Istituto Statale di Istruzione Superiore ZENALE E BUTINONE



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RIPASSIAMO KIT ESTIVO SCIENZE E TECNOLOGIE APPLICATE 2013/2014 2

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GUARDA GLI ESEMPI: KIT ESTIVO SCIENZE E TECNOLOGIE APPLICATE 2013/2014 14

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FACCIAMO UN ESERCIZIO: GUARDA GLI ESEMPI KIT ESTIVO SCIENZE E TECNOLOGIE APPLICATE 2013/2014 17

ESEMPIO n 1 KIT ESTIVO SCIENZE E TECNOLOGIE APPLICATE 2013/2014 18

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ESEMPIO n 2 KIT ESTIVO SCIENZE E TECNOLOGIE APPLICATE 2013/2014 20

PROGETTA: Argomento: PROGETTAZIONE DI UN MODULO E DI UNA GRIGLIA ALL'INTERNO DI UN QUADRATO. Tavole da realizzare: N 3. Una per ogni struttura. Modulare, portante, proiettiva Formato foglio: F4 Specifiche compositive e tecniche: su un foglio di brutta anche a quadretti scegli la struttura e seguendo il percorso dato da essa, cercare il modulo. Una volta trovato il modulo passa alla realizzazione della tavola. Realizza con una matita non troppo morbida la struttura di tutta la tavola (guarda ES. n 1 e n 2) Ripassa con rapidograph 0,2 (va bene anche quello usa e getta) i bordi che delimitano il modulo. Ripassa con rapidograph 0,2 i bordi interni del modulo. Attenzione: non lasciare fili neri intorno al modulo, quando viene declinato sulla griglia. Campire con rapidograph 0,6 l'interno del modulo. Ricopia la tavola in bella su foglio F4 squadrato, (guarda ES. n 3). ESEMPIO n 3 Formato tavola foglio F4 squadrato KIT ESTIVO SCIENZE E TECNOLOGIE APPLICATE 2013/2014 21

GUARDA GLI ESEMPI e DISEGNA: N 1 N 2 Argomento: PITTOGRAMMI SPORTIVI Tavole da realizzare: N 1 o 2 (guarda gli esempi riportati N 1 e 2). Specifiche compositive e tecniche: sul foglio F4 costruire, con l aiuto dell esempio (misure a piacere) disegna due pittogrammi sportivi a piacere (diversi dal ciclismo e dal calcio) trovando la costruzione geometrica corretta, aiutandoti trovando prima una griglia che ti può aiutare Ripassa con rapidograph 0,2 la griglia. Ripassa con rapidograph 0,6 la sagoma del pittogrammi KIT ESTIVO SCIENZE E TECNOLOGIE APPLICATE 2013/2014 22

GUARDA GLI ESEMPI e DISEGNA: La matematica e l arte hanno una lunga relazione storica. Dagli Egizi passando per i Greci, l estetica era alle fondamenta delle loro creazioni: le piramidi, il Partenone, il Colosseo, sono tutte opere nate seguendo l affascinante costante della sezione aurea. Galileo Galilei nel suo libro Il Saggiatore ha scritto «La filosofia è scritta in questo grandissimo libro che continuamente ci sta aperto innanzi a gli occhi (io dico l universo), ma non si può intendere se prima non s impara a intender la lingua, e conoscer i caratteri, ne quali è scritto. Egli è scritto in lingua matematica, e i caratteri son triangoli, cerchi, ed altre figure geometriche, senza i quali mezzi è impossibile a intenderne umanamente parola; senza questi è un aggirarsi vanamente per un oscuro laberinto.» La spirale logaritmica o spirale di Fibonacci (che vedete sopra) non cambia aspetto nel corso della crescita: se disegniamo un rettangolo, questo può essere suddiviso a sua volta in un altro rettangolo ed in un quadrato; a questo punto possiamo dividere il nuovo rettangolo in un altro rettangolo e quadrato e via dicendo. Se tracciamo una curva che passa per i vertici consecutivi della successione di rettangoli otterremo una spirale, questa forma, la troviamo spesso in natura, dalle conchiglie alla disposizione dei semi del girasole, dalle galassie agli elementi conici del cavolfiore. KIT ESTIVO SCIENZE E TECNOLOGIE APPLICATE 2013/2014 23

Tutto questo è regolato a sua volta dalla sezione aurea: nell arte e nella matematica, indica il rapporto fra due lunghezze disuguali, delle quali la maggiore è medio proporzionale tra la minore e la somma delle due. So che quello che sto dicendo può sembrare una lezione di matematica, ma fa parte di noi, per esempio, se vi guardate la mano, il rapporto fra le falangi del dito medio e dell anulare è aureo! Stesso discorso è per il braccio e l avambraccio, l intero corpo umano è stato creato seguendo questo schema ben preciso, il nostro DNA, i cristalli di neve, le foglie, i denti, le corna degli animali. KIT ESTIVO SCIENZE E TECNOLOGIE APPLICATE 2013/2014 24

ESEMPIO TAVOLA n 1 FOGLIO F4 Argomento: TAVOLA FOGLIA Tavole da realizzare: N 1 Osserva l esempio riportato sopra, è una foglia eseguita con il concetto della spirale logaritmica Specifiche compositive e tecniche: sul foglio F4 costruire, con l aiuto dell esempio (misure a piacere) disegna la FOGLIA trovando la costruzione geometrica corretta partendo dal quadrato più piccolo. Esegui prima una metà e poi l altra. KIT ESTIVO SCIENZE E TECNOLOGIE APPLICATE 2013/2014 25

DISEGNA: Argomento: ALFABETO LINEARE COMPLETO, SU MODULO QUADRATO Tavole da realizzare: N 5 o 6 (guarda l'esempio della tavola N 1 qui sotto). Specifiche compositive e tecniche: sul foglio F4 costruire, con l aiuto dell esempio (misure a piacere) l' alfabeto lineare riportato di seguito come esempio, trovando la costruzione geometrica corretta delle lettere. Ripassa con rapidograph 0,2 la griglia. Campire con rapidograph 0,6 l'interno delle lettere. ESEMPIO TAVOLA n 1 KIT ESTIVO SCIENZE E TECNOLOGIE APPLICATE 2013/2014 26

ALFABETO DA RICOSTRUIRE KIT ESTIVO SCIENZE E TECNOLOGIE APPLICATE 2013/2014 27

RICOSTRUISCI: Argomento: RICOSTRUISCI IL SIMBOLO DELL'EURO Tavole da realizzare: N 1 (guarda l'esempio della tavola N 1 qui sotto). Specifiche compositive e tecniche: sul foglio F4 squadrato ricostruisci, con l aiuto dell esempio (misure a piacere) il simbolo dell'euro di seguito riportato come esempio, trovandone la costruzione geometrica corretta. Ripassa con rapidograph 0,2 la costruzione. Campire con rapidograph 0,6 l'interno del simbolo. ESEMPIO TAVOLA n 1 FOGLIO F4 KIT ESTIVO SCIENZE E TECNOLOGIE APPLICATE 2013/2014 28

RICOSTRUISCI IL CERCHIO CROMATICO DI ITTEN: Argomento: RICOSTRUISCI IL CERCHIO CROMATICO DI ITTEN Realizzazione del disco delle armonie; costruiamo il triangolo e trapezio isosceli, il rettangolo ed il quadrato, inscritti in una circonferenza. Tavole da realizzare: N 1 (guarda l'esempio della tavola N 1 qui sotto). Specifiche compositive e tecniche: sul foglio F4 squadrato ricostruisci, con l aiuto dell esempio (misure a piacere) il Cerchio Cromatico di seguito riportato come esempio, trovandone la costruzione geometrica corretta, poi coloralo con i colori Obiettivi 1. Utilizzo delle costruzioni di base del disegno tecnico 2. Apprendere la realizzazione del triangolo equilatero, esagono, dodecagono 3. Applicazione corretta delle tecniche cromatiche, nello schema grafico colore Contenuti Uso del compasso, applicazione della costruzione di una bisettrice, la realizzazione di poligoni regolari triangolo equilatero, esagono dodecagono. Dalla loro costruzione, alla realizzazione dello schema grafico colore. La tecnica di colorazione dello schema, utilizzando solo i tre colori fondamentali. I colori primari, secondari e terziari; i colori caldi e freddi; i colori complementari. Costruzione: All interno di una circonferenza il triangolo equilatero (puntando con la stessa apertura sull incrocio, in basso, tra l asse ortogonale e la circonferenza), l esagono (come per il triangolo puntando in basso ed in alto) ed il dodecagono (stessa apertura, puntando sui quattro incroci degli assi ortogonali con la circonferenza). Propongo di realizzare separatamente ciascuna figura, sul foglio o quadernone di brutta, indicando passo passo, le relative istruzioni per la corretta realizzazione. Quindi si passa alla costruzione dello schema grafico colore su tavola F4 liscio squadrato Tre sono le misure per realizzare le circonferenze: una piccola, nella quale si disegnerà il triangolo equilatero e l esagono, una poco più ampia, media ed una esterna, grande. All interno del triangolo equilatero, utilizzando i vertici dell esagono realizzeremo un piccolo triangolo, come in figura. Sulla circonferenza grande troveremo i vertici del dodecagono e tra ciascuno di essi realizzeremo i punti delle rispettive bisettrici. Attraverso questi, passando per il centro, tracciamo dei segmenti di retta tra la circonferenza grande e quella media e quindi, completeremo i settori trapezoidali come nella figura. KIT ESTIVO SCIENZE E TECNOLOGIE APPLICATE 2013/2014 29

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I colori: Si tratta ora di incominciare a colorare lo schema, utilizzando solo i tre colori fondamentali: Rosso magenta (Rs), Giallo (Gl), Azzurro ciano (Az). La variazione cromatica è ben visibile anche se si usano il rosso e l azzurro, non il blu. Sono solito far realizzare prima una tabella con la suddivisione dei colori in primari secondari e terziari utilizzando anche delle caselle dove i ragazzi trasferiranno in maniera tecnica (poi vedremo cosa significa) sia i colori che li compongono, che quello risultante. 1 Rs 2 Gl Colori Primari 3 Az 4 Rs + Gl 5 Gl + Az Colori Secondari 6 Az + Rs 7 Rs + Rs + G 8 Rs + Gl + Gl 9 Gl + Gl + Az Colori Terziari 10 Gl + Az + Az 11 Az + Az + Rs 12 Az + Rs + Rs La tecnica di colorazione richiede una certa pazienza ed il rispetto di alcune regole. Per realizzarla potrai utilizzare i pastelli facendo attenzione che ogni riga di colore sia affiancata alla successiva, senza lasciare spazi vuoti, né sovrapponendole. Occorre rispettare l ordine dei colori indicati nella tabella, qui riportata; inoltre coloreremo con linee in un senso, e in un altro e nel caso e con linee oblique così da rendere il più possibile uniforme un colore quasi a tinta piatta senza sfumature. Sviluppiamo il cerchio cromatico a dodici parti, partendo dai tre colori primari: giallo, rosso, blu. Li disporremo quindi entro un triangolo equilatero in modo che il giallo stia in alto, il rosso in basso a destra e il blu in basso a sinistra. Nel cerchio in cui è iscritto il triangolo svilupperemo un esagono, ottenendo altri tre triangoli in cui porremo i compositi ottenuti dai colori primari combinati a due a due, ricavando così i tre secondari: giallo + rosso = arancio giallo + blu = verde rosso + blu = viola KIT ESTIVO SCIENZE E TECNOLOGIE APPLICATE 2013/2014 31

Sullo schema concluso si riporta la divisione tra i colori caldi (dal 12 al 2 ) ed i colori freddi (gli altri). Questa realizzazione viene anche chiamata disco di Itten. ESEMPIO TAVOLA n 1 FOGLIO F4 KIT ESTIVO SCIENZE E TECNOLOGIE APPLICATE 2013/2014 32

LEGGI QUALCOSA SUL COLORE: Tutto ciò che ci circonda è colore. Di solito di ogni cosa noi percepiamo il colore in senso globale: il prato verde, il tetto rosso e così via, senza distinguere tutte le variazioni che in esso sono presenti o che si verificano con il variare delle stagioni, delle ore del giorno, della luminosità. (vedi gli impressionisti) La percezione del colore dipende inoltre dalla grandezza dell'oggetto, dalla sua distanza e dal rapporto che l'oggetto ha con lo sfondo. Come percepiamo i colori Uno stesso colore non lo percepiamo sempre alla stessa maniera: le sue caratteristiche ci appaiono diverse se il contesto in cui si trova è cromaticamente diverso. In queste due immagini, ad esempio, il giallo assume un valore luminoso differente, se posto su un fondo bianco o su un fondo nero. Quale dei due quadrati gialli appare più luminoso? eppure il giallo è esattamente lo stesso! Se si osserva con attenzione, si percepisce anche un diverso effetto di spazialità: il quadratino giallo sul fondo nero, non solo appare particolarmente luminoso, ma dà anche la sensazione di avanzare, nel senso che balza in avanti rispetto al colore di fondo. KIT ESTIVO SCIENZE E TECNOLOGIE APPLICATE 2013/2014 33

Il colore è luce e nella luce sono presenti tutti i colori. Per rendersene conto basta osservare l'arcobaleno: i raggi del sole, passando attraverso le gocce d'acqua sospese nell'aria, si scompongono in tanti colori. Isaac Newton, riuscì a spiegare la natura dei colori e quindi anche il fenomeno dell'arcobaleno. Egli dimostrò che i colori derivano dalla scomposizione della luce bianca del sole e che senza luce essi non esistono. Per dimostrare quanto affermato fece un esperimento: fece passare i raggi della luce solare da una fessura e, successivamente, attraverso un prisma di cristallo. Il raggio di luce bianca, derivato dall'inclinazione delle facce trasparenti del prisma, si scompose in fasci di luce colorati, in una successione di sette colori: il rosso, l'arancio, il giallo, il verde, il blu, l'indaco e il viola. Isaac Newton chiamò questa sequenza di colori "spettro solare". Fatti passare attraverso una lente, invece, i raggi colorati si concentrano di nuovo e ricompongono il raggio di luce bianca. Lo scienziato fece anche un'altro esperimento, divise la superficie di un disco in spicchi di diversa ampiezza e li dipinse con i sette colori dello spettro. Facendo ruotare velocemente il disco attorno a un perno, mostrò che i singoli colori non si distinguevano più, ma appariva una superficie bianca. Quindi la luce bianca risulta dalla combinazione di tutti i colori dello spettro solare. Il manoscritto di Newton sulla scomposizione della luce e il prisma usato per i suoi esperimenti. fotografia di Erich Lessing KIT ESTIVO SCIENZE E TECNOLOGIE APPLICATE 2013/2014 34

colori che vediamo Quando la luce (solare o artificiale) colpisce un corpo, questo in parte l'assorbe e si riscalda, in parte la riflette: la luce riflessa viene percepita dal nostro occhio sotto forma di colore. un oggetto ci apparirà giallo se riflette solo i raggi gialli e assorbe tutti gli altri, blu se riflette solo quelli blu, nero se assorbe tutti i raggi luminosi, bianco se li riflette tutti. Questo spiega perché i corpi neri esposti al sole sono molto più caldi di quelli bianchi. Un oggetto ci appare rosso se assorbe i raggi solari riflettendo quelli rossi, nero se assorbe tutti i raggi. Disco cromatico di Johannes Itten (1888-1967) Le leggi dei colori Lo schema proposto da Itten è formato al centro da un triangolo equilatero in cui sono disposti i colori: giallo in alto, rosso e blu in basso. Questi colori sono detti primari perché da essi derivano tutti gli altri colori e non si possono ottenere da nessuna mescolanza di colori preesistenti. Nell'esagono circoscritto al triangolo equilatero sono disposti i colori: arancio, viola e verde. Questi colori sono detti secondari, perché sono ottenuti mescolando a due a due i primari: giallo + rosso = arancio rosso + blu = viola giallo + blu = verde La corona circolare più esterna è suddivisa in dodici settori di uguale superficie. Sei di questi settori sono dipinti con i colori primari e secondari, in corrispondenza dei vertici dell'esagono. I rimanenti sei, rosso-arancio, rosso-viola, blu-viola, blu-verde e giallo-verde, derivano dalla combinazione di un colore primario e di un colore secondario, perciò sono detti colori terziari. KIT ESTIVO SCIENZE E TECNOLOGIE APPLICATE 2013/2014 35

Tonalità Studi molto approfonditi hanno permesso di stabilire che l'occhio umano può percepire fino a diecimila sfumature diverse di uno stesso colore e che si potrebbe addirittura arrivare a differenziarne fino a circa dieci milioni. E' evidente che un colore non è mai unico, ma esiste in infinite gradazioni; esse sono presenti in natura e possono essere create dall'uomo. Ciascuno dei gradi che può presentare un colore viene dunque definito tono: le tonalità di un colore sono perciò tutte le sue variazioni di intensità. Per realizzare più tonalità di uno stesso colore, basta dosare opportunamente le quantità dei colori che lo compongono, oppure introdurre il bianco o il nero per schiarire o scurire. Anche in pittura è molto diffuso l'uso della tonalità e si dice appunto tonale la pittura in cui si realizza una gradualità nei passaggi di colore ( pittura del Giorgione ). Essi non sono mai accostati per contrasto, ma si fondano l'uno sull'altro, creando spesso dei toni indefinibili, che conferiscono al dipinto un'atmosfera irreale, quasi di sogno. I colori caldi e freddi E' nota l'influenza che i colori possono dare al nostro cervello, senza che ce ne rendiamo conto. Una di queste è la percezione "termica", cioè di calore, che noi proviamo di fronte al colore. A questo proposito è stato realizzato un interessante esperimento. Delle persone sono state trattenute prima in un locale tinteggiato di verde-blu e poi in un altro, di uguali dimensioni, tinteggiato di rosso-arancione. Risultato: nel locale verde-blu le persone percepivano la sensazione di freddo a una temperatura di 15 C, mentre nel locale rosso-arancione la stessa sensazione veniva percepita ad una temperatura di 11-12 C. Scientificamente ciò si spiega con il fatto che il verde e il blu rallentano la circolazione del sangue, mentre il rosso e l'arancione la stimolano. Chiamiamo pertanto colori freddi i colori che hanno una prevalenza di tonalità verdi o blu, colori caldi quelli che hanno una prevalenza di tonalità rosse o arancioni, naturalmente tra i colori freddi e caldi esiste una gamma di gradazioni intermedie; la percezione di tonalità fredde o calde sarà pertanto legata alla prevalenza visiva di certi colori sugli altri. Stanza a colori caldi Stanza a colori freddi Gamma di colori caldi Gamma di colori freddi KIT ESTIVO SCIENZE E TECNOLOGIE APPLICATE 2013/2014 36

Armonizzare i colori Come nella musica l'accostamento delle note può produrre suoni più o meno gradevoli all'orecchio, così nel campo visivo l'uso simultaneo dei colori può creare problemi di armonia, la cui conoscenza è fondamentale sia per creare accostamenti armonici di colori, sia per ricercare deliberatamente effetti disarmonici. Combinazioni armoniche a due colori: ogni asse passante per il centro collega una coppia armonica di colori complementari. Combinazioni armoniche a tre colori: ad ogni rotazione del triangolo, i suoi vertici individuano tre colori in armonia fra loro. I contrasti I colori esaltano e modulano le proprie caratteristiche se confrontati tra loro per contrasto. a) Il contrasto creato dall'accostamento di due complementari puri produce un grande effetto di luminosità: ciò è dovuto al fatto che ogni colore della coppia non ha nessun componente in comune (ad esempio, giallo e viola sono l'uno un primario, l'altro un secondario formato dai primari rosso e blu). b) il contrasto fra colori caldi e freddi è dato dall'accostamento di colori compresi nella gamma che va dal giallo al rosso e colori compresi nella gamma che va dal viola al verde. I primi richiamano indubbiamente una sensazione fisico-psicologica di calore mentre i secondi danno l'idea di qualcosa di più freddo. c) il contrasto di quantità è dovuto al rapporto che si stabilisce fra diverse ampiezze di superfici colorate (dette campiture): il quadratino rosso inserito in una superficie verde molto più ampia risulta molto più luminoso di quando lo accostiamo a un altro quadratino verde della stessa grandezza. Nel primo caso il rosso risulta avere un peso visivo maggiore. KIT ESTIVO SCIENZE E TECNOLOGIE APPLICATE 2013/2014 37

Le gradazioni Le gradazioni possono essere di due tipi: cromatiche e tonali. Una gradazione cromatica è il risultato di una mescolanza di due colori uno dei quali in quantità sempre maggiori (per esempio dal giallo al rosso con un incremento progressivo di quest'ultimo). Più ampia è la quantità di passaggi e più si ottiene una gradazione molto vicina a una sfumatura continua. Una gradazione tonale si ottiene invece scurendo o schiarendo un unico colore (con il bianco o il nero : saturazioni + o - ) in modo da ottenere una scala di toni che vanno dal chiaro allo scuro senza soluzione di continuità. Colori complementari Si dicono complementari quelle coppie di colori nelle quali ognuno è composto da tinte non presenti nell'altro. Sono ad esempio complementari: il giallo (primario) e il viola (secondario, composto da rosso + blu), il rosso (primario) e il verde (secondario, composto da giallo + blu), il blu (primario) e l'arancio (secondario, composto da giallo + rosso). PePer la stessa ragione anche il bianco e il nero sono colori complementari in quanto l'uno non contiene l'altro. Nel cerchio di Itten i colori complementari sono opposti l'uno all'altro. Bianco, nero e grigio Il cerchio di Itten non contiene ne bianco ne nero. Quest'ultimo è il risultato della somma in parti uguali dei tre colori primari, mentre il bianco, come i colori primari non è ottenibile per mescolanza. Mescolando tra loro bianco e nero si ottengono i grigi, cioè dei colori neutri, più o meno scuri a seconda che predomini il bianco o il nero. Anche le terre, una serie di bruni e marroni, sono colori neutri anche se tendono al giallo, al rosso o al verde. Sia le terre sia gli altri colori possono essere schiariti con l'aggiunta di bianco o, al contrario, scuriti con l'aggiunta di nero. Questo tipo di mescolanza però, rende i colori meno saturi, cioè meno intensi e forti. Il nero poi, se usato in dosi troppo massicce, sporca i colori rendendoli meno brillanti. Il grado di saturazione dei colori è indicato con il termine di qualità cromatica. KIT ESTIVO SCIENZE E TECNOLOGIE APPLICATE 2013/2014 38

REALIZZA UNA TAVOLA CON I COLORI: Argomento: DISEGNA LA LETTERA "A" DELL'ALFABETO LINEARE CHE HAI FATTO NEGLI ESERCIZI PRECEDENTI e APPLICA I CONTRASTI Tavole da realizzare: N 1 (guarda l'esempio della tavola N 1 qui sotto). Specifiche compositive e tecniche: sul foglio F4 squadrato imposta una tavola con i contrasti di colori puri primari e secondari guarda e aiutati con l'esempio sotto riportato (misure a piacere) Colora con i pantoni o con i pastelli. ESEMPIO TAVOLA n 1 FOGLIO F4 KIT ESTIVO SCIENZE E TECNOLOGIE APPLICATE 2013/2014 39