Reazioni avverse da farmaci causa di accesso al Pronto Soccorso -Il progetto a Palermo e risultati AOO Riuniti Villa Sofia - Cervello Palermo Responsabile Scientifico: Dott. Manlio De Simone U.O.C. di Medicina e Chirurgia D'Urgenza Responsabile Scientifico: Dott.ssa Gabriella Di Fresco U.O.C. di Farmacia; Monitor Medico: Dott.ssa Angela Mazzola Monitor Farmacista: Dott. Dario Coppolino
Obiettivi del Progetto Indagare quanto le ADR incidano sul totale degli accessi in Pronto Soccorso; il successivo ricovero ospedaliero ed il loro relativo costo; quali classi farmacologiche (o quali farmaci) sono principalmente responsabili delle ADR causa di accesso in Pronto Soccorso; quali categorie di pazienti sono maggiormente esposte al rischio di sviluppare ADR e/o di essere ospedalizzati a causa di ADR; quali e quante ADR potrebbero essere prevenute da un appropriata prescrizione farmacologica.
Metodi Le segnalazioni sono state raccolte dal Monitor Medico tramite monitoraggio attivo, durante il giorno, e tramite monitoraggio retrospettivo, per gli accessi in Pronto Soccorso relativi alle ore notturne ed ai giorni festivi. Nei casi in cui si è ritenuto utile, ai pazienti giunti in Pronto Soccorso per sospetta ADR è stato somministrato un questionario, tramite intervista diretta, per la raccolta dei dati anagrafici, anamnestici e clinici; sono, inoltre, stati raccolti tutti i dati riguardanti la terapia somministrata in Pronto Soccorso e la permanenza dei pazienti in ambito ospedaliero. Tutti i dati raccolti su schede cartacee sono stati inseriti dal Monitor Farmacista rispettando i sistemi di codifica ufficiali, in un database elettronico realizzato dallo stesso, per consentire una prima analisi statistica delle informazioni ottenute. Ogni sospetta ADR identificata dai monitor è stata poi inserita dal responsabile per la Farmacovigilanza nella Rete Nazionale di Farmacovigilanza
Risultati Dal 01.06.2013 al 31.05.2014, sono state raccolte 183 segnalazioni di reazioni avverse da farmaci che hanno causato accesso in Pronto Soccorso. Gravità ADR - 5 sono state le ADR gravi che hanno reso necessaria l ospedalizzazione del paziente: 1 shock anafilattico, 1 pancreatite, 1 trombocitopenia, 1 rabdomiolisi e 1 polineuropatia. - In 2 casi si sono registrati degli effetti codificati come clinicamente rilevanti (anemia e comportamento autolesionista). -In tutti gli altri casi si è trattato di reazioni avverse non gravi, seguite da una risoluzione completa della sintomatologia. Non è stato osservato alcun decesso a seguito di ADR.
Distribuzione ADR per sesso 119 ADR (65%) sono state riscontrate tra le donne, mentre 64 (35%) tra gli uomini
46 ADR sono state registrate in soggetti di età compresa tra i 43 e i 53 anni, 35 in soggetti appartenenti alla classe d età tra 54 e 64 anni e 36 in quelli d età maggiore o uguale a 65 anni; la fascia d età meno interessata è stata quella sotto i 20 anni (solo 9 ADR).
ADR e SOC coinvolti Cute App respiratorio Shock anaf Sist emolinfopoietico Sist nervoso App gastrointestinale App muscoloscheletrico Malessere generalizz Apparato cardiovascolare Coinvolgimento di più distretti 111 ADR osservate hanno determinato esclusivamente una patologia della cute e del tessuto sottocutaneo (reazioni orticarioidi generalizzate, prurito diffuso, eritemi cutanei); in 15 casi si è manifestata una patologia dell apparato respiratorio (dispnea, broncospasmo).
In 78 casi (43%) il farmaco responsabile dell ADR è stato assunto dopo una prescrizione medica, mentre in 102 casi (56%) si è trattato di una autoprescrizione ; in 3 casi i pazienti, pur avendo una prescrizione medica, hanno mostrato una scarsa aderenza alla stessa. In 13 casi (16%) l ADR si è verificata in pazienti che hanno assunto un principio attivo nei confronti del quale avevano già manifestato in passato una reazione avversa (ADR sicuramente evitabili).
In 36 casi l ADR riscontrata ha determinato il coinvolgimento di più distretti contemporaneamente (l associazione prevalente è stata cute-sottocutaneo e apparato respiratorio). Cute-app respir e cavo orale App resp e sist muscoloschel App gastrointestinale e cardiovascolare Cute e malessere generalizz Cute e sist nervoso Cute e app gastrointestinale Cute e cavo orale Cute e app respiratorio Cute e app cardiovascolare 0 2 4 6 8 10 12 14 16 18 20
Le tre classi ATC maggiormente rappresentate quali causa di ADR sono state la J01- Antimicrobici generali per uso sistemico (88 casi), la M01 Antiinfiammatori ed antireumatici non steroidei (42 casi) e la N02- Oppioidi (21 casi). In particolare, nell ambito della categoria ATC J01, i principi attivi maggiormente rappresentati, sono stati: l associazione Amoxicillina-Acido clavulanico (49 casi), il Ceftriaxone (18 casi) e l Amoxicillina (11 casi). Nell ambito della categoria ATC M01, i principi attivi prevalenti sono stati: il Ketoprofene (22 casi) e il Diclofenac (9 casi). Nell ambito dell ATC N02, i principi attivi prevalenti sono stati: Acido acetil salicidico (7 casi) e l associazione Paracetamolo-Codeina (5 casi).
Conclusioni Gli accessi totali nei Pronto Soccorsi dei due PP.OO. nel periodo osservato sono stati 112.798. Di questi accessi n. 183 sono stati causati da ADR. Il sesso femminile è stato, all interno della casistica analizzata, il più rappresentato. Nella nostra casistica la fascia d età maggiormente rappresentata è stata quella tra i 43 e i 53 anni, mentre la maggior parte delle reazioni gravi è stata osservata tra i 52 ed i 78 anni. Su n. 183 ADR solo 5 sono state gravi. La patologia a carico della cute e del sottocutaneo è stata la patologia verificatasi con più frequenza a seguito di ADR. L associazione Amoxicillina-Acido Clavulanico e il Ketoprofene sono stati i principi attivi sospetti di avere causato il maggior numero di ADR, seguiti dal Ceftriaxone e dall Amoxicillina. il 16% delle ADR osservate poteva essere sicuramente evitabile; la maggior parte delle reazioni si è, tuttavia, verificata a seguito dell assunzione di farmaci senza una specifica prescrizione medica, il che lascia intuire il peso dell automedicazione nell insorgenza delle ADR e i potenziali benefici, per la salute dei pazienti, che potrebbero essere ottenuti semplicemente attuando terapie realmente necessarie e, soprattutto, appropriate. Questo progetto di Farmacovigilanza attiva all interno del Pronto Soccorso ha permesso sicuramente di accresce la collaborazione tra gli operatori sanitari e il responsabile di Farmacovigilanza evidenziando criticità nelle terapie assunte dai pazienti e dando luogo a segnalazioni di reazioni avverse che altrimenti sarebbero rimaste sconosciute, ma allo stesso tempo ha evidenziato anche le criticità dovute al reparto in cui si è operato, dove risulta difficoltoso, sia ottenere la piena collaborazione da parte dei medici che operano spesso in condizioni d urgenza ed eccessivo afflusso di pazienti, ma risulta arduo anche seguire il paziente durante lo sviluppo dell evento avverso (o perché dimesso o perché ricoverato in altro reparto).
Grazie per l attenzione