo della ricerca pubblica, è stato pensato per agevolare l'accesso alle competenze e alle tecnologie già esistenti tramite la ricognizione di forme di collaborazione tra imprese ed i diversi soggetti della ricerca, l'individuazione delle competenze di ricerca presenti sul territorio regionale e l'illustrazione delle linee di finanziamento comunitarie, nazionali e regionali a supporto delle diverse forme di collaborazione. Obiettivo Soluzione Valorizzare la ricerca Promuovere la collaborazione tra il mondo della ricerca pubblica e le imprese Supportare il trasferimento tecnologico dalle università ed enti pubblici di ricerca verso le imprese, in termini di competenze, know how e tecnologie Orientare le imprese verso l'utilizzo di competenze provenienti dal mondo della ricerca Risultati Monitoraggio delle diverse forme di collaborazione tra imprese ed Enti di Ricerca/Università a livello nazionale: illustrazione di contenuti, procedure, normativa nazionale di riferimento e referenti. Reperimento delle regolamentazioni di Ateneo riguardo le forme di collaborazione Università- Imprese esistenti. Elaborazione di un metodo di ricerca delle competenze scientifiche presenti sul territorio presso gli Enti Pubblici di Ricerca/Università. Mappatura degli incentivi comunitari, nazionali e regionali per ciascuna delle tipologie di collaborazione individuate. Realizzazione del sito Link Up Il servizio è rivolto a: Imprese Università Enti Pubblici di Ricerca Dottori di ricerca, dottorandi, laureati con capacità di ricerca A tutti i beneficiari del servizio, Link Up offre: Informazione Un sito web che funga da primo orientamento per gli utenti Supporto tramite helpdesk telefonico Apposito indirizzo e-mail Assistenza tecnica Incontri di approfondimento su specifiche esigenze delle singole aziende Supporto alla redazione di contratti di ricerca tra imprese ed esecutori di ricerca Individuazione delle competenze di ricerca Assistenza alla presentazione delle domande di finanziamento In collaborazione con Univeristà di Bologna Università di Modena e Reggio Emilia Univeristà di Ferrara Università di Parma CNR ENEA Sito internet www.aster.it/linkup Stefano Durì, Maria Gabriella Gualandi, Federica Roffi, Stefano Bettini, Antonio Renna, Alessandra Borgatti 19