icognizione sul territorio Secondaria di 1 grado



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icognizione sul territorio Secondaria di 1 grado NEL MONDO E VICINO A ME Come vengono trattati i rifiuti nella Regione Piemonte? I ragazzi sanno quanti rifiuti, oggetti senza futuro, arrivano direttamente in discarica (i cosiddetti indifferenziati) e quanti vengono differenziati? Il Comune in cui i ragazzi vivono e studiano è un Comune Riciclone? Come tratta i suoi rifiuti? Vengono differenziati? In quale percentuale? Come si colloca rispetto ai dati regionali? E rispetto ai dati nazionali? Può essere interessante avviare con la classe una discussione sui dati ufficiali relativi ai rifiuti confrontando i grafici e le tabelle presenti negli opuscoli del kit. Il Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio definisce il rifiuto come qualsiasi sostanza od oggetto [...] di cui il detentore o il proprietario si disfi o abbia intenzione di disfarsi. Secondo il Decreto legislativo 5/2/1997, che si occupa in maniera specifica di rifiuti, ogni oggetto ha un proprietario. Ciò fa si che ognuno di noi sia responsabile, almeno in parte, dei propri numerosissimi oggetti, o dei loro scarti, che via via accantona e non utilizza più. A volte alcune problematiche ambientali appaiono agli occhi degli studenti estranee e prive di significato, come se fossero lontane dal loro mondo: lo scopo della seguente attività è quello di rendere consapevoli gli alunni di questa problematica, facendo capire che i rifiuti, il loro smaltimento, il riciclaggio, la seconda vita degli oggetti sono tematiche che riguardano tutti, nessuno escluso. Viene proposto un approccio iniziale percettivo seguito da attività di ricerca e di esplorazione ambientale sul territorio. Immaginiamo di Immaginiamo di avere un potentissimo zoom: osserviamo la Terra, poi focalizziamo la nostra attenzione sulla nostra nazione, sulla nostra regione, e infine con una zoomata più intensa guardiamo quello che succede nelle vie che circondano la scuola, la casa: ci sono dei rifiuti? Come si presenta il tragitto che abitualmente percorriamo per venire a scuola: ci sono cassonetti o campane per la raccolta differenziata? Oppure cartacce, mozziconi di sigarette, escrementi di animali? C è qualche situazione che colpisce particolarmente l attenzione, angoli del quartiere in stato di abbandono e sommersi da oggetti abbandonati? Ci sono cartelli o locandine che segnalano ai cittadini tempi e modi per il ritiro della spazzatura? Come sono? SU FOGLIO DI CARTONCINO A3, SUDDI- VISO A METÀ NEL VERSO PIÙ LUNGO, I RAGAZZI POTRANNO SINTETIZZARE CIÒ CHE HANNO RICORDATO: UNO SCHIZZO DEL PERCORSO CASA-SCUOLA CON BEN IN EVIDENZA CESTINI, CASSONETTI, NEGOZI, LOCALI PUBBLICI, PERSONE INCONTRATE, MA ANCHE CARTACCE, GRAFFITI, RIFIUTI ABBANDONATI. QUESTE STRISCE SARANNO IL MATE- RIALE DI PARTENZA PER IL VIAGGIO TRA IRIFIUTI DEL QUARTIERE.

sul territorio Ricognizione Waste Watching! Dopo avere lavorato e discusso in classe, per parlare di rifiuti di casa nostra è necessario organizzare una vera e propria spedizione con gli alunni per esplorare insieme il territorio, possibilmente i percorsi casascuola oggetto dell attività precedente. Particolarmente utili in questa fase saranno la macchina fotografica e la planimetria di base del quartiere; vanno benissimo per questa attività gli stradari allegati all elenco telefonico. La classe può essere divisa e organizzata in squadre di WASTE WACHTER ( osservatori di rifiuti ): cartina e pennarelli colorati alla mano, ogni gruppo dovrà evidenziare sulla propria mappa i luoghi dove si trova immondizia, gli spazi destinati alla raccolta, i cassonetti, le campane e osservare se vicino alle abitazioni e all interno del cortile della scuola esistono punti di raccolta di rifiuti generici e di materiali differenziati, e se si trovano indicazioni circa il giorno e le modalità di raccolta. Importante per la successiva rielaborazione è la documentazione dell uscita con numerose fotografie. I dati andranno raccolti in un unica tabella che dovrà riportare l elenco delle situazioni anomale, dei rifiuti fuori posto, ma anche situazioni positive in cui ogni cosa, o meglio, ogni rifiuto è al posto giusto! Un ulteriore stimolo di discussione potrebbe essere il confronto tra la striscia sui rifiuti immaginati e la mappa con le segnalazioni e effettuate sul campo. Ogni giorno, ciascun cittadino piemontese produce in media 1,370 kg di rifiuti totali. Neonati, giovani, adulti: i 4.270.215 residenti nella regione (dati 2003) producono rifiuti totali pari a 2.136.067 tonnellate annue. DOVE VANNO A FINIRE?

ipulire &razionalizzare & Secondaria di 1 grado Netturbiamo! L esplorazione del quartiere effettuata con la classe ha evidenziato un area particolarmente degradata e colpita dalla problematica dei rifiuti? Può essere molto coinvolgente organizzare una vera e propria azione di bonifica e di pulizia: allestiamo una squadra di WASTE BUSTER che si sentiranno responsabilizzati e coinvolti in prima persona nella gestione attiva del quartiere. Molto utile potrebbe essere svolgere queste operazioni chiedendo la collaborazione di genitori e nonni. Naturalmente i ragazzi dovranno stare molto attenti a oggetti taglienti, siringhe, vetri: è consigliabile l uso di robusti guanti protettivi. È opportuno dare comunicazione delle attività ai vigili di zona e al comune. Parola d ordine: comunicare! Comunicare e rendere accessibili a tutti i temi ambientali, diffondere consapevolezza, agire sugli stili di vita, stimolare il maggior numero di ragazzi, ragazze, cittadini e cittadine a prendersi cura del pianeta sono gli obiettivi dell educazione ambientale. Perché allora non realizzare insieme agli studenti una vera e propria campagna di sensibilizzazione incentrata sui rifiuti e sul consumo consapevole, rivolta a tutti i cittadini del quartiere, a tutto il personale e al corpo docente della scuola, agli altri alunni utilizzando gli strumenti di comunicazione più accattivanti e moderni? La scuola affronta temi ambientali di notevole interesse, esce sul territorio, non in silenzio ma con un vero e proprio battage pubblicitario con tanto di locandine da appendere alle vetrine dei negozi, con volantini e con adesivi da distribuire per le vie del quartiere, durante il mercato settimanale, con canzoni, fumetti e poesie per il giornalino della scuola, con una pagina WEB per il sito dell Istituto Scolastico. Il contenuto della campagna potrebbe essere una sintesi sapiente di quanto appreso in classe con tanto di dati ufficiali, ma anche un importante momento di verifica finale per l insegnante per valutare quanto sia stato realmente interiorizzato dagli studenti. LA SFIDA? Trovare il linguaggio adeguato per ogni situazione: formale per le comunicazioni più ufficiali, veloce per i giovani... Con tre regole importantissime: uscire dai luoghi comuni evitando facili decaloghi, stupire dando via libera alla creatività e usare carta riciclata!

Ripulire &razionalizzare & A casa: riciclare con successo Una semplice ma stimolante attività consiste nell analizzare il sacchetto della spazzatura di casa con lo scopo di capire quanti rifiuti produciamo personalmente ogni giorno, per poi intraprendere un indagine critica sui consumi, sulla scelta dei prodotti, sugli sprechi. Si tratta di un attività individuale che, almeno nella sua prima fase, deve essere svolta a casa dagli studenti. e rendere tutto semplice I ragazzi, alla fine di una giornata qualsiasi, determineranno il peso del sacchetto della pattumiera di casa, cioè di quanto finisce nella frazione di rifiuti indifferenziata, poi valuteranno quanto e cosa invece è destinato al riciclo. Quindi sarà possibile passare alla fase di ispezione del contenuto del sacchetto indifferenziato: cosa contiene? Ci sono oggetti, contenitori di liquidi, lattine di alluminio, vasetti di vetro che non dovrebbero esserci? Ci sono degli oggetti particolarmente voluminosi? Se sì, è possibile ridurne il volume schiacciandoli? La stessa analisi andrà effettuata anche sulla parte di rifiuti che vengono differenziati. Gli studenti potranno coinvolgere nella corretta gestione dei rifiuti domestici tutta la famiglia, per esempio predisponendo delle etichette colorate per i cestini dei rifiuti così che a tutti sia ben chiaro dove gettare quello che non serve più oppure offrendosi di convogliare, dopo opportuna verifica del contenuto, verso il cassonetto condominiale i rifiuti riciclabili in modo da non avere eccessivi accumuli in casa. Nel 2004 la città di Torino ha raggiunto il suo obiettivo: 35% di raccolta differenziata dei rifiuti. Questo successo è stato ottenuto anche grazie al progetto di Raccolta Differenziata Sottocasa (attivo in alcune circoscrizioni della città). Questa raccolta porta a porta prevede il posizionamento di piccoli cassonetti all interno dei cortili delle abitazioni ed è stata apprezzata da tutti coloro che hanno già fatto della raccolta differenziata una buona abitudine quotidiana: cassonetti più piccoli e vicini hanno agevolato gli utenti interessati nelle attività di differenziazione dei rifiuti domestici e hanno permesso di aumentare la percentuale di raccolta differenziata. Conosci questo progetto? Sai riferire se nel tuo Comune le Aziende Municipalizzate hanno attivato progetti simili per favorire la raccolta differenziata dei rifiuti? KEEP IT SIMPLE! Riciclare tutti i giorni richiede solo un piccolo spazio, mentre immagazzinare lattine, bottiglie e giornali per un mese richiede circa tre metri quadrati. Altri suggerimenti su come rendere semplice il riciclo sul sito WWW.RECYCLENOW.COM

isparmio di materia prima Secondaria di 1 grado CARTACCIAI A SCUOLA E A CASA Cosa sanno i ragazzi della carta? Conoscono qual è il destino della carta che non serve più? Si comportano correttamente evitando inutili sprechi? Avviano alla raccolta differenziata carta, cartoncini e vecchie riviste? Per responsabilizzare gli studenti si può organizzare un servizio di recupero della carta vecchia nelle classi della scuola, a domicilio, affidando a turno ad alcuni studenti il RUOLO DI CARTACCIAI. I cartacciai in orari e giorni pre-stabiliti faranno il giro delle classi della scuola per ritirare tutta la carta usata e che non serve più. Nel 1997 in tutto il mondo sono stati prodotti circa 300 milioni di tonnellate di carta (l equivalente di una montagna di un chilometro e mezzo di diametro e di 500 metri di altezza!). dati FAO, 2000 Una pila di giornali alta 30 cm pesa 15Kg Ogni anno una persona usa la carta ricavata da due alberi. Riciclo Riciclo, Verde Ambiente, 1993 Quasi il 90% dei quotidiani italiani viene stampato su carta riciclata. Quasi il 90% delle scatole per la vendita di pasta, calzature e altri prodotti di uso comune sono realizzate in cartoncino riciclato. Il 100% delle scatole per prodotti più fragili o voluminosi sono realizzate in cartone riciclato. Fonte Comieco Parte di questa carta potrà servire per produrre della carta riciclata originalissima con la quale fare dei bigliettini di auguri, inviti e anche pieghevoli informativi sulle varie attività di recupero e differenziazione di rifiuti scolastici. Il resto della carta dovrà essere pesato, quindi riposto negli appositi cassonetti dove sarà prelevato e avviato al riciclaggio per diventare nuova carta. Alla fine del mese è importantissimo divulgare i risultati della raccolta e comunicare a tutta la scuola quanta carta è stata riciclata evitando il taglio di alberi, risparmiando acqua ed energia elettrica. Parola d ordine:! COINVOLGERE e SENSIBILIZZARE tutte le persone che lavorano nella scuola: docenti, studenti, personale degli uffici e della segreteria, commessi, addetti alle pulizie, spiegando tempi, modi e scopi della raccolta, e soprattutto far capire quanto è prezioso il contributo di tutti. 4 milioni di tonnellate di carta da ufficio (utilizzata dagli impiegati americani e non riciclata nel 1993) sono abbastanza per costruire un muro di carta alto 3,5 metri che va da New York alla California. Riciclo Riciclo, Verde Ambiente, 1993

di Risparmio materia prima Facciamo un po di conti! Una tonnellata di Alberi Acqua Energia elettrica Carta cellulosa vergine 15 440.000 7.600 Kwt Carta da macero 0 1800 2.700 Kwt I dati nella tabella possono essere utilizzati per calcolare il risparmio di materia prima e anche per stimolare una discussione sui consumi, partendo da domande stimolo proprio sulle abitudini quotidiane dei ragazzi in tema di carta, per esempio l utilizzo o meno di quaderni di carta riciclata, riuso di fogli per la brutta, razionalizzazione dello spazio utilizzato per la scrittura QUALE CARTA RICICLARE: Tutta la carta bianca da computer o per le fotocopiatrici è idonea al riciclo, l inchiostro non compromette il riciclaggio, ma attenzione alle buste: quelle con l adesivo e con la finestra di plastica non vanno bene. Anche la carta fax, autocopiante o quella adesiva non è idonea.

iciclo & produzione di carta iciclo Secondaria di 1 grado Produrre carta utilizzando altra carta 1 Spezzettare la carta, metterla nella bacinella con l acqua a macerare per 2-3 giorni, poi frullare fino a ottenere una poltiglia omogenea. Mettere una parte di questa pasta di carta in una vaschetta con acqua: dovrà essere piuttosto liquida. 2 Cosa occorre Alcune bacinelle basse e larghe; acqua; un frullatore a immersione; strofinacci da cucina o stracci di cotone; retini; tanta carta usata. Immergere velocemente il retino (può essere costruito nel laboratorio di falegnameria con legno e rete metallica) posizionandolo sul fondo della vaschetta, poi risollevarlo lentamente tenendolo orizzontale, facendogli pescare i frammenti di carta in sospensione. 3 Come alternativa al retino classico, è possibile usare una comune retina spargifiamma: con 1 euro si trova in qualunque mercato rionale! 4 Il segreto è cercare di fare depositare le fibre di carta sulla rete in maniera uniforme: non troppe, altrimenti si ottiene un cartoncino difficile poi da scrivere o piegare, ma non troppo poche, per evitare di produrre un foglio troppo sottile e delicato. 5 Sollevare infine il retino, sgocciolare l eccesso di acqua, quindi, steso uno strofinaccio sul tavolo, capovolgere con un gesto rapido il setaccio portando il foglio di carta a contatto con lo strofinaccio. 6 Con della carta assorbente o con un altro straccio asciugare tutta l acqua possibile dal foglio, facendo una leggera pressione. Il retino si dovrebbe ora staccare perfettamente dal foglio, che rimane attaccato allo strofinaccio fino a quando non è perfettamente asciutto.

Riciclo & produzione di carta Riciclo Qualche trucco Dopo aver familiarizzato con la tecnica base, si possono usare bacinelle diverse per fare originali esperimenti, ma bisogna ricordare che la carta di partenza condizionerà la riuscita del lavoro. Molto meglio le carte povere, ruvide, come quella di giornale, quella da pacco sottile, quella per fotocopie, da tralasciare invece carte patinate e plastificate, più difficili da trattare. Anche la quantità di inchiostro presente nella carta contribuisce al risultato finale, e tenderà a ingrigire la pasta, e quindi la carta finale. PER REALIZZARE CARTA COLORATA: la carta velina, quella sottilissima, e la carta crespa sono delle ottime carte colorate. Potete frullarle insieme all altra carta per dare un colore uniforme o aggiungerle a pezzetti al frullato gia pronto, per dare un effetto marmorizzato davvero particolare! PER REALIZZARE BIGLIETTI RAFFINATI: provare a immergere nel frullato, o ad apporre sulla carta appena pescata con il retino, foglie secche, petali di fiori secchi, frammenti di rafia, coriandoli e altri materiali sottili e secchi. Qualunque sia il retino utilizzato, ne vanno sfruttate le particolarità! Se ad esempio è del tipo spargifiamma, la sua forma rotonda consente di fare degli originali biglietti a cerchio, o di piegarli a mezza luna o a spicchio per scrivere all interno auguri o pensieri. Si possono anche realizzare originali libri con fogli rotondi rilegati con un filo di rafia in tinta. Date spazio alla fantasia! Per i più curiosi? Se le carte più tradizionali non vi bastano, ottimi risultati si ottengono con i materiali più strani: carciofi, bucce di carote, bucce di banane! È possibile utilizzare materiale vegetale vario: deve essere cotto in pentola a pressione per un certo tempo, poi frullato e lavorato esattamente come descritto sopra. Avrete dei lavori davvero particolari! Del resto, anche la carta deriva da fibre vegetali oltre al papiro, esistono anche numerosi altri vegetali, o loro scarti, che possono essere utilizzati. L INVENZIONE DELLA CARTA La carta è stata probabilmente inventata in Cina da Ts ai Lun nel 105 d.c., usando solo vecchi stracci, reti da pesca e scorza d albero. La tecnica della sua fabbricazione è arrivata in Europa, passando attraverso il mondo arabo, soltanto a partire dal XIII secolo. Pare sia stato un prigioniero cinese, cartaio di professione, a insegnare agli Arabi la tecnica di produzione nel 750 d.c.

isorse idriche Secondaria di 1 grado INQUINAMENTO MARINO e INQUINAMENTO DELLE ACQUE INTERNE sono strettamente connessi e l INQUINAMENTO DELLE ACQUE COSTIERE in particolare dipende in larghissima misura dalle sostanze trasportate in mare dai fiumi, dagli scarichi a mare dei centri abitati e delle industrie costiere. Gli effetti dell inquinamento delle acque dolci, anche se più circoscritti, sono talvolta più netti di quelli che si osservano in mare, tanto da rendere laghi di piccole dimensioni e tratti del corso di fiumi delle vere e proprie fogne. UNA DISCUSSIONE IN CLASSE PERMETTERÀ DI FAR INDIVIDUARE AI RAGAZZI ALTRI BENEFICI IN TERMINI AMBIENTALI, AD ESEMPIO RISPARMIO DI COMBUSTIBILI FOSSILI, TERRENO, ALBERI. AGENTI INQUINANTI URBANA INDUSTRIALE AGRICOLA Sostanze organiche OGNI PROCESSO PRODUTTIVO PRODUCE DEGLI SCARTI: DOVE VANNO A FINIRE? Consumare meno e meglio significa risparmiare risorse idriche e riversare meno liquami e scarichi industriali nelle acque. Riciclare una tonnellata di carta significa risparmiare 30.000 litri di acqua rispetto ai processi di fabbricazione della carta ex-novo ed evita i processi di candeggio per la sbiancatura della carta, oltre a una notevole quantità di energia. Ciò si traduce in una consistente quantità di anidride carbonica in meno emessa in atmosfera. Origine degli agenti inquinanti Carboidrati, grassi, composti proteici, aminoacidi, azotati Cloruri, sali ammoniacali Sali, calcio e magnesio (precipitati) Colloidi, polverino sottile, materiali organici Acidi forti Basi forti Anidride solforosa, solfiti, idrosolfiti, sali di ferro e manganese Sali di potassio, fosfati, nitrati Cromati, cianuri, sali di Zn, Cu, Ni, Pb, cloroderivati, pesticidi Idrocarburi, catrame, grassi, olii vegetali Acque di refrigerazione (colore) Saponi, detergenti, alcali Coloranti, tannino più ioni metallici, colloidi, idrocarburi Tronchetti, segatura, fibre, carniccio Sabbie, pietrisco, materiali organici Radioisotopi

Risorse idriche Il depuratore 1Recuperate 4 bottiglie di plastica della stessa forma e dimensione. Tagliate 2 bottiglie a 12 cm di altezza dal fondo e una a 20 cm. 2Procuratevi un po di cotone, sabbia, ghiaia e carbone: sciacquate bene la sabbia e la ghiaia e triturate il carbone in piccoli pezzi senza però ridurlo in polvere. 3Vi servirà anche dell acqua sporca : mescolate della terra con l acqua del rubinetto oppure usate quelle delle pozzanghere. 4 Scaldate uno spillo per bucare la plastica con facilità e fate dei fori, circa 10, sul fondo della bottiglia rimasta intera e delle due bottiglie tagliate a 12 cm dal fondo. La bottiglia da 20 cm non va forata! 5Mettete in entrambe le bottiglie da 12 cm uno strato di cotone (sotto) e uno di ghiaia (sopra). Aggiungete nella prima uno strato di sabbia, nella seconda uno strato di carbonella. 6Incastrate una sull altra le quattro bottiglie seguendo l ordine della figura: il vostro depuratore è pronto! Adesso basta riempire la bottiglia intera con l acqua sporca e osservare. COSA SUCCEDE? COME CAMBIANO I MATERIALI CONTENUTI NELLE BOTTIGLIE? COSA SUCCEDE ALL ACQUA SPORCA? Ricordatevi che l acqua ottenuta è pulita ma non è batteriologicamente pura, quindi non può essere bevuta! L inquinamento è una modificazione sfavorevole di un ambiente naturale dovuta completamente o parzialmente all attività umana, con interventi diretti o indiretti, che alterano le caratteristichefisico-chimiche dell acqua, i flussi di energia e la struttura e abbondanza delle associazioni dei viventi. definizione del Comitato Ecologico Americano