RELAZIONE PAESAGGISTICA PIANO DI RECUPERO - AI SENSI DELL ART. 1 COMMA 6 DELLA L.R. 22/09 DI UN CASOLARE A FANO, IN LOCALITA BELGATTO n 35 Coperativa sociale Il Grande Pino Via De Tonsis 25 61032 - Fano (PU) 02265840419 Geom. Aramis Garbatini
1. INQUADRAMENTO DEL SITO, DEFINIZIONE DELLO STATO DI FATTO E DEGLI ELEMENTI DI VALORE PAESAGGISTICO PRESENTI L area oggetto di intervento è ubicata nelle campagne del comune di Fano, località Belgatto 35, ed è distinta al catasto Terreni del Comune di Fano al foglio 34, mappali 293 (parte) e 297. Il tutto di proprietà comunale ed attualmente in gestione all associazione IL GRANDE PINO come da convenzione nr. 38.346 del 23/08/2007. Il casolare all interno dell aria è censito al catasto Fabbricati del Comune di Fano al foglio 34, mappale 297, subalterni 1 e 2. Dalla visura catastale il fabbricato è di tipo residenziale (categoria a/4 abitazioni di tipo popolare). Ha una superficie totale di mq. 448 di cui mq. 250 al piano terra e mq. 198 al piano primo. Sono inoltre presenti una capanna di superficie 35.60 mq e un pozzo di superficie 3.38 mq. La zona è soggetta ai seguenti vincoli: GEO-GEOMORFO-IDROGEO/LOGICO o Art. 7 pericolosità geo-idrologica e sismica o Art. 8 corsi d acqua TERRITORIALE o Area B (Art. 23) o Area V (Art. 23) VINCOLO PAESISTICO (D.LGS. 42/2004) o Torrente Arzilla (DPGR 668 del 03/02/1981 in BUR 104 del 05/1071981)
Pericolosità geo-idrologica e sismica (art. 7) L area ha terreni grossolani granulari e falda a profondità 5m. Vige dunque la tutela orientata. Previa verifiche geognostiche/geotecniche di dettaglio possono essere definiti anche interventi di bonifica. Sono previste indagini geotecniche ma non è comunque previsto un intervento di bonifica del territorio, solamente il recupero del fabbricato esistente e la risistemazione, a seguito del cambio di destinazione d uso, del terreno adiacente da agricolo a parco (mantenendo una parte di orti). Relativamente al vincolo geo-geomorfo-idrogeo/logico (art. 7 e 8) la tutela dei caratteri geologici, geomorfologici e idrogeologici deve provvedere: a) alla conservazione e protezione delle emergenze di particolare rilevanza e degli ambienti naturali presenti nell ambito del territorio individuati dal Piano; b) alla conservazione e difesa del suolo ed al ripristino delle condizioni di equilibrio ambientale, al recupero delle aree degradate, alla riduzione delle condizioni di rischio, alla difesa dall inquinamento delle sorgenti e delle acque superficiali e sotterranee, come definite nei successivi articoli. Corsi d acqua (art. 8) L area rientra all interno del bacino del torrente Arzilla e dei suoi affluenti. Di seguito è citato il testo del comma 3: Le aree caratterizzate dalla presenza di corsi d acqua sono individuate nella tavola 10, nella quale viene indicata la perimetrazione degli ambiti di tutela, così definiti: a) all'interno del corpo idrico è vietata qualunque trasformazione, manomissione, immissione dei reflui non depurati, salvo gli interventi volti al disinquinamento, al miglioramento della vegetazione riparia, al miglioramento del regime idraulico limitatamente alla pulizia del letto fluviale, alla manutenzione delle infrastrutture idrauliche e alla realizzazione delle opere di attraversamento sia viarie che impiantistiche. I lavori di pulizia fluviale (eliminazione delle piante ed arbusti, di depositi fangosi e l'eventuale riprofilatura dell'alveo) possono essere eseguiti solo nei casi di documentata e grave ostruzione dell'alveo al deflusso delle acque e comunque senza alterare l'ambiente fluviale qualora vi siano insediate specie faunistiche e/o botaniche protette o di evidente valore paesaggistico; b) nella fascia contigua di ml. 10,00 a partire dalle sponde o dal piede esterno dell'argine è vietata l'aratura di profondità superiore a cm. 50; inoltre la fascia stessa deve essere lasciata libera da ogni tipo di manufatto, così come prescritto dalla legge n.ro 523/1904; c) per i corsi d'acqua, nei tratti esterni alle aree urbanizzate, è fissata una zona di rispetto inedificabile per lato, avente - fatta salva la maggiore profondità individuata nelle tavole di Piano in relazione all'ambito di tutela del Fiume Metauro- i seguenti valori minimi: classi o fasce SubAppenninica 1 120 ml. 2 50 ml. 3 35 ml. dove sono ammessi esclusivamente: - interventi di recupero ambientale di cui al successivo art. 33; - l'esercizio delle attività agro-silvo-pastorali;
- le opere di attraversamento sia viarie che impiantistiche e i lagoni di accumulo a fini irrigui, realizzati all'interno degli ambiti di tutela dei corsi d'acqua di 2a e 3a classe; - il recupero degli edifici rurali esistenti senza alcun aumento di volumetria; - miglioramenti della vegetazione ripariale, consistenti anche nel taglio di alberi caduti, totalmente o parzialmente secchi, pericolanti oppure cresciuti troppo vicini; l'eventuale abbattimento delle piante dovrà comunque essere sempre preceduto dalla loro segnatura effettuata dal Corpo Forestale, che prescriverà nel contempo anche le specie da ripiantumare tra quelle autoctone; - i progetti di recupero ambientale delle aree interessate dalle cave dismesse. Il fabbricato in esame dista circa 196 m dal torrente, non ricadendo dunque all interno delle limitazioni previste dal comma 3 precedentemente citato. Relativamente al vincolo geo-geomorfo-idrogeo/logico (art. 7 e 8) la tutela dei caratteri geologici, geomorfologici e idrogeologici deve provvedere: a) alla conservazione e protezione delle emergenze di particolare rilevanza e degli ambienti naturali presenti nell ambito del territorio individuati dal Piano; b) alla conservazione e difesa del suolo ed al ripristino delle condizioni di equilibrio ambientale, al recupero delle aree degradate, alla riduzione delle condizioni di rischio, alla difesa dall inquinamento delle sorgenti e delle acque superficiali e sotterranee, come definite nei successivi articoli. Sottosistemi territoriali - classificazione (art. 23) La zona rientra in Area B (area rilevante per l'alto valore del rapporto architetturaambiente, del paesaggio e delle emergenze naturalistiche, caratteristico della regione)ed Area V (area di alta percettività visuale individuabili in relazione alle vie di comunicazione autostradali). Per quanto riguarda gli indirizzi generali di tutela il successivo articolo 24 prevede: 1. Nelle aree B, in considerazione dell alto valore dei caratteri paesistico- ambientali e della condizione di equilibrio tra fattori antropici e ambiente naturale, deve essere attuata una politica di prevalente conservazione e di ulteriore qualificazione dell assetto attuale, utilizzando il massimo grado di cautela per le opere e gli interventi di rilevante trasformazione del territorio.
3. Nelle aree V, deve essere attuata una politica di salvaguardia, qualificazione e valorizzazione delle visuali panoramiche percepite dai luoghi di osservazione puntuali o lineari. Vincolo paesistico (art. D.Lgs. 42/2004) - Torrente Arzilla (DPGR 668 del 03/02/1981 in BUR 104 del 05/1071981) L area ricade all interno del vincolo paesistico del Torrente Arzilla. 2. TRASFORMAZIONI PROPOSTE E IMPATTO SUL PAESAGGIO, MITIGAZIONE Il progetto ha lo scopo di rendere efficiente la struttura e di migliorare lo stato di degrado attuale in cui versa l ambiente in questione. Per la riqualificazione del verde si provvederà alla sua razionalizzazione. Verranno poste a dimora piante tipiche della zona lasciando solo una parte a destinazione agricola e trasformando il resto a verde pubblico. Per quanto riguarda il miglioramento dell efficienza attuale il progetto prevede il recupero del fabbricato attuale con un innalzamento dell altezza netta del piano terra (la parte a mattoncini) per garantire il rispetto delle norme igienico sanitarie. Inoltre verrà demolito l accessorio che al momento si trova dall altra parte della strada e versa in condizioni fatiscenti per ricostruirne la volumetria accorpata al fabbricato originale in modo tale da minimizzare l impatto ambientale dell edificato nella natura. I materiali utilizzati per le finiture esterne del progetto saranno gli stessi che già si trovano nel fabbricato, ovvero quelli tipici dell architettura rurale marchigiana (intonaco, mattoncini, infissi e persiane in legno, copertura del tetto a falde in coppi). Tutte le trasformazioni proposte contribuiranno a rendere la zona più organizzata ma soprattutto meno degradata. L impatto di tali opere sarà minimo. Il miglioramento generale della qualità paesaggistica della zona sarà garantito anche grazie al nuovo insediamento di essenze floristiche nell area del parco pubblico, che ridurranno l impatto del costruito, e riqualificheranno lo stato attuale dell area verde. Mondolfo, 30-08-2010 Geom. Aramis Garbatini