CTS Milano, 30 aprile 2016 Dai social al cyberbullismo: uso e abuso degli strumenti elettronici in adolescenza C.R.I.d.e.e. SIMONA CARAVITA C.R.I.d.e.e. - Università Cattolica del Sacro Cuore In collaborazione con la dott.ssa Elisa Donghi
Cyberbullismo: cos è? Il cyberbullismo è un azione aggressiva ed intenzionale, posta in essere da un individuo o da un gruppo utilizzando strumenti elettronici di contatto, azione che si ripete nel tempo a danno di una vittima che non riesce facilmente a difendersi (Smith et al., 2006) Azione aggressiva intenzionale ai danni di un proprio pari perpetrata attraverso i dispositivi elettronici (Smith et al., 2008; Menesini, Nocentini, Calussi, 2011 )
Cyberbullismo: una realtà delle nostre scuole
Cyberbullismo: incidenza Juvonen & Gross, 2008: fino al 75% dei bambini in età scolare dichiarano di essere stati cyberprevaricati almeno una volta durante l ultimo anno Rapporto Ipsos 2014 - Save The Children: 4 minori su 10 testimoni di bullismo on-line verso coetanei, percepiti diversi per: aspetto fisico (67%, picchi al 77% tra le femmine dai 12 ai 14 anni) abbigliamento non convenzionale (48%) timidezza (67%, sale al 71% tra le ragazze preadolescenti) bellezza femminile che spicca nel gruppo (42%) orientamento sessuale (56%, arriva al 62% preadolescenti maschi) essere straniero (43%) disabilità (31%, arriva al 36% tra femmine dai 12 ai 14 a.) orientamento politico o religioso (22% e 20%)
Forme di cyberbullismo! Messaggi offensivi per suscitare dispute online - FLAMING! Invio ripetuto di messaggi offensivi e volgari - HARASSMENT! Invio di messaggi di minaccia - CYBERSTALKING! Pubblicare pettegolezzi o dicerie sulla vittima, per danneggiarne la reputazione e i rapporti sociali - DENIGRATION! Violare password e, fingendosi un altra persona, creare danni (es. invio di messaggi malevoli ai contatti della vittima), rovinando sia la reputazione che le amicizie della vittima - IMPERSONATION
Forme di cyberbullismo! Rivelare informazioni personali e riservate - OUTING! Spingere una persona, attraverso l inganno, a rivelare informazioni imbarazzanti e riservate per pubblicarle on-line - TRICKERY! Escludere intenzionalmente la vittima da un gruppo online (es. blog, chat, lista di amici, facebook) - EXCLUSION! Pubblicazione o diffusione di immagini o video tramite cellulari o mobile phone - HAPPY SLAPPING! Invio di immagini sessualmente esplicite o di testi inerenti al sesso attraverso i mezzi informatici- SEXTING
Le dimensioni del Cyberbullismo Per comprendere il cyberbullismo in adolescenza Ineludibili riferimenti a: 1. bullismo face to face 2. La nuova socialità tecnologica in adolescenza
Bullismo face to face & Cyberbullismo Dalle ricerche (es. Gradinger, Strohmeier, & Spiel, 2009; Hinduja & Patchin, 2008; Smith et al., 2008): " 94% dei cyberbulli sono anche bulli " 85% delle cybervittime sono anche vittime di bullismo tradizionale " i giovani vittima di bullismo tradizionale nei precedenti 6 mesi sono 2.5 volte più a rischio di essere vittime di cyberbullismo nei mesi successivi
Bullismo: un fenomeno in crescita? Telefono Azzurro & DoxaKids (2014): - 1500 alunni (11-19 anni): 34.7% hanno assistito a episodi di bullismo, 30.3% degli alunni delle medie e 38.3% delle scuole superiori sono stati prevaricati almeno qualche volta. Health Behaviour in School-Aged Children (2015 Ministero della Salute): - Dal 2010 al 2014 tra i bambini di 11 anni, 3317 classi di Regioni italiane: aumento generalizzato del bullismo # tra i maschi, aumento dal 20.7% al 25./%; tra le femmine dal 9.2% al 17.3%
Il bullismo Bullismo = forma specifica di aggressività Uno studente è oggetto di azioni di bullismo, ovvero è prevaricato o vittimizzato, quando viene esposto, ripetutamente nel corso del tempo, alle azioni negative, messe in atto da parte di uno o più compagni (Olweus, 1993) $ " Reiterazione " Intenzionalità " Squilibrio di potere $ COMPLESSITÀ E DIMENSIONE RELAZIONALE!!
Forme del bullismo Forme di bullismo Bullismo diretto Bullismo indiretto relazionale fisico verbale
La complessità del bullismo DOPPIO LIVELLO DI COMPLESSITÀ DEL BULLISMO Specificità del bullismo come condotta aggressiva: questione di potere, motivazione, moralità Bullismo: individui e fenomeno di gruppo ( spettatori/bystanders )
I livello: compromissione della moralità (Caravita & Gini, 2010) Aggressività PROATTIVA e buone competenze cognitive (Sutton et al., 1999) $ funzionamento morale del bullo distorto 1. COGNIZIONE MORALE: inadeguata comprensione della norma morale (Caravita, Miragoli, & Di Blasio, 2009); disimpegno morale (Hymel et al., 2003) 2. EMOZIONE MORALE: carente empatia (es. Pöyhönen, & Salmivalli, 2007) 3. MOTIVAZIONE MORALE: % Trasgressione percepita come gratificante (Gasser & Keller, 2009) Ricerca di affermazione nel gruppo (es. Caravita & Cillessen, 2011) % Violenza valutata strumento utile, auto-efficacia per azioni prepotenti (Pöyhönen & Salmivalli, 2007)
Contesti sociali & & & & Monitoraggio Autocontrollo Giudizio Reazione affettiva Principi morali Interiorizzati Standard di condotta Disimpegno meccanismi di controllo DISIMPEGNO MORALE Incremento o decremento dell autostima (se la condotta segue o viola i principi morali) e senso di colpa Condotta Tratto da Caravita S. (2004). L alunno prepotente. Brescia: La Scuola
II livello: il gruppo Processi nel gruppo Bullying is power (Vaillancourt et al., 2003)! L importanza della posizione individuale (status) nel gruppo di riferimento: essere accettati, essere visibili e influenti
Status nel gruppo motivazione al (cyber)bullismo POPOLARITÀ PERCEPITA # motiva bullismo (Caravita & Cillessen, 2012) BULLISMO, strumento per confermare e rafforzare status (Garandeau & Cillessen, 2006) Servono TESTIMONI: 75% episodi di b., pari presenti (Hawkins & Pepler, 2001) $ Rilevanza spettatori (bystanders: aiutanti e sostenitori del bullo, esterni, oltre a difensori Salmivalli et al., 1996)! gruppo sostiene il bullismo Nel gruppo si diffondono con il tempo norme a favore del bullismo e disimpegno morale di giustificazione del bullismo anche da bystanders
Dal bullismo al cyberbullismo Ecco il perchè del cyberbullismo in adolescenza Potenzia e continua il bullismo face to face Offre una platea e una visibilità più elevata Prolunga la sofferenza della vittima Si innesca nella socialità tecnologica degli adolescenti nativi digitali
Gruppo e tecnologie 1. Nuove tecnologie, social (Facebook, Whatsapp, ask, youtube, telefono cellulari.): espandono i rapporti nel cyberspazio 2. Offrono nuove modalità di rapporto tra coetanei; ma si sovrappongono anche alle comunità face to face 3. Rischi: Si confondono interazioni e relazioni ( amici nei social?), si semplificano (rendono superficiali?) i rapporti interpersonali (like ) Si facilitano: disimpegno morale (Renati, Berrone, & Zanetti, 2012), il distacco dalla forza morale dell azione, desensibilizzazione al dolore della vittima
Ed ecco il cyberbullismo Caratteristiche Comuni a bullismo e cyberbullismo: reiterazione, intenzionalità, squilibrio di potere bullo-vittima Presenza di ruoli diversi di coinvolgimento: bulli, vittime, bystander Specifiche del cyberbullismo (Nocentini et al., 2010): Maggiore difficoltà/impossibilità delle vittime di sfuggire l attacco Permanenza dell atto aggressivo nel web Più larga audience
Ed ecco il cyberbullismo Conseguenze rilevanti del cyberbullismo Vittime: uso di sostanze, ansia, stress e risposte emozionali negative, sintomi depressivi, problemi di salute (sintomi psicosomatici), ideazione sucidiaria e suicidi (Bauman, Toomey, & Walker, 2013; Fenaughty & Harrè, 2013; Schenk & Fremouw, 2012; Ybarra, 2004) Spettatori: stress (misurato attraverso indici fisiologici, quali il battito cardiaco e la pressione del sangue), emozioni negative (Caravita, Colombo, Stefanelli & Zigliani, 2016) NECESSITÀ DI INTERVENTI EFFICACI
Indicazioni per l intervento Necessari interventi che siano: Integrati contro bullismo e cyberbullismo (Gradinger et al., 2016) Rivolti all intero gruppo dei pari (anche bystander), che dà potere al bullo Il più possibile, sistemici, con coinvolgimento anche delle famiglie Che includano percorsi di educazione all uso dei media Esempi di best-practices italiane: Noncadiamointrappola! (Palladino, Nocentini, & Menesini, 2012) Stop al cyberbullismo (Iannaccone, 2009)
Per approfondire S. Caravita (2004). L alunno prepotente. Brescia: La Scuola S. Caravita & G. Gini (2010). L (im)moralità del bullismo. Milano: Unicopli N. Iannaccone (2005). Stop al bullismo. Molfetta (BA): Edizioni La Meridiana N. Iannaccone (2009). Stop al cyberbullismo. Molfetta (BA): Edizioni La Meridiana M. Maggi & E. Buccoliero (2005). Bullismo bullismo. Milano: FrancoAngeli E. Menesini & A. Nocentini (2015). Il bullismo a scuola. Come prevenirlo, come intervenire. Firenze: Giunti E. Rivolta, S. Caravita, S. Miragoli, & S. Capraro (2014). A scuola contro il bullismo. Brescia: La Scuola.