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Dott. Piermarco Babando

Transcript:

Protocollo chirurgico Diametro 3,4 Battuta 3,4 Osso D 4

L impianto con connessione a esagono esterno e superficie al laser Synthegra per gestire agilmente le grandi riabilitazioni. Esagono esterno e componenti protesiche dedicate. Way Venezia è l impianto ideale per realizzare in modo semplice strutture protesiche complesse. Diametro 3,4 Diametro 3,8 Diametro 4,5 1

PIANIFICAZIONE CHIRURGICA VALUTAZIONE DEL PAZIENTE La selezione del paziente è la prima e fondamentale tappa per la buona riuscita del trattamento implantare. È indispensabile valutare i seguenti aspetti: le aspettative, per conoscere le esigenze funzionali ed estetiche del paziente; le motivazioni, per misurare il suo grado di collaborazione; l anamnesi, per conoscerne lo stato di salute generale e considerare ogni fattore che potrebbe portare a complicanze al trattamento, quali patologie ossee, malattie metaboliche, infezioni, allergie, malattie renali o cardiache croniche, discrasie ematiche, ecc.; la situazione anatomica ed occlusale, per valutare le condizioni del cavo orale; le condizioni dei tessuti duri e dei tessuti molli, per valutare l idoneità al trattamento. PROGRAMMAZIONE CHIRURGICA Solo una dettagliata conoscenza del sito osseo permette all operatore di posizionare l impianto correttamente e senza rischi. È necessario effettuare un indagine radiologica per fare una corretta valutazione morfologica e strutturale del sito anatomico. Elementi da considerare: la forma, per conoscere il profilo osseo in senso vestibolo-linguale e verticale; le reali dimensioni ossee, che determinano le misure dell impianto da inserire; le zone di rispetto anatomico, quali il canale del nervo mandibolare e il pavimento dei seni mascellari; la densità ossea, per selezionare il corretto approccio chirurgico e una idonea soluzione protesica; il rapporto corticale-spongiosa, per valutare l idoneità del sito implantare a supportare il carico implantare ed a predire una corretta osteointegrazione. PROGRAMMAZIONE PROTESICA Ogni trattamento implantare non può prescindere da una corretta pianificazione protesica. Il manufatto protesico da realizzare è strettamente legato alle caratteristiche ossee ed anatomiche del cavo orale e condiziona fortemente: la scelta del diametro implantare; il mantenimento nel tempo dei tessuti duri e molli; il risultato funzionale ed estetico. Per una ottimizzazione dei risultati è necessario conoscere in modo dettagliato tutte le componenti protesiche proposte da Geass. 2

PREPARAZIONE DEL SITO IMPLANTARE Le modalità e gli strumenti per la preparazione del sito sono comuni per tutte le linee way e dipendono esclusivamente dal diametro dell impianto e dalla tipologia di osso*. * La classificazione è quella elaborata da Misch (Bone character: second vital implant criterion, Dent Today 7:39-40, 1998), che distingue quattro tipologie di densità ossea sulla base delle caratteristiche macroscopiche dell osso corticale e trabecolare proprie della porzione edentula da trattare. osso D1 Osso corticale denso, che richiede per alcune lunghezze implantari una ulteriore svasatura del foro osso D2 e D3 Osso corticale denso/poroso, con struttura trabecolare fitta, oppure osso corticale poroso e sottile, con struttura trabecolare fine osso D4 Osso corticale praticamente inesistente, con struttura trabecolare fine, che richiede una sottopreparazione del sito Per una corretta applicazione clinica dei dispositivi medici, Geass raccomanda di attenersi scrupolosamente ai protocolli di utilizzo esposti nel Manuale Chirurgico e nel Manuale Protesico. In relazione alle condizioni di mercato, Geass si riserva di apportare modifiche ai prodotti in qualunque momento e senza preavviso. 3

PROTOCOLLO CHIRURGICO Ø 3,4 B. 3,4 osso D 4 SCHEMA RIASSUNTIVO rpm 800 800 400 4

PROTOCOLLO CHIRURGICO Ø 3,4 OSSO D 4 Preparare un invito sulla corticale con la FRESA LANCIA; la profondità non deve superare i 2 mm. Giri/min: 800 max. In alternativa, utilizzare con le stesse modalità la FRESA ROSETTA. Preparare il sito implantare mediante la FRESA ELICOIDALE ø 2,1 (fascetta bianca) fino alla profondità di foratura pari alla lunghezza dell impianto prescelto. Giri/min: 800 max. Verificare la direzione dell asse chirurgico e la profondità ottenuta con il PIN DI PARALLELISMO ø 2,1 (fascetta bianca). Preparare il sito implantare con la FRESA FINALE ø 3,4 LUNGHEZZA 9 (fascetta verde), qualunque sia la lunghezza dell impianto da inserire. Giri/min: 400 max. 5

INSERIMENTO IMPIANTO MANUALE INSERIMENTO IMPIANTO CON MICROMOTORE Chiave W-Start Chiave motore W-Start Prelevare l impianto dal Touch & go con la chiave W- Start, identificabile dalla presenza dell o-ring. Scegliere la chiave W-Start in funzione del diametro implantare, rispettando la codifica cromatica. Inserire l impianto nel sito implantare per alcune spire. Prelevare l impianto dal Touch & go con la chiave motore W-Start, identificabile dalla presenza dell o-ring. Scegliere la chiave W-Start in funzione del diametro implantare, rispettando la codifica cromatica. Mantenersi al di sotto dei 15 giri/min e non superare i 50 N cm di torque. Inserto W-Fix Completare il posizionamento con la chiave cricchetto provvista di inserto W-Fix. 6

RIMOZIONE DISPOSITIVO DI MONTAGGIO Per rimuovere il dispositivo di montaggio, svitare la vite mantenendo fermo il dispositivo con l ausilio della chiave di smontaggio. SERRAGGIO VITE DI CHIUSURA Inserto Nanoesam Prelevare la vite di chiusura dalla parte superiore del Touch & go con chiave provvista di terminale Nanoesam. Serrarla sulla cava implantare con un torque massimo di 15 N cm. 7