Fonte : http://www.medicitalia.it/salute/cistite è un'infiammazione che colpisce la vescica di uomini, donne e bambini. L'infiammazione può essere dovuta principalmente ad alcuni batteri più frequentemente il colibacillo escherichia coli (presente nelle feci) ma anche il proteus mirabilis, la klebsiella pneumoniae, lo stafilococco aureus etc. Possono favorirla altre cause come una predisposizione genetica o un traumatismo uretrale. Nella maggior parte dei casi si tratta di un' infezione ascendente in quanto i batteri dall' esterno, tramite l uretra, arrivano fino alla vescica (vero e proprio serbatoio dell urina).
Più facilmente colpisce le donne e perché hanno un' uretra più corta, circa 4/5 cm (l uretra maschile è lunga circa 16/18 cm) e perché l uretra sbocca vicino alla vagina, dove comunemente si annidano moltissimi germi anche di provenienza anche fecale (poca è la distanza tra l orifizio anale e la vagina). Circa il 25% delle donne almeno una volta l' anno contrae questa malattia. L'incidenza aumenta con l aumentare dell età e il recidivare delle infiammazione può portare ad una cronicizzazione della stessa. Più raramente può essere un' infezione discendente e che quindi discende dal sangue, tramite i reni alla vescica (ad es.tbc urinaria). La cistite può esordire con pollachiuria e dolore soprattutto alla fine della minzione quindi dare sintomi di se immediati o essere prevenuta da bruciori urinari (uretrite)
La cute che ricopre i genitali esterni della donna, produce uno strato superficiale idro-lipidico che aumenta la resistenza alle infezioni (lavare i genitali esterni con sapone e più volte al giorno favorisce le infiammazioni). Inoltre la vagina è ricoperta da un epitelio resistente quanto l epitelio che è presente nel palmo delle mani, e sono presenti batteri saprofiti (lactobacillus) che acidificano l ambiente aiutando a prevenire le infiammazioni. Anche il bere molta acqua è una prevenzione della infiammazione vescicale proprio per il frequente lavaggio dell uretra che aiuta a non far risalire i batteri lungo l uretra. Lo stress accentuato poi la favorisce proprio perché indebolisce le difese dell organismo. Il recidivare degli episodi infiammatori costituisce una condizione invalidante con alterazioni della propria vista sociale.
La cistite acuta si manifesta immediatamente e drammaticamente con fastidio /dolore alla minzione (disuria), aumento della frequenza a urinare (pollachiuria) anche di notte (nicturia), dolore soprattutto al termine della minzione (dovuto all accartocciamento della vescica), urine maleodoranti e corpuscolate sino al vero e proprio pus e possibilità di febbre alta con brivido che poi recede da sola con intensa sudorazione (febbre urinaria). Un tipo di cistite frequente è la CISTITE EMORRAGICA questa è caratterizzata dal fatto che i batteri arrivati alla vescica, provocano infiammazione acuta con congestione dei vasi venosi e loro facile rottura e conseguente urina mista a sangue oltre ai sintomi appena detti caratteristici della cistite acuta. Alcune cellule della mucosa vescicale (propriocettori) che hanno la funzione di rispondere con lo stimolo della minzione alla pressione esercitata dal riempimento vescicale, proprio perché infiammate, rispondono provocando lo stimolo della minzione anche a scarso riempimento vescicale giustificando il sintomo pollachiuria e nicturia.
CAUSE DELLA CISTITE Una cattiva igiene, specie nelle donne che, a causa della già citata uretra più corta, meno si difendono, può essere causa delle cistiti. Un' altra causa di infiammazione possono essere rapporti sessuali particolarmente traumatici e sarebbe bene urinare per lavare l uretra dopo ogni rapporto.. Altra causa possono essere dei parassiti tipici delle popolazioni del Nord Africa e del Medio Oriente (bilharziosi). Ulteriori cause possono essere prodotti per l' igiene intima troppo aggressivi o troppo frequenti lavaggi che asportano del tutto la fisiologica pellicola idrolipidica utile alla prevenzione delle infezioni. continua
Anche la menopausa è tra le possibili cause della cistite e questo per un cambiamento dell' assetto ormonale. In particolare gli estrogeni prodotti dall' organismo femminile rendono l epitelio dei genitali esterni più resistenti alle infezioni limitando la secchezza vaginale ed aumentandone l acidità. Da ciò l aumento di frequenza di cistiti nelle donne anziane che, per l atrofia ovarica, lamentano un inevitabile diminuizione del tasso estrogenico. Anche gli spermicidi aumentano il rischio di cistiti alterando le secrezioni vaginali. Esistono poi cause congenite per malformazioni che aumentano il ristagno vescicale e la frequenza di cronicizzazioni. Le persone portatrici di catetere vescicale, poi facilmente vanno incontro a episodi cistitici e comunque presentano una batteri uria inevitabile pur ponendo le dovute attenzioni al momento della sostituzione dello stesso.
TERAPIA MEDICA DELLA CISTITE Alcuni antibiotici sono più efficaci per alcuni batteri altri lo sono per altri e quindi sarebbe utile conoscere il germe che ha provocato l infezione. Come si diceva il batterio più frequente è L Escherichia ma anche soprattutto i batteri definiti Gram negativi, meno frequentemente i batteri Gram positivi(soprattutto nei portatori di catetere vescicale). In teoria quindi sarebbe utile eseguire una urinocoltura con relativo antibiogramma per identificare l antibiotico più efficace, ma considerati i tempi di coltura batterica la risposta di una urinocoltura necessita di almeno di 3 gg e non sempre può essere atteso tale periodo.
Ne consegue che per lo più vengono usati in prima istanza antibiotici efficaci per batteri Gram negativi. Inoltre assieme all urinocoltura che deve precisare anche la quantita di batteri per ml (carica batterica) va sempre associato un esame delle urine poiché facilmente possono esserci risultati falsi positivi (urine inquinate). Sempre importante, inoltre, l assunzione di liquidi per lavare la vescica abbondantemente oltre all uso di spasmolitici sintomatici a seconda del bisogno. Infine nel caso di malformazioni congenita, possono essere utili degli interventi, laddove sono possibili, che ripristinino l anatomia della vescica evitando ristagni urinari ( ad esempio l asportazione dei diverticoli vescicali).