Piano sull apertura delle scuole al 31 agosto 2020 Scheda per i docenti della scuola dell infanzia

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Piano sull apertura delle scuole al 31 agosto 2020 Scheda per i docenti della scuola dell infanzia (versione 10 settembre 2020) Sommario 1 Premesse generali 2 2 Fase di bilancio e recupero (S1, S2 e S3) 2 3 Dimensioni tecnologiche (S1, S2 e S3) 3 4 Scenario 1 3 4.1 In generale 3 4.2 Disposizioni specifiche per la scuola dell infanzia 3 5 Scenario 2 5 5.1 Disposizioni organizzative 5 5.1.1 Vincoli del piano di protezione e parametri scolastici 5 5.1.2 Logistica 5 5.1.3 Griglia oraria e presenza degli allievi 5 5.1.4 Presenza dei docenti 6 5.1.5 Altri aspetti 6 5.2 Elementi pedagogici e didattici 6 5.2.1 Attività al domicilio 6 6 Scenario 3 6 6.1 Disposizioni organizzative 6 6.1.1 Indicazioni generali 6 6.1.2 Inforatica e tecnologie digitali 7 6.1.3 Altri aspetti 7 6.2 Elementi pedagogici e didattici 7 6.2.1 Attività al domicilio 7 7 Conclusioni 7

2 / 7 1 Premesse generali Lo scorso mese di luglio il Dipartimento dell educazione, della cultura e dello sport (DECS) ha distribuito ai direttori e ai dirigenti scolastici il Piano sull apertura delle scuole al 31 agosto 2020. Il documento contiene indicazioni di tipo organizzativo riguardanti la ripresa dell anno scolastico a partire da tre scenari, da attivare a dipendenza della situazione sanitaria. I tre scenari possibili sono i seguenti: nello Scenario 1 (S1) l insegnamento è svolto in maniera ordinaria, in presenza e a classi complete. Questa modalità organizzativa, essendo quella abituale, non ha bisogno di particolari descrizioni, fatta eccezione per quelle di carattere generale. Vista la fascia d età degli allievi della scuola dell infanzia, si ricorda che i bambini non hanno un ruolo significativo nella trasmissione del nuovo coronavirus; si ammalano di rado e perlopiù con decorso blando e trasmettono il virus più raramente. I bambini vengono solitamente contagiati dagli adulti che vivono nella stessa economia domestica. In questo scenario dovranno essere attuate le indicazioni sanitarie definite dalle autorità secondo i piani di protezione. Oltre a questo, l esperienza accumulata nel corso dello scorso anno scolastico relativa all utilizzo di dispositivi tecnologici e agli ambienti virtuali di insegnamento/apprendimento dovrà essere valorizzata e, laddove possibile e utile, messa in pratica a complemento dell insegnamento ordinario; nello Scenario 2 (S2) si prevede per gli allievi lo svolgimento di una parte delle attività in presenza e di una parte a distanza. In questo modello l idea è che gran parte del lavoro degli allievi venga effettuato in presenza, con la possibilità per gli insegnanti di dare agli allievi delle attività da svolgere a casa autonomamente. Questo scenario potrà essere attivato per decisione del Consiglio di Stato se del caso in presenza di un aumento dei contagi; nello Scenario 3 (S3) la scuola è completamente a distanza. Anche questo scenario potrà essere attivato per decisione del Consiglio di Stato, ma lo sarà solo in caso di situazione di importante espansione della pandemia e di un nuovo lockdown. Le schede presentano le indicazioni che toccano direttamente i docenti in funzione del loro ordine scolastico di appartenenza, quella qui in esame è destinata agli insegnanti della scuola dell infanzia. Alcuni aspetti trattati nella presente scheda (cap. 2 e 3) riguardano tutti gli scenari possibili. 2 Fase di bilancio e recupero (S1, S2 e S3) Indipendentemente dallo scenario che si presenterà all apertura della scuola, il prossimo anno scolastico sarà particolare per allievi e docenti e richiederà che la fase di osservazione, già di consueto prevista durante le prime settimane di scuola, si svolga in maniera più approfondita secondo quanto previsto nei vari ordini scolastici. Ispettori, esperti, direttori e capigruppo saranno chiamati ad accompagnare i docenti nell osservazione degli allievi allo scopo di pianificare una progettazione adeguata ai bisogni rilevati. A questo proposito il collegio degli ispettori ha emanato uno specifico documento. Si ricorda che per tutti gli ordini scolastici i rispettivi piani di studio rappresentano un quadro generale di riferimento, non vincolato a una programmazione dettagliata scaglionata nel

3 / 7 tempo. Per questa ragione i docenti hanno la libertà di operare una riprogrammazione, ovviamente sempre in accordo con i propri referenti pedagogici e didattici (esperti, ispettori, direttori, ). 3 Dimensioni tecnologiche (S1, S2 e S3) Il portale Moodle è a disposizione anche per i docenti della scuola dell infanzia che desiderano utilizzarlo per le comunicazioni e la condivisione di materiali con i propri allievi. A questo proposito in ogni istituto delle scuole comunali sarà istituto un docente responsabile per le risorse didattiche (DRD), che si occuperà, in collaborazione con la direzione scolastica, di organizzare delle formazioni riguardanti l uso delle tecnologie educative nella didattica. 4 Scenario 1 4.1 In generale L insegnamento avviene secondo le modalità ordinarie, che non necessitano di essere qui specificate. Tuttavia, rispetto ad un anno scolastico ordinario, vi sono alcuni elementi specifici ai quali prestare attenzione, poiché nello scenario 1 è comunque in vigore un piano di protezione dal COVID-19 elaborato dall istituto scolastico sulla base di un modello predefinito. Il piano di protezione prevede segnatamente: - che non frequentano la scuola docenti, addetti e allievi che presentano i sintomi della malattia elencati nel piano; - che è necessario lavare regolarmente le mani con acqua e sapone; bisogna evitare di scambiarsi oggetti personali come spazzolini, bicchieri e asciugamani; - che l utilizzo delle mascherine da parte dei docenti è facoltativo nelle aule scolastiche ma è obbligatorio negli spazi condivisi (corridoi, aula docenti, entrata e uscita da scuola). Le mascherine vengono messe a disposizione dal datore di lavoro e i docenti si impegnano ad usarle correttamente. 4.2 Disposizioni specifiche per la scuola dell infanzia A seguire indichiamo alcune linee guida specifiche per la scuola dell infanzia elaborate negli ultimi giorni in collaborazione con l Ufficio del medico Cantonale e le rappresentanti delle docenti della scuola dell infanzia. Distanze - Tra bambini non bisogna osservare la distanza. - Tra adulti e bambini bisogna mantenere la distanza di 1.5 m ma, visto che l aspetto relazionale alla scuola dell infanzia è fondamentale, garantire la distanza è difficile; se il contatto è molto ravvicinato (bambino da prendere in braccio, da avvicinare e toccare) è consigliato di indossare la mascherina, soprattutto se il contatto è prolungato. - Se tra adulti non è possibile mantenere la distanza di 1.5 m bisogna indossare la mascherina.

4 / 7 - È preferibile non mischiare gruppi di bambini (in salone, durante il pranzo, ) ma, nel limite del possibile, mantenere gruppi stabili (stessi allievi della sezione). Questo non riguarda gli inserimenti di bambini nell ambito di progetti specifici. Entrata/Uscita - Evitare assembramenti invitando gli adulti a non sostare senza mantenere la distanza. - È consigliabile, a dipendenza della logistica, scaglionare l entrata e l uscita per evitare l afflusso di troppi adulti nello stesso momento. - È possibile modificare gli orari di ingresso e uscita. - I genitori devono rimanere in sezione il meno possibile evitando contatti non strettamente necessari e rispettando le regole previste rispetto alle distanze. Refezione - Si rimanda alle linee guida della refezione allegate. - Il bavaglino personale in stoffa per ogni allievo si può utilizzare se viene appeso/conservato a debita distanza quando non è utilizzato. Se gli spazi non lo permettono bisogna usare i tovaglioli o i bavaglini di carta (usa e getta). Pulizie - Sono da prevedere almeno una volta al giorno, i Comuni sono già stati avvertiti al proposito in luglio. Altri materiali - L asciugamano personale in stoffa per ogni allievo si può utilizzare se viene appeso a debita distanza quando non è utilizzato. Se gli spazi non lo permettono bisogna usare la carta (usa e getta). - Tutti i giochi e i materiali della sezione possono essere utilizzati dai bambini; meglio prevedere l utilizzo a rotazione per poterli lavare e/o disinfettare regolarmente. - I tappeti si possono lasciare in sezione. - Vanno aboliti i tessuti non indispensabili, ad esempio le tende che suddividono alcuni spazi. - Vanno limitati i materiali e gli oggetti che i bambini portano da casa allo stretto necessario. Altro - La palestra può essere utilizzata. - L inizio della frequenza per gli allievi dell anno facoltativo o del primo obbligatorio può essere ragionevolmente dilazionata. - Le operatrici di profilassi dentale possono lavorare regolarmente, seguendo le indicazioni che saranno loro fornite. - La pulizia dei denti può essere eseguita dagli allievi come abitualmente. A dipendenza della logistica e dell organizzazione si possono custodire gli spazzolini in un astuccio o

5 / 7 in una scatola personale dell allievo o ben separati nei bicchieri; prediligere l uso di un dentifricio personale. - I bambini possono essere puliti come di consuetudine e secondo le prassi utilizzate regolarmente. - Tempo meteorologico permettendo, vanno favorite le attività all aperto. Qualora vi fosse la necessità di passare dallo scenario 1 ad un altro scenario, compatibilmente con le indicazioni sanitarie vigenti dovrà avere luogo un momento informativo per i genitori per anticipare le nuove modalità. Sarà importante comunicare ai genitori o agli adulti di riferimento come verrà organizzato il lavoro di consegna, quale sarà il loro coinvolgimento e come avverranno le restituzioni dei compiti. Ogni sede / classe potrà avere delle modalità diverse, quindi è importante chiarirle con le famiglie di riferimento, raccogliendo eventuali dubbi e segnalazioni di possibili difficoltà. 5 Scenario 2 5.1 Disposizioni organizzative Nel caso in cui fosse necessario applicare lo scenario 2 l insegnamento avviene secondo le seguenti modalità. 5.1.1 Vincoli del piano di protezione e parametri scolastici Tutte le sezioni di scuola dell infanzia riaprono a frequenza parziale nel tempo, nella misura minima obbligatoria di cinque mezze giornate o di due giornate e mezzo, e ridotta nel numero di allievi (massimo metà classe di una sezione di 25 allievi). Gli allievi sono presenti a scuola in alternanza a gruppi ridotti da organizzare da parte dei singoli istituti a dipendenza del contesto. In situazioni particolari (numero di allievi ridotti e aule particolarmente spaziose) sarà possibile organizzare l attività scolastica in presenza a tempo pieno; questa modalità va concordata tra la direzione di istituto e l ispettorato di riferimento. Le indicazioni specifiche di cui al punto 4.2. sono applicabili anche allo scenario 2 per analogia. 5.1.2 Logistica L entrata e l uscita dalla sede scolastica sono organizzate per quanto possibile in modo scaglionato, così da ridurre i contatti tra docenti, allievi e genitori. La refezione è di principio sospesa, salvo bisogni particolari da valutare da parte della direzione di istituto in accordo con l autorità di nomina. L utilizzo dei servizi igienici è da organizzare in modo da ridurre i contatti. È data la possibilità di trasformare i grandi spazi, a dipendenza del loro utilizzo per le lezioni di educazione fisica (palestra, aula magna laddove esiste), in un'aula in cui si possa fare incontrare occasionalmente tutti i bambini di una sezione; la direzione organizza questo aspetto. 5.1.3 Griglia oraria e presenza degli allievi È possibile un adeguamento degli orari ordinari e degli spazi scolastici per fare in modo che sia mantenuta la distanza fisica.

6 / 7 I momenti di pausa (ricreazione) sono per quanto possibile da organizzare in modo da ridurre i contatti e da mantenere i sottogruppi classe a effettivo ridotto. Per gli allievi che accedono per la prima volta alla scuola dell infanzia l inserimento a scaglioni dovrà avvenire secondo un piano di accoglienza specifico elaborato dall istituto scolastico. I docenti tengono informati gli allievi che non possono partecipare alle lezioni in presenza per motivi di salute. 5.1.4 Presenza dei docenti Tutti i docenti sono presenti in sede secondo il loro rapporto di lavoro. 5.1.5 Altri aspetti Il Servizio di sostegno pedagogico (SSP) delle scuole comunali continuerà le sue attività secondo le raccomandazioni citate in uno specifico documento elaborato dal collegio dei capigruppo. Per quanto riguarda il tragitto casa-scuola-casa va favorito quando possibile l'accompagnamento a piedi; si ribadisce che l accompagnamento degli allievi da parte di nonni o persone a rischio va evitato. 5.2 Elementi pedagogici e didattici 5.2.1 Attività al domicilio Il lavoro da svolgere al domicilio ripropone delle modalità operative che il bambino conosce. La consegna è data secondo modalità didattiche efficaci. Il docente tiene conto dei tempi di attenzione del bambino per fascia d età e delle capacità e dei bisogni specifici individuali. Il tipo di didattica prevista in questo scenario richiede che il docente sia in grado di anticipare la programmazione immaginando il tipo di lavoro da proporre agli allievi in seguito ai momenti in aula. Il principio rimane comunque che ogni docente, nell ambito della libertà didattica e della propria professionalità, definirà le modalità di lavoro più adeguate, sempre seguendo le indicazioni fornite dalle figure preposte per i diversi settori (ispettori, direttori, ). 6 Scenario 3 6.1 Disposizioni organizzative 6.1.1 Indicazioni generali Le scuole dell infanzia funzionano unicamente a distanza, gli allievi restano a casa. I docenti propongono delle attività agli allievi utilizzando il metodo più adeguato. Il portale Moodle è a disposizione per i docenti della scuola dell infanzia che desiderano utilizzarlo per le comunicazioni e la consegna di materiali ai propri allievi. I docenti titolari coordinano la consegna di materiali e le proposte di attività assieme ai docenti di materie speciali e, quando presenti, con i docenti del Servizio di sostegno pedagogico, gli operatori per l integrazione, i docenti di lingua e integrazione, le risorse per i casi difficili e gli studenti del DFA che svolgono la loro pratica È essenziale che il docente garantisca almeno un contatto settimanale con l allievo. Il

7 / 7 contatto può avvenire in presenza, telefonicamente o per videochiamata. Il docente deve rimanere reperibile via mail o via telefono durante il proprio tempo di lavoro. Se consentito dalle disposizioni sanitarie, è auspicata l organizzazione di mezze giornate di presenza a scuola degli allievi per piccoli gruppi (4 o 5 allievi alla volta). 6.1.2 Informatica e tecnologie digitali La formazione dei docenti sull uso delle possibilità informatiche è da preparare grazie al sostegno dei DRD, punto di riferimento per le direzioni, i colleghi docenti e il CERDD. 6.1.3 Altri aspetti Le attività complementari alla didattica e la refezione sono sospese. 6.2 Elementi pedagogici e didattici 6.2.1 Attività al domicilio Il lavoro da svolgere al domicilio ripropone delle modalità operative che il bambino conosce. La consegna è data secondo modalità didattiche efficaci. Il docente tiene conto dei tempi di attenzione del bambino per fascia d età e delle capacità e dei bisogni specifici individuali. Maggiori indicazioni sono riportate nel documento preparato dal Collegio degli ispettori Riapertura scuole COME RIPARTIRE? dell agosto 2020. 7 Conclusioni La presente scheda espone a grandi linee le sfide inerenti ai tre scenari possibili. Con questi presupposti la scuola ticinese è pronta ad affrontare questo anno scolastico impegnativo, nel corso del quale, pur auspicando la maggior continuità possibile, non possono essere esclusi dei cambiamenti per tenere conto dell evoluzione della pandemia. Buon lavoro a tutti!