PIANO REGIONALE DELLA PREVENZIONE - Delibera n



Documenti analoghi
REGIONE LIGURIA Piano Regionale della Prevenzione SCHEDA 14 II. Programma Salute e benessere

PIANO DI MONITORAGGIO E VALUTAZIONE DEL PRP MACRO OBIETTIVO: 8. Ridurre le esposizioni ambientali potenzialmente dannose per la salute

Definizione operativa. Valore Baseline

Le evidenze emerse dall'attività di vigilanza e controllo REACH e CLP nella grande distribuzione

PIANO REGIONALE DELLA PREVENZIONE

LE COMPETENZE SPECIALISTICHE PER LA PREVENZIONE IN AMBITO ESTETICO

La vigilanza REACH in Abruzzo struttura organizzativa regionale Attività di vigilanza e piani futuri

L attuazione del regolamento REACH in Italia e il Piano nazionale della prevenzione. Dott. Ranieri Guerra DG Prevenzione Prevenzione Sanitaria

L attività di controllo delle Autorità Competenti Regionali e le criticità riscontrate

Il quadro attuale del regolamento REACH. L attività di vigilanza in Italia: i dati e le principali criticità riscontrate nei controlli effettuati

L'APPLICAZIONE DEI REGOLAMENTI REACH E CLP NEI LUOGHI DI LAVORO Bologna, 16 ottobre 2015

Programma 7 Ambiente e salute

Razionale e descrizione del programma

7. Programma: Ambiente e salute

Bologna, 19 ottobre Il concetto di uso sicuro nell impiego professionale dei prodotti chimici in agricoltura. Celsino Govoni, Raffaella Ricci

IL RUOLO DI CONFINDUSTRIA VENETO NELL IMPLEMENTAZIONE DEL REACH SUL TERRITORIO

PIANO DI MIGLIORAMENTO

PIANO DI MIGLIORAMENTO

REGIONE LIGURIA Piano Regionale della Prevenzione SCHEDA 11 Programma Prevenzione e promozione di corretti stili di vita - Adulti

Esperienze di vigilanza e controllo sull'applicazione del Regolamento REACH

PIANO REGIONALE DELLA PREVENZIONE

Dipartimento Salute e Servizi Sociali Settore Prevenzione, Igiene e Sanità Pubblica

VERIFICA PIANO DI MIGLIORAMENTO IC BAGNOLO SAN VITO 2015/16 18 FEBBRAIO 2016

Punto di vista dell esperienza delle ispezioni a livello regionale

!"#$""%&'()#%*'!!%+'#,$('&'(($!'&-"$&'(

PIANO REGIONALE DELLA PREVENZIONE Programma: Formazione per gli operatori SPISAL e per il Sistema della prevenzione.

Il Sistema Informativo Nazionale per la Prevenzione nei luoghi di lavoro (SINP) Mariadonata Giaimo

ARTICOLAZIONE DEL PERCORSO FORMATIVO

Presentazione Formazione sindacale

Una rete efficace tra scuola e istituzioni

Le azioni della Regione Toscana per il controllo ufficiale dei materiali destinati a contatto con gli alimenti e degli additivi

MIUR.AOODPIT.REGISTRO DECRETI DIPARTIMENTALI

Le attività di vigilanza Reach e CLP in Regione Lombardia

I Sistemi di Gestione della Sicurezza nell ambito delle aziende a Rischio di Incidente Rilevante

Le attività di vigilanza Reache CLP in RegioneLombardia

REACH e responsabilità di prodotto: informazioni da fornire e da ricevere lungo la catena del valore aggiunto.

VERIFICA PIANO DI MIGLIORAMENTO IC FR.LLI LINGUITI 2016/17

RSPP/ASPP - Responsabile e Addetto Servizio di Prevenzione e Protezione

REACH Modena, 13 settembre Il controllo di conformità delle Schede di Dati di Sicurezza delle miscele: il risultato di 4 anni di controlli

Danger and Safety s.r.l.

A.MI.CO. Award CALL FOR PROPOSALS

Ambiente e salute. Programma 7. Situazione

Quadro d insieme: dal Piano Nazionale Prevenzione al Piano Provinciale Prevenzione

CORSO REGIONALE SUI PRODOTTI FITOSANITARI E LA TUTELA DELLA SALUTE NELL AMBITO DEL PIANO REGIONALE DI PREVENZIONE

PRIORITA 1 Miglioramento delle prestazioni nelle prove standardizzate

PIANO REGIONALE DELLA FORMAZIONE 2016/18 - Annualità Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia 1

USO DI SOSTANZE CHIMICHE NELLE AZIENDE GALVANICHE ALLA LUCE DEGLI ADEMPIMENTI REACH E CLP: AUTORIZZAZIONE E CATENA DELLE INFORMAZIONI

Razionale e descrizione del programma

PIANO REGIONALE DI PREVENZIONE. INDIVIDUAZIONE PROGRAMMI REGIONALI DI ATTUAZIONE DEL PIANO NAZIONALE PER LA PREVENZIONE PER GLI ANNI

PROGRAMMA PER LA SORVEGLIANZA E LA PREVENZIONE DEGLI INFORTUNI NEI LUOGHI DI LAVORO

REACHCeramicaSanitaria

Piano Mirato di Prevenzione ABBASSA L INDICE CAMPAGNA DI PROMOZIONE DELLA SICUREZZA PER L ABBASSAMENTO DEGLI INDICI INFORTUNISTICI

VERIFICA PIANO DI MIGLIORAMENTO IC FR.LLI LINGUITI 2017/18

MONITOR ENGINEERING ELENCO CORSI IN SEDE 2017

Corso di formazione in materia di salute e sicurezza sul lavoro - Sicurezza nelle aziende zootecniche-

IL SINP SVILUPPI OPERATIVI E QUADRO DI RIFERIMENTO. Firenze, 15 gennaio INAIL Direzione centrale Prevenzione

Programmi di prevenzione dei danni da tabagismo a sostegno della legge 3/2003

AGGIORNAMENTI IN MATERIA DI BIOCIDI

La valutazione del rischio sismico negli ambienti di lavoro e l integrazione nel DVR

PROGETTO SICUREZZA. triennio allegato a PTOF. Ic Allende

Programma 9 Sanità pubblica veterinaria e sicurezza alimentare

Le ricadute del d.lgs. 81/2008 sugli infortuni e sulle malattie professionali e il ruolo prevenzionale di INAIL

Le attività del Forum dell agenzia e attività ispettive

Attività dipartimentali trasversali

RECUPERIAMO ENERGIA FASE PROGETTAZIONE PASSAGGI

Esperienze regionali Piemonte. Roberto Raso

(CE) N.1907/2006 (REACH), N.1272/2008 (CLP)

1. Titolo del progetto. 2. Proponente

Relazione del Coordinamento regionale. Formalizzazione del sistema. Atto Regione. Almeno un. Almeno 1 corso durante il 2011

RELAZIONE DIAGNOSI E RILEVAZIONE FABBISOGNI FORMATIVI. Piano Sviluppare la cultura della sicurezza Acronimo: Svi.Cul.Sic.

La politica regionale per la promozione della salute e sicurezza sul lavoro. Belluno, 17 aprile 2019

Le politiche della Regione del Veneto in tema di promozione della salute negli ambienti di lavoro

Procedura Generale. PG.03 GESTIONE DELLE RISORSE Rev. 03 Pag. 1 di 6 REVISIONI DESCRIZIONE

Centro Nazionale SOSTANZE CHIMICHE. Perché non è un gioco!

Utilizzatori a Valle. ditte o datori di lavoro. acquistati o ricevuti da fornitori durante le loro attività industriali e professionali

PIANO DELLE ATTIVITA A.S.

MIUR.AOODPIT.REGISTRO DECRETI DIPARTIMENTALI IL DIRETTORE GENERALE

PARTE SPECIALE 4 Sicurezza

Il Coordinamento della Sicurezza sul lavoro nel SNPA

Ambiente e salute. Programma 7. Situazione

PROGETTO LA RETE DEL SISTEMA INTEGRATO PUBBLICO- PRIVATO DEI SERVIZI PER L'INFANZIA DEL COMUNE DI VENEZIA. Piano delle attività

I L Q U A D R O N O R M A T I V O: I L T E S T O U N I C O. IL QUADRO NORMATIVO: IL TESTO UNICO

Attività in edilizia Dipartimento di Prevenzione Azienda USL 10 Firenze

DESTINATARI CREDITI DURATA SCADENZA ISCRIZIONI

PG02 Responsabilità della Direzione

DELIBERAZIONE N IX / 1534 Seduta del 06/04/2011

ALLEGATO N.11. DOCUMENTO VALUTAZIONE DEI RISCHI (AI SENSI DEL D.Lgs /N.81) A_ VERBALI RIUNIONI PERIODICHE.. _ VERBALI RIUNIONI SICUREZZA..

"Imprese chimiche e normative HSE"

PIANO DI MIGLIORAMENTO IC BORGOVIRGILIO 2017/18- SCHEDA DI SINTESI

Il Sistema Informativo per la Prevenzione: necessità e stato dell arte

CRITERI PER LA VALORIZZAZIONE DEL MERITO DEI DOCENTI

ALLEGATOA alla Dgr n del 28 ottobre 2008 pag. 1/7

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ALDA COSTA

PIANO DI MIGLIORAMENTO. MONITORAGGIO IN ITINERE E VALUTAZIONE DEI RISULTATI RAGGIUNTI 2015/16 A cura del NIV

NUOVO TESTO UNICO IN MATERIA DI SICUREZZA FORMAZIONE DEL PERSONALE

PIANO DI MIGLIORAMENTO (2016/19)

CORSO su Regolamento CLP - L attività di controllo e di vigilanza Train the CLP Enforcement Trainers - Italian event. 29 e 30 settembre 2011

Transcript:

PIANO REGIONALE DELLA PREVENZIONE - Delibera n. 1243-2015 Programma XII: Ambiente e salute - facilitare una migliore qualità dell ambiente e del territorio, secondo il modello della Salute in tutte le politiche Razionale e descrizione del programma REACH: il contesto. I risultati dell attività di vigilanza svolta sul territorio italiano e regionale evidenziano che le principali criticità riscontrate hanno riguardato in particolare la compilazione delle schede di sicurezza, strumento importante per la comunicazione lungo la catena dal produttore all utilizzatore finale di prodotti chimici. In molti settori produttivi si impiegano prodotti chimici senza avere adeguate e specifiche competenze. Nonostante le aziende abbiano obblighi in materia ambientale e di salute e sicurezza nei confronti dei lavoratori, le sostanze chimiche vengono utilizzate senza conoscere in maniera adeguata i Regolamenti Europei REACH e CLP e la necessità di integrare gli obblighi REACH nelle attività che impegnano a soddisfare le normative correlate, verticali e sociali. Questo si evidenzia in particolar modo per le piccole e micro imprese dove le figure preposte hanno in genere una conoscenza ridotta di quanto imposto da tali Regolamenti. Si è riscontrata inoltre una scarsa conoscenza anche tra gli operatori dei settori pubblici dei Regolamenti Europei REACH e CLP e delle loro interazioni con le normative correlate, verticali (cosmetici, fitosanitari, biocidi, detergenti,.) e sociali (d.lgs. 81/2008). Gli obiettivi. Aumentare la diffusione dell informazione su "diritti e doveri" collegati con i regolamenti REACH e CLP nelle aziende utilizzatrici di prodotti chimici. 1

Linee di azione INTEGRAZIONE TRA REGOLAMENTO REACH E ALTRE DIRETTIVE: - promuovendo la presenza nei gruppi di lavoro regionali cosmetici / fitosanitari /. degli ispettori REACH - promuovendo attività integrata e coordinata di controllo su cosmetici e fitosanitari e regolamento REACH/CLP - promuovendo la formazione di formatori nell ambito dei servizi interessati al controllo su cosmetici e fitosanitari con la finalità di informare e assistere le imprese 2

Macro obiettivo 8. Ridurre le esposizioni ambientali potenzialmente dannose per la salute Obiettivo centrale Obiettivi specifici Realizzare programmi di controllo in Adesione al Piano nazionale dei controlli in materia di REACH/CLP favorendo in materia di REACH/CLP su sostanze ambito locale attività di controllo coordinate e integrate in tema di prodotti cosmetici e chimiche/miscele contenute nei fitosanitari, fitosanitari. cosmetici, biocidi, detergenti e sulle sostanze chimiche/miscele, in genere, pericolose per l uomo e per l ambiente basati sulla priorità del rischio secondo i criteri europei e sulla categorizzazione dei rischi. Formare gli operatori dei servizi pubblici sui temi della sicurezza chimica e prevalentemente interessati al controllo delle sostanze chimiche con la finalità di informare e assistere le imprese e i loro Responsabili dei servizi di Prevenzione e Protezione (RSPP) e ambientali. Programmare interventi formativi per formatori nell ambito dei servizi pubblici prevalentemente interessati al controllo delle sostanze chimiche. 3

Obiettivo specifico Indicatori Fonte verifica Valore di partenza Valori attesi 2015 2016 2017 2018 Adesione al Piano nazionale annuale dei controlli in materia di REACH/CLP favorendo in ambito locale attività di controllo coordinate e integrate in tema di prodotti cosmetici e fitosanitari. Risultati Esistenza di un sistema di indicatori per la Regione Friuli Venezia Giulia, da rinnovare annualmente in relazione agli obiettivi fissati dal PNC. Pianificazione annuale attività di controllo. - Definiti criteri e modalità dei sistemi di controllo - Elaborato documento regionale di sistema di controllo in adesione al PNC. Avviate nelle aziende sanitarie attività coordinate di controllo e vigilanza Definizione di un sistema di indicatori che monitori la realizzazione degli obiettivi del piano nazionale annuale controlli (PNC). Presenza dell ispettore Reach in ciascuno dei gruppi di lavoro regionali cosmetici, fitosanitari e agenti chimici. Rendicontazione annuale per Autorità Competente Nazionale (ACN) Atti e verbali dei gruppi di lavoro Anno 2014 Non rilevato 1 1 1 1 Avv io lavo ri Prese nza nei 3 grup pi Pres enza nei 3 grup pi Pres enza nei 3 grup pi 4

Azioni 1.Istituire tavolo di lavoro e coordinamento tra i soggetti coinvolti nelle azioni di controllo (Autorità competenti locali REACH, ispettori regionali reach, referenti regionali Cosmetovigilanza e Agricoltura/Fitofarmaci) ed assicurare la partecipazione degli ispettori REACH nei gruppi di lavoro regionali cosmetici, fitosanitari e agenti chimici. 2.Individuare criteri e modalità per la definizione del sistema dei controlli in adesione al PNC e procedere alla stesura del documento di proposta del sistema di indicatori. 3. Pianificazione attività di controllo/vigilanza coordinate e integrate in tema di cosmetici e rischio chimico in campo estetico ed in tema di fitosanitari e rischio chimico dell impiego dei prodotti fitosanitari in agricoltura. Documento pianificazione dell attività controllo di di Atti regione della 1 1 1 1 CRONOPROGRAMMA Azioni 2015 2016 2017 2018 Istituzione tavolo di lavoro e coordinamento Stesura documento di proposta del sistema di indicatori da presentare in regione. Pianificazione attività di controllo/vigilanza. 5

Obiettivo specifico Indicatori Fonte verifica Valore di partenza Valori attesi 2015 2016 2017 2018 Programmare interventi formativi per formatori nell ambito dei servizi pubblici prevalentemente interessati al controllo delle sostanze chimiche [formazione in materia di REACH e CLP nell'ambito dell'applicazione di normative verticali (Cosmetici, Fitosanitari) e sociali (Titolo IX Capi I e II D.Lgs.81/08)]. Risultati Elaborata una progettazione dell attività formativa ed organizzati degli eventi formativi per formatori e aziende end users: - almeno un corso di formazione per formatori dei servizi pubblici con periodicità annuale nell arco temporale 2015-2017; - almeno un corso annuale di informazione/formazione per le aziende end users in materia di cosmetici e rischio chimico in campo estetico ed in materia di fitofarmaci e rischio chimico connesso al loro impiego, da parte dei servizi pubblici con operatori formati, a partire dal 2016. Numero di corsi di formazione per formatori nell ambito dei servizi prevalentemente interessati al controllo delle sostanze chimiche n. corsi INDICATORE SENTINELLA Rendicontazione annuale per Autorità Competente Nazionale (ACN) Atti della regione Anno2014 Non rilevato Anno2014 Non rilevato 1 1 1 1 1 1 1 1 1 6

Azioni 1. Individuare azienda sanitaria capofila per l organizzazione della formazione Progettazione dell attività (raccolta informazioni, valutazione obiettivi, destinatari). 2. Programmazione degli eventi formativi per formatori e aziende end users. 3. Revisione annuale dell attività svolta. CRONOPROGRAMMA Azioni 2015 2016 2017 2018 Progettazione ottobre dell attività e programmazione degli eventi formativi Organizzazione e dicembre I semestre II semestre I semestre II semestre I semestre II semestre realizzazione evento (formatori) (formatori) ( end (formatori) ( end (formatori) ( end users ) formativo per formatori e imprese quale ricaduta users ) users ) Revisione annuale dell attività 7