cosmetic _speciale compositi Bioestetica: un nuovo approccio al miglioramento del sorriso _speciale compositi Deep resins, white fillings



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Transcript:

Anno 2, Vol. 3 Ottobre 2013 dentistry_ beauty & science Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, NO/TORINO - Contiene inserti pubblicitari 3 2013 _speciale compositi Bioestetica: un nuovo approccio al miglioramento del sorriso _speciale compositi Deep resins, white fillings _industry report Un restauro estetico di fusione dentale nella regione mascellare anteriore

Perchè gli occhialini ingranditori non vengono usati da tutti i dentisti? Non sono sufficientemente luminosi? Costosi? Sono scomodi? Pesano? Non hanno una buona profondità di campo? PeriOptix è la risposta a tutto ciò Perchè utilizzare occhialini ingranditori? Per proteggersi da dolori al collo, mal di schiena, affaticamento della vista ed avere una migliore acuità visiva consentendo una diagnosi più corretta ed una chirurgia più precisa. Perchè usare gli occhialini PeriOptix? Perchè sono leggerissimi, esistono in tutte le opzioni di rapporto ingrandimento/ campo visivo/profondità di campo, hanno un design accattivante ed innovativo, ottimo sistema di illuminazione, sono pronta consegna ed hanno il miglior rapporto qualità prezzo sul mercato. Vengono realizzati negli USA. Distributore esclusivo per l Italia DenMat Italia srl Via S. Andrea, 73 84081 Baronissi (SA) Tel. +39 089 9331021 Fax +39 089 9331022 www.denmatitalia.it info@denmatitalia.it

editoriale _ dentistry L importanza di conoscere i materiali per una corretta pratica clinica Cari lettori e lettrici, ultimamente si avverte da parte di tutti l esigenza di una conoscenza che sia aderente alla pratica clinica quotidiana. È vero, come dichiarato da diverse parti nelle interviste a prestigiosi autori (presenti anche in questo numero), che se non si conoscono i materiali e le tecniche per il loro corretto utilizzo, un odontoiatria così evoluta e tecnologica potrebbe non solo compromettere i migliori risultati per il paziente (ognuno unico nel suo genere), ma addirittura creare nell operatore dubbi e imperizie, inficiando il giudizio sul materiale stesso o sulla procedura utilizzata. Patrizia Gatto Nel corso degli anni, senza negare l indubbia validità dei congressi scientifici, i case report presentati da speaker di indiscussa fama mondiale sono talmente belli nella presentazione, ma tanto ridotti nel tempo a disposizione del relatore e dell uditore seduto in platea (che vorrebbe chiedere e non può), da essere anche altrettanto distanti dalla pratica clinica e dalla soluzione degli interrogativi quotidiani. Anche gli ulteriori corsi di approfondimento sembrano trattare argomenti troppo complessi da essere poi riproducibili in studio. Ultimamente questa esigenza è stata intercettata da alcune scuole di pensiero e da noti clinici che, in più settori (conservativa, protesi e parodontologia), hanno messo a punto delle tecniche semplificate e, come tali, ripetibili. Ciò diventa ancora più importante in un era in cui i materiali si evolvono continuamente e tra loro hanno delle differenze che devono essere tenute in considerazione. A tal proposito, lancio questa riflessione: la normativa Ecm italiana, ma non solo, è sempre più restrittiva sull argomento del conflitto di interesse tra formazione e ditte produttrici. Tuttavia, un piano di trattamento utilizza necessariamente prodotti che devono essere perfettamente conosciuti per essere scelti e applicati al singolo paziente. Quale risposta allora dare, che non sia una mera formulazione di principio? _Patrizia Gatto 03

sommario _ dentistry 06 12 22 editoriale 03 L importanza di conoscere i materiali per una corretta pratica clinica _P. Gatto l intervista _Styleitaliano 06 Realizzabile, divulgabile e ripetibile La ricetta di Styleitaliano per un odontoiatria quotidiana di successo 08 _Camillo D Arcangelo Materiali adesivi e compositi All Università di Chieti un gruppo di ricerca all avanguardia in Europa _P. Gatto speciale _compositi 12 Bioestetica: un nuovo approccio al miglioramento del sorriso _D. Dietschi 22 Deep resins, white fillings: a new technique for composite restorations _Dr I. Ahmad industry report _restauri estetici 32 Restauro o estetico In un caso di fusione dentale nella regione mascellare anteriore _M. de Oliveira aziende 38 _news focus _speciale compositi 40 Qual è la durata di una ricostruzione in composito? _M.S. Rini industry report _sbiancamento 43 Sbiancamento professionale e domiciliare combinato _Maciel Jr. aziende 48 _news eventi _escd 49 Torino: l Europa s incontra sotto la Mole per i 10 anni di Cosmetic Dentistry Europa l editore 50 _gerenza 32 43 49 04

Philips Zoom WhiteSpeed, DayWhite e NiteWhite. Brillanti novità per lo sbiancamento alla poltrona e domiciliare. Solo Philips Zoom dà risultati brillanti con diverse tipologie di trattamento che vanno incontro alle esigenze dei pazienti. Philips Zoom WhiteSpeed è la nuova generazione di sbiancanti professionali che danno risultati straordinari in una sola seduta in studio seguita dai trattamenti domiciliari Zoom DayWhite e NiteWhite che offrono la praticità e la fl essibilità del trattamento a casa. Philips Zoom ha diversi sistemi tra cui scegliere per garantire risultati brillanti per il paziente e per il professionista... così entrambi avranno motivo di sorridere. Per maggiori informazioni: philipsoralhealthcare.com Distributore per il canale professionale - email: info@simitdental.it - sito web: www.simitdental.it

l intervista _ Styleitaliano Realizzabile, divulgabile e ripetibile La ricetta di Styleitaliano per un odontoiatria quotidiana di successo Il movimento Styleitaliano ha le sue origini da una buona intuizione: un incontro tra due amici, il dottor Walter Devoto e il professor Angelo Putignano, esperti riconosciuti a livello mondiale in odontoiatria conservativa ed estetica. Proponiamo qui di seguito un intervista al professor Putignano, nella quale ci racconta qualcosa in più di questo progetto. Come nasce l idea di Styleitaliano e in che modo si propone di operare nell ambito dell odontoiatria estetica? L odontoiatria che opera con materiali bianchi, compositi e ceramiche rimane uno degli argomenti più interessanti e avvincenti dibattuti nei congressi e durante gli incontri tra professionisti. Nell odontoiatria quotidiana, però, abbiamo riscontrato che spesso se ne parla in maniera confusa, che se ne rimarcano sempre i vantaggi e che si evidenziano le sue capacità nel conseguimento di risultati eccezionali. L odontoiatria estetica italiana, in particolare, è stimata in tutto il mondo per la sua qualità e la sua classe: molti sostengono che queste caratteristiche siano giustificate dalle capacità artistiche tipiche del nostro Paese, legate alla sensibilità, alle nostre tradizioni, alla nostra storia: caratteristiche difficili da emulare. Styleitaliano ritiene che il dentista moderno abbia bisogno di nozioni chiare e precise, di suggerimenti pratici per affrontare le proprie sfide quotidiane sulla poltrona dello studio odontoiatrico. Per questo motivo, queste sono le parole chiave della nostra mission: realizzabile, divulgabile, ripetibile. In breve, ci può chiarire cosa si intende per odontoiatria realizzabile? I materiali presenti sul mercato sono gli ingredienti primari del nostro lavoro quotidiano: noi, in qualità di esperti, siamo in grado di fornire la ricetta giusta per il dentista o, in altre parole, la soluzione su come utilizzare e miscelare perfettamente questi ingredienti in modo da ottenere un risultato di alta qualità, senza alcun tipo di confusione. I nostri suggerimenti, però, non sono solo focalizzati sui materiali d uso, ma soprattutto sulla possibilità di offrire al nostro interlocutore una visione indipendente e la comprensione dei loro metodi di utilizzo, confrontando sempre la nostra esperienza con la ricerca scien- 06

l intervista _ styleitaliano tifica, su cui si basano tutti i nostri consigli. Diverse aziende stanno già seguendo le nostre procedure, e hanno accettato e sostenuto i nostri programmi di lavoro. In questo senso, parliamo di realizzabilità : e per noi non può che essere motivo di grande orgoglio. Il concetto di divulgazione, invece, è legato alla didattica. Come agite in questo importante settore? Ogni settimana siamo impegnati nell insegnamento di tecniche odontoiatriche in qualche angolo del mondo. Lo facciamo con passione, pensando sempre a quei dentisti che vogliono emulare i propri insegnanti e maestri e che vogliono offrire il meglio ai propri pazienti. Se qualche tecnica o metodologia non risultano pienamente comprensibili, questo può rappresentare un problema nel miglioramento della qualità media del lavoro. Ci impegniamo ogni giorno su questo tema: in questo modo abbiamo ideato strumenti, supporti tecnici, piccole e grandi idee che nascono da più di vent anni di esperienza di insegnamento professionale a tutti i livelli. Il tutto per rendere più semplice la vita di chi fa questo mestiere. La risposta è data dai numeri: il nostro sito web, www.styleitaliano.org, e le nostre piattaforme social su Facebook, www.facebook. com/styleitaliano e www.facebook.com/groups/ styleitaliano, sono alcune delle comunità più seguite al mondo da utenti che rispondono in maniera entusiastica, al fine di condividere le nostre conoscenze in modo responsabile. Styleitaliano, quindi, si propone di fornire strumenti ripetibili, nel senso di utilizzabili da tutti? Le tecniche, le idee e i suggerimenti che proponiamo devono poter essere utili a tutti e non devono necessariamente essere legati alle singole competenze: fin dall inizio, infatti, ci siamo concentrati sul principio che la forza del gruppo è la condivisione. Un esperimento coraggioso da portare avanti, ma estremamente coinvolgente! Questo è il motivo per cui Styleitaliano è una squadra composta da persone che discutono, si confrontano e agiscono insieme. Tu puoi fare quello che noi facciamo: questo è il nostro slogan. Quali sono i contenuti presenti sulla vostra piattaforma web? Ogni settimana pubblichiamo notizie, articoli, nuovi case report, con la possibilità per tutti di pubblicare il proprio lavoro sulla nostra pagina web. Quest anno abbiamo lanciato, inoltre, il programma Styleworld: abbiamo identificato i colleghi di tutto il mondo, ambasciatori della nostra filosofia e del nostro stile, che parlano un linguaggio comune, costruito con amicizia, condivisione di informazioni, innovazione, semplicità, tecnologia, arte, passione, dedizione e stabilità. Tutto questo è Styleitaliano. Rimanete sintonizzati! _Cosmetic Dentistry Angelo Putignano e Walter Devoto 07

l intervista _ Camillo D Arcangelo Materiali adesivi e compositi All Università di Chieti un gruppo di ricerca all avanguardia in Europa Camillo D Arcangelo Professor D Arcangelo, da molti anni lei si occupa, con il suo gruppo dell Università degli Studi di Chieti, di ricerca clinica in particolare dei materiali adesivi. Attraverso la ricerca, obiettivo del vostro gruppo è provare a rispondere alle domande e ai dubbi che quotidianamente il dentista si pone nella pratica clinica. È corretto? Sì è proprio questo il nostro obiettivo. Ho la fortuna di lavorare in una università e in particolar modo in un Dipartimento il Dipartimento di Scienze mediche, orali e biotecnologiche magistralmente diretto dal prof. Sergio Caputi dove ho l onore di dirigere ormai da quasi quindici anni il Reparto di odontoiatria restaurativa, nel quale cerchiamo di coniugare un alta qualità clinica con una buona ricerca. Questo fatto ci ha indirizzato fin dai primi momenti verso una ricerca clinica, cioè, come io amo ripetere, ci ha spinti a provare attraverso la ricerca a risolvere i dubbi e i problemi che ogni giorno il clinico si trova ad affrontare. La nostra è una ricerca che studia e cerca di migliorare, attraverso una collaborazione stretta con molte case produttrici, i materiali adesivi: compositi, porcellane, disilicati, perni in fibra ecc.; e vuole indicare le procedure cliniche di utilizzo più adatte. In altre parole, le aziende ci riportano i quesiti e i dubbi che i dentisti, cioè i loro clienti, riferiscono su un materiale o su una procedura e insieme, attraverso test biomeccanici, citotossici, immunoistochimici e clinici cerchiamo di migliorare e implementare sia il prodotto sia la tecnica di utilizzo. Tutto questo produce un evoluzione continua di materiali e tecniche e noi ci troviamo a rappresentare una sorta di connessione tra aziende e clinici, avendo la possibilità di lavorare in una struttura, qual è il nostro Dipartimento, che ci mette a disposizione le attrezzature cliniche e soprattutto i laboratori di ricerca più all avanguardia non solo in Europa ma a livello globale. In un recente corso tenutosi a Milano- Assago la scorsa primavera, di fronte a una platea di 800 partecipanti, ha parlato di come i nuovi materiali adesivi e le nuove tecniche adesive siano estremamente efficienti per una serie di ragioni tra cui, non ultimo, il mantenimento dell equilibrio occlusale del paziente. Quali e come operare le scelte? Le tecniche e i materiali adesivi presentano una serie di vantaggi indubbi rispetto alle tecniche più tradizionali come le tecniche ritentive. L odontoiatria adesiva è meno invasiva, più estetica, più rapida, più semplice per l odontoiatra e più confortevole ed economica per il paziente. I materiali adesivi di ultimissima generazione presentano anche vantaggi in termini di preservazione dell equilibrio occlusale. In altri termini, esistono materiali adesivi che hanno comportamenti biomeccanici molto vicini allo smalto naturale, soprattutto per quanto riguarda l usura. Dall usura dello smalto naturale, e sui denti ricostruiti o protesizzati dall usura del materiale utilizzato, dipende in gran parte la stabilità occlusale che, a sua volta, può influenzare l equilibrio posturale del paziente. Per cui avere dei materiali con caratteristiche di usura simili allo smalto naturale è un grosso passo in avanti nella qualità dei restauri e delle riabilitazioni dei nostri pazienti. Molte case produttrici hanno messo sul 08

l intervista _ Camillo D Arcangelo mercato materiali ceramici o compositi che esaltano questa caratteristica, come ad esempio i disilicati di litio prodotti dalla Ivoclar Vivadent; i silicati di litio prodotti da Dentsply; le resine nano ceramiche della 3M (tutti questi materiali sono lavorabili esclusivamente con sistematiche CAD/ CAM); o l ultimo uscito sul mercato, un composito micro riempito, molto innovativo, lavorabile manualmente e indicato per restauri diretti, indiretti o per coprire strutture in metallo come Enamel HRi Function della Micerium. La scelta è determinata dall occlusione del paziente, dalla presenza o meno di tutti gli elementi dentari in bocca, dalla presenza di precedenti protesi ecc. Oggi l odontoiatra è in grado di scegliere il materiale più adatto alla specifica situazione clinica del paziente. Perché un materiale adesivo dovrebbe funzionare meglio da un punto di vista occlusale? Quanto un materiale più adatto può influenzare la funzionalità biomeccanica del dente e addirittura influire sulla postura del paziente? Non è che i materiali adesivi in quanto tali funzionano meglio da un punto di vista occlusale, in genere questi materiali sono più recenti e tecnologicamente più avanzati per cui oltre ad altri vantaggi rispetto ai materiali cementati, spesso presentano anche caratteristiche di usura paragonabili a quelle dello smalto naturale e quindi più adatti da un punto di vista occlusale. È ovvio che se usiamo materiali che hanno bisogno di preparazioni meno invasive, con cui nella maggior parte dei casi preserviamo la vitalità pulpare, che non interferiscono con il parodonto come sono i materiali adesivi, miglioreremo le caratteristiche biomeccaniche del dente ricostruito. Per le ragioni già spiegate in precedenza questi materiali possono preservare meglio un corretto equilibrio occlusale o, dove è stato perso, favorirne il ripristino. Dalla perdita di un corretto equilibrio occlusale possono dipendere scompensi a livello posturale, per cui quando l odontoiatra esegue delle riabilitazioni restaurative o protesiche estese deve stare attento a scegliere il materiale meno traumatico per l occlusione. Il tema di questo numero di Cosmetic Dentistry è come scegliere un composito. Parliamo di compositi? La scelta di uno specifico composito dipende da quali sono i fini del suo utilizzo. Provo a Diventa autore per Cosmetic Dentistry Contatta Chiara Siccardi chiara.siccardi@tueor.it

l intervista _ Camillo D Arcangelo spiegarmi meglio: se devo ricostruire un incisivo superiore sceglierò un composito con qualità ottiche ed estetiche elevatissime, diversamente, se devo ricostruire un molare o un settore lateroposteriore intero privilegerò, oltre alle caratteristiche estetiche, le caratteristiche meccaniche del materiale, in primo luogo le caratteristiche di usura e la resistenza alla compressione e altre ancora. L errore che il dentista deve evitare è di pensare che i compositi siano tutti uguali e che l uno vale l altro. Esistono sul mercato decine di compositi tutti diversi fra loro per caratteristiche ottiche, estetiche, meccaniche, di grado di conversione, di contrazione ecc. È impossibile che tutti i compositi, così diversi fra di loro per caratteristiche, possano essere usati indistintamente e con le stesse procedure e abbiano la stessa resa clinica nel tempo. L odontoiatra dovrebbe conoscere perfettamente per ogni specifico caso clinico, il materiale da restauro e la tecnica di volta in volta più adatti. Questo non sempre succede, sia perché le case produttrici tendono a semplificare molto la comunicazione sulle caratteristiche dei nuovi materiali immessi sul mercato sia, a volte, per pigrizia da parte dell odontoiatra. Dobbiamo usare materiali diversi tra anteriori e posteriori? Questa è una domanda molto interessante! Da un punto di vista biomeccanico parrebbe ovvio che due denti, come un molare o un incisivo centrale superiore, così diversi nelle loro caratteristiche funzionali biomeccaniche non dovrebbero essere ricostruiti con lo stesso materiale. Provo a spiegarmi: il molare deve sopportare carichi di compressione durante i movimenti funzionali e la masticazione per cui caratteristiche come la resistenza alla compressione, la capacità di usura e l elasticità sono elementi estremamente importanti. Di contro, l incisivo centrale superiore non deve mai sopportare carichi di compressione ma carichi di flessione, la proprietà biomeccanica più importante in questo caso è la rigidità, oltre ovviamente all usura e all estetica. Come è possibile che caratteristiche così diverse tra loro si possano trovare in un unico materiale? Non è possibile, ma le case produttrici continuano a proporci materiali universali per anteriori e posteriori. Solo alcune case produttrici, molto recentemente, cominciano a fare distinzione tra materiali più adatti per posteriori e altri più adatti per anteriori sulla base di requisiti biomeccanici. Più che una risposta clinica vorrei rispondere con un ragionamento logico. I compositi e le resine in generale sono tra i pochi materiali da restaurativa, se non gli unici, cosiddetti di sintesi, cioè non presenti in natura ma ideati dall uomo. Questo significa che al contrario dei materiali cosiddetti naturali possono avere un evoluzione continua e praticamente infinita, perché prodotti in laboratorio. Inoltre, per le stesse ragioni, sono i materiali d uso odontoiatrico a più alta tecnologia. Negli ultimi anni i compositi per uso odontoiatrico hanno subito un evoluzione incredibile nelle caratteristiche ottiche, fisico-chimiche e meccaniche. I materiali compositi che usiamo oggi sono assolutamente diversi da quelli che usavamo solo 3 o 4 anni fa, e saranno destinati ad essere sempre migliori nel tempo. Come capire le caratteristiche di usura di un materiale da restauro? È chiaro che una valutazione di questo tipo può essere fatta solo sperimentalmente con ricerche cliniche in vivo e studi in laboratorio in vitro, l odontoiatra può solo intuirle con la propria esperienza clinica. Proprio per questa ragione i gruppi che fanno ricerca dovrebbero essere in qualche modo più vicini all odontoiatra clinico e viceversa; io credo che oggi l evoluzione e il miglioramento delle procedure cliniche debbano andare di pari passo con l evoluzione e i miglioramenti della ricerca. Lo scopo del nostro gruppo all Università degli Studi di Chieti è proprio questo: provare a rispondere alle esigenze dell odontoiatra moderno attraverso la ricerca clinica e sperimentale. Ultima domanda. Il vostro gruppo di ricerca sta studiando anche materiali lavorabili con il sistema CAD/CAM? Ovviamente sì, diversi materiali lavorabili con sistematiche CAD/CAM, oggi presenti sul mercato, sono materiali adesivi. I disilicati, i silicati i nuovi materiali resinosi sono già materiali per sistemi CAD/CAM, alcune case produttrici stanno pensando di produrre i compositi di ultima generazione anche per essere lavorati CAD/CAM. Ecco, quest ultima ipotesi mi sembrerebbe la quadratura del cerchio, che auspico avverrà fra non troppi anni: avere un unico materiale adesivo lavorabile alla poltrona con tecniche dirette, e in laboratorio con tecniche indirette, da poter usare per rivestire le strutture metalliche e infine lavorabile anche con sistemi CAD/CAM Quali sono i vantaggi dell utilizzo dei compositi rispetto ad altri materiali? Grazie per l intervista. _Patrizia Gatto 10

Ciò che abbiamo imparato dai diamanti: la stabilità del valore. Gli strumenti diamantati rappresentano solo una componente della gamma Komet. Tuttavia ci ricordano costantemente ciò che è davvero importante: la stabilità del valore. A prescindere da quale materiale e per quale finalità lo realizziamo: ognuno dei nostri prodotti è fatto per offrirvi un plusvalore percepibile. Resistenza, stabilità e precisione. E solo allora può portare il nostro nome. 08/2012 411020V0 www.komet.it

speciale _ compositi Bioestetica: un nuovo approccio al miglioramento del sorriso La bioestetica è la quintessenza della biologia, della biomeccanica e dell estetica e punta a soluzioni più conservative, etiche e a una miriade di carenze estetiche. Didier DIETSCHI, D.M.D, PhD, Privat-Docent Lettore senior, Reparto di Cariologia ed Endodonzia, Facoltà di Odontoiatria, Università di Ginevra, Svizzera. Professore associato, Department of Comprehensive Care, Case Western University, Cleveland, Ohio. Studio privato & Centro corsi - The Geneva Smile Center, Svizzera Per contatti: Didier Dietschi The Geneva Smile Center 2 Quai Gustave Ador 1207 Geneva SWITZERLAND 12

speciale _ compositi _Introduzione Un sorriso più attraente, un estetica dentale migliorata e risultati duraturi sono stati legati per lungo tempo ai restauri in ceramica come faccette e corone e rimangono fortemente ancorati nel pensiero dei pazienti e dei clinici. La moderna tecnologia dei compositi ha però sfidato questo approccio, in quanto essi offrono un eccellente potenziale estetico e una longevità accettabile, con un costo decisamente inferiore rispetto a quello dei restauri in ceramica, sia per il trattamento dei denti anteriori sia per quelli posteriori 1-3. Inoltre, i restauri in composito permettono preparazioni minimamente invasive, se non addirittura nulle, per la modifica dell anatomia esistente o per la sostituzione dei tessuti cariati; questo rappresenta il considerevole vantaggio del free-hand bonding anche grazie alla sua relativa semplicità. Questa ratio è stata il fondamento di un nuovo concetto chiamato bioestetica che dà la priorità a procedure additive minimamente o microinvasive al fine di conservare la biologia e la biomeccanica del dente. Anche se i compositi sono universalmente considerati il materiale d elezione per il restauro di cavità da piccole a medie di classe III, IV e V, oggi essi possono essere utilizzati in molte più indicazioni, come la correzione di difetti funzionali ed estetici da piccoli a moderati 2,3. I recenti miglioramenti delle caratteristiche ottiche e fisiche dei compositi hanno anche significativamente contribuito a semplificare la loro applicazione e a migliorare il risultato del trattamento e la sua predicibilità 4-6. Lo scopo di questo breve articolo è quindi quello di dimostrare le diverse e potenziali applicazioni del composito in quanto moderno materiale estetico da restauro nel contesto di un approccio bioestetico al trattamento. Questo razionale è stato il fondamento di un nuovo concetto chiamato bioestetica che dà la priorità a procedure additive minimamente o microinvasive al fine di conservare la biologia e la biomeccanica del dente. _Rivalutazione dei concetti per la riabilitazione del sorriso: la bioestetica La scelta del corretto approccio restaurativo (diretto o indiretto, in composito o in ceramica) è stata dibattuta per decenni, con la conclusione finale che la decisione dipende in larga misura dalla formazione del clinico e dalla sua esperienza. Solo le condizioni estreme, come le minime correzioni estetiche di forma e colore o le carie estese in denti non vitali, portano a soluzioni evidenti (rispettivamente restauri diretti o indiretti), mentre la maggior parte degli altri casi si trova in una zona grigia che in effetti rende più difficile fare una scelta pertinente. Un approccio semplice ma efficace a questo dilemma si affida a una chiara analisi biomeccanica dei denti potenzialmente coinvolti nel trattamento, combinata con l usuale analisi estetica e funzionale. Quindi, l avere come obiettivo primario il rispetto della biologia del dente e la sua conservazione guida il clinico a un percorso decisionale logico, come quello presentato nella Tabella 1. La filosofia della bioestetica dà la priorità ai miglioramenti chimici del colore (sbiancamento di denti vitali e non vitali, microabrasione), associati a restauri diretti in composito e a restauri adesivi in ceramica per carie più estese, limitando l uso delle corone totali tradizionali alla sostituzione di restauri esistenti e a poche condizioni di estrema fragilità del dente. Il concetto di trattamento progressivo presentato nella Tabella 2 riassume quindi la visione moderna dell odontoiatria estetica restaurativa. 13

speciale _ compositi Fig. 1a Fig. 1b Fig. 1c Fig. 1d Fig. 1e Figg. 1a, b_immagini preoperatorie di un giovane paziente con diastemi relativamente ampi distalmente agli incisivi laterali. Il caso è complicato da una relazione occlusale non corretta con canini inferiori che riducono lo spazio disponibile per i restauri. Figg. 1c-e_Immagini postoperatorie che mostrano una configurazione migliorata del sorriso mediante restauro diretto in composito no-prep (Inspiro, EdelweissDR). Questo trattamento illustra la filosofia della bioestetica, che rappresenta una vera innovazione nella moderna odontoiatria restaurativa. 14

speciale _ compositi _Nuovo approccio al colore: il concetto di stratificazione naturale Per diverso tempo, la creazione di restauri diretti perfetti è stata un illusione a causa delle proprietà ottiche imperfette di molti compositi. Anche oggi, la complessità di alcuni sistemi è spesso associata a concetti di colore che riproducono i sistemi ceramici (che sono applicati in incrementi di spessore totalmente differente) o all influenza di clinici troppo meticolosi che compensavano le scarse proprietà ottiche dei compositi con intricate tecniche di stratificazione. Parametri Opzione diretta Opzione indiretta Dalle faccette alle corone Età del paziente Più giovane Più vecchio Dimensione della cavità Più piccola Più grande Vitalità del dente Vitale Non vitale Colore del dente Normale Decolorazione non trattabile* Anatomia facciale Normale Alterata Numero di restauri Non rilevante Non rilevante *Uso di trattamenti chimici (sbiancamento vitale e non vitale o microabrasione). Tab. 1_Processo decisionale del trattamento. Tipi di procedure Non restaurativa Minimamente invasiva Micro invasiva Macro invasiva Procedure tipiche Trattamenti estetici chimici (sbiancamenti, microabrasione) Adesione diretta Adesione diretta Faccette ultra sottili Moderne tecniche inaly e onlay Faccette classiche, inlay e onlay Corone e ponti Tab. 2_Moderno concetto di trattamento progressivo e diversi tipi di procedure. 15

speciale _ compositi Fig. 2a Fig. 2b Fig. 2c Fig. 2d Figg. 2a, b_sorriso preoperatorio di una giovane paziente che mostra ipocalcificazioni dello smalto post-ortodontiche e incisivi centrali più corti asimmetrici. Fig. 2c_È stato eseguito un mock-up a mano libera per determinare la lunghezza ideale di una configurazione ottimale del sorriso. Fig. 2d_Immagine post trattamento che mostra l equilibrio e l armonia migliorati del sorriso, dopo la microabrasione (per rimuovere le macchie bianche) e l adesione diretta (inspiro). 16

speciale _ compositi Fig. 3a Fig. 3b Fig. 3d Fig. 3C Fig. 3a_Sorriso preoperatorio di una giovane paziente che mostra ipocalcificazioni dello smalto e forme asimmetriche dei denti. Figg. 3b, c_scelta del colore con speciale scala colori a doppia lamina che garantisce la predicibilità del colore (Inspiro). Figg. 3d, e_è stato realizzato un mock-up parziale (denti 11 e 12) per valutare l impatto dei restauri pianificati sulla configurazione del sorriso. Fig. 3e 17

speciale _ compositi Fig. 3f Fig. 3g Fig. 3h Fig. 3i Fig. 3j Fig. 3k Figg. 3f, g_si applica la diga di gomma per assicurare un corretto ambiente di lavoro. L intero sorriso (da premolare a premolare) è visibile per facilitare le procedure e soprattutto per controllare la linea del sorriso. Fig. 3h_Si esegue una preparazione conservativa delle macchie bianche per assicurare uno spazio minimo per la correzione del colore (1-1,5 mm). Fig. 3i_Si applica un primo strato di dentina per coprire l area decolorata residua e assicurare un croma corretto (Body i2, Inspiro). Fig. 3j_Il secondo strato viene applicato con uno smalto acromatico per assicurare la corretta traslucenza e opalescenza (Skin White, Inspiro). Fig. 3k_L ulteriore correzione della forma viene realizzata con la stessa tinta smalto (non è necessario lo strato di dentina in quanto gli incrementi non sono più spessi di 1-1,25 mm). 18

speciale _ compositi Fig. 3l Fig. 3m Fig. 3n Fig. 3o Fig. 3p Fig. 3l_Immagine dettagliata degli incisivi centrali e laterali corretti con tecnica minimamente invasiva e composito diretto. Fig. 3m_Immagine postoperatoria che mostra un sorriso più armonioso e un colore uniforme dei denti. Fig. 3n_Immagine a 2 anni che non mostra alcuna alterazione di questi restauri parziali in composito. Figg. 3o-p_Dettagli anatomici della micromorfologia del restauro e aspetto liscio della superficie che provano la stabilità a 2 anni della funzione clinica (Inspiro, EdelweissDR). 19

speciale _ compositi L utilizzo del dente naturale come modello e l identificazione delle relative caratteristiche ottiche dello smalto e della dentina (misurazioni tristimulus del colore L*a*b* e percentuale di contrasto) sono stati essenziali per lo sviluppo di materiali per restauro diretto dalle caratteristiche estetiche migliorate 4,7-8. Il concetto di stratificazione naturale è un approccio semplice ed efficace per la realizzazione di restauri diretti altamente estetici, diventato ormai un punto di riferimento nell ambito dei restauri in composito 9-12. Finora, la iper-semplifi cazione (mono-incremento) e la iper-complessità (più incrementi) dei sistemi di tinte hanno notevolmente limitato il vantaggio dei restauri diretti in composito. _bibliografia 1. Macedo G, Raj V, Ritter AV. Longevity of anterior composite restorations. J Esthet Restor Dent 2006;18:310-311. 2. Peumans M, Van Meerbeek B, Lambrechts P, Vanherle G. The 5-year clinical performance of direct composite additions to correct tooth form and position. II. Marginal qualities. Clin Oral Investig. 1997;1:19-26. 3. Peumans M, Van Meerbeek B, Lambrechts P, Vanherle G. The 5-year clinical performance of direct composite additions to correct tooth form and position. I. Esthetic qualities. Clin Oral Investig. 1997;1:12-8. 4. Dietschi D, Ardu S, Krejci I. A new shading concept based on natural tooth color applied to direct composite restorations. Quintessence Int. 2006;37:91-102. 5. Magne P, So WS. Optical integration of incisoproximal restorations using the natural layering concept. Quintessence Int. 2008;39:633-43 6. Dietschi D. Optimizing smile composition and esthetics with resin composites and other conservative esthetic procedures. Eur J Esthet Dent. 2008;3:14-29. 7. Cook WD, McAree DC. Optical properties of esthetic restorative materials and natural dentition. J Biomat Mat Res 1985;19:469-488. 8. Dietschi D, Ardu S, Krejci I. Exploring the layering concepts for anterior teeth. In Roulet JF and Degrange M, Editors: Adhesion The silent revolution in Dentistry. Berlin, Quintessence Publishing, 2000:235-251. 9. Ubassy G. Shape and color: the key to successful ceramic restorations. Quintessenz Verlags, Berlin;1993. 10. Dietschi D. Free-hand composite resin restorations: a key to anterior aesthetics. Pract Periodont & Aaesthetic Dent 1995;7:15-25. 11. Dietschi D. Free-hand bonding in esthetic treatment of anterior teeth: creating the illusion J Esthet Dent 1997;9:156-164. 12. Dietschi D. Layering concepts in anterior composite restorations. J Adhesive Dent 2001;3:71-80. 20