IL RUOLO DEL MINISTERO DELL AMBIENTE PER IL PATTO DEI SINDACI. Arch. Paola Giannarelli

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Transcript:

IL RUOLO DEL MINISTERO DELL AMBIENTE PER IL PATTO DEI SINDACI Arch. Paola Giannarelli

I NUMERI DEL PATTO 5396 FIRMATARI 176 milioni Cittadini coinvolti 231 Regioni, province e reti di supporto 49 Paesi (fonte: www.eumayors.eu, dati 29 novembre 2013)

FIRMATARI ITALIANI 2% 2% 0% < 50 000 inhabitants 50 000 100 000 inhabitants 100 000 500 000 inhabitants >500 000 inhabitants 96% (fonte: www.eumayors.eu, dati 26 giugno 2013)

FRAMMENTAZIONE AMMINISTRATIVA 71% Comuni < 5.000 abitanti 24% Comuni < 1.000 abitanti (fonte: Ministero dell Interno, 2007)

Alcune considerazioni preliminari Difficoltà: a. rispettare impegni presi con l adesione al Patto dei Sindaci (invio del PAES entro un anno dalla firma, ); b. mancanza di risorse umane e finanziarie per raggiungere obiettivi; c. pianificare azioni in tutti i settori chiave e definire azioni che portino all obiettivo di riduzione della CO 2 (soprattutto per i piccoli Comuni). Opportunità: a. Sviluppo di azioni condivise tra 2 o più Comuni confinanti (es.: uno dei Comuni ha a disposizione biomassa locale, l altro ha possibilità di realizzare impianto di cogenerazione per valorizzarla); b. azioni efficaci oltre i confini comunali (es.: trasporti pubblici intercomunali); c. possibilità di creare economie di scala (es.: acquisti pubblici congiunti) 5

Consigli Fare sistema Cooperazione attori pubblici e privati

I 10 elementi chiave 1) Approvazione del PAES da parte del Consiglio Comunale 2) Impegno a ridurre le emissioni di CO2 almeno del 20% entro il 2020 rispetto all anno base 3) Inventario Base delle Emissioni (IBE) 4) Misure dettagliate relative ai settori chiave di attività 5) Strategie e azioni sino al 2020 6) Adattamento delle strutture cittadine 7) Mobilitazione della società civile 8) Finanziamento 9) Monitoraggio e relazioni 10) Presentazione del PAES e compilazione del modulo

Cosa può fare il Ministero?

Il 4 luglio 2013 si è tenuto presso il Ministero il primo incontro con le strutture di supporto necessità di costituire un tavolo permanente composto da: inventario delle emissioni CO 2 per PAES Raccolta dati contratti di rendimento energetico- ESCO-ingegneria finanziaria ELENA - MLEI esperienze e best practice

inventario delle emissioni CO 2 per PAES contratti di rendimento energetico- ESCO-ingegneria finanziaria ELENA-MLEI esperienze e best practice Omogeneità nel calcolo dell emissione di Co2-confrontabilità dei dati Omogeneizzazione dei software e strumenti esistenti Raccolta dati Modello per la costruzione dell inventario di base delle emissioni e monitoraggio Linee guida per le diagnosi edifici nelle PA Linee guida per PA sui finanziamenti UE Linee guida per PA su utilizzo ESCO Manuale su esperienze di aggregazione per fare i PAES congiunti Modello di contratto di rendimento energetico tipo Tavolo con sistema bancario Partenariato pubblico privato Mettere in rete tutte le buone pratiche e le esperienze italiane Condividere e mettere a sistema le esperienze avanzate italiane Individuare strumenti finanziari innovativi

Analisi degli strumenti esistenti IPSI Italia (Inventario delle emissioni serra per il Patto dei SIndaci - versione Italia) è un foglio elettronico di facile utilizzo, che assiste gli Enti Locali nella realizzazione del Piano di Azione per l'energia Sostenibile (PAES) in modo efficiente e rapido. IPSI Italia è sviluppato da Arpa Emilia-Romagna a partire dalla versione IPSI Emilia- Romagna, specifica per i comuni dell'emilia-romagna e realizzata da Regione Emilia- Romagna e Arpa. CLEXi è un software gestionale gratuito web based, sviluppato e amministrato da ERVET per conto della Regione Emilia Romagna, che consente di gestire la costruzione e l implementazione dei piani territoriali locali e della programmazione locale connessa con le politiche per il clima e l energia sostenibile. 11

Analisi strumenti esistenti FACTOR 20-Regione Lombardia /Finlombarda ENEA: CO2MPARE per la stima dell impatto sulle emissioni di CO2 degli investimenti previsti dai programmi operativi co-finanziati con i fondi europei, utile per la quantificazione del corrispondente Common Indicator 2014-2020 GAINS-Italia strumento che consente l elaborazione di scenari emissivi a livello nazionale e regionale sia di inquinanti tradizionali che di effetto serra con intervallo temporale quinquennale per il periodo 1990-2050 12

E riconosciuta l utilità degli strumenti esistenti: non sono in competizione tra loro ma complementari. Gli strumenti possono essere utili su più fronti: cambiamento climatico, supporto alla pianificazione energetica regionale, costruzione di bilanci energetici e inventari emissioni aggiornati ed affidabili, supporto alle politiche di qualità dell aria, costruzione di bilanci comunali a supporto del Patto dei Sindaci e di politiche locali integrate con quelle regionali. L obiettivo è quello di omogeneizzare gli strumenti esistenti per fornire un kit nazionale che garantisca coerenza tra le varie metodologie utilizzate 13

Sperimentazione La SICILIA sarà il banco di prova: 350 comuni si avviano alla definizione del PAES OBIETTIVO: Trasformare questa metodologia in metodologia nazionale 14

Elementi della Programmazione 20014-2020 LE RISORSE Risorse comunitarie Assegnate (Meuro) Popolazione (numero) 2007-2013 2014-2020 2011 Risorse pro capite (euro) TOTALE 28.811,8 29.586,0 60.626.442 1.670,0 Regioni meno sviluppate 21.640,4 20.547,0* 17.575.302 1.169,0 Regioni in transizione 1.348,3 1.031,0* 3.337557 309,0 Regioni più sviluppate 4.976,6 6.962,0* 39.713.583 175,0 Cooperazione territoriale 846,5 1.046,0* 60.626.442 17,0 * stima

Elementi della Programmazione 20014-2020 LE REGOLE DI APPOSTAMENTO DELLE RISORSE Concentrazione tematica Regioni meno sviluppate : - almeno 6% per interventi a favore del passaggio a un economia a bassa emissione di carbonio (efficienza e risparmio energetico); - complessivamente almeno 50% per interventi a favore della ricerca, innovazione e sviluppo; la competitività delle SME; e il passaggio a un economia a bassa emissione di carbonio. Regioni più sviluppate e regioni in transizione: - almeno 20% per interventi a favore del passaggio a un economia a bassa emissione di carbonio (efficienza e risparmio energetico); - complessivamente almeno 80% per interventi a favore della ricerca, innovazione e sviluppo; la competitività delle SME; e il passaggio a un economia a bassa emissione di carbonio; - Minimo 5% risorse FESR per azioni integrate urbane delegate alle città - 0,2% aggiuntivo Azioni innovative nel campo dello sviluppo urbano

Elementi della Programmazione 20014-2020 OBIETTIVI TEMATICI 1) rafforzare la ricerca, lo sviluppo tecnologico e l'innovazione; 2) migliorare l'accesso alle tecnologie dell'informazione e della comunicazione; 3) promuovere la competitività delle piccole e medie imprese; 4) sostenere la transizione verso un'economia a basse emissioni di carbonio in tutti i settori; 5) promuovere l'adattamento al cambiamento climatico, la prevenzione e la gestione dei rischi; 6) tutelare l'ambiente e promuovere l'uso efficiente delle risorse; 7) promuovere sistemi di trasporto sostenibili ed eliminare le strozzature nelle principali infrastrutture di rete; 8) promuovere l'occupazione e sostenere la mobilità dei lavoratori; 9) promuovere l'inclusione sociale e combattere la povertà; 10) investire nelle competenze, nell'istruzione e nell'apprendimento permanente; 11) rafforzare la capacità istituzionale e promuovere un'amministrazione pubblica efficiente.

Grazie per l attenzione Arch. Paola Giannarelli MINISTERO DELL AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE giannarelli.paola@minambiente.it 18