SCUOLA MEDIA STATALE PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA DI ISTITUTO



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Transcript:

REPUBBLICA DI SAN MARINO SCUOLA MEDIA STATALE Sede di Fiorentino PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA DI ISTITUTO CLASSI TERZE ANNO SCOLASTICO 2012/2013

INDICE Presentazione pag. 3 Regolamento di Istituto pag. 4 Biblioteca di Istituto. pag. 8 Centro di Documentazione... pag. 9 Programmazione Educativa.... pag. 10 Percorsi Formativi di Istituto pag. 11 Educazione alla Cittadinanza... pag. 12 Progetto Solidarietà. pag. 15 Educazione Ambientale... pag. 16 Educazione all Affettività... pag. 17 Educazione Stradale pag. 19 Educazione alla Prevenzione e alla Protezione Civile pag. 22 Laboratori Didattici Interdisciplinari.. pag. 24 Laboratori Didattici Disciplinari. pag. 25 Orientamento... pag. 26 Materie di Insegnamento. pag. 27 Religione. pag. 28 Italiano. pag. 33 Storia, Educazione Civica, Geografia. pag. 35 Lingua Francese e Lingua Inglese... pag. 38 Scienze Matematiche, Chimiche, Fisiche e Naturali... pag. 42 Educazione Tecnica. pag. 43 Educazione Artistica... pag. 47 Educazione Musicale.. pag. 49 Educazione Fisica pag. 52 Organigramma. pag. 56 Calendario Scolastico.. pag. 59 2

PRESENTAZIONE Il presente opuscolo intende illustrare l Offerta formativa di questa scuola per permettere una miglior comprensione del processo di insegnamento / apprendimento attivato e quindi facilitare anche la collaborazione e la partecipazione delle famiglie ai diversi momenti educativi. I Percorsi formativi di Istituto, elaborati dal Collegio dei docenti, integrano i curricoli disciplinari con proposte di elevata valenza formativa, sono interdisciplinari e coinvolgono gli alunni di molte classi. Le programmazioni disciplinari, concordate fra tutti gli insegnanti della stessa materia, presentano i contenuti in modo sintetico, e certamente non esaustivo, in funzione di una programmazione specifica che terrà conto della motivazione e delle esigenze degli alunni delle singole classi. In ambito didattico infatti si cercherà di sviluppare interesse e curiosità partendo da situazioni concrete, dall esperienza e dalla osservazione della realtà. I contenuti saranno affrontati ed approfonditi con la necessaria gradualità, utilizzando, oltre ai tradizionali strumenti di lavoro, anche nuove metodologie interattive. Gli apprendimenti relativi alle singole discipline saranno valutati con vari tipi di prove, quali interrogazioni, verifiche scritte e prove oggettive, onde accertare il raggiungimento degli obiettivi specifici prefissati, le abilità e le conoscenze maturate. La valutazione per ogni disciplina sarà effettuata mediante verifiche che avranno una cadenza periodica e verrà espressa attraverso una valutazione numerica indicata in decimi. La valutazione globale espressa dal Consiglio di classe comprenderà osservazioni relative agli obiettivi educativi. In questo contesto si farà anche riferimento alla partecipazione alle attività elettive e ai laboratori proposti dalla scuola. Le schede di valutazione verranno consegnate ed illustrate ai familiari dagli insegnanti coordinatori. 3

REGOLAMENTO DI ISTITUTO La cooperazione scuola-famiglia è indispensabile per promuovere la crescita della personalità del ragazzo e il presente regolamento si pone soprattutto come obiettivo primo quello educativo e formativo in linea con le finalità generali della scuola. Pertanto i genitori, gli insegnanti, gli alunni e il personale non docente sono chiamati a collaborare fra loro, pure nel rispetto dei propri ruoli, comunque finalizzati al momento culturale e formativo della scuola. Assemblee ed incontri I rapporti scuola-famiglia si svolgono attraverso momenti istituzionali (organismi previsti dagli organi collegiali di gestione) e attraverso incontri individuali di colloquio fra genitori e insegnanti. Nei mesi di ottobre e marzo verranno illustrate la programmazione ed altre attività su cui gli insegnanti intendono chiedere la collaborazione delle famiglie. Nei mesi di dicembre ed aprile si svolgeranno i colloqui individuali con gli insegnanti per la reciproca informazione sul singolo alunno. Nel corso dell'anno i genitori possono richiedere, tramite i loro rappresentanti, la convocazione di assemblee straordinarie, qualora lo ritengano necessario. Nel corso della settimana ogni insegnante è a disposizione dei genitori per un'ora al mattino, secondo un calendario che verrà distribuito agli alunni. Eventuali disagi o difficoltà dei ragazzi oppure problemi di carattere più generale potranno essere segnalati direttamente dalle famiglie ai singoli insegnanti oppure riferiti al Dirigente. Libretto delle comunicazioni scuola-famiglia Insegnanti e genitori potranno utilizzare il libretto per uno scambio reciproco di informazioni e come ulteriore documentazione dell andamento scolastico. Gli insegnanti trascriveranno i risultati delle prove di verifica sul libretto. Le valutazioni e le informazioni dovranno essere firmate in modo sollecito da un famigliare. Gli elaborati dei ragazzi sono comunque a disposizione delle famiglie in qualsiasi momento, per una verifica del rendimento scolastico del proprio figlio. Sul libretto saranno trascritte le note disciplinari che figurano nel registro di classe. Sul libretto saranno segnalate anche negligenze e dimenticanze da parte dell alunno. L'alunno deve avere sempre con sé il libretto delle comunicazioni. La famiglia e l'alunno sono responsabili della tenuta del libretto scolastico. La famiglia deve controllare sistematicamente le varie comunicazioni della scuola sul libretto. In caso di smarrimento, un familiare è tenuto a fare richiesta presso la segreteria di un nuovo libretto previa comunicazione all'insegnante coordinatore. In caso di completamento del libretto l'alunno ne riceve uno nuovo, consegnando il vecchio al Vice Dirigente. Il libretto sarà riconsegnato in Vicepresidenza alla fine dell'anno scolastico. 4

Ingresso Gli insegnanti devono trovarsi in aula al suono della prima campana; le lezioni hanno inizio al suono della seconda campana. Gli studenti, dopo aver atteso nell'atrio dell Istituto, entrano in classe al suono della prima campana, in modo sollecito ed ordinato. La scuola garantisce la sorveglianza solo all interno dell edificio scolastico. Qualora un ragazzo si presenti a scuola dopo che le lezioni sono iniziate, potrà essere ammesso in classe con giustificazione del genitore all'ora successiva. Intervallo L intervallo rappresenta il momento di vita scolastica di maggiore indipendenza ed autonomia per gli studenti e quindi anche il momento più direttamente affidato al loro senso di responsabilità ed autogestione. Comunque, la vigilanza sui ragazzi durante l intervallo, inteso anche come momento di relazione sociale fra i ragazzi e fra ragazzi ed adulti, è a carico dell insegnante dell ora precedente, dei bidelli, e all occasione di tutto il personale che opera nella scuola. Si raccomanda agli alunni di procurarsi la merenda prima dell inizio delle lezioni. A propria discrezione, gli insegnanti possono accompagnare gli alunni all esterno dell edificio durante l intervallo. Avvicendamenti La responsabilità generale degli insegnanti sulla classe si riferisce all intero orario di lezione e quindi anche ai momenti di avvicendamento e di trasferimento nelle varie aule e laboratori. Il personale non docente sarà di ausilio, per quanto riguarda la sorveglianza, nei momenti di interscambio degli insegnanti. Gli insegnanti avranno maggiore attenzione nei confronti delle prime classi, quando gli studenti non hanno ancora acquisito una chiara conoscenza logistica degli ambienti e della struttura scolastica. Uscita Al termine delle lezioni la campana indica l uscita delle classi sistemate al piano terreno e al primo piano, successivamente usciranno quelle sistemate al secondo e terzo piano. Gli insegnanti sono tenuti ad accompagnare le classi nell'atrio in modo da assicurare una uscita disciplinata. Se si presenterà per qualcuno degli alunni la necessità di entrare in ritardo o di uscire in anticipo per visite mediche o altri motivi personali validi, questo dovrà avvenire preferibilmente in coincidenza col cambio dell'ora, in modo da non provocare interruzioni al normale svolgimento delle attività in corso. In queste circostanze è necessario compilare le schede apposite presenti sul libretto. 5

Abbigliamento La scuola è un ambiente educativo e formativo; come tale va rispettato anche nell'abbigliamento e nel linguaggio che dovranno essere adeguati e decorosi. Visite guidate, e viaggi di istruzione Per garantire il successo e il regolare svolgimento delle uscite didattiche, delle visite guidate e dei viaggi di istruzione, considerati parte integrante la programmazione educativo-didattica, si chiede alle famiglie la massima disponibilità e collaborazione affinché siano seguite con cura le procedure e le norme richieste dai docenti. Uscite in territorio Per una migliore organizzazione e svolgimento delle stesse si chiede alle famiglie di autorizzare il proprio figlio firmando l'apposito modulo all'inizio dell'anno scolastico. Assenze Alla scuola sta particolarmente a cuore la regolare frequenza degli alunni sia alle lezioni che alle attività laboratoriali ad esse comparate, pertanto sarà cura dei docenti e delle famiglie collaborare al raggiungimento di questi obiettivi. Gli insegnanti della 1 a ora sono tenuti a controllare le presenze e a giustificare le assenze. Il Coordinatore comunicherà al Dirigente i nomi degli alunni che sistematicamente dimenticano la giustificazione e il Dirigente provvederà a convocare i genitori. Le assenze per un periodo superiore ai cinque giorni vanno giustificate tramite certificato medico. Qualora l'alunno dovesse assentarsi dalla scuola per periodi prolungati per viaggi e vacanze, la famiglia è tenuta a darne anticipatamente comunicazione scritta al Dirigente. Si ritiene doveroso sottolineare che in tali circostanze gli insegnanti porteranno avanti regolarmente le loro programmazioni e si invitano pertanto i genitori a valutare con attenzione l'opportunità o meno di scelte di questo tipo. Note disciplinari Per nota disciplinare si intende la segnalazione sul registro di classe e sul libretto delle comunicazioni di un comportamento scorretto ed offensivo dello studente nei confronti di persone o cose. Dopo la 3 a nota il coordinatore consulta i colleghi, convoca i genitori ed eventualmente il Consiglio di Classe adotta i provvedimenti disciplinari adeguati. Il Dirigente può però intervenire tempestivamente nei casi in cui la gravità del comportamento richiede un intervento immediato. 6

Chiunque arrechi danno alle cose, oltre alle implicazioni di carattere disciplinare è tenuto al risarcimento integrale del valore reale o stimato delle stesse. Il Vice Dirigente è tenuto ad occuparsi delle operazioni del caso su segnalazione degli insegnanti e del personale. Telefonate I familiari possono comunicare telefonicamente con gli alunni attraverso la segreteria, che provvederà a far trasmettere il messaggio al ragazzo nel cambio dell'ora. Gli alunni possono telefonare a casa, previa autorizzazione dell insegnante ed in caso di effettiva necessità. Si consiglia di non portare il cellulare a scuola in quanto esiste un servizio telefonico tramite la segreteria. E comunque vietato l utilizzo del cellulare per tutto l'orario scolastico (8:00-13:00). Nel caso che un ragazzo venga trovato con il cellulare, l'insegnante provvederà a ritirarlo e a consegnarlo al Dirigente e verrà restituito solo a un familiare. Infortuni In caso di infortunio avvenuto durante l orario scolastico mattutino che nei Gruppi Sportivi pomeridiani sarà cura della scuola o dei singoli insegnanti avvertire la famiglia e provvedere in base all urgenza. I familiari sono tenuti a collaborare con la segreteria per l eventuale pratica assicurativa e a riconsegnare alla segreteria stessa con la massima premura (entro 24 ore) il certificato rilasciato dal Pronto Soccorso. La scuola non può essere ritenuta responsabile di eventuale perdita, danneggiamento e smarrimento di oggetti preziosi, di denaro e di strumenti particolarmente pregiati che dovessero verificarsi durante l'orario delle lezioni. 7

BIBLIOTECA DI ISTITUTO Regolamento Orario La biblioteca è aperta tutti i giorni feriali, secondo il calendario scolastico, dalle ore 8:00 alle ore 13:00 e il martedì pomeriggio dalle ore 15:00 alle ore 18:00. Utenza e servizi La biblioteca è a disposizione di alunni, insegnanti e personale non docente per studio, lettura, visita e prestito dei libri. L utilizzo del computer è limitato ai soli docenti e nelle ore in cui sono presenti i responsabili della biblioteca. Modalità d accesso Gli alunni possono usufruire del servizio prestiti previo il permesso di un insegnante di classe. Le classi potranno effettuare visite o consultare testi accompagnate da un insegnante oppure gli alunni potranno recarsi singolarmente in biblioteca quando è presente il personale addetto. La ricerca di un opera per la lettura in sede o per il prestito può essere fatta direttamente dall utente oppure con l aiuto dei responsabili. I libri possono essere scelti dagli scaffali, richiesti al personale o ricercati tramite gli appositi cataloghi. Modalità di consultazione Gli utenti potranno consultare, senza alcuna formalità, i periodici esposti prestando però cura di riposizionarli correttamente appena effettuata la lettura. I libri consultati vanno lasciati sullo scaffale o sul tavolo più vicino alla collocazione e saranno ricollocati a cura del personale della biblioteca. Le opere consultate dalle classi accompagnate dagli insegnanti andranno ricollocate correttamente negli scaffali seguendo l indicazione dei docenti. Modalità di prestito Non è consentito il prestito delle sole opere seguenti: manoscritti e libri rari; opere considerate di particolare valore artistico e bibliografico; opere che siano in condizioni che ne sconsigliano il prestito; dizionari, atlanti, enciclopedie o testi scolastici di uso frequente e presenti in copia singola al momento della richiesta. La durata del prestito non può superare i trenta giorni, salvo deroghe particolari di volta in volta stabilite dai responsabili. Agli utenti è consentito il prestito di due libri; i responsabili potranno derogare da tali norme solo in via del tutto eccezionale e per comprovati motivi di studio. Il prestito agli alunni è normalmente consentito fino al 31 maggio, dopodiché ogni singola richiesta deve essere autorizzata dagli insegnanti. 8

CENTRO DI DOCUMENTAZIONE Presso la scuola è attivo il Centro di Documentazione che contribuisce all organizzazione complessiva del servizio scolastico svolgendo un'attività di documentazione, di sostegno e di qualificazione dell attività formativa, di sperimentazione e ricerca nell'ambito didattico. Sulla base delle indicazioni fornite dalla legge, l attività del Centro di Documentazione è finalizzata a: documentare l evoluzione della scuola raccogliendo sistematicamente materiali relativi agli itinerari didattici attivati, alle scelte di programmazione educativa, alle attività sperimentali e ad ogni altra iniziativa che qualifichi la scuola; mantenere collegamenti con analoghe strutture di altri Stati attraverso scambi di documentazione e di informazioni relative ad attività di aggiornamento e formazione, favorendo la partecipazione a ricerche e progetti di carattere internazionale; promuovere ed effettuare attività di ricerca funzionale a percorsi di innovazione e sperimentazione; gestire servizi rivolti alla scuola e in particolare alla biblioteca e ai laboratori. Dall anno scolastico 2003/2004 è stato avviato un Progetto sperimentale di riforma del sistema dei Centri di Documentazione ((Decreto 10 giugno 2003 n 74) con il quale si intende perseguire le finalità sopra descritte mediante la sperimentazione di un nuovo modello organizzativo e funzionale. Nell ambito di tale sperimentazione è stato istituito, in collaborazione con il Dipartimento della Formazione dell Università di San Marino, il Portale dell Educazione (www.educazione.sm). All'interno dell'istituto è stata allestita dall'anno scolastico 2005-06 una Biblioteca per insegnanti dotata di numerosi testi sulla didattica e sulla pedagogia, di saggi di approfondimento inerenti le singole discipline. Presso il centro di documentazione è prevista attualmente la presenza di alcuni insegnanti che seguono anche le attività delle biblioteche. 9

PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA Il Consiglio di Classe, tenendo presenti le finalità educative della scuola, quali l assunzione di impegni e di responsabilità verso se stessi e gli altri, il dialogo costruttivo e la convivenza pacifica con persone di idee e culture diverse, concorda i seguenti obiettivi relativi al comportamento e al metodo di studio. Il Consiglio di Classe ritiene opportuno sottolineare che le regole scolastiche non vanno intese nel senso restrittivo di limitare la libera espressione della personalità individuale, ma, al contrario, nel senso costruttivo di aiutare gli adolescenti a prepararsi ad una partecipazione sociale corretta e responsabile. METODO DI LAVORO Perfezionare il metodo di lavoro per consolidare la propria autonomia operativa. 1. Utilizzare con padronanza il proprio materiale scolastico e gli strumenti delle singole discipline. 2. Consolidare la capacità di organizzare ed utilizzare i propri tempi di lavoro a scuola e a casa. 3. Consolidare l autonomia nello svolgimento delle prove, nel controllo delle proprie produzioni e nell autocorrezione. 4. Maturare un adeguata competenza linguistica generale e disciplinare per esprimere le conoscenze acquisite. 5. Saper trasferire, collegare, confrontare le conoscenze acquisite nelle diverse aree disciplinari. 6. Sviluppare un adeguata capacità di ascolto e di produrre interventi con ordine e pertinenza all argomento trattato. MATURAZIONE PERSONALE 1. Relazionarsi correttamente e responsabilmente con gli altri maturando un atteggiamento di apertura al dialogo costruttivo, allo scambio critico di differenti opinioni e conoscenze e al lavoro cooperativo. 2. Approfondire la riflessione sul proprio carattere, abilità ed aspirazioni al fine di orientare con maggiore consapevolezza le proprie scelte scolastiche dopo la III media e di relazionarsi col sociale valorizzando le proprie attitudini. 3. Imparare a non lasciarsi condizionare dal pregiudizio, ma abituarsi ad analizzarlo e discuterlo per raggiungere una visione critica dei problemi degli individui e della società multietnica. 4. Sviluppare una adeguata autonomia di pensiero, per conoscere e quindi saper affrontare con consapevolezza le varie situazioni, comprese quelle di rischio e di pericolo. 10

PERCORSI FORMATIVI DI ISTITUTO EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA VIVERE LA RESPONSABILITÀ Progetto solidarietà Educazione ambientale Educazione all affettività Educazione stradale EDUCAZIONE ALLA PREVENZIONE E ALLA PROTEZIONE CIVILE Scuola sicura LABORATORI DIDATTICI INTERDISCIPLINARI Di quale interesse sei? ORIENTAMENTO Crescere e scegliere che avventura! 11

EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA 2005-2014 DECENNIO DELL EDUCAZIONE ALLO SVILUPPO SOSTENIBILE L UNESCO, nell ambito del Decennio dell Educazione allo Sviluppo Sostenibile promosso dalle Nazioni Unite per il periodo 2005-2014, 2014, è impegnata a diffondere la cultura della sostenibilità: una prospettiva di sviluppo durevole di cui possano beneficiare tutte le popolazioni del pianeta, presenti e future, e in cui le tutele di natura sociale, quali la lotta alla povertà, la protezione dei diritti umani e della salute, si integrano con quelle ambientali di conservazione delle risorse trovando sostegno reciproco. La cultura della sostenibilità interessa gli individui di ogni età, professione e gruppo. Deriva dalla scuola come dalla famiglia, dalla formazione come dai media, dal luogo di lavoro come dai momenti di svago. Richiede uno sforzo congiunto e coerente di tutte le sedi della società per promuovere nuovi stili di vita improntati al rispetto per il prossimo, per le risorse del pianeta, per le culture diverse, per le generazioni future (tratto dal discorso di presentazione). Da Schema Internazionale d Implementazione per il Decennio delle Nazioni Unite dell Educazione per lo Sviluppo Sostenibile [Testo approvato nella 59 sessione dell Assemblea Generale delle Nazioni Unite (New York, 18-1919 ottobre 2004) e nella 171 sessione del Comitato esecutivo UNESCO (Parigi, aprile 2005)]: L educazione e la sostenibilità sono strettamente connesse tra loro, ma la distinzione tra educazione comunemente intesa e educazione per la sostenibilità non è sempre facile da cogliere. ( ) L Educazione allo Sviluppo Sostenibile, affrontando gli aspetti locali delle tre dimensioni della sostenibilità - ambiente, società (ivi inclusa la cultura) e economia -, prende forme diverse a seconda del contesto territoriale di riferimento ( ). Il l Decennio delle Nazioni Unite dedicato all Educazione per lo Sviluppo Sostenibile (DESS ) è un impresa complessa e di lungo termine. Le implicazioni ambientali, sociali ed economiche sono enormi e toccano moltissimi aspetti della vita della popolazione mondiale. Lo scopo ultimo del DESS è l integrazione dei principi, dei valori e delle pratiche dello sviluppo sostenibile in tutti gli aspetti dell educazione e dell apprendimento. Questo sforzo educativo dovrà stimolare nei comportamenti cambiamenti tali da rendere il futuro più sostenibile in termini di salvaguardia ambientale, progresso economico e equità della società per le generazioni presenti e future. L Educazione allo Sviluppo Sostenibile (ESS) intende preparare le persone di qualsiasi età e condizione a affrontare e risolvere le questioni che pongono minacce al futuro sostenibile del nostro pianeta. ( ) La necessità di comprendere e affrontare queste tematiche mondiali che incidono su nazioni e comunità è prioritaria nell ESS. Sono questioni che emergono dalle tre sfere dello sviluppo sostenibile: ambiente, società, economia. I temi ambientali, come ad es. quelli relativi a acque e rifiuti, si ripercuotono su qualsiasi paese, ed altrettanto dicasi di questioni sociali come l occupazione, i diritti umani, la parità dei sessi, la pace e la sicurezza. Tutti i paesi sono inoltre tenuti a confrontarsi con temi economici come la riduzione della povertà e la responsabilità delle imprese.( ). 12

EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA (Vivere la responsabilità) I processi di globalizzazione e gli attuali flussi migratori sempre più consistenti rendono necessario ridefinire il concetto di cittadinanza. Se un tempo la cittadinanza era definita dalla nascita e dall'appartenenza ad un territorio, oggi questi riferimenti risultano inadeguati rispetto alla complessità della situazione contemporanea. D'altra parte, l'aumento delle diseguaglianze e l'estendersi delle forme di emarginazione rischiano di ridefinire nei fatti la cittadinanza con il metro della ricchezza e della possibilità effettiva di "accesso" a determinate opportunità e privilegi. È dunque indispensabile, affinché ci sia una reale "globalizzazione dei diritti", garantire a tutti coloro che vivono effettivamente nel nostro paese i medesimi diritti alla sicurezza personale (abitazione, salute, lavoro), all'espressione e alla realizzazione di sé, alla partecipazione attiva alla vita sociale, e, più in generale, educare le persone alla cooperazione per realizzare insieme progetti comuni. Educare alla cittadinanza significa anche riconoscere la medesima appartenenza ad un'unica umanità e ad un unico pianeta e quindi educare al riconoscimento delle alterità distanti e all'impegno per una giustizia internazionale. Infatti i diritti dei cittadini dei paesi più ricchi non devono essere in contraddizione con i diritti delle persone del resto del mondo. Dunque oltre alla condivisione di alcuni principi minimi universali occorre che ci sia la volontà etica e politica di costruire nuove forme di incontro e di cooperazione internazionale. La scuola in questo delicato ed urgente impegno gioca un ruolo fondamentale. L Educazione alla cittadinanza prevede dunque varie attività didattiche ed un approccio concreto caratterizzato dal fornire ai giovani conoscenze e strumenti di cittadinanza attiva, mediante una progressiva e graduale consapevolezza di ciò che significa RESPONSABILITÀ. È necessario che nella realtà scolastica quotidiana gli alunni vivano pratiche di partecipazione civica, attraverso cui possano sperimentare un appartenenza responsabile all interno del gruppo classe e della scuola, condizione fondamentale per maturare una effettiva consapevolezza di cittadinanza in contesti sempre più ampi. Chi fa parte di una comunità non può che essere cittadino della comunità stessa, il che implica un assunzione di responsabilità oltre che un acquisizione di diritti. La conoscenza approfondita del concetto di responsabilità permette il confronto con i principi costituzionali e impegna i ragazzi a viverne i valori nella quotidianità della loro esistenza. Maturano così competenze di convivenza civile tali da manifestare comportamenti responsabili che aiutano nella ricerca della propria identità. La responsabilità è un modo di essere, un modo di comportarsi, una qualità della persona che regola le sue azioni valutando le possibili conseguenze che ne derivano ed escludendo quelle che possono produrre danni a sé, agli altri, alla natura, all ambiente, a generazioni che ci seguiranno. È fondamentale però sottolineare che il traguardo non è solo sapere di più, ma anche motivare al cambiamento ed alla partecipazione: infatti il percorso ha lo scopo di far acquisire saperi FACENDO SÌ CHE CIÒ CHE SI SA si traduca in vita vissuta, in COMPORTAMENTI, in AZIONI: non solo sapere, ma anche SAPER FARE e soprattutto SAPER ESSERE. (liber. adatt. da Educare alla cittadinanza attiva mondiale di PIERA GIODA 13

OBIETTIVI EDUCATIVI in Dizionario del cittadino del mondo, S. Pochettino A. Berruti, ed. EMI 2003) N.B. 1. Sentirsi partecipi della vita della comunità scolastica, per avvicinarsi ai problemi in qualità di membri di una società locale, nazionale e internazionale. 2 Riconoscere e assumere progressivamente comportamenti responsabili verso se stessi e gli altri, nel processo di costruzione della propria identità di cittadino, conformemente alla propria età. 3 Comprendere e valorizzare le differenze. 4 Imparare ad essere disponibili ad una soluzione non violenta dei conflitti. 5 Riflettere sul proprio stile di vita e attuare i possibili cambiamenti. 6 Maturare sensibilità alla difesa dei diritti umani. I singoli Consigli di Classe moduleranno il lavoro a partire dalle loro priorità e dai percorsi preselezionati. 14

PROGETTO SOLIDARIETÀ Un piccolo gesto per un grande obiettivo L educazione alla cittadinanza è argomento trasversale a tutte le materie d insegnamento: un percorso che la scuola può e deve fare, a partire dall instaurazione di un clima di fiducia, serenità e rispetto che deve essere costruito al suo interno, nella consapevolezza che gli uomini si educano fra loro (Freire). Per educare i nostri ragazzi al rispetto dei diritti umani sia nei paesi lontani sia nel loro mondo e nel loro quotidiano, verranno create occasioni diverse. In primo luogo saranno strutturati momenti in cui essi potranno informarsi, stabilire contatti, confrontarsi e discutere, prendere decisioni. È quindi prevista la continuazione di iniziative didattiche finalizzate alla raccolta di fondi per il proseguimento dei sostegni a distanza e per altri progetti: - merende di solidarietà: iniziativa che coinvolge tutte le classi nel periodo precedente il Natale - mercatini di Natale: vendita di prodotti e oggetti realizzati dalle classi e dai loro insegnanti - spettacolo di Natale: i ragazzi e i loro insegnanti sono coinvolti in recite, canti e rappresentazioni teatrali. L educazione alla cittadinanza potrà coniugarsi, ogni volta che gli agganci saranno possibili, con i percorsi didattici già programmati. Sostegno a distanza di cui si prevede la prosecuzione: Ipinko Temitope Lagos Nigeria 1994 - AVSI Betelem Zake Villaggio Ofa Harto Etiopia 2004 - MEC Ghennet Gaga Villaggio Kolsciobo Etiopia 1997 - MEC Deghefù Dana Villaggio Weighein Mokonissa Etiopia 1996 - MEC Tigabu Legiso Villaggio Charake Etiopia 2001 - ME Amanuel Gataro Villaggio Antabulla Etiopia 2001 - ME Melicianne Pierre Port Au Prince Isola di Haiti 1992 - AVSI Brahimi Maria Albania 2004 - AVSI Mabratu Banda Villaggio Abbala Ella Etiopia 1998 - ME Athieno Christine Villaggio Wakasiki Zone Uganda 2005 - AVSI Pilar Silva Cecilia Luiza Belo Horizonte-Brazil- 2010-AVSI Mlisa George Marius Iazu Cojasca Romania 1990 - AVSI 15

EDUCAZIONE AMBIENTALE (Progetto triennale) Finalità Acquisire la consapevolezza che l uomo è parte integrante dell ambiente in cui vive. Far conoscere il territorio nei suoi aspetti naturalistici, ecologici e storici attraverso percorsi guidati. Educare alla tutela e alla salvaguardia dell ambiente. Obiettivi Conoscere l ambiente come una realtà in continua evoluzione sotto l'aspetto geologico, storico ed ecologico. Riconoscere alcune specie viventi presenti sul territorio in particolare la macrofauna e la flora arborea. Valutare l importanza ecologica delle piante e degli animali. Scoprire le relazioni fra risorse ambientali e lavoro dell uomo. Sensibilizzare ad un uso consapevole e responsabile delle risorse ambientali. Riscoprire il piacere dell attività motoria all aria aperta. Sviluppare le capacità di orientamento. Attività Saranno proposte alcune fra le seguenti attività a discrezione degli insegnanti del corso in relazione alla programmazione didattica. 1. Osservazione diretta, durante le quattro stagioni, della flora e della fauna, visione di filmati e schede illustrative. 2. Valutazione dell importanza ecologica delle diverse specie viventi. 3. Scoperta dell interazione fra clima e flora. 4. Osservazione del rapporto fra territorio, agricoltura e attività umana. 5. Osservazione e conoscenza dell aspetto geomorfologico del territorio. 6. Attività di trekking. 7. Orienteering. 8. Lettura delle cartine e loro interpretazione sul territorio. 9. Conoscenza ed uso della bussola. 10. Pratica della raccolta differenziata dei rifiuti. 11. Riciclaggio dei materiali. 12. Visita a Musei, Parchi, Arboreto, Aziende agricole, Centri Naturalistici, Centrali ed impianti di energia alternativa. Il Centro di Documentazione provvederà a fornire di volta in volta i percorsi didatticonaturalistici, con tutte le informazioni e le notizie che serviranno come punto di riferimento alle uscite di trekking. 16

Scuola Media Statale Fiorentino EDUCAZIONE ALL'AFFETTIVITÀ Nessun periodo della vita è così ricco di cambiamenti come il passaggio dall infanzia all adolescenza. Cambiamenti che coinvolgono l aspetto fisico, il modo di pensare, i sentimenti e la relazione azione con gli altri. E compito irrinunciabile della scuola aiutare i ragazzi a saper gestire e accettare questi processi, affinché si mettano nella condizione di star bene prima di tutto con se stessi, quindi con gli altri. 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. OBIETTIVI Approfondire laa conoscenza e l accettazione di sé, rafforzando l autostima. Attivare atteggiamenti di ascolto e di relazione positiva nei confronti degli altri. Comunicare la percezione di sé e del proprio ruolo nella classe, nella famiglia, nel gruppo dei pari in genere. gener Esercitare modalità corrette ed efficaci di espressione delle proprie emozioni e della propria affettività. Comprendere le modificazioni fisiche del proprio corpo e metterle in relazione con quelle psicologiche e di comportamento sociale. Essere consapevoli evoli delle corrette modalità relazionali da adottare con coetanei e adulti di sesso diverso, sforzandosi di correggere le eventuali inadeguatezze. Riflettere sul rapporto affettività-sessualità-moralità, affettività moralità, riconoscendone gli aspetti culturali e valoriali. 17

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Ipotesi di attività trasversali e disciplinari da definire all interno dei consigli di classe Controllo dell espressione verbale e non verbale nella comunicazione, ai fini della scelta del registro più adeguato alla relazione positiva. Attività che facilitino, da parte dell alunno, la comunicazione della percezione di sé e del proprio ruolo nella classe, nella famiglia, nel gruppo dei pari in genere. Lettura di testi letterari e non che affrontino il problema della conoscenza di sé, dell autostima, della ricerca dell identità propria del periodo adolescenziale. Attività di riflessione sulle proprie aspirazioni, attitudini e capacità. Realizzazione di descrizioni di sé, delle proprie capacità e abilità, dei propri interessi attraverso linguaggi diversi. Narrazione dei cambiamenti personali nel tempo. Lettura e produzione di testi (scritti, multimediali, iconici, filmici ), oppure discussioni argomentate su esperienze di relazioni interpersonali significative e sui problemi dei diversi momenti della vita umana. Riflessioni sui cambiamenti fisici e sulle situazioni psicologiche che caratterizzano la preadolescenza. Trattazione dell anatomia dell apparato riproduttivo, della fecondazione, della nascita, delle fasi della vita umana. Analisi di alcuni aspetti della preadolescenza nell arte attraverso dipinti, brani musicali, filmati. Lettura delle espressioni artistiche dell affettività e della sessualità in epoca odierna e in epoche passate..attività di gioco che prevedano scambi di ruoli, giochi di esplorazione, giochi di sintonia. 19

Scuola Media Statale Fiorentino EDUCAZIONE STRADALE FINALITÀ TRIENNALI L educazione stradale è ormai da diversi anni una realtà nella Scuola Media di San Marino e rientra in un progetto didattico-educativo didattico generale finalizzato allo sviluppo, nei futuri utenti della strada, della capacità di mettere in atto comportamenti corretti e responsabili in materia di sicurezza generale. La sicurezza stradale è un aspetto particolarmente importante di un ambito più vasto va che comprende la sicurezza nella vita sociale (scuola, casa, strada, posti pubblici e privati ecc ). Fin dalla prima media si può pensare di integrare e sviluppare il progetto della sicurezza scolastica con conoscenze ed esperienze che riguardano l educazione l educazione stradale. L azione educativa si amplia in seconda con attività specifiche riguardanti i mezzi meccanici, per poi concludersi in terza media con la possibilità di sperimentare su un apposito circuito il livello delle proprie conoscenze sulla sicurezza sicurezza stradale e sulla capacità di agire personalmente in situazioni diverse. ESPERTI, DOCENTI INTERESSATI: Insegnanti di Educazione Tecnica Esperti Polizia Civile Federazione Motociclistica Sammarinese OBIETTIVI 1. Acquisire comportamenti corretti e responsabili responsabili quali utenti della strada sia come pedoni, che come guidatori di mezzi meccanici (ciclomotore). 2. Conoscere le caratteristiche tecniche e funzionali del mezzo meccanico per raggiungere la massima sicurezza nel suo uso. 3. Riconoscere la segnaletica stradale e saper rispettarla con comportamenti adeguati. 4. Conoscere e applicare le norme principali del Codice della strada. 5. Saper assumere, in caso di incidenti, comportamenti consapevoli ed opportuni. 6. Valutare varie situazioni di traffico e sapersi comportare in questo ambito senza rischi per se stessi e per gli altri. 20