La salute degli immigrati in Lombardia Nicola Pasini Referente settore salute ORIM Lunedì 20 aprile 2015 ore 9.30-13.30 Auditorium Giovanni Testori di Palazzo Lombardia Milano - Piazza Città di Lombardia 1 L immigrazione in Lombardia Presentazione del XIV Rapporto dell Osservatorio Regionale per l integrazione e la multietnicità
Ricoveri e dimissioni ospedalieri: un analisi multidimensionale Nel 2013 il sistema ospedaliero lombardo registra complessivamente 1.520.806 ricoveri, con una distribuzione di genere pari al 53,2% di donne e al 46,8% di uomini. Di questi, 1.311.127 sono i ricoveri in regime ordinario (86,2%), 199.743 in day hospital (13,1%). Troviamo simile andamento nei ricoveri dei cittadini stranieri provenienti da Paesi a forte pressione migratoria (PFPM): 120.020 ricoveri complessivi di cui 102.121 in regime ordinario e 17.801 i DH
Andamento DO e DH nel periodo 2009-2013
8 7,9 9,5 9,8 9,4 12,9 12 12,3 12,7 12,6 17,6 17,8 19,9 20,4 20,9 22,7 21,8 21,6 21,6 21,7 36,7 35,5 35,4 38,8 40,5 La distribuzione dei DO per grandi aree mostra una sostanziale stabilità del numero dei ricoveri e un lievissimo incremento della componente asiatica (+0,5%) rispetto al 2012, (Fig. 2). La distribuzione relativa ai Day Hospital mostra un andamento generale negativo e una sostanziale stabilità nel confronto con il 2012 DO per grandi aree di cittadinanza - PFPM (periodo 2009-2013) 2009 2010 2011 2012 2013 45 40 35 30 25 20 15 10 5 0 Europa Est (comunitari e non) Asia Nord Africa Altri Africa America Latina
Ricoveri e dei day hospital in Lombardia per genere, età e livello d istruzione. Cittadinanze Paesi Forte Pressione Migratoria (PFPM) Maschi Femmine 1 0,8 0,6 0,4 0,2 36,8% 63,2% 21,1% 78,9% 0 DO DH Maschi Femmine 0,8 0,7 0,6 0,5 0,4 0,3 0,2 0,1 68,3% 67,7% 31,7% 32,3% 35,9% 64,1% 42,3% 57,7% 36,3% 63,7% 25,6% 74,4% Prevalenza femminile maggior anche tra le provenienza a connotazione maschile (es. Nordafrica e Africa) 0 Est europa comunitaria Est europa non comunitaria Asia Nord Africa Altri Africa America latina e Caraibi
I titoli di studio degli stranieri ricoverate evidenziano una popolazione prevalentemente con scuola elementare e media inferiore (38,2% e 22,2%). Dato in controtendenza rispetto ai livelli di istruzione della popolazione straniera presente in regione Lombardia che evidenzia livelli di istruzione medio-alti (vedi Blangiardo). 15,8 38,2 5,0 1,0 17,8 licenza elementare o nessun titolo diploma scuola media inferiore diploma scuola media superiore diploma universitario o laurea breve laurea NC 22,2
4 3,9 3,7 3,4 3,2 4,3 4,1 4,2 4,3 4,1 2,7 2,7 2,6 2,6 2,3 2,7 2,6 2,4 2,6 2,5 4,2 4,3 4,4 4,5 4,6 5 4,7 4 3,3 3,6 4,1 4,1 3,9 4,2 4,1 5,6 6 6,8 6,7 4,8 5 5,4 5,8 5,7 6,9 7,1 7,5 7,1 7,1 8,9 11,7 11,9 11,6 12,1 12,2 19,5 20 19,4 19,1 18,8 24,5 23,8 22,1 24,1 25 L andamento della distribuzione dei ricoveri ospedalieri per ASL conferma, anche per il 2013, la prevalenza della ASL 8 di Milano-città che registra ancora un lieve aumento di 0,9 punti % rispetto al 2012. Rimangono sostanzialmente stabili le altre ASL. Ricoveri e Day Hospital per aziende e strutture ospedaliere 2009 2010 2011 2012 2013 30 25 20 15 10 5 0 ASL 1 Bergam o ASL 2 Brescia ASL 3 Como ASL 4 Cremon a ASL 5 Lecco ASL 6 ASL 7 Lodi, 13 Mantova Sondrio, 15 Valleca monica ASL 8 Milano ASL 9 Legnan o ASL 10 Monza- Brianza ASL 11 Melegna no ASL 12 Pavia ASL 14 Varese
Prime dieci strutture ospedaliere (AO) ordinate per Degenza Ordianria di stranieri in valori assoluti e percentuali. Anni 2012 e 2013 Strutture ospedaliere 2012 2013 var % 1. Brescia Spedali Civili 4217 4173-1,40% 2. Milano Fond. Irccs Policlinico 3115 3632 14,00% 3. Bergamo Ospedali Riuniti 3161 3263 3,12% 4. Milano Osp. S. Paolo 2748 2834 3,00% 5. Pavia Osp. S.Matteo 2855 2804-1,70% 6. Brescia C.C. Poliambulanza 2417 2746 11,98% 7. Milano Ist. Osp. Pr. Maternità 2653 2534 4,48 8. Mantova Osp. C. Poma 2159 2256 4,29 9. Milano Osp. Niguarda 2197 2173-1,09 10. Milano Osp. Buzzi 2029 2125 4,5 Altri 74972 73581 1,85% Totale 102746 102121-0,6%
Considerazioni Nel 2013 la percentuale dei ricoveri a carico delle persone provenienti dai PFPM rimane pressoché identica a quella del 2012: pari al 7,7% nei regimi ordinari e 8,9% nei day hospital. La distribuzione dei DO per grandi aree mostra una sostanziale stabilità del numero dei ricoveri e un lievissimo incremento della componente asiatica (+0,5%) rispetto al 2012 Si confermano, rispetto al 2012, le presenze di cittadini provenienti dall'area europea orientale e dei paesi asiatici come India, Cina e Pakistan, mentre si manifesta la netta stabilizzazione delle popolazioni nordafricane e latinoamericane. La popolazione femminile straniera è percentualmente importante in regione Lombardia e la sua presenza nei ricoveri rimane preponderante per le ragioni legate alla riproduzione e alla salute riproduttiva.
Numero di ricoveri per parto delle donne italiane e straniere (2011 2013). 80000 70000 60000 50000 40000 30000 20000 10000 0 2011 2012 2013 italiane 68967 67100 63710 straniere 24430 24124 23997
Numero di ricoveri per parto delle donne italiane e straniere (2011 2013). 80000 70000 60000 50000 40000 30000 20000 10000 0 2011 2012 2013 italiane 68967 67100 63710 straniere 24430 24124 23997
32,0 31,0 30,0 29,0 28,0 27,0 Percentuale di parti con taglio cesareo (TC) sul totale dei parti. Confronto tra donne italiane, straniere e straniere irregolari 26,0 italiane straniere straniere irregolari % 28,7 27,8 31,0
60,0 50,0 40,0 30,0 20,0 10,0 Tasso di ricovero per parto e per aborto. Confronto tra donne italiane, straniere e straniere irregolari 0,0 Italiane Straniere Straniere STP Tasso parto 35,5 56,3 17,1 Tasso aborto 11,0 24,7 26,5
80,0 70,0 60,0 50,0 40,0 30,0 20,0 Distribuzione percentuale dei diversi tipi di aborto. Confronto tra donne italiane, straniere e straniere irregolari 10,0 0,0 aborto spontaneo IVG aborto Illegale ab. non specificato ab.ritenuto e ectopico Italiane 11,5 51,1 0,0 0,6 36,8 Straniere 9,8 67,2 0,0 0,5 22,4 Straniere STP 8,9 74,6 0,3 0,3 16,0
100,0 90,0 80,0 70,0 60,0 50,0 40,0 30,0 20,0 Percentuale di gravidanze che esitano in aborto e tasso di ricovero per aborto. Confronto tra donne italiane, straniere e straniere irregolari 10,0 0,0 Italiane Straniere Straniere STP % gravidanze che esitano in aborto 23,7 30,5 60,8 tasso aborto 11,0 24,7 26,5
80,0 70,0 60,0 50,0 40,0 30,0 20,0 10,0 Tasso di ricovero per parto e aborto in donne di età 15-49 con istruzione elevata e bassa. 0,0 istr. alta istr. bassa istr. alta istr. bassa tasso ricovero per parto tasso ricovero per aborto straniere 30,5 68,7 13,6 30,9 STP 14,8 20,1 10,1 31,5 Confronto tra le donne straniere e le donne straniere irregolari
Tasso di ricovero per aborto, per IVG; percentuale di ricovero per IVG sul totale degli aborti, percentuale di ricovero per aborto sul totale delle gravidanze. Confronto tra le 12 popolazioni straniere più numerose.
120,0 100,0 80,0 60,0 40,0 20,0 0,0 hiv epatite tbc italiani 20,7 7,3 4,9 stranieri 26,0 11,8 39,6 stranieri STP 102,4 21,9 94,3 60,0 50,0 40,0 30,0 20,0 10,0 0,0 7,76,6 istr. alta 22,9 18,0 istr. bassa 3,62,2 istr. alta 7,8 16,1 istr. bassa 1,4 10,7 istr. alta 6,3 49,3 istr. bassa hiv epatite tbc italiani Tassi di ricovero (x 100.000) per hiv, epatite, tubercolosi. Confronto tra popolazione italiana, straniera e straniera irregolare Tassi di ricovero per hiv, epatite e tubercolosi in soggetti con istruzione elevata e bassa. Confronto tra popolazione italiana e straniera
Tasso di ricovero per tubercolosi. Confronto tra le 12 popolazioni straniere più numerose. Lombardia
Tasso di ricovero per tutte le malattie psichiatriche e per la sola psicosi. Tasso di ricovero per la sola psicosi in soggetti con istruzione elevata e bassa. Confronto tra popolazione italiana, straniera e straniera irregolare 400,0 350,0 300,0 250,0 200,0 150,0 100,0 50,0 0,0 tutte solo psicosi se istr. elevata se istr.bassa M. Psichiatriche Psicosi italiani 337,4 165,3 78,4 206,2 stranieri 194,5 99,8 37,7 122,3 stranieri STP 248,5 142,7
Salute e benessere della popolazione immigrata. Comportamenti e stili di vita. Con riferimento alla rilevazione campionaria Orim (2014), realizzata nel bimestre settembre-ottobre 2014 su un campione di circa 4mila unità a livello regionale (4.000 casi validi) (Blangiardo, 2015), Abbiamo realizzato un'analisi dei dati relativi ad alcuni comportamenti di cura della salute, da parte degli immigrati in Lombardia, sia rispetto a eventuali cambiamenti avvenuti in seguito alla crisi economica, sia rispetto agli stili di vita (uso di tabacco, alimentazione, prevenzione).
Prendiamo in considerazione solo 2 risultati generali relativi a: - cambiamenti delle strategie di cura in seguito alla crisi economica - ricorso a visite mediche e programmi di prevenzione Il 32,2% degli intervistati ha adottato qualche nuova strategia di cura per far fronte alle sopraggiunte difficoltà economiche. 15,9% ricorre a cure tradizionali/domestiche 12,9% rinuncia a cure mediche e specialistiche nessuna delle seguenti modalità adottate 32,2 64,5 ritorno al paese di origine per curarsi 6,4 90,2 ricorso a rimedi tradizionali/domestici 15,9 80,8 ricorso a centri di volontariato 7,6 89 Si No sospensione di cure mediche ordinarie e/o specialistiche in corso 5,6 91,1 ricorso al pronto soccorso invece che a visite specialistiche 11,9 84,7 rinuncia a cure mediche ordinarie e/o specialistiche 12,9 83,8 0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100
Ricorso periodico alle visite di prevenzione per la salute come esami del sangue, pap test, screening dei tumori. Riteniamo questo uno degli indicatori più importanti per ciò che concerne la cura della propria salute e che possiamo considerare anche un indice di integrazione" della popolazione immigrata, connesso all'acquisizione di pratiche e di modelli di cura del paese d'immigrazione, di utilizzo dei servizi sanitari a disposizione. Come possiamo osservare solo il 41,3% degli intervistati dichiara di effettuare periodicamente visite e screening di prevenzione, a fronte di un dato nazionale che si aggira intorno al 70% (dato Istat) 58,7% 41,3% Sì No
Salute e benessere della popolazione immigrata. Comportamenti e stili di vita. Come accade per gli altri indicatori considerati, molto nette appaiono, le differenze di comportamento rispetto alle distribuzioni per genere, titolo di studio e reddito, Il ricorso alla prevenzione è chiaramente più elevato tra gli intervistati con titolo di studio e reddito più elevato: rispettivamente 45,2% e 53,3% per titolo di scuola secondaria superiore e laurea/titoli universitari e 50,4% e 55,5% per le fasce di reddito da 1.501 a oltre i 2.500 euro mensili), La distribuzione per genere mostra un'importante superiorità femminile (54,7% vs 29,2% della componente maschile) nell'accesso alle visite e ai programmi di prevenzione con buona probabilità dovuta alla cura della sfera riproduttiva. Altre variabili altrettanto significative sono la provenienza geografica e il tempo d'immigrazione
Da diversi anni monitoriamo l andamento della salute delle popolazioni italiane e straniere della Lombardia attraverso indicatori ricavati dal numero di ricoveri per diverse condizioni e patologie. Le differenze riscontrate tra le popolazioni, italiana, straniera e straniera irregolare risultano sempre significative. E oltremodo significativa risulta la differenza anche all interno delle singole popolazioni se le variabili considerate riguardano il livello di istruzione e di conseguenza in massima parte anche il livello socio-economico e culturale in generale. Rimane quindi sempre attuale l indicazione a modificare le differenze sociali, economiche culturali con interventi mirati di politica sociale, non potranno che influenzare positivamente gli elevati costi della assistenza sanitaria