CENTRO DI FISIOPATOLOGIA DELLA NUTRIZIONE APPLICATA ALLO SPORT Progetto di istituzione di un Centro di Studio delle problematiche della nutrizione applicata allo sport che si propone di essere accreditato ufficialmente dalle varie Federazioni come strumento per la valutazione e trattamento nutrizionale degli atleti aderenti. Introduzione Negli ultimi decenni le moderne acquisizioni scientifiche hanno dimostrato come i problemi nutrizionali siano correlati ad un peggioramento della qualità della vita del soggetto e come sia maggiore l incidenza di complicazioni e di altre malattie ad essa associate. La misurazione del peso corporeo è, insieme alla statura, uno dei parametri fondamentali per la caratterizzazione antropometrica di un individuo. Qualunque sia la disciplina sportiva praticata, assume un importanza rilevante il controllo del peso corporeo inteso come identificazione, eventuale raggiungimento e mantenimento del peso ideale. E intuitivo quanto sia fondamentale una riduzione del peso corporeo allorquando questo sia in eccesso, sia per ottenere prestazioni di rilievo, in caso di atleti di élite, sia, nel caso si tratti di sportivi della domenica, per poter praticare la propria disciplina in condizioni tali da evitare un surplus di fatica con conseguente nocumento alla propria salute. Tra le varie definizioni di peso ideale scegliamo questa: quel peso corporeo con il quale un individuo raggiunge un equilibrio tra il miglioramento della capacità prestative ed una condizione di assoluto benessere. Non poche difficoltà sorgono quando si tratta di tradurre in numeri il concetto precedentemente espresso. Un aiuto ci giunge dall Indice di Massa 1
Corporea (IMC oppure BMI in inglese, che si ottiene dividendo il peso corporeo per il quadrato dell altezza espressa in metri) che individua un range di normalità per quei soggetti che presentano valori compresi tra 19 e 25 Kg/m 2, sarebbe a dire, per un uomo adulto alto 180 cm, un peso che deve oscillare tra 61,5 Kg e 81 Kg. Risulta abbastanza evidente la presenza di un oscillazione troppo ampia in questi valori, addirittura 20 Kg. Questi valori tengono conto solo di una condizione di buona salute, non considerando le necessità che presentano gli atleti. Infatti un atleta dalla muscolatura ipertrofica risulterebbe classificato in sovrappeso se non addirittura come obeso; per contro atleti impegnati in discipline prevalentemente aerobiche potrebbero risultare in netto sottopeso. E evidente, quindi, che un criterio di classificazione, come quello dell IMC, molto utile per definire una condizione nutrizionale a livello generale di popolazione, mostra, però, notevoli limiti quando viene applicato su una fascia specifica della popolazione: gli atleti. Si evince, quindi, la necessità di un parametro di classificazione più idoneo, che possa misurare la composizione corporea dato che peso e statura soltanto non sono sufficienti. Ma il corpo umano da che cosa è composto? Cosa dobbiamo misurare? Sono diversi i modelli di composizione del corpo umano proposti dalle varie scuole nutrizionali, in linea di massima è universalmente accettato il modello multicompartimentale, basato su cinque compartimenti, anche se può essere sufficiente la classificazione fondamentale in 2 soli compartimenti: Mod. bicompartimentale Massa grassa (FAT) mod. a 5 compartimenti Massa grassa Massa magra (FFM) Acqua corporea Massa proteica Minerali glicogeno 2
Risulta intuitivo quanto sia importante avere la possibilità di misurare la massa grassa per poter definire esattamente lo stato di forma di un individuo, in modo particolare di un atleta, per avere, così, la capacità di intervenire in modo mirato per, eventualmente, aumentare la massa magra e diminuire la massa grassa. Infatti un aumento della massa muscolare a scapito di quella grassa è di fondamentale importanza sia nella vita quotidiana che nella pratica sportiva. Il problema della scorretta alimentazione è in costante crescita in anche in un mondo come quello dello sport in cui le informazioni derivate dai vari esami nutrizionali (antropometria, composizione corporea, rilevamento dei consumi alimentari, ematochimici, adeguamento del bilancio energetico, etc.) hanno la fondamentale funzione di verificare il mantenimento dell omeostasi generale dell organismo e quindi lo stato di salute. L integrazione delle suddette informazioni consente di unire le competenze del medico sportivo e dello staff di preparatori atletici permettendo a questi ultimi di avere il quadro completo degli elementi necessari a programmare in modo ottimale i carichi di lavoro. Oltretutto il rilevamento periodico di questi parametri può fornire il riscontro oggettivo degli effetti degli allenamento sulle diverse strutture e componenti corporee. Nello sport, la relazione biunivoca tra stato nutrizionale e stato di salute si annuncia nel breve termine influenzando la capacità di performance; ciò significa che il decadimento dell assetto nutrizionale ha ripercussioni sulla salute, ma rischia di diventare secondario all obiettivo di garantire elevate performances: o la prestazione appare prioritaria o aumenta il rischio di malnutrizione (B.G. Wiita - I.A. Stombaugh 1995) Con diete molto restrittive e non adeguate al singolo individuo l eventuale rapida perdita di peso avverrebbe soprattutto a scapito della massa magra cioè del muscolo (deperimento) o a scapito dei liquidi (disidratazione) e non, come dovrebbe essere, a scapito della 3
massa grassa (dimagrimento) condizione ottenibile solo con adeguato protocollo dietetico e con continuo monitoraggio strumentale dello stato nutrizionale. Tutto ciò è ancora più importante se si considera che negli atleti di elevato livello un aumento del peso corporeo può essere dovuto ad un aumento del trofismo muscolare indotto dallo stimolo allenante, pertanto risulta fondamentale verificare quale sia il comparto fisiologico responsabile dell incremento del peso. E fin troppo evidente la necessità di concentrare risorse, anche alla luce dei continui miglioramenti ottenuti dagli schemi terapeutici finora utilizzati, sullo studio e validazione di nuovi protocolli sperimentali. Vi è attualmente negli ambienti scientifico-sportivi un largo consenso sulla necessità di sottoporre i tutti gli atleti professionisti e non a valutazione della composizione corporea funzionale allo svolgimento del geso motorio, dello stato nutrizionale e del dispendio energetico per la definizione dello stato di salute quale fattore essenziale al miglioramento delle capacità prestazionali. Materiali e metodi in uso presso il nostro centro: 1. Studio delle abitudini alimentari somministrazione del seven days diary e del recall delle 24 ore (valutazione dell introito energetico) anamnesi familiare, fisiologica e patologica anamnesi e monitoraggio della sensazione di fame basale ed in relazione ai cambiamenti della composizione corporea 2. Valutazione e monitoraggio dello stato nutrizionale e della composizione corporea Valutazione clinica (anamnesi, esame obiettivo) Esami bioumorali e ormonali Valutazione antropometrica (peso, statura, BMI, diametri e circonferenze corporee, plicometria) 4
Impedenziometria a frequenza spettroscopica per la determinazione dei comparti idrici: acqua totale corporea, extra e intra-cellulare (massa cellulare metabolicamente attiva). Misura corporea totale e topografica della massa grassa e della massa magra mediante densitometria a doppio raggio X (DXA), per addome e tronco (DXA segmentale). Misura del dispendio energetico basale con calorimetria indiretta (calorimetro fisso e portatile). Calcolo e studio del bilancio energetico (differenza tra dispendio ed introito calorico) Monitoraggio regolare della composizione corporea nel corso del trattamento interdisciplinare integrato atto a stabilire un controllo di qualità nel dimagramento 3. Dietoterapia Trattamento Interdisciplinare integrato calendario di regolari incontri dell intera equipe interdisciplinare per la stesura ed il controllo di un piano integrato di intervento Elaborazione sulla base delle misure effettuate di programma dietoterapico, in correlazione oltre che all eccesso di massa grassa regionale e totale anche alle patologie metaboliche. L obiettivo intorno a cui impostare l intervento terapeutico è la valutazione della composizione corporea e il giudizio di adeguatezza o meno delle singole componenti tissutali (massa magra, massa grassa, ecc.) all intera massa corporea e al suo peso in rapporto alle caratteristiche della disciplina sportiva praticata ed alle diverse fasi della stagione di gara. allestimento di un calendario di incontri, individuali e di gruppo, dedicati al supporto psicologico ed all educazione alimentare e comportamentale monitoraggio costante allo scopo di assicurare la corretta esecuzione e la totale adesione al protocollo proposto. 5
4. Valutazioni funzionali Misurazione della forza, potenza e velocità di contrazione muscolare tramite encoder lineare che registra l accelerazione del movimento eseguito mediante elettromiografia di superficie (muscle-lab). Misurazione della funzionalità respiratoria mediante spirometria semplice. Precedenti esperienze lavorative: F.C. Avezzano Calcio, campionato di calcio serie C1 Reggina Calcio, campionato di calcio serie A A.S. Roma Calcio, campionato di calcio serie A Sampdoria Calcio, campionato di calcio serie A U.S. Avezzano Rugby, campionati serie B e serie A Marsica Boxe, pugili professionisti e dilettanti Fiamme Gialle, collaborazione trattamento atleti diverse discipline Obiettivi: Istituzione di un Centro di Studio sulle problematiche della nutrizione applicata allo sport che si propone di essere accreditato ufficialmente dalle varie Federazioni come strumento per la valutazione nutrizionale degli atleti aderenti. Il vantaggio che ci premuriamo di offrire alle Federazioni Sportive che vorranno accreditarci come loro strumento di valutazione per gli atleti aderenti sta nella opportunità di avere a disposizione un centro già costituito ed operante da vari anni, dotato di tutte le più moderne ed efficaci metodiche strumentali e quindi senza la necessità di costruire o spendere nulla, unitamente, e soprattutto, ad un team di assoluto prestigio nel campo della scienza dell alimentazione. 6
Il nostro team: Presidente: Prof. N. Di Lorenzo, Università di Roma Tor Vergata, fac. Medicina Direttore Scientifico: Prof. A. De Lorenzo, direttore Dipartimento Alimentazione Umana, Università Tor Vergata Roma, fac. Medicina Consulenti: Prof. Nicolantonio D Orazio, Università di Chieti, fac. Medicina Prof. M.G. Tozzi Ciancarelli, Università di L Aquila, fac. Medicina Personale operativo: Dott. C. Orlandi, nutrizionista Prof. A. Petroni, cardiologia Dott.ssa P. De Vecchis, medicina interna, endocrinologia Dott. F.S. Altorio, chirurgia generale Dott. Adriani, ortopedia, traumatologia sportiva Dott,ssa S. Cera, medicina dello sport Dott. A. Bellotta, psichiatria Dietista T. Cacace, dietistica Dietista E. Mariani, dietistica Responsabile del progetto: Dott. Carmine Orlandi, tel. 333 3163244 e-mail: carmineorlandi@virgilio.it 7