Al via i lavori al Campo di Volo



Documenti analoghi
PROGETTO SIMULTANEOUS HOME CARE. Dr Mauro Bandera Oncologo

Terapia del dolore e cure palliative

Sviluppo del Sistema Cure Intermedie al fine dell utilizzo corretto delle risorse ex DGR 1235/2012

STATUTO DELL AZIENDA OSPEDALIERO-UNIVERSITARIA MEYER INDICE SEZIONE

L Informa-Tutti sui servizi per. la salute in Emilia-Romagna

DELIBERAZIONE N. 33/32. Istituzione della rete di cure palliative della d

La continuità assistenziale: il modello PAI. Divisione Oncologia Medica

CENTRO RESIDENZIALE CURE PALLIATIVE - HOSPICE SAN MARCO -

Autorizzazione all esercizio di attività sanitarie in Emilia Romagna

- 1 - Consiglio regionale Friuli Venezia Giulia INDICE. Capo I Finalità e disposizioni generali

ASL CASERTA OSPEDALE DI COMUNITA. Guida ai Servizi SETTEMBRE 2015

Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale - Mammella

Tariffari e politiche di rimborsi regionali

PARTE III LA VALUTAZIONE DELLA CAPACITà DI PERSEGUIMENTO

DISTRETTO SOCIO SANITARIO - U.O.S.D. RETE ASSISTENZIALE OSPEDALE DI COMUNITA - RELAZIONE ATTIVITA ANNO 2013

SC ONCOLOGIA CHE COSA È UTILE SAPERE

Prof. Tarcisio Niglio CURE PALLIATIVE

QUALITÀ E SICUREZZA PER I NOSTRI PAZIENTI

CONSULTA PROVINCIALE PER LA SALUTE: UN LAVORO DI RETE

LINEE GUIDA PER IL POTENZIAMENTO DELL'ASSISTENZA AI DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE

Il case manager del territorio nel bambino con disabilità complessa. Dr. Giorgio Conforti SAVONA 10 maggio 2008

La rete per la promozione della salute in Lombardia

Maria Anna Conte Hospice Il gabbiano San Vito al Tagliamento Rete cure palliative provincia di Pordenone

Cure Domiciliari. Corso Elettivo Malato a casa 23 gennaio 2012

DELIBERAZIONE N. 5/31 DEL Istituzione della rete per la terapia del dolore della Regione Sardegna.

Questionario conoscitivo ALSO

L assistenza garantita dal medico di famiglia: tutte le novità per il prossimo triennio

Gli interventi delle professioni sanitarie

Il servizio di Cure Palliative

IL FINE VITA APPARTIENE ALLA VITA: I PROGETTI E LE ESPERIENZE DELLE CURE PALLIATIVE

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA AZIENDA SANITARIA LOCALE N. 2 OLBIA DELIBERAZIONE DEL COMMISSARIO STRAORDINARIO N. 466 DEL 22/04/2015

Arruolamento nei Presidi accreditati e terapia delle malattie rare nei presidi non accreditati Alessandro Andriani ASL RMA, Presidio Nuovo Regina

Excursus legislativo sulla palliazione. Francesca Nardi Assistenti Sociali e Psicologi a confronto sui temi di fine vita e palliazione 19 Aprile 2011

Il miglioramento delle cure urgenti

CONVENZIONE PER L UTILIZZAZIONE DI STRUTTURE DA PARTE DELLE SCUOLE DI SPECIALIZZAZIONE DI AREA PSICOLOGICA DELL UNIVERSITÁ DEGLI STUDI DI TORINO TRA

LA CONTINUITA ASSISTENZIALE

Dr. Corbetta Contardo Luigi Dr. Corti Fiorenzo Massimo Dr.ssa Lampreda Maria P. Consuelo (Via Giotto Masate)

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

FORUM P.A. SANITA' 2001

TRASPORTO SANITARIO ORDINARIO

Le attività di prevenzione nella Regione Sicilia

MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO.

I principi di Anffas Onlus sul tema della presa in carico precoce Michele Imperiali comitato tecnico anffas onlus

1.OGGETTO 2.FINALITA 3. DESTINATARI

SCHEDA PROGETTO PER L IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA

Ruolo del Servizio Sanitario Nazionale nel supporto alle pazienti e alle famiglie. Roma, 25 Novembre Tiziana Sabetta

UNITÁ OPERATIVA DI PSICOLOGIA OSPEDALIERA DIPARTIMENTO ONCOLOGICO

Obiettivo formativo: Principi, procedure e strumenti per il governo clinico delle attività sanitarie

Questionario per indagine nazionale conoscitiva data di avvio: marzo 2015

Consenso Informato e Privacy

REGOLAMENTO CONTENENTE I CRITERI PER L EROGAZIONE DEI PREMI DI RISULTATO AL PERSONALE DIPENDENTE

Trasmissione mensile dei dati sulle prestazioni specialistiche. Estensione alle strutture pubbliche, classificate ed aziendalizzate

FORUM P.A. SANITA' 2001

DIPARTIMENTO ONCOLOGICO DELLA PROVINCIA DI PAVIA DOCUMENTO DI ANALISI E INDIRIZZO TRIENNALE

Indagine conoscitiva sulla comunicazione all interno dell Azienda ASL Latina

ASP Azienda di Servizi alla Persona Istituzioni Assistenziali Riunite di Pavia V.le Matteotti, Pavia. Carta dei Servizi

CARTA DEI SERVIZI. Presentazione. Composizione della medicina in rete. Attività ambulatoriale. Visite domiciliari. Prestazioni. Personale di studio

FILE. Esperienza nella Formazione. Fondazione FILE - Firenze

AZIENDA PROVINCIALE PER I SERVIZI SANITARI

Percorso formativo ECM/ANCoM all interno del progetto IMPACT

RACCOLTA DEGLI EMENDAMENTI D AULA. PROPOSTE DI LEGGE N <<Interventi per garantire l accesso alle cure palliative e alla terapia del dolore>>

Mini Guida Informativa per i dipendenti

AREA della DISABILITA

Medici e Pediatri di Famiglia

Regione Marche. Linee di intervento PSR: 7.1 Rete ospedaliera

PROGETTO ASSISTENZA DOMICILIARE ANZIANI

L OSS NEL SERVIZIO DI INTEGRAZIONE SCOLASTICA. L integrazione dell alunno con disabilità: l operatore socio sanitario

AZIENDA USL ROMA H Borgo Garibaldi, Albano Laziale (Roma) Tel Fax

ATTIVITÀ E Piano di informazione e comunicazione

Ruolo del Medico nell Assistenza Sanitaria di base. Prof. A. Mistretta

Attività federale di marketing

A cura di Giorgio Mezzasalma

LO SAPEVI? Le cure al malato inguaribile e il supporto alla sua famiglia sono un diritto e sono gratuite. Federazione Cure Palliative Onlus

GUIDA AI SERVIZI ASSISTENZIALI

Il portale dell edilizia di qualità domuslandia.it è prodotto edysma sas

L Informa-Tutti sui servizi per la salute in Emilia-Romagna

Dr. Francesco Rastrelli. 19 gennaio Reti per promuovere gli screening: il ruolo dei Farmacisti

CONSIGLIO REGIONALE DELLA BASILICATA IX LEGISLATURA

Master Universitario Online in Management e Coordinamento delle Professioni Sanitarie

REGOLAMENTO AZIENDALE DI ORGANIZZAZIONE E FUNZIONAMENTO DEL COLLEGIO DI DIREZIONE

Il Contributo Delle Associazioni Dei Genitori. Alla Gestione Del Dolore Dei Bambini In Ospedale: L esperienza di ASEOP.

SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA Capitolo 4

Programma finalizzato all autonomia nell ambiente domestico di disabili e anziani

La legge individua due diverse tipologie di autorizzazioni:

CONTA SU DI ME. Volontari in emergenza (Ospedale, Domicilio, Scuola)

La multidisciplinarietà delle cure a casa: quali competenze. F. Saverio Proia Ministero della Salute

Convegno SItI CURE PRIMARIE TRA MITO E REALTA : IL RUOLO DEI PROFESSIONISTI 13 novembre 2009 Bergamo

SERVIZIO PSICHIATRICO DI DIAGNOSI E CURA DIPARTIMENTO SALUTE MENTALE E DIPENDENZE PATOLOGICHE

ALZHEIMER ED ANZIANI CON DETERIORAMENTO COGNITIVO ASSISTENZA DOMICILIARE E CENTRO

4 Congresso nazionale Società Italiana Telemedicina e sanità elettronica

SISTEMI DI MISURAZIONE DELLA PERFORMANCE

REFERTO ONLINE LIBRETTO SANITARIO ELETTRONICO TI PRESENTIAMO IL NUOVO SPORTELLO ULSS9: CASA TUA

Regione del Veneto. Azienda Unità Locale S ocio Sanitaria OVEST VICENTINO CARTA DEI SERVIZI

Sai cosa fa l AIL per l Unità Operativa di Ematologia e Immunologia Clinica?

Il progetto regionale di ricerca MACONDO

Conferenza Stampa. Cure intermedie: attivi 6 posti. all ASP Bassa Est San Mauro Abate di Colorno

AVIS SOVRACOMUNALE MEDIO VARESOTTO. Aldo Cardani

DISPOSIZIONI PER GARANTIRE CURE PALLIATIVE AI MALATI IN STATO DI INGUARIBILITÀ AVANZATA O A FINE VITA E PER SOSTENERE LA LOTTA AL DOLORE

REGOLAMENTO del Sistema Integrato di Valutazione

Articolo 1. Articolo 2. (Definizione e finalità)

Transcript:

Come andiamo? Ce lo dice Intranet! Informazioni sempre aggiornate per gli operatori. pag. 4 Privacy in azienda Protezione a 360 gradi. pag. 4 Anno XIII - N. 1 Chiuso in redazione Mercoledì 4 Marzo 2009 Di nuovo con voi di Stefano Cantini Torna Usl3 Informa. L idea, ambiziosa, è quella di realizzare un periodico on line, di facile consultazione sulla sanità pubblica pistoiese. L intento è quello di dare vita ad un giornale che potrà progressivamente arricchirsi con il contributo di quanti vorranno collaborare. In questo primo numero abbiamo dato spazio alle novità che riguardano soprattutto gli o- spedali provinciali. Non mancheranno nei prossimi appuntamenti tutti quegli argomenti utili a far conoscere meglio il funzionamento delle varie strutture aziendali ed a valorizzare il lavoro dei professionisti della nostra a- zienda. Ci piacerebbe far crescere il giornale con approfondimenti, rubriche e lettere. Con il contributo di ognuno gli argomenti non mancheranno, perché la salute dei cittadini è un bene collettivo e di grande interesse. Aspettiamo quindi di ricevere le vostre proposte comprese le critiche indispensabili a migliorare un giornale che vuole essere di tutti. Con le ristrutturazioni ospedali più moderni Dai reparti alle aree funzionali Al via i lavori al Campo di Volo pag. 2 Crediamo che lo sforzo profuso dagli operatori ed il disagio sopportato dagli utenti in questi anni di molteplici ristrutturazioni e ripetuti traslochi, abbia offerto la possibilità di sperimentare anticipatamente un modello di gestione che dovrà essere ulteriormente sviluppato nel Nuovo Ospedale. Lo ha detto Cinzia Lupi, Direttore del Presidio Ospedaliero di Pistoia. pag. 2 pag. 6 130 È il numero dei parà che hanno donato il sangue al Ceppo. pag. 4 Punto insieme ANZIANI MENO SOLI p. 5 - Spicchio L HOSPICE p. 4 Pescia ARRIVANO 12 MILIONI p.2 - Tessera LA SALUTE IN TASCA p. 5

Verso l intensità di cura Il Ceppo che cambia Crediamo che lo sforzo profuso dagli operatori ed il disagio sopportato dagli utenti in questi anni di ristrutturazioni e ripetuti traslochi, abbia offerto la possibilità di sperimentare un modello di gestione che dovrà essere ulteriormente sviluppato nel Nuovo Ospedale. Con queste parole il Direttore del Presidio Ospedaliero di Pistoia Cinzia Lupi ha voluto riassumere l impegno straordinario che tutti gli operatori hanno dedicato, soprattutto in questi ultimi quattro anni, alla struttura o- spedaliera e nel contempo ringraziarli per il senso di responsabilità dimostrato e per la fiducia manifestata nei confronti di un progetto che sta offrendo a tutti gli operatori la possibilità di sperimentare la modalità assistenziale per intensità di cure che sarà introdotta nel nuovo ospedale con indubbi vantaggi per i pazienti. Il modello sanitario toscano prevede, infatti, che in tutti gli Ospedali siano Dalle unità operative alle aree funzionali una organizzazione delle attività ospedaliere in aree differenziate, secondo le modalità assistenziali, l intensità delle cure, la durata delle degenze ed il regime del ricovero, superando gradualmente l articolazione per reparti distinti secondo la disciplina specialistica. Il lavoro che stiamo realizzando - prosegue Lupi - è costantemente rivolto al miglioramento della qualità delle cure per garantire ai pazienti la continuità del percorso diagnostico terapeutico e del percorso assistenziale e nel contempo solo attraverso l organizzazione dell Ospedale per Aree è possibile gestire al meglio le risorse disponibili in termini di personale, posti letto, attrezzature, e spazi. Nell ambito dei lavori di ristrutturazione (previsti dall ex art. 20 Legge 67/88) ed al fine di realizzare il modello assistenziale indicato dalla Regione, l Azienda Sanitaria si era posta alcuni obiettivi che tendevano ad accorpare fisicamente le Unità Operative e i servizi afferenti alla medesima Area (ad esempio nell area chirurgica le chirurgie, ortopedia, urologia, ecc ; in quella materno-infantile ostetricia, pediatria, patologia neonatale, nido, ecc.), cercando di ridurre le difficoltà logistiche riferibili alla conformazione per Padiglioni, propria dell attuale Presidio Ospedaliero, in attesa della ormai prossima realizzazione del Nuovo Ospedale di Pistoia. Il gruppo dei professionisti in area medica identificati 3 livelli di cura assegnati alle degenze: il livello 1 che comprende la terapia intensiva e subintensiva; il livello 2, articolato per area funzionale, con il ricovero ordinario a ciclo breve con la permanenza di almeno una notte in ospedale (week surgery, one-day surgery); il livello 3 che è invece dedicato alla cura delle post-acuzie o low care. In pratica - spiega il Direttore dell Ospedale - all interno del Ceppo,abbiamo progressivamente avviato NUOVO OSPEDALE: AL VIA I LAVORI d oggi la previsione Il sopralluogo A per l'effettivo inizio dei lavori per la costruzione del nuovo Ospedale di Pistoia è fine luglio inizio agosto. Lo ha comunicato il Direttore Generale Alessandro Scarafuggi al Presidente della Regione Toscana Claudio Martini nei giorni scorsi. In questo mese al Campo di Volo, l'area dove sorgerà la nuova struttura sanitaria, inizieranno tutte le indagini preliminari sui terreni ed in particolare quelle archeologiche, la caratterizzazione del suolo e lo sminamento. TREND POSITIVO Secondo quanto riportato nell ultima pubblicazione sul sistema di valutazione delle performance delle Aziende Sanitarie toscane (bersaglio) a cura del Laboratorio Mes del S. Anna relativo ai risultati 2007. La performance dell ASL3 di Pistoia appare complessivamente molto buona. La percentuale di miglioramento rispetto all anno precedente degli indicatori monitorati è pari al 51%. Cosma e Damiano: finanziamento da 12 milioni Il Piano Sanitario regionale 2005-2007 indica per il Cosma e Damiano una riqualificazione attraverso un insieme organico di interventi che sono stati previsti nei Piani Economici dell Azienda e concordati con la Regione Toscana. Questo progetto sta avanzando con un finanziamento di 12 milioni euro per una riorganizzazione funzionale dell intera struttura ospedaliera con un conseguente sviluppo e rinnovamento di numerosi contesti operativi, ad esempio un nuovo polo endoscopico, ambulatori e day hospital per l oncologia, ambulatori per l area medica, servizi di riabilitazione con palestre, una nuova dialisi, un nuovo laboratorio analisi, ampliamento della cardiologia, un nuovo pronto soccorso.

All Ospedale di Pescia Endoscopia virtuale del colon el reparto di Radiologia dell ospedale di Pescia viene N praticata la colonscopia virtuale, una metodica innovativa tutt ora presente solo in pochi centri, che permette di visualizzare l intero colon tramite l esecuzione di una TAC dell addome dopo un adeguata pulizia preventiva dell intestino e insufflazione di aria per distenderne le pareti. Le immagini ottenute vengono successivamente elaborate da un software dedicato che consente la ricostruzione del colon in 2-3 dimensioni con la possibilità da parte del medico radiologo di studiarlo navigando virtualmente al suo interno. La navigazione avviene dall intestino cieco al retto e si ripete nel verso opposto. L analisi delle immagini è interattiva e il radiologo può scegliere l angolo di migliore visualizzazione, passare attraverso quelli che con l esame tradizionale costituirebbero degli ostacoli e guardare gli organi e le strutture adiacenti alla parete colica. Si potranno pertanto riscontrare polipi o tumori del colon che verranno successivamente asportati o sottoposti a biopsia mediante una Utilizzata nei pazienti che non possono eseguire la colonscopia tradizionale completa. colonscopia manuale. L esame consente inoltre la valutazione degli organi addominali come una tradizionale TAC. Vantaggi e svantaggi. Oltre alle radiazioni che inevitabilmente si subiscono dalla TAC, l unico svantaggio della colonscopia virtuale si ha quando viene rilevato un polipo da asportare: con l esame tradizionale viene tolto subito mentre se viene rilevato dalla TAC è necessario ricorrere successivamente alla colonscopia manuale ripetendo la fastidiosa preparazione. «Si tratta comunque di svantaggi limitati - afferma il primario del reparto di Radiologia del Cosma e Damiano, Giuseppe Bellandi - perché già oggi l irradiazione è di molto inferiore a quella del passato e sono allo studio sistemi per abbassarla ulteriormente, mentre per quanto riguarda i casi di polipectomia,questi non superano il 3 per cento del totale». I vantaggi invece sono molteplici, primo fra tutti si tratta di un esame non invasivo. Lo specialista, inoltre, può scegliere l angolo di visualizzazione e osservare le superfici delle cavità del corpo come se il suo occhio fosse posizionato all interno dell organo. Viene utilizzata nei pazienti che, per vari motivi, non possono essere sottoposti a una colonscopia tradizionale completa. Ciò può verificarsi a causa di una particolare conformazione del colon, che impedisce alla sonda di arrivare fino all intestino cieco, oppure per la presenza di un tumore colico occlusivo, o in pazienti anziani che di solito hanno numerosi diverticoli o patologie concomitanti (es. cardiache o polmonari) che determinano un aumentato rischio di complicanze in caso di esame endoscopico. Sono in corso studi multicentrici per valutare l effettiva efficacia della metodica nella prevenzione del tumore del colon per applicarla anche negli screening. Proprio un caso degli ultimi giorni ha evidenziato i vantaggi di questa tecnica: un paziente pistoiese era stato sottoposto a colonscopia tradizionale ma a un certo punto lo specialista si era dovuto fermare. Quello che bloccava la sonda sembrava un tumore, per cui è stato richiesto l esame virtuale per valutarne le dimensioni e vedere il resto del colon prima dell intervento chirurgico. Invece la Tac ha rilevato solo una malformazione dell intestino che ostruiva il passaggio della sonda. Senza questa metodica il paziente sarebbe stato sottoposto a un inutile intervento chirurgico e solo in sala operatoria si sarebbero accorti che il tumore non c era. Tra i primi in Toscana Nel corso dell ultimo congresso di radiologia a Chicago (il massimo appuntamento annuale mondiale della radiodiagnostica dove si delineano e si approvano le metodiche del futuro) i più affermati esperti del settore hanno esplicitamente detto che questa sarà la tecnica che avrà il maggior impatto sullo studio e sulla diagnosi precoce del cancro del colon presentando dati e casistiche impressionanti per una metodica descritta in letteratura per la prima volta solo nel 1994. Il reparto di Radiologia del Cosma e Damiano è stato fra i primi in Toscana a praticare questa tecnica diagnostica. Dopo un periodo di formazione presso il dipartimento di Radiologia dell Università di Pisa, gli specialisti dell Usl 3 hanno iniziato la attività al Cosma e Damiano continuando la collaborazione scientifica con il dipartimento pisano.

Una struttura accogliente e altamente professionale di Luca Lavacchi* L Hospice è una struttura sanitaria dell Azienda USL 3 Pistoia e si integra nella Rete di Cure Palliative Aziendale. La struttura nasce per rispondere ai bisogni clinici, assistenziali, psicologici e spirituali dei pazienti, prevalentemente oncologici, in fase avanzata e progressiva di malattia e fornire un supporto al mondo di affetti intorno al paziente erogando prestazioni sanitarie appropriate e di qualità. Scopo dell Hospice è di personalizzare l assistenza alla luce del concetto di qualità di vita nel rispetto della dignità della persona, garantendo una presa in cura globale al paziente e al suo mondo di affetti. L Hospice non è una struttura alternativa all Ospedale o alla propria abitazione ma integrata con essi,alla quale si accede in modo temporaneo o stabile quando le altre modalità assistenziali non risultano idonee. L Hospice si impegna a garantire al paziente prestazioni appropriate ed efficaci garantendo assistenza continuativa sulle 24 ore tutti i giorni dell anno. La struttura assistenziale è situata in località Spicchio comune di Lamporecchio immerso nel verde delle colline toscane con adiacente un giardino fruibile dai pazienti e familiari. Tutta la struttura è stata pensata per ricreare un ambiente familiare e permettere una personalizzazione delle unità residenziali. Sono presenti 7 Unità Residenziali con 8 posti letto con possibilità oltre al ricovero anche di posti letto di Day Hospice. Le camere sono dotate di servizi igienici singoli, di una poltrona letto per il familiare e/o accompagnatore, televisore, impianto telefonico. Per i degenti e i familiari vi è un locale per attività ricreative dotato di tisaneria. L accesso alla struttura potrà avvenire per familiari ed amici degli utenti in qualsiasi momento della giornata. L assistenza è garantita da tre medici specialisti in Medicina del Dolore e Palliativa, sette Infermieri formati in Cure Palliative, cinque Operatori addetti all assistenza, lo Psicologo, il fisioterapista e il volontario. Lo staff è composto dal Dr. Alberto Bologna, la Dr.ssa Caterina Repoli, medici, le Coordinatrici Infermieristiche Rosella Petretto e Dr.ssa Vania Poli e Dr.ssa Pina Caravello Psicologa. * Responsabile Cure Palliative Integrate Hospice di Spicchio: il giardino I numeri che raccontano... N el centro di immunoematologia e trasfusionale del Ceppo, oltre 130 parac a d u t i s t i del 183 reggimento N e m b o C a s e r m a Marini, in accordo con l Avis di Pistoia, hanno donato il sangue. Nel 2008 sono state effettate 8.500 visite, 935 trasfusioni di emocomponenti e 775 infusioni di plasmaderivati, quasi 1.200 infusioni di ferro, 353 aferesi terapeutiche, 100 predepositi, 200 salassi, 2.500 prelievi per un totale di 18.000 prestazioni ambulatoriali. 6.907 le unità di sangue e plasma raccolte. Privacy: no diagnosi sui certificati l datore di lavoro pubblico I non è legittimato a raccogliere certificati di malattia dei dipendenti con l'indicazione della diagnosi. Lo comunica in una nota, l Unità Operativa Processi Amministrativi Integrati e Sviluppo Aziendale della nostra Azienda. In assenza di specifiche disposizioni - spiega la nota, il lavoratore assente per malattia deve fornire un certificato contenente esclusivamente la prognosi con la sola indicazione dell'inizio e della durata dell'infermità. Per quanto riguarda gli utenti, i dati contenuti all'interno delle cartelle cliniche dei defunti e di eventuali verbali dell'autopsia devono essere accessibili ai familiari. Nel corso del 2008 l'autorità è intervenuta più volte per tutelare la riservatezza dei pazienti richiamando gli organismi sanitari pubblici e privati al rispetto di una serie di misure (ad e- sempio adottare cautele durante i colloqui con i pazienti per evitare che le informazioni sullo stato di salute possano essere conosciute da terzi) volte ad assicurare il massimo livello di protezione dei diritti del malato come prevede il Codice Privacy. USL 3 INFORMA ANNO XIII N. 1 Direttore Responsabile Roberto Marconi Sede: Via S. Pertini, 708-51110 Pistoia Reg. Tribunale di Pistoia: n. 483 del 29/7/1996 inform@usl3.toscana.it Coordinatore di redazione: Stefano Cantini Redazione: Stefano Baccelli, Paolo Baldini, Luciano Caccavale, Daniela Ponticelli. Hanno collaborato a questo numero: Luca Lavacchi e Alessia Macchia Layout grafico: S. Baccelli, P. Baldini

Uno sportello rivolto ai cittadini in difficoltà È nato Punto Insieme un nuovo sportello al quale possono rivolgersi le persone non on autosufficienti ed i loro familiari. E un progetto finanziato dalla Regione Toscana per avere in unico accesso risposte socio sanitarie. La richiesta di assistenza non deve necessariamente essere di natura personale: possono infatti presentarla anche i familiari, i conoscenti, o operatori socio-sanitari informati delle situazioni di disagio. Gli operatori raccoglieranno una prima serie di notizie sul grado di autonomia funzionale e sulle problematiche sociali e sanitarie degli interessati e trasmetteranno la segnalazione al PUA (Punto Unico di Accesso) di Zona. Viene così attivato un percorso assistenziale, gestito dall UVM (Unità di Valutazione Multidisciplinare). Compito di questo organismo è valutare le condizioni di bisogno dell assistito, al fine di fornire una serie di prestazioni in relazione alle condizioni specifiche dell assistito, realizzando in tal modo un progetto assistenziale individuale e di rete, con il contributo di vari Enti e professionisti. Successivamente alla presentazione della domanda viene garantito l avvio del percorso assistenziale, sempre concordato con l interessato ed i suoi familiari. Il Direttore Generale Alessandro Scarafuggi con le operatrici all interno di uno dei PuntoInsieme della nostra Provincia. LA NUOVA TESSERA SANITARIA al 1 gennaio scorso D la Tessera Sanitaria è diventata obbligatoria per accedere a tutti i Servizi del Sistema Sanitario pubblico. I Ministeri dell Economia, delle Finanze e della Salute, hanno messo a disposizione della Regione Toscana il depliant che contiene tutte le indicazioni. I cittadini dovranno sempre portarla con se e consegnarla insieme alla ricetta rossa del SSN per richiedere farmaci, visite, prestazioni specialistiche. La stessa tessera sanitaria dovrà essere esibita al momento delle prenotazioni agli sportelli CUP della ASL e nelle farmacie. Serve anche per l assistenza sanitaria all estero in caso d urgenza. Chi non avesse ricevuto la tessera sanitaria o l avesse smarrita può richiederla in qualsiasi Presidio Territoriale della ASL, negli orari di apertura, o all Agenzia delle Entrate. Per informazioni è stato istituito il numero verde: 800030070. INTRANET: OBIETTIVI E RISULTATI Azienda ha deciso di mettere a disposizione sulla L intranet aziendale, informazioni riguardanti gli obiettivi da conseguire e i risultati raggiunti, al fine di favorire un supporto alle decisioni, la condivisione e la comunicazione dell andamento delle performance aziendali, nonché il lavoro di tutti gli operatori. Nello spazio dedicato alle unità operative Programmazione e Controllo di Gestione e Sistema Informativo si trova un'area dedicata alla reportistica, dove è possibile consultare report di sintesi e di dettaglio relativi all attività ospedaliera tra cui quelli relativi a: livello di raggiungimento degli obiettivi aziendali assegnati dalla Regione Toscana, e di quelli concordati tra la direzione aziendale e le singole strutture; andamento delle prestazioni erogate sia in regime di ricovero che ambulatoriale con l evidenza dei principali indicatori di efficienza e qualità; situazione delle attrazioni, e delle fughe; accessi al pronto soccorso e ricoveri ospedalieri per reparto e per tipo di prestazioni. La maggior parte dei report viene aggiornata mensilmente il resto trimestralmente. Dalla intranet è inoltre possibile accedere al sito web Management e Sanità della Scuola Sant Anna di Pisa relativo al Sistema di Valutazione delle Performance delle Aziende Sanitarie Toscane e vedere i risultati ottenuti da ogni azienda.

CONCORSO A PREMI PROF. OGGI TI INSEGNO IO LA SALUTE per informazioni: http://www.usl3.toscana.it/include/showdoc.asp?id=93&tipo=comunicati Prevenzione: obiettivo Qualità Tra gli obiettivi della Regione Toscana vi è anche quello del Miglioramento Continuo della Qualità nei Dipartimenti della Prevenzione delle Aziende USL toscane. Tale progetto è finalizzato ad organizzare le conoscenze e le attività in tema di qualità, ad aumentarne la cultura e le iniziative. La nostra Azienda nell ambito della propria politica di Qualità ha aderito al Progetto finanziato dalla Regione Toscana ed ha definito i percorsi attribuendo le competenze necessarie con l obiettivo di conseguire l accreditamento per tutte le strutture del Dipartimento di Prevenzione secondo i requisiti specifici in via di definizione da parte del Gruppo Regionale di Coordinamento Qualità; conseguire la certificazione ISO 9001:2000 delle strutture Sanità Pubblica Veterinaria d Igiene degli Alimenti e della Nutrizione tenendo inoltre conto che per il Laboratorio di Sanità Pubblica di Area Vasta di Pistoia questo percorso si è già concluso con l ottenimento di tale certificazione. Montecatini Terme: lavori al Distretto Il servizio Farmaceutico Territoriale dal distretto socio-sanitario di Montecatini si è temporaneamente trasferito nella nuova sede di Pieve a Nievole, in via Cosimini 8/L (zona Poste). Si tratta di un trasloco provvisorio, deciso per consentire i necessari lavori di ristrutturazione dell immobile di via San Marco. Per lo stesso motivo, saranno trasferiti temporaneamente anche altri servizi. I lavori in corso renderanno il distretto socio-sanitario di Montecatini più efficiente, confortevole e fruibile.