Sunto automatico INVITI A PRESENTARE PROPOSTE FINANZIATE ALL INTERNO DEL PROGRAMMA DI RICERCA, DI SVILUPPO TECNOLOGICO E DI DIMOSTRAZIONE DEL QUINTO PROGRAMMA QUADRO. Il programma "Energia, ambiente e sviluppo sostenibile" si articola in sei azioni chiave: gestione sostenibile e qualità delle acque; cambiamento globale, clima e biodiversità; gestione sostenibile degli ecosistemi marini; la città del futuro e il patrimonio culturale; un energia più pulita, comprese le fonti di energia rinnovabili; energia economica ed efficiente per un Europa competitiva; Anche se le attività di RST nel settore dell'ambiente e dell'energia sono strettamente correlate tra loro, presentano comunque caratteristiche e interessi distinti. Parte A) Ambiente e sviluppo sostenibile Questa parte prevede sei azioni chiave di ricerca e sviluppo: Azione chiave 1: Gestione sostenibile e qualità delle acque Azione chiave 2: Cambiamento globale, clima e biodiversità Azione chiave 3: Gestione sostenibile degli ecosistemi marini Azione chiave 4: La città del futuro e il patrimonio culturale Attività di ricerca e di sviluppo tecnologico di carattere generico Sostegno alle infrastrutture di ricerca. I valori cui si deve mirare per il 2010 sono: riduzione (> 20%) del consumo primario di energia degli edifici urbani nuovi ed esistenti; riduzione (> 25%) dell acqua impiegata negli edifici; riduzione (> 10%) dell utilizzo di materie prime primarie e riciclaggio del 90% dei rifiuti da costruzione; riduzione (> 20%) del costo del ciclo di vita secondo la buona pratica del processo di costruzione; riduzione (> 25%) degli incidenti nei cantieri e aumento della qualità della vita, della produttività e dell accessibilità degli utilizzatori. Alle "azioni mirate" sarà destinato il 60% circa delle risorse finanziarie disponibili. Le "azioni mirate" prevedono attività sia a breve che a medio/lungo periodo. Le attuali tendenze indicano inoltre che i consumi di energia elettrica negli edifici sono in aumento, soprattutto in quelli che ospitano attività del terziario. Si prevede che queste potranno contribuire, a breve termine almeno al 60% della riduzione complessiva delle emissioni rispetto ai valori attuali e al 30% a lungo termine. 6.1. Tecnologie per l utilizzazione razionale ed efficiente dell energia. Per le zone edificate lo scopo è raggiungere un risparmio di energia del 30% entro il 2010 e del 50% a più lungo termine. Nel campo dei trasporti, a medio termine, l'obiettivo di risparmio energetico si attesta attorno al 5-10%, e a più lungo termine (orizzonte 2020) si punta a riduzioni aggregate di CO 2 pari al 25%. Priorità di RST: particolare attenzione sarà data a tecnologie intersettoriali, come il controllo dei processi, e ad un approccio integrato volto a potenziare l'efficienza energetica negli ambienti edificati, nei trasporti e nell'industria, compresa l'agricoltura; illuminazione, riscaldamento e raffreddamento degli ambienti e integrazione delle fonti di energia rinnovabili negli edifici; aumento delle prestazioni energetiche ed ambientali dei veicoli e delle corrispondenti infrastrutture,
compresi i carburanti, l'immagazzinamento, la conversione, la combustione e la trasmissione dell'energia; riduzione dell'intensità energetica dei processi industriali, ove sarà necessario approfondire gli aspetti dell'integrazione dei processi, della separazione e dell'essiccazione. 6.1.2. Sviluppo edilizio sostenibile. A breve-medio termine, l'obiettivo è ridurre le perdite termiche del 25% nelle costruzioni ristrutturate e del 30% in quelle nuove, rispetto alle norme e alle prassi locali. 6.1.3. Efficienza nel riscaldamento, nel raffreddamento, nell aerazione dello spazio, nei sistemi di illuminazione e negli elettrodomestici, ed integrazione delle energie rinnovabili negli edifici. A breve e medio termine si deve tendere a ridurre le emissioni di CO2 del 25% per gli edifici ristrutturati e del 35-50% per quelli nuovi, in funzione delle condizioni locali, compresa l'integrazione di tecnologie efficienti nel settore delle energie rinnovabili e la generazione/distribuzione di calore (a livello di edifici e di quartieri). I profili dei carichi stagionali di raffreddamento devono evitare punte superiori al 50% del valore medio. Per l'illuminazione e l'utilizzo della luce del giorno, il risparmio di energia deve attestarsi almeno al 40% negli edifici ristrutturati e al 50% per quelli nuovi e i complessi edilizi. Relativamente ai due programmi gli inviti a presentare proposte hanno scadenza per: La città del futuro e patrimonio culturale (azione 4.3.1 Costruzione o ricostruzione sostenibili di grandi complessi edili urbani o di infrastrutture urbane) il 15 ottobre 2001. Energia azioni chiave 5 e 6, invito a presentare proposte per azioni indirette di RST, di breve termine (proposte di RST, inclusi progetti di dimostrazione e progetti combinati di RST e dimostrazione) 14 dicembre 2001. I bandi precisano che, coerentemente agli orientamenti della Commissione in materia di programmi, i progetti candidati al finanziamento devono evidenziare un approccio di respiro ed impatto europeo, di elevato profilo e della massima utilità possibile per cittadini e per le politiche europee. INVITI A PRESENTARE PROPOSTE FINANZIATE ALL INTERNO DEL PROGRAMMA DI RICERCA, DI SVILUPPO TECNOLOGICO E DI DIMOSTRAZIONE DEL QUINTO PROGRAMMA QUADRO. Lo sviluppo sostenibile Per incentivare uno sviluppo sostenibile che realizzi gli obiettivi della competitività e dell'occupazione è necessario scindere il binomio crescita economica e degrado ambientale. Inoltre, gran parte dei problemi e delle sfide individuati dal programma è comune a tutti gli Stati membri ed è di portata mondiale, oltre che europea. Il programma "Energia, ambiente e sviluppo sostenibile" si articola in sei azioni chiave: gestione sostenibile e qualità delle acque; cambiamento globale, clima e biodiversità; gestione sostenibile degli ecosistemi marini; la città del
futuro e il patrimonio culturale; un energia più pulita, comprese le fonti di energia rinnovabili; energia economica ed efficiente per un Europa competitiva; Anche se le attività di RST nel settore dell'ambiente e dell'energia sono strettamente correlate tra loro, presentano comunque caratteristiche e interessi distinti. E quindi il programma in sé sarà attuato attraverso due sottoprogrammi: Parte A) Ambiente e sviluppo sostenibile Parte B) Energia Il presente programma di lavoro si rifà alle esperienze acquisite in precedenza, ed in particolare al Quarto programma quadro, ma stabilisce nuovi orientamenti, rispettando i principi dell'innovazione, della concentrazione e dell'attenzione mirata necessari per affrontare le sfide nuove e quelle modificatesi nel tempo. Tutte le attività verranno realizzate secondo un approccio innovativo imperniato su due elementi principali intesi ad affrontare temi complessi ispirati dalla società: attività integrate, multidisciplinari e plurisettoriali, che coinvolgano, per quanto possibile, tutti i principali soggetti interessati - partnership tra settore pubblico e privato e utenti finali del commercio, dell'industria e del settore legislativo - e attenzione alla ricerca di soluzioni a problemi strategici, sostenendo solo proposte che rivestano significativa importanza su scala regionale, europea e mondiale.
Parte A) Ambiente e sviluppo sostenibile Questa parte prevede sei azioni chiave di ricerca e sviluppo: Azione chiave 1: Gestione sostenibile e qualità delle acque Azione chiave 2: Cambiamento globale, clima e biodiversità Azione chiave 3: Gestione sostenibile degli ecosistemi marini Azione chiave 4: La città del futuro e il patrimonio culturale Attività di ricerca e di sviluppo tecnologico di carattere generico Sostegno alle infrastrutture di ricerca. L azione chiave più interessante per gli obiettivi di Federabitazione è sicuramente: Azione chiave 4: La città del futuro e il patrimonio culturale ed in particolare la priorità di RST 4.3.1 Obiettivi ed elementi da fornire Tutta l Europa sta affrontando una sfida comune: migliorare la qualità della vita delle comunità urbane e delle regioni urbane ad esse connesse e garantire la competitività delle città 20 e delle cittadine di tutte le dimensioni, promuovendone lo sviluppo sostenibile valutato in base ad elementi economici, ambientali, sociali e culturali. Le città differiscono l una dall altra per architettura, condizioni ambientali, consumi delle risorse (energia, acqua, materiali e terreni), dimensioni, densità urbana, struttura economica, composizione sociale, demografia e cultura. Nonostante tali diversità, tutte le regioni europee hanno caratteristiche comuni in materia di storia, civilizzazione, forma urbana, struttura sociale, ambiente naturale o trasformato dall'uomo. E pertanto si trovano di fronte a sfide comuni come quelle riguardanti la qualità dell'aria, l'inquinamento acustico, lo sviluppo urbanistico incontrollato, il traffico, i rifiuti, la competitività economica, l occupazione, la sicurezza, l'integrazione sociale e il mantenimento delle infrastrutture, dell ambiente edificato e del patrimonio culturale in degrado. L'obiettivo fondamentale pertanto è la promozione dello sviluppo urbano sostenibile e il rafforzamento dell identità culturale. Questa azione chiave si prefigge lo sviluppo di molteplici visioni per le città europee, compresa la loro reazione alla globalizzazione. E' intesa inoltre a comprendere e risolvere le relazioni, complesse e a volte in contrasto, tra condizioni ambientali ed obiettivi, vitalità economica, coesione sociale e identità culturale. Si tratta di conseguire una combinazione di approcci socioeconomici, ambientali e tecnologici che comprendono lo sviluppo, l integrazione e la dimostrazione di tecnologie 21, strumenti e metodologie per migliorare le capacità di previsione, monitoraggio e valutazione e l'analisi comparativa delle buone pratiche emergenti. Saranno considerati prioritari gli approcci che aumentano la partecipazione dei cittadini e degli altri soggetti interessati al processo decisionale urbano e che contribuiscono a garantire l'esistenza di servizi affidabili, efficienti ed economicamente accettabili per tutti gli abitanti delle città, compresi quelli con esigenze particolari.
4.3.1 Costruzione e ricostruzione sostenibili di grandi complessi edilizi urbani e di infrastrutture urbane. Una strategie integrata e globale dovrebbe incrementare l inserimento sociale, la salute all interno degli edifici, il comfort e l'accessibilità rispetto all'ambiente edificato, ivi compreso l'uso di risorse rinnovabili. Le problematiche della pianificazione dell utilizzo dei suoli volta a minimizzare la domanda globale a livello di sistema di trasporto e della valutazione e attenuazione dei rischi associati a calamità naturali e di origine antropica dovrebbero essere trattate in un ottica integrata. Un approccio che tenga conto dell intero sistema deve integrare, dimostrare e valutare una serie di soluzioni emergenti nell ambito delle buone pratiche sviluppate nel contesto di questa azione o in altri ambiti. Le proposte dovrebbero procedere alla quantificazione e all'analisi comparativa dei progressi nell'ottica della sostenibilità mirando ad un'evoluzione per singole tappe più che a cambiamenti incrementali. I valori cui si deve mirare per il 2010 sono: riduzione (> 20%) del consumo primario di energia degli edifici urbani nuovi ed esistenti; riduzione (> 25%) dell acqua impiegata negli edifici; riduzione (> 10%) dell utilizzo di materie prime primarie e riciclaggio del 90% dei rifiuti da costruzione; riduzione (> 20%) del costo del ciclo di vita secondo la buona pratica del processo di costruzione; riduzione (> 25%) degli incidenti nei cantieri e aumento della qualità della vita, della produttività e dell accessibilità degli utilizzatori. Un obiettivo specifico è la riabilitazione di grandi insediamenti residenziali del dopoguerra e la loro integrazione nella rete urbana. Parte B) Energia 2. Un approccio innovativo per la realizzazione del programma (2001-2002) Tutte le attività previste dal programma saranno realizzate secondo un nuovo approccio caratterizzato da tre elementi principali: attribuzione di una parte rilevante dei fondi a disposizione del programma (il 60% circa) ad un insieme di "azioni mirate" volte a facilitare l'emergere di soluzioni di elevato profilo il cui impatto, quantificabile, abbia un'incidenza diretta sul raggiungimento degli obiettivi delle politiche dell UE; le azioni mirate puntano ad integrare attività multidisciplinari e multisettoriali che prevedono, ove possibile, partenariati fra il settore pubblico e quello privato nonché il coinvolgimento degli utilizzatori finali, siano essi esponenti del settore commerciale o industriale, o responsabili politici. Viene inoltre introdotta una netta distinzione fra proposte che affrontano questioni risolvibili e tecnologie impiegabili in un'ottica di breve periodo (meno di cinque anni) e proposte riguardanti questioni e tecnologie in un'ottica di medio e lungo periodo (più di cinque anni). In base a tali premesse, le proposte di attività di RST in un'ottica di breve periodo devono portare a risultati passibili di sfruttamento, commerciale o non, entro un
periodo di cinque anni e che rispecchino gli obiettivi delle politiche energetiche e/o che permettano di migliorare la legislazione in materia di energia. Azioni mirate Fra le tematiche indicate nella più recente versione del programma di lavoro, sono state selezionate un certo numero di "azioni mirate" cui dovranno auspicabilmente fare capo particolari progetti di respiro ed impatto europeo, di elevato profilo e della massima utilità possibile per i cittadini e per le politiche europee. Alle "azioni mirate" sarà destinato il 60% circa delle risorse finanziarie disponibili. Le "azioni mirate" prevedono attività sia a breve che a medio/lungo periodo. Per realizzare talli attività i proponenti possono combinare misure di RST di diverso tipo. Collaborazione, coordinamento e complementarità caratterizzeranno sia i rapporti fra le diverse "azioni mirate" che fra queste e le attività realizzate sia nell'abito del programma cui fanno capo che di altri programmi tematici o nazionali. Azioni Mirate nel breve periodo: A. Pile a combustibile ed H2 : Pile a combustibile per applicazioni specifiche B. Impiego della biomassa per la generazione combinata di calore ed elettricità: Bioelecttricità C. Integrazione di fonti di energia rinnovabili e sistemi distribuiti per la generazione d energia: Comunità sostenibili D. Impiego razionale dell energia: Trasporti urbani puliti E. Impiego razionale dell energia: Ecoedilizia F. Generazione pulita di energia elettrica: Generazione di energia elettrica dal gas Di queste ovviamente quella più interessante per Federabitazione è la: E. Impiego razionale dell energia: Ecoedilizia Ecoedilizia Il consumo energetico negli edifici rappresenta il 40% del fabbisogno energetico totale dell UE. Le attuali tendenze indicano inoltre che i consumi di energia elettrica negli edifici sono in aumento, soprattutto in quelli che ospitano attività del terziario. Come è già stato dimostrato, i consumi legati al riscaldamento possono essere ridotti notevolmente rispetto ai livelli attuali sia nelle regioni europee dal clima mite che in quelle fredde. Ulteriori miglioramenti nelle tecnologie, nei materiali, nelle tecniche di progettazione e di gestione permetteranno di considerare normali tali consumi ridotti, rendendoli l'alternativa in assoluto più conveniente. L' ecoedilizia, oltre a presentare vantaggi in termini di risparmio energetico e tutela dell'ambiente, permette di migliorare la qualità della vita di quanti occupano gli immobili e garantisce una migliore illuminazione naturale e di una più elevata qualità dell'aria negli ambienti chiusi. L'obiettivo della presente azione è quello di migliorare le potenzialità dell'ecoedilizia, anche in termini di riduzione dei costi, grazie a forme di progettazione e gestione che
combinano tecniche efficienti dal punto di vista energetico (sia per gli apparecchi che per gli impianti elettrici degli edifici), ricorso a fonti di energia rinnovabili ed in particolare all'energia solare (riscaldamento e refrigerazione, generatori fotovoltaici) ed illuminazione solare. Le proposte possono riguardare tanto opere di rinnovamento che la costruzione di nuovi edifici ad uso residenziale e non. In ogni caso i progetti devono dimostrare di comportare un risparmio misurabile di energia elettrica e/o termica di almeno il 30% rispetto ai livelli medi e nazionali. Inoltre, almeno il 30% dell'energia elettrica e/o termica deve essere prodotta da generatori fotovoltaici o altre tecnologie solari che prevedono elementi passivi. Le proposte devono infine fornire chiara prova del fatto che le tecniche possono essere impiegate anche in altri edifici, aumentando così le possibilità di integrare le energie rinnovabili negli edifici, riducendo i costi di investimento e di gestione/manutenzione e migliorando le condizioni di vita di chi vi abita. Si intende fra l'altro stimolare lo scambio di idee e di esperienze fra i diversi soggetti interessati, fra cui autorità locali, studi tecnici che si occupano di energie rinnovabili, costruttori edili ed architetti. Tramite queste "azioni mirate" si intende riunire le informazioni necessarie nel breve termine allo sviluppo ed all'attuazione di politiche migliori, nonché di misure giuridiche e regolamentari in materia di efficienza energetica e di impiego di energie rinnovabili negli edifici, sia a livello nazionale che di UE. A sostegno della presente "azione privilegiata" dovrà essere organizzata una campagna promozionale di livello professionale per promuovere le soluzioni innovative emergenti. Le soluzioni ed i progetti proposti, tanto per le singole costruzioni che per gli insediamenti devono mirare ad ottimizzare le prestazioni energetiche ed ambientali, nonché risultare attrattive sia per gli investitori che per gli utilizzatori; le loro caratteristiche devono essere tali da poter essere riprodotte in progetti successivi e incentivare l'ecoedilizia sia negli Stati membri che nei paesi terzi. Inoltre nel descrivere l azione chiave n 6 del presente programma appare di estremo interesse quanto di seguito evidenziato: Azione chiave 6: Energia economica ed efficiente per un Europa competitiva Obiettivi e risultati da fornire È essenziale disporre di fonti energetiche e di servizi affidabili, puliti, efficienti, sicuri ed economici per il buon funzionamento della società, per la competitività dell industria sul mercato europeo e mondiale e per la qualità dell'ambiente su scala planetaria e locale. La disponibilità di tecnologie efficienti per l'utilizzo dell'energi rappresenterà un'opzione chiave per conseguire gli obiettivi fissati a Kyoto in termini di riduzione delle emissioni dei gas responsabili per l'effetto serra. Si prevede che queste potranno contribuire, a breve termine almeno al 60% della riduzione complessiva delle emissioni rispetto ai valori attuali e al 30% a lungo termine. E necessario un utilizzo più efficiente dell'energia, ottenibile tramite tecnologie in grado di realizzare notevoli riduzioni dei costi complessivi e dell'intensità energetica. Nei prossimi dieci anni, la strategia dell'ue in materia di efficienza energetica deve
imperniarsi sulla piena realizzazione, entro l'anno 2010, del notevole potenziale economico associato all'uso efficiente dell'energia esistente all'interno dell'ue, che, secondo le stime, rappresenta fino al 18% del consumo energetico del 1995. Nell'ambito di tale strategia, le attività di RST e di innovazione svolgeranno una funzione importante. Per questo motivo gli obiettivi illustrati di seguito si riferiscono a tutte le fasi del ciclo energetico - produzione, distribuzione e uso finale per aumentare l'efficienza e ridurre i costi. 6.1. Tecnologie per l utilizzazione razionale ed efficiente dell energia. L'obiettivo è fare un passo in avanti decisivo verso un sistema energetico sostenibile, riducendo sensibilmente l'intensità energetica della domanda e utilizzando le fonti energetiche in maniera molto più efficiente. L'attenzione è incentrata su quei settori che contribuiscono maggiormente all'utilizzo sostenibile dell'energia. Per le zone edificate lo scopo è raggiungere un risparmio di energia del 30% entro il 2010 e del 50% a più lungo termine. Nel settore residenziale e commerciale si deve puntare a raddoppiare la quota di energia rinnovabile impiegata, fino a raggiungere il 12% circa dell'energia complessivamente utilizzata. Nel campo dei trasporti, a medio termine, l'obiettivo di risparmio energetico si attesta attorno al 5-10%, e a più lungo termine (orizzonte 2020) si punta a riduzioni aggregate di CO 2 pari al 25%. Per i processi industriali, l'obiettivo perseguito è una riduzione sostanziale dell'intensità energetica (>20% a breve termine e >30% a più lungo termine). Priorità di RST: particolare attenzione sarà data a tecnologie intersettoriali, come il controllo dei processi, e ad un approccio integrato volto a potenziare l'efficienza energetica negli ambienti edificati, nei trasporti e nell'industria, compresa l'agricoltura; illuminazione, riscaldamento e raffreddamento degli ambienti e integrazione delle fonti di energia rinnovabili negli edifici; aumento delle prestazioni energetiche ed ambientali dei veicoli e delle corrispondenti infrastrutture, compresi i carburanti, l'immagazzinamento, la conversione, la combustione e la trasmissione dell'energia; riduzione dell'intensità energetica dei processi industriali, ove sarà necessario approfondire gli aspetti dell'integrazione dei processi, della separazione e dell'essiccazione. Problemi da risolvere e risultati da fornire 6.1.1. Integrazione spaziale. L'obiettivo fissato a breve e medio termine è di fornire agli architetti, ai progettisti e ai costruttori edili strumenti di progettazione urbana che consentano di valutare e ottimizzare l'utilizzo dell'energia per realizzare soluzioni energetiche integrate negli edifici; nel più lungo periodo si tratterà di offrire ai progettisti e ad altri professionisti interessati agli aspetti urbani degli strumenti per una progettazione urbana bioclimatica. 6.1.2. Sviluppo edilizio sostenibile. A breve-medio termine, l'obiettivo è ridurre le perdite termiche del 25% nelle costruzioni ristrutturate e del 30% in quelle nuove, rispetto alle norme e alle prassi locali. Nel caso di vetri e infissi a tecnologia avanzata, l'obiettivo è una conduttività di calore globale di 0,5 W/m 2 K a breve e medio termine, e di 0,2 W/m 2 K a lungo termine. 6.1.3. Efficienza nel riscaldamento, nel raffreddamento, nell aerazione dello spazio, nei sistemi di illuminazione e negli elettrodomestici, ed integrazione
delle energie rinnovabili negli edifici. A breve e medio termine si deve tendere a ridurre le emissioni di CO2 del 25% per gli edifici ristrutturati e del 35-50% per quelli nuovi, in funzione delle condizioni locali, compresa l'integrazione di tecnologie efficienti nel settore delle energie rinnovabili e la generazione/distribuzione di calore (a livello di edifici e di quartieri). I sistemi di raffreddamento attivi e passivi devono tendere a ridurre le punte di consumo di elettricità nei grandi edifici commerciali. I profili dei carichi stagionali di raffreddamento devono evitare punte superiori al 50% del valore medio. Per l'illuminazione e l'utilizzo della luce del giorno, il risparmio di energia deve attestarsi almeno al 40% negli edifici ristrutturati e al 50% per quelli nuovi e i complessi edilizi. Per i componenti generici e gli elettrodomestici l'obiettivo a lungo termine è di raggiungere un consumo energetico <50% rispetto a quello consentito dalle migliori tecnologie odierne. Per i sistemi di gestione energetica negli edifici si tratta infine di ridurre il consumo di energia del 7% entro il 2010, senza dimenticare le esigenze degli utenti e le variazioni climatiche. Relativamente ai due programmi gli inviti a presentare proposte hanno scadenza per: La città del futuro e patrimonio culturale (azione 4.3.1 Costruzione o ricostruzione sostenibili di grandi complessi edili urbani o di infrastrutture urbane) il 15 ottobre 2001. Energia azioni chiave 5 e 6, invito a presentare proposte per azioni indirette di RST, di breve termine (proposte di RST, inclusi progetti di dimostrazione e progetti combinati di RST e dimostrazione) 14 dicembre 2001. I bandi precisano che, coerentemente agli orientamenti della Commissione in materia di programmi, i progetti candidati al finanziamento devono evidenziare un approccio di respiro ed impatto europeo, di elevato profilo e della massima utilità possibile per cittadini e per le politiche europee. Alla luce di tutto quanto sopra descritto appare opportuno che Federabitazione alla luce delle scelte strategiche dalla associazione effettuate e relative al temi della Qualità ambientale, realizzativa e di processo, presenti una candidatura a far finanziare attraverso il V programma Quadro un intervento dimostrativo atto ad evidenziare la percorribilità e la convenienza anche economica delle scelte effettuate. Si tratta quindi di individuare un numero limitato di interventi (massimo tre) di grande respiro impostati nella loro progettazione di base a dare pratica attuazione dei principi della Bioarchitettura, evidenziandone la perfetta sovrapposizione con gli obiettivi Comunitari ed evidenziando quindi come attraverso il cofinanziamento Comunitario possa attivarsi un circuito virtuoso di realizzazioni, capace di indirizzare nel senso della sostenibilità le nuove realizzazioni residenziali.
È utile ancora sottolineare il fatto che questi progetti devono contestualmente essere promossi e sottoscritti con altri soggetti in Europa, vanno quindi trovati, per presentare le proposte almeno altri due partner in Europa.