34,5 33,5 32,5 31,3 30,8 31,5 30,5 29,5



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Transcript:

La pratica sportiva in Italia (in % della popolazione con 3 anni e più; 2015) Italia: praticanti di attività sportiva (in % della popolazione con 3 anni e più; 2015) 34,5 Attivi fisicamente; 26,8% Sedentari; 39,9% 33,5 32,5 31,5 30,5 31,3 30,8 30,2 31,3 31,1 32,9 32,1 31,2 30,6 31,7 33,3 Sportivi; 33,3% 29,5 28,5 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 In Italia, dopo una flessione registrata tra il 2010 e il 2013, i livelli di partecipazione allo sport sono tornati a crescere. Nel 2015 le persone che hanno praticato sport sono state poco meno di 20 milioni, circa un terzo della popolazione. In Italia, considerando solo il settore privato e i principali settori produttivi direttamente legati all attività sportiva si contano circa 35mila imprese che occupano oltre 100mila gli addetti; il valore aggiunto è stimato oltre i 4,5 mld mentre il fatturato arriva 14 mld. Secondo una recente indagine Istat, nel 2014 il 4,3% delle famiglie residenti in Italia (oltre 5,5 milioni) ha acquistato articoli sportivi e il 21,6% ha effettuato spese per la pratica di attività sportive con una spesa media mensile pari a 48 euro. In Italia il mercato degli articoli sportivi nel 2014 ha raggiunto un valore pari a 7,6 mld di euro con un incremento del 3% rispetto all anno precedente. L Italia, con un flusso di export pari nel 2014 a oltre 3,8 mld di euro, è il maggior esportatore di articoli sportivi in Europa. Il peso dell export di articoli sportivi sul totale delle esportazioni in Italia ha raggiunto l 1%, un dato che colloca il nostro Paese al primo posto in Europa, con un valore ampiamente superiore a quello delle altre grandi economie europee nelle quali il peso percentuale oscilla tra lo 0,3 e lo 0,4% dell export totale. n. 23 20 giugno 2016

L industria dello sport in Italia S. Ambrosetti 06-47028055 stefano.ambrosetti@bnlmail.com La Commissione europea calcola che lo sport, nella sua definizione più ampia, generi nell Unione europea un valore aggiunto pari a 294 mld di euro, un ammontare pari a circa il 3% del valore aggiunto totale, e un occupazione diretta pari a 4,5 mln di persone, pari a oltre il 2% della forza lavoro nella Ue. In Italia, considerando solo il settore privato e i principali settori produttivi direttamente legati all attività sportiva si contano circa 35mila imprese che occupano oltre 100mila gli addetti; il valore aggiunto è stimato oltre i 4,5 mld mentre il fatturato arriva a 14 mld. Il totale degli occupati nel settore ammonta a oltre 120 mila persone, pari allo 0,54% degli occupati, un valore comunque inferiore alla media europea (0,72%). In Italia, dopo una flessione registrata tra il 2010 e il 2013, i livelli di partecipazione allo sport sono tornati a crescere. Nel 2015 le persone con età superiore a 3 anni che hanno praticato sport sono state poco meno di 20 milioni, circa un terzo della popolazione nella stessa fascia di età. Secondo una recente indagine Istat, nel 2014 il 4,3% delle famiglie residenti in Italia (oltre 5,5 milioni) ha acquistato articoli sportivi e il 21,6% ha effettuato spese per la pratica di attività sportive con una spesa media mensile pari a 48 euro (l 1,4% della spesa media mensile per consumi). In Italia il mercato degli articoli sportivi nel 2014 ha raggiunto un valore pari a 7,6 mld di euro con un incremento del 3% rispetto all anno precedente. L Italia è il maggior esportatore di articoli sportivi in Europa. I dati Eurostat sul commercio evidenziano per l Italia un flusso di export nel 2014 pari a oltre 3,8 mld di euro. L export italiano ammonta al 19,5% dell export totale di articoli sportivi della Ue, il valore più elevato tra i paesi dell Unione. Il peso dell export di articoli sportivi sul totale delle esportazioni in Italia ha raggiunto l 1%, un dato che colloca il paese al primo posto in Europa, con un valore ampiamente superiore a quello delle altre grandi economie europee nelle quali il peso percentuale oscilla tra lo 0,3 e lo 0,4% dell export totale. A livello economico un contributo significativo all industria dello sport è fornito anche dal turismo sportivo. A livello globale si stima un numero di viaggi internazionali associati a manifestazioni sportive compreso tra i 12 e 15 milioni l anno. Questo comparto rappresenta circa il 10% dell industria turistica mondiale e genera un fatturato globale di circa 800 miliardi di dollari. La dimensione economica dello sport in Europa Lo sport, oltre ad essere un attività di svago e una fonte di benessere personale, alimenta una vera e propria industria in grado di fornire un contributo apprezzabile agli obiettivi di crescita e occupazione di un paese, sia direttamente, sia attraverso l indotto che genera in altri settori. Nonostante gli sforzi profusi a livello internazionale, quantificare la dimensione economica dello sport in maniera univoca per arrivare a dei dati comparabili tra i diversi paesi non è agevole. Oltre ai consumi direttamente e indirettamente connessi all attività sportiva e all indotto, un elevato grado di diffusione dello sport genera un impatto sui bilanci pubblici riducendo le spese sanitarie attraverso il miglioramento del benessere fisico e la diffusione di uno stile di vita più sano, specie nelle fasce di età più avanzate della popolazione. 2

Nel tentativo di definire in modo omogeneo l industria dello sport, la Commissione europea è arrivata a una definizione armonizzata a fini statistici, conosciuta come definizione di Vilnius, articolata in tre livelli: 1. La definizione statistica, quella più limitata, comprende solo le attività direttamente collegate allo sport come la gestione di impianti sportivi, le organizzazioni sportive etc. Tale definizione non considera ad esempio la produzione di articoli sportivi, la vendita al dettaglio, il turismo sportivo. 2. La definizione stretta aggiunge alla precedente tutte le attività a monte dell attività sportiva, ossia i beni e i servizi legati alla pratica sportiva (ad esempio, la fabbricazione di abbigliamento, calzature e attrezzature sportive, la costruzione di infrastrutture dedicate allo sport, le attività educative sportive), ma esclude quelle a valle come i media, il turismo, la pubblicità. 3. La definizione più ampia considera invece sia i settori a monte, che producono beni e servizi, sia quelli a valle, per i quali lo sport costituisce un fattore produttivo. Si tratta di quelle attività che sono collegate allo sport, ma che non sono necessarie per fare sport (ad esempio i media dedicati allo sport, le attività di ospitalità, i servizi di trasporto, quelli medici etc.). Occupati nello sport (migliaia) Occupati nello sport (in % degli occupati) 300 283,7 1,4 250 1,2 200 150 100 173,3 148,3 104,8 218,8 187,9 162,4 120,2 Germania Spagna Francia Italia 1,0 0,8 0,6 0,4 0,2 MediaUe 0,72% 50 2011 2012 2013 2014 Fonte: elaborazioni Servizio Studi BNL dati Eurostat 0,0 Regno Unito Spagna Francia Germania Italia Fonte: elaborazioni Servizio Studi BNL dati Eurostat Con riferimento alla definizione più ampia, e includendo le interazioni tra i vari settori, uno studio della Commissione europea stima che il contributo dello sport al valore aggiunto della Ue arrivi a 294 mld di euro, un ammontare pari a circa il 3% del valore aggiunto totale. Tra i diversi settori che compongono la definizione allargata lo sport praticato è quello che fornisce il minor contributo al valore aggiunto (49 mld di euro), quelli a monte circa 137 mld. di euro e i settori a valle generano un flusso pari a 108 mld di euro. Inoltre una quota crescente del valore economico dello sport è legata ai diritti di proprietà intellettuale, come diritti d autore, comunicazioni commerciali, marchi registrati e diritti d immagine e di trasmissione che regolano la possibilità di accedere a distanza alle grandi manifestazioni sportive che si tengono in diversi paesi. Nell Unione europea l industria dello sport occupa direttamente 1,6 mln di persone, pari in media allo 0,72% degli occupati. Regno Unito e Spagna in questa graduatoria superano l 1%, mentre Francia e Germania registrano un valore sotto la media Ue, non 3

distante da quello relativo all Italia. La Commissione europea calcola che lo sport, nella sua definizione più ampia, generi un occupazione diretta pari a 4,5 mln di persone, oltre il 2% della forza lavoro nella Ue. Tra i settori a monte dello sport un ruolo rilevante è occupato dalla vendita al dettaglio di articoli sportivi che nell Unione Europea ammonta a un valore superiore ai 65 mld di euro con una spesa pro-capite molto variabile nei diversi paesi, che oscilla tra un valore inferiore ai 20 euro l anno in alcuni paesi dell Europa orientale e arriva ai 300 euro in Lussemburgo. I mercati più sviluppati in Europa sono quelli dei 5 principali paesi dell area: Regno Unito, Germania, Francia, Italia e Spagna. Un contributo di rilievo è fornito anche dalla fabbricazione di articoli sportivi che genera effetti positivi nel settore tessile oltre che in quelli dell abbigliamento e delle calzature. La pratica sportiva in Italia L elevato interesse verso lo sport in Italia trova riscontro anche nel settore dei media. Le rubriche televisive dedicate a temi sportivi sono ormai molto numerose; continua a crescere anche il numero di canali tematici via satellite e su piattaforma digitale, sia a libera diffusione che in pay-tv. In Italia sono presenti tre quotidiani nazionali che trattano esclusivamente di sport e insieme ogni giorno hanno quasi 6 milioni di lettori, un numero elevatissimo se pensiamo che il totale degli italiani che legge un quotidiano è pari a circa 19 milioni. Il quotidiano più letto in assoluto in Italia è proprio un quotidiano sportivo che registra un numero di lettori ampiamente superiore a quello dei due principali quotidiani generalisti. Ma a questa grande passione per lo sport non corrisponde un livello altrettanto elevato di partecipazione. La pratica sportiva in Italia (in % della popolazione con 3 anni e più; 2015) Italia: praticanti di attività sportiva (in % della popolazione con 3 anni e più; 2015) 34,5 Attivi fisicamente; 26,8% Sedentari; 39,9% 33,5 32,5 31,5 30,5 31,3 30,8 30,2 31,3 31,1 32,9 32,1 31,2 30,6 31,7 33,3 Sportivi; 33,3% 29,5 28,5 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 L ultima indagine Istat sulla pratica dello sport in Italia, segnala come nel 2015 le persone con età superiore a 3 anni che hanno praticato sport siano state poco meno di 20 milioni, circa un terzo della popolazione nella stessa fascia di età. Di queste circa i due terzi ha praticato attività sportiva in modo continuativo, mentre un terzo in modo saltuario. E interessante osservare come, dopo una flessione registrata tra il 2010 e il 2013, i livelli di partecipazione siano tornati a crescere. I più alti tassi di partecipazione alla pratica sportiva si riscontrano nella fasce giovanili della popolazione (6-17 anni) poi, con l aumentare dell età, si registra una flessione. Il valore più elevato appartiene alle classi di età 6-10 anni e 11-14 anni nelle quali circa i 2/3 dei ragazzi pratica uno o più sport. 4

La pratica sportiva presenta un gender gap con tassi di partecipazione più elevati della componente maschile per tutte le classi di età tranne che per quella 3-5 anni. In media praticano un attività sportiva, in modo continuativo poco più di una femmina su quattro a fronte di un valore vicino al 40% per i maschi. Negli ultimi dieci anni la pratica sportiva ha registrato un incremento analogo per entrambi i sessi, mantenendo il gap sostanzialmente inalterato. La dimensione economica dello sport in Italia In Italia, considerando solo il settore privato e i principali settori produttivi direttamente legati all attività sportiva (quindi anche le attività manifatturiere e commerciali legate allo sport oltre alla gestione di impianti sportivi), si contano circa 35mila imprese che occupano oltre 100mila addetti; il valore aggiunto è stimato oltre i 4,5 mld mentre il fatturato arriva a 14 mld. In Italia il totale degli occupati nel settore dello sport ammonta a oltre 120 mila persone, un valore pari allo 0,54% degli occupati. Si tratta di un dato comunque inferiore alla media europea (0,72%). Imprese: addetti nello sport nel 2008 (migliaia) Imprese: addetti nello sport nel 2013 (migliaia) Commercio; 50,2 114 mila addetti Industria; 34,6 Commercio; 46,7 101 mila addetti Industria; 20,8 Servizi; 29,4 Servizi; 33,4 Gli effetti economici della diffusione della pratica sportiva vanno oltre quelli diretti. Numerosi studi hanno ormai dimostrato che la mancanza di attività fisica comporta un aumento nella frequenza di casi di sovrappeso e obesità e di una serie di disturbi cronici come le malattie cardiovascolari e il diabete, che riducono la qualità della vita, e rappresentano un onere per i bilanci sanitari e per l economia. Livelli più elevati di pratica sportiva, migliorando la salute e il benessere della popolazione, generano effetti positivi per l economia del paese. E' stato calcolato che in Italia, il risparmio sulla spesa sanitaria e non, di cui si beneficia con gli attuali livelli di pratica sportiva e fisica ammonta a oltre oltre 1,5 mld di euro l anno. Inoltre, ogni punto percentuale di aumento della pratica sportiva consente allo Stato un risparmio sul bilancio di circa 80 milioni di euro. Negli ultimi due anni l aumento è stato pari a 2,7 punti percentuali, equivalenti a un risparmio per il bilancio pubblico di oltre 200 milioni di euro. Secondo una recente indagine del Istat, nel 2014 il 4,3% delle famiglie residenti in Italia (oltre 5,5 milioni) ha acquistato articoli sportivi e il 21,6% ha effettuato spese per la pratica di attività sportive con una spesa media mensile pari a 48 euro (l 1,4% della spesa media mensile per consumi). La quota di famiglie che sostengono spese per la 5

pratica sportiva risulta più elevata nelle coppie con figli: la percentuale sale, ad esempio, oltre il 40% per le famiglie con due figli. La spesa destinata alla pratica sportiva, inoltre, cresce all aumentare della disponibilità economica della famiglia. Il mercato degli articoli sportivi in Italia In Italia il mercato degli articoli sportivi nel 2014 ha raggiunto un valore pari a 7,6 mld di euro con un incremento del 3% rispetto all anno precedente. Tra i quattro grandi comparti del mercato, l abbigliamento sportivo, che detiene una quota sul totale del 39%, ha registrato un aumento del sell out dell 1%. Le attrezzature sportive, con un peso del 25%, hanno registrato un incremento del 2% arrivando a 1,9 mld, mentre è aumentato del 3% il settore del ciclo e accessori, che con un valore pari a quasi 800 mln detiene una quota sul totale di poco superiore al 10%. A sostenere lo sviluppo del mercato ha contribuito in modo più accentuato il comparto delle calzature, per effetto di un aumento del sell out pari al 7%. Grazie alla buona performance registrata nel 2014, le calzature hanno superato in valore il comparto delle attrezzature, avvicinandosi ai 2 mld con una quota sul totale relativo alle attrezzature sportive del 26%. Il mercato degli articoli sportivi in Italia (quota % sul totale; 2014) Italia: dinamica degli acquisti di articoli sportivi (var % a/a; 2014 ) Ciclo e accessori 10,5% Calzature 25,5% Ciclo e accessori Attrezzature 2% 3% Attrezzature 25,3% 7,6 mld di euro Abbigliamento 1% Abbigliamento 38,7% Calzature 7% 0% 1% 2% 3% 4% 5% 6% 7% 8% Fonte: elaborazioni Servizio Studi BNL dati NPD Fonte: elaborazioni Servizio Studi BNL dati NPD L Italia è il maggior esportatore di articoli sportivi in Europa. I dati Eurostat sul commercio evidenziano per l Italia un flusso di export pari nel 2014 a oltre 3,8 mld di euro. L export italiano ammonta al 19,5% dell export totale di articoli sportivi della Ue, il valore più elevato tra i paesi dell Unione, seguito da Germania (16,6%), Belgio (11,6%), Francia (9,4%) e Regno Unito (8,6%). L export dopo una flessione culminata nel 2012 (anno in cui era sceso sotto i 3 mld di euro), è tornato a crescere recuperando il livello del 2008 mentre l import si è ridotto da quasi 1,9 mld a 1,6 mld di euro. Complessivamente il saldo netto tra export e import è migliorato da 1,8 a 2,2 mld di euro. Il peso dell export di articoli sportivi sul totale delle esportazioni in Italia ha raggiunto l 1%, un dato che colloca il nostro Paese al primo posto in Europa, con un valore ampiamente superiore a quello delle altre grandi economie europee nelle quali il peso percentuale oscilla tra lo 0,3-0,4% dell expor totale. 6

4.500 4.000 3.500 3.000 2.500 2.000 1.500 1.000 500 0 2.852 2.388 699 L export Ue ed extra-ue di articoli sportivi (mln di euro; 2014) 3.814 3.847 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 Germania Spagna Francia Italia 3.281 1.858 Fonte: elaborazioni Servizio Studi BNL dati Eurostat 652 1,2% 1,0% 0,8% 0,6% 0,4% 0,2% 0,0% Peso dell export di articoli sportivi sull export tot 0,97% (quota %; 2014 ) 0,45% 0,42% 0,29% 0,27% Italia Regno Unito Francia Germania Spagna Fonte: elaborazioni Servizio Studi BNL dati Eurostat Il turismo sportivo: un settore in costante ascesa A livello economico un contributo significativo all industria dello sport è fornito anche dal turismo sportivo. Si tratta di viaggi legati alla pratica diretta di sport o anche alla partecipazione a un evento sportivo. All evento sportivo in molti casi è associata una vera e propria attività turistica e di svago, più o meno limitata del tempo, di cui beneficiano le strutture ricettive e più in generale tutto l indotto turistico dei vari paesi. A livello globale la European Travel Commission stima un numero di viaggi internazionali associati a manifestazioni sportive compreso tra i 12 e 15 milioni l anno, con una dinamica di crescita annua nell ordine del 6%. Questo comparto rappresenta circa il 10% dell industria turistica mondiale e genera un fatturato globale di circa 800 miliardi di dollari. Per alcune destinazioni, il settore sportivo arriva a pesare fino al 25% dell intera industria turistica. Alcuni studi hanno inoltre evidenziato come coloro che viaggiano per ragioni sportive possono contare in media su una elevata capacità di spesa e tendono a permanere nelle mete prescelte più a lungo degli altri viaggiatori. Nel caso dei golfisti si calcola che la spesa media sia pari a 4 volte circa quella di un altro viaggiatore I principali paesi di origine del turismo sportivo sono il Regno Unito, la Germania, l'italia, la Spagna, la Danimarca, la Svezia e la Finlandia. Secondo alcune stime effettuate sui dati dell Osservatorio nazionale del turismo (ONT), nel 2014 il 15,5% dei turisti italiani e il 18,6% di quelli stranieri hanno scelto di trascorrere una vacanza in Italia legata allo sport. Lo sport prevalente è lo sci (18%), seguito da: ciclismo (11%), trekking (8%), vela (4%), surf e windsurf (4%), tennis (4%), alpinismo (4%), immersioni (3%) ed equitazione (2,5%). Il turismo sportivo comporta notevoli ricadute a livello di indotto. Si calcola che il 52% della spesa interessi le imprese ricettive e della ristorazione, ma ne beneficiano in modo significativo anche le attività ricreative, culturali e di intrattenimento verso cui si indirizza il 24% della spesa, seguito dal settore agroalimentare (13%) e da quello dei trasporti (3%). Ulteriori benefici si registrano anche per l editoria, le industrie manifatturiere e il settore del commercio. 7

Il presente documento è stato preparato nell ambito della propria attività di ricerca economica da BNL- Gruppo Bnp Paribas. Le stime e le opinioni espresse sono riferibili al Servizio Studi di BNL-Gruppo BNP Paribas e possono essere soggette a cambiamenti senza preavviso. Le informazioni e le opinioni riportate in questo documento si basano su fonti ritenute affidabili ed in buona fede. Il presente documento è stato divulgato unicamente per fini informativi. Esso non costituisce parte e non può in nessun modo essere considerato come una sollecitazione alla vendita o alla sottoscrizione di strumenti finanziari ovvero come un offerta di acquisto o di scambio di strumenti finanziari. Autorizzazione del Tribunale di Roma n. 159/2002. Le opinioni espresse non impegnano la responsabilità della banca. Direttore responsabile: Giovanni Ajassa tel. 0647028414 giovanni.ajassa@bnlmail.com 8