I TEE NELL INDUSTRI A PROPOSTE PER LA MANUTENZIONE DI UN MECCANISMO CHE PUO CONTINUARE AD ESSERE UNA STORIA DI SUCCESSO GIOVANNI RUGGERO VERGERIO ESPERTO GESTIONE ENERGIA CERTIFICATO SECEM ROMA 12-04-2016
I TEE nell industria : un avvio difficile Nei primi anni di vita del meccanismo dei Certificati Bianchi, la presenza di progetti realizzati in ambito industriale attraverso le PPPM (Proposte di Progetto e Programma di Misura) era limitata ed i TEE generati rappresentavano una percentuale intorno al 20% sul totale anche se il trend era in costante crescita. La prevalenza era degli interventi con scheda standard sui quali si concentravano i soggetti obbligati Una motivazione era la complessità del meccanismo delle PPPM che rappresentava una novità per gli operatori industriali e prevedeva sia una procedura autorizzativa e di rendicontazione di non facile gestione che la necessità di commercializzare i titoli eventualmente ottenuti Questa difficoltà venne in parte superata dalla attività delle Societa di Servizi Energetici accreditate ad operare sui TEE ( oggi sostituite e/o diventate ESCO ) che si fecero carico di gestire la complessità del meccanismo per conto degli operatori industriali Una più importante motivazione non evidente al regolatore ma ben chiara nella pratica agli operatori era la scarsa attrattività economica del meccanismo che si manifestava proprio per quei progetti che avrebbero dovuto trarne i maggiori benefici. Questo fatto era stato da me evidenziato in un convegno FIRE che si tenne a VENEZIA nel 2006
I TEE nell industria : l età dell oro La modifica del meccanismo avvenuta con le Linee Guida del 2011 con l introduzione del coefficiente TAU ha portato ad un vero e proprio boom dei progetti PPPM industriali, ad un rilevante incremento della attività delle società di servizi ( ESCO) e anche alla non trascurabile presenza diretta degli operatori industriali sul mercato dei titoli senza l intermediazione delle ESCO Il meccanismo messo in campo ha le classiche caratteristiche Win Win infatti permette di rendere economici un grande gruppo di progetti, di ottenere rilevanti ( e misurabili ) risparmi energetici ed avviare, attraverso le ESCO, una filiera nazionale virtuosa di attività economiche nel campo dell efficienza energetica ll procedimento autorizzativo, che con Il nuovo meccanismo si presenta se possibile ancora più complesso e la modifica dell interlocutore regolatorio e tecnico hanno raffreddato parte degli entusiasmi iniziali ma non hanno scoraggiato gli operatori Le ragioni del successo stanno nell incidenza che il nuovo meccanismo ha nel processo decisionale dell operatore, come sarà più sotto esplicitato. Eventuali interventi su alcuni aspetti critici del meccanismo devono quindi essere tarati in modo da non incidere sulla virtuosità dello stesso.
L efficienza energetica: le priorità dell industria Per l operatore industriale, anche energivoro, la priorità è sempre il CORE BUSINNESS e quindi l efficienza energetica è di norma una opportunità economica non strategica Gli interventi sull efficienza energetica vengono presi in considerazione se l effetto economico sulle attività CORE si esplica in tempi compatibili con l orizzonte di Businness dell azienda Fra gli indicatori di redditività economica il più consono all approccio dell operatore industriale è il Tempo di Pay Back Per la scelta decisionale, un indicatore pure significativo come il VAN non è preso in considerazione in quanto utilizza un orizzonte temporale sia energetico che di businness fuori dal controllo dell operatore industriale. Nella successiva slide è rappresentata l influenza del meccanismo dei TEE sul tempo di Pay Back di un investimento in funzione del costo dell energia
ANNI L efficienza energetica: l influenza dei TEE sul Pay Back 1 12,50 INFLUENZA DEL MECCANISMO DEI TEE PAY BACK DELL'INVESTIMENTO AL VARIARE DEL COSTO TEP BASE 1O ANNI SUL MINIMO COSTO TEP 10,00 7,50 5,00 2,50 0,00 200,0 400,0 600,0 800,0 1000,0 1200,0 1400,0 /TEPE SENZA TEE TAU = 1 TAU = 2,65 TAU = 3,36
L efficienza energetica: l influenza dei TEE sul Pay Back 3 Come si può notare dai grafici per TAU= 0, l operatore industriale che accede a costi dell energia relativamente bassi ha tempi di ritorno sugli investimenti molto più lunghi degli operatori della piccola industria e del terziario a parità di risparmio energetico specifico : questo costituisce una importante barriera agli interventi di energy saving nella grande industria Le figure mostrano che di principio il meccanismo dei TEE opera in modo efficace in quanto incide in modo percentualmente più rilevante in presenza di bassi costi dell energia Tuttavia l evidenza del primo periodo di funzionamento dei TEE e la rappresentazione grafica, da ragione del fatto che l effetto del primo meccanismo con TAU=1 è limitato e non è sufficiente a far scattare il meccanismo virtuoso in quanto per molti degli interventi il tempo di ritorno non diventa sufficientemente attraente L effetto dei meccanismi introdotti nel 2011, rappresentato dalle curve TAU =2,65 e TAU=3,36, è particolarmente sentito per gli interventi effettuati da operatori che accedono a bassi costi dell energia in presenza di elevati livelli di consumo energetico. Questo spiega perché il meccanismo abbia mobilitato interventi anche presso gli operatori altamente energivori che non si erano dimostrati interessati al meccanismo nella sua prima versione e che ora possono realizzare importanti saving energetici
Il meccanismo attuale dei TEE : Criticità La principale criticità del meccanismo, che è stata accentuata dalle modifiche del 2011, è il rischio che alcuni progetti possano essere sovra remunerati con effetti distorcenti sul meccanismo. Questo effetto può essere rilevato dalla figura a lato nella quale è rappresentato l andamento dell incidenza % del valore dei titoli sul costo totale di capitale investito in funzione del payback per un costo tep=240. 1500,00% 1400,00% 1300,00% 1200,00% 1100,00% 1000,00% 900,00% 800,00% 700,00% 600,00% 500,00% 400,00% 300,00% 200,00% 100,00% 0,00% Incidenza % dei TEE sul capitale investito in funzione del pay back costo tep = 240 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 TAU=1 TAU=2,65 TAU=3,36
TEE : Sovra remunerazione degli investimenti 2 800,00% Incidenza % dei TEE sul capitale investito in funzione del pay back costo tep = 480 700,00% 600,00% 500,00% 400,00% 300,00% 200,00% 100,00% 0,00% 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 PAY BACK ANNI TAU=1 TAU=2,65 TAU=3,36
TEE : Sovra remunerazione degli investimenti 3 450,00% Incidenza % dei TEE sul capitale investito in funzione del pay back costo tep = 855 400,00% 350,00% 300,00% 250,00% 200,00% 150,00% 100,00% 50,00% 0,00% 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 TAU=1 TAU=2,65 TAU=3,36
TEE : Proposta per evitare la sovra remunerazione dei progetti Le figure riportate nelle tre slide che illustrano l incidenza % dei titoli sul valore dell investimento per tre valori caratteristici di TAU in funzione del tempo di PAY BACK mostrano che questa è funzione, oltre che del tempo di PAY BACK, anche del costo dell energia. Per bassi costi dell energia l incidenza % tende a crescere e si possono raggiungere condizioni di eccessiva remunerazione degli investimenti con incidenza anche molto superiori al 100% degli stessi. Per mantenere l efficacia del meccanismo ed evitare condizioni di eccessiva remunerazione di progetti a basso PAY BACK, si può proporre uno schema come quello riportato nelle due slide successive per diversi costi dell energia : in questo caso la curva in rosso rappresenta la massima quantità di TEE a cui può accedere il progetto fino al punto di intersezione con la curva del TAU di progetto. La curva del massimo è costruita in questo modo : per i progetti con tempo di ritorno inferiore a 2 anni i titoli erogabili sono pari al 30% dell investimento. Al crescere del tempo di PAY BACK la % sale secondo una retta fino al 100% per i progetti con PAY BACK pari a 5 anni. Nel caso si incroci la curva del TAU prima dei 5 anni come può succedere per elevati costi dell energia, i TEE saranno comunque limitati dalla curva del TAU. Per i progetti presentati dalle PMI la curva del massimo parte dal 50%.
TEE : Curva di incidenza % MAX sugli investimenti 1 Incidenza % massima TEE sull'investimento costo energia = 480 /tep 200,00% 190,00% 180,00% 170,00% 160,00% 150,00% 140,00% 130,00% 120,00% 110,00% 100,00% 90,00% 80,00% 70,00% 60,00% 50,00% 40,00% 30,00% 20,00% 10,00% 0,00% 0 0,5 1 1,5 2 2,5 3 3,5 4 4,5 5 5,5 6 6,5 7 7,5 8 8,5 9 9,5 10 PAY BACK ANNI TAU=2,65 TAU=3,36 SOGGETTI OBBLIGATI PMI
TEE : Curva di incidenza % MAX sugli investimenti 2 Incidenza % massima TEE sull'investimento costo energia = 240 /tep 200,00% 190,00% 180,00% 170,00% 160,00% 150,00% 140,00% 130,00% 120,00% 110,00% 100,00% 90,00% 80,00% 70,00% 60,00% 50,00% 40,00% 30,00% 20,00% 10,00% 0,00% 0 0,5 1 1,5 2 2,5 3 3,5 4 4,5 5 5,5 6 6,5 7 7,5 8 8,5 9 9,5 10 PAY BACK ANNI TAU=2,65 TAU=3,36 SOGGETTI OBBLIGATI PMI
TEE : Nuovo meccanismo per la rendicontazione 1 Per il corretto funzionamento di questo meccanismo è necessario che nella PPPM siano indicati i costi di progetto e quantità e costi dei vettori energetici e/o delle utilities risparmiati con l intervento. Il costo dell energia è quello medio relativo all anno precedente a quello di presentazione della PPPM. In fase di prima RVC dovrà essere data evidenza di dettaglio del costo sostenuto per l intervento. Il costo di progetto per il calcolo dei TEE massimi sarà quello indicato nella RVC se non superiore di oltre il 30% a quello indicato nella PPPM e, facendo riferimento ai costi dell energia indicati nella PPPM, il PAY BACK ( tempo di ritorno dell intervento) sarà calcolato come rapporto fra il costo di progetto e i risparmi economici ottenuti dal minore consumo di vettori energetici ed utilities misurati con la prima RVC se non inferiore a quello indicato nella PPPM. In alternativa e a scelta dell operatore, possono essere riportati nella PPPM e nella prima RVC i soli costi di progetto : in questo caso saranno assegnati i TEE corrispondenti ad un PAY BACK <=2 pari al 30% del costo dell intervento. In questo caso i titoli assegnati anno per anno per un massimo di 5 anni saranno pari a quelli rendicontati con TAU=1 fino al raggiungimento del valore attribuito in base al costo di progetto. Per i progetti presentati secondo questo schema dovrebbe essere previste tempistiche di approvazione più rapide.
TEE : Nuovo meccanismo per la rendicontazione 2 Per i progetti con PAY BACK <= 2 anni non PMI, sarà annualmente assegnata una quantità di titoli calcolata in base al risparmio misurato con TAU=1 fino al raggiungimento della quantità massima calcolata alla prima RVC. Se nei 5 anni il risparmio conseguito con TAU=1 sarà inferiore al valore massimo assegnato al progetto non ci sarà conguaglio. Per i progetti con PAY BACK > 2 anni e PMI, saranno annualmente assegnati titoli calcolati in base al risparmio misurato e utilizzando il TAU caratteristico di progetto fino al raggiungimento della quantità massima calcolata alla prima RVC se tale valore è limitante rispetto alla curva del TAU. In ogni caso il valore economico dei titoli assegnati ( base 100 /TEP) non potrà superare il 100% del costo del progetto come precedentemente definito Nella successiva slide vengono riportati alcuni esempi reali valutati con l attuale meccanismo e con il nuovo proposto e le quantità annualmente erogate in funzione del risparmio conseguito
TEE : Nuovo meccanismo - Casi Reali
TEE : Nuovo meccanismo - Addizionalità Il meccanismo qui proposto, che aumenta la complessità relativa alla documentazione da acquisire e controllare ma evita in ogni caso sovra remunerazioni, dovrebbe essere accompagnato da una semplificazione relativamente alle modalità di valutazione della addizionalità: questa dovrebbe essere calcolata sulla base di BREF o BAT solo nel caso che il risparmio sia dovuto alla sostituzione di una intera linea produttiva e/o ad un intero impianto. Nel caso di modifiche di layout, il risparmio dovrebbe essere calcolato sulla base del confronto con i risultati misurabili e contabilizzati nell assetto precedente tenendo conto dell addizionalità solo per alcune apparecchiature elettriche ( motori) oggetto di nuova installazione ove tale effetto sia effettivamente quantificabile. Dovrebbero essere predisposte, a cura di organi tecnici indipendenti, ( CTI) linee guida che definiscano le tipologie di interventi per i quali si debba ricorrere alle BREF o alle BAT per individuare i consumi di riferimento sui quali calcolare l addizionalità. Analogamente alle schede tecniche relative ai metodi di valutazione analitica, dovrebbe essere predisposto da parte di ENEA un elenco di apparecchiature per le quali si ritiene debba essere valutato l effetto di addizionalità anche nel caso di sole modifiche di layout e i relativi parametri di riferimento che dovrebbero essere soggetti ad aggiornamento periodico.
TEE : Nuovo meccanismo - Monitoraggio Si ritiene in ogni caso opportuno incentivare anche progetti con elevata redditività intrinseca (basso PAY BACK) dato che questo consente di monitorare gli effetti economici ed energetici di tutti i progetti che possono avere rilevanti effetti energetici Per tutti i progetti che avranno accesso al meccanismo dei TEE dovrebbe essere richiesto che il monitoraggio venga esteso alla intera vita tecnica utilizzando le RVC come modalità di valutazione del risparmio ottenuto. Per i soggetti obbligati la comunicazione dei risparmi dovrebbe avvenire in occasione della redazione della DE obbligatoria all interno della quale dovrebbe essere previsto un apposito capitolo. Per i soggetti che dispongono di un SGE questo dovrebbe essere fatto in applicazione dell art.8 del DL 102/2014. Per le PMI non obbligate alla redazione di diagnosi il numero dei TEE dei progetti che accedono al meccanismo dovrebbe essere calcolato come il minimo fra il valore derivante dall utilizzo del TAU attuale e il 50% dell investimento anche per PAY BACK inferiori ai 3 anni. Le comunicazioni dovrebbero essere specifiche ad intervalli non superiori ai 5 anni.