Diploma in Management pubblico europeo e politiche economiche



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PROT. N. 4985/A22a LUCCA 29 SETTEMBRE 2018

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Diploma in Management pubblico europeo e politiche economiche 17 Maggio 4 Novembre 2016

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Indice 1. Scenario di riferimento 2. Obiettivi 3. Destinatari 4. Linee di azione e programma 5. Coordinamento scientifico 6. Sede di svolgimento 7. Regolamento 3

1. Scenario di riferimento Le direttive europee coinvolgono sempre più numerosi ambiti dell amministrazione e della politica pubblica degli Stati membri. La tutela degli interessi coinvolti richiede una profonda conoscenza delle regole di riferimento e dei meccanismi istituzionali attraverso i quali trovare il giusto equilibrio tra le istanze nazionali e quella dell U.E. Analogamente, la conoscenza della normativa europea è un prerequisito perché l'amministrazione possa rispettarla ed evitare procedure d infrazione. Peraltro, il rispetto delle norme europee non implica il non fare ciò che si vorrebbe, ma al contrario il farlo meglio. Sono coinvolti settori quali ambiente ed energia, economia e finanza, imprese e concorrenza, occupazione e affari sociali, sviluppo locale, salute, diritti dei cittadini, scienza e tecnologia, cooperazione allo sviluppo e numerose materie, alcune attualmente in via di definizione, (diritti di proprietà industriale e intellettuale, commercio elettronico, firme elettroniche, tutela del consumatore, tutela della privacy, risoluzione delle controversie, regolazione dei servizi finanziari, dei servizi di pubblica utilità, degli appalti, controllo sugli aiuti di stato, antitrust, ecc.). A fronte di tale scenario, le amministrazioni pubbliche hanno un esigenza crescente di elevate professionalità nell'area delle politiche dell Unione Europea con competenze multidisciplinari non sempre disponibili. Occorre combinare le necessarie conoscenze giuridiche con elevate competenze tecniche. Servono abilità organizzative e negoziali volte a favorire il raggiungimento degli accordi raggiunti nei diversi contesti. L'Italia è un paese di piccole e medie imprese ciascuna delle quali non è attrezzata per seguire l'evoluzione della politica U.E. Molto spesso le imprese la subiscono e ne sono informate solo quando le norme sono approvate e devono solo essere rispettate. Occorre un grande sforzo organizzativo che coinvolga l'amministrazione, le imprese e le loro associazioni per rendere più efficiente la macchina amministrativa del Paese in questo quadro è decisivo un approccio aggiornato del management della P.A. 4

L'Italia è anche un paese utilizzatore di fondi europei e occorre creare competenze su metodi, tecniche e procedure per l attivazione di strumenti di finanziamento dell Unione europea, quali i fondi strutturali, il fondo di coesione e gli interventi della Banca Europea degli Investimenti (BEI) e della Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo (BERS). Per individuare gli ambiti di discrezionalità macro e micro economica di cui l Italia dispone è necessaria una approfondita conoscenza delle regole U.E. in materia monetaria e fiscale. Il metodo didattico di questo corso favorisce l'apprendimento tramite l utilizzo di casi pratici ed esempi concreti come punto di partenza e modalità esplicativa delle questioni trattate. L intervento di esperti provenienti dal mondo produttivo intende accentuare quest aspetto e accrescere le interazioni pubblico privato nel rapporto tra PA e Istituzioni europee. Alcune lezioni di docenti provenienti dalle istituzioni dell Unione europea e da Scuole europee della pubblica amministrazione saranno in lingua inglese. 2. Obiettivi Obiettivo n. 1 La struttura istituzionale, le logiche di fondo dell'azione europea, la normativa e i metodi di azione negli ambiti e materie nei quali le politiche pubbliche nazionali interagiscono con quelle dell U.E. Obiettivo n. 2 Le azioni condotte dalla U.E. nei suoi principali settori di attività e la metodologia e gli strumenti di base per formulare, gestire, controllare e valutare interventi co-finanziati dai fondi strutturali europei. Obiettivo n. 3 La conoscenza e il confronto tra le modalità di funzionamento e di gestione delle pubbliche amministrazioni in U.E. 5

Obiettivo n. 4 Le procedure decisionali e lo sviluppo, l acquisizione e la conoscenza dei dati necessari ad operare con le istituzioni U.E. Sulla base delle procedure d'infrazione avviate nei confronti dell'italia individuare le principali criticità. Obiettivo n. 5 Le tecniche di comunicazione e di cooperazione e lo sviluppo delle tecniche negoziali per interagire in ambienti multiculturali con i soggetti coinvolti per individuare e definire gli obiettivi dell'intervento U.E. Il corso intende perseguire questi obiettivi attraverso un percorso formativo interdisciplinare. La metodologia utilizzata sarà basata sulla descrizione di esperienze specifiche, nonché sull'analisi di casi concreti e delle pratiche migliori. Ciò al fine di fornire ai partecipanti gli strumenti utili al reale miglioramento delle proprie competenze e della capacità di saper gestire procedure complesse in un'ottica di problem solving. 3. I destinatari Il corso, che si svolgerà in lingua italiana, è rivolto a dirigenti e funzionari delle Pubbliche Amministrazioni interessati ad acquisire una specializzazione nella gestione degli affari europei. Il numero massimo di partecipanti al corso è 60. La selezione valuterà l esperienza concreta già maturata nell affrontare questioni europee, il rilievo che l Amministrazione di appartenenza assegna alla formazione sulle politiche dell U.E. e le motivazioni individuali dei partecipanti. E richiesta la conoscenza della lingua inglese. 6

4. Linee di azione e programma Il corso prevede i seguenti moduli, legati agli obiettivi sopraindicati: I Modulo: L Italia e l Unione europea II Modulo: L Unione europea come spazio integrato III Modulo: Concorrenza e politiche di settore IV Modulo: Le politiche regionali e i fondi strutturali V Modulo: Governance, regolamentazione e politiche macroeconomiche VI Modulo: L Europa nel mondo La durata complessiva del corso è di 180 ore di didattica, distribuite in 33 giornate d aula, normalmente di 6 ore ciascuna. Sono, inoltre, previste sei prove di valutazione intermedia ed una prova di valutazione finale per il conseguimento del Diploma. Il corso si svolgerà a settimane alterne, con articolazione dell attività prevalentemente su 3 giorni lavorativi. Eventuali variazioni del programma e del calendario saranno comunicate ai partecipanti durante il corso. 5. Il coordinamento scientifico Il coordinamento didattico-scientifico del corso è affidato al prof. Luigi Paganetto, docente della SNA per la materia Economia europea ed internazionale. 6. Sede di svolgimento del corso Il corso si svolgerà presso la in Via dei Robilant, 1 Funzionario Coordinatore Dott.ssa Amelia Nunnari Tel. 06 335 654 68 - e-mail: a.nunnari@sna.gov.it Funzionario referente del corso Sig.ra Ninfa Trasi Tel. 0633565.309 e-mail: unitadidatticaroma@sna.gov.it; n.trasi@sna.gov.it 7

7. Regolamento Svolgimento delle lezioni I partecipanti sono tenuti a rispettare l orario delle attività didattiche previsto dal Calendario del Corso. La presenza giornaliera verrà rilevata con la firma di entrata e di uscita dei partecipanti. Durante lo svolgimento delle lezioni, per non disturbare i colleghi e i docenti, i partecipanti sono tenuti a tenere i cellulari spenti ed evitare l ingresso e l uscita dall aula, se non strettamente necessario. Assenze consentite Le assenze consentite non possono superare il 20% delle ore complessive del corso. Tale limite è posto a garanzia dell apprendimento e del raggiungimento degli obiettivi didattici. Tutti i permessi e i ritardi, superiori a 15 minuti, saranno considerati ai fini del calcolo del monte ore di assenza consentita. La valutazione finale e la certificazione Ogni modulo si conclude con una prova di valutazione; al termine del corso è prevista inoltre una valutazione finale. Il voto finale terrà conto anche dei risultati conseguiti nelle singole prove di valutazione. La SNA rilascerà un Diploma in Management pubblico europeo e politiche economiche con l indicazione della valutazione attribuita. A coloro che avranno effettuato assenze superiori al 20% non è consentito partecipare alla prova di valutazione finale e sarà loro rilasciato un certificato di frequenza. 8