L IMPORTANZA DELLA SOSTANZA ORGANICA NEL TERRICCIO DEL BONSAI UTILIZZO E PRODUZIONE



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L IMPORTANZA DELLA SOSTANZA ORGANICA NEL TERRICCIO DEL BONSAI UTILIZZO E PRODUZIONE Prof. Augusto Marchesini: libero docente di chimica agraria presso l Università degli Studi di Milano Riassunto I vegetali terrestri traggono il loro nutrimento dall aria e dal terreno, dall aria assorbano anidride carbonica e dal suolo nutrienti e acqua. Il terreno più adatto per un bonsai viene raccolto nel luogo dove la pianta, scelta per l allevamento, cresce spontanea. Per la coltivazione del bonsai si impiegano sopratutto terricci che non sono altro che i sostituti del suolo. Il substrato per il bonsai deve avere proprietà idonee all uso che se ne dovrà fare: essere poroso per la circolazione dell ossigeno necessario alla respirazione delle radici deve mantenere il giusto grado di umidità del substrato sostenere la fertilità del terriccio cioè la capacità di gestire la vita della pianta e trasmettere il calore nel substrato. Nel testo sono indicate le caratteristiche chimico-fisiche del terriccio, il metodo per produrre la sostanza organica del substrato e la

preparazione dei diversi terricci secondo le specifiche esigenze delle varie piante dei bonsai. Caratteristiche del terriccio Una buona aereazione del terriccio è di fondamentale importanza per la coltivazione delle piante del bonsai. Le cure colturali ( travasi per ripristinare la fertilità del substrato, sostituzione del terriccio esausto ecc) sono effettuate anche per aerare il substrato. Le piante durante la respirazione hanno bisogno di ossigeno per produrre energia necessaria alla vita del vegetale. Le radici stesse spendono energia per l assorbimento dei nutrienti minerali presenti in concentrazione molto diluite nella soluzione circolante della massa terrosa del bonsai. L assorbimento dei nutrienti dipende anche dall estesa superficie radicale e dai peli radicali stessi delle piante. I terricci compatti e la presenza di acque stagnanti creano condizioni asfittiche per le radici. Queste condizioni riducono la diffusione dell ossigeno della massa terrosa con conseguenze negative per la crescita della pianta e dovute anche allo sviluppo di malattie dell apparato radicale. I materiali inorganici impiegati nella preparazione del terriccio del bonsai sono sabbia ed argilla. Detti componenti posseggono caratteristiche opposte nei riguardi dell aereazione del substrato. Un terriccio sabbioso sgronda facilmente l acqua perché possiede molti spazi vuoti formati fra le superfici irregolari dei costituenti sabbiosi e facilita il ricambio dell aria esausta del substrato La miscela di sabbia grossolana e di sabbia di fiume giova alla crescita delle radici. L aggiunta di un eccesso di sabbia riduce la giusta umidità della massa terrosa e può provocare lo stress idrico della pianta del bonsai.

Le sostanze argillose sono costituite da particelle formate da materiali inorganici cementati insieme. Le piccole dimensioni delle particelle argillose permettono la ritenzione dell acqua nel terriccio. La frazione argillosa si combina con l humus e favorisce la stabilizzazione della struttura porosa della massa terrosa. L aggiunta di un eccesso di argille compatta il terriccio. La frazione argillosa del vaso dei bonsai può essere raccolta nei terreni alla profondità di un metro circa del sottosuolo e può essere sostituita da materiale commerciale quale perlite o vermiculite (2-5 mm). Il componente organico (compost) è indispensabile per la preparazione del terriccio. La sua presenza migliora la porosità del materiale terroso, trattiene l umidità del materiale, produce una migliore aerazione a vantaggio del processo di nitrificazione dei composti azotati e aumenta il potere assorbente del terriccio. Oggi si produce la sostanza organica (compost) da vegetali di scarto utilizzando la tecnica del compostaggio. Le sostanze finali del processo sono stabilizzate dall attività microbica. Il compost nel terriccio si converte in humus, esso ha un grande effetto sulle proprietà fisiche e chimiche del substrato in particolare sulla struttura del terriccio nel vaso del bonsai. L humus, infatti, cementa insieme le diverse particelle organiche e minerali del substrato per formare zollette porose (Fig. 1). L humus mantiene sempre l umidità del terriccio. Esso rappresenta anche la riserva dei nutrienti della soluzione circolante man mano che procede il suo consumo per opera dei microrganismi. L esaurimento dell humus produce anidride carbonica ed acqua, composti utili al processo della fotosintesi. In mancanza di humus il substrato non trattiene i nutrienti minerali, che sono rapidamente dilavati dall acqua e la struttura il substrato collassa.

Il terriccio standard per la pianta del bonsai è quello formata da tre componenti: 1/3 compost, 1/3 argilla ed 1/3 sabbia. L aggiunta di torba acida o di sali solubili di zolfo aumenta l acidità mentre la calce spenta o la cenere rende il terriccio basico. La reazione del terriccio si può controllare con cartine universali che indicano il (ph). Le cartine possono essere acquistate presso negozi specializzati per l enologia. Fig. 1. La sostanza organica è composta principalmente da humus (acidi umici e fulvici) che strutturano il suolo e migliorano la crescita radicale. Metodo per produrre ( compost) di qualità Il compost deriva da un processo aerobico di trasformazione degli scarti organici in prodotti ricchi di sostanze stabilizzate con composizione chimica più semplice degli scarti vegetali. I microrganismi che compiono la degradazione della sostanza organica (s.o.) hanno bisogno di molto ossigeno. In carenza di ossigeno si attivano altri microbi che iniziano diverse fermentazioni e putrefazioni con produzione di sostanze che sono nocive alla salute delle piante. Processo di compostaggio. Durante il processo di compostaggio aumenta la temperatura della massa e tale incremento favorisce l effetto di igienizzazione della sostanza vegetale che può essere contaminata da microrganismi dannosi, tra questi gli agenti patogeni delle malattie virali, fungine e dalle uova degli insetti fitofagi. Sequenza di compostaggio.

Nel terriccio, il compost, si trasforma in altre sostanze chimiche stabili che nel complesso vengono denominate ( humus ). I vantaggi che si ottengono con il compostaggio sono: aumento della fertilità dei terricci e apporto al terreno dell azoto. Il suolo è totalmente privo di minerali azotati. Le compostiere. Gli scarti vegetali scelti per la compostazione devono essere collocati in speciali recipienti (dette compostiere) che possono essere acquistati nei negozi per le attrezzature agricole (Fig. 2). Per assicurare il ricambio dell ossigeno e la giusta umidità il materiale da compostare non si deve comprimere la massa, la sua porosità facilità l apporto di nuovo ossigeno al posto dell aria esaurita dai microrganismi. Il materiale da compostare, periodicamente, dovrà essere rivoltato in modo da ridurre la temperatura della massa e favorire la presenza dell ossigeno e dell umidità. Fig. 2 Compostiera da giardino. Il carico dei residui organici avviene dalla parte superiore della compostiera e grazie al processo di umificazione otteniamo un terriccio pronto all uso nella parte inferiore.

Chimica del compostaggio. Il processo di compostaggio richiede un buon rapporto delle sostanze organiche impiegate nel processo. Il rapporto Carbonio/Azoto delle sostanze utilizzate, deve essere compreso tra 20 e 30. Un rapporto maggiore di 30 è sfavorevole all attività dei microrganismi a causa della carenza di azoto per eccesso di carbonio. Il processo di compostaggio sarà quindi lento. Se l azoto è in eccesso rispetto al carbonio si possono sviluppare odori di ammoniaca con grave perdita di sostanze nutritive. Le paglie, la carta, le foglie secche e la segatura di legno delle latifoglie presentano un contenuto di carbonio alto mentre gli scarti di cucina contengono più azoto e meno carbonio. La miscela delle sostanze organiche nel processo di compostaggio necessita di umidità per l attività dei microrganismi. In caso di essicazione della massa dovuta all aumento eccessivo della temperatura, dovrà essere aggiunta dell acqua per mantenere la giusta umidità. Durata del processo di compostaggio Nel tempo la temperatura della massa diminuisce fino a raggiungere il grado termico dell ambiente. La sostanza organica utilizzata nel processo di compostaggio può subire un frazionamento in piccoli frammenti che favoriscono la trasformazione della massa vegetale in compost. La durata del processo di compostaggio, a seconda dei materiali impiegati e delle condizioni meteorologiche, può variare tra 6 ed i 12 mesi. Produzione di diversi terricci per le coltivazioni delle varie piante del bonsai La produzione dei diversi terricci si effettua mescolando vari componenti, organici e minerali. L obbiettivo finale è un prodotto idoneo allo sviluppo delle varie specie vegetali. Si dispongono i componenti del

terriccio in mucchi separati su una piattaforma di cemento pulita e si mescolano i costituenti secondo le percentuali indicative sotto riportate. Il prodotto finale potrà essere setacciato in modo da scartare le polveri che non devono essere usate nel terriccio. Esempi Terriccio per preparare pre-bonsai. Occorre trattenere l umidità del substrato utilizzando compost ed argilla per favorire la circolazione dell aria nel substrato poroso. Si potranno impiegare seguenti rapporti: 33 % compost, 33% argille da terre profonde, 33% miscela di sabbie grossolane e di fiume. Terriccio per piante acidofile. Il substrato può essere acidificato con aggiunta di sali di zolfo solubili. Si controlli sempre la reazione finale del terriccio con cartine universali che indicano il ph. Si potranno impiegare seguenti rapporti tra i vari costituenti organici e minerali: 40-45% compost, 10-15% argille, 45% sabbie Terriccio per piante calciofile e latifoglie. Il substrato può essere addizionato di cenere ricca di potassio ( esempio cenere di legno di vite). Si controlli sempre la reazione finale (ph) del terriccio con cartine universali. I seguenti rapporti dei costituenti, organici e minerali, sono i seguenti. 25-30% compost, 45-50% argille, 20-25 % sabbie. Terriccio per conifere.

Il substrato deve assorbire bene l acqua e mantenere la porosità per la respirazione delle radici. I seguenti rapporti tra i costituenti organici e minerali possono essere utili. 20-25% compost, 20-25% argille, 50-60% sabbie. Si controlla la reazione del terriccio con cartine universali che indicano il ph. Cartine universali per la misura del ph del terriccio. Le cartine universali sono utilizzate secondo il seguente metodo: - 1 grammo di terriccio è sospeso in 10 ml di acqua deionizzata e mescolata nella provetta di vetro. Dopo 5 minuti si immerge nella sospensione terrosa la striscia di carta rivelatrice, il colore assunto dalla cartina, confrontato con i colori della tabella di riferimento, fornisce un indicazione sul valore del ph del terriccio. La tecnica del bonsai richiede molta esperienza nel preparare i terricci specifici per la coltivazione delle varie piante e soprattutto nell uso del compost di qualità ottenuto con diverse miscele di rifiuti.