CONSORZIO ITALIANO BIOGAS



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CONSORZIO ITALIANO BIOGAS Rassegna Stampa del 11/02/2013 La proprietà intellettuale degli articoli è delle fonti (quotidiani o altro) specificate all'inizio degli stessi; ogni riproduzione totale o parziale del loro contenuto per fini che esulano da un utilizzo di Rassegna Stampa è compiuta sotto la responsabilità di chi la esegue; MIMESI s.r.l. declina ogni responsabilità derivante da un uso improprio dello strumento o comunque non conforme a quanto specificato nei contratti di adesione al servizio.

INDICE CONSORZIO ITALIANO BIOGAS Il capitolo non contiene articoli ENERGIE RINNOVABILI 09/02/2013 Il Sole 24 Ore Una multiutility che genera valore locale ed opera a livello nazionale 10/02/2013 Il Sole 24 Ore Bollette a rischio Robin tax 10/02/2013 Il Sole 24 Ore F2i punta sulle autostrade 11/02/2013 Il Sole 24 Ore Sistema casa, produzione in caduta libera 11/02/2013 Il Sole 24 Ore Anie e Ice «accendono» Dubai 11/02/2013 La Repubblica - Nazionale Fonti rinnovabili Obama annuncia la svolta "verde" 10/02/2013 La Stampa - Alessandria "Contro i biodigestori di cui non si sa niente" 11/02/2013 La Stampa - Cuneo Energia solare per 60 mila case 09/02/2013 Il Messaggero - Umbria I temi: energia pulita e piccole imprese 10/02/2013 QN - Il Resto del Carlino - Reggio Emilia «Sul biogas pronti a fare denuncia» 10/02/2013 Il Gazzettino - Padova «No all'impianto di biogas» Comitato e raccolta firme 10/02/2013 Il Gazzettino - Padova Lega: «Il biogas porta degrado e traffico» 11/02/2013 QN - Il Giorno - Milano No all'impianto di biogas A rischio i terreni agricoli 7 8 10 12 14 16 18 19 20 21 22 23 24

11/02/2013 L Unita - Nazionale Servizi pubblici locali Affrontare i temi concreti 11/02/2013 La Gazzetta Del Mezzogiorno - Brindisi «Centrale biomasse? No grazie» 11/02/2013 Corriere Adriatico - Ancona I guardiani dell'ambiente 11/02/2013 Corriere dell'umbria Fotovoltaico al "Gioli" Domani il taglio del nastro 10/02/2013 Eco di Bergamo «Sì, tratteremo molti più rifiuti Ma ne guadagnerà l'ambiente» 10/02/2013 Gazzetta del Sud - Nazionale Quel chimico esperto di green economy che lavora per una multinazionale russa 10/02/2013 Il Giornale del Piemonte L'energia verde è sempre più scelta 10/02/2013 La Liberta Colture da biomassa: se ne parla alla Tadini 10/02/2013 La Voce di Romagna - Ravenna Aziende agrituristiche, soldi e opportunità per chi investe nelle energie rinnovabili 10/02/2013 Messaggero Veneto - Nazionale Biomasse, avviate indagini geologiche per la centrale 11/02/2013 La Repubblica - Affari Finanza Erg accelera sull'eolico Ebitda 2013 a 500 milioni 11/02/2013 La Repubblica - Affari Finanza Mangiatorella, l'acqua "verde" si imbottiglia a energia solare 11/02/2013 La Repubblica - Affari Finanza "Sull'ambiente siamo i più competitivi" 11/02/2013 Corriere Economia Rinnovabili Un gioco di specchi per rilanciare il made in Italy 11/02/2013 Corriere Economia Serve subito maggiore trasparenza 11/02/2013 Corriere Economia Luce Come raffreddare la bolletta 11/02/2013 ItaliaOggi Sette - Nazionale Come si gestiscono le fonti rinnovabili 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 40 41 43

11/02/2013 ItaliaOggi Sette - Nazionale Il Piano casa? Ora convince 08/02/2013 Capital La Tour Eiffel com'era e come sarà 09/02/2013 L'Enologo IL PUNTO DEL MINISTRO CATANIA SULL'OPERATO DEL SUO DICASTERO DOPO UN ANNO DI COSTRUTTIVO LAVORO 08/02/2013 Virgilio.it 11:04 Apple deposita brevetto, si avvicina iphone solare 10/02/2013 La Voce di Mantova Cresce la sensibilità degli italiani verso l'energia verde, la sceglie il 12% 10/02/2013 Prima Pagina Agroenergie per riscaldare le scuole 11/02/2013 Prima Pagina Impianto a biomasse, summit con i grillini 09/02/2013 Quotidiano di Sicilia La grande corsa del fotovoltaico 08/02/2013 Effe - La Finanza Personale Investire in Africa fra fantasia e realtà 09/02/2013 Energia 24 tante opportunità per le rinnovabili in romania, nonostante la burocrazia 09/02/2013 Energia 24 RINNOVABILI TERMICHE AL CENTRO DELLA SEN 09/02/2013 Energia 24 LA SFIDA GLOBALE DELL'ENERGIA SOSTENIBILE PER TUTTI 09/02/2013 Energia 24 Mwh allarga verso est le frontiere europee del business 09/02/2013 Energia 24 RINNOVABILI INTEGRATE PER EDIFICI A CONSUMI QUASI ZERO 09/02/2013 Energia 24 Tecnologie combinate per un'abitazione autosufficiente 09/02/2013 Energia 24 IN SCOZIA I CITTADINI INVESTONO NELL'ENERGIA DEL VENTO, COSÌ LE PALE EOLICHE PIACCIONO DI PIÙ 44 46 47 49 50 51 52 53 54 56 59 62 66 68 72 73

09/02/2013 Energia 24 Storia e Sostenibilità viaggiano insieme nella riconversione dei vecchi mulini ad acqua 09/02/2013 Energia 24 Un mezzo per favorire l'autoconsumo locale di energia 08/02/2013 Valori CATTURA E STOCCAGGIO DELLA CO IN SUDAFRICA 75 77 78

ENERGIE RINNOVABILI 49 articoli

09/02/2013 Il Sole 24 Ore Pag. 19 (diffusione:334076, tiratura:405061) INFORMAZIONE PROMOZIONALE Provincia di CREMONA - Aziende Eccellenti Una multiutility che genera valore locale ed opera a livello nazionale LGH distribuisce gas, energia e tlc evolute in oltre 250 comuni nelle province di Brescia, Cremona, Lodi e Pavia Una realtà a caratura nazionale con un forte impegno nel risolvere le esigenze dei servizi pubblici locali: questi i driver strategici del Gruppo LGH, la multiutility che serve oltre 1 milione di abitanti in più di 250 Comuni nelle province di Brescia, Cremona, Lodi e Pavia. Nel settore delle utilities la competizione si gioca sia a livello continentale con importanti player sempre più monoservizio con poco o nessun radicamento sul territorio, che a livello locale, dove le tradizioni di realtà ex monopoliste hanno saputo creare un legame di fiducia con i propri clienti. A quest'ultimo modello fa riferimento LGH, una vera multiutility. A Cremona trova sede la Holding che governa un insieme di società che competono - a livello nazionale - nei settori: ambiente, vendita e distribuzione di gas, produzione e distribuzione di energia elettrica, cogenerazione e teleriscaldamento, servizio idrico integrato e gestione dei rifiuti. LGH sviluppa investimenti nelle energie rinnovabili, come il fotovoltaico e le biomasse, e nelle telecomunicazioni con il patrimonio infrastrutturale e professionale di due società del Gruppo Lineacom (attiva nella Franciacorta e nel Pavese) e Aemcom di Cremona. Così LGH è anche un operatore capace di farsi carico dei problemi di digital divide e garantire a tutti l'accesso alle nuove tecnologie. www.lgh.it ENERGIE RINNOVABILI - Rassegna Stampa 11/02/2013 7

10/02/2013 Il Sole 24 Ore Pag. 22 (diffusione:334076, tiratura:405061) Energia. L'Autorità segnala al Parlamento 199 operatori che hanno «aumentato i margini di contribuzione» Bollette a rischio Robin tax L'ipotesi è che la crescita dell'ires sia stata scaricata sui consumatori LA DIFESA Chicco Testa (Assoelettrica): le tariffe sono fisse e non c'è possibilità di recuperare la riduzione del margine indotta dalla tassazione Celestina Dominelli ROMA Le associazioni dei consumatori sono sul piede di guerra, ma per ora è soltanto un "sospetto". Anche se dietro potrebbe esserci, come segnala l'autorità per l'energia, il tentativo di "scaricare" l'impatto della Robin tax sulle tasche dei consumatori. Il condizionale però è d'obbligo perché, per il momento, l'unico dato certo è che 199 operatori (105 attivi nel settore elettrico e 94 in quello petrolifero) mostrano «una variazione positiva del margine di contribuzione semestrale riconducibile, almeno in parte, alla dinamica dei prezzi». Facendo sorgere appunto il sospetto che, a seguito dell'introduzione nel giugno 2008 dell'addizionale Ires per le imprese energetiche, gli operatori abbiano provato ad ammortizzare gli effetti della nuova imposta aumentando il differenziale tra i prezzi d'acquisto e quelli di vendita. E infrangendo il cosiddetto "divieto di traslazione", su cui l'autorità presieduta da Guido Bortoni è chiamata a vigilare e a fornire un quadro puntuale della sua attività al Parlamento, ma non ha - come ha confermato di recente il Consiglio di Stato - alcun potere d'ammenda. Il faro è acceso, ma nessun allarmismo. Dal momento che, in diversi casi, come ha già constatato la stessa Aeeg, le variazioni positive non rappresentano necessariamente una traslazione d'imposta, ma sono legate in generale a un aumento dei prezzi finalizzato al recupero di efficienza finalizzato al recupero di efficienza persa a causa dell'aumento dei costi di gestione. Mentre le imprese suggeriscono di leggere i dati con la massima prudenza. «Prima di gridare al ladro sarebbe opportuno verificare che sia stato davvero commesso il furto», sottolinea il presidente di Assoelettrica, Chicco Testa, che ricorda come «le tariffe sono fisse e non c'è possibilità di recuperare in alcun modo la riduzione del margine indotta dalla Robin tax». Tornando comunque ai "casi sospetti", non tutti poi, come chiarisce l'autorità, sono stati chiamati a fornire delucidazioni. L'attenzione si è infatti concentrata soprattutto su coloro che «presentano una variazione positiva del margine di contribuzione anche a livello annuale e su quelli, pur considerando le componenti economiche di periodo legate all'efficienza interna, mostrano una variazione residuale del margine sia a livello semestrale che annuale». L'Autorità ha poi passato in rassegna anche i dati contabili del 2011 per verificare eventuali violazioni del divieto di traslazione. Divieto, va ricordato, già monitorato dall'aeeg anche nelle relazioni precedenti sulla Robin tax. Il cui gettito è andato crescendo nel 2011 per via dell'estensione della tassa alle società di reti (600 milioni) e di fonti rinnovabili e soprattutto a seguito dell'aumento di quattro punti percentuali della maggiorazione Ires. Che è finita peraltro anche sul tavolo della Consulta (la pronuncia è attesa per marzo) e che sarà oggetto di un confronto, mercoledì prossimo, tra le imprese del settore promosso da Confindustria Energia. Proprio le modifiche introdotte in corsa con l'innalzamento dell'aliquota, riferisce poi l'autorità nel suo report, hanno fatto sì che il gettito del 2011 toccasse quota 1,45 miliardi di euro, di cui 1,25 provenienti dall'energia elettrica e dal gas, cioè l'86% del contributo ascrivibile a tutto il settore energetico. Un balzo significativo non solo rispetto al 2010 - quando i proventi della Robin tax si sono attestati a 527 milioni di euro - ma anche rispetto ai 900 milioni stimati nella relazione tecnica allegata dal Dl 138/2011 (quello che ha rimodulato l'imposta) e "tarati" sulle semestrali di Terna e Snam: per la prima la previsione era pari a 90 milioni (il dato effettivo si è attestato a 81,32 milioni), per la seconda, invece, la stima era di 220 milioni, ma l'addizionale pagata è stata di 104,36 milioni. Il contributo maggiore, però, è arrivato dal gruppo Enel, di cui 312,3 milioni ENERGIE RINNOVABILI - Rassegna Stampa 11/02/2013 8

10/02/2013 Il Sole 24 Ore Pag. 22 (diffusione:334076, tiratura:405061) versati da Enel Distribuzione. RIPRODUZIONE RISERVATA Il sistema di distribuzione dell'elettricità Fonte: Autorità per l'energia 700 740 1.457 525 552 476 402 2008 2009 2010 2011 2008 2009 2010 2011 L'ATTIVITÀ Operatori sottoposti alla vigilanza Robin Tax Petrolifere L'AMMONTARE Addizionale IRES di competenza degli esercizi 2008-2011 Energia elettrica e gas Casi sospetti Addizionale IRES petrolifere Addizionale IRES energia elettrica e gas ENERGIE RINNOVABILI - Rassegna Stampa 11/02/2013 9

10/02/2013 Il Sole 24 Ore Pag. 25 (diffusione:334076, tiratura:405061) Infrastrutture. L'obiettivo: realizzare un polo significativo, in linea con quelli dei maggiori Paesi europei F2i punta sulle autostrade Lettera di Gamberale ai soci: ora lo sviluppo di una filiera a Nord GLI ALTRI INVESTIMENTI La rete viaria fa seguito all'ingresso nella banda larga, alla distribuzione del gas, al waste to energy e al grande polo aeroportuale Cheo Condina Il fondo F2i mette nel mirino il sistema viario del Nord Italia. Dopo uno shopping a tutto campo, che negli ultimi anni ha visto il fondo guidato da Vito Gamberale rilevare diversi asset infrastrutturali nel Paese (per ultimi gli aeroporti di Torino e Firenze), il prossimo obiettivo potrebbe essere "lo sviluppo di una filiera autostradale". Lo annunciano in una lettera firmata da Ettore Gotti Tedeschi e dallo stesso Gamberale, presidente e ad di F2i, e inviata agli investitori e al cda per commentare l'attività svolta nel 2012 e le prospettive future e per ribadire la correttezza del proprio operato sull'ipo della Sea. Autostrade, dunque, con due target che già da tempo sarebbero stati individuati dal fondo, nonostante entrambi presentino elementi di criticità rilevanti: la Milano Serravalle (con l'84% circa messo all'asta dagli enti locali) e l'autostrada Brescia-Padova, anche nota come Serenissima, dove i privati, ovvero il tandem Intesa Sanpaolo-Astaldi, sono da poco saliti sopra il 50%. In generale, F2i sarebbe interessata a tutta la rete del Nord Ovest e in particolare all'intera A4, che si estende fino a Trieste ed è l'autostrada più trafficata d'italia. La filosofia d'investimento è sempre la stessa: realizzare una filiera che diventi "un aggregato omogeneo di asset - si legge nella missiva anticipata da Radiocor - al fine di realizzare anche in Italia complessi significativi in linea con quanto da tempo esiste negli altri maggiori Paesi europei". Del resto, come ricordano i manager, F2i ha già costruito sei importanti poli d'attività: "un'importante rete nella distribuzione gas" (con Enel Rete Gas), "un riferimento d'avanguardia" nella banda larga (Metroweb), "un significativo sistema nel waste to energy" (attraverso le due joint venture con Iren), "una più articolata presenza nel campo aeroportuale" (a Napoli, Torino, Napoli, Firenze e a Milano con Sea) e "realtà non trascurabili" nell'acqua (sempre con Iren) e nelle energie rinnovabili. Il tutto per un capitale impegnato che complessivamente sfiora 2,1 miliardi di euro con il primo fondo interamente utilizzato (restano disponibili 52 milioni sugli 1,852 miliardi iniziali) e il secondo che ha già impegni oltre 300 milioni. Gli investitori vengono inoltre messi al corrente che nell'ultimo bimestre, "in quanto soggetto sorvegliato, ha ricevuto una visita ispettiva della Banca d'italia", della quale si attendono "la relazione finale e spunti per rafforzare ancor di più la governance e la trasparenza di F2i". Per tornare alle autostrade, già quest'anno la partita giocata dal fondo potrebbe registrate evoluzioni importanti. A luglio scade infatti il nuovo bando sulla quota di controllo della Serravalle, messa in vendita da Comune e Provincia di Milano. Un dossier piuttosto intricato (già a novembre l'asta era andata deserta) sia per il prezzo richiesto, che resta elevato a fronte del trend decrescente della redditività dell'asset, sia perchè resta ancora irrisolto il nodo della controllata Pedemontana, che ha un forte fabbisogno di equity per essere realizzata. Non mancano i punti interrogativi anche sulla Serenissima, la cui concessione scade il prossimo 30 giugno. L'ipotesi era quella di prolungarla fino al 2026, ma solo in caso di approvazione definitiva del completamento verso Nord della A31 (la Rovigo-Vicenza-Trento), progetto tuttavia osteggiato dalla A22, cioè l'autobrennero. In gioco c'è un pacchetto d'investimenti da 3 miliardi, con il relativo piano tariffario, ma senza un accordo sull'a31 la concessione rischia di andare a gara in virtù delle normative comunitarie. Un quadro, insomma, molto fluido, in cui F2i - che già in passato aveva provato a rilevare la partecipazione del Comune di Milano nella Brescia-Padova - potrebbe giocare un ruolo di primo piano. La quota ceduta da Palazzo Marino, poi, andò ad Astaldi che oggi detiene il 15% dell'autostrada e la controlla insieme a Intesa Sanpaolo, arrivata al 35% dopo avere rilevato le quote dell'imprenditore Rino Gambari nel 2010. Ma proprio la banca, in quanto investitore finanziario, nonostante l'elevato prezzo di carico della Serenissima, in futuro potrebbe decidere di dismettere la partecipazione, aprendo l'azionariato a un ENERGIE RINNOVABILI - Rassegna Stampa 11/02/2013 10

10/02/2013 Il Sole 24 Ore Pag. 25 (diffusione:334076, tiratura:405061) importante riassetto. RIPRODUZIONE RISERVATA Performance e strategie L'ANDAMENTODELLE UTILITY MktCapà (1) P/E Fy1* P/E Fy2* P/E Fy3* Ev/Ebitda Fy1* Ev/Ebitda Fy2* Ev/Ebitda Fy3* Terna 6.078 13,8 13,6 12,4 9,3 8,9 8,3 Snam Rg 11.883 13,0 12,5 11,2 9,8 9,4 8,9 Red Electrica 5.046 10,4 9,5 8,7 8,7 8,2 7,7 National Grid 31.364 12,9 12,9 12,4 11,5 10,9 10,4 Ren 1.657 8,1 7,7 7,3 8,9 8,6 8,4 Severn Trent (GBp) 4.601 16,6 15,8 15,6 12,1 11,8 11,6 UnitedUtilities (GBp) 5.632 16,7 15,4 14,1 12,9 12,2 11,4 Utilities regolate 74.973 13,2 12,8 12,0 10,8 10,3 9,5 UtilitiesPanEuropee 374.157 9,8 10,1 9,4 8,7 8,7 8,3 (*) I, II, III quadrimestre 2012; (1) capitalizzazione di mercato 0 5 10 15 20 25 30 Edf Enel Eon Gsz Gsz Energy Ibe Rwe 0 10 20 30 40 50 Edf Enel Eon Gsz Gsz Energy Ibe Rwe LARIDUZIONE DEI COSTINOMINALI(SU EBITDA) Datiin% ILTAGLIO RISPETTO ALL'UTILEPRE-TASSE Datiin% I dati 2,1 miliardi Gli investimenti effettuati F2i ha già effettuato investimenti per 2,1 miliardi attraverso due fondi 3 miliardi L'ampliamento della Serenissima Servono 3 miliardi di investimenti per ampliare la Serenissima Foto: Al vertice. L'amministratore delegato di F2i Vito Gamberale ENERGIE RINNOVABILI - Rassegna Stampa 11/02/2013 11

11/02/2013 Il Sole 24 Ore Pag. 11 (diffusione:334076, tiratura:405061) Bilanci. Dalle macchine per il movimento terra alle piastrelle sono molti i segmenti della filiera che hanno chiuso il 2012 con una flessione a doppia cifra Sistema casa, produzione in caduta libera In controtendenza solo le ristrutturazioni che rappresentano un terzo del business delle costruzioni Rosalba Reggio PAGINA A CURA DI Rosalba Reggio Tutta colpa della casa. Dalle piastrelle ai rubinetti, dalle lavatrici ai mobili, dagli infissi ai cancelli: è pesante il crollo, sul mercato domestico, della lunga catena del manifatturiero legata alle sorti della casa. Due i dati di partenza: le transazioni residenziali, che nel 2012 sono stimate dall'agenzia del Territorio a quota 460mila contro le 603mila del 2011; e i permessi di nuove costruzioni, crollati dai quasi 18 milioni del 2007 a circa gli 8 milioni del 2011. Da questi numeri è partito l'effetto domino che, in cinque anni, ha rappresentato il 10% della flessione del manifatturiero italiano. Come si legge dall'analisi dei Settori Industriali di Prometeia-Intesa Sanpaolo «gli investimenti in costruzioni, nell'ultimo quinquennio, hanno evidenziato una flessione cumulata nell'ordine del 23% (si veda grafico in pagina). Particolarmente colpita la voce delle nuove costruzioni residenziali, mentre unico settore in controtendenza, anche grazie alla presenza di incentivi, è stato quello delle ristrutturazioni, arrivato a rappresentare oltre un terzo dell'intera attività delle costruzioni e del genio civile in Italia». «Bisogna tornare a investire nel campo delle costruzioni - spiega Luca Turri, vice presidente di Federcostruzioni e Ucomesa, Unione Costruttori macchine edili, stradali, minerarie ed affini - perché l'effetto leva sull'occupazione è straordinario. Ogni miliardo di fatturato del settore, infatti, genera circa 10mila posti di lavoro - di cui 6mila nelle costruzioni e 4mila nell'indotto - più altri 7mila posti generati dal moltiplicatore delle famiglie, cioè dalle conseguenze della maggiore capacità di acquisto dei familiari di chi lavora nel settore. L'effetto della crisi dell'edilizia, al contrario, è devastante: nel 2012, per esempio, il cemento ha perso il 22%, il calcestruzzo il 45%, la progettazione il 20% registrando il dato peggiore dal 1999». E la lista è molto più lunga (si veda infografica): si va dalla flessione di circa il 20% del macro sistema dell'arredamento, all'11,5% degli apparecchi domestici. Pesante anche la caduta dellla ceramica. «Il mercato italiano - spiega Franco Manfredini, presidente di Confindustria Ceramica - pesa solo per il 20% della produzione nazionale perché il settore è molto orientato all'estero. Le nostre imprese, però, pagano le conseguenze di costi energetici superiori del 30% rispetto ai competitor europei, e questo in un settore dove l'energia rappresenta un terzo del costo industriale. In più, le politiche di incentivazione alle energie rinnovabili, in Italia, sono state fatte male e le forme di incentivazione del 50 e 55%, che dovrebbero essere strutturali, sono temporanee. Insomma nel Paese manca un Piano Casa che faccia ripartire l'economia». Le proposte che arrivano dagli operatori del settore per rilanciare la lunga catena legata all'edilizia sono molte. «Il prossimo governo - spiega Sandro Bonomi, presidente di Anima, la Federazione delle associazioni nazionali dell'industria meccanica varia ed affine - dovrebbe creare facilitazioni per le nuove assunzioni, non solo di giovani, ma anche di persone di tutte le età, oggi senza occupazione per colpa della crisi. I benefici fiscali, poi, dovrebbero avere, per l'assunzione di giovani, una lunga durata, come succede per gli apprendisti. Ma soprattutto la politica dovrebbe mantenere ciò che promette e promettere ciò che è realizzabile per ripristinare un clima di fiducia generale, ormai perso». «Per invertire il trend - conclude invece Turri - è necessario che la Pubblica amministrazione paghi il suo debito con le imprese (19 mld con le costruzioni e 10 con l'indotto); che si lavori a un Piano città portando avanti i 450 progetti già elaborati, a un Piano per il dissesto geologico e sismico e a un Piano di risparmio energetico. Obiettivi per i quali si dovrebbe "ammorbidire" il patto di stabilità». ENERGIE RINNOVABILI - Rassegna Stampa 11/02/2013 12

11/02/2013 Il Sole 24 Ore Pag. 11 (diffusione:334076, tiratura:405061) RIPRODUZIONE RISERVATA L'anno nero - 6% Riciclo degli infissi Nel 2012 gli scarti in legno sono diminuiti (fonte Consorzio Rilegno) -2,3% Macchine edili e stradali È la flessione 2012 del settore che cresce però nell'export (+8,1%) -21,3% Laterizi Si tratta della flessione delle vendite del 2012 sul 2011-1,7% Valvole e rubinetti Flessione del mercato per questi prodotti di uso civile -11,5% Apparecchi domestici In flessione l'indice di produzione industriale, ai livelli di 25 anni fa -29,2% Impianti e apparecchi per acque Giù le vendite del settore legato all'acqua potabile -19,7% Macrosistema arredamento È la flessione 2012 del settore, sul 2007 il calo arriva al 39,9% -17% Piastrelle in ceramica È il calo 2012 del mercato interno, crescono invece le esportazioni -27,4% Macchine movimento terra È la flessione al 30 giugno 2012; gli escavatori cingolati cedono il 34% -4,2% Infissi motorizzati Mercato interno in calo nel 2012, ma crescono export e occupazione ENERGIE RINNOVABILI - Rassegna Stampa 11/02/2013 13

11/02/2013 Il Sole 24 Ore Pag. 13 (diffusione:334076, tiratura:405061) Export. Le imprese italiane alla «Middle East electricity» che aprirà domenica Anie e Ice «accendono» Dubai Enrico Netti Enrico Netti La capacità e la forza di fare sistema per affermarsi in un mercato da oltre 130 miliardi di dollari. A tanto ammontano i piani d'investimento degli Emirati Arabi Uniti (Eau) nei settori dell'energia e delle infrastrutture. Con questo spirito una nutrita compagine di Pmi dell'elettronica ed elettrotecnica "made in Italy" si presenterà domenica prossima a Dubai per l'inaugurazione della 38esima edizione di «Middle East electricity», una delle più importanti fiere dedicate all'industria dell'energia. Per presentarle come un unico "sistema" manifatturiero è stato deciso di dare vita al "Padiglione Italia", area di circa mille metri quadri dove avranno un'immagine coordinata e maggiore visibilità. A promuovere la missione sono Anie Confindustria e l'ufficio Ice di Dubai ed è una "prima" dall'adozione del nuovo modello privatistico dell'agenzia. «È un esempio del rinnovato slancio promozionale del Sistema Italia anche in settori innovativi e dell'hi-tech - spiega Riccardo Maria Monti, presidente dell'ice -. Le imprese si affidano all'agenzia per il supporto all'estero anche in assenza di un contributo pubblico alla manifestazione». Un nuovo modello che fa leva sullo spirito di gruppo. «Prima le imprese erano presenti individualmente - ricorda Giorgio Pogliano, vice presidente di Anie Confindustria con delega all'internazionalizzazione -, ora c'è una squadra che fa sistema e si presenta come una filiera integrata ai contractor e a chi opera in uno dei mercati tra i più dinamici al mondo». La regione del Golfo si sta riprendendo dopo la profonda crisi immobiliare iniziata nel 2009, quando grandi infrastrutture e progetti urbanistici sono stati fermati o rinviati. «Il mercato sembra in ripresa e sono state annunciate nuove opere. Nella sola capitale i progetti in corso di realizzazione valgono 600 miliardi di dollari - dice Ferdinando Fiore, direttore dell'ufficio Ice a Dubai -. La fiera accoglie compratori dall'asia, dal Medio Oriente e da tutta l'africa». Dubai - hub commerciale dove nel 2012, secondo Fiore, «l'italia ha superato complessivamente i 5 miliardi di export» - è al centro di un colossale progetto d'ammodernamento, a cui si potrebbe aggiungere l'effetto "World Expo 2020", visto che ha presentato la candidatura. Nel caso venga scelta potrebbero essere investiti altri 4 miliardi di dollari in progetti immobiliari e per le infrastrutture. Nel settore dell'energia è in fase di realizzazione un impianto nucleare, con tecnologia coreana, mentre nell'ambito delle rinnovabili l'emiro ha varato un piano d'investimenti da 3,3 miliardi di dollari per creare, entro il 2030, parchi solari che potranno generare una potenza di mille Mw. Nei Paesi del Consiglio di cooperazione del Golfo sono invece in fase di progettazione o realizzazione circa 1.400 grandi progetti tra aree residenziali e commerciali, con annesse infrastrutture. «Gli altri fattori di sviluppo sono la crescente urbanizzazione e la domanda per nuove reti stradali e ferroviarie - sottolinea Donato Ferri, partner Ernst & Young responsabile del settore Infrastrutture e trasporti -. Negli Eau c'è una pipeline di progetti infrastrutturali avviati per circa 470 miliardi di euro, mentre in Arabia Saudita si registra la più alta crescita del capitale investito». Secondo uno studio realizzato dalla società di consulenza la crescita prevista nel 2013 sarà intorno al 3,7% con la prospettiva di raggiungere il 4% nel medio periodo. Ancora migliori le opportunità che offre il vicino Qatar, dove l'aumento del Pil è atteso intorno al 6 per cento. Tante opportunità per il manufatturiero italiano, che purtroppo sconta l'assenza di colossi in grado di aggiudicarsi questi grandi progetti. «Nell'area godiamo di una reputazione tecnica ai massimi livelli - premette Gianpietro Fredi, a.d. della Selta, media impresa specializzata nell'energy automation & optimization -. Quello che manca sono i main contractor italiani, che una volta vinto un progetto si portano appresso tutta la filiera dei fornitori nazionali». ENERGIE RINNOVABILI - Rassegna Stampa 11/02/2013 14

11/02/2013 Il Sole 24 Ore Pag. 13 (diffusione:334076, tiratura:405061) Un handicap a cui si aggiungono le ancora più scarse risorse che l'italia mette a disposizione delle Pmi. «Il Sistema Paese non ci dà praticamente nulla - sottolinea Pogliano -, mentre la Turchia aiuta moltissimo le sue imprese». Confrontando, per esempio, il numero degli addetti degli uffici commerciali a Dubai, l'italia schiera otto persone contro le quasi venti della Francia. «L'area sta gradualmente ripartendo - conferma Gianfranco Liprandi, a.d. della Tci, Pmi che produce sistemi elettronici per l'illuminotecnica professionale -. C'è più liquidità, arrivano più ordini e nei capitolati molto spesso viene indicato che il prodotto deve essere "made in Europe"». Le autorità locali prestano maggiore attenzione ai materiali impiegati nei progetti perché in passato erano stati usati prodotti low cost o non in linea con gli standard internazionali. Ne ha risentito la qualità delle opere e in alcuni casi si sono sviluppati incendi di vasta portata. Design, qualità e flessibilità nel rispondere alle richieste dei clienti dovrebbero così fare da traino alle vendite del made in Italy. «Dal 2010 abbiamo aperto una filiale con lo show room proprio per supportare gli studi di progettazione locali» dice Luciano Parravicini, presidente della Fael di Agrate Brianza, che punta a un aumento sostanzioso dei ricavi realizzati nell'area che dovrebbero arrivare al 35% dal 25% del 2012. Non nasconde le sue aspettative Giorgio Cavagnera, a.d. della Spark Energy: «Puntiamo ad andare direttamente sul territorio e tra 12-18 mesi apriremo una filiale» racconta. Spark produce impianti di cogenerazione e trigenerazione per il risparmio energetico che utilizzano carburanti alternativi come gas e biogas, fonti alternative su cui l'emirato punta molto. enrico.netti@ilsole24ore.com RIPRODUZIONE RISERVATA ENERGIE RINNOVABILI - Rassegna Stampa 11/02/2013 15

11/02/2013 La Repubblica - Ed. nazionale Pag. 15 (diffusione:556325, tiratura:710716) Fonti rinnovabili Obama annuncia la svolta "verde" Domani il discorso sullo stato dell'unione Lavoro e occupazione gli altri temi del messaggio, rivolto a una classe media ancora in difficoltà DAL NOSTRO CORRISPONDENTE FEDERICO RAMPINI La svolta verde di Obama "Rinnovabili e ambiente ecco il futuro dell'america" NEW YORK - «Si riparte con un'economia che funzioni per tutti. La misura del nostro successo sarà questa: se la crescita darà nuove opportunità a tutti, senza lasciare indietro nessuno». E' il messaggio che Barack Obama lancerà domani sera, nel suo discorso sullo Stato dell'unione. Un messaggio solenne alla nazione e al Congresso. Il quarto della sua carriera presidenziale. Forse il più importante perché segna l'inizio del secondo mandato, in cui Obama può curare il suo "lascito storico", senza essere condizionato dalla rielezione. «Sarà un agenda per la crescita, per il lavoro», ha anticipato il presidente in una riunione in Virginia con i leader del partito democratico. Soprattutto il lavoro dei giovani. Vincere questa sfida significa tagliare i ponti con il laissez-faire, con quell'ideologia dello Stato minimo che la destra ha imposto per più di trent'anni come pensiero unico. L'agenda per il lavoro che Obama presenterà, esige un ruolo forte dei poteri pubblici. Più investimenti nella scuola, nella ricerca, nelle infrastrutture e nelle energie rinnovabili. Un nuovo piano di azione per affrontare il cambiamento climatico. Accesso agevolato ai prestiti d'onore perché tutti i giovani che meritano di studiare possano permettersi le migliori facoltà. «Bisogna traghettare la nostra economia - spiegano i collaboratori del presidente - verso un modello di sviluppo in cui le classi lavoratrici e il ceto medio non si sentano più stritolati, dove le famiglie abbiano potere d'acquisto adeguato». Obama illustrerà le sfide del XXI secolo a cui l'america deve prepararsi: il degrado dell'ambiente, le migrazioni, le rivoluzioni tecnologiche. Sono minacce che possono trasformarsi in opportunità. Cioè nuovi posti di lavoro nelle energie rinnovabili; o il motore di crescita che verrà da una politica intelligente sull'immigrazione. I presidenti sono attenti ai precedenti storici, quando affrontano lo Stato dell'unione. I collaboratori di Obama hanno in mente due di questi precedenti. Il repubblicano Ronald Reagan nel 1985, all'inizio del suo secondo mandato affermò: «Abbiamo cominciato bene, ma è solo un inizio». Anche Obama può esibire al proprio attivo una crescita economica reale, che dura già da due anni e genera nuova occupazione: ma non abbastanza. L'altro precedente è Bill Clinton nel 1997: «L'avversario del nostro tempo è l'inazione». Oggi è vero più che mai. Obama ha passato il suo primo quadriennio a combattere contro l'ostruzionismo repubblicano. Esce rafforzato dalla rielezione mentre la destra è in difficoltà. Tuttavia i repubblicani controllano ancora la maggioranza alla Camera e cercano di spostare tutto il dibattito di politica economica sui tagli al deficit. Questa è "inazione" nella versione 2013. Obama non vuole farsi cacciare in questo angolo. I sondaggi lo incoraggiano: tra le preoccupazioni degli americani, la situazione economica e il lavoro dominano. Il deficit arriva solo al terzo posto. Rafforzare la crescita, renderla più equa, allargare a tutti i benefici della ripresa: sono gli assi portanti del secondo mandato. Questo impone una svolta netta rispetto al tradizionale neoliberismo. Ridurre il deficit va bene, purché in maniera graduale, e soprattutto rivisitando le priorità dell'azione pubblica. Ci saranno sacrifici da fare nella spesa, purché servanoa dirottare risorse verso gli investimenti nel futuro. E' un'agenda per un governo interventista, non rinunciatario. Tra le condizioni perché la crescita benefici tutti i lavoratori, Obama metterà il rilancio della vocazione manifatturiera degli Stati Uniti. L'America deve tornare ad esercitare «un'attrazione magnetica per le industrie manifatturiere». Per questo occorre «fornire a tutti gli americani i talenti e la formazione che sono richiesti dai nuovi mestieri». Resta attuale il tema dell'equità distributiva: non basta creare posti, bisogna che «chi lavora duramente abbia un reddito per vivere in modo dignitoso». In un'era di incertezza economica e diseguaglianze crescenti, Obama disegnerà un ruolo forte della mano pubblica, una inversione di tendenza ENERGIE RINNOVABILI - Rassegna Stampa 11/02/2013 16

11/02/2013 La Repubblica - Ed. nazionale Pag. 15 (diffusione:556325, tiratura:710716) rispetto alla "ritirata" dei governi da Reagan in poi. I repubblicani hanno designato Marco Rubio, senatore della Florida di origini cubane, come relatore martedì sera per la risposta dell'opposizione: un tentativo di limitare i danni, dopo che la loro chiusura sull'immigrazione ha spostato il voto ispanico in favore di Obama. Grande attesa per gli invitati-simbolo della Casa Bianca, i cittadini comuni che il presidente vorrà in tribuna per "personificare" le sue priorità. I numeri 60.000 LE TRUPPE A KABUL Obama ha già annunciato il ritiro graduale delle truppe dall'afghanistan dove sono schierati 60 mila soldati 0,1% LA CONTRAZIONE DEL PIL L'economia Usa non è in ripresa, come dimostra la contrazione dello 0,1% del Pil negli ultimi tre mesi del 2012 11 milioni I NUOVI CITTADINI La nuova legge potrà consentire a circa 11 milioni di immigrati illegali di diventare cittadini americani OCCUPAZIONE Mentre gli indicatori economici mostrano un seppur lento miglioramento, la disoccupazione rimane vicina all'8 per cento ARMI Tra gli argomenti che toccherà Obama, la necessità di nuove norme sulla vendita delle armi e una nuova legge sulla immigrazione POLITICA ESTERA Non mancheranno riferimenti alla instabilità in Medio Oriente, sulla scia della primavera araba o alle minacce del nucleare iraniano IMMIGRAZIONE Altro tema caldo nel dibattito Usa: Obama sottolineerà come una corretta politica migratoria sia fondamentale per la crescita PER SAPERNE DI PIÙ www.nytimes.com http://english.sabah.com.tr/ Foto: IL PRESIDENTE Barack Obama terrà domani il suo quinto discorso sullo stato dell'unione ENERGIE RINNOVABILI - Rassegna Stampa 11/02/2013 17

10/02/2013 La Stampa - Alessandria Pag. 51 (diffusione:309253, tiratura:418328) "Contro i biodigestori di cui non si sa niente" Il biodigestore di Novi Ligure mentre era in costruzione In Comune, arrivano nuove richieste per la realizzazione di biodigestori (impianti di trasformazione della parte umida, ovvero organica, dei rifiuti in combustibile gassoso, attraverso la decomposizione anaerobica, cioè in assenza di ossigeno, da parte di batteri) e la minoranza, non informata, non ci sta e propone un atto d'indirizzo per evitare il ripetersi di estenuanti discussioni in Consiglio comunale, com'è accaduto nel luglio scorso. attraverso la loro decomposizione anaerobica, cioè in assenza di ossigeno, da parte dei batteri. Il fatto è che, oltre alla produzione di biogas, si genera anche, come sottoprodotto finale, un «fango» detto «digestato». Ogni chilogrammo di materiale organico biodegradabile può produrre circa 0,4 mc di gas, pari a 400 litri in volume. In pratica, se si dispone di alcuni capi di bestiame, oltre a una cucina ed alle deiezioni umane, si è facilmente in grado di soddisfare i propri bisogni relativi al gas metano per cucinare e illuminare. Infatti, due fornelli a gas utilizzati per un paio d'ore al giorno consumano 1-2 metri cubi di gas. I gruppi consiliari di Pd, «Per Valenza un futuro» e «Valenza la tua città» lamentano la mancanza di informazioni: «Considerato che sarebbe in corso l'iter per un terzo impianto, localizzato in zona D5, di cui non si è fornita informazione pubblica (e, oltre a quella della D5, nei pressi della Fornace, c'è anche una seconda richiesta in strada Oche, ndr) chiediamo che sindaco e giunta attivino la Commissione consiliare Ambiente prima che il Comune si esprima in sede di Conferenza dei servizi». ENERGIE RINNOVABILI - Rassegna Stampa 11/02/2013 18

11/02/2013 La Stampa - Cuneo Pag. 44 (diffusione:309253, tiratura:418328) Energia solare per 60 mila case Una riduzione di due terzi rispetto alla potenza di 12 mesi prima Diminuiscono, di anno in anno, gli incentivi per il fotovoltaico, eppure continua la corsa ai nuovi impianti di energie rinnovabili nella Granda, con un primato sempre per la fonte solare. Nel 2012, nel Cuneese, sono stati installati impianti sufficienti a soddisfare il fabbisogno di oltre 60 mila abitazioni. Lo rivelano i dati del report annuale Enel sulle «connessioni dei nuovi impianti rinnovabili», che considera soltanto quelli effettivamente allacciati alla rete elettrica nazionale. Cuneo (con Torino e Alessandria) è tra le province più virtuose del Piemonte. Nel 2012, infatti, Enel ha connesso alla propria rete elettrica 8.793 impianti, di cui 2.085 nella Granda, con una potenza complessiva di 100 mega watt; più del Torinese, dove sono stati installati 3.232 impianti, ma per una potenza di 90 mega watt. Nel Cuneese, si tratta comunque di una riduzione di due terzi rispetto alla potenza degli impianti installati nel 2011, ultimo anno di forti incentivi per gli impianti solari. «Il picco delle richieste nel 2012 è stato tra maggio e giugno - spiega Andrea Caregari, responsabile Enel distribuzione per Piemonte e Liguria -. L'impegno di Enel a favore della generazione distribuita da fonti rinnovabili è testimoniato dagli interventi di potenziamento della rete elettrica e dai progetti per lo sviluppo delle smart grids, le "reti intelligenti" del futuro». In pratica non più un solo punto (ad esempio una centrale) che irradia energia in diverse direzioni, ma un nuovo modo di distribuzione, che permette a chi produce energia in proprio di "immettersi" nella rete e rifornire altri utenti. Gli impianti connessi alla rete Enel Distribuzione in Piemonte sono da fonte solare sono 31.139: il 99% degli impianti da fonte rinnovabile oggi in esercizio. Un dato importante anche perché è «sempre più significativa la percentuale di abitazioni con impianti fotovoltaici per l'autoproduzione». Il contributo fornito in Piemonte dalle altre fonti rinnovabili: 237 centrali idroelettriche, 8 parchi eolici, 109 centrali a biogas e 46 impianti a biomasse. L'idroelettrico si concentra nel Cuneese (83 impianti, tra cui la centrale di Entracque) e nel Torinese (63), seguita dal Verbano-Cusio-Ossola (39). Per biogas e biomasse, fonti che nella maggior parte dei casi si integrano con altri cicli produttivi, sono diffusi prevalentemente nelle provincie di Cuneo, Alessandria, Vercelli e Torino. Gli impianti eolici sono presenti solo fra Alessandria, Cuneo e Torino. 2085 impianti Nel 2012 sono stati allacciati alla rete dell'enel per una potenza di 100 mega watt ENERGIE RINNOVABILI - Rassegna Stampa 11/02/2013 19

09/02/2013 Il Messaggero - Umbria Pag. 53 (diffusione:210842, tiratura:295190) I temi: energia pulita e piccole imprese I temi: energia pulita e piccole imprese VERSO LE ELEZIONI GELMINI (RC): «AIUTARE CHI LAVORA» «Ho partecipato ad un incontro organizzato dalla Cna insieme ai candidati locali alle elezioni politiche - dice Marco Gelmini, capolista al Senato di Rivoluzione Civile - un'assemblea partecipata con tanti artigiani che stanno pagando sulla propria pelle la crisi economica e le politiche dei governi Berlusconi e Monti. Oggi, alla vigilia del voto, tutti quelli che quelle politiche le hanno sostenute fino all'altro ieri si dichiarano pronti, se eletti, a fare il contrario». RONCONI (UDC): «ESPERIENZE DIVERSE INSIEME» «Nella Lista Monti al Senato ho l'impegnativo ruolo di rappresentare, insieme ad altri amici, la storia e l'impegno in politica dei cattolici democratici umbri- dice Maurizio Ronconi (Udc), candidato al Senato nella Lista Monti - è evidente a tutti la multiculturalità e le esperienze diverse che compongono questa nuova ed esaltante esperienza dei moderati. Nessun imbarazzo a convivere con donne e uomini provenienti da esperienze diverse, ma quello che è certo è che i cattolici moderati non solo non hanno abdicato ma si costituiscono in un partito più grande e decisivo». SERENI, GOTOR E VERINI (PD): «ENERGIA PULITA» I candidati democratici Marina Sereni, Manuel Gotor e Walter Verini insieme alla responsabile nazionale ambiente del Pd, Stella Bianchi, in visita alla Archimede Solar energy di Angelantoni a Massa Martana: «I quattro milioni di posti di Berlusconi? C'è chi continua a fare demagogia e chi davvero cerca di pensare e realizzare quella che sarà l'italia nella quale vivremo. Noi crediamo nell'energia pulita». DI PIETRO A PERUGIA Martedì prossimo Antonio Di Pietro sarà a Perugia, alle 11 in Provincia con i canidati della lista Ingroia. CENA ARANCIONE Stasera alla Casa del Popolo della strada delle campore, a Terni, la Cena cubana con i candidati ternani di Rivoluzione Civile: Luca votoni, Alessandra Ruffini, Giuseppe Mascio L'AGENDA DELLA LISTA MONTI Adriana Galgano, capolista umbra di Scelta Civica alla Camera dei Deputati, incontra alle 16,30, al Park Hotel di Ponte San Giovanni, simpatizzanti e sostenitori della lista Monti. Con lei anche Daniele Morini, secondo in lista, e gli altri candidati di Scelta Civica. «Un appuntamento per approfondire i punti salienti del nostro programma - spiegano i montiani - ma anche per organizzare fattivamente la campagna elettorale». L'AGENDA DEL PD «L'Italia giusta riparte dal lavoro e dall'impresa" è il titolo dell'iniziativa organizzata dal Pd Umbria in programma a Villa Redenta, Spoleto, dalle 11. Partecipano il capolista al Senato Miguel Gotor, il segretario umbro Lamberto Bottini, l'assessore regionale Vincenzo Riommi, Mario Bravi, segretario regionale Cgil e Ulderico Sbarra, segretario regionale Cisl. Alle 17 al Cva di Ponte San Giovanni, un'iniziativa sull'immigrazione dal titolo: «Impariamo a vivere insieme: Conferenza regionale immigrazione». Con Miguel Gotor e Valeria Cardinali, Antonio Tonzani, responsabile del dipartimento sociale del Pd Umbria, e il Responsabile del forum immigrazione Guillaume Toaly. Alle 16, all'hotel Valentino di Terni, Gianluca Rossi, Bracalente e la presidente Marini. A partire dalle 17,30 a Nocera Umbra una giornata all'insegna dei giovani e la politica con Anna Ascani. Ad Amelia il sindaco Riccardo Maraga farà gli onori di casa, alle 18, per «I dee e risorse per il territorio amerino», con Carlo Emanuele Trappolino, Miguel Gotor, Nicoletta Valli e Marina Sereni e il segretario Marco Venturi. L'AGENDA DI FRATELLI D'ITALIA A Foligno, alle 11 inaugurazione della sede del comitato elettorale di Fratelli d'italia, in piazza Faloci Pulignani, 10 (accanto ingresso rione Giotti). Andrea Lignani Marchesani, candidato al Senato, alle 17, alla sala del consiglio comunale di Città di Castello. Domani Alfredo De Sio sarà a Narni e deporrà una corona di fronte il monumento dedicato a Norma Cossetto per il giorno del ricordo. L'AGENDA DEL PDL I candidati Pdl saranno alle 17 a Santa Maria degli Angeli e domenica mattina all'hotel Beniamino Ubaldi a Gubbio. Poi lunedì alle 18,30 all'hotel Rio a Umbertide e la sera alle 21 alla tensostruttura di Pianello, al campo sportivo. E Mercoledì alle 21 al ristorante Grotta Azzurra di Norcia. ENERGIE RINNOVABILI - Rassegna Stampa 11/02/2013 20