Pole position 27.06.2015 MUSEO FAGGIANO A LECCE, UN PICCOLO GRANDE TESORO SCOPERTO PER CASO



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Transcript:

13 Primo febbraio 2010 piano 27 giugno 2015 Primo piano 1 SOVRAINDEBITAMENTO, DALLA LEGGE N. 3/2012 UNA BOCCATA D OSSIGENO Alessandro Chizzini pag. 10 MUSEO FAGGIANO A LECCE, UN PICCOLO GRANDE TESORO SCOPERTO PER CASO Arcangelo De Luca pag. 11 Periodico d informazione del Salento Anno XIV n. 567 27.06.2015 PRIMO PIANO Chiari di Luna presenta Amore e Psiche e Così parlò Zarathustra Patrizia Miggiano pag. 9 LECCE Pole position Tonifica il corpo, libera la mente e migliora (tanto) l autostima: è la éçäé= Ç~åÅÉ, una vera e propria disciplina sportiva -da non confondersi con la ä~é Ç~åÅÉ dei locali per soli uomini- che negli anni ha visto crescere sempre più il numero di appassionati. A Lecce c è l unica scuola di éçäé= Ç~åÅÉ ufficialmente riconosciuta in Puglia, dove una settantina di donne tra i 16 e i 56 anni (oltre a cinque uomini) si allenano duramente e con ottimi risultati Francesco Mancarella e il pianoforte che dipinge la sua musica Gian Piero Personè pag. 15 TRICASE La solidarietà del Capo di Leuca riparte dai bambini Saharawi M. Maddalena Bitonti pag. 21

2 27 giugno 2015

3 27 giugno 2015 OPINIONI Editoriale Trivelle nel mare del Salento? No, grazie di Andrea Colella Nell arco di una settimana sono stati ben sei i decreti di compatibilità ambientale emanati dal Ministero dell'ambiente per altrettante istanze presentate da due società americane, la Spectrum Geo e la Northern Petroleum. Dal Gargano al Salento il nostro mare torna così a far gola alle multinazionali del petrolio, le quali hanno raccolto subito il consenso da parte del nostro Governo nazionale, che continua imperterrito a considerare il nostro territorio come una asset irrinunciabile per lo sfruttamento di ogni fonte di energia (vedi gasdotto Tap). Poco importa se le stesse multinazionali sono intenzionate a condurre le proprie ricerche utilizzando i tristemente noti airgun, cariche esplosive che hanno effetti devastanti su flora e fauna marina. Tutto questo accadeva circa due settimane fa e in questi giorni Greenpeace ha lanciato il suo nuovo portale Trivadvisor per raccogliere firme contro questo progetto, con fotomontaggi di ciò che splendide località di mare potrebbero diventare se si cominciasse l estrazione del petrolio a poca distanza dalle coste. E in homepage campeggiava il nostro faro della Palascìa con alle spalle una piattaforma petrolifera di ultima generazione. Basterà una raccolta firme per fermare le multinazionali del petrolio appoggiate dal Governo? Certamente no. Occorre, ora più che mai, che i salentini e i pugliesi tutti siano compatti nel dire no ad un futuro in cui le Bandiere Blu e le Vele saranno solo un lontano ricordo. Se c è un bene che abbiamo tutti il dovere di difendere questo è l ambiente naturale, lo stesso che ha permesso alla Puglia di diventare la meta preferita per le vacanze da parte dei turisti di tutto il mondo. E sul fronte dell ambiente quella del 2015 sarà una lunga estate calda. Belpaese tornerà in distribuzione l 11 luglio 2015 Un innesto per salvare il gigante di Alliste Un innesto di gemme di Leccino sul millenario albero di Ogliarola per salvare l ulivo monumentale colpito dalla uóäéää~=ñ~ëíáçáçë~ e a rischio essiccamento. Si tratta di una pratica che utilizzata da più di un anno che sino ad oggi è risultata efficace, in quanto aumenterebbe le naturali difese immunitarie della pianta. Per l occasione l europarlamentare francese José Bové è giunto ad Alliste per fare da testimonial alla sperimentazione avviata dal Comitato Voce dell Ulivo. RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO Ai sindaci dei Comuni di Maglie, Scorrano e Muro Leccese Egregi Signori, sono australiano e sono venuto a Maglie per un soggiorno di cinque settimane. È mia abitudine camminare ogni mattina e un amico mi ha consigliato un percorso lungo via Giuseppe Carducci a Maglie verso Villa Zaira fino all'ospedale di Scorrano. Faccio il ritorno lungo via Enrico Berlinguer e via Don Ciccio Rotundo. Sarebbe una bella passeggiata per la campagna durante la quale mi piacerebbe ammirare le belle ville e loro giardini magnifici, i campi e gli alberi. Avrei voluto avere solo dei bei ricordi della camminata, purtroppo non è stato così perché sono stati rovinati dalla spazzatura e dalla sporcizia lungo i cigli delle strade. Mi chiedo perché alcuni cittadini di questi paesi abbiano distrutto il loro ambiente. Non hanno nessuna scusa perché qui c'è un sistema per la raccolta della spazzatura che è invidiabile. Magari esistesse in ogni città! Mi chiedo anche perché il comune e i cittadini perbene tollerino questa situazione. Non voglio essere troppo critico perché mi piace questo paese che si trova nel mezzo del bel Salento, tanto che sto considerando di comprare una casa qui. Ma prima di farlo devo assicurarmi che i cittadini e i Comuni abbiano la volontà di proteggere l'ambiente. Ormai il tempo dell'accettazione passiva degli atti distruttivi è passato. Spero tanto, signori Sindaci, che possiate darci un esempio delle vostre forze. Fate tutto per organizzare la pulizia delle strade, per favore! Cordiali saluti. John Watkins La lucerna a cura di fra Roberto Francavilla Ci fu una grande tempesta. Allora i discepoli gli dissero: Maestro, non ti importa che siamo perduti?. Egli disse al mare: Taci, calmati!. Poi disse loro: Perché avete paura? Uomini di poca fede!. Amici di Belpaese, nei primi giorni d estate siamo tutti invitati con il Maestro per una gita in barca! Però, c è una grande tempesta, siamo presi dal panico e gridiamo: Non ti importa che siamo perduti?. Gesù comanda al mare di calmarsi e rimprovera noi per la poca fede. Questa domenica è coincisa con la pubblicazione della lettera Enciclica di Papa Bergoglio dal titolo suggestivo Laudato sii, ripreso dal famoso Cantico di San Francesco. C è poco da star tranquilli, perché ci sono tempeste non solo nel mare ma anche sulla terraferma, a motivo degli episodi clamorosi che la cronaca non ci risparmia. Papa Francesco vuol venire incontro alle nostre paure e alle nostre speranze, ricordandoci che è la stessa Madre Terra che si lamenta per il disastro ambientale da noi prodotto non rispettando la natura. C è inoltre una tempesta dovuta al disinteresse delle istituzioni, che ci obbligano ad assistere impotenti all inesorabile andirivieni di migranti in fuga da fame, guerre e persecuzioni. Come ai tempi di Francesco d Assisi, anche oggi c è disprezzo per quanti ci obbligano a fare spazio, nel nostro cuore e nella nostra mente, al diverso, allo straniero e al profugo. La lettera Laudato sii non vuole essere un invito ad una lode sulla testa delle persone e dei problemi, ma una sollecitazione alla solidarietà e alla condivisione, perché nel mare della vita siamo tutti sulla stessa barca e o ci salviamo insieme, o periamo. Il Maestro, come i discepoli della prima ora, risveglia anche noi ad una fede non solo di forma, ma incardinata nella storia e nelle situazioni concrete, in grado di farci riscoprire il volto di Cristo in ogni persona: Quello che avete fatto al più piccolo dei miei fratelli, l avete fatto a me!.

4 27 giugno 2015

5 27 giugno 2015 A cura di Diletta Pascali SUCCEDEVA IL 27 GIUGNO Nel 1914 nasce Giorgio Almirante, fondatore del Movimento Sociale Italiano, il partito di destra nato nel 1946 dalle ceneri del fascismo. Nel 1957 l'uragano Audrey uccide 500 persone in Louisiana e Texas. Nel 1967 viene installato il primo bancomat a Enfield, Londra. Nel 1980 l aereo di linea Douglas DC9, appartenente alla compagnia aerea Itavia, esplode nei cieli di Ustica. 81 persone perdono la vita. Estinzione rinviata Il Pica di Ili è un piccolo mammifero avvistato nel 1983 sui monti del nordovest della Cina. In seguito, si pensò alla sua estinzione per i pochi avvistamenti avvenuti fino all estate 2014 quando, casualmente, uno scienziato lo ha fotografato sulle montagne della zona rurale del Xinjiang. Post-it curiosità dal mondo Kokoro scanner È un dispositivo giapponese ideato per il gioco della verità. Infatti è in grado di capire se chi lo indossa mente cambiando colore: verde per chi è sincero, giallo se probabilmente sta mentendo e rosso se mente sicuramente. Le incredibili opere di Yulia Brodskaya La tecnica usata dall artista è il Quilling. Si basa sull uso di strisce di carta arrotolate e modellate per creare motivi ornamentali e poi incollate su una base anch essa di carta. Piedi in acqua al ristorante! Nelle Filippine è stata creata Villa Escudero ristorante di notevole successo. È posizionato ai piedi di una cascata, con i tavoli collocati nell acqua, dove si possono gustare piatti tipici filippini. Gelato da scienziato Manuel Linares, ex fisico spagnolo, ha elaborato un gelato che cambia colore a mano a mano che si scioglie. È una sorta di misto frutta ed è diventato ormai una presenza fissa nel menu del locale Calella del Mar. Clear Lounge Si tratta di un bar subacqueo costruito dentro un acquario di 59.000 litri a Puerta Maya, Messico. I clienti qui non consumano drink o aperitivi ma possono godersi l'esperienza di indossare un elmetto che rilascia ossigeno alla menta o al limone. Paperotti alias Jovanotti Lorenzo è stato il protagonista di Topolino n 3108 e, per l'occasione, si è trasformato in Paperotti, il nuovo personaggio disegnato dal maestro Giorgio Cavazzano a cui è stata dedicata anche la copertina del fumetto.

6 27 giugno 2015 in copertina Poleposition Tonifica il corpo, libera la mente e migliora (tanto) l autostima: è la éçäé=ç~ååé, una vera e propria disciplina sportiva -da non confondersi con la ä~é=ç~ååé dei locali per soli uominiche negli anni ha visto crescere sempre più il numero di appassionati. A Lecce c è l unica scuola di éçäé=ç~ååé ufficialmente riconosciuta in Puglia, dove una settantina di donne tra i 16 e i 56 anni (oltre a cinque uomini) si allenano duramente e con ottimi risultati A cura di Andrea Colella Sono studentesse, impiegate, casalinghe e libere professioniste. Arrivano alla spicciolata qualche minuto prima dell orario d inizio della lezione, giusto il tempo di scambiare due chiacchere, abbandonare i panni delle studentesse, impiegate, casalinghe e libere professioniste e indossare l uniforme d ordinanza (in genere canotta e shorts elasticizzati). Adesso sono pronte per diventare pole dancer: per un ora daranno il meglio di sé e si sottoporranno ad un allenamento molto duro, combattendo contro la forza di gravità e facendo acrobazie intorno ad una pertica di acciaio del diametro di 45 mm., contando solo sulla magnesite (che incrementa la presa delle mani sul palo stesso) e sulla loro forza di volontà. Il tutto sotto l occhio vigile della loro esperta istruttrice. Ad un occhio inesperto i loro movimenti potrebbero sembrare quelli delle sexy ballerine degli strip club per adulti, protagoniste di film come Showgirls (1995) con Elizabeth Berkley o Striptease (1996) con Demi Moore, ma guai a nominare a loro la lap dance: loro praticano -orgogliosamente- la pole dance, una disciplina sportiva a tutti gli effetti con le sue rigide regole e i suoi campionati ufficiali, derivata da discipline sportive come l indiana mallakhamb (lett. lottatori del palo ), le cui origini risalgono al XII secolo, o come le parallele verticali cinesi, e che dalla metà del 2000 sta sempre più spopolando nel nostro Paese, dove attualmente si contano circa 200 palestre in cui tale disciplina viene regolarmente insegnata. A Lecce, unico caso in Puglia, presso la palestra Salento Fitness Wellness esiste un corso di pole dance avviato nel 2012 da Manuela Cota, insegnante di danza moderna e ginnastica artistica che anni fa a Parigi ha scoperto questa disciplina da noi di fatto sconosciuta e se ne è letteralmente innamorata. Determinata a diffonderla anche in Salento, oltre al necessario investimento economico, all inizio ha dovuto combattere contro non pochi pregiudizi, legati sempre alla visione stereotipata che nell immaginario rimandava ancora alla lap dance, ma oggi può contare su un fedele esercito di circa 70 allievi tra cui cinque uomini (per sfatare il mito che la pole dance sia una disciplina esclusivamente femminile), suddivisi in tre corsi -base, intermedio e avanzato-, ai quali si aggiungono altri corsi e workshop di discipline quali aerial hoop, floor work, twerking, aerial dance e sexy chair. Ai più scettici sui benefici di questa disciplina sportiva può bastare osservare le immagini che pubblichiamo di queste ragazze che, perfettamente sicure di sé, ballano e fanno acrobazie intorno al palo o su un anello appeso al soffitto. Per loro la prova costume è già superata Non chiamatela lap dance, questo è uno sport vero Su questo non ha dubbi la leccese Manuela Cota, insegnante di pole dance, che in questa intervista spiega i benefici che derivano dalla sua pratica Entrando nella palestra di Manuela Cota (nella foto) si ha quasi l impressione di entrare in un circo prima di uno spettacolo: pali in acciaio appesi al pavimento e al soffitto, grandi anelli sospesi a mezz aria, tessuti di vari colori attorcigliati a mo di funi, vestiti e accessori riposti negli scaffali a vista, cd musicali. In un attimo il pensiero va al più celebre tra i circhi, ossia le Cirque du Soleil, che tra i vari spettacoli di acrobazie e giocoleria che lo hanno reso celebre ha inserito da tempo la pole dance, oltre all areial hoop e all aerial dance. Il circo, dunque, con i suoi colori e i suoi travestitismi, ma anche con il suo rigore e la sua disciplina, è diventato fonte d ispirazione per il lavoro di Manuela, che quotidianamente insegna alle sue allieve a migliorare il proprio corpo e acquisire più sicurezza di sé attraverso la pole dance. Partiamo da una premessa di fondo: qual è la differenza tra lap dance e pole dance? È una differenza sostanziale: la lap dance è un attività ludica e di intrattenimento, praticata in locali per adulti, dove l unica regola è attirare l attenzione dell osservatore con movimenti e ammiccamenti sexy. La pole dance è tutt altro: è una disciplina sportiva a tutti gli effetti, al pari della ginnastica artistica o della danza contemporanea. Viene praticata nelle palestre, ha regole molto severe e tecniche molto precise che occorre imparare a padroneggiare. Ad esempio, nell ambito di una competizione nazionale o internazionale un movimento sbagliato o un abbigliamento troppo succinto (basta anche una spallina del reggiseno fuori posto) determinano punti di penalità o perfino la squalifica per le stesse atlete. Chi sono i tuoi allievi e perché ci tengono tanto a praticare questa disciplina? Attualmente ho circa 70 allievi, di cui la stragrande maggioranza sono donne di età compresa tra i 16 e i 56 anni, appartenenti a tutte le categorie sociali: studentesse, mamme, professioniste. Ho anche cinque allievi maschi che, devo ammettere, ce la mettono tutta (anche se alla lunga non riescono a tenere il passo con le loro colleghe!) e sono soprattutto motivati dal desiderio di migliorare la propria muscolatura. Cosa chiedono le donne? In primis di dimagrire e tonificare il proprio corpo (glutei, addominali, schiena, braccia e gambe), poi ritagliarsi un po di tempo solo per sé stesse, al di fuori di familiari, compagni, lavoro o studio. Inoltre quello che desiderano è mettersi alla prova, acquisire più sicurezza di sé e del proprio corpo, superando i limiti e i complessi che derivano dalla non accettazione dei propri difetti. E la pole dance in questo senso fa un ottimo lavoro. Davvero? Sì. Generalmente nel primo anno di corso le allieve, divertendosi, imparano le figure base e contemporaneamente il loro corpo inizia a trasformarsi: questo è uno sport che la cui pratica di per sé richiede forza, scioltezza, coordinazione, agilità e resistenza, tutte doti che devono essere sostenute da una disciplina severa (no al fumo e all alcool, sì ad un alimentazione ad hoc) ma anche da una volontà di ferro. Loro se ne rendono conto e iniziano ad apprezzare i risultati, che arrivano già dopo poco tempo. Parallelamente, una sempre maggiore confidenza con la tecni-

7 27 giugno 2015 in copertina Foto di Claudia De Blasi Oltre il palo: floor work e aerial hoop per essere più performanti (e divertirsi) Alla danza intorno alla pertica è possibile combinare altre discipline acrobatiche di origine circense o derivate da balli più tradizionali Foto di Aldo Isocento Foto di Aldo Isocento ca determina una migliore grazia nell esecuzione dei movimenti, il che, oltre ad apportare vantaggi fisici, aumenta in maniera esponenziale l autostima: anche una ragazza con qualche chilo in più inizia ad apprezzarsi e desidera fare sempre di più e meglio negli anni successivi. E di questo se ne accorgono i loro compagni e amici, che generalmente apprezzano questo valore aggiunto. Sono più performanti le ragazze giovani o le donne adulte? Hanno un approccio differente: le giovani vogliono arrivare a fare subito le figure più complesse come quelle a testa in giù, ma contemporaneamente si lamentano di più ( troppi addominali!, sono stanca! ecc.). Le donne adulte invece, forse perché la maggior parte di loro ha già avuto figli o è molto impegnata nel lavoro, quando vengono in palestra e chiedi loro di fare tante ripetizioni, una volta terminate ti chiedono di farne ancora. Questo perché non hanno fretta di arrivare subito al risultato, ma vogliono sentirsi appagate di ciò che fanno volta per volta. E, soprattutto, non si lamentano. L abbigliamento e gli accessori utilizzati per gli allenamenti, come anche per i saggi e per le esibizioni, mettono molto in evidenza il corpo femminile, come si può notare dalle immagini. Come vivono questo aspetto le tue allieve? Con naturalezza e ironia. Si può essere sexy e trasmettere al tempo stesso un immagine forte, positiva. È questa la differenza tra una lap dancer e una pole dancer: la prima si esibisce per gli altri, al fine di compiacerli; la seconda si esibisce per sé stessa, perché la fa stare bene. E questo tipo di abbigliamento, oltre a essere pratico e funzionale all attività sportiva, aiuta a non prendersi troppo sul serio. A volte, dopo qualche mese di pratica continua sono loro stesse a volersi esibire più del necessario e sta a me, in quanto insegnante, ricordargli le regole del gioco. Se la pole dance è di per sé uno sport molto impegnativo, unire altre attività che aiutano ad avere una maggiore scioltezza, flessibilità e controllo del proprio corpo può aumentare considerevolmente le performance una volta che si affrontano le figure più impegnative con il palo. Questo è il motivo per cui le allieve di Manuela praticano il floor work, ossia una serie di esercizi al pavimento derivati dalla danza -come spaccate e capriole- uniti a tecniche di acroyoga -prese a due- che, oltre a portare benefici per la colonna vertebrale e consentire un maggiore controllo del corpo, aiuta l atleta a passare da un tipo di palo statico ad un palo spin (in grado di girare su sé stesso) e ogni pole dancer deve essere in grado di padroneggiare entrambe le tipologie in quanto alcune figure possono essere eseguite con il palo statico, ma non con lo spin. Altra attività affascinanti, anche se molto difficili, di derivazione prettamente circense sono l aerial hoop, ossia la danza acrobatica eseguita con un anello di acciaio fissato al soffitto, e l aerial dance, la danza aerea eseguita con i tessuti colorati, che rappresenta un ottimo esercizio per le pole dancer che devono imparare a gestire le figure che prevedono lo stare a testa in giù sul palo. In questo caso, l essere legata ai tessuti che avvolgono quasi completamente il corpo aumenta il livello di sicurezza dell atleta che, invece, una volta sul palo ha minori possibilità di ancoraggio, tanto più che a testa in giù il senso dell orientamento ne risente. Se floor work, aerial hoop e aerial dance sono discipline di fatto propedeutiche alla pratica della pole dance, attività come twerking o sexy chair vengono inserite una tantum nell arco del mese principalmente allo scopo di migliorare la sicurezza di sé, sciogliere i muscoli ma, soprattutto, divertirsi giocando con la propria femmini- Aerial hoop Floor work lità. Il twerking, ad esempio, è un tipo di ballo derivato dall hip hop in cui la ballerina scuote i fianchi su e giù velocemente ed è diventato celebre grazie ai video di artiste quali Jennifer Lopez e Nicki Minaj, dimostrando di essere un ottimo esercizio per il rassodamento dei glutei. Il sexy chair, invece, riprende i balletti e le pose tipiche del burlesque, utilizzando la sedia come elemento coreografico: in questo caso molto utili si rivelano scarpe con tacco e altri accessori molto femminili. In particolare, è un esercizio questo che, oltre a migliorare l agilità del corpo nel suo complesso, potenzia addominali, gambe e glutei. Altri stili di danza più classici come la danza del ventre o la nostra pizzica possono essere reinterpretati e adattati mediante l utilizzo del palo da pole dance. Occasionalmente, ad esempio, vengono organizzati corsi di oriental pole dance, con coreografie di gruppo che prevedono la presenza di ballerine vestite con abbigliamento tipico da danza del ventre che in più utilizzano la pertica. Per informazioni sui corsi disponibili a Lecce: tel. 339.3455555.

8 27 giugno 2015

9 27 giugno 2015 primo piano La favola di Amore e Psiche Il 30 giugno presso la Villa Tamborino di Maglie Daria Paoletta porta in scena la storia d amore narrata da Apuleio ne Le metamorfosi per il secondo appuntamento di Chiari di Luna Una storia che racconta un amore travagliato e ostacolato dalla diversità dei due amati: Amore è un dio, mentre Psiche è una mortale ma bella come una dea. Una saga di personaggi che dividono l Olimpo dalla Terra, le divinità dai mortali, per scoprire che non c è poi tanta differenza: gli uni assomigliano agli altri. Daria Paoletta (nella foto) racconta così il suo mito di Amore e Psiche. Perché l esigenza di raccontare Amore e Psiche oggi? Amore e Psiche è una storia e come tutte le storie nasce da un unica necessità: quella di cambiare, di assecondare un impulso al cambiamento che investe sia chi racconta la storia sia chi la ascolta. Raccontare storie significa sempre cambiare in qualche modo e l attore non è che un filtro, un veicolo in questo processo di cambiamento. Ho letto Amore e Psiche per la prima volta molti anni fa e l ho riscoperto la seconda volta, rintracciando un nuovo significato: quello della gestione di un potere, in tutti i suoi aspetti, anche e soprattutto in quello della bellezza, che finisce però, nel caso di Psiche, col diventare la sua maledizione. È questo che più di tutto mi ha affascinata. In che cosa è consistito il tuo lavoro di riscrittura di un mito tanto antico, oggetto di tanti studi, trasmissioni e rielaborazioni? Ho lavorato sul testo riadattandolo e riscrivendolo inevitabilmente dal mio punto di vista, un punto di vista femminile che ha cercato e trovato significati propri. Nell ambito del lavoro sul testo ovviamente ho tenuto sempre ben presente quelli che potevano essere i punti cruciali e gli aspetti più funzionali alla narrazione, al fluire della storia. Amore e Psiche poi è una favola che di per sé porta al confronto con i grandi temi della storia dell uomo: il rapporto madre-figlio, il rapporto tra gli dei e gli uomini, tra uomo e donna, le dinamiche e i meccanismi dei giochi di potere. In particolare in questa versione del mito ho voluto mettere in luce maggiormente il fattore del condizionamento a cui Psiche è sottoposta, che nella storia è rappresentato dall invidia delle sorelle, ma, allargando un po il perimetro della nostra interpretazione, può rappresentare tutte le componenti sociali, morali e culturali cui siamo sottoposti. Guardiamo per un attimo allora a Psiche dal tuo punto di vista, quello di una donna. Cosa ci offre quest ottica nuova rispetto alle parole di Apuleio? Diciamo che era fin troppo semplicistico etichettare come semplice curiosità femminile l atto con cui Psiche, violando i dettami, scopre il volto del suo amante. E d altra parte anche la richiesta di Amore è da considerarsi una richiesta forte, prepotente: Amami senza guardarmi mai in volto. Davanti ad una richiesta del genere, davanti ai continui condizionamenti delle sorelle l atto di Psiche non è curiosità. Si tratta semmai di un cedimento, che porta con sé tutta la complessità di un animo che alla fine cede e commette un azione che originariamente gli era stata impedita. Psiche finisce con l ascoltare le sorelle, ossia le tentazioni della vita fuori dal castello e cede. Con tutte le implicazioni che conosciamo e le prove a cui dovrà sottoporsi per aver disobbedito. Torniamo a un tema importante come quello della bellezza. In questo racconto la bellezza che ruolo ha? Nella favola di Amore e Psiche la bellezza è ciò che condanna Psiche a un destino infelice. È la sua maledizione. Il suo viaggio, tutti i suoi guai, cominciano proprio da una bellezza che diviene bersaglio di invidie e vendette. Ecco perché parlavo di gestione del potere. La bellezza è potere e come tale può ritorcersi contro chi ne è portatore. Il tuo spettacolo sarà in scena il 30 giugno presso la Villa Tamborino di Maglie. Sarà la giusta cornice per una favola d altri tempi. Esattamente. Sarà una cornice suggestiva per una storia che parla il linguaggio dell interiorità. Colgo l occasione per ringraziare la compagnia Burambò che ha prodotto e sostenuto lo spettacolo. Patrizia Miggiano Così parlò Zarathustra, uno spettacolo per tutti e per nessuno Il desiderio di condividere a voce alta il messaggio di Friedrich Nietzsche è alla base della nuova creatura del regista e attore Matteo Tarasco, in scena il 4 luglio a Maglie Raccontare l odierno spaesamento quotidiano di una generazione incompresa, cercare di riacquistare, attraverso la fascinazione del palcoscenico, i valori della parola poetica. Ma per mettere Così parlò Zarathustra dentro la scena del teatro occorre essere fisici fisici e primitivi, naturali, per essere lo specchio distorto di una nuova barbarie che avanza. Matteo Tarasco (nella foto) presenta così la sua nuova opera, terzo appuntamento della rassegna teatrale Chiari di Luna. Da dove ha origine il bisogno di mettere in scena un opera filosofica oggi? E perché proprio Così parlò Zarathustra di Friedrich Nietzsche? È molto semplice: dalla necessità, anzi dall urgenza di dire a voce alta le parole di Nietzsche. Ho letto Nietzsche per me stesso, ma mentre lo facevo sentivo che era necessario un ulteriore passo: quello del dire le sue parole ad alta voce, non recitarle, semplicemente dirle, secondo il rituale della scena, senza la pretesa di spiegarle, ma col solo intento di condividerle, di farle risuonare. Proprio per questo, per questa assenza di altre intenzioni se non quelle già dette, il sottotitolo dello spettacolo è Uno spettacolo per tutti e per nessuno, perché una comprensione piena delle parole di Nietzsche, una comprensione che dia un senso di sazietà e appagamento non può esistere. Bisogna abbandonare ogni aspettativa di conoscenza. Lo spettatore, chiunque egli sia, andrà via con una parola, anche una soltanto. E sarà la parola necessaria. Negli ultimi tempi si assiste a un sempre maggiore interesse del teatro per la filosofia e viceversa. Cos hanno in comune e cos hanno da dire insieme queste due espressioni culturali e artistiche? Perché anche le grandi verità hanno bisogno di essere rappresentate. Anzi oserei dire che oggi sono soprattutto le grandi verità ad avere questa necessità. Siamo vittime del bisogno di vedere. Senza la rappresentazione il messaggio, per quanto alto e vero possa essere, non ci arriva con la stessa potenza comunicativa. Lo dice lo stesso Nietzsche: Poco comprende il popolo la grandezza, cioè la creazione, ma ha occhi ed orecchi per i commedianti, per quelli che rappresentano le cose grandi. Quello che è importante, perciò, è creare un ponte tra lo spettatore e quello che avviene sulla scena, un ponte senza meta però, senza volontà di convincimento, senza nessuna intenzione se non quella di condurre lo spettatore altrove. Uno fra i mille splendidi pensieri di Nietzsche, tratto proprio dall opera Così parlò Zarathustra, parla del coraggio. Cosa vuol dire oggi per un attore, ma anche per un artista in generale, avere il coraggio delle aquile e degli eremiti? Avere questo coraggio significa essere liberi dal denaro e dalla compromissione delle proprie istanze più profonde. Significa trovare e scoprire, indagare la profondità delle cose con un unico metodo: quello della necessità, ossia quello di una ricerca che mira all essenziale. Significa anche partecipare al gioco culturale tenendo sempre ben presente cos è il talento e cosa invece è la vocazione. Il talento, a dispetto di quello che si crede e si dice generalmente, è solo una pura e semplice astrazione. Basti pensare che un tempo il talento era solo una moneta. La vocazione, invece, è qualcosa di diverso: è una chiamata. Presuppone un lavoro, una fatica e una costante ricerca che si svolge su una dimensione diversa, più spirituale. Patrizia Miggiano

10 27 giugno 2015 primo piano Sovraindebitamento, dalla legge n. 3/2012 una boccata d ossigeno Finora poco utilizzata soprattutto nel nostro territorio, la norma ha introdotto una procedura che consente ad alcuni soggetti di vedersi decurtato, o quanto meno dilazionato, il proprio debito A cura di Alessandro Chizzini La crisi morde, e anche forte. Tantissimi gli italiani strozzati dai debiti negli ultimi anni, ma esiste uno strumento normativo che potrebbe garantire un importante sostegno economico-finanziario e conosciuto molto più al nord che al sud, Salento compreso. Recependo le convenzioni di Nizza e dell Unione Europea (misure a sostegno di consumatori e vittime di reati come usura ed estorsione), il nostro ordinamento ha istituito la legge n. 3/2012 che introduce la procedura di riduzione del debito per quei soggetti che non possono accedere alle procedure previste dalla legge fallimentare. La legge è rivolta ai soggetti in sovraindebitamento, derivante dallo squilibrio tra quanto dovuto ai creditori e quanto immediatamente disponibile per farvi fronte. L avvocato Gabriele Toma illustra gli aspetti principali di questa complessa legge: Alla procedura possono accedere alcune categorie, quali l imprenditore persona fisica non fallibile, il socio società di persone o di capitali, le start up innovative, l imprenditore agricolo, il consumatore persona fisica ed enti e società al di sotto delle soglie previste dalla Legge fallimentare. Si può inoltre procedere solo i debiti derivanti dall attività professionale o imprenditoriale, quelli derivanti da garanzie in favore di società di capitali e quelli derivanti da obbligazioni personali o al consumo; per i primi due si procede con un accordo di sovraindebitamento, mentre per l ultimo con un piano del consumatore. Per alcuni debiti, però, è prevista solo una dilazione del debito, come nei casi di Iva, ritenute fiscali o tributi costituenti risorse proprie dell Unione Europea; anche i cosiddetti crediti privilegiati, che godono di ipoteche, garanzie o fidejussioni, devono essere soddisfatti integralmente, in ragione di quanto ricavato dalla vendita del bene o del diritto su cui insiste il privilegio. Per accedere alla procedura - continua Toma- i soggetti sovraindebitati devono seguire uno specifico iter presentando la propria domanda in tribunale, il quale decide se concedere o meno la decurtazione. I creditori possono comunque presentare ricorso verso l eventuale riduzione del debito e non si deve dimenticare che anch essi sono tutelati in quello che rappresenta un loro diritto. Ad esempio, nel caso un soggetto sia indebitato nei confronti di più creditori, affinché il debito venga decurtato è necessario il voto favorevole del 60% di essi. La legge n. 3/2012 si presenta sì ampia e complessa, ma può rappresentare uno strumento importante per dare sollievo a coloro, non pochi, che più di altri hanno subìto gli effetti di questi difficili anni. Il nuovo ruolo degli Organismi di Composizione della Crisi La legge n. 3/2012 introduce anche un nuovo organismo istituzionale, gli OCC (Organismi di Composizione della Crisi), con il compito di verificare la situazione debitoria dei richiedenti e di proporre ai creditori la decurtazione. Il debitore deve presentare alla Cancelleria della Volontaria Giurisdizione del Tribunale una istanza nella quale chiede la nomina di un OCC, o di un esperto professionista, che possa agevolarlo nella preparazione di un piano di decurtazione del debito da presentare al Tribunale; solo dopo l accettazione del piano da parte del presidente del Tribunale, si potrà proseguire nel procedimento. Gli OCC, in realtà, sono stati attivati solo lo scorso gennaio con il decreto ministeriale contenente i requisiti per l iscrizione nel registro di questi organismi; possono quindi svolgere la funzione di OCC professionisti quali avvocati, notati, commercialisti, ma anche organismi di conciliazione costituiti presso la CCIAA, il segretariato sociale e persone fisiche laureate in materia economiche o giuridiche. Ma le banche in Puglia tengono chiusi i rubinetti Se la legge n.3/2012 mette a disposizione degli italiani uno strumento per alleviare la propria situazione debitoria, lo stesso non può dirsi per le banche, almeno quelle pugliesi. Confartigianato Imprese Puglia ha infatti voluto sottolineare come nel 2014 siano crollati i finanziamenti alle imprese regionali; da agosto 2013 ad agosto 2014 i prestiti concessi sono scesi del 4,7%, per una cifra di oltre un miliardo di euro (da 23miliardi e 660milioni a 22miliardi e 558milioni). La difficoltà di accesso al credito resta quindi una delle criticità economico-finanziarie della nostra regione, in particolare proprio per il territorio salentino: con il 7% la provincia di Lecce registra infatti la percentuale di flessione più alta della regione, scendendo da 3miliardi e 650milioni a 3miliardi e 396milioni; male anche Foggia (-6,9%), così come Brindisi (-5,4%), Bat (-3,7%), Bari (-3,4%) e Taranto (-2,8%). La variazione numerica, invece, è oltre 254mila euro, dietro a Foggia (280mila euro) e Bari (360mila euro).

11 27 giugno 2015 primo piano Museo Faggiano a Lecce, un piccolo grande tesoro scoperto per caso Venuto alla luce in seguito a lavori di ristrutturazione di una casa privata, il luogo ricco di preziose testimonianze storiche di recente è stato anche protagonista sulle pagine New York Times Lecce è una città che vive sospesa, su una sorta di cuscinetto di terra, detriti e, purtroppo, asfalto sulla sua storia. È come se nulla si fosse mai veramente distrutto, col passare dei secoli, ma solo sovrapposto, a strati. Le tombe messapiche, i ruderi romani, la Lecce medievale, normanna, rinascimentale, angioina, aragonese chiaramente con i danni che i secoli portano con loro, ma non cancellato del tutto, sempre pronto a tornare alla luce. Anche con un piccolo scavo di relativa profondità. Magari come quello che serve per cambiare un tubo della fogna. Può, quindi, capitare che durante i lavori di ristrutturazione di una casa, sita in via Ascanio Grandi, nel centro storico a due passi da Porta San Biagio, riemerge tanto, e ancora tanto altro, e altro ancora. Una sorta di caccia al tesoro, sempre più entusiasmante, sotto la vigile attenzione della Soprintendenza Archeologica di Taranto, che ricompone le fasi di un passato lontano. È il caso del Museo Faggiano, un edificio privato riaperto al pubblico nell aprile del 2008, che racchiude mirabilmente testimonianze archeologiche stratificate nell arco di oltre 2000 anni di storia. Una scoperta che ha dell incredibile, come spiega il proprietario dell immobile, Luciano Faggiano: Io e la mia famiglia rimanemmo a dir poco sorpresi quando, nel corso dei lavori di ristrutturazione della casa avviati nel 2001, ci ritrovammo a fronteggiare una situazione imprevista, con la scoperta di innumerevoli reperti archeologici sotto il pavimento. Più si scavava e più venivano alla luce le testimonianze del passato. Come una caccia al tesoro, appunto, con testimonianze storiche tutte concentrate in un solo edificio, a ridosso della cinta muraria messapica e medievale della città. Sono state trovate cisterne d acqua utilizzate un tempo come vie di fuga, granai risalenti all anno 1000, il pavimento di epoca messapica (V secolo a. C.), affreschi cinquecenteschi, varie tombe, un tratto di strada sotterranea che probabilmente collegava l odierno edificio Faggiano all anfiteatro romano o al castello Carlo V. E, persino, un pozzo profondo dieci metri dal quale si può attingere acqua proveniente dal fiume Idume. Un tempo la casa è stata anche un convento di suore francescane -spiega Faggiano- chiuso poi intorno al 1600. In origine, la prima stanza era la corte del convento. È ancora ben visibile l ingresso originario ad arco, che poi è stato chiuso nel 1609, anno in cui è stata aperta la strada. Sulla trave della porta frontale dell ex convento, ora situata al primo piano dell edificio era incisa la seguente epigrafe: Si deus pro nobis, quis contra nos ( Se Dio è con noi, chi è contro di noi? ). Ma le sorprese non finiscono certo nelle profondità del suolo. Sulla terrazza dell edificio campeggia una torretta quattrocentesca, probabilmente di avvistamento, tenuto conto che la sua altezza sovrasta quella delle mura di cinta della città, proprio nei pressi di Porta San Biagio. All interno della torretta si intravede, a mala pena, un affresco raffigurante un triangolo, una croce e un Tempio... segni che riportano ai Templari e alla simbologia del Tempio di Salomone. Per dirla alla Umberto Eco ne Il Pendolo di Foucault, i Templari c entrano sempre. Arcangelo De Luca Museografia dal situ La particolarità del Museo Faggiano sta nel fatto che è privato, ma che a differenza dei soliti musei privati, partendo dagli studioli quattrocenteschi ad oggi, non è una raccolta di documenti ed oggetti, ma una struttura che è essa stessa la raccolta. Qui la storia si può leggere dalla stratificazione dei passaggi umani che si sono susseguiti e che grazie alla sensibilità del proprietario Luciano Faggiano, coadiuvato dai suoi figli, è potuta emergere dopo anni di duro lavoro di scavo e pulizia dalle superfetazioni a causa delle quali era diventato un normalissimo appartamento alle porte del centro storico leccese. L allestimento è dettato dal situ, si sono posti in evidenza i vari ritrovamenti definendo un percorso storico-archeologico in base agli stessi, valorizzando e conservando ogni singola pietra dell edificio. Se in un primo momento il lavoro è stato autonomo, successivamente, come la normativa italiana richiede, ci si è avvalsi dell ausilio di tecnici e della supervisione della Soprintendenza ai Beni Archeologici, che ha confiscato i ritrovamenti mobili e consentendo al proprietario di tenere ed esporre un infinità di cocci di tutte le epoche, dalla ciotola messapica ai vetri romani, dalla ceramica a bande larghe medievale alla ceramica invetriata di primo rinascimento, oltre ad oggetti e monili di minore rilevanza. Peccato soltanto che di questo piccolo museo si siano accorti gli americani e gli stranieri di tutto il mondo e che solo un limitato numero di salentini lo abbia visionato e soprattutto peccato che ogni azione di valorizzazione del privato sia, al solito, contrastata dalla Soprintendenza e snobbata dalle istituzioni accademiche, Università in primis. P.Ars.

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14 27 giugno 2015 lecce In arrivo 4 milioni e mezzo per il ponte del Parco delle Cave La struttura, della lunghezza di 70 metri, collegherà l area delle cave di Marco Vito con via del Ninfeo Lecce, quella architettonica, che cambia. E lo fa nel nome dell architetto portoghese Alvaro Siza. Nei giorni scorsi sono finalmente arrivati 4 milioni e 500 mila euro per un ponte di circa 70 metri che collegherà il Parco delle Cave con via del Ninfeo e che è parte integrante del grande progetto di recupero e valorizzazione delle cave di Marco Vito. Lunga, lenta, complessa la storia di questo progetto, gravata -anzi minacciata- recentemente dal blocco dei finanziamenti per via della querelle che ha visto contrapposti il Comune di Lecce e un impresa costruttrice (altra vicenda, altra storia, altra strada). Le cave di Marco Vito diventeranno la grande attrazione della città di Lecce con un ponte di collegamento e un grande parco attrezzato. Nella Masseria Tagliatelle (la stessa, per intenderci da cui fu tratta parte della pietra utilizzata per la costruzione di Porta Rudiae) sarà ospitata la Casa della Musica. Il tutto si aggiunge al progetto di ribaltamento della Stazione ferroviaria. In merito al ponte e della sua realizzazione l assessore comunale ai lavori Pubblici Gaetano Messuti (nella foto) afferma: Per ottenere un finanziamento è necessario presentare un progetto valido ed innovativo, che abbia dei requisiti che lo rendano esclusivo e competitivo rispetto agli altri con i quali si concorre. Per realizzarlo occorre una collaborazione ed un lavoro di puntuale e precisa progettazione quale quello svolto dallo staff tecnico del mio Assessorato, al temine del quale con il riconoscimento e l erogazione dell importo, è un Degrado presso l ex Caserma Massa, l Asl sollecita la disinfestazione Topi e storia. Il binomio è inscindibile quando si ha a che fare con edifici storici e biblioteche. Solo che, questa volta, in ciò che rimane della ex Caserma Massa si va fuori di metafora ed i topi non sono studiosi ma quelli veri. In questi giorni la commissione consiliare guidata da Antonio Rotundo ha fatto un sopralluogo constatando lo stato dei luoghi. L intervento, richiesto anche dalla Asl di Lecce, sembrerebbe urgente. La situazione di fatto è l ennesima dimostrazione di un certo modo di fare che vorremmo appartenesse al passato in cui cioè su di un area di cantiere intervengono diversi soggetti istituzionali: Comune, Soprintendenza, ditta vincitrice dell appalto. Quando poi a questo si aggiunge la dimensione del contenzioso fra gli stessi soggetti allora il guaio è bello che fatto. Andrebbe ricordato infatti che solo recentemente si è concluso un dibattito che tanto ha animato le aule dei tribunali e dei giornali almeno in questo ultimo anno a proposito del nuovo intervento di riqualificazione dell area. Tutto fermo, tutto bloccato e quindi spazio a topi ed il resto. In attesa del nuovo edificio non rimane che assistere all arrivo dell ultimo pifferaio magico. Per la gioia di tutti (eccetto dei topi). Fabio Antonio Grasso successo per noi amministratori ma per tutti i cittadini stessi. Quello del progetto di Siza è per Foto: corrieredelmezzogiorno.it Lecce una grande occasione sulla quale si spera non ricada la scure della crisi economica tanto da condannare questo progetto leccese alla stessa sorte amara del grande palazzo dei Congressi a Roma progettato da Massimiliano Fuksas. A Lecce in effetti, città architettonica per eccellenza, di buona architettura se ne fa davvero poca. In ogni caso sarebbe opportuno non definire Alvaro Siza un archistar: meglio evitare l approssimazione del pensiero; e così pure sarebbe meglio ricordare che gli edifici progettati dall architetto portoghese sono belli ma invecchiano molto male. Fabio Antonio Grasso

15 27 giugno 2015 UNA PISTA CICLABILE ALL INSEGNA DELLA CULTURA L Associazione Bicinema in collaborazione con l Assessorato all Ambiente del Comune di Lecce invita i cittadini e le associazioni del territorio per la giornata di domenica 28 giugno dalle 10.30 alle 12 presso la pista ciclabile di via Don Minzoni (nei pressi dell Istituto Marcelline) per scrivere con dei gessi sull asfalto della stessa pista brani letterari a scelta e porgere, ai margini della pista, liberi pensieri dai cittadini per i cittadini medianti foglietti appesi ad un filo. L iniziativa prevede la partecipazione di uno spettacolo di burattini, inoltre sarà allestita una girandola gigante costruita da Loredana palma in collaborazione con Bicinema. Per informazioni: 320.0107355, stazionebicinema@gmail.com. Il pianoforte che dipinge la musica Realizzato dal musicista leccese Francesco Mancarella, lo speciale strumento genera dipinti sulla base della melodia, che può essere ascoltata sul proprio smartphone grazie al QR code generato anch esso dal pianoforte #seguiilfiocco, test Hiv gratuito al Vito Fazzi con Lila Lecce Quando passione e creatività si fondono si possono ottenere risultati strabilianti, come nel caso del venticinquenne leccese Francesco Mancarella (nella foto), delfino di una rinomata famiglia di musicisti, il quale ha creato il pianoforte che dipinge. Il progetto, intitolato NOW I SEE ( ora vedo ), coniuga perfettamente la musica e la pittura generando dipinti unici ed originali. Come spiega lo stesso Francesco, l idea è nata per dare un senso fisico alla mia musica, per renderla unica e soprattutto visibile. In più mi affascina davvero tanto il pensiero che la gente potesse avere un mio audio-quadro nella propria casa da ammirare ed ascoltare quando si vuole. Da qui il nome NOW I SEE. Il quadro si può ascoltare grazie ai codici di riconoscimento QR che sono come dei codici a barre leggibili dai telefonini di nuova generazione, pertanto avvicinando il dispositivo al quadro il telefono potrà riconoscere il codice e far ascoltare la melodia sviluppata sulla tela. L aspetto sorprendente delle performance di Francesco consiste proprio nel vedere le tele prendere vita grazie al suo speciale pianoforte. Il progetto ha richiesto due anni di produzione e sviluppo -afferma Francesco-, poiché volevo realizzare un pianoforte classico che oltre a dipingere suonasse mantenendo la meccanica. Infatti visto da fuori è un pianoforte vero, ma grazie al supporto tecnico ed economico del produttore esecutivo Antonio Greco è stato possibile tutto ciò. Numerose testate hanno parlato del progetto, come Millionaire, Corriere della Sera, Radio Rai 2. Ho vinto il contest Music Makers promosso dal Medimex e partecipato a numerosissimi progetti nazionali. Il progetto si evolverà con la realizzazione del pianoforte a coda, disegnato dallo studio Linea di Terra. Da qui l esigenza del crowdfunding: grazie al sito Kickstarter.com si può contribuire sino al 19 luglio prossimo per raggiungere i 4.500 euro necessari. Intanto è partito il tour 2015 con uno spettacolo live in formazione con beatbox e clarinetto; dal 20 luglio al 3 agosto Palazzo Vernazza di Lecce ospiterà la mostra, con le relative performance, organizzata dall associazione culturale True Colors art exhibitions. Gian Piero Personè La Lega Italiana per la Lotta contro l Aids di Lecce in collaborazione con le associazioni del coordinamento Puglia Pride lancia una giornata di sensibilizzazione e promozione del test Hiv. La giornata, simbolicamente scelta per il 26 giugno, vuole essere un giorno per rompere il silenzio, abbattere le dinamiche allarmistiche che riguardano Hiv/Aids, lasciare a casa la paura e promuovere un azione di responsabilità e consapevolezza, quella di fare il test Hiv. L appuntamento è per il venerdì 26 dalle 7.30 alle 13 presso il Day Hospital di Malattie Infettive dell ospedale Vito Fazzi di Lecce. Come spiega Viviana Bello, presidente della sezione leccese e membro del coordinamento nazionale della Lila: L iniziativa nasce per promuovere una cultura generalizzata di prevenzione e informare la popolazione sull importanza di conoscere il proprio stato sierologico. Solo questo permetterebbe, infatti, di interrompere la trasmissione del virus e arrivare a zero come sancito da Unaids, agenzia dell Onu per la lotta all Aids, o quanto meno contrastare le sempre più frequenti diagnosi tardive. In occasione del 1 dicembre scorso l Istituto Superiore di Sanità ha diffuso il bollettino che conferma che in Italia ci sono oltre 94mila di persone che vivono con l Hiv e ne hanno ricevuto diagnosi (dati ISS), a queste vanno aggiunte quelle che hanno il virus ma non lo sanno. Si stima, infatti, -conclude Belloche la maggior parte delle infezioni sia trasmessa da persone inconsapevoli di averlo contratto. Questa stima in Italia va dal 13 al 40%. Info: cell. 345.4914896, lilalecce@libero.it.

16 27 giugno 2015 Informazione pubblicitaria raddoppia e presenta il suo Garden È stato inaugurato nella zona industriale a Maglie il nuovo lounge bar con ampio spazio all aperto firmato Kenzia: aperto a colazione pranzo e cena è l ideale per rilassarsi e ascoltare buona musica a due passi dalla città Il concept di un locale che accoglie i propri clienti e propone i propri servizi all aperto è molto diffuso, soprattutto -e ovviamente- in estate. Ma sono in pochi ad aver compreso davvero cosa voglia dire creare un ambiente all aperto, in un giardino accogliente e ospitale, con luci soffuse, lontano dai ritmi e dai rumori della città, senza perdere i comfort che il più delle volte solo un indoor sa regalare. Kenzia Garden ci è riuscito! Il nuovo locale, inaugurato l 11 giugno scorso in via Giannotta (presso la zona industriale), è gestito dagli stessi titolari del Kenzia, in via Ferramosca n. 63 a Maglie. Si tratta di un concept nuovo e originale: completamente all aperto, è quasi un giardino misterioso, inaccessibile, e può finalmente regalare momenti indimenticabili senza dover rinunciare ai vivaci ritmi e volumi musicali che l estate porta con sé. Kenzia s Garden sceglie come propria location l interno del preesistente Chilli Lounge Bar, in un giardino accogliente e intimo, ed è la risposta a chi cerca, da sempre, un ambiente accessoriato, con un servizio esclusivo, senza però dover rinunciare a quello che, negli ultimi tempi, sembra essere diventato un lusso: trascorrere qualche ora all aria aperta e godere a pieno dei profumi e delle suggestioni che solo le calde sere d estate sanno regalare. Il fatto che il locale con ampio giardino si trovi dislocato rispetto al centro della cittadina non può che essere un punto a suo favore: oltre a consentire ampie disponibilità di parcheggio, c è ovviamente la possibilità di ascoltare musica -live e djset- ad alto volume fino a tarda ora, senza per questo disturbare il vicinato. Un abitudine non molto diffusa dalle nostre parti, molto più, invece, nel centro e nel nord Italia è, infatti, quella di dislocare i locali distanti, anche solo leggermente, rispetto al centro abitato. Aperto tutto il giorno, Kenzia s Garden offre la possibilità di deliziose colazioni, gustosi aperitivi, servizio ristorazione, lounge bar e, ovviamente, gli straordinari cocktail, in linea con l eccellenza che da sempre contraddistingue il concept Kenzia. Il locale Kenzia, in via Ferramosca a Maglie, è da anni un luogo cult della movida magliese, e non solo: arredato con divanetti accoglienti e confortevoli, affiancati da una parete con travi di legno che s intrecciano tra loro, offre servizi di aperitivo, apericena e per chi, magari, fa le ore piccole, dolci e sostanziose colazioni. Per il periodo estivo c è un ampio gazebo esterno. Riconoscibilità ed esclusività sono da sempre le caratteristiche del marchio Kenzia, che ha saputo creare nel corso degli anni un proprio modo di curare i dettagli e di movimentare le serate di chi, accanto all alta qualità, ha saputo vedere e percepire la cura e l amore che i gestori hanno riservato, da sempre, ai propri affezionati clienti. Kenzia ha, dunque, da poco la sua versione outdoor, che certamente non tarderà a diventare un must delle serate estive salentine: decisamente elegante e informale allo stesso tempo, raffinato e distensivo, Kenzia s Garden è il posto ideale per chi ama la ricercatezza e l attenzione ai dettagli, ma non per questo vuole rinunciare alla possibilità di sentirsi a proprio agio in un ambiente intimo e confidenziale. Stile, arredamento, dettagli, musica, food&drink: tutto studiato con originalità ed esclusività, per rendere indimenticabili le vostre serate estive. Lasciatevi, dunque, coccolare dal mood frizzante e allo stesso tempo elegante, di un ambiente appena fuori il centro abitato di Maglie, dove poter pranzare, cenare, o semplicemente sorseggiare un ottimo cocktail, ascoltando tanta buona musica sotto le stelle. Federica Miggiano

17 27 giugno 2015 maglie Maglie-Otranto, cresce la protesta degli operai del gruppo Palumbo Le varianti al progetto iniziale hanno determinato un ribasso dell appalto, con il rischio del ricorso agli ammortizzatori sociali per i lavoratori impegnati nel cantiere A gennaio, quando hanno iniziato il progetto teatrale, mai avrebbero pensato di calcare un palcoscenico fuori dalla loro scuola o cittadina. E invece, grazie alle sollecitazioni del dirigente Donato Malerba, nei giorni scorsi lo spettacolo Tutti in scena è stato rappresentato al Liceo Scientifico Salvemini di Bari nell ambito della seconda edizione della rassegna teatrale Skené Salvemini. I 49 alunni magliesi, coordinati dalla maestra Aurora Toma e seguiti dall esperto Sergio Orlanduccio, hanno ricevuto il premio come miglior progetto didattico della sezione Junior. Gli alunni della Scuola Primaria di via Diaz premiati a Bari per il teatro La Maglie-Otranto ha assunto ormai nel tempo le sinistre sembianze di una riproduzione salentina della famigerata Salerno-Reggio Calabria. La nuova puntata di una telenovela che va avanti ormai dal 2009, vede questa volta come protagonisti gli operai del gruppo Palumbo, impiegati sul cantiere della strada in costruzione, che hanno chiesto un incontro presso la sede dell Anas dopo che alcune variazioni sul progetto iniziale hanno modificato verso il basso la cifra d appalto pattuita, con relativi rischi di introduzione di ammortizzatori sociali per alcuni dei lavoratori. Questo è solo l ultima, in ordine di tempo, di una serie di problematiche che hanno costellato la pur giovane vita di questo progetto, tra intoppi burocratici, mancanza di pareri e presunti vincoli paesaggistici. Quando ancora la SS 16 aveva il suo vecchio aspetto, alcuni comitati come Cittadinanza Attiva Maglie espressero pubblicamente il proprio dissenso verso un opera ritenuta uno scempio scriteriato della terra madre, un folle progetto di una superstrada inutile. Nell estate del 2012, la madre di tutti gli ostacoli alla cantierizzazione: quei circa 8mila ulivi sparsi dall imbocco di Maglie in poi e per la cui preservazione nacquero vere e proprie sollevazioni popolari, che tuttavia diedero i loro frutti e consentirono il reimpianto degli alberi un po in tutto il Salento. In quell occasione, gli operai del gruppo Palumbo scesero nuovamente in piazza per protestare contro il mancato inizio dei lavori che minava fortemente la propria situazione occupazionale. Nel marzo di quest anno è stata la volta della protesta degli agricoltori, in rivolta contro l eliminazione dal progetto originario del sottopasso Limini, utile proprio per il passaggio degli ingombranti mezzi agricoli e soppresso dalla Regione. Ugo Tramacere Alla Villa Tamborino la danza è nel cuore Il meraviglioso giardino della Villa Tamborino ospiterà sabato 27 giugno lo spettacolo La mia danza... quella del cuore!. Lo spettacolo di danza nasce dalle idee e dalle energie di Lina Chiriatti, direttrice artistica e insegnante dell Asd Dimensione Danza di Maglie. A esibirsi gli allievi, nelle diverse e svariate discipline: dal rigore del repertorio classico e della danza classica, passando per il modern, il contemporaneo e arrivando sino ai ritmi sostenuti dell hip hop. La serata si propone di essere non solo lo spettacolo finale della scuola, frutto del duro lavoro fatto nel corso dell anno, ma vuole anche gratificare il grande amore che Lina Chiriatti nutre per la danza e per i suoi allievi: Non c è un solo balletto -sottolinea la direttrice artistica- in cui io non ci abbia messo parte del mio cuore o che non abbia un significato intimo e personale. Federica Miggiano

18 27 giugno 2015

19 27 giugno 2015 poggiardo galatina Il Creasogni di Toscano apre Dialogos Estate Nel segno della continuità con gli appuntamenti culturali invernali, il Comune di Poggiardo apre un nuovo percorso partendo dal libro del giornalista Mediaset Simone Toscano (nella foto), noto giornalista Mediaset, aprirà lunedì 29 giugno con il suo primo libro dal titolo Il Creasogni la rassegna Dialogos Estate, organizzata dall Assessorato alla Cultura del Comune di Poggiardo, che si snoderà per tutti i mesi estivi nel centro di Poggiardo. L incontro, organizzato in collaborazione con l Associazione culturale e20cult, si terrà alle 20 nello spazio antistante il Palazzo della Cultura in piazza Umberto I e sarà moderato dalla giornalista Lucia Accoto. Il libro racconta la storia del signor Ettore, un uomo schivo, di poche parole, con un velo di tristezza negli occhi. Nulla si conosce di lui, se non che possiede un dono speciale: sa di quale materia sono fatti i sogni. Ne conosce l essenza lieve, che ha imparato a modellare, nella forma e nei colori, nelle sfumature e nei dettagli, riuscendo a creare visioni bellissime e avvolgenti. Nella piccola comunità di Mangiatrecase spetta a lui il compito di esaudire le richieste di chi, pur tra mille difficoltà, non vuole rinunciare a inseguire un sogno. Per tutti costruisce illusioni su misura, tranne che per sé e per la sua particolare famiglia : una cagnetta che lo segue come un ombra, e un bambino, spuntato anche lui dal nulla. Dietro questa apparente serenità ribolle però un mondo di speranze infrante, di assenze e rimpianti, di amori perduti. Sarà un evento drammatico come l improvvisa scomparsa del bambino a risvegliare i cuori dei protagonisti, che troveranno la forza di superare le difficoltà della vita e di sognare ancora, con coraggio. Un romanzo lieve e delicato come un sogno, ingenuo e difficile come l amore, vero come la vita stessa. In continuità con la rassegna invernale -spiega l assessore alla Cultura Giuseppe Orsi- stiamo costruendo un altro percorso culturale legato al territorio locale e nazionale. Siamo convinti che solo la cultura possa affrancare le persone e dare valenza al territorio, e la presentazione del libro di Toscano rientra in questa idea. Si tratta, però, solo del primo di una serie di appuntamenti estivi, che annoverano anche mostre, dibattiti ed eventi musicali. Sono molto soddisfatto per questa nostra nuova iniziativa -conclude il sindaco Giuseppe Colafati- e mi preme ringraziare sia Simone Toscano, che Lucia Accoto, bravissima giornalista salentina e apprezzata autrice del libro Mena. Alessandro Chizzini Con il progetto Visitiamoci la città svela i suoi tesori Sabato 27 si conclude un tour organizzato dalle Pro Loco del Salento tra cattedrali, palazzi e luoghi storici Sbarca a Galatina per la sua ultima tappa il progetto Visitiamoci, un idea realizzata da alcune Pro Loco della provincia di Lecce per promuovere il territorio della provincia leccese e riscoprire i tesori salentini. Sabato 27 giugno i partecipanti, in arrivo da tutti i Comuni coinvolti nell iniziativa, si ritroveranno in piazza San Pietro. Da qui alle 9 prenderà il via un suggestivo percorso tra storia, arte e cultura. Questo l itinerario: visita alle chiese dell Addolorata e della Purità, ai palazzi di via Scalfo e alla Corte Vinella, luogo dove la pietra leccese si intreccia a leggende e racconti. Non mancheranno poi le tappe obbligate : l Orologio pubblico, il Sedile, Palazzo Gorgoni e i mascheroni apotropaici, la Basilica di Santa Caterina d Alessandria (nella foto) con i suoi pregevoli affreschi, il Chiostro francescano, Palazzo Scrimieri e le chiese dei Battenti e San Luigi. La visita galatinese si concluderà presso la chiesa di San Paolo, ascoltando il racconto del mistero dei tarantolati. Durante l itinerario sono previsti coffee-break e al termine per tutti i partecipanti è stato organizzato un buon pranzo ristoratore. Naturalmente non farà eccezione la tappa galatinese. Per maggiori informazioni si possono contattare i responsabili della pro loco di Galatina al numero 3331253640. Si conclude così questo interessante tour tra le associazioni locali che hanno aderito a Visitiamoci. Si è trattato di un viaggio tutto salentino partito lo scorso 8 novembre da San Pietro in Lama, per poi toccare una volta al mese altri comuni del territorio: Copertino (20 dicembre), Novoli (11 gennaio), Vernole (7 febbraio), Monteroni di Lecce (22 marzo), Surbo (18 aprile) e Lequile (16 maggio), prima del gran finale galatinese di sabato 27 giugno. Stefano Manca

20 27 giugno 2015