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Transcript:

INDICE RETI DI SCARICO ACQUE METEORICHE...2 1. PREMESSA...3 2. OPERE IN PROGETTO...4 3. DIMENSIONAMENTO IDRAULICO...6 3.1 ANALISI DELLE PIOGGE INTENSE...6 3.2 CARATTERIZZAZIONE IDROLOGICA DEI BACINI DI DRENAGGIO...6 3.3 CALCOLO DELLE PORTATE...7 3.4 CALCOLO DELLE SEZIONI DEI CONDOTTI...8 3.5 CALCOLI IDRAULICI DELLE TUBAZIONI...9 3.6 DISOLEATORI...9 3.7 POZZI PERDENTI...10 4. ALLEGATO: PLANIMETRIA BACINI DI DRENAGGIO E SCHEMA RETE...13 1

RETI DI SCARICO ACQUE METEORICHE Elenco elaborati: A. Relazione tecnica; B. Planimetria generale rete acque meteoriche... scala 1:200 C. Profili longitudinali... scala 1:100/1:200 D. Particolari costruttivi... scala 1:10/1:20 2

1. PREMESSA Lo schema generale della rete di scarico delle acque meteoriche, al servizio dell area ad uso pubblico adibita a parcheggio ed accesso alle nuove abitazioni i tre tigli di via Sempione nel Comune di Varedo, prevede la raccolta e la dispersione negli strati superficiali del terreno di tali acque, previo trattamento di disoleatura. Nello specifico è prevista la realizzazione di due reti di raccolta e smaltimento delle acque meteoriche: - una a servizio della strada e dei nuovi parcheggi da realizzare lungo la via Sempione; - una in corrispondenza del nuovo parcheggio posto nella zona est dell area di proprietà oggetto dell intervento. Dal P.G.T. vigente emerge che l area di interesse non è soggetta a vincoli infrastrutturali ed igienico-sanitari eccezion fatta per il parcheggio est il quale ricade all interno dell area di rispetto cimiteriale. Non è stato necessario prevedere la separazione delle acque di prima pioggia a monte del sistema di dispersione in quanto, per le aree adibite al transito ed al parcheggio di autoveicoli, tale raccolta non è richiesta dal Regolamento Regionale 24 marzo 2006 n 4 Disciplina dello smaltimento delle acque di prima pioggia e di lavaggio delle aree esterne, in attuazione dell art. 52, comma 1, lett. a) della L.R. n 12-12-2006 n 26. È comunque stato previsto un trattamento di disoleatura delle acque di prima pioggia per il rispetto dei limiti allo scarico di oli minerali ed idrocarburi ai sensi del D.Lgs. 152/2006. 3

2. OPERE IN PROGETTO Le reti di smaltimento delle acque meteoriche ricadenti all interno delle aree ad uso pubblico adibite a parcheggio ed accesso alle nuove abitazioni i tre tigli di via Sempione nel Comune di Varedo saranno costituite da: Strada e parcheggio di via Sempione: o n 16 caditoie stradali prefabbricate monoblocco i n calcestruzzo di dimensioni interne 45 x 45 cm e altezza 90 cm, con sifone incorporato e griglie in ghisa sferoidale classe D400 collegate alle reti principali con tubazioni in PVC De 160 mm; o n 4 camerette di ispezione realizzate con element i prefabbricati in cemento armato, a base quadrata, di dimensioni interne 100x100 cm con chiusino circolare in ghisa sferoidale classe D400; o n 1 pozzetto di campionamento posto prima dell imm issione nei pozzi perdenti di dimensioni interne 100x100 cm con il fondo ribassato di 50 cm rispetto alla quota di scorrimento delle tubazioni in ingresso/uscita e con chiusino circolare in ghisa sferoidale classe C250; o tubazioni in PVC De 200/250/315 mm con pendenza pari a 5 m/km, posate con sottofondo e rinfianco in calcestruzzo e sabbia; o n 1 disoleatore costituito da: - un pozzetto scolmatore a pianta quadrata con dimensioni esterne pari a 95 x 95 cm e altezza 108 cm (dimensioni interne 80 x 80 x 100 cm), completo di chiusino di ispezione in ghisa D400; - una vasca monoblocco in cls armato vibrato di diametro interno pari a 207 cm e altezza 225 cm, completa di copertura carrabile con chiusino di ispezione in ghisa D400, divisa internamente in due vani (vano combinato di dissabbiatura e disoleazione gravimetrica e vano di filtrazione a coalescenza); o n 3 pozzi perdenti realizzati con anelli forati pr efabbricati in calcestruzzo di diametro interno pari a 2,00 m e altezza utile di 3,00 m. Il sottofondo ed il rinfianco dei pozzi dovranno essere realizzati in ghiaia di spessore pari a 20 e 50 cm rispettivamente. Tra la ghiaia ed il terreno è prevista la posa di un tessuto non tessuto. I pozzi saranno posati in batteria e verranno collegati tra loro mediante due tubazioni (a quota del tubo di immissione e alla quota del fondo) in PVC De 200 mm. 4

Parcheggio est: o n 9 caditoie stradali prefabbricate monoblocco in calcestruzzo di dimensioni interne 45 x 45 cm e altezza 90 cm, con sifone incorporato e griglie in ghisa sferoidale classe D400 collegate alle reti principali con tubazioni in PVC De 160 mm; o n 2 camerette di ispezione realizzate con element i prefabbricati in cemento armato, a base quadrata, di dimensioni interne 100x100 cm con chiusino circolare in ghisa sferoidale classe D400; o n 1 pozzetto di campionamento posto prima dell imm issione nei pozzi perdenti di dimensioni interne 100x100 cm con il fondo ribassato di 50 cm rispetto alla quota di scorrimento delle tubazioni in ingresso/uscita e con chiusino circolare in ghisa sferoidale classe D400; o tubazioni in PVC De 200/250 mm con pendenza pari a 5 m/km, posate con sottofondo e rinfianco in calcestruzzo e sabbia; o n 1 disoleatore costituito da: - un pozzetto scolmatore a pianta quadrata con dimensioni esterne pari a 95 x 95 cm e altezza 108 cm (dimensioni interne 80 x 80 x 100 cm), completo di chiusino di ispezione in ghisa D400; - una vasca monoblocco in cls armato vibrato di diametro interno pari a 155 cm e altezza 225 cm, completa di copertura carrabile con chiusino di ispezione in ghisa D400, divisa internamente in due vani (vano combinato di dissabbiatura e disoleazione gravimetrica e vano di filtrazione a coalescenza); o n 2 pozzi perdenti realizzati con anelli forati pr efabbricati in calcestruzzo di diametro interno pari a 2,00 m e altezza utile di 2,50 m. Il sottofondo ed il rinfianco dei pozzi dovranno essere realizzati in ghiaia di spessore pari a 20 e 50 cm rispettivamente. Tra la ghiaia ed il terreno è prevista la posa di un tessuto non tessuto. I pozzi saranno posati in batteria e verranno collegati tra loro mediante due tubazioni (a quota del tubo di immissione e alla quota del fondo) in PVC De 200 mm. 5

3. DIMENSIONAMENTO IDRAULICO 3.1 ANALISI DELLE PIOGGE INTENSE Una delle ipotesi fondamentali che sta alla base del dimensionamento di opere soggette ad eventi idrologici, è che le portate massime e le onde di piena critiche, aventi un certo tempo di ritorno T, siano originate da una precipitazione avente lo stesso tempo di ritorno. Partendo da questa ipotesi è necessario determinare la curva di possibilità climatica, ovvero l'espressione che, per un preassegnato tempo di ritorno T, fornisce, per ogni durata di pioggia, la massima altezza di precipitazione che può verificarsi e che viene superata una volta ogni T anni. A tale proposito si fa generalmente riferimento ad un espressione algebrica monomia del tipo: h = a t in cui h è l'altezza di pioggia espressa in millimetri, t è la corrispondente durata in ore, a ed n sono due coefficienti che definiscono la curva risultante. n Nella progettazione di condotti fognari si fa generalmente riferimento a valori del tempo si ritorno T = 10 anni per il quale è stata ricavata la seguente curva di possibilità pluviometrica: h = 50,998 t 0,611 (valida per t < 1 ora) come indicato dal Gestore del collettore intercomunale A.L.S.I. S.p.A. Sono state considerate solo le piogge con durata inferiore all ora poiché sono quelle con maggiore intensità. 3.2 CARATTERIZZAZIONE IDROLOGICA DEI BACINI DI DRENAGGIO Non tutto il volume di pioggia che ricade su una certa area affluisce alla rete drenante. Una parte di esso si perde per effetto di una serie di fenomeni ideologici (evaporazione, infiltrazione nel terreno, formazione sul bacino di un velo idrico, immagazzinamento in avvallamenti superficiali) prima di arrivare alla rete di drenaggio. Per il dimensionamento di quest ultima sarà quindi rilevante solo la restante parte di pioggia, cioè la cosiddetta pioggia netta o efficace. Tale pioggia può essere valutata attraverso il coefficiente di afflusso ϕ che rappresenta il rapporto tra il volume della pioggia netta ed il volume della pioggia totale. Questo coefficiente varia in funzione dell intensità della durata della pioggia, ma nella pratica progettuale generalmente viene considerato costante. 6

Nel caso in cui un bacino è composto da zone con diverse destinazioni d uso, il coefficiente di afflusso complessivo deve essere calcolato come media pesata, in funzione delle diverse aree, dei coefficienti di afflusso di ogni zona. Nello specifico l intero bacino è costituito da pavimentazioni in asfalto ed in autobloccanti impermeabili (massetto di sottofondo in calcestruzzo) a cui è stato associato un coefficiente di afflusso orario di 1,00, pari alla frazione di acqua meteorica che scorre fino alla sezione di chiusura del bacino senza infiltrarsi nel terreno. 3.3 CALCOLO DELLE PORTATE Per la determinazione, attraverso un modello afflussi-deflussi, della massima portata al colmo che si verifica all uscita delle rete di drenaggio di un bacino idrografico, corrispondente ad un tempo di ritorno prefissato, è necessario costruire uno ietogramma teorico di progetto a partire dalle curve di possibilità pluviometrica. Le forma utilizzata nel presente studio e largamente diffusa in letteratura è lo ietogramma Chicago. Lo ietogramma Chicago presenta un picco di intensità massima i max ed ha il vantaggio di essere poco sensibile alla variazione della durata di base. Infatti la parte centrale dello ietogramma rimane la stessa per durate progressivamente maggiori, aggiungendosi solo due code all inizio e alla fine dell evento. Inoltre esso contiene in sé, proprio per il modo con cui è costruito, le piogge critiche per tutte le durate parziali minori della durata complessiva; lo stesso ietogramma pertanto può essere utilizzato come ietogramma di progetto per tutti i sottobacini di un medesimo bacino, senza la necessità di ricerca delle durate critiche di ognuno di essi, purché la durata complessiva dello ietogramma sia sicuramente maggiore del tempo di corrivazione del bacino totale ( Sistemi di fognature e drenaggio di A. Paoletti). Il calcolo delle portate critiche può essere effettuato in base alla formula razionale applicando il metodo della corrivazione: Q C = S 2,78 ϕ a θ n 1 c dove Q c è la portata critica (l/s), S è l area del bacino scolante considerato (ha), ϕ è il coefficiente di afflusso, a e n sono i due coefficienti che definiscono la curva di possibilità climatica, θ c è la durata critica dell evento meteorico(ore) pari a: θ c Tr = T e + 1,5 dove T e è il tempo di corrivazione sul bacino prima del raggiungimento della rete di drenaggio (tempo di ingresso in rete) e T r è il tempo di corrivazione in quest ultima. 7

Il tempo di corrivazione del bacino T 0 è il tempo che intercorre tra la caduta della precipitazione su di un bacino ed il passaggio di questa dalla sezione di chiusura del bacino stesso. T 0 è dato da: T 0 = T e + T r Il tempo di ingresso in rete è stato posto pari a 5 minuti, mentre il tempo di corrivazione della rete di drenaggio è stato posto pari a L/Vr dove L (m) è il percorso idraulicamente più lungo della rete mentre Vr (m/s) è la velocità della corrente a tubo pieno. 3.4 CALCOLO DELLE SEZIONI DEI CONDOTTI Per il calcolo idraulico dei condotti di fognatura si ammette che la portata in essi defluente si muova con moto uniforme. Questa ipotesi, pur non essendo mai esattamente conforme alle reali condizioni di movimento, viene normalmente accettata per la sua semplicità, anche in conformità delle enormi semplificazioni proprie dello schema di funzionamento idraulico ammesso per la teoria sulla quale poggiano i calcoli di dimensionamento. La formula più comunemente usata è quella di Chezy: Q = A χ R i dove Q è la portata in mc/s, A è l'area della sezione bagnata in m 2, χ è un coefficiente che tiene conto della scabrezza della condotta, R è il raggio idraulico in metri, i è la pendenza di fondo del condotto. Per il calcolo del coefficiente χ si è adottata l'espressione di Strickler: con k =101 per le tubazioni in PVC. χ = k R 1 6 Si sono inoltre di norma assunti valori del grado di riempimento non superiori all 80% per consentire un più agevole deflusso delle acque nei condotti anche in presenza di onde od increspature della superficie liquida. Conformemente alla Circ. Min. LL.PP. n.11633 (Pres. Cons. Sup. - Serv. Tecn. Centr.) del 7.1.1974: "Istruzioni per la progettazione delle fognature e degli impianti di trattamento delle acque di rifiuto", si sono adottate caratteristiche delle tubazioni (diametro, pendenza, materiale) tali da contenere di norma le velocità entro i valori consigliati: Vmedia 0,5 m/sec; Vmax 5 m/sec 8

in modo da impedire il deposito di sostanze sedimentabili durante i periodi di magra e l'erosione della superficie interna delle tubazioni in occasione delle portate di punta. 3.5 CALCOLI IDRAULICI DELLE TUBAZIONI Sulla base delle metodologie indicate nei paragrafi precedenti si riportano in Tabella 1.a e 1.b i calcoli idraulici relativi alle reti raccolta acque meteoriche da realizzare presso le aree ad uso pubblico adibite a parcheggio ed accesso alle nuove abitazioni i tre tigli di via Sempione nel Comune di Varedo. Nella planimetria allegata sono riportati i bacini di drenaggio e lo schema della rete considerati per il calcolo delle portate critiche. Tabella 1.a Dimensionamento rete di smaltimento acque meteoriche strada e parcheggio di via Sempione. Tratto Sottobacino S L D V r Q r T r θ c T 0 [ha] [m] [cm] [m/s] [m 3 /s] [min] [ore] [min] Q c [m 3 /s] 1C-2C A 0,0295 39 20 0,97 0,030 0,67 0,091 5,671 0,011 2C-S A+B 0,0801 29 25 1,12 0,055 1,10 0,096 6,100 0,028 3C-4C C 0,0446 34 20 0,97 0,030 0,58 0,090 5,585 0,016 4C-S1 C+D 0,0952 29 25 1,12 0,055 1,01 0,095 6,014 0,034 S1-PC A+B+C+D 0,1753 7 31,5 1,31 0,102 1,19 0,097 6,189 0,062 0,062 Tabella 1.b Dimensionamento rete di smaltimento acque meteoriche parcheggio est. Tratto Sottobacino S L D V r Q r T r θ c T 0 [ha] [m] [cm] [m/s] [m 3 /s] [min] [ore] [min] Q c [m 3 /s] 5C-S2 E 0,0636 18 20 0,97 0,030 0,31 0,087 5,310 0,023 6C-S2 F 0,0389 19 20 0,97 0,030 0,33 0,087 5,327 0,014 S2-PC E+F 0,1025 6 25 1,12 0,055 1,19 0,097 6,189 0,038 3.6 DISOLEATORI A monte della dispersione, negli strati superficiali del suolo, delle acque meteoriche di dilavamento dei parcheggi è previsto un trattamento di disoleatura. Tale trattamento permette la separazione degli oli minerali e degli idrocarburi, contenuti nelle acque meteoriche raccolte, sfruttando la loro minor densità rispetto a quella dell acqua e favorendone quindi la risalita in superficie. Le particelle di maggiori dimensioni salgono in superficie più rapidamente, quelle più piccole richiedono un tempo maggiore. Tramite opportuni sistemi di rimozione o direttamente tramite autospurgo tali sostanze vengono successivamente raccolte e smaltite. Il rendimento di un separatore di oli dipende essenzialmente dal rapporto tra la superficie dello stesso e la portata in ingresso. 9

Per il dimensionamento di un disoleatore si assume una portata in ingresso pari a quella definita di prima pioggia dal Regolamento Regionale n 4 del 24 marzo 2006 (corrispondende ad una precipitazione di 5 mm nei primi 15 minuti). Q dis = S ϕ 5 15 60 dove Q dis è la portata in ingresso al disoleatore (l/s), S è l area del bacino scolante considerato (m 2 ), ϕ è il coefficiente di afflusso. La portata in ingresso al disoleatore DIS1 (strada e parcheggio di via Sempione) è pari a circa 9,7 l/s mentre quella in ingresso al disoleatore DIS2 (parcheggio est) e di 5,7 l/s. Secondo i dati forniti dai produttori di manufatti prefabbricati, comunemente reperibili in commercio, si prevede l installazione di: o n 1 disoleatore (DIS1) costituito da una vasca cir colare monoblocco in cls armato vibrato avente diametro pari a 207 cm e altezza 225 cm divisa internamente in due vani (vano combinato di dissabbiatura e disoleazione gravimetrica e vano di filtrazione a coalescenza); o n 1 disoleatore (DIS2) costituito da una vasca cir colare monoblocco in cls armato vibrato avente diametro pari a 155 cm e altezza 225 cm divisa internamente in due vani (vano combinato di dissabbiatura e disoleazione gravimetrica e vano di filtrazione a coalescenza); 3.7 POZZI PERDENTI Le acque meteoriche verranno smaltite negli strati superficiali del terreno mediante un sistema di dispersione tramite pozzi perdenti. Il dimensionamento dei pozzi perdenti va eseguito confrontando le portate in arrivo al sistema (idrogramma di piena di progetto) con la capacità d infiltrazione del terreno e con il volume immagazzinato dal sistema; tale confronto può essere espresso con la seguente equazione: (Q p - Qf ) t = W dove: Q p è la portata influente (idrogramma di piena di progetto) in m 3 /s; Q f è la portata infiltrata in m 3 /s; t è l intervallo di tempo in secondi e W è la variazione del volume infiltrato nel mezzo filtrante nell intervallo t in m 3. La portata infiltrata Q f di ogni singolo pozzo può essere calcolata con la seguente espressione: Q f = K J A f K L + z = A f 2 L + z/2 10

dove K è permeabilità del terreno in m/s; J è la cadente piezometrica; z lo strato drenante del pozzo in metri; L il dislivello tra il fondo del pozzo e il sottostante livello di falda in metri; A f la superficie orizzontale drenante effettiva, calcolabile come quella di un anello di larghezza z/2 attorno al pozzo (non si tiene conto della capacità drenante del fondo del pozzo per via della sua possibile occlusione) Considerando la cadente pari a 1 (può essere posta pari a 1 qualora il tirante idrico della superficie filtrante sia trascurabile rispetto all altezza dello strato filtrante e la superficie piezometrica della falda sia convenientemente al di sotto del fondo disperdente), lo strato drenante z pari all altezza utile del pozzo H e D il diametro del pozzo, l espressione precedente risulta essere: Q f K = [(D + H) 2 Pertanto il volume immagazzinato W dovrà essere minore o uguale a zero e sarà pari alla somma del volume delle piogge W PC (pari a Q p x t), del volume disperso totale dai pozzi perdenti W FT (pari 2 - D 2 π ] 4 a Q f x t x n pozzi) e dal volume accumulato all interno dei pozzi W FC (pari a D 2 /4 x π x H). Dalle caratteristiche geologico-tecniche specifiche del terreno in questione, secondo quanto riportato nello studio geologico a supporto del P.G.T. vigente, si assume un coefficiente di permeabilità pari a 1 x 10-3 m/s (valido per terreni costituiti da depositi alluvionali). Il dimensionamento dei pozzi disperdenti dovrà pertanto essere verificato dopo l acquisizione dei dati specifici del terreno. Ciascun pozzo sarà realizzato con anelli perdenti prefabbricati in calcestruzzo, diametro interno 200 cm e altezza 50 cm con sottofondo (20 cm) e rinfianco (50 cm) in ghiaia. In Tabella 2.a e 2.b è riportato il dimensionamento dei pozzi perdenti da realizzare presso le aree ad uso pubblico adibite a parcheggio ed accesso alle nuove abitazioni i tre tigli di via Sempione. 11

Strada e parcheggio di via Sempione: superficie scolante totale = 0,1753 ha = 1753 m 2 Tabella 2.a Dimensionamento pozzi perdenti strada e parcheggio di via Sempione. t Q p Q f W f W POZZI W PC W FT W FC W [min] [l/s] [mc/s] [mc] [mc] [mc] [mc] [mc] [mc] 0 0,00 0,008 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 5 13,21 0,008 2,47 7,42 3,96 7,42 28,26-31,71 10 17,40 0,008 2,47 7,42 9,18 14,84 28,26-33,91 15 19,98 0,008 2,47 7,42 15,18 22,25 28,26-35,34 20 24,94 0,008 2,47 7,42 22,66 29,67 28,26-35,27 25 48,98 0,008 2,47 7,42 37,35 37,09 28,26-28,00 28 60,68 0,008 2,47 7,42 55,56 44,51 28,26-17,21 30 49,86 0,008 2,47 7,42 70,52 51,93 28,26-9,67 35 27,60 0,008 2,47 7,42 78,80 59,35 28,26-8,81 40 22,66 0,008 2,47 7,42 85,60 66,76 28,26-9,43 45 19,92 0,008 2,47 7,42 91,57 74,18 28,26-10,87 50 18,09 0,008 2,47 7,42 97,00 81,60 28,26-12,86 55 16,75 0,008 2,47 7,42 102,02 89,02 28,26-15,26 60 15,71 0,008 2,47 7,42 106,73 96,44 28,26-17,96 Si prevede la realizzazione di n 3 pozzi perdenti, del diametro interno di 2,00 m e un altezza utile pari a 3,00 m posati in batteria e collegati tra loro mediante due tubazioni (a quota del tubo di immissione e alla quota del fondo) in PVC De 200 mm. Parcheggio est: superficie scolante totale = 0,1025 ha = 1025 m 2 Tabella 2.b Dimensionamento pozzi perdenti parcheggio est. t Q p Q f W f W POZZI W PC W FT W FC W [min] [l/s] [mc/s] [mc] [mc] [mc] [mc] [mc] [mc] 0 0,00 0,006 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 5 9,27 0,006 1,91 3,83 2,78 3,83 15,70-16,75 10 10,29 0,006 1,91 3,83 5,87 7,65 15,70-17,49 15 11,86 0,006 1,91 3,83 9,43 11,48 15,70-17,75 20 14,96 0,006 1,91 3,83 13,91 15,31 15,70-17,09 25 30,96 0,006 1,91 3,83 23,20 19,13 15,70-11,63 28 38,17 0,006 1,91 3,83 34,65 22,96 15,70-4,01 30 27,35 0,006 1,91 3,83 42,86 26,79 15,70 0,37 35 15,68 0,006 1,91 3,83 47,56 30,62 15,70 1,25 40 13,03 0,006 1,91 3,83 51,47 34,44 15,70 1,33 45 11,51 0,006 1,91 3,83 54,92 38,27 15,70 0,96 50 10,48 0,006 1,91 3,83 58,07 42,10 15,70 0,27 55 9,72 0,006 1,91 3,83 60,99 45,92 15,70-0,64 60 9,13 0,006 1,91 3,83 63,73 49,75 15,70-1,72 Si prevede la realizzazione di n 2 pozzi perdenti, del diametro interno di 2,00 m e un altezza utile pari a 2,50 m posati in batteria e collegati tra loro mediante due tubazioni (a quota del tubo di immissione e alla quota del fondo) in PVC De 200 mm. 12

4. ALLEGATO: PLANIMETRIA BACINI DI DRENAGGIO E SCHEMA RETE 13