La rivista del Bere Bene di. www.udial.it. Bimestrale di informazione sul mondo del beverage Anno 7 - n 38 - Mar/Apr 2013



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La rivista del Bere Bene di Bimestrale di informazione sul mondo del beverage Anno 7 - n 38 - Mar/Apr 2013 www.udial.it In caso di mancato recapito inviare al CPO di Brindisi per la restituzione al mittente previo pagamento Resi editoriale pronti al cambiamento? il mercato del beverage trend e nouvi concept di offerta udialito nuovi accordi commerciali il mercato del beverage grossisti afh: qualcosa si muove

a cura di Giuseppe Rotolo Pronti al cambiamento? Tutto cambia e si trasforma a gran velocità. Il futuro incalza e non attende. Una repentina evoluzione sta trasformando la società e coinvolge anche e necessariamente il mercato dell Horeca. Cambiano usi e abitudini, mutano i format, i clienti sono sempre più esigenti e volubili, si spende meno, ma meglio. Bisogna imparare a leggere questo cambiamento e assecondarlo: solo così gli operatori potranno restare butori i quali devono saper cavalcare le difficoltà offrendo senza mezzi termini i propri valori aggiunti: assortimenti dedicati, capacità di servizio e consulenze propositive. Insomma per cavalcare il cambiamento c è bisogno di eccellenza da parte di tutti gli operatori della filiera. Ma non basta. Per riuscire nell impresa è necessario imparare a fare una cosa ancora più importante: condividere progetti e obiettivi. Cambiamento e condivisione: esattamente i punti che sono stati presentati, dibattuti, apprezzati e applauditi in occasione del 7 convegno U.DI.AL. Anno 7 - Numero 38 Marzo/Aprile 2013 Rivista specializzata di: 72021 Francavilla Fontana (Br) C.da Carlo Di Noi Inferiore Via per Ceglie Km 1 Tel. 0831.815906 - Fax 0831.811050 www.udial.it - udial@libero.it Editoriale Pronti al cambiamento? Direttore Responsabile: Giuseppe Rotolo Editore: edizioni Iscrizione al R.O.C. n 6648 V.le Aldo Moro, 44-70043 Monopoli (BA) Tel. 080.9306460 - Fax 080.9373100 input@inputedizioni.it - www.inputsrl.it Testi e collaborazioni: Marianna Iodice, Angela Svezia, Maria Vittoria Petrosillo, Valeria Todisco. competitivi. Un impellenza che lungo la filiera Horeca, riguarda tutti: dall industria, obbligata a trovare soluzioni di prodotti e formati dedicati al canale, agli esercenti costretti a innovare e puntare sempre sul migliore rapporto qualità-prezzo. In questa partita a far meglio, un ruolo importante appartiene anche ai distri- Un evento che ancora fa parlare di sé. Non si può prescindere dal cambiamento e non si può sfuggire alla condivisione: pedalare tutti e nella stessa direzione è l unica condizione per giungere al traguardo, è l unica possibilità per centrare gli obiettivi. Obiettivi non da poco: essere i protagonisti del mercato, soprattutto di quello che verrà. Tutti i diritti di riproduzione di testi e foto, in qualsiasi forma, compresa la messa in rete, sono riservati. Per qualsiasi utilizzo è necessaria un autorizzazione scritta dell editore. Ai sensi dell Art. 10 della L. 675/1996, le finalità del trattamento dei dati relativi ai destinatari del presente periodico consistono nell assicurare un informazione tecnica, professionale e specializzata a soggetti identificati per la loro attività professionale. L Editore, titolare del trattamento, garantisce ai soggetti interessati i diritti di cui all Art. 13 della suddetta legge. Reg. Trib. Bari n 49 del 10/12/2007 La rivista Drink Style è di proprietà del consorzio U.DI.AL. - Consorzio fra distributori indipendenti di bevande. La pubblicazione ha il compito di trasferire e implementare, attraverso l informazione puntale, credibile e professionale, il sapere e la cultura del fuoricasa italiano. La rivista è edita bimestralmente e postalizzata in modo mirato verso i locali altovendenti ho.re.ca. e superhoreca, clienti dei soci del consorzio. 3

Anno 7 - Numero 38 - Marzo/Aprile 2013 sommario 3 31 Editoriale Pronti al cambiamento? 17 Spigolature di... Birra 6 Udialito News dal mondo U.DI.AL. 33 Eventi Vinitaly 2013 Assobibe a Tuttofood 2013 23 Reportage Conoscere per Crescere 9 Per Saperne di Più La manovra Monti riduce dal 2012 l impatto dell irap 34 Il mercato del beverage Trend e nuovi concept di offerta: la nuova immagine del fuori casa 26 Mode&Tendenze 13 Mercato del Beverage Grossisti Away From Home: QUALCOSA SI MUOVE! 36 Eventi Peroni, grandi progetti anche per il 2013 News dalle Aziende

Eventi Vinitaly - Assobibe a Tuttofood 2013 6 Vinitaly È la prima fiera al mondo per il settore del vino. Organizzatore è l ente fieristico internazionale Veronafiere che promuove il salone del vino in contemporanea con Enolitec e Sol&agrifood. Vinitaly è la manifestazione che più d ogni altra ha scandito l evoluzione del sistema vitivinicolo nazionale ed internazionale, contribuendo a fare del vino una delle più coinvolgenti e dinamiche realtà del settore primario. Dal 7 al 10 aprile anche quest anno il salone internazionale di Vinitaly offrirà momenti di incontro, convegni, concorsi legati al mondo del nettare di bacco, ed esplorerà il mercato enoico disegnandone l evoluzione e i futuri scenari. Per questa edizione 2013 verrà ulteriormente incrementata la presenza di buyer stranieri grazie all impegno dei delegati di Veronafiere in 60 Paesi e tramite un accordo con Ice - Agenzia per la promozione all estero e l internazionalizzazione delle imprese italiane per potenziare l incoming a Verona di nuovi operatori. Questo permetterà di aumentare le possibilità di contatti b2b per le aziende espositrici, che stanno confermando la richiesta di spazi dello scorso anno. Info: www.vinitaly.com Assobibe a TUTTOFOOD 2013 Il 21 maggio prossimo, Zenith International e Assobibe, l Associazione Italiana dei produttori di bevande analcoliche, organizzano una conferenza dedicata al mercato delle bevande analcoliche dal titolo Soft drinks in italia: sviluppo e sostenibilità. La conferenza sarà di interesse per tutte le imprese del settore desiderose di espandersi, di capire il mercato in cui operano, la sua evoluzione e cambiamenti, e di assicurarsi un vantaggio competitivo in uno scenario in rapida evoluzione. Ci saranno anche ampie opportunità di discussione, confronto e networking tra addetti ai lavori, produttori, leaders del settore, fornitori, retailers e rivenditori. www.zenithinternational.com/events

Trend e nuovi concept di offerta: la nuova immagine del fuori casa Sono le fiere il momento in cui, oltre a fare BtoB, ci si siede in tavole rotonde per riflettere su come va il comparto. I professionisti della filiera ascoltano i commenti degli esperti sugli ultimi dati a disposizione, attraverso i quali si inquadra lo scenario del fuori casa, facendo anche importanti e interessanti zoom sui vari microsettori. Le più recenti riflessioni emergono dal RHEX (Rimini Fiera, 23-26 febbraio), momento di incontro dedicato all HO- RECA, settore che mai va scordato, rappresenta con la sua capillarità e robustezza una vera linfa per l economia italiana. I trend del fuori casa, possiamo sintetizzare, si sviluppano su due aree che si incrociano: pasti (nei canali come ristoranti, bar, pizzerie, locali multi servizio) e beverage. Del beverage l analisi è ricaduta in particolare sul mondo birra e sul mondo vino. Gli italiani che mangiano fuori casa Sono oltre 12 milioni gli italiani che ogni giorno mangiano al bar o al ristorante, per la maggior parte (10 milioni) si tratta di lavoratori che passano fuori casa la pausa pranzo. Complessivamente consumano ogni anno 1,8 miliardi di pasti, per un controvalore di quasi 13 miliardi di euro. L italiano moderno spende mediamente 7 euro per pranzo e sceglie nel 26% dei casi un panino, una pizza (23%), un primo (15%) o un insalata (13%). Solo poco più di dieci italiani su cento continuano, invece, ad essere fedeli al vecchio concetto di pasto completo. Prevalentemente (28%), il pasto fuori casa avviene ancora nei ristoranti; un po meno negli snack bar (22%) e nel 18% nelle pizzerie al taglio o che servono al piatto. Nella scelta delle bevande prevale il consumo di acqua minerale (46%) e di bevande analcoliche, mentre risultano marginali (nei Sono oltre 12 milioni gli italiani che ogni giorno mangiano al bar o al ristorante, per la maggior parte si tratta di lavoratori che passano zzzzzzzzzz fuori casa zzzzzzzz la pausa zzzzzzzzzz pranzo. 9 Il Mercato del Beverage Trend e nuovi concept di offerta: la nuova immagine del fuori casa

Il Mercato del Beverage Trend e nuovi concept di offerta: la nuova immagine del fuori casa La ristorazione italiana, ancora molto classica, dovrà presto attingere a nuovi concept capaci rinnovare il settore dei pubblici esercizi. 10 pasti fuori casa) i consumi di vino e birra. Si riducono, invece, nel pasto fuori casa i consumi di frutta, digestivi alcolici e caffè. Negli ultimi 20 anni sono cambiate significativamente le abitudini alimentari degli italiani. È progressivamente diminuito il numero di quanti pranzano in casa, passato dall 84,5% al 74,3%, mentre il pranzo rappresenta oggi il pasto principale solo per il 68% degli italiani. Ora si mangia soprattutto a cena, diventata il pasto principale per il 23,4% (era il 17,3% nel 93), soprattutto nella fascia d età compresa fra i 45-54 anni (33,7%) e tra gli uomini (26,8%). Il pasto a casa rimane ancora un abitudine molto diffusa, anche se in calo del 10%, a vantaggio di bar e ristoranti, in crescita. Mangiano a casa in particolare gli anziani (95% dai 65 anni in su), mentre il ristorante, salito dall 1,8% al 2,8%, è scelto soprattutto dalla fascia 35-44 anni (5,5%) e dai maschi (4,7%), e il bar (2,5% contro l 1,4% del 93) dalla fascia più giovane compresa tra i 20 e 24 anni (5,2%) e, ancora, dai maschi (3,2%). Nuovi format di locale Abbiamo pubblicato numeri eloquenti sulla dimensione del fenomeno del pasto fuori casa. Intessante è anche aggiungere i commenti che ha fatto Daniele Tirelli, presidente di POPAI Italia, il quale fotografa le reazioni alla crisi e monitora le modificazioni dei consumi alimentari, proponendo come risposta format innovativi. Tirelli è convinto che la ristorazione italiana, ancora molto classica, dovrà presto attingere a nuovi concept capaci rinnovare il settore dei pubblici esercizi. Tra le soluzioni sperimentali (quasi d avanguardia potremmo dire) c è il format del ristorante integrato al market. Tirelli cita molti esempi tra cui Sicil Conad a Villaseta, in provincia di Agrigento. Un area di 250 metri quadri e 60 posti disponibili, nel quale è

Il Mercato del Beverage possibile consumare direttamente ciò che si acquista. «La crisi economica che attanaglia l Italia - spiega Tirelli - si sta trasformando in una depressione prolungata. Il mondo dei consumi uscirà notevolmente trasformato dalle strategie messe in atto dalle famiglie per difendere i loro standard di vita. Questa tendenza si concretizza in una democratizzazione dei consumi, di quelli di lusso in particolare. Il mondo del fuori casa è chiamato pertanto più di altri settori ad una riflessione rapida e approfondita, poiché la pressione che dovrà subire su molti fronti richiede uno scatto verso la modernità. Dunque, poca retorica e molto pragmatismo per una difesa dei propri spazi, ambìti da molti altri operatori». Beverage: il mercato del vino e della birra Di grande interesse per grossisti e pubblici esercizi è l evoluzione del mercato di due prodotti che rappresentano due punte di diamante in menu, birra e vino. Per quanto concerne la birra, le riflessioni ricadono soprattutto sui nuovi trend. La vera scommessa vinta è quella fatta dai micro birrifici: a fine 2012 le strutture censite erano 520, con una concentrazione soprattutto al Nord (in testa Lombardia e Piemonte, rispettivamente con 88 e 67 microbirrifici). Attualmente la produzione è di circa 200mila ettolitri, che rappresentano circa il 2% del mercato italiano della birra. Nel corso del 2012 i consumi sono aumentati di quasi il 10%. Rimane sempre sotto i fari accesi il mercato del vino, florido nell export, in contrazione per quanto riguarda i consumi interni; quest ultimo aspetto sta cambiando molto il volto dell offerta da parte dei ristoratori, i quali puntano su etichette di medio-alta qualità, in virtù delle nuove abitudini, più centrate sul vino al bicchiere, sulla bottiglia condivisa in più tavoli, sul concetto meno vino ma migliore. In generale nell ultimo anno il consumo interno di vino è sceso dell 1%. Calano anche le vendite nel canale Ho.Re.Ca. Tuttavia, gli italiani cercano sempre di più la qualità e quindi le vendite di vini a denominazione d origine sono cresciute del 2%. La vera scommessa vinta è quella fatta dai micro birrifici: a fine 2012 le strutture censite erano 520. Attualmente rappresentano circa il 2% del mercato italiano della birra. 11 Trend e nuovi concept di offerta: la nuova immagine del fuori casa

Peroni, grandi progetti anche per il 2013 Birra Peroni, Gruppo SABMiller, importante multinazionale presente in ben 60 Paesi nel mondo, darà seguito anche nel 2013 ad un costante e continuo presidio della filiera distributiva territoriale, rafforzando la partnership con il distributore e garantendo una sempre più capillare presenza dei Brand nei punti di consumo, nelle manifestazioni e negli eventi più importanti. È quanto in sintesi emerso il 21 febbraio durante una serata all insegna dello charme e del buon gusto, in cui alcuni distributori di bevande che operano nel sud Italia si sono confrontati con la direzione commerciale di Birra Peroni. Location dell incontro è stato il Relais La Sommità ad Ostuni luogo di fascino e di tradizione, perfettamente ristrutturato ed inserito nella suggestiva cornice del centro storico della Città Bianca e dove la cena è stata sapientemente preparata dallo chef stellato Michelin Sebastiano Lombardi, che è riuscito ad abbinare ogni singola portata con una specifica birra del Gruppo Peroni. A far gli onori di casa Michele Tatone, Direttore Vendite Sud Italia per il canale Michele Tatone, Direttore Vendite Peroni Sud Italia per il canale HoReCa HoReCa, che commentando i già ottimi risultati conseguiti nel 2012 ha ribadito come il focus ed il percorso di rilancio nel mondo horeca iniziato qualche anno fa, continuerà nel suo sviluppo evolutivo anche per il 2013. All evento c è stata anche l importante partecipazione di alcuni membri della direzione generale come Marco Pesaresi Sales & Distribution Director, Mauricio Orbe Strategy & Business Director e Luca De Siero Direttore Eventi Peroni, grandi progetti anche per il 2013 Birra Peroni darà seguito anche nel 2013 ad un costante e continuo presidio della zzzzzzzzzz filiera distributiva zzzzzzzz territoriale zzzzzzzzzz L elegantissima sala del Relais La Sommità ad Ostuni (BR) luogo di fascino e di tradizione 13

Eventi Peroni, grandi progetti anche per il 2013 Vendite Italia canale horeca. Non potevano ovviamente mancare i distributori U.DI.AL. guidati per l occasione dal presidente Antonio Argentieri la cui presenza è stata particolarmente apprezzata. «Grazie a questa nuova politica aziendale Route to Market - afferma Michele Tatone - Birra Peroni è stata senza dubbio la Company protagonista in positivo nel mercato birrario 2012 ed in particolare nel sud Italia, Marco Pesaresi Sales & Distribution dove si sono registrate crescite Director Peroni medie a volume del 6% e dove in alcune province si sono raggiunte e superate punte dell 11%. Oggi abbiamo una banca dati interna costantemente aggiornata che ci permette di analizzare e comprendere meglio i dati di mercato per tipologia di consumo come bar, pub, ristoranti, pizzerie e allo stesso modo ci permette di segmentare il mercato stesso per singola Regione, Provincia fino ad arrivare al Comune di riferimento. Non solo, il costante presidio del territorio dal distributore al punto di consumo, il rilancio della spina e del vuoto a rendere, i materiali Pop, la formazione, sono alcuni dei temi su cui Birra Peroni si è focalizzata in particolare nel sud della penisola e continuerà nei suoi progetti dandone supporto ed investimenti. Tutto questo si traduce in maggiore competitività, migliore gestione e canalizzazione degli investimenti, migliore supporto ed integrazione con i distributori più qualificati del territorio seguendone l intera filiera e garantendone le giuste marginalità. La strategica e proficua collaborazione che negli ultimi anni l azienda ha consolidato con il Consorzio U.DI.AL. - conclude Michele Tatone - è certamente il fattore critico di successo che ci permetterà anche per il 2013 di lavorare in perfetta Partnership e di arrivare al traguardo degli ambiziosi e reciproci programmi di sviluppo». Rilancio della spina e del vuoto a rendere, i materiali Pop, la formazione, sono alcuni dei temi su cui Birra Peroni si è focalizzata 14 U.DI.AL. in visita allo stabilimento Peroni di Bari.

Rinnovo accordi commerciali Come di consueto i primi mesi dell anno sono riservati al rinnovo degli accordi commerciali. Una pratica che con talune aziende è stata già anticipata, con successo già a dicembre 2012. Si possono pertanto tirare le somme delle risultanze degli incontri e degli accordi stilati. Il comune denominatore è univoco: confronti positivi e propositivi ed estremamente costruttivi. Con tutte le aziende. Non mancano da parte degli interlocutori idee e progetti per incidere nelle attività commerciali. Un fermento che la dice lunga sulla voglia di affrontare con il massimo vigore un anno che non sarà semplice. Ma i presupposti per far bene ci sono. Grande spazio ovviamente alle attività promozionali che nei momenti di difficoltà rappresentano la leva indispensabile per competere. Nel 2012, complessivamente il consorzio U.DI.AL. ne ha messe in campo ben 150, quest anno ovviamente si punta a far meglio. Un accordo commerciale deve vivere e crescere altrimenti non ha senso stipularlo ed è questa la filosofia con la quale viene sottoscritto da parte del management del consorzio U. DI.AL. il quale riserva, come giusto che sia, una grande attenzione. Come per esempio, oltre che posizionarlo rapidamente nell area riservata del sito, anche inviarlo in cartaceo ai soci in un folder dedicato. Un folder che riporta fra l altro una serie di suggerimenti e raccomandazioni che lo stesso consorzio U.DI. AL., in voce del suo presidente Antonio Argentieri e del General Manager Luigi Cetrangolo, hanno ritenuto opportuno rivolgere ai propri soci attraverso la stesura del seguente testo. Gentili soci Il presente stampato riporta le condizioni contrattuali e altri particolari aspetti delle relazioni commerciali con l azienda evidenziata in calce. Come sapete, la definizione del contratto in sede è un passo, sì importante, ma solo il primo passo. Ora poi a 2012: 150 attività promozionali. Quest anno ovviamente si punta a fare ancora meglio. 17 News dal mondo U.DI.AL. Udialito

News dal mondo U.DI.AL. Udialito voi soci far vivere in periferia questo accordo e metterlo in pratica nel migliore dei modi affinché, il consorzio U.DI.AL., nel suo insieme trasferisca all azienda contrattizzata la sua forza di gruppo e la sua capacità commerciale. Come abbiamo più volte e in più occasioni ribadito il Consorzio deve fare la sua parte, altrimenti non ha motivo di esistere, ma anche il socio deve essere propositivo sul suo territorio. Per questo dobbiamo attrezzarci sempre più anche con le nostre strutture, diversificandoci e specializzandoci. Solo così potremo rapportarci con pari dignità a quelle aziende che credono nel nostro lavoro e con loro curare i punti di consumo e crescere sul mercato. A tutto questo deve corrispondere la coesione del gruppo per trasmettere alle aziende il senso di credibilità e fiducia. Per questi obiettivi lavoriamo e continuiamo a lavorare per avere la certezza che l U.DI.AL. IL VOSTRO CON- SORZIO avrà sempre un ruolo trainante, prezioso e decisivo. Ciò che è importante e fondamentale è restare uniti intorno ad una forte visione e missione comune, dove ognuno di noi deve offrire il massimo impegno e capacità. In questo modo non potremo che raggiungere grandi traguardi. Se continueremo ad essere compatti e forti e con lo stesso spirito di gruppo, il futuro non potrà farci paura. L importanza del punto vendita Altro fattore che è necessario far emergere in questa rubrica storicamente dedicata ai progetti e alle strategie del consorzio U.DI.AL. è l importanza che per il consorzio, e ancor più per i Come abbiamo più volte e in più occasioni ribadito il Consorzio deve fare la sua parte, altrimenti non ha motivo di esistere, ma anche il socio deve essere propositivo sul suo territorio. 18 soci, rivestono i pubblici esercizi. È fuori discussione che il miglior presidio del punto di vendita e un assortimento dedicato alle specifiche esigenze del comparto della ristorazione fuori casa sono, da sempre, i fattori salienti delle politiche commerciali

del consorzio. E proprio sulla base di questi concept che si fondano le politiche commerciali dei distributori di bevande che fanno capo al consorzio U.DI.AL., politiche moderne e funzionali alla crescita economica e professionale dei propri clienti esercenti. Assortimento e servizio, sono queste le chiavi per aprire la porta della ripresa? Lo chiediamo a Luigi Cetrangolo G.M. del consorzio. «Sono senza dubbio elementi importanti e imprescindibili per chi si occupa di distribuzione e per chi opera nel mercato dei consumi extradomestici, ma non sono i soli. Oggigiorno, in special modo per i distributori di bevande, è fondamentale presidiare il punto di consumo, offrendo agli esercenti clienti non solo assortimento e servizio, ma anche beni più immateriali. Come consegne tarate sulle specifiche esigenze, puntualità oltre a ogni possibile informazione finalizzata a migliorare il proprio business». In che senso Informazione? «Mi riferisco a quella sorta di consulenza che il distributore deve essere in grado di garantire all esercente, al fine di indirizzarlo sempre verso le migliori performance». Quando parla di presidiare i punti di consumo a cosa si riferisce? «Garantire e completare l offerta sotto ogni possibile aspetto, e non solo relativamente a quello che è il nostro storico business, cioè la distribuzione di bevande ma, altresì, esplorare e intercettare tutte le diverse esigenze che, oggi come oggi, attengono alla complessa macchina gestionale di un pubblico esercizio. Insomma, soddisfare pienamente e possibilmente in maniera esclusiva le molteplici necessità di un locale diventare, per gli stessi, partner importanti e fondamentali e quindi, di fatto, presidiarlo». In questo modo si esce dalla crisi? «Per quanto ci riguarda la crisi la viviamo in un ottica positiva. In fondo il significato della parola nel greco antico è: cambiamento e quindi la capacità di adattarsi con intelligenza e flessibilità alle nuove situazioni che il mercato impone. Ma, come dicevo nel mio discorso al convegno, insieme al cambiamento ci deve anche essere la condivisione. Per quanto mi riguarda sono due facce della stessa medaglia. Se sapremo applicarle con intelligenza e coraggio potremo guardare avanti con ottimismo. Idee chiare e fiducia sono le stesse prerogative che hanno contraddistinto il cammino che ha compiuto il consorzio U.DI.AL. in questi anni difficili, dando prova della compattezza del consorzio, della duttilità e lungimiranza del suo gruppo dirigente. Sappiamo che dopo le grandi crisi giungono inevitabile i momenti di crescita e ripresa economica. Per tutto quello che abbiamo fatto e stiamo facendo, questa ripresa l attendiamo con fiducia». Oggigiorno è fondamentale presidiare il punto di consumo, offrendo agli esercenti clienti non solo assortimento e servizio, ma anche beni più immateriali... 19 News dal mondo U.DI.AL. Udialito

Bella è la vita, con San Marzano Margherita! Lo slogan dice già tutto e rende a pieno l idea della qualità di Imperial San Marzano, liquore reso unico dalla sua antica ricetta tramandata per generazioni. «Questa specialità - dichiara a Drink Style Cosimo di Lena, proprietario e direttore commerciale del Liquorificio Margherita con sede a San Marzano di San Giuseppe (TA) - è il risultato di una miscela di ingredienti selezionati con attenzione e di una scrupolosa lavorazione artigianale. Un liquore dal gusto intenso ideale per abbinamenti più classici come affogati, caffè, gelati, torte e nella preparazione dei più disparati tipi di dolci. Utile a realizzare bevande calde come il punch, è eccellente anche servito con ghiaccio, come aperitivo. Insomma un prodotto esclusivo, versatile e di eccelsa qualità che non può mancare in nessun bar. Anche per questo motivo - puntualizza di Lena - abbiamo deciso di avvalerci di una struttura distributiva specializzata per il canale Horeca, come sono appunto i distributori associati al consorzio U. DI.AL.». Storia in breve La storia dell Imperial San Marzano è affascinante, poiché la sua creazione risale a diversi secoli fa, quando lo speziale di una piccola cittadina perfezionando la ricetta che suo padre utilizzava per produrre una bevanda da caffetteria, ne ottenne un liquore. Quest ultimo deve il suo nome al paesino in cui è nato, San Marzano di San Giuseppe,nei pressi di Taranto, ove intorno agli anni 50 del secolo scorso, Ermelinda Margherita riceve da suo padre la ricetta del liquore creato dal loro avo speziale, e dà inizio alla sua produzione. Avviata e consolidata a Taranto, la sede del liquorificio ritorna agli inizi del secolo, nel paesino d origine del prodotto. In pochi anni, grazie ad un abile maestranza, sviluppa una consolidata esperienza nella produzione, ottenendo svariati riconoscimenti per la produzione di specialità liquoristiche. Insieme al consolidamento e al rinnovamento del suo prodotto di punta, Imperial San Marzano, l azienda ha avviato un dinamico processo di diversificazione della produzione, dando vita ad un ampia gamma di liquori che vanno dai digestivi ai fruttati fino a un ottimo gin e uno specialissimo anice. Oggi Cosimo di Lena preserva la tradizione, continuando con dedizione e passione a condurre l azienda di famiglia. Insieme al consolidamento e al rinnovamento del suo prodotto di punta, Imperial San Marzano, l azienda ha avviato un dinamico processo di diversificazione della produzione, dando vita ad un ampia gamma di liquori 21 Pubbliredazionale Bella è la vita, con San Marzano Margherita

Rubrica di informazione giuridico finanziaria a cura dello STUDIO GIORDANO LA MANOVRA MONTI RIDUCE DAL 2012 L IMPATTO DELL IRAP Nel Decreto Legge n.201/11 (Manovra Monti) trovano spazio all art.2 una serie di previsioni normative che - con decorrenza dal periodo d imposta 2012 - andranno a ridurre sensibilmente il peso dell Irap sui conti di imprese e professionisti. Gli interventi agiscono su due fronti: 1. la riduzione della base imponibile su cui calcolare l imposta regionale sulle attività produttive; 2. l attenuazione della indeducibilità del tributo regionale ai fini Irpef e Ires. Esse, in particolare, prevedono: - un incremento degli sgravi forfetari Irap riferiti a personale dipendente a tempo indeterminato di età non superiore a 35 anni, ovvero di sesso femminile di qualunque età, peraltro diversificato tra Regioni meridionali e resto del territorio nazionale; - la deducibilità ai fini delle imposte sui redditi dell intero importo dell Irap pagata nell anno che deriva dalla non deducibilità del costo del lavoro al netto delle relative deduzioni; - la conferma della deducibilità ai fini delle imposte sui redditi del 10% dell Irap pagata nell anno in presenza di oneri finanziari netti di competenza. Tali deduzioni, dunque, potranno essere operate per la prima volta in sede di determinazione del reddito relativo al periodo d imposta in corso al 31 dicembre 2012 da dichiarare in UNI- CO 2013. Incremento del cuneo fiscale Il comma 2 del citato articolo 2 - con riferimento alla presenza di talune categorie di lavoratori subordinati con contratto a tempo indeterminato - eleva i già previsti sgravi forfetari, portandoli a: - 10.600,00 (su base annua) per ogni lavoratore di sesso femminile, nonché per quelli di età inferiore ai 35 anni a prescindere dal sesso. Tale sgravio non compete, tuttavia, alle imprese operanti in concessione e a tariffa nei settori dell energia, dell acqua, dei trasporti, delle infrastrutture, delle poste, delle telecomunicazioni, della raccolta e depurazione delle acque di scarico e della raccolta e smaltimento rifiuti; - 15.200,00 (su base annua) per i lavoratori di sesso femminile, nonché per quelli di età inferiore ai 35 anni a prescindere dal sesso, impiegato nel periodo d imposta nelle Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia. Tale sgravio non compete oltre che ai soggetti di cui al punto precedente anche alle banche, gli altri enti finanziari e alle imprese di assicurazione. L Irap pagata sul costo del lavoro diviene interamente deducibile. Già nel 2007, con l art.6, commi da 1 a 4, del D.L. n.185/08, il Legislatore introdusse la deducibilità ai fini Irpef/ Ires del 10% dell Irap (pagata nell an- Per sa perne di più 23 Rubrica La manovra Monti riduce dal 2012 l impatto dell IRAP

Rubrica La manovra Monti riduce dal 2012 l impatto dell IRAP Per sa perne di più 24 no) in presenza di oneri finanziari netti, ovvero di costo del personale al netto degli sgravi e delle deduzioni. Tale intervento fu volto ad evitare la censura di costituzionalità derivante dalla duplicazione di tassazione provocata dalla non deducibilità dell Irap dalla base imponibile delle imposte sui redditi (ossia Ires e Irpef). Con la recente Manovra il Legislatore interviene nuovamente prevedendo la piena deducibilità ai fini delle imposte sui redditi (Ires/Irpef), dell Irap generatasi (è confermato il criterio di cassa) per effetto della indeducibilità del costo del lavoro dipendente e assimilato al netto dei relativi sgravi. Va in proposito ricordato che, sulla base dell interpretazione a suo tempo fornita dall Agenzia delle Entrate, nell ipotesi in cui questa fosse confermata, per comprendere se si ha diritto a detrarre nell anno 2012, l Irap pagata nell anno 2012, occorre: 1. Relativamente al saldo 2011 pagato nell anno 2012: per il periodo d imposta 2011 verificare se nello stesso si è avuta un imposta Irap derivante dalla indeducibilità del costo del personale al netto delle deduzioni. Individuata con il metodo proporzionale tale quota di Irap concernente detto saldo sarà deducibile ai fini delle imposte sui redditi per l anno 2012. 2. Relativamente agli acconti 2012 pagati nel corso del 2012: al termine del relativo periodo d imposta occorrerà determinare la quota di Irap di competenza del periodo d imposta 2012 nei limiti degli acconti pagati nel corso del medesimo anno e applicare ad essa la percentuale riferita al costo del personale rispetto alla base imponibile complessiva. Il risultato costituirà la quota di Irap pagata in acconto deducibile ai fini delle imposte sui redditi per l anno 2012. La deducibilità del 10% dell Irap in presenza di oneri finanziari netti Con un emendamento approvato in sede di conversione in legge è stata apportata una modifica all originario impianto normativo (art.6 del D.L. n.185/08) che prevede la deducibilità del 10% dell Irap pagata in presenza di costo del lavoro netto o oneri finanziari netti, a prescindere dall importo degli stessi. L interrogativo, legittimo, era quello di comprendere se la disposizione dovesse considerarsi soppressa in considerazione del nuovo meccanismo che prevede l integrale deducibilità dell Irap riferita al costo del lavoro. Ebbene, la nuova soluzione normativa salva il vecchio impianto seppure ricalibrandolo e coordinandolo in base alle novellate disposizioni, in vigore dal 2012. In definitiva, in presenza di oneri finanziari netti, qualsivoglia sia il loro importo, resta la deducibilità del 10% dell Irap pagata nell anno. Quel che dovrà essere chiarito in via interpretativa è se la predetta deducibilità del 10% si debba calcolare: - sull intera imposta pagata nell anno; - ovvero (per differenza) sulla parte dell Irap che non si riferisce al costo del lavoro posto che questa è divenuta oramai interamente deducibile. Dal punto di vista letterale, la prima ipotesi è ammissibile anche se sotto il profilo concettuale si avrebbe una duplicazione di deducibilità.