Angela Grieco Vitantonio Petrelli. Metodologie operative. Nuovo corso per l indirizzo sociosanitario HOEPLI



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Angela Grieco Vitantonio Petrelli Metodologie operative Nuovo corso per l indirizzo sociosanitario 1 HOEPLI

ANGELA GRIECO VITANTONIO PETRELLI Metodologie operative Nuovo corso per l indirizzo sociosanitario Volume 1 EDITORE ULRICO HOEPLI MILANO

UN TESTO PIÙ RICCO E SEMPRE AGGIORNATO Nel sito www.hoepliscuola.it sono disponibili: materiali didattici integrativi; eventuali aggiornamenti dei contenuti del testo. Copyright Ulrico Hoepli Editore S.p.A. 2011 Via Hoepli 5, 20121 Milano (Italy) tel. +39 02 864871 fax +39 02 8052886 e-mail hoepli@hoepli.it www.hoepli.it Tutti i diritti sono riservati a norma di legge e a norma delle convenzioni internazionali

Indice Prefazione MODULO 0 Il profilo professionale dell Operatore dei servizi sociosanitari 1 Unità 1 Caratteristiche dell Operatore dei servizi sociosanitari 2 1. Un confronto con il passato 2 2. Le basi teoriche della professione 5 3. Conoscenze, competenze e responsabilità 8 4. A chi si rivolge l intervento dell OSS 8 5. L OSS: catalizzatore di energie potenziali 9 6. L OSS: esperto di vita associata 10 7. I nuovi elementi nel profilo dell OSS rispetto al passato 11 Operatore pubblico e rilevatore dei bisogni 11 Privacy e sicurezza sociale e sanitaria 12 Comunicazione e documentazione 12 Personalità umana e sociale 13 8. La personalità dell OSS 13 Personalità di base 13 Leadership 14 9. La documentazione richiesta e il controllo di qualità 15 10. La professionalità dell OSS 16 Come studiare: consigli di metodo 17 Sintesi & verifiche 23 MODULO 1 Evoluzione storica e legislativa dei servizi sociali 25 Unità 1 Presentazione del settore dei servizi sociali 26 1. Che cosa si intende per servizio sociale 26 2. Perché nascono i servizi sociali 27 3. Attività e servizi sociali nella storia 28 Mondo antico 28 Medioevo 29 XVI secolo 29 XVII secolo 29 XVIII secolo 29 XIX secolo 29 XX secolo 30 4. La formazione degli Operatori dei servizi sociali in Italia 31 5. La nascita dell Istituto professionale per i servizi sociali 32 Storia dell istruzione professionale in Italia 32 L Istituto professionale per i servizi sociali 33 I programmi dell Istituto professionale per i servizi sociali 33 6. La finalità formativa e i contenuti delle Metodologie operative 34 Unità 2 Evoluzione legislativa dei servizi sociali 35 1. La Costituzione italiana e la legislazione successiva 35 2. La legge 8 novembre 2000, n. 328 37 I principi generali 37 Il sistema integrato 38 A chi si rivolge il servizio 38 Compiti delle istituzioni 38 Le figure professionali sociali 39 La Carta dei servizi sociali 39 Sintesi & verifiche 40 MODULO 2 Dalla teoria alla pratica. Il tirocinio 43 Unità 1 Teoria e pratica 44 1. La figura dell Operatore dei servizi sociosanitari 44 2. Il progetto 45 Individuazione del fine 46 Ricognizione degli elementi di partenza 46 Inventario degli strumenti 47 Realizzazione dell ipotesi d intervento 47 Ordinamento e scansione delle fasi d intervento 48 Predisposizione delle procedure di verifica 48 3. La programmazione 48 Il diario di bordo 49 La programmazione in sintesi 50 4. Il lavoro di gruppo o in équipe 51 5. La creatività intuitiva 51 Scheda operativa I termini della programmazione 53 Unità 2 Modalità e funzione del tirocinio 54 1. Dalla teoria alla pratica 54 Che cos è il tirocinio 55 2. Il tirocinio: operare sul campo 55 L essenza del tirocinio 55

Iniziare a operare 56 Orientare le proprie scelte 56 La registrazione delle criticità 56 3. Gli stage e le visite guidate 57 4. Tipologie di tirocinio 57 Schede di osservazione sulle diverse comunità 57 Tirocinio in comunità di persone diversamente abili o portatrici di handicap 58 Tirocinio in comunità di anziani 58 Tirocinio in comunità di bambini 59 Tirocinio in comunità di adolescenti 59 Didattica laboratoriale 59 5. Il proprio orientamento 59 6. Il tirocinio: punto d arrivo 61 Scheda operativa La scheda di osservazione e la scheda di autovalutazione 64 Sintesi & verifiche 66 MODULO 3 Il laboratorio delle attività 69 Unità 1 In laboratorio 70 1. Dall aula al laboratorio 70 2. Le caratteristiche del laboratorio 71 Ambiente e sicurezza 71 Illuminazione e acustica 71 Arredi 71 Materiali di lavoro 71 Aree di lavoro 73 Unità 2 Il laboratorio e la didattica laboratoriale 75 1. Il clima di laboratorio 75 La didattica laboratoriale 75 La simulazione della verifica 76 2. Il pensiero creativo 76 3. Attività e giochi da laboratorio 79 Scheda operativa 1 Giochi e test psicologici 80 Scheda operativa 2 Giochi per la stimolazione della mente 84 Sintesi & verifiche 87 MODULO 4 Le tecniche di animazione ludiche e culturali 89 Unità 1 Racconto, animazione teatrale e psicodramma 90 1. Le attività di animazione 90 2. Il racconto 90 Lettura di racconti 91 La tecnica del racconto interrotto 91 Associazione di parole 92 Completamento di disegno o figura 92 Inventare un racconto partendo da un immagine 92 Inventare un racconto su un tema dato o completamente libero 93 3. Animazione teatrale e psicodramma 93 Racconto e teatro a confronto 94 Organizzazione e allestimento della rappresentazione 94 Rappresentazione di un testo teatrale già esistente 95 Rappresentazione di un testo ideato 95 Rappresentazione di una favola 95 Lo psicodramma vero e proprio 96 Sketch di autorappresentazione 97 4. Il teatro delle marionette e dei burattini 98 5. Clowneria, giocoleria, comicheria e gelotologia 100 6. Il giornalino 103 7. Il film e il documentario 105 Scheda operativa 1 Storie da completare 106 Scheda operativa 2 Test con le immagini 107 Scheda operativa 3 Rappresentazione di una fiaba 108 Unità 2 Attività grafiche, pittoriche e manipolative 111 1. L utilità delle attività espressive 111 2. Evoluzione grafica e pittorica nell infanzia 111 3. Le forme di disegno 115 4. Il valore del cromatismo 115 Cromoterapia e test con i colori 115 Cromatismo e bambini 115 5. Tecniche e materiali per le attività espressive 116 Gli strumenti 116 Le tecniche 116 6. L attività plastico-manipolativa 117 7. Giardinaggio e orticoltura 119 Scheda operativa Il laboratorio dell attività manipolativa 121 Unità 3 Attività musicali e ritmiche 124 1. Il linguaggio musicale 124 2. Raccolta e produzione di suoni e rumori 126 Attività con i suoni e i rumori 126 3. Musica come supporto, musica come attività 128

Musica come sfondo 128 Musica come supporto di altre attività 128 Musica come attività 128 4. Le attività musicali: l ascolto e il fare musica 129 L ascolto 129 Fare musica 129 5. Le attività musicali secondo l età 130 6. La musicoterapia 132 Scopi ed effetti della musicoterapia 132 L OSS e la musicoterapia 133 I campi d intervento della musicoterapia 133 Scheda operativa Fare musica - Il ritmo 135 Unità 4 Uso della tecnologia audiovisiva e informatica 137 1. Le attrezzature 137 2. Le attività collegate all audiovisivo 138 Bambini 138 Adolescenti 139 Adulti e anziani 139 3. Le attività collegate all uso del computer 141 Unità 5 Attività motorie e psicomotricità 143 1. Psicomotricità 143 2. Attività psicomotorie nell infanzia 144 Attività psicomotorie individuali 145 Attività psicomotorie collettive 146 Attività psicomotorie con regole 146 3. Attività psicomotorie nell adolescenza e giovinezza 146 Attività motorie individuali 147 Attività motorie e sport collettivi 148 4. Attività psicomotorie per persone adulte e anziane 148 Scheda operativa Attività ludiche e motorie 150 Sintesi & verifiche 153 MODULO 5 La fenomenologia e l animazione dei gruppi 157 Unità 1 Il gruppo e le sue caratteristiche 158 1. Che cos è un gruppo 158 2. Natura dei gruppi 158 3. L influenza del gruppo 159 4. La struttura del gruppo e il sociogramma 161 Il leader 163 Il gregario 163 5. Le risorse del gruppo 164 6. La psicoterapia di gruppo 165 7. Il gruppo e la personalità di base 165 8. Il gruppo autoritario e il gruppo democratico 165 Il gruppo autoritario 166 Il gruppo democratico 167 9. Il gruppo e l azione dell OSS 168 Scheda operativa Fare l esperienza del gruppo 169 Unità 2 Come animare un gruppo: i metodi attivi 171 1. L OSS e i gruppi 171 2. Natura del metodo attivo 172 3. Il dibattito 173 4. Il dibattito a gruppi e il dibattito incrociato 174 5. Il brainstorming 175 6. Il panel o tavola rotonda 176 7. Il dibattito sulle opinioni come gioco delle parti 177 8. La tecnologia 177 Scheda operativa L attivazione del gruppo 178 Sintesi & verifiche 179 MODULO 6 L ambiente tra osservazione e intervento 181 Unità 1 L approccio all ambiente 182 1. Che cos è l ambiente 182 2. La conoscenza scientifica è avalutativa 183 3. La raccolta dei dati 183 4. La sistemazione dei dati 184 5. La ricerca sperimentale 184 6. Il monitoraggio 186 7. L indagine, il sondaggio, l intervista e il questionario 186 Scheda operativa Il questionario 194 Unità 2 L intervento sull ambiente 196 1. L intervento dell OSS sull ambiente 196 2. Requisiti istituzionali 197 3. Requisiti scientifici e tecnici 199 4. Requisiti ambientali 200 5. La programmazione degli interventi 201 6. Monitoraggio e valutazione finale 202 7. Percorsi alternativi 202 8. La comunicazione 203 Sintesi & verifiche 204

MODULO 7 I sistemi e le leggi della comunicazione 207 Unità 1 La comunicazione verbale 208 1. La comunicazione 208 Che cos è la comunicazione 208 Breve storia della comunicazione 210 2. La struttura della comunicazione 210 L intenzionalità della comunicazione 213 3. L emittente e la potenza della parola 213 L emittente 213 La potenza della parola 214 4. I livelli di codificazione dei sistemi linguistici 214 5. Caratteristiche e vizi del linguaggio 216 6. Patologie del linguaggio 217 7. Saper ascoltare 218 8. Il silenzio 220 Unità 2 La comunicazione non verbale 223 1. Che cos è la comunicazione non verbale 223 2. L organizzazione dello spazio nella comunicazione 224 3. Il linguaggio del corpo 225 Pantomima 225 Gestualità 227 Silenzio e logorrea 227 4. Il linguaggio del contesto 228 Sintesi & verifiche 229 MODULO 8 Argomenti di compresenza: psicologia 233 Unità 1 La famiglia 234 1. Nozioni introduttive 234 Famiglia e società 234 Il matrimonio 236 Tipi di convivenza familiare 236 2. La famiglia nel contesto storico-antropologico 237 Evoluzione della famiglia 237 La famiglia nelle grandi civiltà 238 3. La famiglia nel mondo occidentale 239 Antica Grecia 239 Antica Roma e cristianesimo 239 Medioevo 240 Età moderna 240 4. La famiglia oggi 240 Legislazione sulla famiglia 240 Educazione dei figli e natalità 241 5. Influenza della famiglia sull educazione dei figli 242 Influenza familiare e sociale 242 Omologazione dei comportamenti 243 L OSS e i minori 244 Scheda operativa 1 Raccolta di testimonianze 246 Scheda operativa 2 Analisi di dati reali 246 Unità 2 Il gioco 247 1. Il ruolo del gioco 247 2. Natura e tipologie di giochi 248 3. Teorie e interpretazioni del gioco 249 4. Dimensione del gioco nella società contemporanea 249 5. Il valore del gioco nella evoluzione della persona 250 Gioco e conoscenza 250 Il bambino e il gioco 251 L adolescente e il gioco 251 L età adulta e il gioco 251 Conclusione 252 6. Il gioco per l infanzia 252 Funzioni e tipologie di gioco 252 Documenti sui diritti del bambino 253 7. Il gioco per l adolescenza e la giovinezza 254 8. Il gioco per l età adulta 254 Conclusione 255 Unità 3 Bisogni, pulsioni, motivazioni, frustrazioni 257 1. La ricerca dell equilibrio psicofisico 257 2. I bisogni 258 I bisogni secondo Malinowski 258 I bisogni secondo Maslow 259 I bisogni secondo Murray 260 3. Le pulsioni 260 4. La motivazione 261 La motivazione al successo 261 La motivazione all autorealizzazione 262 La motivazione alla conoscenza 262 La motivazione alla competenza 263 Le motivazioni inconsce 263 5. La frustrazione 263 I meccanismi di reazione 263 6. Utilità per l OSS 266 Unità 4 La relazione di aiuto 267 1. Le istituzioni e la relazione d aiuto 267 2. La persona e la sua autenticità 268 Autenticità e inautenticità della persona 268 Il ruolo dello psicoterapeuta 269

3. La relazione d aiuto 270 Che cos è la relazione d aiuto 270 L accettazione dell altro 270 L autenticità del rapporto 271 La comicità 271 4. Il counseling 272 5. Come si svolge la relazione d aiuto 272 Le caratteristiche del processo terapeutico 273 6. Il rispecchiamento 275 7. L intervento dell OSS 276 Scheda operativa Come si prepara la relazione d aiuto 277 Sintesi & verifiche 280 MODULO 9 Le figure professionali e gli utenti dei servizi 285 Unità 1 Le figure professionali nei servizi sociali 286 1. Le figure professionali nei servizi socioassistenziali, socioeducativi e sociosanitari 286 2. Livello dirigenziale 287 3. Figure con diploma di laurea universitaria 288 4. Figure con diploma di scuola secondaria superiore 289 5. L Operatore sociosanitario (OSS) 290 La nuova figura dell OSS 290 Capacità programmatiche e attuative 291 Capacità di relazionarsi 291 Conoscenze teoriche 292 Organizzazione del lavoro in contesti diversi 292 Unità 2 Gli utenti: gli interventi e i servizi 293 1. I settori in cui si svolge il servizio di relazione d aiuto 293 2. Interventi e servizi destinati all intera popolazione 293 Gli interventi 294 I servizi 295 3. Interventi e servizi per i disabili 297 Gli interventi 297 I servizi 298 4. Interventi e servizi per i minori 299 Gli interventi 299 I servizi 300 5. Interventi e servizi per gli anziani 306 Gli interventi 306 I servizi 307 Scheda operativa L anagrafe delle istituzioni sul territorio 309 Sintesi & verifiche 310 MODULO 10 Igiene, alimentazione, sicurezza 313 Unità 1 Cenni di igiene, alimentazione e sicurezza 314 1. L igiene 314 Igiene nella medicina preventiva 314 Igiene personale 314 Igiene ambientale 315 Malattie causate da mancanza di igiene 315 2. L igiene personale 315 3. L alimentazione 316 4. Le sostanze nutrienti indispensabili 318 5. Aspetti dietetici e dieta mediterranea 319 Iponutrizione e ipernutrizione 319 La dieta equilibrata 320 La dieta mediterranea 320 La piramide alimentare della dieta mediterranea 321 6. La sicurezza 321 Sintesi & verifiche 323 MODULO 11 Analisi di un caso e progetto di intervento 325 Unità 1 Il caso professionale 326 1. Il caso professionale 326 2. L accoglienza 328 3. Individuazione del problema 329 4. Anamnesi del soggetto e del decorso del problema 330 5. Anamnesi del contesto familiare e socioambientale 330 6. Analisi delle pratiche professionali e dei metodi di intervento utilizzati 331 7. Riconoscimento dei servizi e delle figure professionali per un piano di intervento 331 8. Ipotesi di soluzione con elaborazione del progetto e delle subordinate 332 9. Applicazione delle procedure di rientro dal problema 333 10. Valutazione dei risultati e rendicontazione 334 Scheda operativa Analisi di casi professionali 335 Sintesi & verifiche 342

Prefazione Le vigenti disposizioni di riforma della Scuola secondaria superiore hanno arricchito la precedente figura di Operatore dei servizi sociali, istituita con D.M. 7 agosto 1992, aggiungendo come importante settore di intervento anche quello dei servizi sanitari. L attuale corso quinquennale punta, quindi, alla formazione della nuova figura professionale di Operatore dei servizi sociosanitari, in cui è confermato un insegnamento di carattere teorico e teorico-pratico, chiamato didattica laboratoriale, tipica del l Istituto professionale. La disciplina Metodologie operative, presente nei primi tre anni del nuovo indirizzo dei Servizi sociosanitari, è da iscrivere specificamente tra le materie teorico-pratiche in quanto, agganciandosi a nuclei disciplinari teorici di diversa provenienza, ha lo scopo di fornire agli studenti i concetti base dell agire pratico professionale, «utilizzando metodologie e strumenti operativi per collaborare a rilevare bisogni sociosanitari del territorio e concorrere a predisporre e attuare progetti individuali, di gruppi e di comunità». Nelle pagine che seguono, con un esposizione sobria, ordinata ed esauriente, vengono proposti allo studente gli elementi essenziali che, sotto la guida del docente, possono orientarlo e sostenerlo nel costruire il proprio profilo professionale, appropriandosi delle metodologie operative migliori per un eccellente servizio alla persona. Questo primo volume sviluppa i temi principali relativi all agire professio nale nell ambito dei servizi sociali. Il secondo volume è invece rivolto all ambito del servizio sanitario. Saremo sinceramente grati ai colleghi che cortesemente ci segnaleranno carenze o errori. Intanto auguriamo loro e ai loro studenti un ottimo percorso formativo. AngelA grieco VitAntonio Petrelli

MODULO 0 Il profilo professionale dell Operatore dei servizi sociosanitari L OSS possiede le competenze necessarie per organizzare e attuare interventi adeguati alle esigenze sociosanitarie di persone e comunità, per la promozione della salute e del benessere bio-psico-sociale. CONTENUTI Il profilo dell OSS: novità rispetto al passato. La base dottrinaria dell OSS. Le conoscenze, le competenze e le responsabilità dell OSS. A chi si rivolge l intervento dell OSS. La personalità dell OSS. La professionalità dell OSS. OBIETTIVI Conoscere la professionalità e il ruolo dell OSS. Apprendere gli ambiti e le finalità degli interventi. Saper individuare i compiti che la società attribuisce all OSS. Avere consapevolezza dell allargamento del campo di azione dell OSS anche nel settore sanitario. Essere consci dell interazione tra professione e personalità. Conoscere le caratteristiche strutturali della personalità di base. RIFERIMENTI LEGISLATIVI Legge n. 132/1968, sugli enti ospedalieri e sull assistenza ospedaliera. Legge n. 833/1978, Istituzione del Servizio sanitario nazionale. Legge n. 381/1991, Disciplina delle cooperative sociali. Legge n. 285/1997, Disposizioni per la promozione di diritti e di opportunità per l infanzia e l adolescenza. D.Lgs. n. 460/1997, sulle organizzazioni non lucrative di utilità sociale ONLUS. D.Lgs. n. 112/1998, art. 128 sui servizi sociali. Legge n. 328/2000, Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali. Legge n. 104/1992, Legge quadro per l assistenza, l integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate. D.M. 7 agosto 1992, Corso di qualifica per Operatore dei servizi sociali. Legge n. 53/2003, Delega al Governo per la definizione delle norme generali sull istruzione e dei livelli essenziali delle prestazioni in materia di istruzione e formazione professionale. D.Lgs. n. 226/2005, Norme generali e livelli essenziali delle prestazioni relativi al secondo ciclo del sistema educativo di istruzione e formazione. Legge n. 133/2008, art. 64, Disposizioni in materia di organizzazione scolastica. D.P.R. n. 87/2010, Regolamento per il riordino degli istituti professionali.

modulo 0 IL PROFILO PROFESSIONALE DELL OPERATORE DEI SERVIZI SOCIOSANITARI Unità 1 CARATTERISTICHE DELL OPERATORE DEI SERVIZI SOCIOSANITARI SOMMARIO 1. Un confronto con il passato 2. Le basi teoriche della professione 3. Conoscenze, competenze e responsabilità 4. A chi si rivolge l intervento dell OSS 5. L OSS: catalizzatore di energie potenziali 6. L OSS: esperto di vita associata 7. I nuovi elementi nel profilo dell OSS rispetto al passato 8. La personalità dell OSS 9. La documentazione richiesta e il controllo di qualità 10. La professionalità dell OSS 1. Un confronto con il passato L iter della Riforma dell istruzione professionale, iniziato con la legge n. 133/2008, si è concluso con il D.P.R. n. 87 del 15 marzo 2010 (Regolamento recante norme per il riordino degli istituti professionali) pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale 15 giugno 2010, n. 137, S.O. n. 128. Vediamo in sintesi che cosa cambia rispetto al passato. Il Progetto Õ92Ó delineava in forma sintetica il profilo e la mansione professionale dell OSS, indicando in cinque punti le sue principali competenze. Nel D.P.R. 87/2010, Allegato B, Indirizzo B2 - Servizi sociosanitari, si compie la stessa operazione, indicando tuttavia otto competenze, in parte simili, sebbene espresse in altro modo, e in parte diverse e nuove. 2

CARATTERISTICHE DELL OPERATORE DEI SERVIZI SOCIOSANITARI unità 1 1 2 3 4 5 6 7 8 Competenze dell Operatore dei servizi sociali nel Progetto 92 Opera in base a una specifica formazione professionale di carattere teorico-pratico. Agisce nell abito dei servizi socioeducativi-culturali. Svolge la propria attività nei riguardi di soggetti di diversa età. Promuove e contribuisce allo sviluppo delle potenzialità di crescita personale e/o di inserimento e partecipazione sociale. Si inserisce in maniera articolata nelle istituzioni pubbliche e private, ovunque si sviluppi un momento di vita comunitaria. Competenze dell Operatore dei servizi sociosanitari nella Riforma 2010 Utilizza metodi e strumenti di valutazione, monitoraggio della qualità del servizio erogato nell ottica del miglioramento e della valorizzazione delle risorse. Interviene nella gestione dell impresa sociosanitaria e nella promozione di reti di servizio per attività di assistenza e di animazione sociale. Interagisce con gli utenti del servizio e predispone piani individualizzati di intervento. Organizza interventi a sostegno dell inclusione sociale di persone, comunità e fasce deboli. Individua soluzioni corrette ai problemi organizzativi, psicologici e igienicosanitari della vita quotidiana. Partecipa alla rilevazione dei bisogni sociosanitari del territorio attraverso l interazione con soggetti istituzionali e professionali. Si rapporta ai competenti enti pubblici e privati anche per orientare l utenza verso idonee strutture. Applica la normativa vigente relativa alla privacy e alla sicurezza sociale e sanitaria. Si può osservare che, oltre all aggiunta del settore sanitario, vi è nella nuova formulazione del 2010 una indicazione pi operativa del proþlo dellõoss, con l elencazione più concreta e dettagliata dei compiti e degli interventi. Si aggiungono competenze nuove, relative alle nuove esigenze e ai problemi dell attuale società, come il richiamo esplicito ai compiti sociosanitari, al rapporto con le strutture e gli enti pubblici e privati, alla difesa della privacy e della sicurezza sociale e sanitaria. Per un approfondimento riportiamo di seguito la scheda dell Allegato B. 3

modulo 0 IL PROFILO PROFESSIONALE DELL OPERATORE DEI SERVIZI SOCIOSANITARI PER APPROFONDIRE Allegato B Ð Indirizzo B2 ÒServizi sociosanitarió Profilo Il diplomato di istruzione professionale dell indirizzo Servizi sociosanitari possiede le competenze necessarie per organizzare e attuare interventi adeguati alle esigenze sociosanitarie di persone e comunità, per la promozione della salute e del benessere bio-psico-sociale. È in grado di: partecipare alla rilevazione dei bisogni sociosanitari del territorio attraverso l interazione con soggetti istituzionali e professionali; rapportarsi ai competenti enti pubblici e privati anche per orientare l utenza verso idonee strutture; intervenire nella gestione dell impresa sociosanitaria e nella promozione di reti di servizio per attività di assistenza e di animazione sociale; applicare la normativa vigente relativa alla privacy e alla sicurezza sociale e sanitaria; organizzare interventi a sostegno dell inclusione sociale di persone, comunità e fasce deboli; interagire con gli utenti del servizio e predisporre piani individualizzati di intervento; individuare soluzioni corrette ai problemi organizzativi, psicologici e igienico-sanitari della vita quotidiana; utilizzare metodi e strumenti di valutazione e monitoraggio della qualità del servizio erogato nell ottica del miglioramento e della valorizzazione delle risorse. 1. A conclusione del percorso quinquennale, il diplomato nei Servizi sociosanitari consegue i risultati di apprendimento descritti nel punto 2.2 dell Allegato A, di seguito specificati in termini di competenze. 2. Utilizzare metodologie e strumenti operativi per collaborare a rilevare i bisogni sociosanitari del territorio e concorrere a predisporre e attuare progetti individuali, di gruppo e di comunità. 3. Gestire azioni di informazione e di orientamento dell utente per facilitare l accessibilità e la fruizione autonoma dei servizi pubblici e privati presenti sul territorio. 4. Collaborare nella gestione di progetti e attività dell impresa sociale e utilizzare strumenti idonei per promuovere reti territoriali formali e informali. 5. Contribuire a promuovere stili di vita rispettosi delle norme igieniche, della corretta alimentazione e della sicurezza, a tutela del diritto alla salute e del benessere delle persone. 6. Utilizzare le principali tecniche di animazione sociale, ludica e culturale. 7. Realizzare azioni, in collaborazione con altre figure professionali, a sostegno e a tutela della persona con disabilità e della sua famiglia, per favorire l integrazione e migliorare la qualità della vita. 8. Facilitare la comunicazione tra persone e gruppi, anche di culture e contesti diversi, attraverso linguaggi e sistemi di relazione adeguati. 9. Utilizzare strumenti informativi per la registrazione di quanto rilevato sul campo. 10. Raccogliere, archiviare e trasmettere dati relativi alle attività professionali svolte ai fini del monitoraggio e della valutazione degli interventi e dei servizi. 4

CARATTERISTICHE DELL OPERATORE DEI SERVIZI SOCIOSANITARI unità 1 U GLOSSARIO Interazione Azione reciproca, infl uenza. U GLOSSARIO Estemporaneo Senza preparazione. 2. Le basi teoriche della professione La formazione dellõoss non si limita solo all apprendimento pratico di procedure, tecniche d intervento, contenuti e moduli operativi, ma poggia anche su una base di conoscenze e di apprendimenti teorici, che corrispondono alle convenzioni scientifiche riconosciute negli ambiti accademici internazionali. La rilevazione dei bisogni sociosanitari deve avvenire secondo schemi e procedure corrette, che consentano una interazione con le istituzioni e i soggetti professionali che agiscono nel settore. L OSS deve svolgere il suo ruolo con assoluta professionalitˆ e ciò richiede competenza teorica e pratica. Questa competenza serve a fornire all OSS la chiara consapevolezza di quello che è chiamato a realizzare, e di come farlo, anche operando scelte autonome in particolari situazioni. Egli dovrà essere, perciò, in grado di adattare la dottrina appresa alla singola, e spesso imprevista, situazione concreta. Questa capacità di inquadrare la situazione nell ambito di una dottrina, quanto meno di quella più prossima possibile alla situazione data, potrà avvenire correttamente se egli possiederà davvero una solida preparazione e formazione teorica. Le scelte che l OSS dovrà compiere per fronteggiare le più varie situazioni devono, dunque, sempre essere fondate e motivate da una base dottrinaria che le legittimi. Se così non fosse l OSS rischierebbe d agire d impulso, improvvisando in modo del tutto arbitrario ed estemporaneo, esponendosi al rischio di commettere errori, che potrebbero essergli contestati anche penalmente. Se la formazione teorica e pratica necessita di una base dottrinaria, questa fa riferimento diretto a discipline come Metodologie operative, Psicologia e scienze sociali e dell educazione, Lingua straniera, Diritto ed economia, Musica, Disegno ed Educazione fisica, e perfino Matematica, perché sono discipline che forniscono conoscenze speciþche, che diventano strumenti per la valutazione e l analisi del territorio o delle situazioni sociosanitarie, e forniscono strumenti e risposte direttamente o indirettamente utilizzabili nell attività pratica. Altre discipline, come Italiano, Storia, Religione contribuiscono, piuttosto, allo strutturarsi di un consapevole retroterra, il background culturale, e di un complessivo orizzonte ideale di riferimento, che plasmano fortemente la personalitˆ di base, umana e sociale, dellõoss e lo motivano sul piano 5

modulo 0 IL PROFILO PROFESSIONALE DELL OPERATORE DEI SERVIZI SOCIOSANITARI dei più nobili e alti valori (suprema dignità della persona umana e di ogni persona; spirito di solidarietà e di fraternità; rispetto della privacy, della libertà e dell autonomia di ogni individuo; dovere professionale di porsi in una sincera e profonda relazione d aiuto ecc.). Una profonda e solida cultura evita il rischio di agire con sciatteria, approssimazione o superficialità professionale, ed eleva la qualità dei rapporti interpersonali. PER APPROFONDIRE Le Metodologie operative La disciplina delle Metodologie operative Il termine metodologia sta a indicare che l attività del futuro OSS non può essere improvvisata, ma deve svolgersi secondo un metodo e cioè secondo procedure e modalità ben definite, in quanto si tratta di attività legate all esercizio di una professione, con responsabilità sociale, riconosciuta istituzionalmente e pubblicamente. Ponendo l accento sulla dizione metodologia operativa si vogliono indicare tutte quelle procedure che hanno in sé una validità codificata, in quanto corrispondenti alle indicazioni delle diverse discipline (Psicologia, Diritto, Musica, Disegno ecc.) e hanno una modalità di svolgimento, una procedura o un protocollo che le rendono degne di un professionista e rispondenti alle legittime attese degli utenti. La metodologia indica, dunque, i canoni di un agire professionale degno e confacente al ruolo dell OSS. Questa operatività riguarda i contenuti distinti in due grandi settori: quello socioassistenziale e quello sanitario. Nel settore dei servizi sociali hanno particolare importanza gli argomenti che riguardano le procedure per la progettazione e l organizzazione di attività singole e di gruppo; i principi e le leggi che regolano la comunicazione; la conoscenza delle dinamiche di gruppo; le varie attività nel campo della narrativa, del teatro, della musica, del disegno e delle tecniche figurative e manipolative, della psicomotricità, con grande apertura alla libera inventività artistica e ricreativa. Nella sezione sanitaria tali attività sono trasposte anche ai settori della malattia e della sua prevenzione; delle malattie infettive, di quelle epidemiche e di quelle sociali; del primo soccorso; delle tecniche operative di tipo sanitario e della modalità progettuale di operare in équipe o teamwork, che è la modalità oggi più diffusa. A integrazione delle materie trattate in modo prevalentemente espositivo, c è il momento concreto del laboratorio e del tirocinio, delle visite guidate e degli stage, che rappresentano momenti importanti in cui si evidenzia la destinazione cui deve tendere lo studio teorico. La didattica laboratoriale sta a significare che ogni nozione teorica deve trovare il suo riscontro nella pratica concreta, come sede della verifica e del farsi vero, ma anche dell ampliamento delle conoscenze e di nuove intuizioni. Un insegnamento teorico-pratico Quello di Metodologie operative è, dunque, un insegnamento teorico-pratico, che corrisponde alla caratteristica complessiva del corso di studi dell Istituto professionale e 6

CARATTERISTICHE DELL OPERATORE DEI SERVIZI SOCIOSANITARI unità 1 rappresenta in sé il miglior compendio di ogni scienza: unire insieme teoria e pratica. Senza la teoria la pratica risulta incoerente, disorganica, occasionale, priva di un ordine razionale e universale; ma anche la teoria, senza la verifica nella pratica, risulta campata in aria. Il vero sapere, dunque, si costituisce nel binomio di teoria e di pratica, ed è quanto si impegna di fare l insegnamento di Metodologie operative, anche attraverso l esperienza del metodo laboratoriale e l alternanza scuola-lavoro. Nell Allegato A del D.P.R. 87/2010 si afferma che tali esperienze conducono alla formazione di un pensiero operativo, teso «all analisi e soluzione dei problemi, al lavoro cooperativo per progetti, per consentire agli studenti di cogliere concretamente l interdipendenza tra cultura professionale, tecnologie e dimensione operativa della conoscenza». È utile, intanto, prendere sintetica visione degli argomenti che verranno trattati nell ambito dell insegnamento specifico del settore dei servizi sociali. Il programma può distribuirsi in quattro comparti principali: nel primo l OSS prende conoscenza dell ambiente in cui dovrà operare, assumendone dati e informazioni; nel secondo l OSS costruisce i suoi strumenti di approccio e di comunicazione con l ambiente; nel terzo l OSS definisce le principali risorse di intervento: metodiche, procedure, contenuti e attività varie; nel quarto si descrivono le principali istituzioni e i luoghi degli interventi in cui si svolge la professione dell OSS. In conclusione, occorre ribadire la specificità dell agire professionale e la peculiarità della disciplina delle Metodologie operative, che è disciplina sia teorica che operativa e pratica. La professionalità richiede una operatività sorretta da conoscenze teoriche e scientifiche ben possedute. Queste si acquisiscono anche con lo studio di altre discipline (Psicologia e Scienze umane soprattutto), che operano anche in compresenza. Esse, però, sono fornite, per quanto riguarda il loro aspetto concreto e operativo, in modo peculiare dai contenuti di Metodologie operative, che hanno il compito di stimolare verifiche e nuove ricerche anche attraverso l esperienza del laboratorio e del tirocinio, affidata allo stesso docente. In quanto mira all applicazione pratica, e cioè agli interventi sul campo, alla materia Metodologie operative deve essere riconosciuta una specie di centralità nella formazione professionale dell OSS, perché agisce da cerniera o interfaccia tra gli insegnamenti teorici, anche di altre discipline, e l operare concreto dell OSS. Conoscenze Fenomenologia dei gruppi. Modalità di lettura delle interazioni sociali e personali: metodi e strumenti di osservazione. Le tecniche di animazione ludiche e culturali (attività grafico-pittoriche e manipolative, attività sonoro-musicali, musicoterapia, drammatizzazione, espressione mimica). Il valore del gioco nell evoluzione della persona. Il laboratorio come setting di apprendimento. Mappa dei servizi del territorio. Analisi di casi Semplici progetti di intervento. Abilità Analizzare semplici fenomeni di interazione dei gruppi. Applicare le principali tecniche di manua- 7

modulo 0 IL PROFILO PROFESSIONALE DELL OPERATORE DEI SERVIZI SOCIOSANITARI Entrambi i profili dell OSS, quello del Progetto 92 e quello della Riforma 2010, sono espliciti nel prevedere che egli debba intervenire, quasi priolità e di animazione, in riferimento alle varie tipologie di utenza. Individuare gli spazi e i materiali in funzione delle attività e degli utenti. Analizzare le pratiche professionali oggetto di osservazione e riconoscere i metodi di intervento utilizzati. Utilizzare tecniche e strumenti di base per impostare attività di accoglienza. Riconoscere i servizi e le figure professionali funzionali alla definizione, progettazione e gestione di un piano d intervento. 3. Conoscenze, competenze e responsabilità È evidente che l allargamento di campo, dal sociale al sociosanitario, richiede maggiori conoscenze, competenze e responsabilitˆ. Nella visione attuale, l OSS diventa un Operatore sociosanitario inteso in senso imprenditoriale, cioè come colui che possiede capacitˆ di iniziativa sul campo, per concorrere alla soluzione dei problemi del territorio, istituzionali, strutturali, comunitari e personali. In tal senso, egli deve «gestire azioni di informazione e orientamento dell utente per facilitare l accessibilità e la fruizione autonoma dei servizi pubblici e privati presenti sul territorio». Questa destinazione, comprensiva di molti servizi in settori diversi e impegnativi, implica cultura, ma anche formazione, come strutturazione della propria personalitˆ, e socialitˆ. L Operatore sociosanitario assolve questi compiti con una solida preparazione e con competenze di fondo nelle Scienze umane e sociali, come Psicologia, Sociologia e Pedagogia, e una buona conoscenza generale. L Operatore sociosanitario deve anche apprendere i fondamenti essenziali del settore sanitario. L eventuale impiego dell OSS anche nella promozione e organizzazione di servizi a scopi culturali e artistici, nell ambito dei gruppi o delle comunità, presuppone, inoltre, che vi sia in lui una preparazione e una sensibilità in tal senso. Ciò giustifica la presenza e lo studio delle materie teoriche, che non sono per nulla superfl ue o meno importanti di quelle specificamente pratiche e professionali. A maggior ragione va curata la competenza in campo speciþcamente sociosanitario, cosicché l OSS possa intervenire con competenza e svolgere con eccellenza il proprio ruolo. 4. A chi si rivolge l intervento dell OSS 8

CARATTERISTICHE DELL OPERATORE DEI SERVIZI SOCIOSANITARI unità 1 U GLOSSARIO Empatia Partecipazione intensa ai pensieri e agli stati d animo di un altra persona, tanto da produrre un processo di identificazione emotiva con lei. ritariamente, per rivolgere la sua specifica relazione dõaiuto verso le singole persone, che sono sempre l obiettivo finale di ogni iniziativa, anche collettiva. In questo senso, l OSS deve soprattutto curare la sua capacitˆ di intercettare le esperienze individuali, entrare in sintonia con esse, istituire un canale di empatia che consenta di entrare nel loro vissuto, sempre unico e irripetibile. Da ciò discende l enorme importanza delle conoscenze psicologiche, che devono contemplare non solo la psicologia dell età evolutiva, certamente necessaria, ma anche lo studio delle altre età dell uomo e, soprattutto, della terza età. I campi della destinazione operativa dell OSS sono tanti e diversi. Egli durante gli anni di formazione deve prepararsi adeguatamente per affrontarli tutti, con specificità di approccio e di trattamento, sia che si tratti di bambini, di adolescenti, di giovani o di anziani, sia che si tratti di malati, di persone con problemi o di semplici case-comunità per anziani senza famiglia, ma perfettamente sani. Sono in espansione, infatti, tutti i servizi e, a causa dell allungamento della vita, soprattutto quelli diretti agli anziani, non solo verso quelli che presentano qualche limitazione fisico-psichica o disabilità, ma anche verso anziani sani che desiderano trascorrere il loro tempo, per intero o solo in parte, in strutture di accoglienza pubbliche o private. La Þnalitˆ dellõazione dell OSS, quindi, può essere varia e in strutture con Þnalitˆ diverse: per una cura, per una funzione riabilitativa o per promozione di una migliore qualità di vita. L OSS deve quindi possedere una notevole e versatile capacitˆ di animazione del tempo libero, diretta sia a gruppi sia a singole persone, varia e accattivante, articolata su attività diversificate, come si vedrà nel seguito del volume. 5. L OSS: catalizzatore di energie potenziali L OSS promuove e contribuisce allo sviluppo delle potenzialitˆ di crescita personale e di inclusione sociale. Questa attività è la più impegnativa, perché richiede all OSS di essere, per le persone affidate alle sue cure, un catalizzatore delle loro energie potenzia- 9

modulo 0 IL PROFILO PROFESSIONALE DELL OPERATORE DEI SERVIZI SOCIOSANITARI U GLOSSARIO Assertivitˆ Il possesso delle abilità cognitive e comportamentali che consentono di affermare la propria personalità e sostenere e valorizzare le proprie idee nel confronto con gli altri, pur senza prevaricarli. U GLOSSARIO Elemento catalizzatore La sostanza chimica, che, pur non entrando nella reazione, può accelerarla. L espressione si usa per indicare quella forza che ha il potere di favorire lo sviluppo di un processo e la sua manifestazione. li, di farle emergere, di portarle alla loro realizzazione e sviluppo, per metterle a disposizione della persona, del gruppo e delle realtà sociali. L OSS deve essere in grado di «realizzare azioni, in collaborazione con altre figure professionali, a sostegno e a tutela della persona con disabilità e della sua famiglia, per favorire lõintegrazione e migliorare la qualità della vita». Per questo impegnativo compito l OSS deve possedere chiare conoscenze psicopedagogiche, ma soprattutto una personalitˆ forte e consapevole, capace di innescare e alimentare processi di cambiamento, anche nel profondo nelle persone, utilizzando, come vedremo, le tecniche relative alla relazione centrata sul cliente e alle dinamiche di gruppo. Ma è, soprattutto, con l assertivitˆ della sua personalità che l Operatore sociosanitario sa sollevare una persona prostrata dal dolore o da problematiche sociali, sa trainarsi dietro adolescenti smarriti, e sa dare gioia ai bimbi istituzionalizzati. Il lavoro dell OSS richiede, ovviamente, una grande capacitˆ di leadership, sia che debba guidare dei gruppi o delle comunità, sia che debba intrattenere una relazione d aiuto individuale. Insieme alla consapevolezza del bagaglio di conoscenze necessarie per la propria professionalità, deve esserci anche la cura di una strutturazione forte e consapevole della propria personalitˆ, che verrà spesa per la buona riuscita della operatività sul campo. 6. L OSS: esperto di vita associata Si può affermare che l OSS è esperto di vita associata, di gruppi di pari o di diversi, di realtà in cui persone anche eterogenee, per ceto, per cultura, per condizione sociale, sono protagoniste di esperienza di vita associata, entrano in relazione tra di loro per realizzare momenti di vita comunitaria, tesa a migliorare la qualitˆ della loro esistenza, nel reciproco aiuto e condivisione di esperienze positive, piacevoli, gratificanti. L OSS deve «facilitare la comunicazione tra persone e gruppi, anche di culture e contesti diversi, attraverso linguaggi e sistemi di relazione adeguati». L OSS si comporta, dunque, come un elemento catalizzatore dei processi di una buona socializzazione e di vita ed esperienze comuni. Egli deve essere conscio che il suo lavoro deve soprattutto consistere non nel produrre, ma nel far produrre, non nell imporre il processo, ma nel farlo nascere dall interno delle persone o dei gruppi, perché egli sa spostare la centralità da sé alle persone utenti, rendendole protagoniste della soddisfazione dei loro bisogni, delle loro modalità di essere, dei loro codici 10