SERVIZIO INFORMATIVO ECONOMICO SOCIALE DELL' UNIVERSITÀ CATTOLICA DEL SACRO CUORE PER LA PROVINCIA DI CREMONA



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PERIODICO INFORMATIVO SUL MERCATO DEL LAVORO IN PROVINCIA DI CREMONA S i DELL' UNIVERSITÀ CATTOLICA DEL SACRO CUORE PER LA PROVINCIA DI CREMONA Settore Economia, Istruzione Formazione Professionale e Lavoro Fanno parte del Servizio Informativo Economico Sociale: Provincia di Cremona - Camera di Commercio di Cremona - Comune di Cremona - Comune di Crema - Comune di Casalmaggiore - Associazione Industriali della provincia di Cremona - Associazione Piccole e Medie Industrie della provincia di Cremona (A.P.I.) - Associazione Artigiani della provincia di Cremona - Confederazione Nazionale dell'artigianato di Cremona (C.N.A.) - A.SVI.COM. - CGIL - CISL - UIL - Gruppo Canossiano Laico Giuseppina Ghisi Un quadro di sintesi del mercato del lavoro in provincia di Cremona nel 2008: i dati della Rilevazione Continua sulle Forze di Lavoro Il presente bollettino, sulla base delle medie 2008 della Rilevazione Continua sulla Forze di Lavoro (RCFL) condotta dall'istat, propone l'analisi di alcuni dati ed indicatori sul mercato del lavoro in provincia di Cremona. Nello specifico, queste informazioni vengono confrontate:! con quelle registrate nell'anno precedente a livello provinciale, per cercare di cogliere l'evoluzione del mercato del lavoro locale;! con quelle regionali e nazionali nell'anno 2008, per verificare come si colloca il mercato del lavoro locale, rispetto a 1 questi altri livelli territoriali. I principali risultati mostrano che nel 2008, rispetto al 2007, in provincia di Cremona:! il tasso di attività ha subìto una diminuzione estremamente contenuta rispetto a quello dell'anno precedente interrompendo però il processo di crescita degli anni precedenti;! il tasso di occupazione si è ridotto;! il tasso di disoccupazione è cresciuto. Emerge dunque un quadro in cui la crisi economica, manifestatasi a livello mondiale nel secondo semestre 2008, inizia a mostrare, anche se in maniera abbastanza contenuta, le proprie conseguenze sul mercato del lavoro provinciale. La Popolazione, le Forze di lavoro e la partecipazione. Alcune precisazioni. In primo luogo, appare opportuno sottolineare che la RCFL dell'istat consente di osservare l'evoluzione dei principali indicatori, oltre che a livello nazionale e regionale, anche a livello provinciale: sulla base dei dati disponibili sulla popolazione in età lavorativa, sulle forze lavoro e sulle non forze lavoro è, infatti, possibile determinare i principali indicatori del mercato del lavoro (tassi di attività, di occupazione e di disoccupazione) anche in provincia di Cremona. Tuttavia, data la natura campionaria dell'indagine, i dati provinciali (a causa dell'esigua numerosità del campione per questo livello territoriale) sono comunicati dall'istat solo come media annua di quattro indagini trimestrali successive e devono essere interpretati con una certa cautela. Infatti, a livello provinciale: (i) gli errori campionari sono più consistenti di quelli riscontrabili a livello regionale e nazionale; (ii) a causa del numero ridotto di osservazioni i dati risentono di un margine di errore nell'arrotondamento alle migliaia più ampio di quello registrato a livello regionale e nazionale. La Popolazione 2 La popolazione di 15 anni ed oltre residente nella provincia di Cremona, tra il 2007 ed il 2008, è aumentata da 303.000 a 307.000 unità (+1,2%), accelerando un processo di crescita in corso da diversi anni (Tabella 1). Anche in Lombardia, nel confronto tra i due anni, la popolazione di 15 anni ed oltre è cresciuta (+ 0,8%), attestandosi a 8.258.000 unità. 1 L'analisi è condotta sulla base dei dati aggregati della RCFL, comunicati ufficialmente dall'istat. 2 Nei dati comunicati dall'istat a livello provinciale non viene riportato il dato sulla popolazione in età lavorativa (15-64 anni). 1

S i PER LA PROVINCIA DI CREMONA DELL UNIVERSITÀ CATTOLICA DEL SACRO CUORE Le variazioni dello stock delle Forze Nel 2008, le Forze di lavoro (date dalla somma degli occupati con le persone in cerca di occupazione), ovvero l'offerta di lavoro effettiva, mostrano, nel confronto con l'anno precedente, un incremento estremamente contenuto (+ 0,3%, pari ad un migliaio circa di unità in più), in forte decelerazione rispetto all'anno precedente, in cui erano cresciute del 5,6% (+8.000 unità). Questo aumento assai moderato delle forze di lavoro si è accompagnato ad un calo nel numero degli occupati e ad un incremento di quello dei disoccupati. In altri termini, rispetto all'anno precedente, in provincia di Cremona è cresciuto, anche se in maniera moderata, il numero delle persone che offrono lavoro e passano un periodo più o meno lungo alla ricerca di un'occupazione, mentre si è ridotto il numero di coloro che trovano lavoro. In Lombardia, nel 2008, le forze di lavoro sono cresciute dell'1,5% rispetto all'anno precedente (+ 61.000), mostrando quindi un incremento mediamente superiore a quello registrato a livello provinciale. Persone in cerca di occupazione: comprendono le persone non occupate tra 15 e 64 anni che:! hanno effettuato almeno un'azione attiva di ricerca di lavoro nei trenta giorni che precedono l'intervista e sono disponibili a lavorare (o ad avviare un'attività autonoma) entro le due settimane successive all'intervista;! oppure, inizieranno un lavoro entro tre mesi dalla data dell'intervista e sono disponibili a lavorare (o ad avviare un'attività autonoma) entro le due settimane successive all'intervista, qualora fosse possibile anticipare l'inizio del lavoro. Tabella 1 - Provincia di Cremona. Forze di lavoro per condizione, dati in migliaia e variazioni % annue (anni 2005-2008) 2005 2006 2007 2008 Variaz % 2006-2005 Variaz % 2007-2006 Variaz % 2008-2007 Occupati In cerca di occupazione Totale forze di lavoro Totale popolazione 15 anni ed oltre 146 7 153 299 149 7 156 301 159 5 164 303 158 7 165 307 1,9 3,3* 2,0 0,6 7,2-27,9* 5,6 0,7-0,7 32,7* 0,3 1,2 Note: * Variazioni percentuali da interpretare con cautela a causa di errori campionari e di un più ampio margine di errore dei dati a livello provinciale. Inoltre, i dati essendo arrotondati alle migliaia, presentano a livello provinciale ampi margini di errore nell'arrotondamento che si riflettono in consistenti variazioni percentuali, a fronte di un'apparente parità del dato in valore assoluto o di una sua contenuta variazione. La variazione percentuale tra il 2005 ed il 2006 nel numero delle persone in cerca di occupazione è, per esempio, il risultato di un aumento di poche centinaia di unità (da 6.740 a 6.962), ma che lasciano il dato in valore assoluto (arrotondato alle migliaia) sempre pari a 7.000 unità. 2

S i DELL' UNIVERSITÀ CATTOLICA DEL SACRO CUORE PER LA PROVINCIA DI CREMONA Tasso di attività Forze di lavoro persone in età lavorativa = Tasso di attività (2008) La partecipazione al mercato del lavoro. A livello provinciale la partecipazione al mercato del lavoro, nel 2008, è diminuita 69,7% leggermente rispetto all'anno precedente: infatti, il tasso di attività, ottenuto dal rapporto fra le forze di lavoro e la popolazione in età lavorativa (15-64 anni), si è attestato al 69,7%, contraendosi rispetto al 70,3% dell'anno precedente (Figura 1). Questo calo del tasso di attività è imputabile al fatto che le forze di lavoro sono cresciute in misura molto più contenuta della popolazione (in età lavorativa). In Lombardia, rispetto all'anno precedente, il tasso di attività è aumentato di quasi mezzo punto percentuale, attestandosi al 69,6%. Il tasso di attività provinciale risulta, quindi, essere solo marginalmente più elevato di quello regionale. Tuttavia, la popolazione residente in provincia di Cremona mostra una propensione a partecipare al mercato del lavoro notevolmente superiore a quella nazionale (63%). Il calo del tasso di attività nella provincia di Cremona, rispetto al 2007, è il risultato della contrazione del tasso di partecipazione della componente femminile che ha visto il proprio tasso di attività diminuire di quasi due punti percentuali: dal 60,3% del 2007 al 58,4% del 2008. La partecipazione maschile è, invece, leggermente cresciuta su base annua, passando dal 79,9% all'80,4%. Nel 2008, mentre il tasso di attività maschile in provincia di Cremona è superiore sia a quello regionale che a quello nazionale, quello femminile è superiore solo a quello nazionale (e inferiore a quello regionale) (Figura 2). Figura 1 - Tasso di attività in provincia di Cremona, Lombardia e Italia (Anni 2005-2008) 75 70 66,0 68,3 67,1 69,1 70,3 69,2 69,7 69,6 65 62,4 62,7 62,5 63,0 60 55 2005 2006 2007 2008 Cremona Lombardia Italia 3

S i PER LA PROVINCIA DI CREMONA DELL UNIVERSITÀ CATTOLICA DEL SACRO CUORE Figura 2 - Tassi di attività in provincia di Cremona, Lombardia e Italia (Anni 2005-2008) 90 80 77,1 76,9 79,9 80,4 78,1 78,7 78,8 79,0 74,4 74,6 74,4 75,4 70 60 50 54,3 56,8 60,3 58,4 58,3 59,4 59,3 60,0 50,4 50,8 50,7 51,6 40 30 20 10 0 Maschi Femmine Maschi Femmine Maschi Femmine Cremona Lombardia Italia 2005 2006 2007 2008 L'occupazione Il numero degli occupati. Il numero degli occupati in provincia di Cremona, nel 2008, è diminuito dello 0,7%, attestandosi a 158.000 unità, dopo aver mostrato un trend crescente ed in continua accelerazione negli anni precedenti (Tabella 2). In controtendenza col dato provinciale, il numero degli occupati è, invece, cresciuto in Lombardia, passando da 4.305.000 a 4.351.000 unità (+ 46.000 rispetto all'anno precedente, con un incremento pari all'1,1%). La struttura dell'occupazione nei tre grandi settori dell'economia. In relazione ai settori di attività economica, rispetto all'anno precedente, si può osservare che l'occupazione cresce sia nell'agricoltura che nel terziario, anche se in quest'ultimo caso si tratta di un incremento piuttosto contenuto ed in forte decelerazione rispetto all'anno precedente (+ 0,2%). Il numero degli occupati in agricoltura, tra il 2007 ed il 2008, cresce solo di poche centinaia di unità (si Occupati: comprendono le persone di 15 anni e più che nella settimana di riferimento: - hanno svolto almeno un'ora di lavoro in una qualsiasi attività che preveda un corrispettivo monetario o in natura; - hanno svolto almeno un'ora di lavoro non retribuito nella ditta di un familiare nella quale collaborano abitualmente; - sono assenti dal lavoro (ad esempio, per ferie o malattia). I dipendenti assenti dal lavoro sono considerati occupati se l'assenza non supera tre mesi, oppure se durante l'assenza continuano a percepire almeno il 50% della retribuzione. Gli indipendenti assenti dal lavoro, ad eccezione dei coadiuvanti familiari, sono considerati occupati se, durante il periodo di assenza, mantengono l'attività. I coadiuvanti familiari sono considerati occupati se l'assenza non supera tre mesi. (Cfr. figura successiva) 4

S i DELL' UNIVERSITÀ CATTOLICA DEL SACRO CUORE PER LA PROVINCIA DI CREMONA 3 veda la nota a piè della Tabella 2). L'industria, invece, vede ridursi il numero degli occupati (-2,9%), dopo il consistente aumento registrato nel 2007 (+4,8%). Nel 2008, la provincia di Cremona mostra una composizione degli occupati per settore di attività economica tale per cui più della metà degli occupati lavora nel settore terziario (il 56,9%). Tale dato, in leggera crescita rispetto all'anno precedente (56,4%), si conferma inferiore a quello regionale (62,5%) e a quello nazionale (66,5%) (Tabella 3). Diversamente, a livello provinciale, la percentuale di occupati in agricoltura e nell'industria, la prima in leggera crescita rispetto all'anno precedente, la seconda in diminuzione, risulta essere superiore sia a quella regionale sia a quella nazionale. Tabella 2 - Provincia di Cremona. Occupati per settore di attività economica e posizione nella professione, dati in migliaia e variazione % annua (anni 2005-2008) OCCUPATI (valori in migliaia) Note: * Variazioni percentuali da interpretare con cautela a causa di errori campionari e di un più ampio margine di errore nell'arrotondamento alle migliaia dei dati a livello provinciale, a fronte di un numero ridotto di osservazioni. La variazione percentuale tra il 2007 ed il 2008 nel numero degli occupati in agricoltura è il risultato di un aumento di poche centinaia di unità (da 10.796 a 11.209), ma che lasciano il dato in valore assoluto (arrotondato alle migliaia) sempre pari a 11.000 unità. 2005 2006 2007 2008 Var% 2006/2005 Var% 2007/2006 Var% 2008/2007 Agricoltura 10 10 11 11 8,0* 5,0* 3,8* Industria 59 56 59 57-5,6 4,8-2,9 Altre attività 77 82 90 90 6,9 9,1 0,2 Dipendenti 107 110 119 117 2,8 7,8-1,9 Indipendenti 39 38 40 42-0,5 5,5 2,7 Totale 146 149 159 158 1,9 7,2-0,7 Tabella 3 Composizione percentuale degli occupati per settore di attività. Provincia di Cremona, Lombardia, Italia (Anni 2005 2008) Agricoltura Industria Altre Attività 2008 2007 2006 2005 Cremona 6,5 40,6 52,8 Lombardia 1,7 39,0 60,3 Italia 4,2 31,0 65,5 Cremona 6,9 37,7 55,4 Lombardia 1,6 37,0 61,3 Italia 4,3 30,1 65,6 Cremona 6,8 36,8 56,4 Lombardia 1,7 36,0 62,3 Italia 4,0 30,2 65,9 Cremona 7,1 36,0 56,9 Lombardia 1,8 35,6 62,5 Italia 3,8 29,7 66,5 3. L'entità dell'incremento percentuale dell'occupazione nel settore agricolo è uno di quei risultati che, come già sottolineato nella sezione 2.1, devono essere considerati con estrema cautela a causa della ridotta numerosità campionaria a livello provinciale. 5

S i PER LA PROVINCIA DI CREMONA DELL UNIVERSITÀ CATTOLICA DEL SACRO CUORE La posizione professionale Il calo occupazionale registrato in provincia, nel 2008, si è verificato a sintesi, da un lato, di una contrazione delle posizioni lavorative alle dipendenze (-1,9%) e, dall'altro, di una crescita di quelle indipendenti (+2,7%). Nel 2008, in provincia di Cremona, l'incidenza percentuale dei lavoratori autonomi sul totale degli occupati è aumentata, rispetto all'anno precedente, attestandosi al 26,3% (Figura 3), dunque su un livello superiore a quello registrato nel 2007 (25,4%), anche grazie al fatto che l'occupazione indipendente è aumentata a fronte di un calo dell'occupazione complessiva. In Lombardia, invece, nel 2008, il peso percentuale dei lavoratori autonomi sul totale degli occupati si è ridotto, anche se in misura marginale, posizionandosi al 23,7%, rispetto al 23,8% dell'anno precedente. L'incidenza dei lavoratori autonomi sul totale degli occupati, in provincia di Cremona, è quindi superiore (in media) sia a quella regionale sia (per la prima volta da alcuni anni a questa parte) a quella nazionale (25,5%). Figura 3 - Percentuale di lavoratori autonomi sul totale degli occupati in provincia di Cremona, Lombardia e Italia (Anni 2005-2008) 28 27 26 26,5 26,7 25,8 26,4 25,4 26,1 26,3 25,5 25 24,7 24 24,1 23,8 23,7 23 22 21 20 2005 2006 2007 2008 Cremona Lombardia Italia 6

S i DELL' UNIVERSITÀ CATTOLICA DEL SACRO CUORE PER LA PROVINCIA DI CREMONA Tasso di occupazione Occupati persone in età lavorativa = Tasso di occupazione (2008) Il tasso di occupazione, ottenuto rapportando gli occupati alle persone in età lavorativa (15-64 66,8% anni), segnala la capacità di una determinata area territoriale nell'occupare gli individui. Come conseguenza della riduzione del numero degli occupati e di un incremento della popolazione (in età lavorativa) tra il 2007 ed il 2008, il tasso di occupazione in provincia di Cremona è diminuito, passando dal 68,2% del 2007 al 66,8% del 2008, dopo essere cresciuto in maniera consistente nel 2007 (Figura 4). La riduzione del tasso di attività evidenziata in precedenza si muove, quindi, nella direzione di una minore capacità, rispetto all'anno precedente, del mercato del lavoro provinciale ad occupare. Questa contrazione del tasso di occupazione ha però riguardato esclusivamente la componente femminile, che ha visto ridursi il tasso di occupazione di ben 2,8 punti percentuali rispetto all'anno precedente (attestandosi al 55,1%). Il tasso di occupazione della componente maschile è, invece, rimasto sostanzialmente stabile intorno al 78%, con la provincia di Cremona che, al pari di quella di Lecco, risulta essere la settima provincia a livello nazionale per tasso di occupazione maschile più elevato (Fonte: Comunicato Istat, Rilevazione sulle forze di lavoro - Media 2008, del 27 aprile 2009). Nel 2008, il tasso di occupazione provinciale si attesta su un livello marcatamente superiore a quello nazionale (58,7%) e solo moderatamente inferiore a quello regionale (67%) (Figura 5). Figura 4 - Provincia di Cremona. Tassi di occupazione per genere (Anni 2005-2008) 90 80 74,9 74,6 77,9 78,0 70 60 50 50,6 63,0 64,1 53,0 57,9 68,2 66,8 55,1 40 30 20 10 0 2005 2006 2007 2008 Maschi Femmine Totale 7

S i PER LA PROVINCIA DI CREMONA DELL UNIVERSITÀ CATTOLICA DEL SACRO CUORE Figura 5 - Tasso di occupazione in provincia di Cremona, Lombardia e Italia (2008) Italia 58,7 Lombardia 67,0 Cremona 66,8 54 56 58 60 62 64 66 68 Tasso di disoccupazione Persone in cerca di occupazione forze di lavoro = Tasso di disoccupazione (2008) Il numero dei disoccupati nella provincia di Cremona, nel corso del 2008, è aumentato di circa 2.000 unità, attestandosi a 7.000 unità (+32,7%), dopo essersi ridotto nel 4 corso dell'anno precedente (si veda la precedente Tabella 1). Anche in Lombardia, nel 2008, i disoccupati sono aumentati, rispetto al 2007, con un incremento del 10,1%, passando da 153.000 a 168.000 unità (+15.000 unità). 4 % Il tasso di disoccupazione, dato dal rapporto tra il numero dei disoccupati e le forze di lavoro, rappresenta una misura del numero di coloro che sono attivamente impegnati nella ricerca di un lavoro in un determinato ambito territoriale. Nella provincia di Cremona, dopo essersi marcatamente ridotto tra il 2006 ed il 2007, il tasso di disoccupazione è cresciuto nel 2008, attestandosi al 4% (contro il 3,1% dell'anno precedente). Il tasso di disoccupazione è aumentato marcatamente per la componente femminile (passando dal 3,9% al 5,6%) e mostra comunque un incremento anche nel caso della componente maschile (il 3% in confronto al 2,5% del 2007). Tuttavia, mentre nel caso degli uomini, questo incremento della disoccupazione deve essere letto alla luce dell'accresciuta partecipazione maschile e della sostanziale stabilità dell'occupazione, nel caso delle donne cela, oltre alla perdita di posti di lavoro (diminuzione del tasso di occupazione), anche la presenza di effetti di scoraggiamento indotti probabilmente dalla crisi economica (calo della partecipazione al mercato del lavoro) (Figura 6). Nel 2008, il tasso di disoccupazione in provincia di Cremona è di poco superiore a quello regionale (il 3,7%), ma marcatamente inferiore a quello nazionale (6,7%) (Figura 7). 8 4 Le variazioni percentuali (sia positive che negative) del numero delle persone in cerca di occupazione in provincia sono un altro di quei risultati che, come anticipato nella sezione 2.1, devono essere interpretati con cautela a causa di errori campionari e di margini di errore nell'arrotondamento alle migliaia, che la minore numerosità campionaria rende più ampi a livello provinciale.

S i DELL' UNIVERSITÀ CATTOLICA DEL SACRO CUORE PER LA PROVINCIA DI CREMONA Figura 6 - Provincia di Cremona. Tassi di disoccupazione per genere (Anni 2005-2008) 8 7 6,9 6,6 6 5,6 5 4 4,4 4,5 3,9 4,0 3 2,8 3,0 2,5 3,1 3,0 2 1 0 2005 2006 2007 2008 Maschi Femmine Totale Figura 7 - Tasso di disoccupazione in provincia di Cremona, Lombardia e Italia (2008) Italia 6,7 Lombardia 3,7 Cremona 4,0 0,0 1,0 2,0 3,0 4,0 5,0 6,0 7,0 8,0 9

S i PER LA PROVINCIA DI CREMONA DELL UNIVERSITÀ CATTOLICA DEL SACRO CUORE Accanto al tasso di disoccupazione, il principale indicatore della debolezza di alcune fasce della popolazione rispetto all'inserimento nel mercato del lavoro, la letteratura economica evidenzia la necessità di utilizzare altri indicatori quali, ad esempio, il tasso di inoccupazione che, oltre alle persone alla ricerca attiva di un posto di lavoro, registra anche le persone che potenzialmente potrebbero cercare un lavoro o essere occupate (gli inattivi disponibili al lavoro e quelli che hanno compiuto qualche attività di ricerca del lavoro). L'area dell'inoccupazione può essere scomposta nelle sue diverse componenti (si veda la Tabella 4), di cui quella da considerare con particolare attenzione è quella degli inoccupati involontari, ovvero i disoccupati e gli inattivi disponibili al lavoro. In specifico, gli inattivi disponibili al lavoro rappresentano una quota più o meno rilevante delle non forze di lavoro che possono trovarsi in quella condizione a causa di diversi motivi, tra i quali lo scoraggiamento nel cercare un lavoro dovuto alla convinzione di non trovarlo. Nei periodi di crisi economica, il numero degli inattivi disponibili al lavoro scoraggiati solitamente aumenta a causa delle minori opportunità occupazionali offerte nel mercato del lavoro. Si tratta, in altri termini, di "disoccupati nascosti" tra le non forze di lavoro e dei quali il tasso di disoccupazione non consente di tenere conto. Di qui la necessità di calcolare un tasso che consenta di tenere conto anche degli inattivi disponibili (il tasso di inoccupazione, in particolare quello di inoccupazione involontaria ). Nel presente bollettino questo esercizio non è tuttavia possibile per la provincia di Cremona e per la regione Lombardia in quanto, nel Comunicato Istat, Rilevazione sulle forze di lavoro - Media 2008, del 27 aprile 2009 i dati sulle non forze di 5 lavoro non sono disaggregati in maniera tale da distinguere gli inattivi disponibili al lavoro da quelli non disponibili. A titolo esemplificativo, il tasso di inoccupazione e le relative disaggregazioni per aree di inoccupazione vengono calcolati a 6 livello nazionale (Tabella 4). I risultati mostrano che, in Italia, nel 2008, il tasso di inoccupazione (involontaria) è pari all'11% (rispetto ad un tasso di disoccupazione pari al 6,7%). Tabella 4 Italia. Tassi di inoccupazione (2008) Valori assoluti (in migliaia) Tassi di inoccupazione Disoccupati 1.692 4,3 Inattivi disponibili al lavoro 2.654 6,7 Inattivi non disponibili al lavoro 11.832 29,9 Totale inoccupati 16.178 40,9 Inoccupati involontari 4.346 11,0 Forze di lavoro+inattivi in età lavorativa 39.582 100 Conclusioni Il presente bollettino ha proposto una analisi della situazione del mercato del lavoro nella provincia di Cremona nel 2008, utilizzando i dati della Rilevazione Continua sulle Forze di Lavoro dell'istat. I principali risultati evidenziano che, nel 2008, in provincia di Cremona, il tasso di attività della popolazione in età lavorativa si è attestato al 69,7%, risultando superiore a quello nazionale (63%), ma anche, sia pure marginalmente, a quello regionale (69,6%). Emerge, dunque, una propensione a partecipare al mercato del lavoro da parte degli abitanti della provincia superiore a media nazionale ed in linea con quella regionale, anche se leggermente in calo rispetto al 2007. Il tasso di occupazione della popolazione in età lavorativa nella provincia di Cremona, nel 2008, è leggermente diminuito attestandosi al 66,8%, risultando, da un lato, più elevato di quello nazionale (il 58,7%) e, dall'altro, solo di poco inferiore al dato regionale (il 67%). Nel 2008, il tasso di disoccupazione, in provincia di Cremona, è cresciuto attestandosi al 4%, un dato marcatamente inferiore a quello nazionale (6,7%), ma moderatamente superiore a quello regionale (3,7%). 10 5 Il calcolo del tasso di inoccupazione (involontaria) a livello provinciale e regionale sarebbe stato possibile qualora fossero stati disponibili i micro-dati ISTAT della RCFL. 6 Il tasso di inoccupazione involontaria è dato dal rapporto tra (disoccupati + inattivi disponibili al lavoro) e (forze di lavoro + inattivi in età lavorativa).

S i DELL' UNIVERSITÀ CATTOLICA DEL SACRO CUORE PER LA PROVINCIA DI CREMONA Nel confronto col 2007, dunque, i principali indicatori (tasso di attività, di occupazione e disoccupazione) evidenziano i primi (sia pur abbastanza contenuti) effetti della crisi economica sul mercato del lavoro della provincia di Cremona, in particolare nel caso della componente femminile. Rispetto all'anno precedente, in provincia di Cremona, infatti, sono le donne a veder crescere il tasso di disoccupazione (in misura più marcata degli uomini) e diminuire quello di occupazione, a fronte di una minore partecipazione al mercato del lavoro. Le donne, quindi, non solo sono meno presenti nel mercato del lavoro, ma escono dal mercato del lavoro a causa di effetti di scoraggiamento indotti dalla presenza di minori opportunità occupazionali nei periodi di crisi economica. Le differenze interne alla regione non sono particolarmente rilevanti (Tabella 5). I tassi di occupazione, vanno dal 64,2% della provincia di Sondrio al 68,7% di quella di Milano, con la provincia di Cremona che si colloca dopo quelle di Milano, Mantova, Lecco e Lodi, risultando quindi essere la quinta tra le province lombarde. I tassi di disoccupazione sono comunque contenuti in tutte le province dal 3% di Bergamo al 4,9% di Pavia. Nel confronto con le altre province lombarde, la provincia di Cremona mostra, per quanto riguarda il tasso di disoccupazione, una performance migliore di quella delle province di Pavia (4,9%), di Sondrio (4,3%), di Como (4,2%) e di Mantova (4,1%) e sostanzialmente in linea con quella della provincia di Milano (3,9%). Le rimanenti province mostrano tassi di disoccupazione più bassi di quelli della provincia di Cremona, a fronte tuttavia di tassi di attività più bassi (soprattutto Bergamo, Brescia e Varese) di quelli della provincia cremonese (che in regione registra un tasso di partecipazione inferiore solo a quelli delle province di Milano, Mantova e Lecco). Tabella 5 - I tassi provinciali: il quadro nel 2008 Tasso di attività (15-64 ani) Maschi Femmine Maschi e femmine Maschi Tasso di occupazione (15-64 anni) Femmine Maschi e femmine Tasso di disoccupazione Maschi Femmine Maschi e femmine Varese 78,7 58,1 68,5 76,3 55,6 66,0 3,0 4,3 3,5 Como 78,1 60,3 69,3 75,6 56,9 66,3 3,2 5,6 4,2 Sondrio 77,6 56,4 67,2 74,9 53,2 64,2 3,5 5,6 4,3 Milano 79,0 63,9 71,4 76,3 61,0 68,7 3,4 4,5 3,9 Bergamo 79,5 53,9 67,0 77,7 51,5 65,0 2,2 4,4 3,0 Brescia 78,9 55,2 67,4 77,3 52,5 65,3 1,9 5,0 3,1 Pavia 77,6 59,3 68,6 74,6 55,4 65,2 3,7 6,6 4,9 CREMONA 80,4 58,4 69,7 78,0 55,1 66,8 3,0 5,6 4,0 Mantova 81,9 60,6 71,4 79,6 56,8 68,4 2,6 6,2 4,1 Lecco 79,9 59,4 69,9 78,0 56,7 67,6 2,3 4,5 3,2 Lodi 78,3 60,3 69,5 75,1 58,3 66,9 3,9 3,3 3,7 Lombardia 79,0 60,0 69,6 76,6 57,1 67,0 3,0 4,8 3,7 Italia 74,4 51,6 63,0 70,3 47,2 58,7 5,5 8,5 6,7 In generale, dunque, rispetto al 2007, la crisi economica mostra i suoi primi (sia pur abbastanza contenuti) effetti sul mercato del lavoro della provincia di Cremona, interessando quasi esclusivamente la componente femminile. Nel complesso, però, le performance del mercato del lavoro cremonese rimangono nettamente migliori di quelle medie nazionali e sostanzialmente in linea con quelle regionali. 11

S i PER LA PROVINCIA DI CREMONA DELL UNIVERSITÀ CATTOLICA DEL SACRO CUORE COMUNICATO Servizio di preselezione dei Centri per l'impiego della Provincia di Cremona L'attività di preselezione vuole favorire l'incontro tra le esigenze occupazionali delle aziende ed i profili professionali dei candidati inseriti nella banca dati dei Centri per l'impiego appositamente dedicata al servizio. I servizi offerti alle aziende:! Analisi e individuazione dei bisogni occupazionali.! Stesura del profilo professionale delle figure ricercate.! Preselezione delle candidature mediante invio dei profili professionali e dei curriculum.! Verifica degli esiti. I servizi offerti alle persone:! Definizione del profilo professionale sulla base delle precedenti esperienze.! Definizione dell'obiettivo professionale e stesura del curriculum.! Ricerca di opportunità professionali e promozione dei profili. Tutti i servizi sono erogati da operatori dei Centri per l'impiego adeguatamente formati e sono interamente gratuiti. Le offerte di lavoro delle aziende e tutti i servizi dei Centri per l'impiego sono pubblicati sul sito: www.provincia.cremona.it/servizi/cpi CENTRO PER L'IMPIEG Servizi offerti dai Centri per l'impiego della Provincia di Cremona ALLE PERSONE - Colloqui di accoglienza e informativi; - Consulenza orientativa; - Pubblicità delle offerte di lavoro; - Attività amministrativa. ALLE IMPRESE - Fornitura di elenchi di lavoratori selezionati; - Informazioni in merito agli incentivi e alle agevolazioni per le assunzioni; - Fornitura dei nominativi di persone disposte ad effettuare in azienda tirocini formativi e di orientamento. ALLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI - Evasione delle richieste di utilizzo dei lavoratori titolari di trattamento previdenziale in prestazioni di lavoro socialmente utile; - Evasione delle richieste di avviamento a selezione per la copertura di posti a tempo determinato e di ruolo ai sensi dell'art.16 della Legge n. 56/87; - Fornitura dei nominativi delle persone disposte ad effettuare nel pubblico impiego tirocini formativi e di orientamento. SERVIZI AGGIUNTIVI SPORTELLO EURES: gestione dell'incontro tra domanda e offerta di lavoro in Europa, offerta di informazioni sulle condizioni di vita e sugli aspetti burocratici e socio/sanitari relativi ai Paesi in questione. Attivo presso: Cpi di Cremona. AIUTO LAVORO STRANIERI: servizio di consulenza e aiuto per gli stranieri disoccupati e che desiderano cambiare lavoro o definire un percorso di formazione. Attivo presso: Cpi di Cremona e Cpi Crema. Centro per l'impiego di Cremona Via Massarotti, 48/A - 26100 Cremona tel. 0372/22060-457480 - fax 0372/410561 centro.impiego.cremona@provincia.cremona.it Centro per l'impiego di Crema Via A. De Gasperi, 60-26013 Crema tel. 0373/201632-202592 - fax 0373/202417 centro.impiego.crema@provincia.cremona.it Centro per l'impiego di Casalmaggiore Via Cairoli, 12-26041 Casalmaggiore tel. 0375/42213 - fax 0375/200372 centro.impiego.casalmaggiore@provincia.cremona.it Centro per l'impiego di Soresina Via IV Novembre, 12-26015 Soresina tel. 0374/340172 - fax 0374/342083 centro.impiego.soresina@provincia.cremona.it Ufficio coordinamento Centri per l'impiego Ufficio Disabili Via Dante, 134-26100 Cremona tel. 0372/4061 - fax. 0372/406635 collocamento.disabili@provincia.cremona.it; lavoro@provincia.cremona.it Ufficio Politiche del Lavoro Via Dante, 134-26100 Cremona tel. 0372/406538 - fax. 0372/406635 lavoro@provincia.cremona.it ufficiopolitichelavoro@provincia.cremona.it Agenzia Regionale per l Istruzione, la Formazione e il Lavoro(ARIFL) Via Cardano, 10-20124 Milano Tel. 02/667431 (r.a.) - fax. 02/66984652 segreteria@agenzialavorolombardia.it 12 Segreteria del Comitato Scientifico SIES: tel/fax 0372.499186 - e-mail: sies-cr@unicatt.it Segreteria del Comitato di Coordinamento SIES: tel 0372.406516 fax 0372.406635 - e-mail: economia@provincia.cremona.it