Produttività e del lavoro Stefano Colli-Lanzi CEO Gi Group e Vicepresidente Assolavoro Deutsch-Italienisches Wirtschaftsforum Dienstag, 18. Juni 2013 www.gigroup.com
Mercati del lavoro : alcuni indicatori* Italia Germania retribuzioni Tasso di disoccupazione (aprile 2013) 12% 5,4% Tasso di occupazione (2012) 61% 76,7% Tasso di occupazione femminile (2012) 50,5% 71,5% Tasso di disoccupazione giovanile (fino a 25 anni) Lavoratori con contratti a tempo determinato (percentuale sul totale) 35,3% (2012) 8,1% (2012) 13,8% (2012) 13,8% (2012) PIL (2011-2012) -2,4% +0,7% Spesa per le politiche del lavoro (% sul PIL - 2010) *fonte: Eurostat Politiche attive 0,35% 0,56% Servizi per l impiego 0,03% 0,38% Sussidi monetari 1,46% 1,58% TOTALE 1,84% 2,26% *Fonte: Eurostat 2
Andamento della produttività negli ultimi 40 anni retribuzioni a confronto Produttività media del lavoro in Germania e Italia. Fonte: Eurostat. 3
Retribuzioni retribuzioni a confronto ITALIA GERMANIA UK Senior Manager 100 119 91 Responsabili / Manager 100 123 103 Coordinatori / Specialisti 100 137 118 Ruoli di Staff 100 143 134 Ruoli operativi 100 146 140 Retribuzione Base Annua Lorda in Italia=100 (dati 2012 su elaborazione OD&M Consulting) 4
Differenti strade per competere Germania Italia retribuzioni Risposta alle fluttuazioni dell economia negli ultimi anni Strategie di diversificazione Risposte sistemiche Produttività Riorganizzazione dei processi aziendali, innovazione tecnologica. Top di gamma, ambiti a più alta marginalità, competizione sulla qualità. Aggregazione del sistema delle imprese; stabilità politica, capacità di fare sistema. Abbassamento del costo del lavoro, esternalizzazione. Basso di gamma, bassa marginalità, competizione sul costo. Frammentazione del sistema delle imprese, basso numero di addetti per impresa, instabilità politica, incapacità di fare sistema. Retribuzioni 5
Focus sul costo: Dal 1987 al 2013, l incidenza della logistica sul totale del PIL Italiano è passata dal 10,1% al 7,4%. retribuzioni Le Cause: ricorso massiccio all outsourcing con conseguente frammentazione dei processi: 41% delle attività contro il 59% sviluppato inhouse; frammentazione del settore: una generale frammentazione del tessuto infrastrutturale ed una carenza di approccio di sistema ha limitato la capacità competitiva in un ambito in cui le economie di scala e la capacità sistemica fanno la differenza; scarso utilizzo delle tecnologie; basse competenze; ricerca della competitività attraverso la leva del prezzo. Utilizzo massiccio di forme di precarietà ai limiti della legalità. 6
Flessibilità in uscita: considerazioni retribuzioni L ambito della flessibilità in uscita della Germania è più chiaro e offre meno discrezionalità a parti terze per il reintegro del lavoratore; con la Riforma Fornero l Italia si è avvicinata progressivamente al sistema tedesco. Permangono tuttavia rilevanti ambiti di discrezionalità del giudice; tale incertezza nella fase di uscita ha di fatto mantenuto una certa rigidità; in Italia permane un del lavoro duale: ad una fascia di lavoratori protetti da determinate garanzie si contrappone una fascia di lavoratori precari. 7
Politiche attive del retribuzioni lavoro e outplacement Germania: benchmark di riferimento. Mix di spesa politiche attive-passive bilanciato; forte coordinamento centrale, grazie alla Bundesagentur für Arbeit (Agenzia Federale del Lavoro) che coordina a livello nazionale politiche attive e passive; responsabilizzazione per le imprese che licenziano mediante l attivazione di società di trasferimento (Transfergesellschaft) che forniscono orientamento, programmi di formazione ed assistenza nella ricerca del lavoro (outplacement); servizi pubblici per l impiego efficaci (tasso di utilizzo superiore all 80%). Italia: ancora molto da fare. Mix di spesa di politiche passive (80%) e attive (20%) fortemente sbilanciato (dato 2011); mancanza di un coordinamento nazionale: le poche politiche attive sono gestite a livello regionale senza alcun coordinamento. Prevista (Riforma Fornero) l attivazione di un tavolo nazionale; non responsabilizzazione per le imprese che licenziano: previsto un «suggerimento» di ricorso alla ricollocazione (outplacement) in sede di conciliazione; servizi pubblici per l impiego sostanzialmente inefficaci (tasso di utilizzo: 32%). 8
Politiche del lavoro: spesa media in Euro per disoccupato (2011) retribuzioni lavoro e outplacement Germania Italia Politiche passive Servizi per l'impiego Politiche attive 0 5.200 10.400 Fonte: elaborazione Datagiovani su dati Eurostat (2011). 9
L Apprendistato in Italia e in Germania retribuzioni Numeri Nel 2010 gli apprendisti in Germania erano 1.577.457, pari al 4,15% sull occupazione totale (fascia 15-64 anni,fonte Eurostat). Sempre in Italia, nel 2010 gli apprendisti erano 541.785 (Fonte: isfol) pari al 2,3% dell occupazione totale. Apprendistato in Italia: grandi potenzialità ma ancora scarsa applicazione. Le cause: apprendistato professionalizzante: troppi oneri a carico delle aziende (burocratici e di costo); manca l app.to di 1 livello; Istruzione professionale vista come soluzione di ripiego; momento congiunturale: più attenzione alla fase di uscita. Possibili soluzioni: app.to di 1 livello: importare il modello tedesco di formazione duale dove vige alternanza scuola lavoro, certificazione delle abilità, accesso all istruzione universitaria; app.to professionalizzante: diminuire costi e oneri burocratici a carico delle aziende. 10
Il sistema delle APL Germania Italia retribuzioni Numero Agenzie (CIETT) 6472 70 Full Time Equivalents nel 2012 (CIETT) Tasso di penetrazione del lavoro tramite agenzia (CIETT) Buona/cattiva flessibilità Rapporto con il lavoratore Sistema di Welfare Associazionismo e rapporto con il sindacato 813,000 225,000 2% 1% Dato l alto numero di operatori tutta la flessibilità passa per il sistema delle agenzie. Assunzione a tempo indeterminato dei lavoratori da parte delle agenzie (staff leasing). Vale il sistema di welfare nazionale. Solo poche agenzie fanno parte di un associazione. Sindacato fortemente antagonista in quanto il sistema è visto come frammentato e precarizzante. L esiguo numero fa si che solo la «buona flessibilità» passi per le agenzie. Il resto si trasforma in precarietà e passa attraverso cooperative e più in generale istituti poco regolamentati. Assunzione a tempo determinato (somministrazione a tempo determinato) e indeterminato (staff leasing) quest ultima in fase di crescita. Creazione di un sistema di welfare interno e complementare grazie alla presenza di enti bilaterali (EbiTemp, FormaTemp). Sindacato sempre di più interlocutore del sistema delle agenzie, con il quale cerca soluzioni win win per aziende e lavoratori. Superata la fase di contrapposizione iniziale. 11
Tanti mercati, un solo retribuzioni «In alcuni paesi, come la Germania, ci sono posti di lavoro vacanti, i datori di lavoro cercano giovani che desiderano apprendere un mestiere. Altrove molti giovani cercano lavoro: questo lo dobbiamo mettere insieme. In Europa c è libertà di movimento: bisogna usarla. ( ) Oggi in Germania sono scoperti un milione di posti di lavoro: abbiamo bisogno di un immigrazione qualificata e per questo dobbiamo utilizzare il del lavoro Europeo» Ursula Von der Leyen, Ministro del Lavoro e degli Affari sociali, intervista al Corriere della Sera, 10.06.2013 Per fare questo è necessaria una collaborazione tra: - Unione Europea, che può incentivare l occupazione giovanile tramite programmi appositi (ie: Your First Eures Job) e definire un framework di regole comuni. - Intermediari privati multinazionali che, raccordandosi con il pubblico, siano in grado di promuovere un matching tra domanda e offerta di lavoro a livello non solo domestico, ma sovranazionale. 12
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