Sessione del Consiglio per gli Affari Generali Bruxelles, 16 dicembre 2014



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STAMPA Consiglio dell'unione Europea CONCLUSIONI DEL CONSIGLIO Bruxelles, 16 dicembre 2014 Conclusioni del Consiglio relative ad un mercato unico allargato omogeneo e alle relazioni dell'ue con i paesi dell'europa occidentale non membri dell'ue. Sessione del Consiglio per gli Affari Generali Bruxelles, 16 dicembre 2014 Il Consiglio ha adottato le seguenti conclusioni: "1. Conformemente alle sue conclusioni del 20 dicembre 2012, il Consiglio ha esaminato lo stato globale delle relazioni dell'ue con la Repubblica d'islanda, il Principato del Liechtenstein, il Regno di Norvegia e la Confederazione Svizzera. Tenuto conto dell'evoluzione delle relazioni con il Principato di Andorra, il Principato di Monaco e la Repubblica di San Marino, anche questi paesi sono stati presi in considerazione. Il Consiglio riesaminerà, se del caso, lo stato di queste relazioni tra due anni. I VICINI DELL'UNIONE EUROPEA NELL'EUROPA OCCIDENTALE 2. Le relazioni dell'ue con questi sette partner privilegiati sono importanti per l'unione, che ha non solo una geografia e una storia comune con questi paesi, ma che condivide con loro anche interessi, valori, frontiere interne ed esterne, un'identità europea comune ed economie di mercato solide profondamente integrate nel mercato unico allargato dell'ue. Il Consiglio sottolinea che il mercato unico allargato e il partenariato tra l'ue e i paesi dell'europa occidentale che non sono membri dell'unione Europea costituiscono la migliore garanzia di prosperità condivisa e duratura e sono essenziali per garantire la pace e la stabilità in Europa. 3. Le relazioni dell'ue con i paesi dell'europa occidentale che non sono membri dell'unione sono eccellenti. Nel corso del tempo, esse hanno superato la dimensione dell'integrazione delle economie e dei mercati per estendersi alla maggior parte delle politiche dell'ue. L'integrazione economica resta tuttavia al centro di queste relazioni e ha ripercussioni dirette sia sul mercato europeo nel suo complesso che per i suoi cittadini, i suoi lavoratori e le sue imprese. Nell'autunno del 2012, sull'esempio dei suoi vicini in Europa occidentale che hanno condotto esercizi analoghi, l'ue ha effettuato un esame completo delle diverse modalità di tale integrazione. La Commissione ha pubblicato un documento di lavoro sviluppato dai suoi servizi dal titolo "Bilancio del funzionamento dello Spazio Economico Europeo" e la comunicazione "Le relazioni dell'ue con il Principato di Andorra, il Principato di Monaco e la Repubblica di San Marino". Il Consiglio ha inoltre discusso le relazioni dell'unione Europea con la Svizzera. Servizio Stampa - Segretariato Generale del Consiglio Rue de la Loi 175 - B-1048 BRUXELLES - Tél.: +32 (0)2 281 6319 press.office@consilium.europa.eu - www.consilium.europa.eu/press 1/9

4. Il Consiglio sottolinea che l'ue deve tenere un approccio coerente nei confronti dei suoi partner non membri dell'ue che partecipano al mercato unico allargato e che sono assimilati agli Stati membri dell'ue ai fini di tale partecipazione. Il Consiglio osserva che tutti gli Stati che partecipano al mercato unico allargato sono tenuti a garantire la sua integrità e la sua omogeneità e a far sì che i loro cittadini e le loro imprese godano pienamente e su base paritaria dei loro diritti all'interno di tale mercato. Esso rileva inoltre che, con lo stabilimento di un mercato interno, l'unione favorisce la coesione economica e sociale e la solidarietà tra gli Stati membri. Si compiace del fatto che il Parlamento Europeo e i parlamenti nazionali di tutti gli Stati che partecipano al mercato unico allargato garantiscano il controllo del suo buon funzionamento. 5. Il Consiglio ha esaminato la questione della cooperazione dell'unione Europea con i paesi dell'europa Occidentale che non sono membri dell'unione in alcuni settori dell'azione esterna dell'ue: aiuto allo sviluppo, cooperazione nelle sedi multilaterali, politica estera e di sicurezza comune, compresi i diritti dell'uomo e le misure restrittive. Esso ha constatato che la cooperazione di questi paesi con l'ue nei settori in questione è eccellente e che, nella maggior parte dei casi, la loro azione è in armonia con quella dell'ue o complementare ad essa. Si compiace di questa alleanza naturale e si dichiara pronto a promuovere la sua prosecuzione. PRINCIPATO DEL LIECHTENSTEIN 6. Il Consiglio elogia il Liechtenstein, che continua ad avere un eccellente livello di implementazione dell'acquis comunitario relativo al SEE e che si sta adoperando per trovare soluzioni alle questioni in sospeso riguardanti l'inclusione nell'accordo SEE del relativo acquis dell'ue. Il Consiglio prende atto con soddisfazione del fatto che il Liechtenstein, come paese piccolo, condivida la sua vasta esperienza nell'implementazione dell'acquis comunitario con altri piccoli paesi dell'europa occidentale che desiderano aumentare la loro partecipazione al mercato interno dell'ue. 7. Il Consiglio prende atto del fatto che il Liechtenstein non sia un centro solo finanziario, ma anche industriale dotato di settori dinamici come quelli dei prodotti parafarmaceutici, dell'ingegneria e dell'alta tecnologia. 8. Il Consiglio ricorda le Conclusioni del Consiglio Europeo del 20 e 21 Marzo 2014 che invitavano il Liechtenstein ad impegnarsi pienamente nell'attuazione del nuovo standard globale unico sullo scambio automatico di informazioni in materia di conti finanziari, sviluppato dall'ocse e approvato dal G20. In questo contesto, il Consiglio accoglie con favore il fatto che il Liechtenstein si sia impegnato ad adottare rapidamente lo standard globale sullo scambio automatico di informazioni relative ai conti finanziari stabilito dall'ocse. 9. Il Consiglio prende atto con soddisfazione del fatto che i negoziati attualmente in corso sulla revisione dell'accordo in materia di tassazione dei redditi da risparmio si basino sullo scambio automatico di informazioni relative ai conti finanziari, il che riflette l'evoluzione dell'acquis corrispondente dell'ue e i recenti sviluppi a livello internazionale. Ricordando le Conclusioni del Consiglio Europeo del 20 e 21 marzo 2014, in cui la Commissione è stata invitata a portare avanti rapidamente i negoziati, in modo che possano essere completati entro la fine dell'anno, il Consiglio sottolinea l'importanza di concludere rapidamente questi negoziati per giungere ad un accordo riveduto al fine di garantire la coerenza con l'acquis aggiornato dell'ue e gli sviluppi a livello internazionale, con particolare riferimento al nuovo standard globale unico sullo scambio automatico di informazioni relative ai conti finanziari elaborato dall'ocse. 10. Per quanto riguarda il dialogo portato avanti sulle misure fiscali che costituiscono una concorrenza fiscale dannosa, il Consiglio incoraggia vivamente il Liechtenstein ad approfondire il dialogo con l'unione Europea, con l'obiettivo di applicare i principi e tutti i criteri del codice di condotta dell'ue in materia di tassazione delle imprese. 2/9

11. Il Consiglio accoglie con favore il proseguimento di una buona cooperazione con il Liechtenstein in una serie di altri settori, in particolare quello della politica estera e di sicurezza comune. In questo contesto, il Consiglio accoglie con favore il coinvolgimento attivo del Liechtenstein in merito alle questioni relative ai diritti umani nel quadro del sistema delle Nazioni Unite. REPUBBLICA D'ISLANDA 12. Le relazioni dell'ue con l'islanda sono state caratterizzate negli ultimi anni dai negoziati per l'adesione dell'islanda all'unione Europea, sospesi dal Governo islandese nel maggio 2013, e dalle discussioni che si sono in seguito svolte in Islanda sulla sua futura politica europea. 13. Nel pieno rispetto della decisione del Governo islandese di sospendere i negoziati, il Consiglio sottolinea ancora una volta la sua convinzione che l'adesione dell'islanda andrebbe a vantaggio di entrambe le parti ed è disposto a continuare il processo di negoziazione in conformità con le necessità del quadro di negoziazione se l'islanda decidesse di riprendere i negoziati. Il Consiglio ha preso atto dell'intenzione del Governo islandese di sviluppare ulteriormente la politica europea dell'islanda sulla base di una cooperazione intensificata nel quadro dell'accordo SEE. Seguirà con interesse l'attuazione di questo approccio. 14. Per quanto riguarda la cooperazione nel quadro dell'accordo SEE, e al fine di garantire l'omogeneità dell'acquis in materia di mercato interno in tutto il SEE, il Consiglio esorta l'islanda ad aumentare rapidamente e significativamente i propri sforzi in termini politici e amministrativi per soddisfare gli obblighi derivanti dall'accordo per quanto riguarda il recepimento e l'attuazione tempestiva della legislazione dell'ue rilevante ai fini del SEE. Il Consiglio incoraggia il Governo islandese a condurre più attivamente la politica di applicazione efficace dell'accordo SEE che ha annunciato. 15. Il Consiglio accoglie con favore la prosecuzione della ripresa economica in Islanda, incoraggiando le autorità islandesi a continuare ad affrontare i problemi economici che permangono, in particolare i controlli sui capitali, proseguendo nell'attuazione della propria strategia volta ad eliminare gradualmente i controlli nel rispetto delle condizioni previste nell'ambito macroeconomico e di stabilità finanziaria. Il Consiglio sottolinea il fatto che possono essere applicate restrizioni in via temporanea sulla base dell'articolo 43 dell'accordo SEE. 16. Il Consiglio incoraggia l'islanda a compiere ulteriori progressi nell'attuazione del suo sistema di protezione delle indicazioni geografiche e impegna entrambe le parti a riprendere i negoziati sulla liberalizzazione degli scambi di prodotti agricoli trasformati e non, nonché sulla protezione delle indicazioni geografiche. Il Consiglio esorta l'islanda ad adottare la legislazione prevista sulla protezione delle indicazioni geografiche al più presto in modo che i negoziati in questi settori possano essere conclusi contemporaneamente. 17. Per quanto riguarda la cooperazione nel settore della pesca, la Commissione ricorda che, nel marzo di quest'anno, è stato concluso un accordo quinquennale tra alcuni Stati costieri (l'unione Europea, la Norvegia e le Isole Faroer) sulla gestione dello stock di sgombro, e rileva che questo accordo offre la possibilità al quarto Stato costiero, l'islanda, di aderire in seguito. 18. Il Consiglio esprime la preoccupazione che il Governo islandese continui a consentire la pesca alla balenottera comune e alla balenottera minore e invita l'islanda a rispettare la moratoria sulla pesca commerciale alle balene stabilita nell'ambito della Commissione Baleniera Internazionale, che è stata oggetto di un accordo internazionale, e a ritirare le riserve formulate ai sensi della Convenzione sul commercio internazionale delle specie di flora e fauna selvatiche minacciate di estinzione (CITES) per queste ed altre specie marine. 3/9

19. Il Consiglio accoglie con favore l'eccellente cooperazione con l'islanda, che è stata ulteriormente rafforzata negli ultimi due anni, in particolare nei settori della giustizia e degli affari interni, della politica estera e di sicurezza comune (PESC), nonché dell'ambiente e dei cambiamenti climatici (in particolare nel contesto della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici - UNFCCC - e per quanto riguarda il rispetto congiunto del Protocollo di Kyoto). Il Consiglio è disposto ad intensificare la cooperazione con l'islanda in questi settori e in altri settori di interesse comune. 20. Per quanto riguarda la politica artica, il Consiglio ribadisce il suo interesse nei confronti del rafforzamento della cooperazione e si compiace del forte sostegno dell'islanda a favore della concessione all'ue dello status di osservatore nel Consiglio Artico. REGNO DI NORVEGIA 21. Le relazioni con la Norvegia rimangono strette e stabili e si sono rafforzate in maniera continuativa nel corso degli ultimi due anni. In questo contesto, il Consiglio accoglie con favore il nuovo approccio adottato dal Governo norvegese come parte della sua politica europea riguardo all'estensione dell'esame dell'accordo SEE condotto dalla Norvegia e alla nomina di un Ministro per le questioni relative al SEE e all'ue, collegato all'ufficio del Primo Ministro, nonché alla pubblicazione in data 11 giugno 2014 della nuova strategia del Governo norvegese in materia di collaborazione con l'unione Europea, dal titolo "la Norvegia in Europa 2014-2017". Il Consiglio attende con interesse l'attuazione di questo nuovo approccio. 22. Il Consiglio si compiace della stretta collaborazione esistente con la Norvegia nel campo della politica estera e di sicurezza comune (PESC). Si auspica di continuare questa stretta collaborazione, basata su valori condivisi, come l'importanza attribuita alla democrazia, allo stato di diritto e ai diritti umani. 23. Per quanto riguarda la cooperazione nel settore dell'energia, il Consiglio rileva con soddisfazione che la Norvegia resta un partner affidabile per l'unione Europea come fornitore essenziale di gas e petrolio. Il Consiglio è pienamente consapevole dell'importanza di questa collaborazione per la sicurezza energetica dell'ue, nonché del contributo importante che la Norvegia apporta al completamento del mercato interno dell'energia. Esso osserva tuttavia che il terzo pacchetto "Energia" non è stato ancora implementato in Norvegia e chiede di raddoppiare gli sforzi affinché venga rapidamente integrato nell'accordo SEE. Il Consiglio sottolinea l'importanza della stretta cooperazione con la Norvegia in materia di cambiamenti climatici, in particolare nel contesto della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, e si auspica di poter continuare tale cooperazione. 24. Per quanto riguarda la politica artica, il Consiglio ribadisce il suo interesse nei confronti del rafforzamento della cooperazione e si compiace del forte sostegno della Norvegia a favore della concessione all'ue dello status di osservatore nel Consiglio Artico. 25. Il Consiglio attribuisce particolare importanza alla prosecuzione della liberalizzazione degli scambi di prodotti agricoli con la Norvegia. Si compiace quindi dell'apertura imminente di negoziati con la Norvegia sulla liberalizzazione degli scambi di prodotti agricoli di base ai sensi dell'articolo 19 dell'accordo SEE e auspica che tali negoziati possano progredire in maniera sostanziale. Inoltre, il Consiglio ricorda le intenzioni espresse nel 2013 da parte del Governo norvegese, che hanno portato l'unione Europea a sperare nel ritiro di alcune misure tariffarie dannose, e chiede alla Norvegia di porre termine a queste misure. Il Consiglio invita la Norvegia ad avviare negoziati con l'ue sulla liberalizzazione degli scambi di prodotti agricoli trasformati. Infine, il Consiglio sottolinea l'importanza di procedure commerciali che funzionino bene, e insiste sulla necessità di continuare la stretta cooperazione instaurata con la Norvegia in questo campo. 4/9

26. Il Consiglio ribadisce il suo forte sostegno al mantenimento della moratoria sulla caccia commerciale alla balena decisa a livello internazionale nel quadro della Commissione Baleniera Internazionale, nonché l'inclusione dei cetacei e di altre specie marine nella lista della Convenzione sul commercio internazionale delle specie di fauna e di flora selvagge minacciate di estinzione (CITES). Esso invita la Norvegia a riconsiderare la sua posizione su questi temi. 27. Per quanto riguarda la cooperazione nel quadro dell'accordo SEE, e al fine di garantire l'omogeneità dell'acquis in materia di mercato interno in tutto il SEE, il Consiglio esorta la Norvegia ad aumentare rapidamente e significativamente i propri sforzi per soddisfare gli obblighi derivanti dall'accordo per quanto riguarda il recepimento e l'attuazione tempestiva della legislazione dell'ue rilevante ai fini del SEE. SPAZIO ECONOMICO EUROPEO 28. Il Consiglio riconosce il ruolo fondamentale che l'accordo SEE ha svolto negli ultimi venti anni nella promozione delle relazioni economiche e dell'integrazione del mercato interno tra l'ue e gli Stati EFTA membri del SEE. Esso osserva che, in maniera generale, la cooperazione nel quadro dell'accordo SEE con i tre paesi EFTA membri del SEE, vale a dire Norvegia, Islanda e Liechtenstein, funziona bene. 29. Il Consiglio accoglie con favore la firma raggiunta, nel mese di aprile 2014, con gli Stati EFTA membri del SEE di un accordo che estende l'accordo SEE alla Croazia, così come di tre accordi collegati. Il Consiglio accoglie inoltre con favore la partecipazione degli Stati EFTA membri del SEE a vari programmi dell'ue durante il periodo 2014-2020, che coprono una vasta gamma di argomenti, tra cui ricerca, istruzione, protezione civile, navigazione satellitare, questioni ambientali e cooperazione nel campo della sanità. 30. Il Consiglio accoglie con favore la solidarietà dimostrata da Norvegia, Islanda e Liechtenstein nel quadro dei meccanismi finanziari del SEE e della Norvegia per il periodo 2009-2014, al fine di ridurre le disparità economiche e sociali all'interno del SEE, ed esprime soddisfazione per il successo dei progetti e delle iniziative finanziati attraverso questi meccanismi. Si compiace della comunanza di vedute esistente tra tutte le parti per quanto riguarda la necessità costante di ridurre ulteriormente queste disparità. In considerazione dell'importanza delle disparità persistenti, che sono la conseguenza di livelli di disoccupazione giovanile straordinariamente elevati, e tenuto conto del fatto che i precedenti meccanismi finanziari sono giunti a scadenza il 30 aprile 2014, il Consiglio richiede di raddoppiare gli sforzi a favore della solidarietà per concludere rapidamente i negoziati in corso sul rinnovo di questi meccanismi. Il Consiglio rileva inoltre i negoziati portati avanti parallelamente ai negoziati sul meccanismo finanziario, che si riferiscono a questioni bilaterali tra ciascuno Stato EFTA membro del SEE e l'ue, e richiede che questi negoziati siano completati rapidamente. 31. Il Consiglio accoglie con favore l'accordo tra l'unione Europea e gli Stati EFTA membri del SEE, di cui hanno preso atto i ministri delle finanze e dell'economia dell'ue e degli Stati EFTA membri del SEE in occasione della loro riunione informale del 14 ottobre 2014, sui principi che disciplinano l'integrazione nell'accordo SEE dei regolamenti UE che istituiscono le autorità europee di vigilanza nel settore dei servizi finanziari. Il Consiglio auspica che i lavori tecnici sull'integrazione di questi regolamenti saranno finalizzati appena possibile. 32. Tuttavia, il Consiglio prende atto con preoccupazione dei ritardi ricorrenti accusati nell'intero processo di integrazione della legislazione comunitaria nell'accordo SEE, nonché nell'attuazione e applicazione della legislazione pertinente negli Stati EFTA membri del SEE. In questo contesto, il Consiglio sottolinea con forza la necessità di raddoppiare gli sforzi per garantire l'omogeneità e la certezza del diritto nello Spazio Economico Europeo. 5/9

33. Pur accogliendo con favore gli sforzi compiuti dagli Stati EFTA membri del SEE negli ultimi anni per accelerare il ritmo dell'integrazione, il Consiglio deplora il fatto che questi sforzi siano ancora insufficienti per risolvere, efficacemente e in modo completo, i problemi esistenti. Il Consiglio rileva in particolare che la messa in discussione da parte degli Stati EFTA membri del SEE dell'interesse che la legislazione UE ha per il SEE, l'ampio ricorso alla possibilità prevista dall'accordo di sollecitare modifiche e deroghe, nonché i ritardi nell'adempimento degli obblighi costituzionali e nell'attuazione e applicazione negli Stati EFTA membri del SEE della legislazione del SEE già adottata, contribuiscono alla frammentazione del mercato interno e ad un'asimmetria dei diritti e degli obblighi per gli operatori economici. Il Consiglio incoraggia gli Stati EFTA membri del SEE a lavorare attivamente per l'integrazione e per un'applicazione durevole e razionalizzata della legislazione pertinente al SEE, cosa essenziale per garantire la competitività globale dello Spazio Economico Europeo. PRINCIPATO DI ANDORRA, PRINCIPATO DI MONACO E REPUBBLICA DI SAN MARINO 34. Il Consiglio prende atto con soddisfazione che le relazioni dell'ue con Andorra, Monaco e San Marino sono caratterizzate da un elevato grado di stabilità e cooperazione. 35. Il Consiglio accoglie con favore l'intenzione dichiarata di Andorra, Monaco e San Marino di sviluppare relazioni più strette con l'unione Europea, in particolare per quanto riguarda la loro maggiore partecipazione al mercato interno, e si compiace delle loro iniziative volte ad avvicinare le rispettive legislazioni all'acquis dell'ue e a rafforzare le loro capacità amministrative. 36. Il Consiglio ribadisce la sua volontà di rafforzare i legami con Andorra, Monaco e San Marino e ricorda la posizione espressa nelle sue conclusioni del dicembre 2013, secondo cui una più stretta associazione con questi tre Stati è nell'interesse dell'ue. Attende con interesse di approfondire e rafforzare le relazioni esistenti con questi paesi, che sono ampie ma frammentate, tenendo in considerazione l'importanza di un approccio coerente. 37. In questo contesto, il Consiglio accoglie con favore la raccomandazione che gli è stata presentata dalla Commissione nel marzo scorso sull'apertura dei negoziati con Andorra, Monaco e San Marino su uno o più accordi di associazione e attende con interesse l'avvio di questi negoziati, una volta che saranno completate le procedure interne dell'ue che autorizzano la loro apertura. Il Consiglio avrà come obiettivo, durante questi negoziati, di garantire l'attuazione il più possibile completa dei principi del mercato unico europeo, tenendo conto della particolare situazione di questi tre paesi, in conformità con la dichiarazione relativa all'articolo 8 del Trattato sull'unione Europea. 38. Il Consiglio è convinto che il rafforzamento e l'approfondimento delle relazioni con Andorra, Monaco e San Marino contribuiranno al consolidamento di un'europa fondata sui valori del rispetto della dignità umana, della libertà, della democrazia, dello stato di diritto e del rispetto dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali, dell'uguaglianza e della solidarietà, nonché della promozione di questi valori sulla scena internazionale. 39. Il Consiglio accoglie con favore la cooperazione instaurata con Andorra, Monaco e San Marino in materia di politica estera, in particolare il coordinamento nelle sedi internazionali e l'allineamento volontario di questi tre Stati alle posizioni e alle dichiarazioni dell'ue caso per caso, e richiama l'attenzione sull'importanza che assume l'allineamento alle misure restrittive adottate dall'ue. Il Consiglio è disposto ad esplorare con i tre paesi le opportunità per aumentare tale cooperazione. 6/9

40. Il Consiglio ricorda le conclusioni del Consiglio Europeo del 20 e 21 Marzo 2014 che invitavano Andorra, Monaco e San Marino ad impegnarsi pienamente nell'attuazione del nuovo standard globale unico sullo scambio automatico di informazioni in materia di conti finanziari, sviluppato dall'ocse e approvato dal G20. Al riguardo, il Consiglio accoglie con favore l'impegno di Andorra, Monaco e San Marino ad adottare lo standard globale sullo scambio automatico di informazioni relative ai conti finanziari elaborato dall'ocse, e in particolare l'impegno di San Marino ad adottare lo standard in tempi rapidi. 41. Il Consiglio prende atto con soddisfazione che i negoziati attualmente in corso sulla revisione degli accordi in materia di tassazione dei redditi da risparmio tra l'ue e, rispettivamente, Andorra, Monaco e San Marino si basano sullo scambio automatico di informazioni relative ai conti finanziari, il che riflette l'evoluzione dell'acquis corrispondente dell'ue e i recenti sviluppi a livello internazionale. Ricordando le Conclusioni del Consiglio Europeo del 20 e 21 marzo 2014, in cui la Commissione è stata invitata a portare avanti rapidamente i negoziati, in modo che possano essere completati entro la fine dell'anno, il Consiglio sottolinea l'importanza di concludere rapidamente questi negoziati per giungere ad accordi riveduti al fine di garantire la coerenza con l'acquis aggiornato dell'ue e gli sviluppi a livello internazionale, con particolare riferimento al nuovo standard globale unico sullo scambio automatico di informazioni relative ai conti finanziari elaborato dall'ocse. 42. Il Consiglio incoraggia vivamente Andorra, Monaco e San Marino ad aderire agli standard minimi di buona governance in materia fiscale e ad attuarli, compresi i principi e i criteri del codice di condotta dell'ue in materia di tassazione delle imprese. CONFEDERAZIONE SVIZZERA 43. Il rafforzamento delle relazioni tra l'ue e la Svizzera negli ultimi decenni ha contribuito alla stabilità e alla prosperità in Europa. Il Consiglio è convinto che entrambe le parti abbiano interesse a rafforzare le loro relazioni su di una base che rispetti pienamente i principi giuridici del mercato unico. 44. Il Consiglio ribadisce che, partecipando ad alcuni aspetti del mercato interno e delle politiche dell'ue, la Svizzera non è solo parte interessata di un rapporto bilaterale ma partecipa ad un progetto multilaterale. Esso osserva che il Governo federale svizzero ha nuovamente confermato nel dicembre 2013 il suo impegno nei confronti dell'approccio settoriale. L'UE ritiene che una ristrutturazione ambiziosa e globale dell'attuale sistema di accordi settoriali sarebbe vantaggiosa per entrambe le parti. Come prerequisito per lo sviluppo di un approccio bilaterale, occorre sempre stabilire un quadro istituzionale comune per gli accordi attuali e futuri consentendo alla Svizzera di partecipare al mercato interno dell'ue, al fine di garantire l'omogeneità e la certezza del diritto nel mercato unico. Il Consiglio accoglie con favore l'apertura, nel maggio 2014, di negoziati su di un tale quadro, auspica che verranno profusi ulteriori sforzi per far avanzare tali negoziati e ribadisce che, in assenza di un quadro istituzionale comune, non sarà concluso alcun nuovo accordo sulla partecipazione della Svizzera al mercato interno. Inoltre, prima di adottare una decisione in merito alla conclusione di tali negoziati istituzionali, e di altri negoziati relativi all'accesso della Svizzera al mercato unico, il Consiglio condurrà una valutazione globale delle relazioni tra l'ue e la Svizzera. Gli accordi in altri settori saranno attentamente esaminati e l'unione Europea valuterà caso per caso l'equilibrio dei rispettivi interessi. 7/9

45. Il Consiglio ha preso atto dei risultati della votazione tenutasi in Svizzera il 9 febbraio 2014 su iniziativa popolare "Contro l'immigrazione di massa" e del piano di attuazione presentato nel giugno 2014 dal Governo svizzero. Nel pieno rispetto delle procedure democratiche interne della Svizzera, il Consiglio conferma l'eccezione di irricevibilità che ha opposto, nel luglio del 2014, alla richiesta svizzera di rinegoziare l'accordo. Esso ritiene che la libera circolazione delle persone sia un fondamento essenziale delle politiche dell'ue e che il mercato interno e le sue quattro libertà siano indivisibili. Il Consiglio ribadisce che, dal suo punto di vista, la prevista attuazione del risultato della votazione rischia di colpire il cuore stesso delle relazioni tra l'unione Europea e la Svizzera, vale a dire gli accordi cosiddetti "Accordi bilaterali I", e pone in dubbio l'associazione della Svizzera con l'acquis di Schengen e Dublino e la partecipazione della Svizzera a determinati programmi comunitari. Il Consiglio rileva inoltre il massiccio rifiuto dei limiti estremamente rigorosi che l'iniziativa Ecopop del 30 novembre voleva imporre in materia di immigrazione. 46. L'UE si aspetta che la Svizzera rispetti i suoi obblighi ai sensi dell'accordo sulla libera circolazione delle persone e di altri accordi che ha concluso con l'unione Europea. Inoltre, il Consiglio si aspetta che la Svizzera garantisca pienamente che i cittadini dell'ue che svolgono un'attività professionale o risiedono sul suo territorio possano, indipendentemente dalla data del loro stabilimento o dell'inizio della loro attività professionale, esercitare o continuare ad esercitare senza restrizione alcuna i diritti acquisiti, con la garanzia che l'esito dell'iniziativa popolare non li danneggerà. In caso di violazione dei principi di cui sopra, il Consiglio si riserva il diritto di sospendere i negoziati istituzionali di cui sopra e altri negoziati in materia di mercato interno. 47. Il Consiglio si rammarica profondamente del fatto che, a seguito del voto del 9 febbraio, la Svizzera non sia stata più in grado di firmare il protocollo che prevede l'estensione alla Croazia dell'accordo sulla libera circolazione delle persone. Il Consiglio rileva che la Svizzera ha introdotto unilateralmente delle misure per prevenire la discriminazione nei confronti dei cittadini croati. Il Consiglio fa tuttavia notare che i cittadini croati che vivono o lavorano in Svizzera sono esposti a discriminazioni poiché tali misure unilaterali rimangono ben al di sotto delle disposizioni del protocollo e che i cittadini croati, a differenza dei cittadini di altri Stati membri, non possono invocare un accordo internazionale. Il Consiglio ribadisce che il principio di non discriminazione, compresa la parità di trattamento fra tutti gli Stati membri dell'ue, il diritto di esercitare un'attività economica e di risiedere nel territorio dell'altra parte, così come la clausola di "stand still", sono la base essenziale del consenso dell'ue ad essere vincolata dall'accordo sulla libera circolazione delle persone. 48. Il Consiglio ricorda le Conclusioni del Consiglio Europeo del 20 e 21 Marzo, 2014, in cui si invitava la Svizzera ad impegnarsi pienamente per l'attuazione del nuovo standard globale unico sullo scambio automatico di informazioni in materia di conti finanziari, sviluppato dall'ocse e approvato dal G20. In questo contesto, il Consiglio accoglie con favore l'impegno profuso dalla Svizzera per adottare lo standard globale per lo scambio automatico di informazioni in materia di conti finanziari redatto dall'ocse e l'approvazione da parte del Consiglio Federale, il 19 novembre 2014, della dichiarazione relativa alla firma dell'accordo multilaterale tra autorità competenti. 49. Il Consiglio prende atto con soddisfazione del fatto che i negoziati attualmente in corso sulla revisione dell'accordo in materia di tassazione dei redditi da risparmio si basino sullo scambio automatico di informazioni relative ai conti finanziari, il che riflette l'evoluzione dell'acquis corrispondente dell'ue e i recenti sviluppi a livello internazionale. Ricordando le Conclusioni del Consiglio Europeo del 20 e 21 marzo 2014, in cui la Commissione è stata invitata a portare avanti rapidamente i negoziati, in modo che possano essere completati entro la fine dell'anno, il Consiglio sottolinea l'importanza di concludere rapidamente questi negoziati per giungere ad un accordo riveduto al fine di garantire la coerenza con l'acquis aggiornato dell'ue e gli sviluppi a livello internazionale, con particolare riferimento al nuovo standard globale unico sullo scambio automatico di informazioni relative ai conti finanziari elaborato dall'ocse. 8/9

50. Per quanto riguarda il dialogo sulle misure fiscali che costituiscono una concorrenza fiscale dannosa, il Consiglio accoglie con favore la firma, da parte degli Stati membri dell'ue e della Svizzera, di una dichiarazione congiunta sulla tassazione delle imprese, e incoraggia fortemente la Svizzera ad abrogare rapidamente ed efficacemente i cinque regimi fiscali interessati. 51. Il Consiglio si compiace della prosecuzione della collaborazione con la Svizzera nel campo della politica estera e di sicurezza comune (PESC), in particolare della partecipazione di questo paese alle operazioni e missioni condotte dall'unione Europea nell'ambito della PESD e del suo allineamento volontario, caso per caso, alle misure restrittive adottate dall'ue. In particolare, accoglie con favore la determinazione dimostrata dalla Svizzera nel 2014, durante la Presidenza dell'osce, e il suo ruolo concernente la risposta alla crisi in Ucraina. Il Consiglio si rammarica tuttavia del fatto che la Svizzera non sia ancora pienamente in linea con le misure restrittive per quanto riguarda le azioni che compromettono o minacciano l'integrità territoriale, la sovranità e l'indipendenza dell'ucraina e le azioni della Russia che destabilizzano la situazione in Ucraina. Invita inoltre la Svizzera a fare tutto quanto in suo potere per garantire che le misure restrittive dell'ue non vengano aggirate. 52. Il Consiglio ricorda che il contributo finanziario della Svizzera volto alla riduzione delle disparità economiche e sociali nell'unione Europea si pone nel contesto di un più ampio accordo che ha portato alla conclusione di nove accordi settoriali con la Svizzera. Essendo questo contributo giunto a scadenza nel giugno 2012, il Consiglio esorta la Svizzera ad avviare negoziati per il suo rinnovo in conformità con i principi dell'unione Europea e con i benefici di cui gode la Svizzera derivanti dalla sua partecipazione al mercato interno." 9/9